Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
04-02-1979 - Giornata: 18 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Padova Calcio 2 - 1 (0 - 0)
RETI: 48. Calisti A.[A], 79. Calisti A.[A] 61. Grosselli [Pa]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Fossati Natalino [55. Minati Ilario], Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Picco Gianluigi, Piccotti Enrico, Barozzi Roberto A disp.:(P) Brunetti Massimo, Ferraris (I) Alessandro All.: Capello Guido

Formazione avversaria
PADOVA CALCIO: Gandolfi, Tubaldo, Fontani, Bigotto [57. Manzo], Leonardelli, Berti, Bortolan, Pillon, Perrone, Grosselli, Vitale. A disp.: Riccardi, Musella. All.: Pivatelli Gino

Arbitro: Paradisi Davide (Fano)
Note
Rigore sbagliato 23. da Calisti [A]. Espulso: 57. Bortolan [P]. Ammoniti: 38. Bortolan [P], 53. Vitale [P]. Spettatori: 2.500. Inizio gara ore 14.30

Commento
I GRIGI SONO TORNATI ALLA VITTORIA Ali’ Alessandria basta uno scatenato Calisti per battere il Padova : 2-1 Che il Padova potesse rappresentare un ostacolo duro per i grigi, già dalla vigilia lo si era pensato; lo stesso Capello aveva ammonito chi considerava già in tasca i 2 punti con i veneti: conosceva i suoi ragazzi e sapeva che, di fronte ad una squadra che chiude tutti i varchi in passato si erano trovati in difficoltà. L'incontro di domenica non è sfuggito a questa regola e gli orsacchiotti hanno dovuto sfoderare tutta la loro determinazione, tutta la loro voglia di vincere per mantenersi al di fuori della m ischia per la retrocessione (obiettivo principale, non dimentichiamolo, per questa stagione) e superare quota 17 che, in classifica, stonava un pochettino. Ma occupiamoci subito dell’incontro che, tutto sommato, non è stato affatto noioso. Già al quinto i locali si allacciano nell’area patavina con Piccotti che, dopo essere sceso sulla sinistra, metteva un bel pallone in area, ma sia Calisti che Barozzi erano colti in contropiede dalla traiettoria troppo arretrata del pallone. Poi al 9 minuto l’infaticabile Calisti (che come vedremo, sarà il migliore in campo) porge al giovane Picco che, prima riesce a liberarsi di un avversario, ma poi si fa anticipare prima di concludere. La prima azione veramente pericolosa è, però, al 19: Contratto dopo una sua caratteristica discesa sulla fascia sinistra crossa per Picco che non arriva di testa, ma alle sue spalle irrompe Barozzi che, di piatto, mette fuori. Queste azioni sono un po’ il preludio alla più grossa emozione del primo tempo; siamo al 23' quando Picco entra in area dalla sinistra e viene abbattuto abbastanza nettamente: l'arbitro, signor Paradisi, non ha esitazione alcuna a decretare la massima punizione, tra le blande proteste degli ospiti. Si porta Calisti sul dischetto e, tra la costernazione generale, colpisce troppo sotto la sfera e la spedisce sulla traversa: dopo i rigori trasformati con Cremonese e Reggiana si pensava che il nostro tornante avrebbe realizzato anche questo come vuole la cabala. E’ questo un colpo che, invece di demoralizzare, mette le ali ai piedi dei mandrogni e, quasi alla mezzora, ci sarebbe una nuova occasione per passare in vantaggio se Fossati, trovatosi sulla palla dopo un colpo di testa di Barozzi, da due passi non trovasse di meglio che sparare addosso al portiere. Lo scampato pericolo ringalluzzisce il Padova e così, un minuto dopo, l’ala destra Bortolan è fermata in area dopo una azione personale, e addiruttura al 40' c'e uno splendido assolo del giovane centravanti Perrone che, dopo essersi infilato nella difesa grigia, evita anche Lucetti in uscita ma poi da posizione angolata, spreca tutto mettendo a fondo campo. Inizia la ripresa e il pubblico non ha ancora finito di commentare le occasioni sprecate nel primo tempo che, al 5°, l’Alessandria passa in