Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
11-02-1979 - Giornata: 19 - Piacenza - Galleana


Piacenza FC - Alessandria Calcio US 2 - 2 (1 - 0)
RETI: 13. Vichi [Pi] , 69. Romano [Pi] 64. Bongiorni G.[A], 79. Ferraris (I) A.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Barozzi Roberto, Minati Ilario [59. Baglini Stefano], Ferraris (I) Alessandro, Bongiorni Gabriele, Piccotti Enrico A disp.:(P) Brunetti Massimo, Pandolfi Mario All.: Capello Guido

Formazione avversaria
PIACENZA FC: Serena [30. Lazzara], Manunza, Matricciani, Gritti, Maldera Luigi, Vichi, Skoglund Evert, Alessandrini, Crepaldi, Romano, Maruzzo. A disp.: Salvatori, Vetere. All.: Fornasaro.

Arbitro: Falsetti (Roma)
Note
Ammoniti: Gardiman [A], Picotti [A], Vichi [P], Skoglund [P]. Angoli: 6-4. Spettatori: 3.260 Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Cremonese – Triestina 0-0 Mantova – Forli 3-1 Lo sparuto gruppetto di tifosi, che ha seguito l'Alessandria in terra d'Emilia, se ne sarà tornato a casa soddisfatto perchè, diciamolo subito, la squadra ha fatto una gran bella figura. Tenaci, combattivi, pericolosi appena si presentava l'occasione, i ragazzi di Capello: pur trovandosi di fronte un avversario caricato dalla precedente vittoria esterna di Novara, non si sono latti per nulla intimorire, nemmeno quando, come vedremo, dopo il momentaneo pareggio, i biancorossi locali avevano cacciato alle spalle di Lucetti un altro pallone. I grigi si presentano con delle novità in prima linea, causate dalla assenza di Calisti per infortunio; Barozzi ha la maglia numero 7, Minati viene spostato mezzo destro, il centravanti è Ferraris, Bongiorni il 10 e Piccotti l'11. Inizia abbastanza stancamente l'incontro, anche se al 5’ i piacentini reclamano per un presunto rigore ai danni del biondo Skoglund ad opera di Contratto (si trattava di un fallo di ostruzione); quando meno te lo aspetti ecco la specialità dei grigi goals che non si devono prendere. Sono passati 12 minuti quando il capitano Gritti scende dalla destra e mette in area: il centravanti Crepaldi si trova solo ed ha tutto il tempo per aggiustarsi la palla e fulminare Lucetti. Era proprio quello che a Piacenza speravano, cioè poter sbloccare il risultato abbastanza presto per poi cercare di sfruttare gli spazi che si sarebbero venuti a creare in seguito alla reazione degli ospiti. Invece, dopo la rete di Crepaldi, gli emiliani avranno l’opportunità di rendersi pericolosi solo a 5 minuti dalla fine del primo tempo, con Alessandrini che, sempre dalla destra, ripete praticamente l’azione descritta in precedenza: sulla sua palla nè Lucetti, né i suoi compagni di difesa riescono a liberare, e ci deve pensare Avere a sbrogliare la difficile situazione mettendo in corner. Per il resto, sul nostro taccuino sono segnate azioni pericolose solo da parte de mandrogni; al 15’ Bongiorni approfitta di una palla rinviata da Vichi e tira da 20 metri sfiorando l'incrocio dei pali; 3 minuti dopo, in seguito ad un lungo lancio di Minati, è poi Ferraris ad avere la palla buona, ma Serena, in uscita alta, anticipa la nostra punta. Qualche minuto dopo, e cioè al 21'. Ferraris, lanciato in area da Barozzi, si scontra con il portiere in uscita. Sulle prime sembrerebbe che la peggio sia toccata al nostro centravanti, poiché Serena si rialza quasi subito, mentre invece Sandro lo farà dopo un minuto, e per giunta zoppicando vistosamente; ma dopo un po’ il grigio riprende il suo posto normalmente, mentre lo sfortunato emiliano richiama l’attenzione della panchina, perchè si rende conto di non essere in grado di continuare: esce, sostituito dal numero 12 Lazzaro, tra gli applausi del pubblico. Così, finisce