Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
12-09-1976 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Union Clodiasottomarina FBC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 8. Lucido [Un]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Borghi Ambrogio, Colombo Antonio, Vanara Elio, Pileggi Danilo, Dolso Arrigo, Marullo Michele, Baretta Giancarlo [61. Fiocchi Giovanni], Frigerio Emilio A disp.:Cucchiara Salvatore, (P) Vezzulli Ivano All.: Trebbi Mario - D.T. Viviani Franco

Formazione avversaria
Union Clodiasottomarina FBC: Cavalieri, Spagna, Visentin, Leonarduzzi, Boscolo, Grion, Forlani [71. Vianello], Lucido, Berlucchi, Ferrari, Rossi. A disp.: Pagani, Anzola. All.: Flaborea Ottorino

Arbitro: Esposito Liberato (Torre Annunziata)
Note
Espulso: 89. Marullo [A]. Ammoniti: Rossi [C], Ferrari [C], Giglio [A]. Angoli: 13-2. Spettatori: 1500, 1.301 paganti, incasso L. 2.863.000 Inizio gara ore 16.30

Commento
SI INIZIA ED E' SUBITO CRISI ALESSANDRIA spuntata si arrende al CLODIA Disastroso avvio dell’ undici di Viviani-Trebbi © Non bastano 81 minuti per rimontare una rete . Le gravi responsabilità dei Sacco nel naufragio della compagine, seria candidata alla retrocessione © Irrinunciabile l'acquisto di un difensore e un attaccante per sopravvivere © Nella trasferta di Lecco: duro cappotto? Alessandria - Clodiasottomarina 0-1, prima giornata di campionato, prima sconfitta. Il cammino dei grigi si tinge di nero dopo novanta minuti; l’incubo paventato della retrocessione prende consistenza. La battuta d’arresto dà corpo alle polem iche, ingigantisce una crisi sinora mascherata dai successi rimediati in Coppa Italia. L’undici di Trebbi e Viviani mercoledì scorso, piegando l’Albese per 2-0, si era in certo qual modo riabilitato. La speranza è caduta al primo intoppo; ora si respira aria greve. Le conseguenze della sconfitta minacciano di accentuare ulteriormente il clima di sfiducia esistente nella tifoseria. Domenica al « Moccagatta », indipendentemente dalla giornata autunnale, erano presenti 1.500 persone; al prossimo turno la schiera minaccia di assottigliarsi. La prestazione con i veneti ha esso a nudo difetti noti, ha dimostrato inequivocabilmente che per i grigi sarà un anno estremamente duro. Il dilemma è il solito: poteva essere evitato il calvario? Il nodo scorsoio legato dalla famiglia Sacco al collo dell’orso grigio lascia presagire una morte lenta, un declino irreversibile. Le speranze di evitare il tracollo sono limitate, quasi impossibili. L’industriale spinettese pur avendo rinunciato da tempo a seguire in "diretta” le vicende della società, continua a controllarle a distanza con polso ferreo. Una specie di soddisfazione sottile forzare la compagine con elementi validi e non con i soliti "dei” sul viale del tramonto. La politica dei giovani instaurata lo scorso campionato dal tecnico genovese è indubbiamente valida se proseguita, affiancando agli elementi in grigio altre forze idonee a evidenziare i pregi. La conferma la troviamo analizzando i novanta minuti della gara di domenica. L’accoppiata Viviani - Trebbi ha schierato la miglior formazione del momento stante l’indisponibilità di Dolso. I giocatori che alla vigilia della gara parevano decisi a starsene in tribuna in quanto non pienamente soddisfatti dell’andamento della campagna reingaggi condotta con pugno di ferro, hanno invece accettato di scendere in campo. Una prova di sportività da sottolineare indipendentemente dal risultato conseguito in campo. Miglior squadra e massimo impegno dei grigi decisi a ribadire la favorevole impressione