Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
28-01-1979 - Giornata: 17 - Trieste - Giuseppe Grezar


Triestina US - Alessandria Calcio US 2 - 1 (2 - 0)
RETI: 13. Franca [Tr] , 44. Panozzo [Tr] 52. Calisti A.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Picco Gianluigi [64. Baglini Stefano], Piccotti Enrico, Barozzi Roberto A disp.:(P) Brunetti Massimo, Fossati Natalino All.: Capello Guido

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Bartolini, Cei, Lucchetta, Politti, Schiraldi, Mascheroni, Quadrelli, Lenarduzzi, Panozzo, Franca, Andreis [78. Muiesan]. A disp.: Grigollo, Zanutel. All.: Tagliavini Nicola

Arbitro: Cherri Luciano (Macerata)
Note
Ammoniti: Politti [T], Barozzi [A], Avere [A]. Spettatori: 6.000 Inizio gara ore 14.30

Commento
UNA SCONFITTA SENZA POLEMICHE LA «MULA» GIULIANA SEDUCI « L'ORSO » L'Alessandria di Capello, conquistato l'oscar della popolarità con la franca vittoria sulla Reggiana, ha ceduto, lasciandosi sfuggire la possibilità di restare agganciata al gruppo di testa. La prestazione degli orsacchiotti era particolarmente attesa per conoscere la reale consistenza della compagine, apparsa particolarmente brillante nelle precedenti trasferte. Le previsioni, le speranze della vigilia si sono frantumate davanti alla maggiore consistenza dei padroni di casa, abili nel concludere il primo tempo in vantaggio di due reti. La ripresa ha segnato il risveglio della compagine di Colombo ma la rete di Calisti è servita a poco per riequilibrare le sorti della contesa. I grigi escono dal confronto nuovamente ridimensionati anche se l'orizzonte appare meno oscuro. La possbilità, di rifarsi esistono, incominciando dal prossimo impegno casalingo con il Padova beffato all'Appiani dal Parma, rimessosi nuovamente in corsa dopo la sequenza di risultati altalenanti. Cosa manca ai grigi per essere realmente squadra, per reggere ai confronti con formazioni particolarmente determinate? La domanda se la pongono in molti ed in particolare i fans che hanno assistito ed applaudito alla maiuscola impresa con i granata emiliani. La carenza principale risiede nei centrocampo dove il solo Ferrari è in grado di contrastare efficacemente gli inserimenti degli avversari. L'ex novarese è il solo incontrista della squadra. Il peso della pressione avversaria finisce inevitabilmente per rovesciarsi sulla retroguardia. Il pacchetto di retroguardia è costretto ad affannarsi che finisce per incidere negativamente sotto il profilo psicologico. Possedesse fa squadra un centrocampo maggiormente incisivo, le preoccupazioni di Colombo si ridurre bero di un terzo con altrettanti vantaggi per il reparto avanzato. Un Ferrari purtroppo non basta per arginare le falle, per garantire la necessaria copertura. I gol subiti da Lucetti nelle diciassette partite iniziali lo confermano abbondantemente. Quanto costruiscono gli attaccanti non basta per garantire il risultato. Gli esempi sono sin troppo eloquenti. La riconferma viene da Trieste dove grigi, nella parte iniziale, hanno faticato per arginare le incursioni dei giuliani. La retroguardia grigia ha subito mediamente un gol per partita (16 su 17) decisamente troppi. Analizzando le reti subite appare evidente una smagliatura esistente tra difesa e centrocampo determinata appunto dall’assenza di un altro uomo capace di affiancare validamente Ferrari. Al "Grezar" meglio conosciuto come lo stadio di Valmaura, la prima rete è stata determinata da un infortunio di Lucetti ed il raddoppio da una serie di svarioni. L’Alessandria comunque esce dal confronto a testa alta per essere riuscita, nella ripresa, a ricuperare parte del terreno perduto. «Ci punisce il risultato, non il gioco» ammette mister Guido Capello che ha mal digerito la battuta d'arresto». Il terreno era impossibile, un acquitrino sul quale era impossibile dialogare. I rossoalabardati partiti con il mercurio in corpo non hanno badato al gioco duro. Barozzi in ripetute occasioni è stato bistrattato senza che l’arbitro intervenisse.Quando si è deciso ad ammonire ha