Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
25-03-1979 - Giornata: 24 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Novara AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Minati Ilario, Colombo Antonio, Ferrari Sergio [83. Fossati Natalino], Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro, Piccotti Enrico, Barozzi Roberto A disp.:Berardo Mario, (P) Brunetti Massimo All.: Capello Guido

Formazione avversaria
NOVARA AC: Boldini, Gioria, Viganò, Scandroglio, Bruschini, Serami, Basili, Guidetti, Genzano, Palilla, Jacomuzzi. A disp.: Bigliani, Di Stefano. All: Bolchi Bruno

Arbitro: Lombardo Salvatore (Marsala)
Note
Ammoniti: Jacomuzzi [N]. Spettatori: 5.000, incasso record di L. 18.830.000 Prima dell’inizio dell’incontro è stata consegnata una medaglia al capitano dei "grigi” Colombo per l'attaccamento alla società nel campionato in maglia grigia Inizio gara ore 15.00

Commento
Recuperi: Trento – Spezia 2-0 L'ALESSANDRIA SPRECA: IL NOVARA RINGRAZIA Almeno una decina le occasioni da rete fallite dai grigi — Il Novara è stato più volte sul punto di crollare ma i ragazzi di Capello era evidentemente una giornata no — Nonostante il cattivo tempo è stato registrato l'incasso record stagionale Peccato. L'Alessandria, per sfortuna e precipitazione, perde domenica, al «Moccagatta», l'opportunità di fare un importantissimo balzo in avanti in classifica, affiancare gli azzurri novaresi e portarsi a 4 punti dalla Reggiana (sconfitta a Como). Sembrava veramente che, oltre al portiere Boldini e agli altri difensori, ci fosse un muro invisibile dinnanzi alla porta avversaria, un muro contro il quale si sono scontrati, almeno una decina di volte, sia Calisti che Barozzi e soprattutto Ferraris. Il Novara, che pure è squadra di alta classifica, ha fatto la figura delle formazioni che lottano per non retrocedere, spedendo il pallone il più delle volte in calcio d'angolo o in tribuna, appena la situazione diventava critica. Insaturo il giovane Boldini in più di una occasione, affannosa molte volte la difesa di fronte alle folate offensive dei padroni di casa, poco incisivo l'attacco dove le punte Basili, Gcnzano Jacomuzzi non hanno quasi mai avuto ragione di Colombo, Contratto e Gardiman. Resta dunque il rammarico dei 2 punti persi per mera sfortuna, come si è sottolineato negli spogliatoi, anche se, è bene ricordarlo, non tutto, nel reparto offensivo alessandrino, ha girato per il verso giusto. Calisti, ad esempio, costretto ad agire in spazi ristretti, non ha reso al 100%, anche perchè duramente controllato dal giovane Gioria; Barozzi ha ecceduto nel dribbling, un fatto purtroppo usuale per lui. Roberto sia chiaro, non si discute: non sarebbe d'altra parte corretto criticare un elemento che mette in crisi, da solo, Finterà retroguardia avversaria, ma per il bene suo e della squadra, sarebbe meglio che iniziasse a liberarsi della palla quando c’è la necessità. Bongiorni, infine, è sembrato leggermente sotto tono, anche se ha corso molto sia in avanti che indietro. Quando l’arbitro, sig. Lombardo di Marsala ha fischiato l’inizio dell’incontro, sugli spalti, nonostante il tempo inclemente, c'erano oltre 5000 spettatori (incasso record di oltre 18 milioni). L’Alessandria si presenta con la novità di Minati nel ruolo di libero al posto di Avere, e con il recupero, peraltro previsto, dell'ex Sergio Ferrari in mediana. Già dopo due minuti s’intuisce che la giornata non sarà tra le più fortunate, allorché, in seguito ad un lancio di Contratto e confusione della difesa, Calisti si trova la palla sui piedi nell’area piccola ma, sorpreso e sbilanciato, il tornante non riesce a castigare Boldini. Cinque minuti dopo l'arbitro annulla una rete di Ferraris per fallo sul portiere che in quella circostanza, era stato pure un pò indeciso sul cross di Contratto che gli era rimbalzato davanti Poi,al 16', Ferraris si poeta con rapide falcate verso l’area azzurra, ma al momento di concludere si allunga troppo il pallone e viene fermato in corner. Finalmente il Novara si mette in luce con una insidiosa punizione di Basili, con palla che