vantaggio. Fallo inutile su Barozzi al limite dell’area: Piccotti tocca a Calisti che lascia partire un autentico bolide all’incrocio dei pali. Sembra la fine di un incubo sia per il pubblico, sia per Calisti il quale, dopo aver fallito il calcio di rigore, aveva cercato per tutto il primo tempo il proprio riscatto. All’ll' fa il suo ingresso sul terreno di gioco il n. 13 Minati, al posto di Natalino Fossati; l’ex omegnese era stato fermo per diverso tempo, causa un intervento al menisco ma ora, dopo averlo visto in alcuni contrasti e calciare la palla con assoluta tranqillità, possiamo proprio dire che Ilario è veramente pronto. Capello può così fare affidamento su un atleta che può, all’occorrenza, giocare indifferentemente sia da libero come da mediano. Al quarto d’ora l’arbitro da indubbiamente una mano ai grigi espellendo il n.7 Bortolan: questi si era reso responsabile di un fallo di simulazione tanto vistoso, da meritare l'ammonizione, dato che lo stesso giocatore anche nel primo tempo era stato ammonito per il medesimo comportamento, l’arbitro si è visto costretto a mandarlo negli spogliatoi. Ora, ridotto in 10 uomini, il Padova non avrebbe più dovuto costituire un pericolo, se la retroguardia avesse fatto solo un pò più di spinta a sinistra Vitale chiede il triangolo e lo ottiene tra l’indifferenza dei difensori grigi, che poi si vedono costretti a fermarlo fallosamente al limite dell’area. Il mezzo sinistro Grosselli batte la punizione ed infila Lucetti (forse non esente da responsabilità) sulla sua destra. Tutto da rifare quindi, dopo aver dominato l’incontro per 60’. Quello di Grosselli è indubbiamente un colpo da K.O. ma, oggi, l’Alessandria non vuole assolutamente mollare; chiude furiosamente gli ospiti nella loro area e, prima Piccotti tira, un passo dentro l’area, colpendo involontariamente Calisti poi Bongiomi, dopo un bel palleggio aereo, manda fuori di un soffio, infine Calisti ancora una volta è lesto ad approfittare di una palla smorzata dai difensori e tirare: sembrerebbe goal fatto, ma la sfera accarezza il palo. Tutte queste occasioni preparano il rigore del 35’, quando Barozzi si infila in area tra due difensori che lo chiudono; è rigore, forse meno vistoso del primo, ma il signor Paradisi di Fano non ha dubbi. Calisti questa volta non sbaglia e segna con un gran tiro sulla destra di Gandolfi. E’ veramente la fine, anche se al 40’ Vitale ha casualmente una buona palla da colpire di testa, per fortuna g irata tra le braccia di Lucetti. Angelo Calisti è stato indubbiamente il mattatore di questo incontro: tenace, fantasioso, instancabile nel proporre tutte le azioni offensive dei grigi, è, già da diverse domeniche, l'uomo su cui fare affidamento in prima linea per scardinare le difese avversarie. Ha poi avuto il grande merito di non demoralizzarsi per il rigore sbagliato e, questo, è un segno di esperienza (cosa che, del rest tutti gli riconoscevano) e l’esperienza, come si potrà facilmente capire, è una dote che tornerà utilissima in questa seconda parte del campionato. Parliamo ora dei tre Bongiomi, Barozzi e Picco; il primo si è dato molto da fare, si è reso pericoloso in alcune occasioni e, con il suo dinamismo, ha cercato di prendere di sorpresa i difensori veneti, che hanno dimostrato di soffrire parecchio questo modulo di gioco. Di Barozzi, poi, conosciamo le doti tecniche; anche oggi ha offerto alcuni spunti di notevole interesse, è un giocatore leggero e, quindi, molto veloce: con i terreni asciutti per le difese avversarie saranno dolori Picco, come al solito, è risultato volonteroso (ricordiamo che è stato lui a causare il primo rigore) ma ancora acerbo sul piano tecnico. Anche per lui vale comunque il discorso fatto per Barozzi: essendo un centravanti che si basa sul movimento per andare