Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
19-12-1976 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Pro Vercelli US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 26. Marullo M.[A] 1. Cavagnetto [Pr]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Romei Roberto, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Pileggi Danilo [73. Baretta Giancarlo], Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Rolfo Orano, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Castellazzi, Sadocco, Balocco, Merli, Codogno, Rossetti, Magrini, Jori, Cavagnetto, Mazzia, Maruzzo. A disp.: Soragna, Tarchetti, Scandroglio. All.: Montico Antonio

Arbitro: Castaldi Gianluca (Vasto)
Note
Espulso 86. Borghi [A]. Ammoniti Magrini per gioco pericoloso, Jori [P];Borghi [A]; Maruzzo[A]; Rossetti [P] Spettatori 2.000 circa di cui 1.362 paganti per un incasso di 3.242.400 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
A CAVAGNETTO "SPEEDY RISPONDE... MARULLO I " bianchi” dominano nella prima frazione di gioco: i " grigi ” replicano nella ripresa © Vano il lungo serrate davanti alla porta di Castellazzi © Nel finale l’arbitro espelle capitan Borghi © Critica la situazione societaria: Viviani fa le valigie? Trebbi e Viviani accendono un cero; si staccano dalla fatidica quota tredici per salire un gradino sopra. Il tredici, alla povera Alessandria, di fortuna non ne ha portato. I grigi, vincitori alla grande con il Mantova, sono successivamente scivolati a Trieste e in casa con il Pergocrema. L’appuntamento con il derby era pertanto importantissimo per uscire dalle secche, per agguantare la media del punto a partita, indispensabile per evitare ulteriori cardiopalmi agli esausti tifosi. E’ accaduto invece il fattaccio a soli trenta secondi dall’inizio della partitissima con la Pro Vercelli. L’arbitro fischia l’inizio, Cavagnetto appoggia su Mazzia (il "vecchio” Bruno é sempre all’altezza della situazione) pronto a servire Maruzzo che si libera su Cavagnetto. Il centravanti da una trentina di metri fa partire un pallone teso verso la rete di Zanier, che resta immobile, mentre il pallone si insacca in rete. La lancetta dei secondi è ferFiocco azzurro in casa Feola La casa del dirigente ia squadra Mobile dott. Fernando Feola è stata allietata dalla nascita del primogenito, Marcello. Alla sig.ra Anna e al dott. Feola le felicitazioni della redazione de « Il Piccolo ». ma sui trenta secondi, quasi un record. Esultano i bianchi, si ammosciano i grigi. Il gol ha lasciato il segno. 1 malefici influssi del ”13” persistono? L’Alessandria freddata pare in balìa di un avversario deciso a sfruttare il momento favorevole. 11 gruppo di fedelissimi è ammutolito, la speranza di cogliere un successo scacciacrisi pare essersi dissolta sul diabolico tiro di Cavagnetto, centravanti prontissimo a sfruttare ogni occasione. I ragazzi di Borghi seppure choccati insistono affannosamente in avanti alla ricerca della rete del pareggio. E’ un assedio disperato: i vercellesi sfruttano il vantaggio e giocano sulla difensiva chiaramente intenzionati a trafiggere in contropiede. Ad aggravare la situazione si ag. giunge l’arbitraggio di Castaldi sul quale molto si può discutere sulle interpretazioni dei falli, e sulle ammonizioni che distribuisce in abbondanza a danno dei meno colpevoli. Il miracolo imprevisto giunge al 26’ quando il portiere Castellazzo rimette corto una palla su Balocco pronto a restituirgliela in malo modo. Il pallone invece di finire tra le braccia del portiere si avvia verso la rete incustodita inseguito da Marullo che gli da il colpo di grazia ed è 1-1. Il riconquistato pareggio rianima gli alessandrini pronti a cercare il raddoppio, ma nella squadra qualcosa non si muove secondo i piani. Le manovre sono accettabili sino a tre quarti; è nella fase conclusiva che gii alessandrini difettano e la Pro Vercelli ne approfitta per