suscitata con l’Albese., Al lettore ricordiamo lo schieramento: Zanier, Giglio, Di Brino, Borghi. Colombo, Vanara, fileggi, Ghezzi, Marullo, Barena, Frigerio. Alle prime battute gli orsacchiotti dimostrano di avere idee chiare: centrocampo ruotante attorno a Borghi, difesa incentrata su Colombo e su Vanara, attacco affidato, come di consueto, alla verve di Frigerio. Il Clodiasottomarina pare formazione tutt’altro che disposta ad attaccare in massa. Tiene in avanti Rossi sganciando a turno il centravanti Berlucchi e l’ala Forlani. L’Alessandria ha pertanto ottime possibilità di manovrare, di stringere l’avversario nella propria area, di cercare il colpo vincente. L'illusione dura esattamente nove minuti. Vanara interviene in acrobazia su Rossi inaspettatamente lanciato in gol rinviando la sfera fuori area ove è appostato Lucido. Il centrocampista ha l'area sgombra: controlla il pallone poi scarica la sua botta, che è vincente. Il pallone a mezz’altezza si infila tra le mani protese di Zanier e il palo. Un tiro indovinatissimo, ma è pur sempre gol. La compagine di Borghi pare non risentire dell’inopinato infortunio e riprende le file del gioco. Le occasioni per ondare a rete giungono puntuali. La prima è di Pileggi splendidamente imbeccato da Ghezzi: il ragazzo colpisce al volo inviando a lato. Ci riprova due minuti dopo e stavolta è bravo Scatta in velocità, supera l’avversario stangando deciso. Sarebbe gol se Cavalieri con un piede non riuscisse a deviare. E’ il momento migliore dei grigi per risalire la corrente.Borghi un minuto dopo apre tempestivamente sull’avanzante Di Brino, ma il portiere gli chiude lo specchio della porta e l’azione sfuma. I ragazzi di Trebbi praticano un gioco accettabile, ma stranamente inconsistente. Le occasioni di rete scaturiscono più per imperizia della retroguardia veneta che per abilità propria. La squadra denuncia una carenza spaventosa nel muoversi geometricamente secondo i più elementari schemi. Frigerio e Barena, ad esempio, finiscono invariabilmente al centro mentre le estreme restano sguarnite. Si manovra incessantemente sulla sinistra dimenticando l’opposto settore. I veneti capiscono l’antifona prendendo le contromisure. Attendono i grigi in zona rinserrando le file poi, ripartono tranquillamente scavalcando il centrocampo. Gli alessandrini per nulla preoccupati insistono con un gioco corto che finisce per agevolare i difensori ospiti. Ghezzi, Barena e lo stesso Borghi invece di cercare il compagno con palle lunghe preferiscono cercare lo scambio corto; quando cambiano metro le punte sono inesorabilmente contrastate sia dalla maggiore altezza sia dalla mobilità di Spagna, Visentin, Leonarduzzi o BoscoIo. Per i veneti è un gioco da ragazzi "rubare” le palle alte all’avversario costretto a tenere la sfera a terra per avere qualche possibilità di andare a bersaglio. Per aggirare l’ostacolo sarebbe necessario l’apporto del miglior Frigerio, ma il giocatore pare avulso dalla realtà del gioco. Stringendo invariabilmente al centro va a cozzare contro un doppio schieramento. Raramente sceglie la strada della galoppata sull’estrema per allargare le maglie difensive, preferisce insistere nel dribbling sapendo che nessun compagno sarà in grado di raccogliere il suggerimento e di concludere a rete. Prendiamo ad esempio Marullo. Trascorre mezz’ora prima che il centravanti tocchi palla. Chiuso sui palloni aerei manovra con due avversari invariabilmente incollati alle spaile. Il ragazzo lento nei movimenti difende con accanimento la sfera, ma finisce con il perderla. Nel primo tempo, a dimostrazione di quanto