Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
01-04-1979 - Giornata: 25 - Mantova - Danilo Martelli


Mantova AC - Alessandria Calcio US 1 - 2 (1 - 2)
RETI: 28. Piraccini [Ma] 12. Bongiorni G.[A], 22. Calisti A.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Minati Ilario, Colombo Antonio, Ferrari Sergio [70. Tonetto Flavio], Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro, Piccotti Enrico, Barozzi Roberto A disp.:Baglini Stefano, (P) Brunetti Massimo All.: Capello Guido

Formazione avversaria
MANTOVA AC: Zaninelli, Mantovani, Ceccotti, Bianco, Stoppani, De Rossi [46. Marocchi], Zarattoni, Berlini, Frutti, Piraccini, Dri. A disp.: Ciaschini, Gobbi. All.: Tomeazzi Ugo

Arbitro: Adamu Tonio (Cagliari)
Note
Ammoniti: Ferraris [A], Piraccini [M], Tonetto. [A]. Spettatori: 3.000 Inizio gara ore 15.30

Commento
Dopo la vittoria di Mantova A 4 PUNTI DALLA SERIE B Dopo 20 minuti l’Alessandria conduceva per 2-0 - La rete di Piraccini rimetteva in discussione un incontro già chiuso Bongiorni e Calisti hanno per due volte fulminato il portiere Zaninelli - Folta la rappresentanza alessandrina Al «Martelli» di Mantova i grigi propongono, senza ombra di dubbio, la loro candidatura al secondo posto in classifica. Sappiamo di toccare un argomento che, per motivi scaramantici, in seno alla squadra preferiscono evitare, ma con tutta onestà bisognerebbe essere ciechi, per non vedere una formazione che la fa da padrone per quasi mezz’ora nel primo tempo, segna sue reti (entrambe di pregevole fattura) e reagisce con volontà al goal (casuale) dell’interno Piraccini, che mette le ali ai piedi dei biancorossi locali. Si temeva questo Mantova che, la scorsa domenica, aveva seppellito i classici avversari della Cremonese sotto il peso di 5 reti, ma alla resa dei conti la marcatura asfissiante dei due terzini Gardimano e Contratto, l’efficace filtro a centrocampo da Bongiorni e Piccotti, senza poi dover dire dello splendido incontro del recuperato libero Minati, hanno messo le cose a posto fin dai primi minuti. Qualcuno potrebbe dire che il Mantova è apparso sotto tono, rispetto alla spumeggiante prestazione con i cremonesi, ma, evidentemente, o l’Alessandria ha il potere magico di mandare in crisi con la sua stessa presenza l’assetto di gioco di tutte le squadre che incontra o, e questa ci sembra una valutazione ben più seria, i perché di questo strano fenomeno vanno ricordati senz’altro nella forza della formazione del presidente Cavallo. Negli spogliatoi il «commenda» si godeva la vittoria moderando il suo entusiasmo: «Il risultato è giusto - ha detto - non ci sono dubbi; nel primo tempo il punteggio avrebbe dovuto essere di 2 a 0, se non ci fosse stato quel goal di Piraccini che ha un po’ rovinato rincontro, dal nostro punto di vista. Comunque le occasioni migliori le abbiamo avute noi e se Barozzi nel finale avesse passato la palla in qualche occasione di contropiede, avremmo potuto arrotondare il punteggio. Dal Mantova confesso che mi aspettavo di più, anche se la squadra ha combattuto con decisione». Il mister Capello ha sottolineato come «nonostante un certo predominio territoriale e, nel secondo tempo, da parte del Mantova, i pericoli maggiori sono stati per Zaninelli. Peccato per Ferrari che già era sceso in campo con il suo solito ginocchio fuori posto, e, per completare l'opera, si è pure preso un calcione e ho dovuto sostituirlo. Tutti bravi: vedremo in seguito cosa ci riserverà il campionato». È stato l'incontro degli ex, dato che erano ben 5 i grigi che, in un passato più o meno recente, hanno fatto parte della squadra lombarda. Lucatti, Ferraris, Piccotti, Contratto e Baglinì (che sedeva in panchina) meditavano il colpaccio, e si è capito subito quali erano le intenzioni della squadra, quando dopo soli 6 minuti un bel lancio di Calisti trovava Bongiomi libero, la mezzala perdeva il tempo per il tiro e la sua conclusione veniva respinta in corner. Ma al 10' stesso giocatore, ricevuta una palla da Barozzi, ad una ventina di metri dalla porta di Zaninelli, infila il «sette» con un tiro molto preciso. Il portiere mantovano ed il pubblico sono rimasti letteralmente gelati dalla prontezza del