bloccare gli inserimenti e rilanciare gli attaccanti a rete. Sadocco privo di marcature si destreggia sulla destra appoggiando numerosi palloni al centro. L'undici di Trebbi seppure rincuorato rischia grosso allo scadere, nel momento in cui Rossetti fa spiovere il pallone per Cavagnetto lestissimo a colpire di testa: la sfera si schiaccia sul paio alla destra di Zanier e torna in campo. Un altro scampato pericolo a dimostrazione che i "cugini” sono tutt’altro che disposti a regalare punti ai più... deboli. La sintesi delle azioni decisive del primo tempo confermano Io stato di incertezza che ha dominato il derby. L’Alessandria che per meglio fronteggiare l’avversario aveva rinunciato a Vanara inserendo Romei, mediano di propulsione, ha sofferto gli inserimenti di Giglio in attacco. La difesa affidata a Alberti, Di Brino e Colombo si è trovata sovente "scoperta”, in balìa dei vercellesi abili nel fare viaggiare velocemente il pallone invece di "portarlo" onde addormentare la partita. Altra spiegazione non può essere trovata alla rapidità delie penetrazioni avversarie nell’arca dei padroni di casa. Un’Alessandria conseguentemente meno carburata di altre occasioni, incerta nell'affondare i colpi nonostante la compattezza di un centrocampo sin troppo rigido considerata la presenza di quattro-cinque mandrogni sulla fascia centrale del campo. Gli sganciamenti avvengono con il rallentatore a danno delia resa dell’intero collettivo al quale va riconosciuto il merito di sapere battagliare con determinazione nella buona e nella cattiva sorte. Carenze di impostazione oppure tecniche? Rispondiamo all’una e all’altra alla luce di quanto si è visto in campo durante i novanta minuti del derby. Esaminiamo ad esempio Giglio, terzino fluidificante incaricato di sorvegliare Magrini. L’ex comasco sa destreggiarsi con naturalezza tra gli avversari: in dribbling possiede un ottimo controllo di palla. 11 ragazzo esce dalla mischia con la consumata esperienza del campione, ma al momento di appoggiare la sfera sbaglia tutto annullando quanto di buono ha fatto in precedenza. Analogo potrebbe essere il discorso per Frigerio sul quale ci siamo lungamente soffermati in altre occasioni. La mancina grigia è un generoso pronto a gettarsi nella mischia, a contrastare l’avversario carente tuttavia nel pescare con decisione il gol nonché nello scambio con il compagno. Nella ripresa ha avuto sul piede ben tre palle gol: in due occasioni gli avversari lo hanno steso, nella terza ha indugiato invece di cercare l’azione di forza verso Castellazzi senza preoccuparsi se il "salto” dell’avversario sarebbe riuscito o meno. Altrettanto potremmo scrivere di Marullo pronto tuttavia a sfruttare ogni indecisione degli avversari per "rapinare” il gol. Un capitolo a parte merita Pileggi, un ragazzo atleticamente dotato, ma che fatica ad inserirsi nel vivo dell’azione, ad impostare per i compagni. Il nazionale ha giocato un discreto primo tempo, infine ha gettato la spugna costringendo Trebbi a sostituirlo con Baretta. Le recenti prestazioni del diciottenne lasciano trasparire un appannamento di condizione più psicologico che fisico. E’ lo stress della prima parte della stagione ad incidere sulla promessa alessandrina? Lo sapremo alla ripresa delle ostilità, nel momento in cui sarà necessario rimboccarsi veramente le maniche per uscire dalle secche di una situazione altamente drammatica. L’Alessandria chiuso il primo tempo in parità ha tentato disperatamente di rovesciare le sorti della partita con un carattere e una determinazione degna della massima considerazione. Rovesciandosi ripetutamente oltre la metà campo, gli alessandrini hanno legittimato il "regalo” di Balocco colpendo una traversa con Vianello e andando vicinissimi al successo con Frigerio. L’arbitraggio di Castaldi, a dire il vero, non ha favorito la riscossa. L’atteggiamento di alcuni giocatori bianchi