scriviamo. deve accontentarsi di alcuni passaggi di alleggerimento. Una inezia per un uomo-gol. Resta Pileggi, il giovane sul quale si appuntano tante speranze. L’ala si muove da metà campo con buon tocco, si inserisce nella zona giusta tentando l’impossibile. Seppure su un terreno tutt’altro che congeniale ai suoi mezzi è in continuo movimento: certo possedesse una spalla valida il rendimento aumenterebbe del cinquanta per cento. Per necessità contingenti Pileggi opera come attaccante puro, ma da solo è impossibile trovare il corridoio. Potrebbe dargli una mano Barrita. oppure Ghezzi: entrambi dimostrano invece incertezze, titubanze. Il primo in particolare manca nello scatto, è in ritardo sulla palla. Capitan Borghi costretto a muoversi tra compagni lenti a porsi in azione si trasforma ripetutamente in attaccante seguito dai compagni di difesa scoprendo le spalle ai contropiedi. L'Alessandria decisa a riportare in parità le sorti della gara rischia ripetutamente fidando sulle doti di ricupero e sull’esperienza di Vanara e Colombo. I "senatori” fanno la parte da leone anche per coprire gli spazi lasciati liberi da Giglio. Il terzino - fluidificante parte sovente in avanti creando confusione perchè invece di muoversi sulla linea laterale si porta al centro. Il solo Di Brino si muove correttamente ma impegnato da Rossi deve badare a non sganciarsi frettolosamente per evitare di essere... freddato. La compagine di Trebbi, esaminata nell'arco dei primi quarantacinque minuti non dispiace per l'impegno e gli spunti. isolati, ma sempre validi di alcune pedine. Colpisce tuttavia la mancanza di una "torre” capace di contrastare i difensori sulle palle alte. E’ il solito dilemma che si ripete. Certo con un Dalle Vedove il discorso sarebbe diverso. Nessuno dei ragazzi in maglia grigia possiede la statura per inserirsi sui cross. All’inconveniente si potrebbe ovviare con un movimento continuo, con un gioco a più ampio respiro, ma sul campo ottenere schemi geometrici perfetti è impossibile se mancano gli uomini idonei alla bisogna. La conferma si è avuta nella ripresa quando la pressione grigia è divenuta asfissiante, ma priva del necessario pizzico di dinamite per piegare la resistenza dell'avversario. Sfaldatosi il centrocampo i tentativi di passare si sono invariabilmente arenati in prossimità dell’area di rigore stante l’incapacità di manovra sulle estreme. Le carenze evidenziate nella scorsa stagione tornano a galla, maggiormente ingigantite. Diciamo che l’Alessandria d'oggi ha una capacità offensiva ridottissima, da venti gol sull'intero arco stagionale. Ricuperare la rete di svantaggio è impresa titanica senza l’ausilio di un calcio di rigore. Illudersi su possibili ricuperi è un errore imperdonabile. La compagine grigia ha assoluto bisogno di un uomo gol, di un attaccante capace di sfruttare la mole di lavoro creata dai centrocampisti. Marnilo o Fiocchi non riusciranno mai a garantire un potenziale offensivo degno di nota. Sono dei validi rincalzi, nulla più. Spiace affermarlo, ma è realtà consacrata dai fatti. La sconfitta con il Clodiasottomarina ha lasciato i tifosi perplessi, increduli. Abbassare bandiera sin dalla prima giornata è mortificante, pur evidenziando le attenuanti di una partita nata sotto cattiva stella, ma sotto il profilo della realtà siamo del parere che servirà a valutare sotto un’altra ottica il rendimento della compagine. Il campionato è all’avvio ed i rimedi non mancano. Mister Viviani e il suo diretto collaboratore Trebbi, individuate le carenze — già note — possono avallare la richiesta di rinforzi con argomentazioni