Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
19-09-1976 - Giornata: 2 - Lecco - Mario Rigamonti


Lecco Calcio - Alessandria Calcio US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 85. Filacchione [Le] , 90. Corti [Le]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Borghi Ambrogio, Colombo Antonio, Cucchiara Salvatore, Vanara Elio, Ghezzi Ivan, Frigerio Emilio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio A disp.:Fiocchi Giovanni, Morandi Giuseppe, (P) Vezzulli Ivano All.: Trebbi Mario - D.T. Viviani Franco

Formazione avversaria
LECCO CALCIO: Navazzotti, Bonini [79. Corti], Santi, Filacchione, Ratti, Volpi, Skoglund Evert, Pozzoli, Marchi, Magni, Zandegù. A disp.: Martignoni, Gambini. All.: Massei Oscar.

Arbitro: Materassi Andrea (Firenze)
Note
Ammoniti: Vanara [A] e Filacchione [L]; Skoglund [L], Frigerio [A] Spettatori 3.500 circa. Inizio gara ore 16.30

Commento
IN PROFONDA CRISI Alessandria senza punte va a fondo Per l'Alessandria, il sogno di portarsi a casa un punto, dopo aver contrastato con impegno il Lecco, con una formazione largamente rimaneggiata, si è spento nel nulla a 4 minuti dal termine con un risveglio burrascoso: due gol nel giro di 4 minuti per i padroni di casa. Nulla da eccepire, il Lecco ha saputo sfruttare le uniche due occasioni di rilievo. L'Alessandria, è giusto dirlo subito, si è difesa a denti stretti, marcature aggressive e gioco di interdizione perfetto su ogni iniziativa del Lecco. è mancato ai grigi quel pizzico di incisività in fase offensiva, che poteva anche fruttare qualche cosa di buono. Del resto, Trebbi non aveva molta scelta, Marullo squalificato, e II regista Dolso ancora fermo per un grave infortunio. Cosa fare se non riempire la squadra di centrocampisti? Praticamente, l'unica punta avanzata era Frigerio, ma la vicina marcatura di Santi lo ha annullato. A nulla è valso anche lo scambio delle maglie tra Vanara libero 7 e Giglio ala tornante 2. « Nonostante il risultato avverso - commenta Trebbi - sono contento della mia squadra. Si è battuta con ogni mezzo, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Prima o poi, giocando di questo passo, sono convinto che i risultati arriveranno! ». D'altronde, per Borghi e soci è stata una grossa « mazzata » dopo l'incontro casalingo perso domenica scorsa con il Clodia Sottomarina. Un punto, ormai, era alla portata, ma il gol di Filacchione al.41' ha messo tutto a tacere e per l'Alessandria è calata la nebbia. - Tutto, si può dire, è filato via liscio, e per i grigi bastava non scoprirsi eccessivamente, per mantenere una certa mediocrità in campo. Cosi per tutto il primo tempo. Anche la ripresa non proponeva nulla di nuovo, solita confusione a centrocampo del Lecco e Alessandria guardinga senza problemi. Poi, l'epilogo, dopo un periodo di, pressione avversaria. Pochi minuti al termine e Filacchione porta in vantaggio i suoi. L'Alessandria accusa il colpo e allo scadere abbondante, Corti, subentrato nella ripresa a Bonini, mette nel sacco Il gol del 2 a 0. (La Stampa - Ed. Sport - Emma Camagna) FATALE ALL'"ORSO" IL FINALE DI LECCO L’Alessandria, largamente rimaneggiata per le assenze di Dolso e Marullo, crolla negli ultimi cinque minuti, dopo avere dominato nel primo tempo© Viviani e Trebbi fiduciosi nonostante le sconfitte che relegano la squadra in fondo alla classifica. Previsto per domenica l’esordio dell’ex novarese Rolfo, chiamato a risolvere l’annoso problema della sterilità delle punte © Con la Cremonese (campo ’Moccagatta’, ore 15): 1 vittoria ? La signora dai denti verdi continua a prendersi gioco dei grigi. L’Alessandria, sconfitta in casa nella partita d’esordio dal Clodiasottomarina (Lucido indovinò un tiro da una ventina di metri), ha subito