Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
28-11-1976 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Mantova AC 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 9. Frigerio E.[A], 71. Vanara E.[A] 83. Lizzari [Ma]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Vanara Elio, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Baretta Giancarlo [59. Ghezzi Ivan], Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Rolfo Orano, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
MANTOVA AC: Carnelutti, Bianco, Merlo, Mazzanti, Moretti, Innocentin, Quadrelli, Lizzari, Scalcon, Piccotti [63. Blasig], Mongitore. A disp.: Ciaschini, Pierini. All.: Bonafin Giulio

Arbitro: Redini Giancarlo (Pisa)
Note
Espulso Marullo [A] Ammoniti Marullo [A], Bianco [M], Merlo [A] Angoli: 1-6 Spettatori: 3000 di cui 2300 paganti Inizio gara ore 14.30

Commento
FRIGERIO, VANARA DUE KO. E IL MANTOVA SI ARRENDE L’Alessandria infligge ai virgiliani la prima sconfitta stagionale © Stupenda gara dell’undici di Trebbi che ”gela ” gli ospiti con una rete in apertura di gioco ® Il raddoppio nella ripresa con il ''senatore” © L’arbitro nega un rigore ai locali: Marullo protesta e finisce anzitempo negli spogliatoi © Si è risentito il ”forza grigi” Con due bellissime reti di Frigerio e Vanara, una per tempo, i grigi hanno avuto ragione del Mantova, che ha cosi subito la prima sconfitta stagionale. Una vittoria meritata, anche se sofferta. Specialmente nel finale, quando, dopo che I mantovani erano riusciti a raccorciare le distanze, l'Alessandria è stata costretta a giocare in dieci per l'espulsione di Manilio, alla seconda ammonizione per proteste. Il giovane centravanti tra l'altro oggi ha sprecato occasioni d'oro. Ottimo, invece, è stato Frigerio, e con lui va subito citato Borghi; mentre Vanara, pur non in condizioni perfette, ha dimostrato di avere una volontà di ferro. Impossibilitato a schierare l'azzurrino Pileggl (scontava la seconda delle giornate di squalifica), Trebbi ha Inserito col numero 7 Baretta, che ha largamente deluso ed è stato poi sostituito al 55' della ripresa da Ghezzi. Sempre sicuro Zanier, tempestivo negli interventi; la rete subita dall'Alessandria non può certo essere attribuita a sua colpa. L'Alessandria, tutto sommato, ha disputato una buona gara, sia sul piano agonistico che su quello tecnico. Lo stesso vale per il Mantova. La sconfitta (e la contestazione di alcuni scalmanati tifosi alessandrini a fine partita) ha fatto saltare 1 nervi all'allenatore mantovano, Bonafln, che, rientrando negli spogliatoi, ha definito incivili gli alessandrini, provocando la reazione del collega Vercelli di « Tuttosport », contro cui il trainer si è scagliato. Ha poi spiegato che « non voleva inveire contro la stampa » (« Non capivo che era un giornalista », ha detto); comunque, pur ammettendo che l'Alessandria non ha rubato la vittoria, ha affermato che un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Sei ad uno per il Mantova i calci d'angolo; ammoniti Marullo (poi espulso) per proteste e i mantovani Bianco e Merlo. Inizia attaccando l'Alessandria, e al 9' è già rete. Passaggio di Borghi da tre-quarti campo a Frigerio che, saltato il difensore Merlo, segna splendidamente In diagonale. Reagisce 11 Mantova. All'11 un centro di Scalcon attraversa tutta la luce della porta di Zanier, perdendosi sul fondo; mentre al 21', servito da Quadrelli che aveva ricevuto la palla da Piccotti, Mongitore indugia troppo e poi calcia d'un soffio a lato di Zanier, pronto comunque ad intervenire. La partita si addormenta, per poi riscaldarsi nella ripresa. Al 71' Vianello serve Vanara che, dopo uno scambio con Frigerio, segna con un bellissimo tiro. Mentre il gioco si fa duro (e qualche tifoso mantovano si scazzotta in tribuna) il Mantova non si rassegna. All'83' Blasig di testa serve, sorprendendo la difesa alessandrina, Llzzari che spara da pochi metri: il pallone rimbalza su Zanier e finisce in rete. I virgiliani sperano nel pareggio e premono. Torna all'attacco l'Alessandria e all'85' Frigerio, lanciato in