Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
23-01-1977 - Giornata: 19 - Venezia - Pierluigi Penzo


Venezia Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 38. Ghidoni [Ve] 41. Colombo A.[A], 72. Pileggi D.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Romei Roberto, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio, Marullo Michele [52. Rolfo Orano], Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Ghezzi Ivan, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
VENEZIA CALCIO: Sada, Bisiol, Santarello, Bassanese, Lesca, Rossi V., Burla [61. Fanti], Seno, Ghidoni, Scarpa, Enzo. A disp.: Minio, Cagnin. All.: Ardizzon mario

Arbitro: Faccenda Vincenzo (Salerno)
Note
Ammoniti nessuno Spettatori: 700 di cui 267 paganti per un incasso di 467.000 lire. Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Biellese – Seregno 3-0 Lecco – Pro Vercelli 1-1 CON LE ALI DI.. COLOMBO i ''GRIGI' DECOLLANO A VENEZIA Finalmente una boccata d’ossigeno per il vecchio, malandato, Orso grigio. La buona novella giunge da Venezia, un campo tradizionalmente ostico, chiaramente avverso. Le statistiche lo documentano, il ’’nero-verde” è sempre un colore che fa tremare gli alessandrini. L’ultimo successo al « Sant’Elena » risaliva al campionato 1972-73, quando l’Alessandria di Pippo Marchioro, protesa all’inseguimento della coppia Parma-Udinese, scese in laguna per affrontare Fondici di Bigatton ad una sola lunghezza dalla coppia regina. Un incontro da capogiro, l’ultimo grande duello tra Venezia ed Alessandria, davanti ad una cornice di sedicimila spettatori. Dalla capitale mandrogna si mossero in molti per seguire l’ultima disperata impresa di Pozzani, Di Brino, Salvadori, Bianchi, Colombo. L’Alessandria strapazzò i locali, sciorinando un gioco ad alto livello; con una rete per tempo liquidò gli avversari. Fu una delle migliori gare di sputate al Sant’Elena dall’Orso grigio. Il pubblico accettò in silenzio il verdetto: gli alessandrini avevano vinto e convinto gettando le premesse per il primo successo in Coppa Italia semiprofessionisti. Allora furono due punti inutili perchè Parma e Udinese vinsero in trasferta e si giocarono la promozione in B con lo spareggio conclusosi con la vittoria degli emiliani per 2-0. Stavolta l’impennata dell'undici di Trebbi e Viviani vale oro, perchè giunge a puntellare una classifica divenuta improvvisamente pesante a causa della serie di rovesci accumulati nelle ultime sei gare. La compagine di Borghi grazie alla grande e stupenda giornata di Colombo e alla ragionata impostazione, è riuscita a centrare il terzo successo stagionale esterno. Ad andare in gol lo stesso stopper Colombo e il nazionale Pileggi le cui reti sembrano decisive. La pattuglia mandrogna torna a respirare, a guardare al domani con minore apprensioni nonostante il cammino verso la meta di giugno sia arduo con mille trabocchetti. L’Alessandria necessitava di una iniezione di fiducia per uscire dall'oscurantismo, per ritrovare fiducia nei propri mezzi. Superando il Venezia e inguaiandolo terribilmente, la prossima trasferta di Clodiasottomarina sarà affrontata con minore timor panico. La possibilità di iniziare il girone di ritorno con un risultato utile è tutt’altro che impossibile. I nero-verdi, si sa, non costituiscono un baluardo insormontabile, ma al Sant'Elena sanno battersi al meglio. La conferma la troviamo nell'ultimo incontro disputato con la capolista Cremonese. I grigio-rossi dovettero sudare le sette camicie per ridurre alla ragione il fanalino di coda della classifica. Avevamo scritto dopo la poco edificante prestazione con il Padova della crisi morale e psicologica che attanaglia gli alessandrini. La squadra risente dello stato confusionale registrantesi al vertice, per cui allenatore e generai manager devono operare sia sulla condizione atletica quanto su quella morale. La partita di Venezia conferma il nostro asserto. Purtroppo le prospettive future, sotto il profilo prettamente dirigenziale, sono per nulla liete. La situazione all'interno del sodalizio resta precaria. La crisi finanziaria permane indipendentemente dal ricupero dell’ing. Sacco a livello di Immobiliare Roma. Le trattative da tempo avviate per la cessione della società sono chiaramente in fase di stanca. I possibili acquirenti nicchiano davanti alle proposte dell'industriale spinettese deciso a scaricare sui nuovi venuti i pesanti gravami delle passate gestioni. La scelta dei Sacco di offrire la squadra priva di Pileggi e Marnilo ad un costo da capogiro (si parla di mezzo miliardo di lire) ha praticamente gelato sul nascere ogni possibilità di approdare ad un accordo. I contatti continuano, la fiammella è tenuta viva, ma le possibilità di cambiare mano sono purtroppo ridotte al lumicino. Il destino dei grigi resta appeso al solito tenue filo: le possibilità di costruire per la prossima stagione una formazione degna dei trascorsi dell'Orso è ridotta ai lumicino. 