a Lecco la seconda battuta d’arresto. Una mazzata tra capo e collo, perchè il gol di Filacchione è giunto quando mancavano alla conclusione esattamente quattro minuti. L’Alessandria sino a quel momento aveva saldamente tenuto le redini dell’incontro, meritandosi l’ammirazione del pubblico lombardo. La formazione di Trebbi, seppure imbottita di giovani e priva di pedine del calibro di Dolso e Marullo, era riuscita a tenere in scacco il più quotato antagonista. Purtroppo nel calcio come nella vita è indispensabile godere dei favori della dea bendata. E’ bastato un attimo di disattenzione ed il pareggio ampiamente meritato in campo si è tramutato in una dura sconfitta. La situazione dei grigi, a due giornate dall'inizio del campionato, è tutt’altro che rosea: zero punti in classifica, meno tre in media inglese. Basterebbero queste due considerazioni per preannunciare giorni ancora più tristi se non esistessero i presupposti per un rilancio. Diciamo innanzitutto che i giovani inseriti in squadra stanno dimostrandosi degni della fiducia loro accordata. Giudichiamo l'esordiente Cucchiara, un ragazzo di vent’anni incollato ad un tipetto come Zandegù. Il lariano pur trovandosi davanti un "pivello” ha sudato le sette proverbiali camicie per riuscire a combinare qualcosa di buono. I giovani esistono e sono validi, ma accanto alle speranze necessita l'iniezione di un uomo d'esperienza almeno per il settore d'attacco. Nell’Alessandria stante la limitatezza dell'organico basta una squalifica o un infortunio per determinare situazioni d’emergenza nel settore offensivo. La controprova si è avuta a Lecco dove, mancando lo squalificato Marullo (convocato mercoledì a Firenze per allenarsi con la selezione juniores) il peso dell'offesa è ricaduto su Frigerio. Il comasco sa manovrare con discreta disinvoltura, tenere desta la retroguardia avversaria, ma purtroppo è carente nella conclusione improvvisa, nella "castagna" indispensabile per fare chinare la schiena al portiere. Togliendo l’apporto, seppure discutibile, di Marullo, il peso offensivo scema notevolmente a svantaggio del centrocampo e della difesa. 1 tecnici visionata la squadra avranno probabilmente, sin dalla prossima domenica, l’asso nella manica. Parliamo del centravanti novarese Rolfo il cui trasferimento in grigio dovrebbe essere imminente. Le trattative da tempo avviate da Viviani e Coscia con il presidente azzurro novarese Tarantola pare siano giunte in porto. AI completamento dell’operazione mancherebbero solo alcuni dettagli. Difficile esprimere un giudizio su Rolfo anche alla luce delle sue ultime esibizioni: conforta tuttavia il fatto che il ragazzo scenderà ad Alessandria alla ricerca di un riscatto. Nel clan grigio le possibilità per emergere non difettano, occorre unicamente tanta buona volontà. Il centravanti novarese non dovrebbe essere la sola novità della prossima domenica. Da Genova è in arrivo un altro giovane ormai collaudato, lo stopper Roberto Romei. Mister Viviani per averlo ha brigato molto; ha insistito presso i dirigenti blucerchiati ottenendo alla fine il benestare. Riusciranno i nuovi venuti a raddrizzare una situazione tutt’altro che confortante? Viviani lo giura convinto com'è sulle possibilità dei "senatori” e delle giovani leve. A sostegno della tesi porta la sfortunata partita di Lecco conclusasi con un risultato tra i più bugiardi subiti negli ultimi anni. L’Alessandria chiusa dal pronostico, priva di un centrocampista del calibro di Dolso e di un attaccante,Marullo ha disputato sulle sponde del lago una partita intelligente, tatticamente valida. Il duo Trebbi - Viviani ha dimostrato in questa occasione di conoscere profondamente le possibilità dei propri uomini tanto da riuscire ad impostare una