coinvolto pure il nostro giocatore. Discutibile pure la ammonizione ad Avere che probabilmente ci priverà del libero. La squadra indipendentemente dal risultato ha mostrato di attraversare un buon periodo di forma, tenendo il campo validamente per novanta minuti senza accusare la fatica. Con un fondo meno impossibile saremmo certamente riusciti a mettere in difficoltà i padroni di casa. Nessun dramma per la sconfitta — conclude in apprensione la retroguardia avversaria. Concluso il girone di andata ci apprestiamo ad affrontare la parte finale del campionato decisi a farci valere, a riconfermare la validità del nostro gioco». L’Alessandria pur uscendo a mani vuote ha destato ottima impressione: poteva andare meglio, d’accordo, nel calcio come nella vita è necessario un briciolo di fortuna. Le cronache della partita confermano indirettamente le parole di Capello che, alla fine della partita, ha ricevuto complimenti e pacche. La storia si ripete anche se stavolta l'orso è tornato a casa a mani vuote, senza il punticino preventivato alla vigilia. Sulla Gazzetta dello Sport,il corrispondente Italo Soncini scrive: «L'Alessandria veniva a Trieste sull'eco della valanga di gol inflitti alla Reggiana. I grigi di Capello hanno confermato anche qui il loro stato di grazia, la loro potenzialità offensiva, la loro consistenza di squadra. La Triestina è stata qualcosa di più: veramente pareva che dovesse essa infliggere all'Alessandria la umiliazione patita la domenica prima dagli emiliani ad opera dei piemontesi». Ed ancora a proposito dei grigi: «Nel campo alessandrino una compagine dal gioco scarno, registratissimo, precisa nei passaggi, pronta negli anticipi e con due ali indiavolate sempre pronte a portare avanti le insidie. Certamente i grigi non si attendevano tanto furore, ma forti anche sul piano morale ha riservato tutta l'energia nella ripresa». Un’Alessandria caparbia nonostante il passivo accmulato nella prima frazione di gioco. Sulla Gazzetta del Popolo il collega Dante Di Ragogna: accorciate le distanze l’Alessandria si è sentita rinascere ed ha premuto sull’acceleratore nel tentativo di pervenire al pareggio stringendo d'assedio la area alabardata, ma esponendosi al contropiede della Triestina, che infatti ha spesso sfiorato il gol. La bella prestazione dei grigi, che hanno destato un'ottima impressione, è stata compromessa da un primo tempo piuttosto arrendevole in cui la Triestina è riuscita ad andare a segno due volte». I migliori dei grigi per Dante Di Ragogna sono stati Barozzi, Picco e Bongiorni. Ottimo pure Lucetti «che ha salvato, almeno nel primo tempo, l’Alessandria da un forte passivo ».Concludiamo la breve rassegna con Stampa Sera: Partita tutto sommato, agonisticamente bella, ricca di accesi duelli, mai degenerata in rissa. Ambedue le squadre hanno dimostrato, ciascuna per un tempo, la validità dei propri schemi e la buona disposizione degli uomini in campo. Certo che rimontare ad una difesa come quella alabardata, che ha incassato oggi il suo primo gol in casa, era impresa pressoché proibitiva, specie su un terreno allentato da due gioni di pioggia continua. L'Alessandria ci ha provato con molta convinzione, ma ha rischiato anche parecchio esponendosi ai contropiedi avversari. Un'Alessandria sorpresa dal ritmo indiavolato dei padroni di casa, per nulla rinunciataria nonostante il passivo accumulato nei primi quarantacinque minuti di gioco. La cronaca dei gol. Franca al 15' esegue una punizione, quasi dalla bandierina: tiro ad effetto e rete.Quadrelli è vicino al raddoppio al 41' e un paio di minuti dopo una fuga del terzino Lucchetta fa spiovere a centro area un goloso pallone: pasticcia Andreis, interviene Panozzo che con una bastonata porta a due il bottino. L'Alessandria accorcia le distanze al 52'. Ingenuità di Leonarduzzi, fuga di Barozzi con un pronto appoggio a Calisti che infila Bartolini con un tiro angolatissimo. Rabbiosa reazione degli alabardati e una schiacciata di testa di Franca respinta dal palo. Gli alessandrini tentano nel finale alcuni