a rete, non sarà certo stato avvantaggiato dal fondo abbastanza allentato del terreno. Piccotti ha alternato momenti di vena, a momenti in cui non ha sostenuto a dovere il centrocam po; il ragazzo non è mai stato un marcatore e non si può certo pretendere che lo diventi ora. Passiamo ora al reparto arretrate che, anche oggi ha incassato la sua solita rete. Individualmente non vi dovrebbero essere dei problemi: Contratto è un perfetto terzino fluidificante, Gardiman un buon marcatore, su capitan Colombo poi si può fare affidamento a occhi chiusi, anche se in qualche occasione il giovane centravanti Perrone lo ha fatto ammattire. Per quanto riguarda poi Avere, c’è da dire che in fase di interdizione è difficilmente superabile; i problem i sorgono allorché, abbandonata la rottura, bisogna anche costruire le azioni: comunque sia, per l’ex novese si tratta di una stagione assolutamente positiva dopo le apprensioni della vigilia. Fossati, poi, aveva il non facile compito di sostituire Ferrari, fermo per infortunio e, con tutta franchezza,la mancanza del biondo mediano, a centrocampo si è fatta sentire. Del Padova è presto detto: ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità; ha qualche buona individualità in avanti (Vitale, Grassello e il centravanti Perrone) e l’anziano Berti in difesa, ma complessivamente non è una grossa squadra, e a classifica, del resto, lo dimostra ampiamente. Con quattro retrocessioni, il trainer Pivatelli dovrà veramente sudare per mantenere i suoi ragazzi al di fuori della zona calda. Domenica si va a Piacenza, quello che vorremmo, è che si facesse un po’ più di attenzione in difesa. Certe azioni che sembrano innocue, si possono tramutare in autentici pericoli se non vengono stroncate con tempestività. Lucetti poi, a nostro avviso, dovrebbe cu raremaggiormente la preparazione della barriera, visto che non è poi la prima volta che viene battuto su calcio piazzato. E’ un ragazzo che ha delle doti non comuni di agilità e di prontezza di riflessi: già dalla prossima domenica in Emilia lo vogliamo vedere sicuro e deciso. Con lui lo diventa tutta la retroguardia e, tornando imbattutti da Piacenza si può guardare al futuro con maggiore serenità: in alto, non neghiamolo, si sta sempre bene (Il Piccolo - Il Gattopardo) Al Moccagatta con Calisti che sbaglia anche un rigore I GRIGI LIQUIDANO IL PADOVA Con due reti di Calisti, che sullo zero a zero aveva anche sbagliato in modo grossolano un rigore, i grigi hanno avuto ragione di un Padova non certo pericoloso e con una ditesa abbastanza «colabrodo», un Padova che, tra l'altro, dal 57' è stato costretto a giocare in dieci uomini per l'espulsione, dopo la seconda ammonizione, di Bortolan. I bianchi patavini, comunque, mai si sono arresi e, dopo aver pareggiato, su punizione, il primo gol dell'Alessandria, hanno sino all'ultimo tentato, malgrado l'inferiorità numerica, di strappare almeno un punto al «Moccagatta», consci della loro precaria posizione in classifica. I grigi, da parte loro, hanno senza dubbio faticato e sofferto la vittoria che permette di mantenere la migliore posizione in classifica in parte compromessa dalla sconfitta di Trieste. «Abbiamo speso tante energie in più di quante sarebbero state necessarie per sbloccare il risultato», ha commentato a fine gara il mister Guido Capello, indubbiamente soddisfatto della vittoria: il miglior regalo che i suoi ragazzi potevano fargli nel giorno del cinquantaseiesimo compleanno. E in realtà l'Alessandria di energie ne ha consumate veramente tante per imporsi sui bianchi patavini specialmente dopo che. Al 23' Calisti, inspiegabilmente, aveva sprecato il rigore che avrebbe consentito di sbloccare il risultato. Energie sprecate anche perché ieri al «Moccagatta» troppo spesso i grigi hanno trattenuto