area, viene atterrato: l'arbitro non concede il rigore e Marullo protestando si fa espellere. Cinque minuti di « suspense » per i tifosi alessandrini, poi il fischio finale e la meritata vittoria per i ragazzi di Vivian e Trebbi, soddisfatti. (La Stampa) Il vetusto « Moccagatta» ha rivissuto una delle giornate sportive più bella della pur gloriosa storia calcistica. Gli assenti — ed erano parecchi — hanno avuto torto. L’Alessandria di Trebbi e Viviani ha disputato domenica una delle partite più vive, generose; all’insegna della vitalità, del combattimento, superando un Mantova imbattuto da ben undici turni. La partita clou della giornata, unitamente a Udinese-Lecco, era attesa; una specie dì esame dopo la vitto ria conseguita domenica nel derby con l’Albese. Sugli spalti si è rivista una certa animazione (tremila spettatori, di cui 2300 paganti) e, quel che più conta, si è udito dopo mesi silenzio riecheggiare il grido di « forza grigi ». Il merito del miracolo, perchè come tale va interpretato, spetta ai magnifici protagonisti dei 90 minuti. Ha vinto l’Alessandria per 2-1, ma il 2-0 o il 3-1 non avrebbe stonato anche se l’allenatore ospite Bonafin insisteva nel dire che il pareggio sarebbe stato risultato equo. Ragionamento valido sino ad un certo punto, perché nel calcio emerge la compagine che segna e i grigi di gol ne hanno messi a segno due, in maniera perentoria. Poco importa se nel finale i virgiliani sono riusciti ad accorciare le distanze, a rendere al cardiopalma gli ultimi sette minuti della gara. Borghi e compagni non hanno rubato assolutamente nulla, hanno vinto alla grande, come era accaduto con lo stesso avversario l’anno della promozione in serie B. il generai manager Viviani e l’allenatore Trebbi erano chiaramente soddisfatti: alla vigilia parlavano di successo, ma in cuor loro il pareggio io avrebbero firmato ad occhi chiusi. Il Mantova era antagonista da primo piano — la classifica lo conferma — non aveva mai perduto ribadendo di possedere una salda intelaiatura. Superare i mantovani significava aumentare automaticamente le quotazioni dell’orso grigio, rabberciato stante le assenze obbligate del difensore Romei e del centrocampista Pileggi. I ragazzi hanno scontato le giornate di squalifica, il primo per l’espulsione rimediata ad Alba, il secondo la... doppietta per certi apprezzamenti poco lusinghieri nei confronti del guardalinee. La defaillance di Piieggi era la più sentita: il ragazzo reduce dalla partita di Londra dove la nazionale semiprofessionisti ha battuto gli inglesi per 1-0 grazie ad un gol messo a segno proprio dal diciottenne rappresenta nel collettivo mandrogno un punto fisso. I tecnici privi dei ragazzi e con Vanara in non perfette condizioni fisiche (la scorsa domenica era stato tenuto a riposo per consentirgli un ricupero fisico) hanno indugiato a lungo prima di varare la formazione, il lungo studio ha dato i risultati sperati in quanto le marcature sono risultate idonee, tali da bloccare i biancorossi nella loro metà campo. Isolato Mongitore giustamente considerato l’uomo gol e tenuto sotto stretta sorveglianza Scakon — centravanti arretrato — la retroguardia e il centrocampo hanno costituito una solida barriera sulla tre - quarti tale da controllare le incursioni degli ospiti senza dimenticare l’appoggio alle punte. Alle scelte degli allenatori ha fatto riscontro uno spirito agonistico degno dei tempi eroici del calcio. I ragazzi in maglia grigia si sono battuti con un entusiasmo ammirevole, senza rinunciare al contrasto, alle coperture indispensabili per impedire ai giocatori virgiliani di inserirsi nel vivo del pacchetto difensivo alessandrino. Una gara disputata all'insegna della tenuta atletica, condotta ad un ritmo proibitivo considerate le condizioni del campo. Per l’Alessandria una boccata di ossigeno, un ulteriore passo in avanti in classifica verso posizioni meno pericolose. Ampiamente giustificata l’euforia nel clan grigio alla luce delle traversie recenti e passate che hanno minacciato di fare naufragare gli sforzi dei tecnici assuntesi l'onere di