Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
12-11-1978 - Giornata: 7 - Novara - Comunale


Novara AC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 68. rig. Vivian [No] 65. Pandolfi M.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Tonetto Flavio, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Picco Gianluigi, Pandolfi Mario, Piccotti Enrico [58. Mangherini Antonio] A disp.:(P) Brunetti Massimo, Vogliotti Enzo All.: Capello Guido

Formazione avversaria
NOVARA AC: Boldini, Veschetti, Viganò, Scandroglio, Bruschini, Vivian, Basili, Guidetti, Genzano, Bertocchi [53. Sanseverino], Jacomuzzi. A disp.: Villa, Gioria. All.: Bolchi Bruno

Arbitro: Mondani Andrea (Milano)
Note
Ammoniti: Avere [A], Vivian [N], Scandroglio [N], Calisti [A]. Spettatori 5 mila, 4.313 paganti per un incasso di 11 milioni 469:000 lire. Inizio gara ore 14.30

Commento
IL SOGNO DE! "GRIGI,, DURA TRE MINUTI Rigore "fantasma" salva i novaresi Brava Alessandria! Nella trasferta più difficile e spigolosa si è ritrovata, mancando di un soffio l’affermazione clamorosa. Solo l’arbitro inventando letteralmente il calcio di rigore, ha consentito agli azzurri di agguantare il pareggio. La dea bendata continua a tartassare la compagine di Capello, costretta a sudare le sette proverbiali camicie per conquistare i punti necessari alla sopravvivenza. La sconfitta con la Juniorcasale, giunta come un fulmine a ciel sereno, aveva inciso notevolmente sulla tifoseria locale, preoccupata delle ripercussioni negative che avrebbero riverberato in futuro. Gli orsacchiotti invece hanno superato in fretta lo choc e, pungolati, son riusciti a conquistare un punto prezioso riprendendo il cammino bruscamente interrotto a Forlì. Squalificato Contratto per una giornata, infortunato Ferraris il mister è corso ai ripari inserendo il neo acquisto Cardiamoli, richiamando alla guida del quintetto il giovanissimo Picco. Contemporaneamente ha rispolverato Piccotti schierandolo con la maglia numero undici, ma in realtà in veste di centrocampista aggiunto per dare maggiore consistenza allo sbarramento difensivo. Il filtro ha retto e senza la complicità del direttore di gara i grigi avrebbero sicuramente pilotato il risultato positivo fino al novantesimo. "La massima punizione è stata letteralmente inventata — conferma il presidente Bruno Cavallo — scatenando l’ilarità degli spettatori. Un’assurdità inviare per una partita tanto importante un direttore di gara da Milano. L'Alessandriia ha subito un furto vero e proprio. La squadra ha disputato una partita all’insegna del combattimento evidenziando il carattere dei ragazzi». Riserve sono state avanzate anche dal mister sorpreso dalla decisione di concedere una massima punizione inesistente. «Senza l’ausilio dell’intervento arbitrale — commenta Capello — i novaresi avrebbero bussato inutilmente alla porta di Lucetti. L’arbitro tanto prodigo ha poi sorvolato su di un plateale fallo da rigore in area azzurra ».L'Alessandria avrebbe meritato di vincere? «La squadra ha risposto pienamente alle aspettative della vigilia. Colombo e compagni scesi in campo senza pretese, con l’unico obiettivo di bloccare l'offensiva dei padroni di casa, hanno subito gettato le premesse di una buona esibizione con un tiro da fuori area di Bongiorni miracolosamente deviato in angolo dal portiere. Poi Picco si è superato "bevendosi” alcuni avversari, scodellando la palla che Pandolfi ha sfruttato portando in vantaggio i compagni. I grigi ancora una volta hanno trovato la dea dai denti verdi. Dall’inizio della stagione abbiamo gettato al vento due punti d’oro, prima fallendo con il Piacenza il calcio di rigore, poi concedendo alla Junior-casale, con l’espulsione di Contratto, il vantaggio numerico. Cercheremo di rifarci nelle prossime gare ricuperando il terreno perduto ».Un giudizio sui ragazzi.