Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1994/1995
Serie C1
02-04-1995 - Giornata: 27 - Bologna - Renato Dall\'Ara


Bologna FC 1909 - Alessandria Calcio US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 16. Bresciani [Bo] , 64. Olivares [Bo] 73. Carletti P.[A]

Alessandria Calcio US Toccafondi Paolo, Farneti Franco [68. Albino Marcello], Maurino Romano, Zanuttig Andrea, Carletti Pierangelo, Germoni Gianfranco, Bonadei Fabio, Avallone Salvatore, Damiani Alessandro [75. Romairone Giancarlo], Fiorentini David, Perugi Paolo A disp.:Bianchi Andrea, (P) D'Amico Alessandro, Fimognari Riccardo All.: Motta Gianfranco

Formazione avversaria
BOLOGNA FC 1909: Marchioro, Tarozzi, Pergolizzi, Bergamo, De Marchi, Presicci, Nervo [71. Savi], Doni, Bresciani, Olivares [82. Fasce], Morello. A disp: Cervellati, Marsan, Sacchetti All.: Ulivieri Renzo

Arbitro: Pirrone Riccardo (Messina) [Gentilini, Ruffo]
Note
Ammoniti: Avallone [A]; Germoni [A] Angoli: 8-2 Spettatori: 12.500, incasso 130 milioni Giornata di sole, terreno in perfette condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
L'ALESSANDRIA A BOLOGNA PERDE SENZA SFIGURARE L'Alessandria esce sconfitta ma con un punteggio onorevole dal terribile campo di Bologna, dove racimolare punti è un'impresa quasi impossibile. Volano sempre più in alto i rossoblu di Ulivieri, ormai a un passo dalla promozione matematica in B dopo un campionato da record. Il 2-1 finale Dell'Ara per la verità non rispecchia del tutto i valori espressi dalle due squadre: certamente superiore si è dimostrato il Bologna, sia come individualità (Morello, Tarozzi, Olivares e Bresciani su tutti), sia come organizzazione di gioco. Più prudente, come era prevedibile, l'atteggiamento degli ospiti, molto chiusi in una rigida difesa a uomo. Lasciato Romairone in panchina fino a un quarto d'ora dalla fine, Motta si è affidato al solo Damiani per portare qualche offensiva verso la porta di Marchioro, peraltro sostituendolo proprio per fare entrare l'altro bomber. Portatosi in vantaggio al 16' con un grande destro al volo di Bresciani imbeccato da Tarozzi, il Bologna non ha insistito più di tanto per mettere al sicuro il risultato. Non ne ha approfittato l'Alessandria, che ha effettuato un solo tiro in porta nei primi 45' (punizione di Damiani al 27' bloccata a terra da Marchioro). Poco prima Carletti aveva spazzato via dalla linea di porta un colpo di testa di Doni. Pur facendo molto movimento, i vari Zanuttig, Avallone e Fiorentini non riuscivano praticamente mai a costruire un'azione in profondità, al punto che un piccolo stormo di piccioni poteva tranquillamente appostarsi nei pressi dell'area rossoblu e rimanerci parecchi minuti. Ma i padroni di casa allentavano la pressione, forse deconcentrati. Trovavano però un palo con Bresciani (destro a colpo sicuro del centravanti a tu per tu con Toccafondi) e una bella rete di Olivares (tiro in mezza girata da fuori area al termine di un'azione in velocità Doni-Morello-Bresciani e respinta in tuffo da Toccafondi). Le idee dei bolognesi diven- Bresclani, ancora fra i migliori, ha aperto le marcature del Bologna ani tavano però più confuse. Usciva finalmente dal guscio l'Alessandria. Motta inseriva Albino al posto di Farneti (bolognese di nascita) e i grigi accorciavano le distanze al 28': calcio d'angolo dello stesso Albino, stacco altissimo e indisturbato di Carletti, palla nell'angolo. La partita, che si trascinava ormai stancamente, aveva un sussulto, ma l'ingresso di Romairone non portava effetti concreti. Ulivieri non è soddisfatto dei suoi giocatori: «Troppi cali di concentrazione - dice - che ci potrebbero costare cari». Intanto però il vantaggio sulla seconda è sempre abissale: 14 punti. (La Stampa) A testa alta, contro il Bologna capolista. L'Alessandria lascia il «Dall'Ara» con l'onore delle armi, e con la consapevolezza di aver creato qualche grattacapo ai felsinei, apparsi però di un «altro pianeta». Motta accetta con serenità la sconfitta, che non pregiudica la posizione di