Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
13-05-1979 - Giornata: 30 - Modena - Alberto Braglia


Modena FC - Alessandria Calcio US 3 - 1 (1 - 0)
RETI: 36. Comberiati [Mo] , 75. Comberiati [Mo] , 85. Vernacchia [Mo] 72. Calisti A.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Tonetto Flavio, Avere Bruno, Colombo Antonio, Contratto Renzo, Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Berardo Mario, Fossati Natalino, Piccotti Enrico [61. Ferraris (I) Alessandro] A disp.:(P) Brunetti Massimo, Niro Claudio All.: Capello Guido

Formazione avversaria
MODENA FC: Avagliano, Parlanti, Podestà, Cascella, Salvatori, Tondi, Bologna, Cuoghi, Vernacchia, Frara, Comberiati [82. Colombini]. A disp.: Davoli, Sberveglieri. All.: Barbolini Massimo

Arbitro: Adamu Tonio (Cagliari)
Note
Ammoniti: Comberiati [M], Contratto [A]. Spettatori: 1.500 Inizio gara ore 16.00

Commento
UNA SQUADRA A PEZZI La delusione dell’allenatore (contestato pubblicamente dal Presidente) provoca ripercussioni negative in tutto l’ambiente - A Modena è mancato il centrocampo e in difesa si è “ ballato” Ancora un punto o due e la salvezza sarà raggiunta; soltanto un mese fa si parlava di promozione Una squadra a pezzi. Questo sembra, purtroppo, il verdetto inequivocabile che dallo stadio Comunale «Alberto Braglia» di Modena scaturisce senza il minimo dubbio. Da circa un mese l’Alessandria ha iniziato una caduta verticale che neppure il pareggio di Spezia ha in qualche modo frenato; non manca l'impegno degli uomini, non manca la volontà di concludere degnamente il campionato, al di là delle assenze di qualche uomo-chiave, manchi proprio la serenità nell'ambiente, condizione indispensabile per poter lavorare con tranquillità. Figuriamoci che entusiasmo può infondere ai giocatori «mister» Capello, quando si vede pubblicamente contestato dal proprio presidente ad un mese dalla fine del torneo, quando cioè tutte le squadre del mondo fanno appello alle residue energie psico-fisiche per chiudere in bellezza. Ognuno ha diritto di pensarla come meglio crede, anche dissentendo dagli altri, ma, siccome «i panni sporchi si lavano in casa» come si suol dire, riteniamo che non sia perlomeno corretto, dal punto di vista dell’etica professionale, oltre che dal punto di vista morale, esporre «alla berlina» un tenico che, non dimentichiamolo, ha portato una formazione da zona-retrocessione, tra le prime della classe. Ora il logorio del campionato si fa sentire soprattutto in quelli che più di tutti hanno sgobbato per tamponare le falle dei vari reparti. Calisti (anche se domenica ha segnato una rete splendida) appare letteralmente stremato da un torneo che lo ha visto tra i primattori. L ’ex ascolano, con i 9 goals messi a segno, è il capocannoniere della squadra, ma soprattutto l’uomo su cui fare riferimento in prima linea, il «faro» delle mnovre offensive. Livio Gardiman deve essersi sognato di notte, del suo centravanti Vemacchia (un ex promessa del calcio italiano), che lo ha fatto dal primo all'ultimo minuto, nonostante la giornata del nostro terzino. Nella zona centrale del campo anche Piccotti aggirava da regime ridotto, tanto da essere sostituito dall'acciaccato Ferrari al 15’ della ripresa: non si può comunque che essere preoccupati di questo stato di cose. D'accordo che l’Alessandria può ormai considerarsi fuori pericolo, ma è tuttavia preferibile mettere al sicuro qualche altro punticino per raggiungere la quota salvezza. Ma veniamo alla cronaca. Nei grigi ritorna Avere nel ruolo di battitore libero, Tonetto terzino e Contratto viene spostato in mediano per l'assenza di Sergio Ferrari. Sono passati soltanto dieci minuti e Vernacchia tutto solo, su cross di Podestà, ha già cercato di sorprendere Lucetti con un tuffo di testa, ma il nostro portiere era ben piazzato. Clamorosa occasione per i «canarini» 5’ dopo; cross di Cuoghi, teso dalla destra, Lucetti non trattiene, arriva Vernacchia e colpisce di testa, ma l’estremo difensore alessandrino compie un autentico prodigio e riesce a bloccare la conclusione a colpo sicuro. Insistono all'attacco i locali si comincia a capire che la sostituzione del trainer Galbiati e del «vecchio» Zanon in cabina di regia hanno portato ad una maggiore velocizzazione nel gioco del Modena. Al 24’ il mezzo destro Cuoghi, dopo una azione in tandem con il solito Vernacchia, tira bene un passo dentro l’area, ma ancora una volta Lucetti blocca con sicurezza. Dopo che il pubblico aveva protestato per un fallo di mano in area grigia, la palla è in rete, meritatamente , tra l'entusiasmo dello scarso pubblico emiliano. Azione dei grigi che