Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
Serie C1
27-05-1979 - Giornata: 32 - Cremona - Giovanni Zini


Cremonese US - Alessandria Calcio US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 53. Fontanesi [Cr] , 67. De Gradi [Cr]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Minati Ilario, Colombo Antonio, Tonetto Flavio, Berardo Mario, Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro [80. Di Marzio Sergio], Pandolfi Mario, Piccotti Enrico A disp.:(P) Brunetti Massimo, Legnaro Gianluigi All.: Capello Guido

Formazione avversaria
CREMONESE US: Pionetti, Cesini, Montorfano, De Gradi, Cassago, Montani, Fontanesi, Gola, Bellinazzi, Bonomi, Nicolini [37. Mondonico]. A disp.: Bozzetti, Donina. All.: Fortini Dante

Arbitro: Ronchetti Giuseppe (Modena)
Note
Ammonito: Gola [C] Spettatori: 2.000 Inizio gara ore 16.00

Commento
DOPO IL 2-0 DI CREMONA «Grigi» in pericolo A 2 giornate dalla fine sono rimasti solo 3 i punti di vantaggio dalle quartultime — Domenica prossima a Reggio Emilia, chiusi dal pronostico: si farà un punto con la Triestina? Sempre peggio. Ormai sono solamente tre i punti che separano l'Alessandria dalla zona - retrocessione e, vista la difficoltà del prossimo impegno al "Mirabello" di Reggio Emilia, pare proprio che si debba attendere l’ultimo confronto casalingo con la Triestina per tirare finalmente un sospiro di sollievo. Non bisogna perdere la calma, sia ben chiaro, in quanto le altre pericolanti si porteranno via punti preziosi, come Trento e Spezia, oppure dovrebbero lasciarci le penne, come il Forlì a Piacenza, e il Modena a Como; resta tuttavia il fatto, molto preoccupante, di questa continua discesa verso il fondo della classifica. I motivi sono diversi; innanzitutto la mancanza di uomini chiave come Ferrari e Barozzi e il cedimento di altri che hanno "tirato la carretta” più degli altri nella prima parte del campionato. Manca forse là lucidità, in alcuni frangenti, e bisogna riconoscere che, visti gli uomini a disposizione di Guido Capello, non C’è certo da stare allegri. Domenica poi, si è infortunato anche Sandro Ferraris distorsione al ginocchio) e allora la situazione, per quello che concerne la prima linea, è veramente drammatica. Si potrà magari tentare, nelle restanti due partite, l’inserimento di Ferraris II, ma è indubbio che sono esperimenti dettati dalla estrema necessità. Senza una prima linea in grado di andare a rete, si può solo sperare di tamponare l’iniziativa altrui, ma il catenaccio non sembra una caratteristica che si adatti a uomini come Contratto , Tonetto e altri. Lo si sapeva dall’inizio che alcuni giocatori di retroguardia avevano spiccata predisposizione al gioco offensivo, ma fuori casa si dovrebbe capire che, correndo di meno e ragionando di più, si possono ottenere risultati maggiori. «E ’inconcepibile beccare goal in contropiede quando giochiamo in trasferta — sbotta Capello —; si perdono delle palle a tre-quarti di campo e non si riesce più a contrastare l'avversario. Pensavo che dopo il primo tempo (term inato sullo 0-0) anche la Cremonese si accontentasse del pareggio, e invece noi abbiamo regalato sia la prima che la seconda rete. Ci manca il mestiere, non possiamo lasciarci infilare come dei ’’polli”, come è successo soprattutto in occasione della seconda marcature, quando siamo stati a guardare Mondonico che lanciava il mediano, su punizione (tra l’altro inesistente)».Fino al primo goal, per la verità, l’incontro era stato abbastanza equilibrato. I grigi, che presentavano Tonetto n.6, Pandolfi mezzala sinistra e Piccotti n.11, hanno rischiato seriamente solamente in due o tre occasioni; hanno magari accusato svarioni difensivi, ma la partita pareva abbastanza sotto controllo. La cronaca. Dopo 8', su punizione toccata da Gola, Bonomi calcia forte a rete, la barriera devia e Lucetti non può fare altro che stare a guardare il pallone che "scheggia” l'incrocio dei pali. Altro pericolo al 14’; lunga fuga di Bonomi, che resiste ad alcune cariche, entra in area e costringe il nostro portiere ad una provvidenziale deviazione con la punta delle dita, calcio d’angolo Dopo una spettacolare girata al volo di Bellinazzi (30’) su cross di Bonomi, Nicolini, in due occasioni ha l’opportunità di concludere a rete. Nella prima l'ala sinistra, servita dal solito Bonomi, invece di concludere dentro l’area di rigore, perde tempo e finisce per passare la palla a Bongiorni che può così liberare. Nella seconda si scontra con Lucetti in uscita. I due rimangono a terra per alcuni minuti, poi l’alessandrino, che sulle prime sembrava avere riportato le maggiori conseguenze dello scontro, può riprendere regolarmente la partita, il Cremonese invece deve essere sostituito dal vecchio ’’leone” Mondonico. Al 35’, intanto ’buco ” di Gardiman che fallisce l’intervento di testa e permette a Degradi di tirare fortissimo d’esterno destro e sfiorare l’angolo alto della nostra porta. L’occasione comunque più clamorosa per i grigiorossi lombardi, è al 40’. Il nuovo entrato Mondonico, lanciato da Bonomi, si trova tutto solo davanti a Lucetti, ma il n.1 intuisce la traiettoria del tiro diretto all’angolo di sinistra e blocca a terra. Il tempo finisce con una punizione a due in area (che l’incerto signor Ronchetti di Carpa poteva anche non fischiare) calciata da Cassago sulla barriera. Nella ripresa, già al primo minuto la Cremonese è vicina alla rete, con una punizione di Mondonico dalla sinistra direttamente in porta. Lucetti si trova la palla addosso, respinge di pugno ed infine Colombo spedisce in calcio d'angolo. Finalmente anche l’Alessandna ha una buona occasione con Calisti al 5’: tiro dal limite, forte e poco lontano dall'incrocio dei pali. La rete del primo vantaggio per la Cremonese la segna Fontanesi, ben lanciato da Mondonico, con un diagonale rasoterra dentro l’area Sono passati solamente otto minuti ma si capisce che il gioco è fatto. Anzi, subito dopo Bollinazzi si trova in area una palla smorzata da Fontanesi su cross di Mondonico e, da posizione ideale, ’’grazia” Lucetti sparando fuori. Risponde ancora Calisti, al 13’ con una bella discesa e susseguente tiro alto sulla traversa. Ma Fontanesi ha addirittura la possibilità di mettere a segno una doppietta, Il raddoppio al 23' è però cosa fatta; calcio di punizione accordato da Ronchetti alla Cremonese, i grigi stanno a parlare e Mondonico lancia a sorpresa Degradi in area sulla destra (la posizione del primo goal): il mediano infila il portiere con un rasoterra angolato, come all’8’.Raggiunta la tranquillità i locali si placano. Al 25’ entra Di Marzio al posto di Pandolfi ma ormai è troppo tardi per poter sperare in una rimonta, anche se Piccotti, al 37’, con una acrobatica girata al volo su centro di Tonetto dalla destra, si merita gli applausi del pubblico. Ancora una punizione di Calisti al 40’ e un ultimo brivido per i pochi coraggiosi tifosi alessandrini, al 43’, con un palo del vecchio Casini (16 anni tra i grigiorossi). E così anche da Cremona si torna a bocca asciutta. Oramai la dea bendata ha decisamente voltato le spalle alla form azione alessandrina; non basta più la volontà per supplire a chiare manchevolezze a centrocampo: « Manca Ferrari e manca tutto — continuava Capello — è inutile ripeterlo, ma purtroppo non vedo altra soluzione; posso alternare chiunque in mediana, ma la situazione non cambierebbe molto. Adesso so che qualcuno darà ancora una volta la colpa a me, Der questa sconfitta, come è già successo tempo addietro. Io, non temo smentite, avevo già ricordato che si sarebbe dovuto lottare fino alla fine per non retrocedere; l’euforia provocata dai risultati positivi ha fatto per un momento dim enticare i problemi della mia squadra, che ora, puntualmente saltano fuori. Ci sono giocatori che spendono il doppio di energie, per poi arrivare nei momenti cruciali dell’incontro con le idee annebbiate; a che serve correre tanto se, alla fin fine, i risultati non si vedono ».In effetti l’esperimento di Tonetto in mediana, così come era successo contro il Treviso, non ha funzionato. Il giocatore ha assunto una posizione ibrida, senza contrastare a centrocampo e senza impostare in avanti; logico quindi che il suo diretto avversario, il mezzo sinistro Bonomi, abbia potuto fare il bello e brutto tempo. Nella Cremonese è anche piaciuto Degradi, che si dice sia già stato venduto al Perugia, il terzino Montorfano e il classico Gola, che dimane l'uomo di maggiore esperienza e di maggior senso tattico della squadra.« Con qualche modifica per il prossimo anno — aggiungeva il tecnico — la Cremonese potrebbe giocare per la promozione. Quest’anno devono esserci stati degli inconvenienti che io non conosco, perchè la squadra ha un potenziale di uomini molto qualificato, dispone di una rosa di giocatori ampia e costituita da tutti elementi di una certa esperienza». Tornando sull’argomento salvezza, con alcuni colleghi di Cremona, anch’essi direttamente interessati, il ’’mister” sottolineava che, secondo lui, trenta punti, assieme ad una buona differenza reti, potrebbero anche bastare per rimanere in Cl; a questo punto non sappiamo più che dire. Ricordiamo solamente che la Reggiana, oltre ad essere stata sconfitta a Trento e quindi avere assoluto bisogno dell’in tera posta, per continuare a sperare nella serie B, ha il dente avvelenato per la batosta subita all’andata (era stato un sensazionale 4 a 1). Al solo pensiero del trattamento che ci riserveranno al ’’Mirabello” ci vengono veramente