il primo tempo con i grigi sotto di una rete, subita nel momento di minor pressione avversaria; è un vero peccato perchè, come avrete capito, Lucetti non ha dovuto compiere quelle prodezze che, in altre occasioni, fuori casa si è visto costretto a sfoderare. Nella ripresa, al 9’ Evert Skoglund si ricorda di suo padre e, dopo un bello scatto, crossa in area, dove Maruzzo fa da torre per Crepaldi: questi ritorna allo stesso Skoglund che tira molto forte ma alto. Capello, al 12’, gioca la carta Baglini, al pesto di Minati, per poter dare maggiore spinta al reparto offensivo; il toscano tocca la sua prima palla, di testa, un minuto dopo, ma Barozzi non può sfruttare il suo suggerimento perchè Lazzara è in vantaggio e controlla facilmente. Ora l’Alessandri? si rende conto di poter riequilibrare il risultato; Bongiorni così, a circa 30 metri dalla porta, si trova solo e, dopo aver fatto due passi, lascia partire un autentico siluro, che picchia sotto la traversa e si insacca. Entusiasmo incontenibile per Bongiorni e per gli alessandrini che hanno sfidato il tempo infame per poter vedere i propri beniamini: la rete della nostra mezzala è di quelle d’antologia, tanto più che, quello del tiro da fuori area, è un numero sconosciuto per la maggioranza degli attaccanti italiani. La partita si infiamma, il pubblicò incita a gran voce il Piacenza e, per tutta risposta, Ferraris, su punizione, tira molto bene, vicino all’angolo alto. Ma (ormai ci siamo abituati) dopo aver fatto tanta fatica per andare a rete, i ragazzi di Capello si fanno infilare subito dopo Gritti, su punizione da, lontanissimo, tira molto forte a mezzo metro da terra: per colmo di sfortuna la palla (che non poteva essere respinta coi pugni) rimbalza sul corpo di Lucetti e ritorna in area, dove Romano è il più lesto di tutti a buttarla in rete. Ripartono a testa bassa i grigi e, al 21’, Piccotti crossa teso dalla sinistra per Ferraris che è di un soffio in ritardo; la rete è rimandata solo di qualche minuto, allorché Gardiman, partito come un fulmine dalla propria area, arrivato al limite dell’area avversaria allarga sulla destra per Baglini che, dopo una finta, centra di sinistro; Lazzara, un po’ impacciato, non trattiene e così Ferraris può segnare indisturbato. Questa volta il pubblico non ha più la forza di urlare, neppure dopo che Alessandrini viene contrastato in area da Avere al momento del tiro; ormai è chiaro che sono gli ospiti ad essere padroni della situazione. Questo è stato domenica il grande merito della squadra, e cioè di non lasciare mai totalmente l ’iniziativa ai padroni di casa, anche quando il risultato lo poteva giustificare; Ferraris (siamo al 36’), ci prova ancora su punizione, impegnando seriamente Inzzara che, con i pugni si rifugia in calcio d’angolo. La ultima fiammata dei locali è a 2 minuti dalla fine, con un bolide dell’anziano Maldera, su punizione, di poco alto sulla traversa. Capello e il presidente Cavallo possono veramente essere soddisfatti di questa squadra che, ormai lo possiamo dire con tranquillità, possiede 2 o 3 pezzi veramente pregiati; uno è senza dubbio Roberto Barozzi che, domenica ha fatto ammattire il suo controllore Mattriciani. Per il pubblico del "Galleana” è stato un fatto inaspettato, più di una volta abbiamo sentito la gente commentare con stupore certe sue serpentine, palla al piede, tra le maglie difensive; se il ragazzo rimane con i piedi per terra, la carriera sarà, per lui, ricca di soddisfazioni con la maglia grigia (o con un’altra, chi Io sa). Il secondo "gioiello” è la mezzala Bongiorni che, seppur meno appariscente dal punto di vista squisitamente tecnico, la nella nobiltà, la sua arma vincente. A