passa di un soffio a lato sulla sinistra di Lucetti. Al 20’ c’è un bel "numero" di Barozzi che si libera di due avversari e, da fuori area, tira benissimo a fil di palo. Ancora Ferraris, lanciato mirabilmente da Barozzi, entra in area e mette il pallone dentro alla mischia, costringendo la difesa in un affannoso salvataggio in corner. Ma alla mezzora sarà proprio Barozzi a far disperare i tifosi fallendo la più facile delle occasioni da goal. Esce Boldini su cross dalla destra, perde incredibilmente la sfera e la nostra ala sinistra, altrettanto incredibilmente manda alto sulla traversa a porta vuota. Ci prova poi il «panzer» (Jacomuzzi,da parte novarese, a cercare la via deila rete con un tiro in acrobazia, con il risultato di spedire la palla sulle gradinate. Finisce il primo tempo con altre due occasioni, entrambe clamorose, sprecate dai grigi. Al 36’ Calisti tira dal limite dell’area e questa volta, col portiere battuto, c’è un difensore a mettere il piede e salvare; al 40’ il libero Minati, sganciatosi in avanti, ferma molto bene con il petto un cross di Ferraris, ma poi alza sulla traversa al momento di concludere. Inizia la ripresa e la gente sta ancora discutendo sulle occasioni del primo tempo quando, al trentesimo secondo, il centravanti Ferraris si fa anticipare un attimo prima di tirare. Ricomincia quindi la sagra delle occasioni fallite. Bello scambio in area tra Ferraris e Picconi: Genzano, che era ripiegato in difesa per dar man forte ai compagni, si salva ancora una volta in corner. Al 18' ancora il nostro centravanti in evidenza con un colpo di testa, su corner, che esce a fil di palo. Si può dire che il Sandro ha cercato in tutti i modi di andare a rete, come al 26’ ad esempio, su punizione toccata da Ferrari: ha sbagliato anche molto, come invece al 32' quando, spalle alla porta, ha un attimo di indecisione, perde l'appoggio e cade. Il pubblico che lo critica per i difetti che alla sua età saranno anche evidenti, farebbe bene anche a notare il suo gran movimento, la sua grinta e il tiro a rete sempre violento. Se consideriamo l'organico a disposizione di «mister» Capello allora, a nostro avviso, non pensiamo che ci sia molto da discutete per quanto riguarda il ruolo di centravanti. Intanto Calisti ci riprova (33') su punizione e il suo tiro dal limite dell’area, respinto da Boldini arriva a Barozzi che tira: la difesa ancora una volta ci mette un piede e salva in corner. Tanto per far notare al pubblico che in campo c'è anche il Novara ecco che Jacomuzzi, su azione di calcio d'angolo, colpisce di testa un pallone innocuo per Lucetti. Fossati al 37’ fa il suo ingresso sul terreno di gioco al posto del coraggioso Ferrari che si era presentato in campo in condizioni non certo ottimali e a questo punto, non sembra davvero più in grado di continuare. L'ultima occasione pericolosa per l’Alessandria è di Ferraris che gira molto bene, al volo, una palla rovesciata in area da Fossati. Ma secondo copione, dopo aver sbagliato questo numero incredibile di palle-goal, poco ci manca che il Novara, con l’unica azione pericolosa dell’intero incontro, a tre minuti dalla fine non passi addirittura in vantaggio. Infatti il giovane Genzano, liberato da una finta di Jacomuzzi viene a trovarsi in condizione di battere a rete: Lucetti questa volta fa il miracolo deviando a fondo campo. Sarebbe stato veramente il colmo. La tattica rinunciataria della squadra di Bollchi ha certamente complicato le cose ai «grigi», che si sono infilati nell'area avversari come in un imbuto: quando la manovra offensiva ha avuto un più ampio respiro, i problemi per la traballante retroguardia azzurra non sono mancati. Calisti, che era costretto molto spesso a ricevere la palla, lui che solitamente parte da più lontano, dopo l’inizio decisamente in sordina si è comunque gradatamente ripreso, fino a ritrovare autorità. Buono Picconi, continuo, sempre presente su ogni pallone anche se un po' handicappato alla sua naturale lentezza che gli ha impedito, in alcune circostanze, di farsi valere nella tre-quarti di campo. Note liete (come al solito) dal