i brividi (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) IL PRESSANTE RITMO DELLA CREMONESE STRONCA UNA SPENTA ALESSANDRIA: 2-0 La partita ha seguito per tutto il primo tempo il cliché di Cremonese-Novara, disputata quindici giorni fa, con i locali a far gioco e a premere e la squadra ospite a difendersi con calma, ma a rischiare grosso in almeno quattro o cinque occasioni. Allora, con gli azzurri, gli ospiti trafissero un paio di volte in contropiede la Cremonese nella ripresa; con l'Alessandria le cose sono andate diversamante. La Cremonese ha fatto centro due volte andando ad un soffio dalla marcatura di altre reti e legittimando la propria superiorità con una vittoria che non fa una grinza neanche nell'espressione numerica. Due a zero è punteggio classico e la Cremonese, che a questi due punti teneva particolarmente per uscire definitivamente dalla zona retrocessione, ha disputato una bella partita, alla garibaldina, quasi sempre all'attacco costruendo una gran mole di gioco e molte occasioni da rete, controllando bene il gioco di rimessa degli ospiti. L'Alessandria, pur soccombendo, non ha disputato una brutta partita. Si è difesa con lucidità per tutto il primo tempo mostrando un buon centrocampo e una certa pericolosità nei frequenti contropiede operati dalle proprie punte. I piemontesi hanno messo in evidenza nella prima frazione di gioco, soprattutto, un intelligente Calisti e i dinamici Contratto, Tonetto e Ferraris. Nella ripresa, la difesa dei grigi ha accusato qualche lieve sbandamento e la Cremonese ne ha approfittato per andare a bersaglio. Soprattutto nell'occasione della seconda rete dei grigiorossi, possono essere mosse critiche all'estrema retroguardia piemontese, stranamente ferma ad attendere chissà che cosa, mentre Mondonico e De Gradi facevano il loro comodo. Nel primo tempo la Cremonese è andata assai vicina al gol in diverse occasioni: al 12', in seguito a punizione calciata da Bonomi e palla che rimbalza sulla traversa; al 14' con un gran tiro di Bonomi, di poco fuori bersaglio; al 29' con una fortissima deviazione di Bellinazzi su passaggio di Montani; al 35' con un tiro di De Gradi e al 40' con la neutralizzazione da parte del bravo Lucetti di una palla-gol calciata da Mondonico. Nei primi 45 minuti di gioco da registrare soltanto due episodi di nota con protagonisti gli avanti dell'Alessandria: un tiro di Ferraris, alto sulla traversa al 16' e un tiro di Contratto fuori bersaglio ai 21'. All'8' della ripresa la rete dei locali. Mondonico, con un sapiente allungo, lancia a Fontanesi sulla destra. L'ala trafigge Lucetti con un diagonale basso sulla sinistra. Al 17' ancora Fontanesi, in posizione di fuorigioco non ravvisato dall'arbitro, si trova tutto solo lanciato verso la porta avversaria, ma calcia debolmente e frontalmente consentendo al portiere di neutralizzare. Al 23' il raddoppio. Su punizione dal limite deli'area di rigore dell'Alessandria, Mondonico sorprende un po' tutti passando la palla a De Gradi che scatta e spedisce la sfera in fondo al sacco. Al 43', infine, Cesini coglie la base del palo destro della porta ospite, con un forte tiro dal limite dell'area di rigore. (La Stampa - Ed. Sport) MARCATORI: 15 RETI: Crepaldi (Piacenza) 14 RETI: Scarpa (Parma) 13 RETI: Galluzzo (Lecco) 12 RETI: Panozzo (Triestina) 11 RETI: Motta (Juniorcasale) Risultati: Forli - Triestina 0-0 Juniorcasale - Piacenza 1-0 Lecco - Padova 1-1 Mantova - Novara 2-0 Modena - Spezia 4-1 Parma - Biellese 3-0 Trento - Reggiana 1-0 Treviso - Como 1-0 CLASSIFICA: Como p.46; Triestina 42; Parma 40; Reggiana 39; Piacenza 33; Novara 32; Biellese 31; Alessandria, Juniorcasale, Cremonese 30; Treviso, Lecco 29; Mantova, Forli 28; Trento, Padova 27; Modena 25; Spezia 24 Il punto sul campionato Grazie a due prodezze dell'ala destra Cappotti il Mantova ha avuto la meglio sul Novara, scesi in campo per onore di firma. Con i due punti conquistati a spese del Piacenza, il Casale ha posto una seria ipoteca sulla sua permanenza in C1 riuscendosi ad imporsi sui piacentini. Poteva finire con una vittoria dello Spezia, sarebbe bastato che nel primo tempo la squadra ospite avesse messo a frutto con più concretezza la sua supremazia ma nella ripresa la musica è cambiata e il Modena ha vinto segnando quattro reti. Un Como, ormai in B, ha lasciato sul campo del Treviso due punti che con ogni probabilità vogliono dire salvezza per la squadra di casa. Una squadra senza problemi e l'altra con l'assillo di dover fare punti: cosi Parma e Biellese hanno dato vita a una gara a tratti piacevole e non priva di emozioni, a spuntarla sono stati i locali. Lecco e Padova hanno chiuso l'incontro con un risultato di parità che ha rispecchiato l'andamento della gara.