tiro. Ma non è finita. Passano altri 10 minuti e Piccotti, lanciato in contropiede da Barozzi, viene a trovarsi solo davanti al portiere, tenta di scavalcarlo con un pallonetto ma quest’ultimo, con la punta delle dita, tocca la sfera di quel tanto che basta per mandarla a carambolare contro il palo. Si disperano i tifosi alessandrini ma, nel prosieguo dell’azione la palla giunge a Calisti a tre-quarti di campo: l’ala, dopo aver fatto due passi, fulmina il portiere mantovano con un bolide basso, a fil di palo, nell’angolo sinistro. L'incontro potrebbe essere chiuso a questo punto, se non ci fosse il colpaccio, ripetiamo casuale, del giovane talento Piraccini su calcio d’angolo. La mezzala sinistra si trova la palla in area e, di destro, infila Lucetti, apparso forse leggermente in ritardo. Cerca direplicare Barozzi al 37’ saltando il suo avversario ma il tiro, da posizione angolata, manda la palla abbondantemente a lato. Ma sarà a 5 minuti dalla fine del primo tempo che il centravanti Frutti, per il resto sempre anticipato da Gardiman, smarcato da un lungo lancio, costringe Lucetti ad un provvidenziale intervento di piede. Nel secondo tempo entra nel Mantova il 14' Marocchi al posto del n.6 De Rossi. Contratto allora prende in consegna il nuovo entrato, mentre, tra i locali, sarà il n.2 Mantovani a giocare battitore libero. Sembrano mettersi male le cose per i grigi dopo 7 minuti, allorché Frutti stoppa di petto in area e tira: Gardiman ferma a conclusione, forse addirittura involontariamente. Ma sarà invece questo l’unico serio pericolo per i nostri ragazzi, per il resto solo azioni confuse dei padroni di casa. Certo l’Alessandria finiva per farsi chiudere nella propria area, e questo era la cosa più preoccupante. Non si trattava di una scelta tattica volontaria, ma provocata purtroppo dal comprensibile cedimento di Ferrari, come abbiamo già detto, che costringeva Capello a sostituirlo con Tonetto al 25’. Saranno tutte dei grigi le note sul nostro taccuino fino al 90’, se si esclude una punizione di Frutti al 31’deviata dalla barriera e una discesa di Stoppani che provoca un po’ di caos davanti a Lucetti. Di ben altra consistenza le occasioni per l’Aessandria. Al 35’ Calisti, su punizione da trenta metri tira fortissimo un soffio al lato; al 36 Barozzi, in azione di contropiede, spreca l’occasione migliore per mettere al sicuro il risultato, cercando la soluzione personale anziché servire Ferraris, liberissimo sulla destra. Era una azione, classica per gli attaccanti, di due contro uno: Roberto avrebbe dovuto, puntare verso il difensore e liberarsi subito della palla; è chiaro che il risultato positivo e la buona prestazione di tutta la squadra anno passare in secondo piano questi piccoli nei, ma ci sono delle occasioni che è meglio sempre sfruttare, onde evitare spiacevoli sorprese, come molto spesso accade nel gioco del calcio. Poi Contratto, in azione personale (42’), approfittando di un rimpallo per poco non sorprende Zaninelli; infine Calisti ruba una palla nella sua metà campo, all’ultimo minuto, serve in profondità Ferraris che, al momento di concludere è preceduto da un difensore. In tribuna c’era pure l’ex allenatore dei grigi Romano Matté, in veste di osservatore (non ci ha detto per quale società) e della nostra squadrra ha detto: «L’Alessandria è maturata nei giovani; ormai Barozzi, Bongiorni, Contratto e Ferraris non sono più delle promesse ma delle autentiche realtà. Mi ha impressionato pure Gardiman, che non conoscevo, molto forte nell’anticipo e con una grinta non comune. Ma Calisti è stato per me un’autentica rivelazione: controlla bene la palla, rallenta il gioco al momento giusto, perde pochi palloni e ha un tiro secco e preciso, come ha dimostrato non solo nell’azione del secondo goal, ma anche verso la fine dell’incontro. Con i giovani e con 2 o 3 ‘vecchietti’ che dirigono la squadra nei punti cruciali del campo, il gioco ne risente positivamente. Il Mantova li ha un po’ chiusi nel secondo tempo e, se avesse pareggiato, non ci sarebbe stato da gridare allo scandalo, ma il risultato è sostanzialm ente giusto». Non c’è migliore commento alla prestazione dei mandrogni; aggiungiamo