Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
05-12-1976 - Giornata: 13 - Trieste - Giuseppe Grezar


Triestina US - Alessandria Calcio US 2 - 1 (0 - 1)
RETI: 53. Andreis [Tr] , 77. Dri [Tr] 28. Borghi A.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Vanara Elio, Colombo Antonio [46. Ghezzi Ivan], Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Rolfo Orano, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Bartolini, Lucchetta, Zanini, Politti, De Luca, Monticolo, Andreis, Fontana, Peressin, Trainini, Dri. A disp.: Ianza, Marcato, Furla. All.: Tagliavini Nicola

Arbitro: Paradisi Edoardo (Fano)
Note
Ammoniti: Andreis [T]; Politti [T]; Vanara [A]; Alberti [A] Spettatori: 6000 Cielo semi coperto e temperatura umida,terreno piuttosto Inizio gara ore 14.30

Commento
I GRIGI GRANDI SOLO PER 45' Fatale all’Alessandria l'infortunio a Colombo I mandrogni dominano, segnano con Borghi, falliscono gol © La Triestina approfitta del forfait dello "stopper” per ricuperare e portarsi in vantaggio ©> Marullo nella ripresa manca clamorosamente il raddoppio © Molti i consensi raccolti, ma la classifica resta ferma sulla fatidica quota "tredici” © Gli alessandrini giocano oggi a Vigevano la partita di Coppa Italia senza Zanier e Colombo, ma con Pileggi Tredici, numero fatidico? Il risultato di domenica pare confermarlo. L’Alessandria torma al «Valmaura» dopo tre stagioni, passa in vantaggio con una punizione bomba di capitan Borghi, e la strada del successo pare spianata. Il terzo successo consecutivo aleggia nell'aria, sarebbe mi exploit senza precedenti. Il destino è in agguato ed il sogno — troppo bello — sfuma nel momento in cui l’Alessandria rinuncia forzatamente al regista difensivo, lo stopper Colombo. Antonio, colpito duro, è costretto ad abbandonare il campo e Trebbi a rivoluzionare le marcature. La Triestina, choccata dalla rete, risorge alla distanza, approfitta di alcune distrazioni difensive per pareggiare e portarsi in vantaggio. L’Alessandria, per l’ennesima volta, si accontenta dei giudizi favorevoli anche se il carniere è vuoto. In rapida sintesi quanto accaduto nella trasferta in terra giuliana, iniziatasi sotto i migliori auspici Colpa del « tredici » che ha sfatato la... legge del non c’è due senza tre? Lo sapremo la prossima domenica quando al Moccagatta scenderà la matricola Pergocrema, una formazione senza ambizioni, capace di dare filo da torcere ad ogni avversario. Trebbi e Viviani, preso atto del risultato, si sono immediatamente rimboccate le maniche, non c’è tempo per recriminare. La squadra mandrogna oggi mercoledì è impegnata in Coppa Italia a Vigevano, indi rientrerà tra le mura amiche per affrontare nell'ordine Pergocrema e Pro Vercelli ed ancora, prima della tappa natalizia, i lomellini per la partita di ritorno. Un tour di forza impegnativo in quanto sono in gioco la stabilità della classifica e il superamento del turno in Coppa. I tecnici sperano di centrare il bersaglio su entrambi i fronti conquistando almeno tre punti in casa — se saranno quattro tanto di guadagnato — e altrettanti per eliminare i vigevanesi, formazione impegnata a guadagnarsi il ritorno tra i semiprofessionisti. A Trieste il nazionale Pileggi, è rimasto in tribuna: la decisione assunta rivestiva un duplice aspetto, fare ragionare il ragazzo intenzionato a ottenere il pagamento dei premi di partita nonostante le due giornate di squalifica e consentirgli di ricuperare le forze per presentarsi nuovamente in campo nelle migliori condizioni fisiche e atletiche. 