perdono il pallone con Piccotti a tre quarti di campo, cross dentro l'area grigia dove Gardiman fallisce l’intervento, consentendo a Frara di tirare: sulla traiettoria si trova l’ala sinistra Comberiati che spedisce in rete da mezzo metro. Per poco l'Alessandria non torna negli spogliatoi con un passivo ancora più pesante, anche se purtroppo, non ci sarebbe stato niente da dire. Manca un minuto alla fine e dopo una fuga forsennata dalla propria area, il terzino Podetsà arrivava a fondo campo e rimette in area una palla arretrata cogliendo di sorpresa Colombo e Comberiati trova la coordinazione per girare in porta e colpisce il montante alla sinistra di Lucetti. Assente completamente il centrocmapo le punte gialloblù si catapultavano verso la nostra area come se giocassero senza avversari anche perchè Tonetto, che giocava sull’ex Bologna, veniva portato sovente fuori zona dal «motorino» del centrocampo modenese. Fossati perdeva il suo duello con Cascella, e anche Colombo, in difesa, soffriva parecchio il dinamico Comberiati che come vedremo sarà ancora il mattatore della giornata. Appena iniziata la ripresa, si capisce che la musica è cambiata di molto al 9’ e al 10’ Vernacchia e Com beriati sfiorano il raddoppio rispettivamente con un colpo di testa a parabola, poco lontano dall’incrocio dei pali, e con un tiro da due passi alto sulla traversa su punizione di Frara. Capello cerca allora di aumentare la spinta offensiva in serendo Ferraris al centro dell’attacco, e al 25’ la nostra punta gira un cross dalla sinistra di Tonetto chiamando in causa per la prima volta seriamente il portiere Avagliano. Pareggio due minuti dopo: Calisti riceve un passaggio corto di Avere al limite dell’area, spalle alla porta si gira abilmente e infila di sinistro, in diagonale, l’angolo lontano della porta emiliana. Dura solamnete tre minuti l’equilibrio del risultato (nel gioco non c'è mai stato). Alla mezz’ora Vernacchia crossa dalla sinistra, Calisti salta fuori tempo e permette a Podestà di colpire di testa Lucetti non trattiene e si ostacola con lo stesso Calisti, tanto che il cuoio arriva a Comberiati che scaraventa in porta da pochi centimetri. Non è finita, ancora la «beneficiata» dell’Alessandria. Vernaccia, al 40’ si produce in un numero di palleggi, ricevuta la palla da Podestà, si libera per due volte dell’incerto Gardiman, prima di sorprendere Lucetti con un tiro di sinistro, da posizione angolata, nell’angolo corto. Disponiamo di terzini dalla spiccabile caratteristica offensiva e difensiva, ma certo il finale di campionato ha messo in luce le manchevolezze di qualche uomo, che molto spesso, anche quando non fluidifica, abbandona il diretto avversario, creando delle situazioni che solamente per un caso, a volte, non si concludono in rete .«Siamo mancati a centrocampo - commentava Capello con aria funerea dove c’era bisogno di ragionare per costruire le azioni offensive e di contrastare l ’azione avversaria, mentre invece i centrocampisti del Modena avevano assoluta libertà d’azione.Comunque è incredibile il modo in cui incassiamo le reti; perdiamo palloni che dovremmo controllare e veniamo subito puniti. Sia il primo goal che il terzo sono nostri autentici regali, nella prima occasione Piccotti ha perso un pallone fuori area e poi abbiamo pasticciato davanti al portiere, nella seconda Lucetti e Calisti hanno deviato la palla sui piedi di Comberiati che oggi ha fatto la parte del leone. Certo abbiamo sentito ancora una volta l’assenza di Ferrari anche perché qualcuno ha tirato troppo la carretta e avrebbe bisogno di un turno di riposo, ma la disponibilità di uomini non mi permette di concedere riposo a nessuno. Avevo detto che sarebbe stato un finale di campionato difficile, perché avremmo dovuto affrontare formazioni che lottano per la promozione o per la retrocessione domenica ci sarà il Parma e non possiamo più continuare a regalare punti a chicchessia». Il Modena ha dimostrato di aver ancora qualcosa da spendere in questo finale di campionato; non ha risolto molto con questa vittoria, perché saranno 4, ricordiamolo, le formazioni che retrocederanno in C2, ma si è agganciata allo Spezia, in fondo alla classifica, ed è separata dalle quart’ultime solamente di 2 punti. «Ali sono piaciuti soprattutto Bologna, che è sempre presente in ogni azione - ha proseguito Capello - ed anche la loro ala sinistra Comberiati, ma penso che Vemacchia sia stato il più pericoloso: non si riusciva proprio a tenerlo! Ora cerchiamo di rimetterci in carreggiata, la volontà non ci manca certo». Vedremo domenica come si metteranno le cose contro una formazione