Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
02-01-1977 - Giornata: 16 - Udine - Friuli


Udinese AC - Alessandria Calcio US 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 2. Pellegrini [Ud] , 5. Groppi [Ud]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Romei Roberto, Colombo Antonio, Borghi Ambrogio, Baretta Giancarlo [60. Ghezzi Ivan], Vianello Ennio, Marullo Michele, Vanara Elio, Frigerio Emilio A disp.:Rolfo Orano, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
UDINESE AC: Marcatti [51. Paleari], Bencina, Lomonte, Bracchi, Groppi, Apostoli, Basili, D'Alessi, Pellegrini, Gustinetti, Galasso, A disp.: Fanesi, Sartori. All.: Fongaro

Arbitro: Migliore (Salerno)
Note
Espulsi: Bracchi [U]; Bencina [U] Ammoniti: Bencina [U], Colombo [A], Bracchi [U]. Spettatori paganti 7500 circa per un incasso di 23 milioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
L’UDINESE MOM PERDONA: 2-0 «Buca» la difesa grigia e i bianconeri « impazziscono» Partenza razzo della capolista che centra il bersaglio nello spazio di quattro minuti: segna Pellegrini al 1', raddoppia Groppi al 4'. L’Alessandria, superato il momento critico, riordina le file contenendo gli scatenati avversari che costringono Zanier ad una serie di grandi interventi per evitare il peggio. Inspiegabiii incertezze della retroguardia. L'undici di Trebbi si "sveglia” nella ripresa stringendo d'assedio la rete dei friulani senza trovare lo spiraglio per consentire alle punte Marnilo e Frigerio di andare in gol. Il risultato è sostanzialmente giusto anche se i grigi hanno regalato agli avversari il vantaggio. Tra i migliori Zanier, Vianello, Vanara e le due punte Il 1977 sarà l’anno dell’Udinese? Nel moderno stadio ’’del Friuli” (realizzato dall’Amministrazione comunale con una spesa di tre miliardi di lire) l’undici di Fongaro ha fornito domenica un saggio delle sue grandi possibilità. I "bianconeri” dispongono di un potenziale atletico-tecnico notevole che gli consente di aggredire l’avversario con un gioco impostato sulla velocità, sul cambio ’’di marcia”. Il trio d’attacco composto da Basili (con la maglia numero 7, ma in realtà funzionante come prima punta), dall’inarrestabile Pellegrini, un ventunenne di cui sentiremo spesso parlare e dall’insidioso Galasso assicura alla capolista un potenziale offensivo di grande efficacia. Alle spalle del trio in continuo movimento Gustinetti e D’Alessi, quest’ultimo operante in posizione arretrata per meglio lanciare in profondità gli attaccanti e l’intelligente Bracchi. Un specie di rullo compressore difficile da contenere. L’avversario è perennemente costretta a cercare di tamponare i buchi, ad innalzare barriere per contenere le folate offensive dei friulani. Udinese incontenibile? Dovendo tracciare un parallelo tra gli uomini di Fongaro e quelli di Angeleri (il primato in classifica è in coabitazione con la Cremonese) diremo che i bianconeri sono più spumeggianti dei grigiorossi che si affidano alla saldezza del centrocampo per contenere le sfuriate avversarie ed imbastire la offesa. I lombardi giocano con maggiore praticità praticando un calcio più compassato, meno appariscente, m a non per questo meno redditizio. Le capoliste operano con mentalità diametralmente opposte anche se ottengono gli stessi risultati. Un pronostico? L’ago della bilancia si sposta verso l’undici di Fongaro, per l’esuberanza dei suoi uomini che si affidano ad un calcio atletico che consente loro di "freddare” l’avversario con scatti perentori, tali da disorientare le retroguardie avversarie. All’Alessandria è toccato domenica di saggiare la consistenza dell’Udinese in cerca della vittoria, sul terreno amico, dall’ottobre scorso. Sinora aveva collezionato quattro pareggi riguadagnando i punti perduti in casa, in trasferta a conferma che il primato si difende sul terreno amico, ma si potenzia sui campi avversari. L’undici di Trebbi e Viviani, nettamente chiuso dal pronostico, ha pagato lo scotto delle ingenuità che contraddistinguono le prestazioni del