11 centrocampista viene giustamente considerato un "pezzo” pregiato, un ragazzo d’oro stante, l’interesse di numerose società, pronte ad accaparrarselo a suon di milioni di lire. I misters in considerazione dell’interesse che suscita, vogliono schierarlo nelle condizioni migliori per rialzare, giustamente le quotazioni. La comproprietà del ragazzo è valutata sui 150 milioni di lire, ma il valore potrebbe aumentare ulteriormente specie — come si prevede — se avanzeranno i grandi clubs, dalla Roma al Torino, dalla Juventus al Milan. L’«Antognoni» grigio, calabrese di nascita, ma alessandrino sotto il profilo calcistico è una pedina da tenere nel forziere. Esaurita la parentesi di Trieste, il ragazzo la prossima domenica sarà in campo, si spera al meglio della condizione, pronto per esprimersi a livello di grande promessa nel derbissimo con la Pro Vercelli. La sconfitta patita al Valmaura è scaturita, come detto, per una serie di circostanze negative per nulla legate all'assenza del "ragazzo d’oro". L’allenatore Trebbi e il generai manager Viviani sull'esempio della tattica adottata prima a Lecce e ultimamente ad Alba hanno schierato una formazione d’attesa, rinforzando il centrocampo per consentire alla retroguardia di agire con una certa tranquillità assicurando contemporaneamente un sostegno consistente alle punte. Escluso Pileggi e infortunato Baratta, i tecnici mandrogni hanno cercato di confondere le idee all'allenatore avversario schierando Giglio con la maglia numero due e Romei, che è un difensore con quella numero sette. La restante parte dello schieramento è rimasta invariata con Zanier, Giglio, Di Brino, Borghi, Colombo, Alberti, Romei, Vianello, Marnilo, Vanara e Frigerio. Indipendentemente dal numero che portavano sulle spalle, Romei è retrocesso in zona difensiva per consentire a Giglio di svariare sulla fascia laterale destra per costringere la retroguardia alabardata ad allargarsi e consentire l’inserimento dei compagni. La tattica ha funzionato egregiamente sino al momento dell’infortunio a Colombo. La svolta della partita si è avuta nel momento in cui il forte difensore ha dichiarato forfait. Antonio è giocatore che prima di arrendersi sputa l’anima, ma stavolta il dolore era troppo lancinante per resistere per cui ha gettato la spugna. L’esperienza dello stopper grigio è determinante in particolare nei momenti di maggiore pressione avversaria. 11 "fedelissimo” grigio sa orchestrare la manovra difensiva, intervenire con sicurezza sulle palle alte, liberare l’area senza troppi indugi. Sarà un caso, ma ogni qualvolta Antonio deve gettare la spugna la retroguardia concede spazio all’avversario. La sconfitta dei grigi è maturata in conseguenza della rinuncia di Antonio il quale, sin dalla prossima domenica, dovrebbe essere pronto a riprendere il posto in squadra. La Triestina choccata dalla rete subita a freddo approfittando della confusione determinatasi tra i difensori alessandrini ed ancor più da certe pause concesse dai centrocampisti è riuscita a raddrizzare le sorti di una partita che pareva decisamente compromessa. Prima di addentrarsi in una valutazione dei singoli giocatori sarà utile ricordare che l’Alessandria non ha saputo approfittare delle occasioni presentatesi dopo il vantaggio. E’ un discorso vecchio e noioso sul quale è necessario soffermarsi brevemente se non altro per meglio inquadrare la nuova battuta d’arresto della squadra che sinora ha dimostrato di potere degnamente competere con le altre formazioni del girone A comprese le cosidette grandi. Il tema della discussione resta piaccia o meno, il centravanti Marullo, un ragazzo in possesso di ottimi numeri tecnici ma carente sotto il profilo della grinta e della disciplina tattica. Il ragazzo « esploso » in occasione della gara interna con la Pro Patria (quattro reti in novanta minuti sono tutt’altro che poche) ha improvvisamente smarrito la via del gol. Analizzando e partite sinora disputate e precisamente Treviso, Alba, Mantova e buon ultima Triestina si nota uno scadimento di condizione più psicologica che atletico - tecnica. E’ un discorso antipatico, noioso, ma da