contropiedi, ma la retroguardia giuliana riesce a tamponare salvando il prezioso successo. «I grigi hanno disputato una partita agonisticamente valida — ribadisce il presidente Bruno Cavallo — fallendo nella ripresa il gol del pareggio. Se c'è una squadra che può recriminare è quella alessandrina. Bongiorni dopo soli tre minuti ha avuto sul piede la palla gol: il ragazzo ha cercato la conclusione al volo invece di controllare la sfera, sbagliando bersaglio. Nei primi quarantacinque minuti i nostri attaccanti hanno concluso sette volte impegnando severamente il portiere Bartolini. Nella ripresa i grigi hanno avuto sul piede la palio gol: purtroppo era impossibile manovrare su un terreno reso impossibile. L'Alessandria si è riconfermata squadra competitiva, capace di affrontare i bigs del campionato senza timori riverenziali. E' andata male, ecco tutto. Ci rifaremo la prossima domenica, sono certissimo». Le affermazioni del presidente Cavallo dimostrano che la compagine schierata da Capello è in piena salute. La sconfitta invece di incidere sul morale, lo rafforza. Concluso il girone di andata a centro classifica, capitan Colombo e il manipolo hanno la possibilità di migliorare il bottino nella fase ascendente della stagione. Le premesse esistono per dare nuove soddisfazioni al clan. Capello sulla scorta d’esperienza ha il compito di meglio registrare la retroguardia che sinora ha lasciato aperti molti interrogativi. La formazione mandrogna subisce troppe reti, sovente in maniera elementare. Le sedici reti sono decisamente troppe. Il campionato propone domenica il Padova. La formazione veneta partita con qualche ambizione ha fallito clamorosamente l'obiettivo. Nell'ultima casalinga ha subito un imprevitso rovescio con il Parma. I tifosi, perduta la pazienza, hanno assediato lo arbitro.I patavini scendono ad Alessandria con il fermo proposito di riuscire a raggranellare almeno un punto per la magra classifica: una sconfitta infatti tarperebbe definitivamente le ali alla "gallina”. Mister Capello dovrà con molte probabilità, rinunciare al libero Avere ammonito a Trieste. Il giudice sportivo, salvo imprevisti, lo appiederà per una giornata. Un inghippo imprevisto. L'orso grigio con o senza Avere è deciso a riprendere la marcia aggiungendo altri due punti alla classifica. Con i veneti si prospetta la possibilità di fare l'en plein: i mandrogni hanno vinto nell'andata, perchè non ripetersi davanti al pubblico amico? II successo consentirebbe infine di staccare i cugini della Juniorcasale impegnati sul difficile campo della capolista Como. Un duello a distanza, interessante, avvincente, in attesa del derbyssimo in programma al Natal Palli. Il girone di ritorno si apre con ottime prospettive per la compagine di Capello, riuscito ad amalgamare un undici apparso nella fase d'avvio incerto, titubante. Concludiamo con una nota di rilievo: il terzino Renzo Contratto è stato nuovamente convocato dal selezionatore Giovannini per la Under 21 semiprofessionisti. Il ragazzo dopo avere vestito la scorsa stagione la maglia azzurra della nazionale juniores, ha la possibilità di bissare l'impresa. I giovani alessandrini incominciano ad imporsi all'attenzione dei tecnici ed in particolare di grossi club. Un motivo in più per affrontare i prossimi impegni con maggiore determinazione (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI AFFONDANO A TRIESTE: 2-1 La Triestina ce l'ha fatta, nonostante la disperata prova di volontà dei grigi: ha disputato un primo tempo esemplare, nel corso del quale ha segnato due reti, più una terza — splendida —. annullata per un fuorigioco di posizione di un uomo all'altezza del calcio d'angolo e ha chiaramente dominato il gioco. Nella ripresa la squadra locale si è presentata in campo ormai paga e ha affrontato la gara con spirito ben diverso dall'Inizio. In tali condizioni l'Alessandria ha avuto modo di emergere, esercitando per l'intera ripresa una netta supremazia territoriale che l'ha portata ad accorciare le distanze e a tarsi quindi pericolosa in varie