parte 10 splendido goal, per tutta la partita ha fatto la spola da un area all’altra, senza denunciare, negli ultimi minuti, il pur minimo appannamento. Contratto è, poi, il più completo dei tre; le esperienze con la nazionale juniores gli hanno dato quella sicurezza in campo, che lo fa assomigliare ad un veterano, sebbene sia anch'egli giovanissimo. Ma tutti hanno fatto il loro dovere; Gardiman e Colombo hanno ben controllato Maruzzo e Crepaldi (anche se quest’ultimo era libero,- al momento del primo goal), Avere ha fatto buona guardia spazzando (e questo si sapeva) la sua area quando c’era necessità. Il rientro di Ferrari ha dato peso al centrocampo; in partite come questa, su di un terreno reso pesante da una pioggia minuta e fastidiosa, l'ex novarese è un punto di riferimento per tutti. Forse solo Piccotti non ha reso come gli altri, visto che anche in attacco con Ferraris e Baglini si sono avute delle buone trame. Infine Lucetti non ha colpe, secondo noi, sulle reti; sulla prima Crepaldi ha colpito a botta sicura, mentre sulla seconda è stata più che altro una circostanza sfortunata a fargli rimettere in gioco una palla che sembrava ormai innocua. Nel Piacenza Vichi ha letteralmente giganteggiato, sicuro in fase di interdizione, molto efficace negli inserimenti offensivi; il libero ha veramente dato un esempio a tutti di come vada interpretato in senso moderno il suo ruolo. Domenica scende al Moccagatta la Biellese; questi di Capello non sono i grigi di Marchioro e di Ballacci, inutile dirlo, ma sono ragazzi che vogliono arrivare, che non si danno mai per vinti che dimostrano un notevole attaccamento per la società: vi sembra poi così poco? (Il Piccolo) Rimontando per ben due volte lo svantaggio i grigi dell'Alessandria sono riusciti a strappare ieri un prezioso pareggio sul difficile campo del Piacenza. Due rimonte necessarie per avere subito prima una rete causa un errore della difesa, in particolare di Avere, e poi per essersi lasciato assurdamente sorprendere Lucetti, la cui respinta è stata insaccata in rete da Romano, da una punizione sparata da circa quaranta metri. Fortunatamente gli alessandrini:. malgrado l'assenza di un uomo importante come Calisti (infortunatosi venerdì in allenamento) non hanno perso la calma e il coraggio, riuscendo ogni volta a rimbeccare le segnature avversarie, a pochi minuti dalla conclusione, poi, Ferraris I, ha sfiorato la terza segnatura. Una vittoria però, lo devono riconoscere anche i molti tifosi grigi che avevano seguito la squadra a Piacenza malgrado la giornata carica di nebbia e pioggia, non sarebbe stata corrispondente ai valori in campo. Diciamo allora che il risultato di parità è stato il più giusto di questa partita abbastanza interessante sotto il profilo agonistico ma che certo non ha messo in luce un gioco tecnicamente piacevole. Due gol rimontati, abbiamo detto, e con tanta fatica in più per la squadra di Guido Capello. «Dobbiamo spendere sempre molte energie — ha commentato il trainer a fine incontro per ottenere quello che ci è dovuto: uno spreco di energie di un buon 25 per cento superiori a quanto sarebbe sfato necessario. Cosi per strappare un punto abbiamo dovuto segnare due volte. Comunque il risultato è positivo, dobbiamo essere contenti e proseguire, con molta umiltà, la nostra strada^. Una strada non troppo ambiziosa, perché non va dimenticato che i grigi non hanno intrapreso questo campionato con grosse ambizioni. Quattro sono stati gli ammoniti, gli alessandrini Gardiman e Piccotti e i piacentini Vichi (ex dell'Alessandria e autore della prima rete) e Skoglund. Sei a quattro, a favore del Piacenza, i calci d'angolo. Assente Calisti. il