pacchetto offensivo. I tecnici costretti a rinunciare allo squalificato Alberti e al nazionale Pileggi rimasto nel Meridione al capezzale del nonno morente, hanno agito secondo logica spostando Borghi nel ruolo di libero per garantire alla retroguardia maggior saldezza. Sistemato il reparto davanti a Zanier hanno inserito Vanara a centrocampo con compiti di regia affiancato da Vianello e dal giovane Baretta. La miglior formazione del momento considerata la limitatezza dell’organico ridotto all’osso. L’intendimento dei misters alessandrini era di bloccare i padroni di casa sul centrocampo, consentendo ai difensori d ’intervenire in seconda battuta. La riuscita dell’operazione ”anti Udinese” studiata nei minimi particolari è purtroppo saltata dopo soli sessanta secondi di gioco, il tempo necessario per consentire agli spettatori di compiere una carrellata degli schieramenti. L’Alessandria batte il calcio d’inizio e la palla entra subito in possesso dei bianconeri. D'Alessi da centrocampo con un lungo lancio ’’pesca” Pellegrini sulla destra. L’attaccante stringe verso l’area di rigore affrontato da Colombo, lo aggira costringendo Zanier ad uscire dai pali. Davanti alla porta grigia si forma un assembramento di giocatori che rendono difficile l’interpretazione dell’azione. Pellegrini calcia, la palla subisce una deviazione finendo sui piedi di Basili che la sospinge in avanti; interviene Romei che la sbuccia imprimendogli uno strano movimento rotatorio. Pellegrini, tra tanti compagni e avversari indecisi, aggira il grappolo di atleti, raggiunge il pallone depositandolo nella porta sguarnita. La lancetta dei secondi non ha ancora percorso interamente il giro: è il primo gol dell’anno, è il gol che consente ai padroni di casa di sbloccare il risultato, di affrontare la gara ad ampio respiro. Lo stadio del Friuli si trasforma in una bolgia. L’Alessandria colpita a freddo non sa capacitarsi dell’accaduto, pare incredula davanti alla realtà. Il vantaggio galvanizza i bianconeri infliggendo agli alessandrini una dura punizione. L’Alessandria non è nuova a disavventure del genere: era accaduto con il Clodiasottomarina nella prima di campionato, poi il fattaccio si era ripetuto nel derby con la Juniorcasale, ma i mandrogni si erano ripresi. E’ indubbio che l’infortunio ha condizionato la compagine grigia determinando tra gli atleti sbigottimento, incredulità. Concedere ad un avversario del calibro dell’Udinese una rete di vantaggio a soli sessanta secondi dal via, significa gettare al vento ogni possibilità d’inseguire il pareggio, di tentare con il trascorrere dei minuti il colpo gobbo. Le sorprese non sono finite. Trascorrono tre minuti e i bianconeri raddoppiano, complici anche in questa occasione gli alessandrini. I friulani battono dalla bandierina un calcio d’angolo ed il pallone perviene a Gustinetto che centra alto: la testa di Groppi svetta e la palla entra nell’angolo alto alla destra di Zanier. Giù il cappello all’Udinese brava e nel contempo fortunata: la capolista nulla improvvisa, costruisce il gioco attraverso una meccanica ben precisa fatta di rapidi scambi, di triangoli, di sovrapposizioni, d’inserimenti dalle retrovie. Il primo tempo è un inno al gioco del calcio. I bianconeri si difendono e attaccano a fisarmonica mettendo a nudo le pecche della squadra alessandrina, specie a centrocampo e in difesa. I ragazzi di Fongaro giocando a briglia sciolta stringono nella m orsa l’avversario e solo la bravura di Zanier, in buona giornata, evita che il passivo subisca proporzioni tennistiche. La capolista svolge un gioco impressionante e potente. Zanier al 12’ deve nuovamente sventare in angolo un tiro al fulmicotone di Groppi. Per cercare di porre riparo a questa supremazia i difensori cercano le maniere dure e Colombo viene ammonito per gioco falloso. I ragazzi di Trebbi non si perdono comunque d’animo e tentano qualche sporadica azione. Giglio prima e Frigerio poi cercano di concludere ma Marcatti evita entrambe le volte la capitolazione della