guidare la squadra. La politica di ringiovanimento, di ristrutturazione dell'ambiente sta dando i frutti anche se non mancheranno altri contrattempi di varia natura, di origine finanziaria e psicologica. Gli spettatori presenti allo stadio possono ritenersi soddisfatti dall’andamento della partita indipendentemente dal risultato clic premia la compagine che ha cercato per novanta minuti di imporre la volontà ad una antagonista le cui ambizioni sono di promozione. Alessandria - Mantova non ha deluso le aspettative avendo le squadre tenuto fede alle premesse della vigilia. Trebbi impossibilitato a schierare Romei e Piieggi, con Vanara in... convalescenza, ha ugualmente giocato la carta di Elio per presentarsi in campo con uno schieramento decisamente valido da contrapporre a Bonafin. Riconfermato Barena sulla destra, l’Alessandria ha manovrato con Di Brino uomo di marcatura su Mongitore e Giglio in fase fluidificante stante la posizione d’attesa dell’ala quadrelli. Sul centravanti Scalcon è andato Colombo che non ha commesso l’errore di lasciarsi risucchiare oltre la propria metà campo come era nei piani del tecnico mantovano. Sistemate le marcature difensive Trebbi ha operato quelle di centrocampo intese ad impedire aperture sulle fasce laterali. La tattica alessandrina imperniata sul movimento di Borghi che attendeva l’avversario in zona e di Vianello, inesauribile nel compito di spola, ha consentito a Vanara di muoversi con minore apprensione sia al limite della propria area di rigore, che nelle manovre di alleggerimento e sostegno dei settori avanzati ed in particolare di Frigerio. Il tanto discusso mancino da alcune domeniche sta confermandosi l’uomo più insidioso e redditizio dell’attacco grigio. L’alessandrino ha letteralmente superato dalla cintola in su il diciottenne Bianco, un ragazzo che ha dimostrato di possedere buoni numeri anche se difetta per esperienza. La mancina ha costituito per novanta minuti una vera spina nel fianco delle retrovie virgiliane che avanzando in massa, hanno consentito ai locali di sfruttare i larghi spazi che si aprivano davanti al portiere Carnelutti. Il collettivo grigio, unendo l’ottima scelta tattica ad un’altrettanta valida preparazione atletica, ha finito per avere ragione di un avversario che aveva dimostrato sin dalle .prime battute l’intendimento di mantenere la partita sui binari del pareggio, del risultato in bianco. L’accorgimento di Bonafin è saltato dopo soli dieci minuti di gioco, nel momento stesso in cui i grigi sfruttando i varchi hanno fatto saltare il sistema difensivo. E’ bastato un intelligente suggerimento di Borghi (improvvisa apertura sulla sinistra) per consentire a Frigerio di battere in velocità i difensori, di aggirare l’esterefatto Bianco e di concludere a rete con un secco diagonale che ha letteralmente sorpreso Carnelutti che non si attendeva certo una conclusione tanto rapida e precisa. La rete alessandrina se da un Iato ha galvanizzato i locali, dall'altra ha choccato i mantovani costretti a rivedere l’impostazione tattica per cercare di porre rimedio al gol subito a freddo, il tentativo dei biancorossi di risalire la china si è rivelato sin dai primi minuti arduo se non altro per la- staticità di alcuni uomini di centrocampo incerti negli inserimenti. L’Alessandria approfittando delle incertezze, dei dubbi ha costituito al limiti dell'area di rigore un baluardo difficilmente superabile. Mongitore e Scalcon sostenuti da Quadrelli invece di cercare la via della rete con azioni da fuori area, con tiri improvvisi hanno scelto la strada del gioco manovrato costringendo gli altri compagni ad avanzare per sostenere la fitta ragnatela di passaggi. Una tattica semi suicida perchè ha consentito ai padroni di casa di proiettarsi in improvvisi contropiedi durante i quali il pacchetto difensivo ha ripetutamente vacillalo. Solo l’indecisione di Giglio e Baretta ha evitato ai mantovani di chiuderò la prima frazione di gioco con uno svantaggio assai più consistente. L’Alessandria forte della posizione di preminenza derivante dalla rete di Frigerio