classifica, in virtù dei «ko» delle dirette rivali nella corsa verso la salvezza. «Non fa mai piacere perdere, ma sono soddisfatto per la prova del collettivo - afferma -. Dopo il gol di Bresciani, ho invitato i ragazzi a non perdere la testa. La squadra si è riorganizzata, ha contenuto bene le iniziative dei rossoblu ed è cresciuta in avanti. Nel finale, ho persino sperato di strappare il pareggio, che onestamente non avremmo meritato. Siamo realisti, non potevamo pretendere di fare punti a Bologna. E una sconfitta pesante avrebbe pregiudicato il morale della truppa. Invece, a fine gara, i giocatori erano contenti per la bella prestazione, e questo è di buon auspicio per il prosieguo della stagione. Ci attende un mese "di ferro": se faremo risultato positivo con Spezia, Crevalcore e Pro Sesto, i playout saranno scongiurati». Analizzando la gara, è apparsa azzeccata la scelta di Motta di infoltire il centrocampo, per non concedere spazi ai fantasisti rossoblu. Forse, però, ci si attendeva l'inserimento della seconda punta a inizio ripresa, sullo 0-1. Ma il mister non è d'accordo: «Avremmo subito una goleada. Volevo invece limitare i danni fino a metà del secondo tempo, e rischiare qualcosa solo nel quarto d'ora finale. E' andata proprio così, ma ci è mancato il guizzo per il 2-2, perché i padroni di casa hanno chiuso ogni varco». Ai cronisti che chiedono se fosse lecito attendersi un Bologna così concentrato. Motta replica che «per l'intera settimana Ulivieri aveva predicato umiltà. Aveva invitato i suoi giocatori a non fare i calcoli per la promozione e a dare il massimo, come se fosse una partita decisiva. Spero che Bresciani e compagni continuino con questa intensità anche quando la serie B sarà stata conquistata matematicamente». Franco Farneti, bolognese «doc», non ha mai indossato la maglia rossoblu, ma ci teneva a fare bella figura nella sua città. «Direi che tutto l'Alessandria ha favorevolmente impressionato commenta -. Non è arrivato il pari, ma era quasi impossibile contro "mostri" come Morello, Doni, Bresciani e Olivares. Conosco bene le caratteristiche di tutti i calciatori del Bologna, e sapevo che avremmo potuto solo limitare il passivo. Ci siamo riusciti, e penso che questo sia un motivo di soddisfazione: abbiamo poco da recriminare». (La Stampa - Ed. Sport - Franco Cervellati) II Bologna stoppa la serie positiva dei grigi dopo otto risultati utili consecutivi L'ALESSANDRIA CADE SOTTO LE DUE TORRI Una squadra troppo difensiva si sveglia soltanto dopo il gol di Cadetti S’interrompe la serie positiva, sul campo di una squadra che dimostra di meritare la serie B. All’Alessandria, però, il merito di aver provato a impensierire la prima della classe. E di esserci anche riuscita, soprattutto nella ripresa. Se i grigi avessero osato, nei primi 45 minuti, come hanno fatto poi dopo l’intervallo, forse la gara avrebbe avuto un verdetto diverso. Con i ‘se’ e i ‘mai’, però, non si fa il calcio: il Bologna avanza, Zanuttig e compagni rimandano l’appuntamento con i tre punti al 9 aprile. Con una classifica che, grazie anche ai risultati sugli altri campi, tuttosommato non varia di molto. Va ribadito, comunque, che il primato in classifica- con un vantaggio così netto - ci sta davvero tutto per il Bologna. Nel primo tempo i rossoblù sono padroni del campo, giocano a memoria, mai una palla sprecata, anche nei rilanci di Marchioro tutta la squadra avanza nella metacampo grigia e c’è sempre un giocatore ben appostato a raccogliere il suggerimento del portiere. L’Alessandria corre il primo pericolo già al 2’: Carietti è bravo ad anticipare in angolo un Bresciani caricato dal ritorno in campo dopo un periodo di assenza (e qualche scambio ‘vivace’ con Ulivieri). Passano sessanta secondi e Avallone appoggia indietro a Toccafondi. Il passaggio, però, è troppo corto, Doni e Bresciani cercano di sfruttare l’occasione e l’estremo difensore grigio è costretto ad un’uscita alla disperata, con palla direttamente in fallo laterale. Dopo queste due ‘fiammate’ il Bologna