propria rete. Al 22’ si registra una bell’azione in tandem tra Marullo e Frigerio con quest’ultimo che impegna, con un forte rasoterra, l’estremo difensore friulano. Al 26’ scatto perentorio di Pellegrini che brucia sul ritmo Romei e si presenta in area affrontato da Borghi e Zanier: il suo tentativo termina però a lato. Al 28’ azione pericolosa di Gustinetti il cui centro attraversa tutto lo specchio dell’area senza che compagni e avversari riescano ad intercettare. Alla fine della sua corsa la palla perviene a Basili che lascia partire una tremenda spingardata che fortunatamente si spegne a lato. In mezzo allo strapotere tecnico tattico dei bianconeri l’Alessandria non sta certo a guardare e tenta qualche sortita ma i difensori fanno buona guardia e liberano senza patemi. Al 41’ punizione per fallo di Lomonte su Frigerio al limite. Vanara appoggia su Marullo il cui tiro viene ribattuto da un difensore; riprende Vanara che fionda di un palmo sopra la b arra trasversale. Con l’Alessandria Drotesa in avanti terminano i primi quarantacinque minuti. Prima parte della gara nettamente dominata dalla squadra di Fongaro, che ha messo in mostra un gioco ad elevato potenziale tecnico, che ha disorientato e surclassato i difensori grigi, apparsi in chiara difficoltà in alcuni uomini macinati dal rullo compressore dei diretti avversari. La vivacità di Frigerio e Marullo, che con Giglio sono stati gli unici ad impegnare i difensori friulani, non ha potuto finalizzarsi per sbagli di mira e per alcune indecisioni di troppo. Il secondo tempo s’inizia sulla falsariga del primo e al 49’ Pellegrini è già a tu per tu con Zanier e provoca il fallo sul numero uno alessandrino. Un minuto dopo Frigerio lanciato in area da Giglio si scontra con M arcatti, che rimane contuso a terra, per rialzarsi dopo due minuti ma è costretto ad uscire dal terreno di gioco. Anche i grimi devono fare a meno di un uomo per un paio di minuti: si tratta di Romei, colpito al ventre da una violenta pallonata calciata da Pellegrini. Al 64’ Ghezzi che quattro minuti prima aveva rilevato Baretta centra lungo per Giglio che al limite dell’area m anca l'aggancio favorendo la uscita di Paleari che a sua volta aveva sostituito l’infortunato Marcatti. Al 70’ discesa travolgente di D’Alessi che pesca Bracchi smarcato sulla sinistra. Il mediano converge al centro e giunto in are a scocca una tremenda cannonata che Zanier riesce a intercetta re deviando su Colombo che libera definitivamente. Proseguono le azioni: l’Alessandria da qualche minuto preme alla ricerca della rete ed i difensori friulani un pochino deconcentrati ricorrono a qualche fallo di troppo. Al 78’ un a bella serpentina in area di Vianello non trova il necessario riscontro presso gli altri compagni e l’occasione sfuma. L’U dinese si rifà sotto con Basili all’82’, che allunga troppo la palla che finisce a lato dopo avere evitato anche Zanier, oppostosi come estremo baluardo. Tre minuti dopo bell’azione di Marnilo che carte dal cerchio di centrocampo e si porta verso l’estrema sinistra dopo essersi bevuto due avversari. Giunto al limite smista a Romei che era in area sullo sviluppo dell’azione; rapida giravolta di quest’ultimo ma Palean sventa il pericolo per la propria rete m andando in angolo. Abbiamo brevemente sintetizzato i novanta minuti della partita per offrire al lettore i distinti volti dei due tempi. Alla prima frazione di gioco caratterizzati dalla doppietta dei bianconeri e dall’impressionante volume di gioco fa riscontro una ripresa più grintosa e ragionata della form azione alessandrina. La compagine di Borghi superato l’inevitabile scoramento è andata crescendo alla distanza costringendo nella ultima mezz’ora i padroni di casa ad un’affannosa difesa del risultato. Orchestrati da Vanara, inesauribile a centrocampo i grigi hanno cercato ripetutamente il gol della bandiera andando vicinissimi alla conclusione prima con Giglio e poi con Romei. L'andamento complessivo della contesa h a evidenziato il carattere dei piemontesi che pur