la palla nelle fasi offensive, veramente tante, finendo poi col dover giocare con affanno, su un terreno pesante e che quindi ha aumentato le difficoltà. L'impegno, certamente, non è mancato da parte di nessuno, ma qualche pecca è venuta alla luce, cosi in giornata negativa si è dimostrato Fossati, poi sostituito dal rientrante Minati che ha ben impressionato, ed anche il giovane Picco ha deluso: iniziato bene, dopo il primo quarto d'ora è calato di tono, rendendo più difficile la strada della rete per gli attaccanti alessandrini. Qualche difficoltà, ieri, ha messo in luce anche il bravo capitan Colombo, che comunque, di fronte a giovani avversari con maggior scatto e velocità, ha saputo rimediare con le sue indubbie doti. Bene Gardiman e Barozzi. Infaticabile e molto valido, malgrado il rigore sbagliato, Calisti che non ha mai ceduto, anche quando, duramente «toccato», ha tenuto il campo benché zoppicasse. Buono nel Padova il centrocampo, con Pillon e Grosselli; ottimi i giovani Perrone e Manzo. La cronaca. Inizia veloce l'Alessandria, attaccando a tondo ma sprecando ripetute occasioni per andare a rete; il primo tiro insidioso, al 12; è di Picco, servito da Piccotti. ma Gandolfi para. Al 23' l'azione del primo rigore concesso da Paradisi, ottimo nell'arbitraggio: Picco, in area, lanciato a rete, viene atterrato e Calisti si incarica di calciare dal dischetto. Colpisce però male il pallone che si alza alle stelle, uscendo dal muro di cinta del «Moccagatta». E' una doccia fredda per i grigi, e al 27' Fossati, su azione di corner di Calisti, si mangia clamorosamente il goL. Nella ripresa si sblocca il risultato, al 48': fallo padovano sul limite dell'area. Calisti calcia in modo splendido, facendosi perdonare, e insacca nell'angolo di sinistra. In svantaggio il Padova si vede anche privato dell'espulso Bortolan, ma non desiste. Al 60', su punizione dal limite, Grosselli, favorito forse da qualche deviazione dei difensori grigi, agguanta il pareggio. I grigi si gettano all'arrembaggio, difficile però superare la barriera padovana. Al 78' Barozzi viene però atterrato in area, e Paradisi non esita a concedere il secondo rigore: questa volta Calisti realizza egregiamente. Mentre i grigi continuano ad attaccare, il Padova si permette egualmente veloci contropiede, mettendo anche in qualche difficoltà la difesa alessandrina. Comunque la partita si conclude con l'Alessandria in vantaggio ed ancora protesa all'attacco. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Como – Juniorcasale 1-0 Cremonese – Treviso 1-0 Mantova – Triestina 0-1 Modena – Biellese 1-1 Novara – Piacenza 1-2 Parma – Lecco 2-0 Spezia – Reggiana 1-1 Trento – Forlì 1-0 CLASSIFICA: Como, Reggiana p. 24, Triestina* 23, Novara 22, Parma, Biellese 21, Piacenza 20, Alessandria 19, Cremonese* 18, Forlì, Juniorcasale 17, Mantova 15, Spezia* 14, Treviso, Padova 13, Modena, Trento* 12, Lecco 11. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 9 reti: Cavagnetto (Como). 7 reti: Motta (Juniorcasale); Panozzo (Triestina). 6 reti: Calisti (Alessandria); Zandegù (Treviso). 5 reti: Fiaschi (Como); Angeloni (Forli); Scarpa (Parma); Crepaidi (Piacenza); Mugianesi (Spezia); Gasparrini (Trento) Il punto sul campionato Aggancio al vertice del campionato. Il Como ha superato la Juniorcasale su rigore al termine di una partita ben giocata da entrambe le squadre ed ha raggiunto la Reggiana che al Picco non è riuscita a battere lo Spezia. L' 1-1 venuto su calci da fermo è comunque risultato giusto. La capolista potenziale, però, è la Triestina staccata di un punto ma con una partita da recuperare rientrata dal Martelli di Mantova con due punti preziosissimi. In coda il Trento ha vinto con il Forlì ed ha lasciato all'ultimo posto il Lecco battuto nettamente al Tardini di Parma.