« La squadra, lo ripeto, non ha tradito le aspettative, ognuno ha compiuto il proprio dovere come era accaduto nel super derby con i nerostellati. Gardiman seppure ai settanta per cento del rendim ento, ha tenuto validamente il campo. Degna di menzione una fluidificazione che lo ha portato al limite dell’area di rigore avversaria. Per fermarlo i novaresi lo hanno steso. Lo stesso discorso vale per Piccotti che ha risentito, più del compagno del ritmo. Nella ripresa è subentrato Magherini che ha preso in consegna Basili rendendogli la vita particolarmente difficile. Insemina la squadra ha mostrato vitalità, concentrazione. Picco confermandosi giocatore da trasferta ha propiziato la rete del vantaggio. Il ragazzo con il trascorrere delle domeniche dimostra sicurezza e fiducia nei propri mezzi. Il discorso potrebbe continuare con Ferrari, uomo assai prezioso nell’eccnomia del gioco. Sergio purtroppo nel finale è scivolato urtando nuovamente il terreno con la spalla infortunata». L’Alessandria si è ritrovato? «L'andamento della partita ha ribadito che possiamo salvarci senza eccessivi patemi d’animo. Nelle prossime gare ricupereremo i punti perduti: l’obiettivo immediato è di marciare con la media del punto a partita. La settima giornata ha ribadito il grande equilibrio in atto nei girone A della C2. Superato senza danno lo scoglio del Novara, dobbiamo rompere il ghiaccio e conquistare la prima vittoria interna». Il presidente Cavalle tornato nuovamente in tribuna a fine partita ha espresso un giudizio positivo della squadra. «L’Alessandria seppure rimaneggiata per le assenze di Contratto e Ferraris ha affrontato i novaresi a viso aperto. Ho visto un buon Picco. Purtroppo la fortuna continua a voltarci le spalle. L’arbitro ha concesso un rigore inesistente consentendo agli azzurri di riportarsi in parità ». Una squadra in netta ripresa dopo le recenti sconfitte? «I grigi hanno lottato dal primo al novantesimo minuto. Tutti si sono rimboccati le maniche. Prendete ad esempio Calisti: il tornanteha mantenuto il controllo della palla per far riposare i compagni, per consentirgli il ricupero; Pandolfi in un ruolo insolito, si è sacrificato per il collettivo.L'unica nota stonata, lo ripeto, il direttore di gara. Scriverò in Lega per presentare ufficialmente le rimostranze della società». Giudizi positivi sul collettivo chiamato alla prossima domenica a conquistare fa prima vittoria interna. L’Alessandria sinora si è dimostrata squadra corsara incasellando ben quattro punti in trasferta e solo due al Moccagatta. La situazione di classifica impone un pronto ricupero per proseguire senza i continui patemi d’animo che hanno caratterizzato la prima parte della stagione. L'ultima giornata di campionato ha ribadito il grande equilibrio esistente: un successo consente di agganciare il gruppo di testa, una sconfitta quello di coda. La squadra di Capello avendo la sola ambizione di confermarsi in C1, deve assolutamente scrollarsi da dosso il complesso del Moccagatta. L’appuntamento con la vittoria è fissato con il Mantova, avversario piuttosto ostico come conferma il ruolino di marcia. L’Alessandria giocando con la stessa determinazione di Novara dovrebbe riuscire nell’impresa. Parliamo del derby, dalla prestazione dei grigi e dalla gaffe clamorosa del direttore di gara. Mister Capello privato di Contratto e Ferraris ha schiarato una formazione imbottita di centrocampisti per costituire una salda barriera sulla trequarti. Sostituito lo squalificato contratto con Gardiman ha spostato Pandolfi per consentire l’innesto di Picco giustamente considerato "uomo da trasferta”. Uno schieramento chiaramente prudenziale con marcature a uomo per evitare pericolosi inserim enti sulle fasce delle punte novaresi. La tattica scelta si è dimostrata, come l’andamento della partita ha confermato, validissima per mettere in difficoltà i padroni