valide. L’afflusso degli spettatori è legato al buon rendimento della compagine: per salvare gli incassi è aperta una sola strada, il rafforzamento. L’acquisto di un difensore e di una punta rientrano nei piani dell’Alessandria: occorre passare immediatamente alla fase operativa. Sul taccuino di Viviani da tempo sono scritti i nomi dei possibili grigi: manca unicamente il visto dell’ingegnere. Il tecnico davanti ad una situazione di emergenza come deve sollecitare l’attuazione dei programmi; deve porre il "padrone” della società davanti alle proprie responsabilità. Gli impegni assunti vanno rispettati, in caso contrario devono essere denunciati pubblicamente alla massa degli sportivi che saprà trarne le conclusioni. Alessandria sportiva non può accettare oltre il diktat dei Sacco trasformatisi con il trascorrere degli anni in dittatori della società grigia. Nessuno pretende davanti alle difficoltà del momento lo squadrone, si chiede unicamente l’allestimento di una compagine in grado di disputare onestamente il campionato in attesa di tempi migliori. I Sacco devono sapere che un’intera città li sta per giudicare per l’insipida, irresponsabile condotta sinora perseguita. Il momento di dimostrare i'1 reale attaccamento ai colori sociali è giunto: infischiandosene creeranno le premesse per una contestazione che potrebbe assumere toni incontrollati e incontrollabili. Il momento di uscire dall’equivoco è giunto. Rifiutata la possibilità di smobilitare il sodalizio giugno hanno assunto un preciso impegno morale che devono rispettare. Archiviata la sconfitta, amara, con il Clodiasottomarina si guarda con giusta apprensione alla prossima trasferta di Lecco. Il pronostico chiude nettamente i grigi, solo un miracolo può salvarli dalla seconda sconfitta stagionale. L’anno zero dell’Alessandria continua: il calcio ad Alessandria sta per morire? Lo sapremo tra poche domeniche quando sarà possibile stilare un primo bilancio sulla stagione, forse la più infausta della intera storia di una società considerata sino ad alcuni anni orsono una nobile decaduta. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Battuta in casa dal Clodia ALESSANDRIA (0-1) ED E' SUBITO NEI GUAI L'avventura è cominciata male. Il campionato di serie C è Iniziato oggi e l'Alessandria, impegnata al Moccagatta con il Clodiasottomarina, è subito partita col piede sbagliato perdendo II primo Incontro con una squadra certamente non irresistibile. I grigi, subita una rete al 9' — è stato l'unico tiro in porta degli ospiti per tutti I primi 45 minuti e uno dei pochissimi nell'intero arco dell'Incontro —, non sono stati in grado di rimontare lo svantaggio. Molto per demerito degli attaccanti, In minima parte per la sfortuna. Un Inizio negativo che oltretutto fa temere per il futuro: l'Alessandria ha infatti ancora dimostrato la grande difficoltà in cui viene a trovarsi ogni qualvolta deve rimediare a una situazione di svantaggio. Il pareggio sarebbe stato un risultato più giusto », ha commentato al termine l'allenatore veneto Flaborea. Veramente generoso, forse troppo, nell'euforia per i due punti strappati fuori casa. Non sappiamo come la pensino Viviani e Trebbi, I due allenatori alessandrini, inutilmente attesi a fine partita. Non potranno comunque essere soddisfatti di questa partenza sbagliata. Delusi, è innegabile, I tifosi non certo numerosi — 1301 i paganti per un incasso di due milioni 863 mila lire —, ma francamente pronti a incitare I grigi. L'Alessandria, abbastanza sicura in difesa con un Vanara sempre pronto a portare il suo valido contributo, cerne a centrocampo, ha