ha iniziato la ripresa guardinga limitandosi a controllare le incursioni avversarie che con il trascorrere dei minuti sono divenute più insistenti, asfissianti. Trebbi per meglio sostenere il lavoro del centrocampo ha operato la sostituzione di Baretta apparso evanescente a vantaggio di Ghezzi immediatamente inseritosi nel collettivo. Alla mossa del tecnico alessandrino ha replicalo prontamente Bonafin con l’inserimento di Blasig che è un attaccante, un uomo che oltre a manovrare sa trovare lo spunto per andare in gol. Il Mantova in continuo pressing è stato avvantaggiato dal cambiamento in quanto Borghi che sino a quel momento si era .prodigato in un incessante lavoro di cucitura ha faticato per mettersi al passo del "quattordicesimo” biancorosso. La splendida forma di Vianello è servita tuttavia a limitare il danno e creare le premesse per il raddoppio. Il giovane centrocampista è risultato, senza ombra di dubbio una delle pedine vincenti instancabile ha operato sulla linea dei terzini avviando con una determinazione degna di elogio le controffensive. La resistenza del ragazzo ha dato respiro ai compagni di retroguardia e principalmente a Di Brino chiamato ad un compito faticosissimo quale era quello di tenere sotto sorveglianza un Mongitore costantemente appostato al limite dell’area di rigore. L’Alessandria sull’esempio della partita disputata ad Alba si è confermata opportunistica e pratica nello sfruttare le indecisioni degli ospiti. La serie utile delle occasioni le ha aperte il solito Frigerio al 60’ quando al limite dell’area di rigore si è "bevuto” nello spazio di pochi metri due avversari arrivando esausto al momento della conclusione. Quello dell’alessandrino è stato il preludio alla rete che sarebbe giunta undici minuti dopo a sanzionare una condotta tattica oculata, improntata sulla praticità. il raddoppio dei grigi ha letteralmente scatenato gli apatici tremila fans che sino a quel momento avevano seguito i grigi con interesse, ma senza troppa convinzione. L’azione merita di essere raccontata nei dettagli. Vianello ricuperata la palla in prossimità dell’area di rigore avanza sulla destra effettuando un lungo traversone per Vanara. L'alessandrino punta deciso verso l’area di rigore indi apre su Frigerio rapido a restituirgli la sfera. Il centrocampista scarica dai sedici metri una bordata a mezz'altezza: il pallone sorprende il portiere avversario insaccandosi a fil di palo. Un gol da manuale sia per la rapidità di scambio degli alessandrini che per la conclusione perentoria. Sugli spalti si riaccende finalmente l’entusiasmo; il pubblico incita a gran voce i ragazzi in maglia grigia che hanno praticamente in pugno la partita. Il Mantova invece di gettare la spugna, come solitamente accade in tali frangenti, riorganizza le file insistendo in avanti forte di -un centrocampo che sorregge le folate offensive. L’Alessandria stretta nell’area di rigore stringe i denti, ribatte pallone su pallone; chiude i varchi davanti a Zanìer. I biancorossi non mollano sfruttando la mobilità di Blasig abile nello smistare i palloni, nel trascinare i compagni verso la rete. La retroguardia in maglia grigia controlla con sicurezza evidenziando un Di Brino puntiglioso, un Alberti capa ce di "chiudere” l’avversario; un Colombo che svetta di testa. A dare manforte si aggiungono Giglio, Vanara, l’esausto Borghi che fa appello all’esperienza per evitare di lasciarsi sfuggire Blasig nonché il giovane Vianello. Il ragazzo ha fiato, contrasta efficacemente, mantiene il controllo della palla e avanza per alleggerire la pressione. La partita è entusiasmante, senza tregua. Il pubblico si diverte mentre i protagonisti profondono il meglio. I virgiliani coronano lo sforzo all'83 ' con una rete di Lizzari pronto a sfruttare una indecisione degli alessandrini. E’ Blasig a creare il presupposto con un pallone "tagliato” sulla destra per il mantovano che da pochi metri saetta con rabbia. Zanier intercetta il bolide, ma non può evitare che la sfera rotoli in rete. A sette minuti dalla conclusione il risultato è nuovamente in