meritava ben più del cartellino giallo. Il direttore di gara con una valutazione personale ha infine punito ingiustamente i locali con l’espulsione di capitan Borghi dimostratosi eccessivamente impulsivo su una reazione di Jori. L’Alessandria facendo appello al carattere, seppure ridotta in dieci, è riuscita a condurre il pareggio in porto, a salvarsi da una sconfitta immeritata considerata la carica evidenziata nella seconda frazione della partita. Un pareggio che possiamo considerare equo, ma che lascia l’amaro in bocca ai tecnici e agli sportivi. Nel calcio non basta dannarsi l’anima per agguantare la palma del successo; occorrono altre componenti non ultima l’imparziale direzione di gara. L’arbitro giocando con il coltello tra i denti deve dimostrarsi al di sopra della mischia colpire i difensori con lo stesso metro che solitamente si usa per gli attaccanti. 11 signor Castaldi ha invece sorvolato su troppi interventi da ammonizione o da espulsione contribuendo ad innervosire gli animi a rendere drammatica la parlita. L’Alessandria con le proprie forze, senza aiuti esterni ha aggiunto un altro punto alla magra classifica, un punto importantissimo considerato il proseguo del campionato. La compagine grigia dopo la sosta natalizia sarà impegnata in due trasferte consecutive (Udinese e Piacenza) indi incontrato il Padova al Moceagatta sarà nuovamente costretta a viaggiare per altre due domeniche. Un calendario ricco di incognite considerato il potenziale atletico dei mandrogni e la levatura degli avversari. Cosa aggiungere sul derby disputatosi in uno stadio semideserto? Sull’andamento del primo tempo ci siamo soffermati in apertura: il gol-lampo di Cavagnetto ha praticamente fatto saltare il piano tattico iniziale; il pareggio di Marullo ha consentito alla squadra di rimettersi in sesto, di cercare di aggiudicarsi i due punti. Alla compagine di Trebbi è mancato, almeno nella ripresa, l’indispensabile movimento per scompaginare il pacchetto difensivo dei bianchi. Gli interscambi sono rari, troppi giocatori operano nel classico fazzoletto invece di distendersi a tutto campo. Rinunciando ad operare sulle fasce — in troppe occasioni le estreme erano terra di nessuno —- si facilita inevitabilmente la squadra in posizione difensiva. 1 soli a tentare’ di creare spazio risultano Borghi e Vianello. Il capitano ha lottato con la consueta cattiveria per trascinare i compagni verso la rete avversaria: non ha brillato nell’impostazione degli schemi, ma si è adoperato nel cucire i tronconi, nel tentare la conclusione o nell’impostare l’offesa a vantaggio di Frigerio e Marullo. Purtroppo è finito anzitempo negli spogliatoi privando la squadra di una guida preziosissima nei momenti in cui l’avversario preme oppure è necessario sostenere il contropiede. Il giovane Vianello si è confermato con Romei tra i più combattivi. Il movimento non è mancato grazie ai due giovani alfieri grigi, peccato che gli altri compagni non li abbiano assecondati. In difesa^ l’elogio è di prammatica per Di Brino e il libero Alberti ornato sui livelli della scorsa stagione. Il ragazzo dimostra freddezza nei momenti di maggior pressione avversaria; gioca il pallone con giudizio invece di sbarazzarsene. Una nota lieta ricordando il difficile avvio dello studente universitario. Lo stopper Colombo impegnato con un Cavagnetto mobilissimo e grintoso ha faticato più del previsto per tenerlo a bada. Per Antonio si è trattato di una giornata calda: il vercellese infatti lo ha messo sovente alla frusta costringendolo a fare appello al mestiere per tentare di contenere il danno. Alquanto incerto è apparso invece Zanier sorpreso sia sul tiro del centravanti in fase d’apertura che in occasione del palo. Una giornata storta? Conoscendo l’estremo difensore grigio non sussistono dubbi in proposito. Archiviato il terzo e ultimo derby del girone di andata i grigi si apprestano giovedì prossimo ad affrontare il Vigevano per i sedicesimi di finale di Coppa Italia .semiprofessionisti. Trebbi e Viviani tornano per la terza volta in terra lomellina: le precedenti gare furono sospese per la pioggia e la nebbia. Sarà la prossima la volta buona? 