di casa. Il Novara costretto a vincere ad ogni costo per coronare l'inseguimento, nel tentativo di forzare ad ogni costo la retroguardia mandrogna saldamente impostato sul validissimo Colombo e su Ferrari implacabile nel frantumare il gioco avversario, ha smarrito ben presto il filo del gioco. L’Alessandria chiudendo i varchi con il trascorrere dei minuti, intravedendo la possibilità di tornarsene a casa imbattuto, ha moltiplicato le energie. Il centrocampo saldissimo per l’impegno di Calisti, Bongiorni, Pandolfi e Picotti ha gettato le premesse del risultato positivo. Il collettivo grigio battendosi ad armi pari è riuscito nell’impresa considerata proibitiva alla vigilia. I commenti del post - partito ribadiscono la validità degli schemi. «La regola del tre non è perfetta, almeno nel calcio: so ne compiace l’Alessandria e se ne rammarica, guarda caso, il Novara. Si perchè gli azzurri speravano di acciuffare la terza, vittoria consecutiva — scrive Piercarlo Alfonsetti sulla Gazzetta del Popolo — mentre i grigi erano pronti a tutto pur di evitare la debacle numero tre, cioè quella che avrebbe significato tempesta, crisi forse zona retrocessione. A riuscire nell’intento, cioè a pareggiare sono stati proprio i più deboli(sulla carta), che non vergognandosi di professare umiltà (fino al punto di arruolare Ferrari come secondo libero) hanno inseguito fino all’ultimo l’obiettivo (e una volta conquistatolo, ci recriminano su). Loro invece (leggi i più forti.) convinti del loro diritto hanno sfoggiato momenti di indubbia superiorità viziando però queste fasi felici con incertezze palesi, macroscopiche. A parte le ardue condizioni psicologiche nelle quali l’Alessandria ha affrontato la difficile partita, c’è da tenere conto che gli ospiti hanno dovuto fare a meno del loro uomo migliore, cioè lo squalificato Contratto e di Ferraris per cui i loro schemi e anche il loro rendimento sono risultati inevitabilmente condizionati. L’Alessandria non si è posta il problema di belle figure: molto attenta in difesa con i due vecchioni (Colombo e Ferrari) a far da padrini ha controllato il centrocampo con Bongiorni e Calisti». L'episodio del rigore? Stampa Sera titola: ’’Bloccata da un rigore fantasma la furiosa sgroppata dei grigi”. Cosi ha visto la partita Piero Barbe « I grigi sono scesi nella città della cupola senza timori riverenziali: il pareggio poteva andar loro bene, ma senza rinunciare a qualche cosa di più. Niente tattiche ostruzionistiche e rinunciatarie, quindi, anche se il loro gioco era prevalentemente impostato sul contropiede. Per un program ma di questo tipo avevano gli uomini adatti: un intelligente Pandolfi, un ottimo Bongiorni e un insidiosissimo Calisti. Quest'ultimo ha fatto dannare il non più giovane Veschetti facendo ripetutamente suonare nell’area novarese il campanello d’allarme. Il gol tuttavia è stato tuo merito o quasi, di Ficco, dapprima sulla linea laterale e poi su quella di fondo, si è letteralmente "bevuto” un palo di avversari, presentandosi da posizione difficile a tu per tu con Boldini. Il portiere ha respinto il bolide che è schizzato sul piede di Pandolfi il quale in mezza rovesciata ha messo in rete. Gli azzurri "trovavano” è il caso di dirlo, il rigore del pareggio quattro minuti dopo. Un luogo traversone coglieva Genzano bene appostato che si faceva scivolare la palla sul petto pronta a scagliarla in rete da pochi passi. La sfera però finiva stranamente sul fondo e l’arbitro fischiava la massima punizione. Vane le proteste degli ospiti: dal dischetto Viviani, con un’autentica bomba faceva secco Lucetti». Analoghi i commenti sul Tuttosport e Gazzetta dello Sport. « L’Alessandria si presenta in campo — scrive Gianfranco Capra sul quotidiano Torinese — meno sgangherata del previsto e impone al Novara, un pareggio che alla fine è il risultato più aderente all’andamento