discussione anche se i grigi l'hanno largamente dominato. L’Alessandria non perde la tramontana cercando di mantenere il più a lungo possibile il controllo della sfera, cercando nel contempo di lanciare in contropiede Frigerio. La mossa riesce a tre minuti dalla conclusione quando Borghi con un lungo pallone "pesca” al limite dell’area la mancina grigia. Frigerio si libera del diretto controllore, entra in zona gol, ma al momento di calciare lo sbilanciano con una carica a tergo. Sarebbe rigore, è indiscutibile, ma Redini fa cenno di continuare. Marnilo invece di accettare il responso arbitrale fa la voce grossa, gesticola e impreca. Il direttore di gara che l’aveva ammonito in precedenza estrae il cartellino rosso espellendolo. L’Alessandria ridotta in dieci intravedendo il grosso risultato si fa accorta e per i biancorossi ogni tentativo di andare in gol naufraga nel nulla. Un successo senza ombre, due punti largamente guadagnati sul campo. I ragazzi di Trebbi hanno disputato la miglior partita dall’inizio del campionato; hanno riacceso l’entusiasmo di una platea che sinora seguiva distrattamente il cammino della squadra. Una impresa maiuscola, ripetibile in altre occasioni. Il momento favorevole da sfruttarsi sino in fondo in questo scorcio di stagione che precede la tregua natalizia. I grigi la prossima domenica giocheranno al « Valmaura » di Trieste indi torneranno al Moccagatta per ricevere il Pergocrema e la Pro Vercelli. Cinque punti sarebbe l'optimum, ma quattro sono da prendere in seria Considerazione considerato che l’obiettivo è di disputare un campionato onorevole, seppure di alta classifica. L'attuale campionato di serie C è tutto da giocami mancando la formazione ”ammazza campionato”. L’attuale capolista Udinese fatica a tenere il passo; vince faticosamente in trasferta, suda per pareggiare in casa. L’Alessandria pur con i limiti originati dalla limitatezza dell’organico e di ordine tecnico ha la possibilità di inserirsi nelle zone alte della classifica se, come sostiene Viviani « la squadra avrà la mentalità vincente ». I successi conseguiti nelle ultime due giornate dovrebbero avere influssi benefici sull’intera compagine che pur priva di pedine di rilievo riesce a sbarazzarsi di un Mantova che sinora era riuscito a passare indenne su diversi campi. La compagine di Trebbi sbarazzatasi autorevolmente dei virgiliani affronta la prossima domenica la matricola Triestina. Il bilancio degli alabardati sul terreno amico è tutt’altro Che deficitario: due vittorie, tre pareggi. Il quoziente reti è in sintonia con quello dei grigi: undici gol messi a segno, dieci incassati. I mandregni partono con l’obiettivo minimo del pareggio per ripresentarsi al Moccagatta con le miglior: credenziali in vista dell’ultimo derby stagionale con la Pro Vercelli. I bianchi di Mazzia camminano spediti come dimostra la classifica. Facile prevedere un confronto ad alto livello e, dato che i grigi di derby ne hanno vinti due chissà non giunga il terzo. Trebbi e Viviani per il prossimo turno ricupereranno sicuramente Romei e Pileggi, ma perderanno Marnilo che incorrerà sicuramente in una giornata di squalifica. Il naturale sostituto è Rolfo che avrà l’occasione di guadagnarsi i galloni perduti dopo le prime apparizioni in maglia grigia. Per i’ex novarese è un’occasione da non perdere (Il Piccolo - Il Gattopardo) GRIGI A SORPRESA 2-1 CON IL MANTOVA Con due bellissime reti di Frigerio e Vanara, una per tempo, i grigi hanno avuto ragione del Mantova, che ha cosi subito la prima sconfitta stagionale. Una vittoria meritata, anche se sofferta. Specialmente nel finale, quando, dopo che I mantovani erano riusciti a raccorciare le distanze, l'Alessandria è stata costretta a giocare in dieci per l'espulsione di Manilio, alla seconda ammonizione per proteste. Il giovane centravanti tra l'altro oggi ha sprecato occasioni d'oro. Ottimo, invece, è stato Frigerio, e con lui va subito citato Borghi; mentre Vanara, pur non in condizioni perfette, ha dimostrato di avere una volontà di ferro. Impossibilitato a schierare l'azzurrino