soltanto che Minati è stato molto efficace e sicuro (bene ha fatto Capello a dargli fiducia ) e che Colombo, alle prese con in giornata di scarsa vena, non ha avuto problemi. Lucetti ha salvato ancora una volta il risultato (la difesa in ogni partita accusa qualche attimo di sbandamento collettivo) e Ferraris, è bene ricordarlo, ha subito un martellamento continuo dal suo marcatore Stoppani, che doveva molto spesso ricorrere alle maniere forti per fermarlo. Lo stesso giocatore, a fine incontro, ci ha detto di essere ormai abituato a questo trattamento da parte dei difensori avversari, ed ha ribadito che molti problemi sono sorti con l’uscita dal campo del «pilastro» Ferrari, che ha indebolito il settore difensivo. Euforici i tifosi al seguito dei grigi: la promozione diventa un discorso sempre più ricorrente; ormai sono diventati soltanto quattro i punti che separano i ragazzi di Capello da Reggiana e Triestina (entrambe hanno pareggiato). Domenica prossima al «Moccagatta» scende il Treviso e, vista la situazione, si deve affrontare l'ostacolo in apparemza agevole, con la dovuta concentrazione: il bello viene proprio ora! (Il Piccolo - Il Gattopardo) VELOCI E DECISI I GRIGI: 10 MINUTI PER VINCERE L'Alessandria, composta in gran parte di ex giocatori mantovani che militavano due anni fa in formazioni giovanili, ha colto al 'Martelli» un successo meritato più ancora di quanto non dica il punteggio (2 a 1). Si può dire che i grigi abbiano sovrastato i loro avversari (che pure erano reduci da un vistoso successo sulla Cremonese) sia sul piano individuale che su quello del gioco. Suggeritore della manovra alessandrina, sorprendentemente lucida ed efficace, soprattutto nel primo tempo, e stato l'ex ascolano Calisti, che aveva lai maglia numero 7 sulle spalle ma in realtà ha funzionato come centrocampista suggeritore; e non ha disdegnato né le puntate offensive (suo è il secondo gol), né i ripiegamenti in retroguardia. Ma, accanto a lui, hanno ben figurato anche gli altri centrocampisti alessandrini, con una nota tutta speciale per Picconi, e i tre difensori Gardlman, Colombo e Contratto, che hanno neutralizzato rispettivamente Frutti, Drl e Zarattoni (quest'ultimo nella ripresa sostituito nel ruolo di ala destra da Marocchi). A parte i meriti del singoli e a parte la superiorità di manovra, l'Alessandria ha prevalso in virtù di una maggiore velocità che l'ha portata a essere aggressiva e a sviluppare un gioco molto rapido e vario per la maggior parte dell'incontro. L'Alessandria è andata in vantaggio al 10' (dopo aver fallito due favorevoli occasioni con Barozzi e con Bongiorni) con Bongiorni, il quale, ricevuto un passaggio da Barozzi. ha sferrato da fuori area un violento tiro che si è insaccato all'incrocio dei pali alla destradi Zaninelli. Nove minuti dopo è stato Calisti a sorprendere il portiere mantovano con un tiro da fuori area. Da notare che al 17' Piccotti aveva colpito un palo a portiere battuto. Ai 27' il Mantova accorciava le distanze con Piraccini. Per un attimo è parso che i padroni di casa fossero in grado di rimontare, ma l'Alessandria non ha tardato a prendere in pugno le redini del gioco. (La Stampa - Ed. Sport - P.F.) Risultati: Cremonese - Parma 1-1 Forli - Treviso 1-1 Juniorcasale - Modena 0-0 Lecco - Novara 1-1 Padova - Piacenza 4-1 Reggiana - Biellese 0-0 Spezia - Como 0-1 Trento - Triestina 1-1 CLASSIFICA: Como p.37; Reggiana, Triestina 33; Novara 30; Parma, Alessandria 29; Biellese 26; Piacenza 25; Juniorcasale, Cremonese 24; Mantova 23; Forli 21; Lecco, Trento 20; Treviso, Spezia, Modena, Padova Il punto sul campionato Gli azzurri del Novara hanno lasciato a Lecco le residue speranze di promozione: i novaresi dovevano vincere per sperare di avvicinarsi alla vetta ma sono usciti soltanto con un punto. Il Como, primo in classifica, si è imposto con il minimo scarto contro lo Spezia volenteroso ma rimaneggiato e senza dubbio inferiore ai lariani. La partita tra Reggiana e Biellese è stata molto bella, dinamica, svelta, specie nella prima fase di gioco. La Junior, con una formazione rabberciata, ha affrontato il Modena che alla vigilia, non era considerata una prova insuperabile.