11 clan alessandrino se Io augura di cuore considerati gli impegni del prossimo gennaio. Sulla formazione ancora nulla di deciso: i misters grigi affronteranno l’impegno schierando la formazione migliore. Giocatori e tecnici sono intenzionati a proseguire oltre per cui cercheranno di contenere la pressione dei padroni di casa per poi contrarli nella gara di ritorno che si disputerà al Moceagatta. La prossima settimana « Il Piccolo » del mercoledì non uscirà: l’appuntamento è per l’anno nuovo. Alla ripresa delle ostilità. come preannunciato la scorsa settimana, potrebbero esserci delle grosse novità. L’ing. Sacco ha deciso di mettere in vendita TAlessandria. L’industriale di Spinetta Marengo a vrebbe chiesto mezzo miliardo (Pileggi e Marnilo sarebbero e. sciusi dalla cifra) ma la cifra è trattabile. Le trattative subito iniziate sono al momento in fase stagnante: ogni decisione è rinviata a fine anno. Il gruppo interessato a rilevare l’Alessandria U.S. ha fatto sapere che darà una risposta nei prossimi giorni. La situazione in seno al sodalizio di via Gentilini è delicata. I giocatori non percepiscono lo stipendio da due mesi, diversi creditori bussano alla porta. Sull’argomento mister Viviani è molto esplicito: «Nei prossimi giorni avrò un incontro con l’ing. Remo Sacco per definire una linea da seguire. Se le promesse o le avance di luglio non saranno mantenute lascerò l’Alessandria. Non mi piace fare la testa di legno in una società che non abbia prospettive per il futuro ». Il tecnico genovese pare intenzionato a fare sul serio partendo da una posizione di forza. Alcune società di serie B lo hanno interpellato per cui noti intende lasciarsi sfuggire l’occasione di accasarsi in un sodalizio , tranquillo e con prospettive definite. Arriveremo al divorzio tra Sacco e Viviani? E’ assai probabile se l’industriale spinettese proseguirà nella politica dilatoria sinora seguita. L'anno nuovo potrebbe aprirsi per i grigi con nuove prospettive se andrà in porto l’operazione cessione; in caso contrario cosa accadrà? Rispondere alla domanda è tutt’altro che facile conoscendo le promesse di marinaio della famiglia Sacco. Tra i tifosi e l'attuale dirigenza si è creata una frattura insanabile o quasi: basta sfogliare i giornali per accorgersi che le presenze al Moccagatta sono in lenta continua diminuzione. Per riaccendere i vecchi entusiasmi, per spronare la squadra è indispensabile il colpo di timone senza il quale il futuro sarà sempre più.... grigio. Le speranze al momento sono unicamente riposte nel gruppo di persone che potrebbero, sciogliendo le precedenti riserve, avviare un dialogo nuovo, riportare la squadra grigia sui livelli auspicati dalla massa dei tifosi. « Qualora l’operazione dovesse andare a compimento — ha confidato uno dei papabili nuovi dirigenti — cercheremo di costruire un’Alessandria degna del suo passato. Occorrerà del tempo, ma riusciremo ». I proponimenti sono validi, ma al momento ogni decisione è rinviata ai prossimi giorni, al sì di alcune persone in grado di assicurare all'Alessandria una vita meno travagliata, una esistenza capace di rappacificare i tifosi con la squadra. Augurandoci che "Babbo Natale” porti nella gerla il grande regalo, porgiamo ai tifosi che ci seguono, un felice anno nuovo e un arrivederci da Udine, dal campo di una delle grandi favorite del girone A: pure nel calcio, a volte, accadono miracoli.. (Il Piccolo - Il Gattopardo) UNA RETE PER PARTE AD ALESSANDRIA Va in vantaggio la Pro Vercelli dopo 35 secondi con Cavgnetto. Pareggia Marullo Subita una rete dopo appella 35 secondi, l'Alessandria è riuscita a ristabilire le sorti