Pileggl (scontava la seconda delle giornate di squalifica), Trebbi ha Inserito col numero 7 Baretta, che ha largamente deluso ed è stato poi sostituito al 55' della ripresa da Ghezzi. Sempre sicuro Zanier, tempestivo negli interventi; la rete subita dall'Alessandria non può certo essere attribuita a sua colpa. L'Alessandria, tutto sommato, ha disputato una buona gara, sia sul piano agonistico che su quelio tecnico. Lo stesso vale per il Mantova. La sconfitta (e la contestazione di alcuni scalmanati tifosi alessandrini a fine partita) ha fatto saltare 1 nervi all'allenatore mantovano, Bonafln, che, rientrando negli spogliatoi, ha definito incivili gli alessandrini, provocando la reazione del collega Vercelli di «Tuttosport », contro cui il trainer si è scagliato. Ha poi spiegato che « non voleva inveire contro "la stampa" (« Non capivo che era un giornalista », ha detto); comunque, pur ammettendo che l'Alessandria non ha rubato la vittoria, ha affermato che un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Sei ad uno per il Mantova i calci d'angolo; ammoniti Marullo (poi espulso) per proteste e i mantovani Bianco e Merlo. Inizia attaccando l'Alessandria, e al 9' è già rete. Passaggio di Borghi da tre-quarti campo a Frigerio che, saltato il difensore Merlo, segna splendidamente In diagonale. Reagisce il Mantova. All'83' un centro di Scalcon attraversa tutta la luce della porta di Zanier, perdendosi sul fondo; mentre al 21', servito da Quadrelli che aveva ricevuto la palla da Piccotti, Mongitore indugia troppo e poi calcia d'un soffio a lato di Zanier, pronto comunque ad intervenire. La partita si addormenta, per poi riscaldarsi nella ripresa. Al 71' Vianello serve Vanara che, dopo uno scambio con Frigerio, segna con un bellissimo tiro. Mentre il gioco si fa duro (e qualche tifoso mantovano si scazzotta in tribuna) il Mantova non si rassegna. All'83' Blasig di testa serve, sorprendendo la difesa alessandrina, Llzzari che spara da pochi metri: il pallone rimbalza su Zanier e finisce in rete. I virgiliani sperano nel pareggio e premono. Torna all'attacco l'Alessandria e all'85' Frigerio, lanciato in area, viene atterrato: l'arbitro non concede il rigore e Marullo protestando si fa espellere. Cinque minuti di «suspense» per i tifosi alessandrini, poi il fischio finale e la meritata vittoria per i ragazzi di Vivian e Trebbi, soddisfatti. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) Risultati: Bolzano - Seregno 2-0 Padova - Venezia 0 0 Pergocrema - Juniorcas. 1-2 Piacenza - Albese 2-2 Pro Patria - Cremonese 1-3 Pro Vercelli - Triestina 1-0 Sant’Angelo - Biellese 3-1 Treviso - Clodiasottomar. 1-1 Udinese - Lecco 0-0 CLASSIFICA: Cremonese , Udinese p.18; Lecco 17 Mantova 16 Pro Vercelli 15; Bolzano 14; Treviso, Juniorcasale, Alessandria, Piacenza, Sant’Angelo 13; Biellese 11; Triestina, Pergocrema 10; Albese 9; Venezia, Padova 8; Clodiasottomarina, Seregno, Pro Patria 7 Marcatori: 8 reti: Pellegrini (Udinese); 7 reti: Motta (Juniorcasale); 6 reti: Marnilo (Alessandria), Zandcgù (Lecco). 5 reti: Bercellino (Biellese), D’Urso (Bolzano), Motta (Juniorcasale), Cavagnetto (Pro Vercelli), De Bernardi (Treviso), Ghidoni (Venezia) Il punto sul campionato La Pro Vercelli ha messo in carniere altri due punti preziosi ma la vittoria, sulla Triestina, è arrivata con fatica: è stata una stoccata del centravanti Cavagnetto a dare la vittoria alle bianche casacche. La Juniorcasale si è aggiudicato un incontro dalle previsioni incerte sul campo del Pergocrema e il gol della vittoria è arrivato nella seconda frazione. La Biellese, oltre a peccare d’ingenuità, ha infilato una serie di errori imperdonabili anche a novizi della C: il Sant’Angelo non è stata squadra disposta a fare concessioni; con un finale di tutto rispetto, ha consolidato il bottino precludendo ai bianconeri qualsiasi possibilità di recupero. Il Piacenza si è salvato acciuffando il pareggio, stava per subire una sonora sconfitta casalinga, stavolta ad opera dell’Albese, quando a quattro minuti dalla fine del match è riuscito a ristabilire la parità.