affrontarsi nell'interesse dello stesso ragazzo le cui possibilità, lo ripetiamo, sono tutt'altro che trascurabili. Insistere, sperare in una pronta rimonta torna a vantaggio della serietà dei tecnici, ma sul piano della praticità, del rendimento della compagine è giustificabile la presenza ad oltranza del goleador grigio? La domanda è pertinente visionando l’andamento delle prestazioni più recenti. Riallacciandoci alla trasferta di Trieste riportiamo i commenti dei maggiori quotidiani del lunedì aprendo la rassegna con la « Gazzetta del Popolo ». « L’Alessandria ha disputato un bel primo tempo, ma nella ripresa ha subito in pieno il ritorno aggressivo della Triestina e ci ha rimesso prima il vantaggio (subendo la rete del pareggio) e verso la fine della partita addirittura l’incontro. Forse ritenendo di avere già conquistato il successo pieno, dopo il gol di Borghi, i grigi hanno rallentato il ritmo nella ripresa e la Triestina ne ha approfittato per assumere il comando inchiodando gli avversari nella loro metà campo, fino a metterli k.o. con un «uno-due» di cui sono stati artefici Andreis e Dri. Ma il portiere Zanier fra un gol e l’altro aveva compiuto un intervento miracoloso, bloccando con un colpo di reni un pallone che Peressin aveva indirizzato di testa nell'angolino ». Veniamo al commento di « Stampa sera » che titola; « L’Alessandria punita a Trieste ». Il corrispondente locale scrive: « La paura di vincere dell’Alessandria è stata punita da una Triestina imbaldanzita dalla tattica rinunciataria dei grigi nel secondo tempo... Costruite dunque le basi per una bella vittoria, grazie ad un inizio di gara franco e spavaldo, l’Alessandria ha poi smantellato tutto ciò che di buono aveva edificato con una ripresa decisamente balorda. Arretrate le linee mediane a ridosso dell’area di porta, ha favorito l’arrembaggio di una Triestina imbaldanzita dalla tattica avversaria. L’Alessandria poteva dunque vincere, ma ha rischiato di essere travolta; una squadra bella nel primo tempo e irrazionale nel secondo — votandosi alle barricate ha sciupato un’eccellente occasione per ottenere una vittoria per la quale cerano tutte le premesse, nonché una certa tendenza arbitrale a volere castigare in tutti i modi i padroni di casa ». Analogamente il « Tuttosport» parla di « grigi timorosi », di Alessandria che passa in vantaggio al Valmaura, ma si chiude e perde nel finale. Concludiamo la rassegna con la « Gazzetta dello Sport ». « Una Triestina generosa ha saputo vincere con grande impeto una quadrata Alessandria ed ha saputo "digerire” certe decisioni arbitrali manifestamente prevenuto nei suoi confronti. Una Triestina che ha strappato non solo applausi, ma anche il cuore dei propri, sostenitori durante una ripresa incandescente che ha letteralmente inchiodato i piemontesi che pure avevano fatto il diavolo a quattro nel primo tempo, chiudendo a loro vantaggio la frazione di gioco. Si sono insomma misurate due squadre degne di tale nome. Gli ospiti sono partiti disinvoltamente e sicuri, forti di una difesa coriacea, quasi invalicabile, con uno Zanier d’eccezione tra i pali. Nella prima fase di gioco è apparso chiaro che i piemontesi avevano maggiore fluidità di manovra, il che ha imbrigliato i padroni di casa in una serie di occasioni, impegnando in blocco il settore difensivo. Al 28’ un fallo di De Luca su Frigerio ha consentito ai grigi di scoccare un tiro (autore Borghi) alcuni metri fuori area che, evitata la barriera si è infilato nell'angolo sinistro di Bartolini. Rete scioccante per i locali che si sono subito afflosciati anche se non hanno rinunciato a tentativi offensivi. Ma la ripresa ha trasformato i ragazzi di Tagliavini in autentici leoni... ». Seppure in rapida sintesi abbiamo passato in rassegna i commenti dei corrispondenti triestini. Sorprende che nessun collega