squadra — seppure con gli uomini contati — che è riuscita a far soffrire la più quotata avversaria quasi fino allo scadere della partita. Sino al momento della prima rete di Filacchione (86') i riconoscimenti alla pattuglia grigia erano stati unanimi. Lo stesso Cappelli, attuale generai manager lariano, aveva dimostrato meraviglia per la sconfitta subita domenica in casa con il Clodia. I tecnici alessandrini consci dell’importanza della partita avevano studiato ogni mossa per imbrigliare l’avversario reduce da una convincente vittoria in trasferta. La formazione grigia scesa in campo "mascherata” ha dimostrato sin dalle prime battute di essere tutt’altro che disposta a subire la supremazia dei padroni di casa. « A Lecco giocheremo senza fare barricate - aveva sentenziato Viviani alla vigliia - in quanto non siamo capaci di asserragliarci davanti al nostro portiere. Ci muoveremo cautamente cercando di imbrigliare le punte e, se possibile, di operare in contropiede ». Per attuare la tattica i mister grigi hanno affidato i tre uomini maggiormente pericolosi a due esperti quali Di Brino e Colombo e all'esordiente Cucchiara. il terzino ha preso in custodia Marchi, con la maglia numero nove sulle spalle, ma in realtà coordinatore del gioco e lo stopper il grintoso e pericoloso Skoglund. A Cucchiara è invece toccato Zandegù, una mancina irrequieta, dallo scatto bruciante. Sistemate le marcature per bloccare le manovre offensive si sono preoccupati di mettere alle costole di Pozzoli capitan Borghi mentre Pileggi se la vedeva con Magni. Liberato Giglio dalla marcatura diretta lo hanno posto in posizione difensiva, ma pronto ad inserirsi sulla fascia in appoggio a Frigerio che operava con Barena. Sistemato Vanara alle spalle del pacchetto difensivo e con Ghezzi ad ulteriore rinforzo del centrocampo i grigi hanno letteralmente scombussolato lo schieramento ospite apparso sin dalle prime battute in chiara difficoltà. Il Lecco infatti costretto a muoversi con passaggi corti a causa delle marcature strette dell’antagonista ha finito con il disunirsi, con il perdere colpi. Marchi ogni qualvolta si muoveva partendo da centro campo si trovava davanti ad una fitta barriera insuperabile: nell’impossibilità di trovare spazio doveva necessariamente cercare l'appoggio dei centrocampisti sui quali si portavano in prima battuta i grigi. L’Alessandria invece di subire la pressione con il trascorrere dei minuti si trasformava in una pericolosa avversaria tanto da mettere in difficoltà l’intero pacchetto difensivo lariano. Neppure i fischi e le imprecazioni del pubblico riuscivano a scuotere i beniamini dallo stato di torpore che pareva attanagliarli. La cronaca ancor prima delle parole dimostra da superiorità dei mandrogni nella prima frazione giocata su un ritmo blando, quello preferito dagli ospiti. I ragazzi di Trebbi sistemate le marcature provano gli schemi con una prima rapida incursione condotta da Vanara e conclusa da Giglio partito dal proprio settore ed inseritosi nella zona giusta. Un’azione corale Buretta, Pileggi con apertura su Borghi pronto a mistare al centro dà modo a Frigerio di tentare un aggancio aereo fallito per un soffio. Gli schemi degli alessandrini sono ben definiti, gli scambi lasciano poco spazio ai locali costretti a subire. Il Lecco sorpasso attende una ventina di minuti prima di passare all’offesa: il pericolo di un contropiede lo rende però guardingo, sospettoso. Artefici delle prime incursioni sono Zandegù e Filacchione. Zanier tuttavia non corre gravi pericoli: lo schieramento di copertura è vigile. Il terzino Di Brino è in vena e Marchi ogni qualvolta è in possesso della palla fatica a mantenerne il controllo. L'alessandrino muovendosi sull'anticipo riesce a