deluso all'attacco, dove Marullo è stato completamente nullo e tutti gli altri, anche Fiocchi subentrato a Barella, Incapaci di concretizzare le molte azioni in area avversaria, alcune pregevoli. E' un discorso che si ripete, manca II goleador. Tredici a due I calci d'angolo a favore dei grigi. Ammoniti i veneti Rossi e Ferrari, e l'alessandrino Giglio, mentre Marullo, per completare la sua prestazione negativa, si è latto espellere alV89' per un brutto fallo. Inizia bene l'Alessandria, ma al 9' il Clodia, nell'unica vera azione di attacco, passa in vantaggio: Vanara, con una splendida rovesciata. Ubera bene in area, ma il pallone viene raccolto da Lucido che da venti metri, con un magnifico tiro a mezza altezza sorprende Zanler infilando l'angolo sinistro. Reagisce l'Alessandria, al 15', su , punizione calciata da Ghezzi, Pij leggi sbaglia clamorosamente la conclusione. E' la prima occasione sprecata. Due minuti dopo un tiro di Pileggi viene deviato dal portiere che al 18' libera poi sui piedi di Di Brino servito da Borghi. Insistono i grigi all'attacco ma non sanno concretizzare, mentre allo scadere del tempo soltanto la tempestività di Zanler impedisce a Lucido di raddoppiare. Nella ripresa, l'Alessandria cala di tono. Le cose non cambiano dopo l'innesto di Fiocchi (Baretta esce al 60'), mentre il Clodia si accontenta di difendere il risultato con sporadici contropiede di alleggerimento. Cavalieri, impreciso ma fortunato, salva su Pileggi (59'), su rovesciata di Borghi (60') e su un bel tiro dello stesso Borghi al 67'. Una punizione di Marullo (72') sbatte contro la traversa e Giglio, su cross di Ghezzi all'82, solo dinanzi alla porta, alza troppo. Nulla da fare per l'Alessandria che lascia sconfitta il Moccagatta. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) Risultati: Bolzano – Udinese 2-3 Mantova – Treviso 2-1 Padova – Seregno 0-0 Pergocrema – Piacenza 0-1 Pro Patria – Biellese 0-0 Pro Vercelli – Cremonese 0-0 S.Angelo – Lecco 0-2 Triestina – Juniorcasale 1-1 Venezia – Albese 1-1 CLASSIFICA: Lecco, Clodia, Mantova, Piacenza, Udinese p.2; Albese, Biellese, Cremonese, Junior, Padova, Pro Patria, Pro Vercelli, Seregno, Triestina, Venezia 1; Alessandria, Bolzano, Pergocrema, Treviso, S.Angelo 0 MARCATORI: 2 reti: D'Urso (Bolzano), Pellegrini (Udinese); 1 rete: Tilotta (Albese). Skoglund e Zandegìi (Lecco) Buscaglia (Juniorcasale), Piccotti e Jacovone (Mantova), Gambin (Piacenza). Romboletto (Treviso) Zanini (Triestina), Basili (Udinese), Ghidoni (Venezia). Il punto sul campionato L'Alessandria (0-1) è subito nei guai L'avventura è cominciata male. Il campionato di serie C é Iniziato oggi e l'Alessandria, impegnata al Moccagatta con il Ciòdiasottomarina, è subito partita col piede sbagliato perdendo il primo incontro con una squadra certamente non Irresistibile. I grigi, subita una rete al 9' - è stato l'unico tiro in porta degli ospiti per tutti I primi 45 minuti e uno dei pochissimi nell'intero arco dell'incontro -, non sono stati in grado di rimontare lo svantaggio. Molto per demerito degli attaccanti, in minima parte per la sfortuna. Un inizio negativo che oltretutto fa temere per il futuro: l'Alessandria ha infatti ancora dimostrato la grande difficoltà in cui viene a trovarsi ogni qualvolta deve rimediare a una situazione di svantaggio. « Il pareggio sarebbe stato un risultato più giusto », ha commentato al termine l'allenatore veneto Flaborea. Veramente generoso, forse troppo, nell'euforia per i due punti strappati fuori casa. Non sappiamo come la pensino Viviani e Trebbi. I due allenatori alessandrini, inutilmente