abbia accennato all'incidente accaduto a Colombo, la chiave di volta dello schieramento piemontese. L’Alessandria ha modificato, seppure forzatamente i piani, a seguito della rinuncia del forte stopper. La Triestina ne ha approfittato per 'stringere" gli alessandrini al limite dell’area di rigore, per porre in difficoltà il pur bravo Zanier che ha rimediato, a sua volta, una botta per cui difficilmente sarà in campo mercoledì prossimo a Vigevano. Analizzare il comportamento dei grigi nella ripresa è arduo per i motivi ai quali si è accennato. Indipendentemente dalla sconfitta, sotto certi aspetti immeritata, resta la prova maschia fornita nei primi quarantacinque minuti. La compagine di Trebbi a ranghi completi non solo è andata a segno su punizione, ma ha mancato ripetutamente il raddoppio, la rete della tranquillità. Un complesso in piena salute capace in futuro di fornire altre prove di carattere. Qualcosa ovviamente non funziona alla perfezione. 11 centrocampo, ad esempio, nella ripresa si è lasciato prendere la mano dagli avvenimenti; la difesa ha concesso maggiore spazio ai rosso-alabardati con le conseguenze ben note. Diciamolo chiaramente: le reti dei giuliani sono scaturite per alcune ingenuità della nostra retroguardia. Sono appunti e considerazioni che Trebbi e Viviani prenderanno in considerazione in vista dei prossimi impegni. La sconfitta non deve abbattere per le considerazioni sopra accennate. « Esiste una costellazione, quella del gioco del calcio, all'interno della quale tutto è possibile. Uno spazio nel quale non sono ammessi stupori ne recriminazioni, e le gare che fanno parte di questa costellazione non sempre sono la somma di ogni bene e di ogni male. Al termine di Triestina - Alessandria gli uomini di Tagliavini sono andati al centro del campo, le braccia levate al cielo, i volti felici, a raccogliere gli applausi, mentre i grigi alessandrini uscivano dal campo a capo chino sotto il peso di un più che legittimo dispetto. Cose che capitano, ma che sono amare come il fiele. Perché se una squadra meritava di vincere — prosegue il collega Gianni Piterà — o al minimo strappare un match pari, quella era l’Alessandria; un’Alessandria che fin quando non è stata costretta, per causa di forza maggiore a rinunciare a Colombo, colpito accidentalmente da Zanier alla schiena, si è dimostrata viva, brillante, determinata nell’atteggiamento dei singoli e gestita nel collettivo con puntualità e raziocinio; che non ha guadagnato punti per la sua classifica, ma può avere acquisito la certezza di essere perfettamente in linea per competere a qualsiasi livello di campionato. I grigi hanno "fabbricato” foot-ball di prima qualità e sono andati più volte vicino al raddoppio per scelta consapevole che era quella di imporre fin dall’avvio il proprio discorso, vigoroso. Fra l’altro Viviani e Trebbi riescono a determinare sulla fascia centrale certe marcature prefigurate a tavolino e lo strapotere tecnico e tattico dei loro uomini costringe la Triestina a tenersi prudentemente sottocoperta e a navigare controvento e controtempo. Purtroppo per l’Alessandria il malaugurato incidente occorso a Colombo, ha letteralmente scompaginato lo spartito che fino allora aveva recitato. Lo scambio delle marcature con il logico variare degli schemi tattici, ha fatto scoppiar la santabarbara e l’Alessandria lottando sempre con il cuore, ma senza la lucidità necessaria è colata a picco ». Mister Trebbi lunedì ha immediatamente ripreso il lavoro in vista della gara di oggi. Della comitiva saranno sicuramente assenti il portiere Zanier e Colombo. La formazione? Le possibilità seno diverse: è possibile il rilancio di Rolfo, inserimento di almeno un giovane per consentire l’avvicendamento. L’Alessandria scenderà in campo orientata verso la suddivisione della posta in attesa di affrontare