sestetto difensivo. I tremarcatori hanno letteralmente dominato i loro avversati. Colombo ha «nascosto» la palla al temuto Basili; se non conoscessimo Antonio, potremmo dire che le medaglie a lui consegnate prima dell’inizio dell’incontro lo hanno caricato ulteriormente, ma sappiamo che i per il vecchio stoppar ogni incontro va affrontato con la stessa concentrazione. Contratto, alle prese con l’agile Genzano, oltre a controllare il suo uomo, ha pure sospinto molte manovre offensive con degli spunti a velocità forsennata. Gardiman, che aveva in consegna un volpone come Jacomuzzi, è riuscito ad avere la meglio al termine di un duello tutto muscolare. Inappuntabile il libero Minati, preciso negli appoggi, elegante nel disimpegno, forse persino troppo calmo quando si trova la palla nei piedi ma, e questa è la cosa più importante, tecnicamente molto dotato. Di Lucetti abbiamo già detto poco fa, quando ha salvato il risultato su Genzano, ma anche per il resto della partita è stato molto sicuro anche se per la verità, non ha avuto poi molte occasioni per mettersi in mostra. In definitiva accontentiamoci di questo punto perchè, a differenza di quanto era successo a Casale, la squadra ha cercato con determinazione il risultato: speriamo, domenica a Mantova, di non sbagliare così tanto! (Il Piccolo - Ed. Sport - Il Gattopardo) GRIGI SCATENATI ALL'ATTACCO. MOLTI BRIVIDI PER IL NOVARA: 0-0 Nulla di fatto al «Moccagatta» per il quarantaquattresimo derby tra i grigi dell'Alessandria e gli azzurri del Novara. Al termine di novanta minuti di bel gioco, specialmente da parte alessandrina, l'incontro si è concluso in parità, a reti inviolate. Un risultato, è onesto riconoscerlo, che punisce i grigi, i quali certamente meritavano di vincere per la gran mole di lavoro svolto, per l'impegno dimostrato, per la volontà profusa e le innumerevoli azioni in area azzurra. «Quando si gioca cosi e non si la risultato pieno — ha commentato il presidente Bruno Cavallo, al termine della partita — vuol dire che manca la lortuna. senza la quale non si riesce a vincere, malgrado tutto l'impegno». E, ripetiamo. I Alessandria meritava veramente di far sua l'intera posta in palio. Gli azzurri novaresi, giunti indubbiamente al «Moccagatta» intenzionati a vincere, per mantenere vive le possibilità di promozione, sono stati messi sotto dai grigi e devono essere contenti del risultato di parità, del punto strappato che considerata anche la sconfitta della Reggiana, può essere molto importante al fine della classifica. Devono essere contenti, anche se. come spesso accade in partite che hanno lo svolgimento di quella disputata ieri, nel finale hanno poi sfiorato il colpo grosso Questo quando, all'85' Genzano, che già nel primo tempo aveva per due volte salvato con i suoi interventi la porta azzurra, si è trovato, un po' per colpa della difesa alessandrina, dinanzi alla porta di Lucetti con la palla-gol che avrebbe potuto cambiare di un sol colpo l'andamento dell'incontro. Lucetti, questa volta pronto, ha però sventato il pericolo salvando in corner E' stata una bella partita, corretta, anche se nel finale un poco spigolosa, ma. come giustamente afferma il mister grigio Capello, il calcio non è certo gioco per signorine. Una partita che. indubbiamente, deve aver soddisfatto, risultato a parte, i tifosi in campo. ieri particolarmente numerosi rispetto ad un passato recente: erano infatti 4492 i paganti (non valevano le tessere abbonamento) e l'Incasso ha fatto sorridere il cassiere dell'Alessandria, che ha contato 18 milioni e 823 mila lire. I tifosi, come ai bei tempi del famoso quadrilatero piemontese (Alessandria, Novara, Casale e Vercelli), hanno accompagnato con il loro caldo, continuo incitamento la prestazione degli uomini di capitan Colombo. Capitan Colombo è giunto alla sua trecentoventiseiesima partita in maglia grigia II suo è un primato e il segno di un attaccamento ai colori sociali veramente encomiabile. Cosi i tifosi hanno voluto premiare il calciatore, prima del calcio d'inizio, con una medaglia d'oro offerta dal ..Club grigi» del Bar Stadio. La medaglia