controllail gioco, cercando di affondare i colpi. Ma anche l’Alessandria, un po’ frastornata nei primi minuti, cerca di replicare. Al quarto d’ora prova a involarsi Perugi. De Marchi, però, lo blocca: nasce così l’azione che porterà al vantaggio dei felsinei. Il capitano appoggia a Nervo a centrocampo; passaggio a Bresciani che vede Tarozzi ben smarcato sulla fascia sinistra e lo serve. Il difensore se ne va palla al piede e calibra un assist millimetrico rasoterra. Bresciani questa volta evita Carletti e, sull’accenno di uscita di Toccafondi, dall’altezza del dischetto lo fulmina, con una conclusione di potenza, sotto la traversa, imparabile. I grigi, però, provano a regire.Rischiano ancora al 22% sull’angolo battuto da Pergolizzi e toccato di testa da Doni, che Carietti, inacrobazia, riesce a togliere di porta. La prima occasione per l’Alessandria è al 25’: azione in linea Zanuttig - Damiani - Zanuttig, con atterramento del capitano al limite dell’area. Punizione: sette uomini del Bologna in barriera, Damiani prova la trasformazione di prima, ma Marchioro si accartoccia e para. Fino al riposo poche fiammate, se si escludono un paio di incursioni dei locali, fermate per fuorigioco. Quasi allo scadere il primo angolo per l’Alessandria: lo batte Zanuttig, svetta di testa Bonadei, ma la palla è alta di un metro suda traversa. E più vivace la formazione grigia in avvio di ripresa. Dopo due minuti protesta per un intervento in area di De Marchi ai danni di Damiani (che strattona l’attaccante). Per l’arbitro - direzione mediocre la sua - tutto regolare.Al 53’ brivido sulla conclusione di Morello, che attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno sia in grado di toccarla. E un buon momento per i padroni di casa, che al 56’ vanno vicinissimi al raddoppio: assist di Doni per Bresciani, che evita ancora Carietti e calcia a botta sicura. La sfera colpisce il palo e esce sul fondo. Insistono in avanti gli uomini dii Ulivieri: prima Doni manda la palla, di testa, fuori di poco. Poi Toccafondi esce coi piedi su Bresciani. Al 64', però, la retroguardia grigia capitola per la seconda volta: Doni serve Bresciani che prova ancora una volta la conclusione personale. Toccafondi respinge, sulla palla si avvanta Olivares. Tiro perfetto, palla contro il palo e poi in rete.N onostante il doppio passivo l’Alessandria prova ancora a replicare. Motta inserisce un centrocampista avanzato come Albino al posto di Farneti.I grigi insistono, si affacciano con più insistenza nella metacampo avversaria e al 73’ accorciano le distanze. Zanuttig batte il secondo angolo, Marchioro è al centro della porta, con due difensori appostati sui pali. Tutti e tre, però, sono come pietrificati di fronte alla grande incornata di Carietti, splendida per esecuzione: 2 a 1. A questo punto il pareggio non è più un’utopia. Romairone prende il posto di Damiani, Avallone arretra in marcatura e Carietti avanza stabilm ente, per sfruttarele sue doti aeree. Il Bologna si chiude bene, la difesa è più accorta e i tentativi (ci provano Zanuttig, Perugi e Fiorentini) svaniscono. Niente gol in extremis,come un anno fa. Ma rispetto a Piacenza tutta un’altra partita. (Il Piccolo - Raimondo Bovone) RISULTATI: Carpi – Leffe 0-0 Fiorenzuola – Palazzolo 2-0 Massese – Modena 0-0 Monza – Pistoiese 0-0 Prato – Crevalcore 1-1 Ravenna – Ospitaletto 3-0 Spal – Pro Sesto 4-1 Spezia – Carrarese 1-0 CLASSIFICA: Bologna p.64; Ravenna (-1) 50; Monza 45; Spal, Fiorenzuola 44; Pistoiese, Prato 42; Spezia 39; Leffe 36; Alessandria, Modena 32; Carrarese, Crevalcore, Pro Sesto 29; Massese, Carpi 26; Ospitaletto 23; Palazzolo 11 Ravenna 1 punto di penalizzazione Il punto sul campionato Il Ravenna incrementa il margine sulla terza classificata sfruttando appieno la gara interna con l'Ospitaletto mentre il Monza pareggiava a reti bianche con la Pistoiese. La rinfrancata Spal ha passeggiato con la Pro Sesto come il Fiorenzuola con il Palazzolo. In coda spostamenti poco significativi della situazione perchè nessuna squadra ha vinto.