quadrata come il Parma, che sconfitta al «Sinigaglia» di Como, vuole assolutamente rifarsi per continuare a sperare nella serie B. Mancano 4 giornate alla fine e per loro non tutto è deciso anche se la Triestina, a questo punto, appare più fresca fisicamente. I grigi, sono ormai allo stremo delle forze; ancora qualche punto e potranno riposare, secondo noi meritatamente. Hanno fatto tutto; quello che era nelle loro possibilità, criticarli a questo punto, dopo che li avevamo definiti la squadra rivelazione del campionato, sarebbe perlomeno ridicolo. (Il Piccolo - Il Gattopardo) MODENA-ALESSANDRIA 3-1 RESA SENZA COMBATTERE L'Alessandria si arrende senza combattere. Le mancano gli stimoli, non ha grinta, se ne sta accovacciata prima e dopo il gol del Modena nella sua trequarti. E' una tattica rinunciataria la sua ed esce giustamente battuta. La squadra gialloblu torna alla vittoria dopo due mesi circa, confermando la teoria del cambio dell'allenatore (lunedì scorso Barbolini ha sostituito Galbiati sulla panchina dei Modena). La partita non è bella: offre emozioni a sprazzi, un gioco che non è dei più raffinati e spesso la manovra delle due squadre risente del gran caldo. Approssimativa in difesa, rinunciataria, come si è detto, a centro campo e in attacco, la squadra piemontese resta prigioniera della sua apatia. I grigi non reagiscono alle «punture» del Modena, che va vicino al gol al 5' e al 14' con Vernaccia, sempre di testa. Al 22' Cuoghi stoppa di petto e tira al, volo: Lucetti blocca in presa. Al 30' il Modena invoca un rigore per un contatto un po' rude tra Comberiati, che sta cercando di uncinare al volo, in appoggio di Cuoghi e Tonetto. L'arbitro lascia correre ed ammonisce Comberiati per proteste. L'Alessandria non reagisce neppure dopo il gol del Modena che giunge al 38': Frara, sulla sinistra, appoggia verso Comberiati il quale, a non più di un metro dalla porta, infila Lucetti. Al 43' c'è anche la possibilità del raddoppio per i locali, ma la sventola di Comberiati, su servizio di Podestà termina sul palo. Ci si aspetta una ripresa più gagliarda da parte degli alessandrini e invece per 25 minuti è ancora il Modena a tenere banco: le sue azioni sono poco concrete e scarsamente incisive, ma costringono comunque la squadra ospite a restare sulle sue. Si scuote l'Alessandria al 70' con un bel tiro di Fossati che termina alto. Due minuti dopo, il gol: Calisti. appostato sulla linea dell'area di rigore gialloblù. riceve un'imbeccata da Bongiorni, salta un difensore e spara con una botta che termina nell'angolino alla destra del portiere. Il Modena reagisce ed in tre minuti torna in vantaggio: un cross di Vernacchia sulla sinistra. Podestà di testa indirizza verso la porta. Lucetti è sulla palla ma non trattiene; da due passi Comberiati mette in gol. A cinque minuti dal termine, dopo che l'Alessandria ha ripreso la sua strana melina, il Modena segna la terza rete: Vernacchia avanza sulla destra, entra in area, finta un cross e poi, da posizione difficilissima, sorprende Lucetti (ancora incerto nella circostanza) con una gran botta di destro. La partita finisce qui. (La Stampa - Ed. Sport - Graziano Manni) Risultati: Biellese - Triestina 0-0 Como - Parma 2-1 Cremonese - Novara 0-2 Juniorcasale - Padova 0-1 Reggiana - Lecco 0-0 Spezia - Forli 1-1 Trento - Piacenza 1-3 Treviso - Modena 0-0 CLASSIFICA: Como p.46; Triestina 39; Reggiana 37; Parma, Novara 36; Piacenza 32; Biellese, Alessandria 30; Juniorcasale, Cremonese 28; Treviso, Mantova, Lecco 26; Forli, Trento 25; Padova 24; Spezia, Modena 23 MARCATORI: 15 RETI: Crepaldi (Piacenza).14 RETI: Scarpa (Parma). 13 RETI: Galluzzo (Lecco) 11 RETI: Panozzo (Triestina). 10 RETI: Cavagnetto (Como); Motta (Juniorcasale);Mugianesi (Spezia). 9 RETI: Calisti (Alessandria); Neri (Reggiana). Il punto sul campionato Grazie ad un gol realizzato da Pozzato il Como è matematicamente promosso in Serie B, la gara con il Parma è stata giocata a viso aperto fra due formazioni intente a superarsi. L'errore dal dischetto di Bonomi e la conseguente parata di Boldini ha consentito al Novara di non incassare il pari e dare più tardi la botta decisiva. Tonfo casalingo del Trento dopo dieci giornate di imbattibilità; è arrivata la sconfitta con il Piacenza che ha punito le velleità degli aquilotti . A nove minuti dal termine il Padova è andato in vantaggio e poi ha saputo contenere il ritorno del Casale i quali si sono sentiti puniti sul vivo. Tra due squadre bisognose di punti, non ha vinto nessuna: soddisfatto a pieno il Forli che, giocando in trasferta con lo Spezia, ha conquistato un punto prezioso.