affrontando a viso aperto un antagonista di tal fatta sono riusciti a contenerlo, a sviluppare gioco, ad inserirsi in area di rigore. L’Udinese ha conquistato meritatamente i due punti, m a cosa sarebbe accaduto se i grigi avessero evitato di subire gol da ’’polli” oppure se l’arbitro avesse concesso la m assima punizione per l’atterramento di Frigerio ad opera di Lomonte ? Il signor Migliore invece ha preferito portare la palla di alcuni centimetri fuori dall’area di rigore. Se fallo c’era non esistono dubbi: l’atterramento era avvenuto dentro la zona proibita e non fuori. Un giudizio complessivo sugli alessandrini? Il portiere Zanier , un ex che ha militato molti anni in biaconero, ha parato l'impossibile. Sulle azioni da rete era praticamente impossibile porvi rimedio. Chiamato ripetutamente in causa si è salvato con molto coraggio anche quando era necessario rischiare per fermare gli scatenati bianconeri. Il terzino Giglio si è mosso con un a certa disinvoltura, ha svolto una mole di lavoro notevole peccando, come sovente accade in ingenuità. Onesta la prestazione di Di Brino chiamato ad un compito difficilissimo: bloccare a turno D’Alessi o Basili che si presentavano in are a a grande velocità. E' apparso chiaramente in difficoltà Romei: il centravanti Pellegrini gli ha fatto vedere in più occasioni i sorci verdi. L’ex sampdoriano è apparso sfocato, incapace d'intervenire con autorevolezza sull’avversario. Una prestazione chiaramente sotto tono nonostante nel finale sia riuscito a riprendersi mancando il gol per un soffio. Se Romei ha balbettato , Colombo ha dovuto fare appello all'esperienza per domare un giocatore mobile come Basili. Lo stopper ha annaspato lungamente prima di trovare la giusta misura, prima di elevarsi sui compagni. Le difficoltà di Antonio si sono ripercosse negativamente sui compagni. Le titubanze hanno finito per rendere più baldanzosi i bianconeri i quali non hanno bisogno di regali per fare valere la maggiore prestanza. Il quadro della rassegna si conclude con Borghi che ha faticato (il giocatore è sceso in campo in non perfette condizioni fisiche per un colpo rimediato nell’allenamento di mercoledì scorso ad Asti) ad inserirsi in un ruolo che ha ricoperto per tante stagioni. Il capitano ha lottato , è vero, m a sovente è venuta meno la chiarezza d ’idea indispensabile per impostare la azione per i compagni. Sottotono l'esibizione di Baretta anche se il ragazzo sa battersi: il divario di classe con il compagno Pileggi è abissale e non basta la volontà per supplire «le carenze di ordine tecnico. Una nota di merito a Vianello la cui prestazione ha notevolmente contribuito ad alleviare il lavoro dei compagni di centrocampo. Il diciannovenne ha lavorato senza tregua puntando sui lanci lunghi per raggiungere i compagni d’attacco. Una g ara intelligente sotto il profilo tattico, da evidenziare per l’agonismo. Il discorso è analogo per Marnilo il quale ha commesso un solo, anche se grave errore, di retrocedere in continuazione. Il goleador grigio ogni qualvolta è venuto in possesso della palla l’ha difesa strenuamente, senza lasciarsi intimorire dalla maggior vigoria degli avversari. Sullo stesso metro Frigerio che non si è certo risparmiato andando vicinissimo al gol. La mancina grigia è apparsa a tratti irresistibile anche se poi si è . . . inceppata al momento del tiro conclusivo. Di Vanara si è scritto : il ’’senatore” ha lavorato sodo a centrocampo intervenendo su ogni palla. N ella ripresa ha costruito azioni su azioni per i compagni cercando disperatamente lo spiraglio per farli filtrare nella m unita retro guardia friulana. Trebbi e Viviani, accettato il responso del campo, si accingono ad affronta re la seconda trasferta consecutiva di Piacenza. Altro impegno proibitivo, ma l’Alessandria stavolta ha assolutamente bisogno di punti per evitare di rotolare nella zona bassa della classifica. Per i grigi la prossima è una gara di vitale importanza: il perderla significa aprire inquietanti interrogativi per il futuro. (Il