della partita. I grigi, guidati in difesa dal roccioso Colombe, riescono a mantenere intatta la propria rete per tutto il primo tempo durante il quale il Novara produce il massimo sforzo alla ricerca del gol. In questa fase, molto vivace, il debuttante Bertocco Chi riesce a proporre interessanti iniziative e offre qualche palla preziosa allo attacco novarese. Ma la porta alessandrina resiste anche perchè la punta di diamante azzurra, cioè Basili, appare statico e in scarsa vena. L’Alessandria che si era resa pericolosa con Calisti e Bongiorni si ripresenta nella ripresa per nulla intimorita, anzi piano piano va assumendo il controllo del gioco a centrocampo grazie al buon lavoro di Bongiorni, Pandolfi e Calisti passa in vantaggio al 20’. Fa tutto Picco sgusciando sulla sinistra a Bruschini; il suo centro ravvicinato e soltanto deviato da Boldini e quindi Pandolfi può controllare agevolmente e girare nella porta vuota». Anche per Libano Laurenzi della Gazzetta dello Sport quello tra Novara e Alessandria, finito in parità, 1-1, è stato il derby delle Occasioni perdute. Recrimina il Novara per non essere riuscito a concretizzare la supremazia fatta registrare nel primo tempo ed aver così mancato il terzo successo consecutivo che lo avrebbe rilanciato verso l’alta classifica; ha da recriminare anche l’Alessandria che dopo essere riuscita a passare insperatamente in vantaggio si è vista raggiungere a causa di un rigore concesso forse con troppa magnanimità al Novara. I grigi hanno però interrotto qui a Novara una serie negativa fatta di due sconfitte (Casale e Forlì), che se fosse proseguita avrebbe fatto precipitare la squadra in una zona pericolosa ». L’Orso grigio come sottolineato da Capello e Cavallo si è visto defraudare dall'arbitro di un successo che gli avrebbe consentito di riportarsi al centro della classifica. La squadra comunque ha dimostrato di possedere la volontà e la grinta per sollevarsi nei momenti particolarmente delicati del campionato. Anziani e giovani formano un blocco valido capace di tirare fuori le unghie, battersi al meglio per racimolare i punti indispensabili per raggiungere a tempi brevi la quota salvezza. I mandrogni spezzata la serie negativa, si accingono ad una serie di incontri che potrebbe catapultarli nuovamente verso l’alto. L’avversario di turno sarà domenica il Mantova reduce da un prezioso pareggio (0-0) sul campo della quotata Cremonese. Sinora i virgiliani hanno conquistato lontano dal campo amico due punti su quattro partite. L’incontro si preannuncia ostico in quanto i grigi saranno costretti a manovrare per andare a rete. L'Alessandria mancando di un uomo gol deve affidarsi al collettivo per riuscire nell’impresa. Mister Capello disporrà nuovamente di Contratto,- il terzino fluidificante preziosissimo nell’opera di raccordo. La restante parte la dovranno fare Picco (il ragazzo merita la riconferma anche se è uomo da contropiede) e il rientrante Ferraris se dimostrerà di avere ricuperato lo smalto delle precam pionato. Sandro sin’ora ha deluso, indipendentemente dal rigore fallito nella gara interna con il Piacenza. Il calo fisico pare sia di natura extrasportiva, il giocatore strigliato a dovere dal presidente e dall’allenatore deve rientrare nei ranghi animato da buona volontà, dal desiderio di riuscire a spezzare l’incantesimo. Se mancherà la determinazione sarà problematico ricuperarlo. Il presidente Cavallo sull'argomento è categorico: « Ferraris ha le qualità tecniche per disputare un buon campionato. Le prossime settimane saranno decisive. Se il ragazzo non dimostrerà carattere, desiderio di riscossa, ne porterà le conseguenze ».Parole sin troppo chiare. Sandro ha l’obbligo di mettere la testa a partito per evitare di retrocedere tra i rincalzi. A buon intenditor bastano le parole. Gli sportivi domenica varcheranno nuovamente i cancelli del Moccagatta con la segreta speranza di salutare i beniamini vittoriosi: per i ragazzi di Capello l’appuntamento con i due punti non può assolutamente essere rinviato a data da destinarsi.