carpirgli la sfera o a cercare il passaggio d’appoggio. Skloglund dal canto suo trova in Colombi il solito mastino deciso a non mollarlo un solo istante. I ragazzi di Trebbi dimostrano di saperci fare stante la scelta degli schemi che si addicono in particolare a Barena irrequieto come non mai. La giovane ala pare trasformata: opera sulla fascia, difende accanitamente la sfera, imposta con Frigerio pronta a ritornare sui propri passi per chiudere il corridoio. L’Alessandria in altre parole tiene banco anche se conferma, come accade al 32’, la scarsa propensione nello sfruttare le azioni da gol. Ghezzi in contrasto si impossessa del pallone sulla fascia di sinistra e avanza. Il centrocampista invece di stringere al centro si porta sui fondo effettuando un improvviso traversone che coglie di sorpresa l’intera retroguardia. Il pallone attraversa la luce della porla raggiunge lo smarcato Frigerio appostato sul secondo paio pronto ad entrate di destro: il centravanti nella precipitazione colpisce giusto, ma con effetto sbagliato. Poteva essere la rete del vantaggio a coronamento di una supremazia quasi incontrastata. I tifosi lariani incominciano a spazientirsi e i fischi uniti alle imprecazioni piovono sul capo degli atleti blucelesti. Borghi e compagni insistono mettendo nuovamente, quasi allo scadere Ghezzi e Frigerio in posizione gol. Un primo tempo da manuale considerate le carenze tecniche di alcuni alessandrini. La compagine mandrogna ha la possibilità di tornarsene a casa con un punto? La domanda assilla il pubblico presente allo stadio preoccupato della scialba prova dei beniamini. Nessuno a dire il vero pensa ai motivi che hanno determinato lo scadimento del gioco dei lariani. E' il blocco di centrocampo grigio a mettere in difficoltà i padroni di casa che cercano spazio entro il quale fare filtrare i propri incursori. Le marcature a uomo tenute dagli ospiti infastidiscono oltremisura in quanto non consentono di muoversi in velocità. Il Lecco soffre tremendamente come dimostra la fase iniziale della ripresa. Sono ancora gli alessandrini a partire, baionetta in resta, verso la rete opposta. Frigerio seppure isola to trova lo spazio per chiamare in causa Giglio il cui tiro, ribattuto una prima volta, sibila di poco sopra la traversa. La compagine lombarda si scuote verso il quarto d’ora; sono i centrocampisti ed in particolare Filacchione e Volpi a suonare la diana della riscossa. L’Alessandria pare accusare lo sforzo del primo tempo anche se tiene. Nel giro di due minuti i blu-celesti riescono a smarcarsi in area grigia. Inizia Volpi, abile a muoversi nell’affollata area, portandosi a pochi metri da Zanier: a salvare la situazione ci pensa Di Brino. Si ripete Zandegù sganciato, finalmente, da Cucchiara: l’ala si "beve” due avversari poi ciabatta a lato. Ripetizione con Marchi - Zandegù ed anche stavolta il lariano mostra di avere le polveri bagnate. L’Alessandria seppure stretta dall’avversario si destreggia con sicurezza puntando a mantenere il controllo della palla. I minuti trascorrono lenti e la possibilità di agguantare il pareggio sul difficile campo va prendendo consistenza. L’Alessandria baby tiene testa all’avversario; chiude frettolosamente in difesa impostando il contropiede. I capovolgimenti di fronte colgono Frigerio solitamente solitario e nell’impossibilità di dialogare con i compagni. A dargli manforte avanzano a turno Giglio o Pileggi, ma muovendosi da lontano giungono al limite dell’area quando i difensori sono ottimamente appostati. Pileggi in uno dei momenti di allentamento della retroguardia locale trova lo spunto per saettare in gol ma la gamba di un difensore devia l’insidiosa palla. Incredibilmente quando il pubblico deluso sta sfollando arriva il