occasioni, senza tuttavia riuscire ad agguantare la rivale. Bisogna del resto riconoscere che la compagine di casa ha ampiamente meritato di vincere, sia per le ottime cose fatte vedere nel primo tempo e anche perché nella ripresa, pur pressata, ha avuto tutto sommato più occasioni dell'Alessandria di andare a rete con pericolosissimi contropiede. Subito dopo la bella segnatura di Calisti (l'uomo sicuramente più pungente della compagine alessandrina), è stato Franca a colpire di testa un pallone e a stamparlo sul montante della porta avversaria completamente sguarnita. Va infine ricordato che l'arbitro Cherri in due occasioni ha avuto la mano molto leggera nel valutare altrettanti falli (mani e atterramento) in area piemontese. Partita tutto sommato bella, agonisticamente molto valida, ricca di accesi duelli, mai degenerati in rissa. Ambedue le squadre hanno dimostrato, ciascuna per un tempo, la validità dei propri schemi e la buona disposizione degli uomini in campo. Certo che rimontare due reti a una difesa come quella alabardata che ha incassato oggi il suo primo gol in casa, era impresa pressoché proibitiva, specie su di un terreno allentato da due giorni di pioggia continua. L'Alessandria ci ha provato con molta convinzione, ma ha rischiato anche parecchio esponendosi al gioco di rimessa avversario. Nelle file dei grigi hanno destato buona impressione le scorribande di Calisti e gli appoggi di Contratto sulle lasce laterali. Tra i giuliani sono emersi i giovani Franca e Lenarduzzì, due elementi assai efficaci. Cronaca limitata alle reti. Al 7' Franca batte direttamente in porta una punizione: la palla è ricca di effetto, picchia a terra davanti a Lucetti e si impenna scavalcando il portiere che nell'occasione non è stato immune da colpa (si riscatterà salvando con interventi strepitosi almeno due altre reti). Raddoppiano i locali a un minuto dal riposo: s'invola sulla destra il terzino Lucchetta che crossa dal fondo per Panozzo, questi, in mezza giravolta, insacca imparabilmente. Nel secondo tempo (52') Calisti raccoglie un traversone dalla destra: è inspiegabilmente solo in area e ha tutto il tempo di aggiustarsi la palla, fare un paio di passi e scaraventare un bolide nell'angolino alto alla destra di Sartorini (La Stampa - Ed. Sport - L.S.) Risultati: Biellese - Lecco 2-1 Como - Trento 2-0 Juniorcasale - Cremonese 0-1 Novara - Forli 1-0 Padova - Parma 0-0 Piacenza - Modena 1-0 Reggiana - Treviso 2-1 Spezia - Mantova 1-1 CLASSIFICA: Como p.24; Reggiana 23; Novara 22; Triestina* 21; Biellese 20; Parma 19; Piacenza 18; Forli, Alessandria, Juniorcasale 17; Cremonese 16; Mantova* 15; Treviso, Spezia, Padova 13; Lecco, Modena 11; Trento 10 *una gara in meno Marcatori: 8 reti: Cavagnetto (Como); 7 reti: Motta (Juniorcasale); 6 reti: Zandegù (Treviso), Panozzo (Triestina); 5 reti: Fiaschi (Como), Angeloni(Forlì), Scarpa (Parma), Mugianesi (La Spezia); 4 reti: Barozzi e Calisti (Alessandria), Galluzzo (Lecco), Frutti (Mantova), Crepaldi (Piacenza), Gasparrini (Trento); 3 reti: Picco (Alessandria); Braghin ed Enzo (Biellese), Nicolini e Mondonico (Cremonese), Giglio (Lecco), Bardelli (Mantova), Stefanello (Modena), Basili (Novara), Bonci (Parma), Skoglund (Piacenza), Marlia, Sena e Bagatti (Reggiana), Martini (Spezia) Il punto sul campionato Ancora una vittoria sofferta del Novara per 1-0, in una gara giocata su un campo molto fangoso dando vita a una gara piacevole. La Biellese ha concluso il girone di andata sconfiggendo il Lecco tutt'altro che rassegnato che ha dimostrato di meritare una posizione migliore in classifica. Partita vibrante, ricca di emozioni e di contrasti su ambo i fronti: la Reggiana ha legittimato il successo con due reti di pregevole fattura. Meritata vittoria del Piacenza su un Modena combattivo ma piuttosto modesto sul piano tecnico: i locali hanno dominato l'incontro. La Cremonese è scesa in campo al "Natal Palli" ed ha conquistato i due punti in palio ringraziando gli ingenui avversari: il Casale ha fallito le occasioni avute per imprecisione.