verso la mezz'ora con un gol molto fortunoso, e sull'1-1 si è concluso questo ennesimo derby tra i grigi, oggi in maglia rossa, e i bianchi della Pro Vercelli. Un derby giocato forse con troppa fallosità, specialmente da parte vercellese, e che certo non ha ricordato gli antichi scontri tra due delle squadre di quello che fu il famoso «quadrilatero del calcioli. A dimostrare la fallosità stanno i molti ammoniti: Magrini, lori, Maruzza, Cavagnetto e Rossetti per la Pro Vercelli, Romei e Borghi per l'Alessandria. A quattro minuti dal termine l'arbitro Castaldo ha espulso Borghi — alla seconda ammonizione — con una decisione molto discutibile, su fallo della mezzala grigia su Cavagnetto. Una decisione che ha irritato i tifosi, alcuni dei quali si sono sfogati con una violenta contestazione contro la « panchina » vercellese. Altri ti/osi, invece, prima dell'inizio, avevano contestato i dirigenti dell'Alessandria: la società aveva fatto sapere che oggi non valevano le tessere, e alcuni spettatori, non gradendo la decisione, hanno fatto intervenire la forza pubblica. Fischio d'Inizio e palla a favore dell'Alessandria, ma è subito un rovesciamento di fronte e Cavagnetto, raccolto un bel centro di Mazzia, sorprende da 30 metri Zanier. Sono appena trascorsi 35" e l'Alessandria è già in svantaggio. La reazione dei grigi è disordinata e senza risultato. Al 19' è di lori un tiro pericoloso che Zanter salva. Al 26' il pareggio. La palla arriva in area vercellese; incomprensibile malinteso tra il portiere Castellazzi e il terzino Balocco, la porta resta completamente sguarnita e Marnilo non fui difficoltà a rincorrere il pallone e appoggiarlo nella rete. Tiro di Vìanello al 28', il portiere si lascia sfuggire la palla, ma nessuno è pronto ad intervenire. Un minuto dopo il forte tiro di Borghi su punizione supera la barriera ma Castellazzi salva in corner. Saranno, al termine, 5-1 a favore dell'Alessandria. Al 40' palo di Balocco. Nella ripresa i grigi si fanno più pericolosi; al 46' il Uro di Borghi viene deviato in corner da Balocco. Al 48' centro dì Pileggi, di testa colpisce bene Frigerio ma il portiere para. Ancora un minuto ed è la testa di Mazzia a mettere in difficoltà Zanier, che respinge; troppo alto il successivo tiro di Sadocco. Insistono i grigi all'attacco, ma la difesa vercellese libera bene anche se troppo duramente: almeno tre volte Frigerio, lanciato a rete, viene falciato. E' ancora di Frigerio il bel Uro di testa al 40' che il portiere riesce a parare. Poi lo scontro Cavagnetto-Borghi e l'assurda espulsione di quest'ultimo. Benché ridotta in dieci l'Alessandria non perde la calma e sull'1-1 si conclude il derby. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro Risultati: Albese - S. Angelo Lod. 1-0 Biellese - J. Casale 1-2 Mantova - Udinese 0-1 Padova - Treviso rinv. Pergocrema - Bolzano 0-0 Piacenza - Lecco 1-0 Seregno - Cremonese 0-2 Triestina - Clodiasott. 1-0 Venezia - Pro Patria 1-2 CLASSIFICA: Cremonese 23 Udinese 23 Lecco 21 Mantova 18 Pro Vercelli 18 Piacenza 18 Juniorcasale 17 Bolzano 17 Treviso* 16 Triestina 15 Pergocrema 15 Alessandria 14 S. Angelo Lodig. 14 Biellese 12 Albese 11 Seregno 10 Pro Patria 10 Padova* 9 Venezia 9 Clodiasottomarina 8 *una gara in meno Marcatori: 9 reti: Motta (Juniorcasale); 8 reti: Pellegrini (Udinese); 7 reti: Zandcgù (Lecco), Cavagnetto (Pro Vercelli), Marullo (Alessandria). Il punto sul campionato Un'uscita difettosa di Carnelutti, sfruttata abilmente da Basili, è costata cara al Mantova, contro l'Udinese che ha cosi subito la prima sconfitta interna, la partita avrebbe dovuto chiudersi sul pareggio tenuto conto che il Mantova ha attaccato per quasi tutto il match. La settimana di Natale ha regalato ai tifosi dell'Albese la vittoria contro il S.Angelo, la prima vittoria casalinga che ha permesso di tirare il fiato: il gol della vittoria è stato segnato da Pavoni al 78'.