gol del Lecco. E' un’azione manovrata Magni - Ratti con palla al centro dell’area minore dove Filacchione smarcato aggancia e saetta. Per Zanier è un proiettile imprendibile. L’Alessandria accusa nettamente il colpo, ma racimolando le forze riesce a portarsi in area avversaria con Pileggi, Il centrocampista è pronto nel cercare il gol con una fiondata a mezz’altezza che costringe Navazzotti ad un applaudito, intervento. Per l’undici di Trebbi è proprio finita. Dello sbandamento ne approfitta Corti, un attaccante . subentrato al terzino Bonini. L’attaccante semina gli storditi difensori grigi come birilli anticipando in uscita Zanier: è uno zero a due che punisce oltremisura una compagine battutasi al meglio. L’Alessandria ha pagato in oltre parole l’inconsistenza delle punte: nel primo tempo infatti ha perduto in almeno due occasioni la possibilità di portarsi in vantaggio. Sono errori che in un arco di novanta minuti si pagano come conferma il risultato. La squadra seppure con le carenze note dimostra di reggere, per cui la venuta di un attaccante come Rolfo dovrebbe risolvere diversi problemi. Sulla consistenza del neo acquisto sapremo qualcosa di più sin dalla prossima domenica con la Cremonese, avversario tradizionalmente ostico per le casacche grigie. I lombardi negli ultimi anni hanno ripetutamente messo in difficoltà i padroni di casa: riusciranno a ripetere l’exploit? Trebbi e Viviani con la classifica che si ritrovano devono assolutamente puntare ai due punti se non altro per galvanizzare l’ambiente piuttosto depresso dalle due sconfitte consecutive. L’ultimo posto in classifica in coabitazione con il Bolzano, la media inglese (-3) e le tre reti subite contro le zero segnate sono un campanello d’allarme sin troppo eloquente. Un ennesimo passo falso getterebbe la squadra in uno stato di prostrazione dal quale sarebbe difficile uscirne. L’Alessandria deve assolutamente conquistare i due punti con o senza Rolfo. Il confronto di domenica si preannuncia all’insegna della combattività. I due mister grigi potendo contare sul rientro certo di Marullo e su quello probabile di Dolso e probabilmente di Rolfo hanno la possibilità di abbattere il muro del... gol condizione indispensabile per assaporare la prima soddisfazione stagionale. (Il Piccolo - Il Gattopardo) RISULTATI Albese – Padova 0-0 Biellese – Pergocrema 0-1 Clodiasottomarina – S.Angelo 0-1 Cremonese – Bolzano 1-0 Juniorcasale – Mantova 1-1 Piacenza – Venezia 1-0 Pro Patria – Udinese 0-1 Seregno – Pro Vercelli 1-0 Treviso – Triestina 0-0 CLASSIFICA: Udinese, Piacenza, Lecco p. 4, Mantova, Seregno, Cremonese 3, Clodiasottomarina, Padova, Triestina, Juniorcasale, Albese, Pergocrema, S.Angelo 2, Pro Patria, Biellese, Pro Vercelli, Treviso, Venezia 1, Alessandria, Bolzano 0. MARCATORI: 3 reti: Pellegrini (Udinese), 2: D'Urso (Bolzano), 1: Tilotta (Albese), Lucido (Clodiasottomarina), Frediani (Cremonese), Buscaglia, Motta (Juniorcasale), Corti, Filacchione, Skoglund Evert, Zandegù (Lecco), Picotti, Jacovone, Lolli (Mantova), Donetti (Pergocrema), Gambin, Bonafè (Piacenza), Ballabio (Seregno), Rombolotto (Treviso), Zanini (Triestina), Basili (Udinese), Ghidoni (Venezia). Il punto sul campionato Sono rimaste in tre a punteggio pieno: il Clodiasottomarina ha perso in casa sopo aver vinto fuori ed il Mantova al Palli di Casale ha ottenuto solo un pari per 1-1. La Cremonese ha vinto come da pronostico con il Bolzano ma facendo una gran fatica. La matricola Biellese cade in casa con il Pergocrema. Secondo pareggio consecutivo per Albese e Padova uno 0-0 senza emozioni giocato di fronte a pochi intimi; secondo pareggio anche per la Juniorcasale beffata da un gol incassato quando già si pregustava la prima vittoria stagionale.