(Il Piccolo - Il Gattopardo) BLOCCATA DA UN RIGORE FANTASMA LA FURIOSA SGROPPATA DEI GRIGI Uno a uno con rabbia Un punto per uno non fa male a nessuno, dice il vecchio adagio, ma nel caso specifico del derby tra Novara e Alessandria, la divisione della posta ha lasciato l'amaro in bocca sia agli uni che agli altri. I novaresi, coscienti di avere perso un occasione d'oro per avvicinarsi all'alta classifica, gli alessandrini perché, dopo essere stati in vantaggio, si sono visti raggiungere da un rigore, a loro dire, inesistente. Niente allegria, pertanto, nei due spogliatoi. Capello, allenatore dei grigi, se ne scappa subito dopo il match. Al volo gli si sente dire che. un pareggio in casa del Novara è pur sempre un signor risultato, specie se arriva (come nel caso della sua squadra) dopo due sconfitte consecutive In maglia grigia ieri c'era uno dei beniamini dell'anno scorso dei tifosi novaresi: Sergio Ferrari. Prima dell'incontro gli è stato consegnato addirittura un premio in ricordo delle sue prestazioni nel campionato passato «Si, all'inizio ero un po' emozionato — dice l'atleta dopo la gara — ma poi è tutto passato». Sulla partita Ferrari aggiunge che l'Alessandria avrebbe potuto vincerla se non fosse stato per quei rigore che a suo giudizio non c'era «Il Novara? Mah, non mi è sembrato gran che — conclude — se mira a un onorevole campionato, allora la squadra è valida, ma per puntare alla "B" credo che ci voglia ben altro». Nell'altra ala degli spogliatoi i novaresi, dopo la doccia, si rivestono mestamente. Si rendono conto di avere parzialmente deluso le aspettative dei tifosi, accorsi allo stadio pieni di speranze dopo le due vittorie consecutive Secondo il presidente Santino Tarantola alla squadra è mancata la convinzione. «Si è giocato con eccessiva prudenza — afferma — e si è concesso troppo spazio ai centrocampisti avversari senza effettuare il dovuto pressing» Bruno Bolchi. invece, lascia intendere che i limiti di velocità di parecchi dei suoi non possono essere eliminati: «Soffriremo sempre queste partite nelle quali gli avversari ci concedono poco spazio — afferma — noi dobbiamo giocare raccolti perché le caratteristiche dei giocatori sono quelle che sono. Contro l'Alessandria qualche elemento ha reso meno del solito, e in settimana vedremo perché». (La Stampa - Ed. Sport - Marcello Sanzo Risultati: Cremonese - Mantova 0-0 Forli - Modena 1-0 Juniorcasale - Biellese 1-0 Lecco - Piacenza 1-2 Padova - Triestina 0-0 Reggiana - Como 0-0 Spezia - Parma 0-0 Trento - Treviso 1-1 CLASSIFICA: Junirocasale p.10; Como, Reggiana, Triestina 9; Forli, Biellese, Parma, Cremonese 8; Piacenza, Novara, Padova 7; Mantova, Modena, Alessandria 6; Spezia, Trento 5; Lecco, Treviso 4 MARCATORI: 5 reti: Motta (Juniorca¬sale) 4 reti: Cavagnetto (Como). 3 reti: Angeloni (Forlì); Gasparini (Trento); Panozzo (Triestina). 2 reti: Braghin e Sadocco (Biellese); Fiaschi (Como) ; Mondonico (Cremonese); Gillio (Lecco); Stefanello (Modena); Braida (Parma) Il punto sul campionato Grazie ad una rete di Motta la Junirocasale ha battuto la Biellese e si trova, per ora, sola a capeggiare la classifica. Con lo zampino di Skoglund, in entrambi i gol il Piacenza ha vinto a Lecco: più forte atleticamente e fisicamente il Piacenza ha colto la prima affermazione esterna. In un confronto con rare conclusioni a rete Spezia e Parma si sono divise la posta in palio. Con una rete realizzata dal mediano Grilli, il Forli ha fatto suo il derby con il Modena, la vittoria è stata meritata per la grande pressione esercitata. E' stato un derby quello tra Padova e Triestina molto combattuto e senza esclusioni di colpi, conclusosi con un nulla di fatto.