è stata consegnata a Colombo da Domenico Pertusati e dalla mascotte grigia Marcello Baucia. Assieme alla medaglia tanti garofani che correndo lungo i margini del «Moccagatta». i calciatori grigi hanno poi lanciato ai tifosi, in segno di ringraziamento per questa rinata fiducia verso la gloriosa Alessandria. I calci d'angolo sono stati nove a quattro, a favore dei grigi: un solo ammonito, il novarese Jacomuzzi. all'86', per simulazione. Un minuto dopo Calisti. in uno scontro con un avversario, ha ricevuto un brutto calcio In faccia e ci ha rimesso un dente, spezzato di netto alla radice. Un infortunio doloroso, ma che non dovrebbe avere altre conseguenze per il bravo giocatore, ancora una volta tra i migliori in campo, tra i più attivi e pericolosi: cosi Alessandria. I padroni di casa all'assalto con Calisti e Barozzi come ottima è stata la prova di Contratto, che ha giocato bellissimi palloni per l'attacco. L'elogio, comunque, deve accomunare tutti i grigi. Il Novara, malgrado la prova fornita per contenere le sfuriate avversarie, è stato forse inferiore alle sue possibilità, troppo spesso gli azzurri sono stati fermi, non quindi in condizioni di costruire pericolose azioni d'attacco, tanto è vero che. specialmente nel secondo tempo, hanno attraversato la metà campo appena un paio di volte, in azioni di alleggerimento più ancora che di vero e proprio contropiede. L'inizio è dei grigi e subito l'Alessandria parte all'attacco. Al 3' tiro di Calisti. dopo la mischia seguita ad una punizione, salva Bruschini. Al 9' c'è una rete di Ferraris, che però aveva commesso prima fallo sul portiere e il gol viene giustamente annullato dall'arbitro. Unica vera azione del Novara al 19', con una punizione di Basili che va a lato. Insistono i grigi, si arriva alla mezz'ora e Barozzi. servito dal cross di Bongiorni. con Boldini che si lascia sfuggire la palla, manca la splendida occasione. Al 37'. in uno dei rari cambiamenti di fronte, bella girata di Jacomuzzi. ma la palla passa a lato della porta di Lucetti. Altra buona occasione per l'Alessandria al 38': cross di Contratto, calcia Calisti. ma Genzano. che già aveva salvato una volta la propria porta, interviene al momento opportuno e rinvia. Nella ripresa l'Alessandria continua a dominare, sfumano diverse occasioni però nel momento della conclusione, con Calisti. Bongiorni. Ferraris. All'85'. come già detto, il pericolo per la porta grigia, su azione di Genzano ed infine il fischio di chiusura che ferma il derby sul pareggio, tutto a favore del Novara (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) Risultati: Biellese - Casale 2-2 Como - Reggiana 1-0 Mantova - Cremonese 5-0 Modena - Forli 1-0 Parma - Spezia 2-2 Piacenza - Lecco 2-2 Treviso - Trento 0-1 Triestina - Padova 2-0 CLASSIFICA: Como p.35; Reggiana, Triestina 32; Novara 29; Parma 28; Alessandria 27; Piacenza, Biellese 25; Modena, Juniorcasale, Cremonese 23; Forli 20; Lecco, Spezia, Trento 19; Treviso, Modena 18; Padova 17 MARCATORI: 9 reti: Cavagnetto (Como); Neri (Reggiana). 8 reti: Fiaschi (Como); Motta (Juniorcasale); Scarpa(Parma); Crepaidi (Piacenza); Mugianesi (Spezia); Panozzo (Triestina). 7 reti: Calisti (Alessandria) Il punto sul campionato Due splendidi pareggi nei due derby del quadrlatero disputati ad Alessandria e Biella. Con la vittoria di stretta misura sulla Reggiana, nel match clou della giornata, il Como di Marchioro ha fatto un grosso passo avanti verso la Serie B: i granata hanno retto più che dignitosamente gli attacchi degli avversari. Era iniziato in modo fin tropo facile per la Triestina, passata in vantaggio al 14' per un autorete dei padovani ed andata al raddoppio con il suo capocannoniere Pannozzo: è finita con la Triestina che ha dovuto stringere i denti. Tre giocatori espulsi, due rigori contro lo Spezia, uno dei quali fatto ripetere, emozioni a non finire nei quattro gol al "Tardini" di Parma. Partita piuttosto scialba a Piacenza, ravvivata soltanto dalle quattro marcature: il risultato, se vogliamo, va stretto ai locali che avrebbero dovuto far propria l'intera posta in palio contro il Lecco.