migliore tra i grigi è stato senza dubbio Barozzi. cosi come bene ha impressionalo nella seconda metà della partita Bongiorni. autore tra l'altro di una rete spettacolare. Del Piacenza in primo piano Romano e Skoglund. Veniamo alla cronaca. Nei primi minuti le squadre si studiano, poi. al 9'. pericolo per la porta di Lucetti: punizione di Skoglung e bello il tiro di testa di Romano, parato. Quattro minuti dopo, al 13', la rete dell'ex Vichi: centro di Gritti. apertura per Matriciani e. portatosi in avanti Colombo. Avere non riesce a rientrare, lasciando solo davanti al portiere il mediano che non perdona. L'estremo difensore piacentino, al 25'. si scontra in uscita con Ferraris I. su allungo al centro di Barozzi. Il portiere torna tra i pali, ma cinque minuti dopo deve uscire: dovrà essere ricoverato in ospedale per un leggero stato commotivo. Ancora due azioni pericolose del Piacenza. Al 39' cross di Skoglund. traversone, testa di Maruzzo ma la palla va fuori. Al 40' azione Gritti-Manunza-Crepaldi. esce a vuoto Lucetti, il contrattaccante sbaglia l'intervento finale e Avere riesce a salvare in angolo. Nella ripresa l'Alessandria gioca con maggiore determinazione, al 54' c'è un'azione Skoglund Crepaldi - Maruzzo - Skoglund che sbaglia il bersaglio, poi il pareggio dei grigi con il gol prodezza di Bongiorni al 64'. Apertura sul centro, da destra, di Baglini. la mezz'ala, da 25 metri, lascia partire una vera fucilata e la sfera si infila sotto la traversa della porta di Lazzara. Reagiscono i padroni di casa, al 69' punizione calciata da Gritti da una quarantina di metri; Lucetti, anziché trattenere, respinge il pallone di stomaco e l'accorrente Romano lo fredda con precisione. Sembra che per l'Alessandria non ci sia più nulla da fare, ma al 78' ecco la seconda rete della rimonta: Contratto a Barozzi. spiovente al centro e Ferraris I insacca. All'80' Alessandrini alza troppo nel concludere un'ottima occasione e. all'81 ', l'Alessandria sfiora la terza marcatura: atterramento di Bongiorni. punizione calciata da Piccotti per Ferraris I. Lazzara però non si lascia sorprendere e salva in angolo. Ancora un tiro pericoloso ma alto, su punizione di Maldera. e rincontro si conclude sul due a due (La Stampa) Risultati: Biellese - Como 1-1 Forli - Cremonese 1-0 Juniorcasale - Trento 1-0 Lecco - Modena 2-1 Padova - Novara 0-0 Reggiana - Mantova 1-1 Treviso - Parma 0-0 Triestina - Spezia 1-0 CLASSIFICA: Como p.27; Triestina 26; Reggiana 25; Novara 23; Parma, Biellese 22; Piacenza 21; Alessandria 20; Cremonese, Forli, Juniorcasale 19; Mantova 18; Treviso, Spezia, Padova 14; Lecco 13; Modena, Trento 12 *una gara in meno MARCATORI: 9 reti: Cavagnetto (Como).8 reti: Motta (Juniorcasale). 7 reti: Panozzo (Triestina). 6 reti: Calisti (Alessandria); Fiaschi(Como); Crepaldi (Piacenza); Zandegù (Treviso). 5 reti: Enzo (Biellese); Angeloni (Forlì); Il punto sul campionato Equo pareggio sotto la pioggia, tra la Biellese e il Como: gli ospiti sono andati in vantaggio con Fiaschi che h saputo approfittare di un errore dei difensori bianconeri ma sono stati raggiunti da un rigore segnato da Enzo. Il Novara ha disputato una grossa partita sul terreno del Padova, chiudendo la contesa con un nulla di fatto e il verdetto ha premiato maggiormente la formazione di casa. La Triestina ha vinto meritatamente ma il minimo vantaggio non ha espresso la differenza di gioco vista in campo: gli alabardati hanno dominato per lunghi tratti la gara ed ha sprecato un numero incredibile di palle gol. Di fronte a poco più di un migliaio di spettatori, in una giornata piovosa, il Casale ha battuto il Trento che nulla ha tralasciato per portare a casa almeno un pari.