attesi a fine partita. Non potranno comunque essere soddisfatti di questa partenza sbagliata. Delusi, è innegabile, I tifosi non certo numerosi - 1301 I paganti per un incasso di due milioni 863 mila lire -, ma francamente pronti a incitare i grigi. L'Alessandria, abbastanza sicura in difesa con un Vanara sempre pronto a portare il suo valido contributo, come a centrocampo, ha deluso all'attacco, dove Marullo è stato completamente nullo e tutti gli altri, anche Fiocchi subentrato a Baretta. incapaci di concretizzare le molte azioni in area avversaria, alcune pregevoli. E' un discorso che si ripete, manca il goleador. Tredici a due I calci d'angolo a favore dei grigi. Ammoniti i veneti Rossi e Ferrari, e l'alessandrino Giglio, mentre Marullo, per completare la sua prestazione negativa, si è fatto espellere all'89' per un brutto fallo. Inizia bene l'Alessandria, ma al 9' il Clodia, nell'unica vera azione di attacco, passa in^vantagglo: Vanara, con una splendida rovesciata, libera bene in area, ma il pallone viene raccolto da Lucido che da venti metri, con un magnifico tiro a mezza altezza sorprende Zanier infilando l'angolo sinistro. Reagisce l'Alessandria, al 15', su punizione calciata da Ghezzi, Pileggi sbaglia clamorosamente la conclusione. E' la prima occasione sprecata. Due minuti dopo un tiro di Pileggi viene deviato dal portiere che al 18' libera poi sui piedi di Di Brino servito da Berghi. Insistono i grigi all'attacco ma non sanno concretizzare, mentre allo scadere del tempo soltanto la tempestività di Zanier impedisce a Lucido di raddoppiare. Nella ripresa, l'Alessandria cala di tono. Le cose non cambiano dopo l'innesto di Fiocchi (Baretta esce al 60'), mentre il Clodia si accontenta di difendere il risultato con sporadici contropiedi di alleggerimento. Cavalieri, impreciso ma fortunato, salva su Pileggi (59'). su rovesciata di Borghi (60') e su un bel tiro dello stesso Borghi al 67'. Una punizione di Marullo (72') sbatte contro la traversa e Giglio, su cross di Ghezzi all'82, solo dinanzi alla porta, alza troppo. Nulla da fare per l'Alessandria che lascia sconfitta il Moccagatta. (la Stampa) RISULTATI: Bolzano – Udinese 2-3 Mantova – Treviso 2-1 Padova – Seregno 0-0 Pergocrema – Piacenza 0-1 Pro Patria – Biellese 0-0 Pro Vercelli – Cremonese 0-0 S.Angelo – Lecco 0-2 Triestina – Juniorcasale 1-1 Venezia – Albese 1-1 CLASSIFICA: Udinese, Lecco, Clodiasottomarina, Piacenza, Mantova p. 2, Albese, Juniorcasale, Biellese, Cremonese, Seregno, Padova, Pro Patria, Pro Vercelli, Triestina, Venezia 1, Treviso, Alessandria, Pergocrema, S.Angelo, Bolzano 0. MARCATORI: 2 reti: D'Urso (Bolzano), Pellegrini (Udinese), 1: Tilotta (Albese), Lucido (Clodiasottomarina), Buscaglia (Juniorcasale), Skoglund Evert, Zandegù (Lecco), Picotti, Lolli (Mantova), Gambin (Piacenza), Rombolotto (Treviso), Zanini (Triestina), Basili (Udinese), Ghidoni (Venezia). Il punto sul campionato Fattore campo a picco nella giornata inaugurale del campionato di Serie C. Una sola vittoria interna e quattro in trasferta. La sorpresa più grossa è il Clodiasottomarina che va a vincere ad Alessandria, più o meno normali gli altri risultati. L'Udinese fa subito capire quali sono le sue ambizioni andando a violare il Druso di Bolzano. Incerto l'esordio della Cremonese che pure ottiene un buon risultato con lo 0-0 di Vercelli. La Juniorcasale rimonta il gol incassato a freddo pareggiando nella parte finale della gara. L'Albese a Venezia passa in vantaggio poi viene raggiunta portando a casa un giusto pareggio mentre la Biellese ottiene uno 0-0 senza patemi a Busto Arsizio.