il retour match in condizioni di tranquillità. Vogliamo tentare di indovinare lo schieramento iniziale? Vezzulli, Giglio, Di Brino, Borghi, Romei, Alberti, Baretta (Pileggi), Vianello, Marnilo (Rolfo), Pileggi (Vanara), Frigerio. A disposizione Ghezzi, Morandi e un ragazzo della Primavera. L’undici mandrogno giocherà ovviamente con un occhio alla prima partita interna con il Pergocrema sperando di riavere sia Zanier che Colombo, due colonne della squadra grigia (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA PUNITA A TRIESTE Troppo prudente si è fatta raggiungere e superare nel secondo tempo La paura di vincere dell'Alessandria è stata punita da una Triestina imbaldanzita dalla tattica rinunciataria attuata dai grigi nel secondo tempo. Passata in vantaggio al 28' grazie ad un calcio piazzato magistralmente battuto In rete da Borghi sulla sinistra del portiere, l'Alessandria ha tenuto banco fino al riposo. La prima parte della gara era stata a dire il vero caratterizzata da un sostanziale equilibrio in campo, con le squadre ben disposte a darsi battaglia e con numerose occasioni sui due fronti. Ottenuto il vantaggio l'Alessandria ha poi «maramaldeggiato» fino alla fine del tempo, mettendo in ve¬ trina azioni ariose ben impostate da un centrocampo fluido. Costruite dunque le basi per una bella vittoria, grazie ad un inizio di gara franco e spavaldo, l'Alessandria ha poi smantellato tutto ciò che di buono aveva edificato con una ripresa decisamente balorda. Arretrate le linee mediane a ridosso dell'area di porta, ha favorito l'arrembaggio di una Triestina, imbaldanzita dalla tattica avversaria. Sono piovute cosi folate su folate e, fatalmente, sono giunte anche le reti; due prodezze di Andrete (53') e Drl (77') hanno messo a terra 1 grigi, che in due altre occasioni sono stati sul punto di capitolare. Poteva dunque vincere ma ha rischiato di essere travolta questa Alessandria bella nel primo tempo e irrazionale nel secondo — votandosi alle barricate ha sciupato un'eccellente occasione per ottenere una vittoria per la quale c'erano tutte premesse, non esclusa una certa tendenza arbitrale a voler castigare in tutti i modi i padroni di casa. (La Stampa - Ed. Sport Italo Soncini) Risultati: Albese - Udinese 1-2 Bieilese - Treviso 0-0 Clodiasottomar.-Piacenza 1-2 Juniorcasale - Sant'Angelo 2-0 Lecco - Bolzano 2-0 Mantova - Cremonese 2-2 Pergocrema - Padova 1-0 Seregno - Pro Patria 2-0 Venezia - Pro Vercelli 1-1 CLASSIFICA: Udinese p.20; Lecco, Cremonese 19; Mantova 17; Pro Vercelli 16; Juniorcasale, Piacenza 15; Treviso, Bolzano 14: Alessandria, Sant'Angeio L. 13; Triestina, Biellese, Pergocrema 12; Albese, Seregno,Venezia 9; Padova 8; Clodiasottomarina, Pro Patria 7 Marcatori: 8 reti: Pellegrini (Udinese) e Molta (Juniorcasale); 6 reti: Marullo (Alessandria), Zandegù (Lecco), Cavagnetto (Pro Vercelli). 5 reti: Bercellino (Biellese), D’Urso (Bolzano), Canzi (Seregno), De Bernardi (Treviso), Dri (Triestina), Ghidoni (Venezia) Il punto sul campionato Zero a zero tra Biellese e Treviso, logica conclusione di una gara tra le più scialbe viste in questa stagione: gli ospiti sono scesi in campo imbottiti di difensori con l'evidente intento di portarsi a casa un punto e hanno raggiunto l'obiettivo senza difficoltà. La gara di Casale si è decisa nel giro di un minuto grazie al gol di Riva al 33', palla al centro e Motta ha trovato la seconda rete: l'essenziale della gara è tutta qui. A Venezia la gara è finita in parità ma, con un pizzico di fortuna, gli ospiti avrebbero potuto vincerla. Il Clodia, sceso in campo con tre punte, sul campo del Mantova, ha lasciato le redini del gioco nel primo tempo all'avversario che non ha avuto difficoltà a chiudere in vantaggio la frazione ma nella ripresa è riuscito a dimezzare le distanze. Importante risultato per il Piacenza.