Piccolo - Il Gattopardo) NESSUN MIRACOLO DELL'ALESSANDRIA A UDINE i bianconeri si assicurano il risultato con due gol in 5' C'era una brutte tradizione da sfatare allo « Stadio del Friuli »: la squadra bianconera, pur essendo in testa alla classifica, non era mai riuscita a disputare una prova convincente davanti al suo pubblico sul terreno inaugurato di recente. Oggi l'Udinese ha vinto comodamente con autorevolezza, segnando nei primi cinque minuti della gara due gol lampo che hanno messo in ginocchio la pur solida squadra piemontese ed ha permesso all'Udinese di vivere per il resto dell'incontro di rendita e anche di sbagliare clamorose occasioni con Basili e Bracchi, senza doversene pentire. A causa dell'abbondante nevicata dei giorni scorsi sembrava che il terreno pesante obbligasse i padroni di casa ad un gioco al rallentatore e guardingo: invece i bianconeri hanno spesso premuto l'acceleratore e giocato in verticale. L'Udinese ha dato vita ai suoi sul fondo sulle fasce laterali rimanendo piuttosto statica nella zona centrale, dove è ritornato capitan Alessi, regista della metà campo, senza strafare e con molta parsimonia. Il primo tempo, a parte il gol di apertura, è stato di marca friulana e l'Alessandria non ha saputo reagire con forza. Soltanto nel secondo tempo, quando i bianconeri hanno dovuto fare a meno del proprio portiere, colpito alla testa in una uscita a tuffo da un calcio d'angolo di Frigerio, l'Alessandria ha cercato di assumere l'iniziativa del gioco. I grigi hanno mandato spesso a dare manforte all'attacco, che viveva della vivacità di Frigerio e Marullo, i terzini Giglio e Di Brino. Negli ultimi venti minuti di gioco gli ospiti hanno assediato l'area di rigore dell'Udinese e hanno sbagliato occasioni per raccorciare con Giglio e Marullo. Il forcing dell'Alessandria ha permesso all'Udinese di rendersi pericolosa con veloci contropiedi e Borghi ha dovuto salvare sulla linea un gol che sembrava già fatto (tiro di Bracchi). Zanier, a sua volta, ha salvato in corner un pallonetto insidioso di Pellegrini. A pochi secondi dall'inizio del gioco Pellegrini si è lanciato sulla destra, in posizione di ala, e quindi si è inserito verso il centro liberandosi dalla marcatura non troppo ortodossa di Romei. Il centravanti bianconero si è trovato nell'area piccola davanti al portiere Zanier, ha scambiato con Basili, ed ha potuto entrare in rete con il pallone. Dopo soli quattro minuti, su un angolo calciato da Galasso, il pallone è andato sui piedi di Gustinetti che dopo aver dribblato un avversario, ha lanciato al centro dove Groppi ha saputo colpire di testa e battere sul tempo di uscita Zanier. Al 50' il portiere Marcatti è uscito dal campo con leggero stato confusionale per uno scontro con Frigerio. Lievi incidenti a Groppi e a Romei. (La Stampa - Ed. Sport - G.C.) Risultati: Albese - Triestina 0-0 Biellese - Seregno rinv. Bolzano - Mantova rinv. Clodia - Pergocrema 1-0 Cremonese - Padova 1-0 Juniorcasale - Pro Patria 0-0 Lecco - Pro Vercelli rinv. Sant'Angelo - Venezia 3-1 Treviso - Piacenza 0-0 CLASSIFICA: Cremonese, Udinese p.25; Lecco* 21; Piacenza 19; Mantova, Pro Vercelli, Juniorcasale 18; Treviso, Bolzano* 17; Triestina, Sant'Angelo L. 16; Pergocrema 15; Alessandria14; Biellese, Albese 12; Pro Patria 11; Seregno, Clodiasottomarina 10 Padova, Venezia 9 *una gara in meno Marcatori: 9 reti: Motta (Juniorcasale) e Pellegrini (Udinese); 7 reti: Marnilo (Alessandria), Zandegù (Lecco), Cavagnetto (Pro Vercelli; 6 reti: Bercellino (Biellese), Canzi (Seregno), Dri (Triestina) Il punto sul campionato Doveva essere una delle partite più facile invece si è tramutata in una grossa delusione: peggior figura dell'anno da parte della Juniorcasale davanti al proprio pubblico: i giocatori si sono fatti imbottigliare da una innocua Pro Patria veramente innocua. Zero a zero tra Albese e Triestina, una delle gare più scialbe disputate dalla squadra ospite: le condizioni del campo, ridotto ad un pantano, non hanno favorito i protagonisti della sfida.