1 sodalizi intenzionati a potenziare le strutture tra poche settimane scenderanno in campo per accaparrarsi giovani promesse, per definire la comproprietà. L’Alessandria resterà invece a! palo. Il generai manager Franco Viviani ancor prima di affrontare i programmi futuri deve risolvere le grane di ordine finanziario. La vita della società di via Gentilini prosegue a sussulti: mancano i soldi per pagare gli stipendi, per fronteggiare le richieste dei creditori. Nulla è mutato rispetto agli ultimi anni ad eccezione della defezione costante dei tifosi che hanno perduto ogni credibilità verso una dirigenza ombra capace di spiare unicamente giocatori in grado di assicurare introiti consistenti. E’ il caso del nazionale Pileggi e del centravanti Marnilo, un diciannovenne e un diciottenne sul quale convergono gli sguardi di molte società. Le attenzioni sono chiaramente rivolte al centrocampista Pileggi richiestissimo almeno da due sodalizi di serie A (Torino e Roma) e da uno di B (Como) mentre altri (e tra questi la Juventus) scoperto e lanciato da Franco Viviani lo scorso campionato. Questi ragazzi sono stati pagati non più di cinque milioni l’uno a conferma della necessità di puntare sui giovani. La politica delle nuove leve va tuttavia programmata e non improvvisata come è consuetudine nella famiglia Sacco. La cessione dei ragazzi servirà pertanto per coprire alcuni buchi, non certo per potenziare la squadra attraverso l’incameramento di decine di milioni ed eventuali prestiti. E’ in un clima da tregenda che gli attuali responsabili devono muoversi assicurando la permanenza della squadra in serie C e garantendo possibili introiti. Il successo conseguito dall'undici di Trebbi in una situazione babelica assume conseguentemente una importanza notevole, sotto il profilo pratico (classifica) che psicologico (giocatori e pubblico). Gli alessandrini domenica affronteranno nella prima di ritorno il Clodia poi alla ventunesima giornata il blasonato Lecco. Un ulteriore risultato positivo riuscirà a scuotere la massa degli sportivi incrementando i magri incassi sinora conseguiti? E’ una domanda di notevole importanza in quanto i giocatori hanno diritto a pretendere la giusta mercede da un padrone che sino a pochi anni orsono — attraverso la compiacenza dei figlioli scialava a piene mani non accorgendosi degli inevitabili guasti che ne sarebbero derivati. Dimenticando le gravi incognite, gli interrogativi del domani, torniamo all'insperata impennata del Sant’Elena. L’eroe di Antonio Colombo, un veterano dei grigi sia per la lunga permanenza in riva al Tanaro quanto per la serietà dimostrata nella buona e cattiva sorte. Le prestazioni di Antonio, ad Udine e Piacenza, avevano prestato il fianco a molte critiche. La stella dello stopper declinava lentamente e irreversibilmente? Al quesito il generoso atleta ha risposto con la stupenda prova di Venezia, siglando la rete del pareggio e propiziando quella vincente messa a segno da Pileggi. Un pronto riscatto giunto a cancellare ombre, a rilanciare Colombo tra i più grintosi stopper della serie semiprofessionistica. Se il difensore grigio è risultato il perno della squadra gran merito della terza vittoria stagionale esterna spetta al duo Trebbi - Viviani i quali hanno saputo presentare una squadra « su misura » per contrastare gli avversari puntando sul contropiede. Assente Vanara i tecnici si sono limitati a spostare Romei con la maglia numero quattro affidandogli un compito di copertura senza rinunciare alla possibilità di inserimenti. A centrocampo la consueta barriera rappresentata da Pileggi, Vianello e Borghi trasformatisi in gladiatori per arrestare le folate iniziali dei neroverdi. Una compagine chiaramente in posizione difensiva pronta ad inserirsi all’offesa. Le marcature strette si sono dimostrate indovinate: i padroni di casa pressati da vicino hanno finito con lo smarrirsi, con l’innervosirsi. Colombo e Vianello lavorando con assiduità, sull’opposto versante, hanno invece trascinato i compagni lasciando intravedere la possibilità di agganciare un risultato utile. In rapida sintesi gli spunti migliori della contesa disputata davanti ad uno scarso pubblico: 700 persone. Il Venezia scatta alla garibaldina ma la retroguardia piemontese regge. I lagunari tuttavia potrebbero passare al 27’ quando Romei aggancia Enzo, lanciato da Ghidoni, un metro entro l’area di rigore. L’arbitro Faccenda non esita un istante ad indicare il dischetto. E’ lo stesso Enzo a calciare la massima punizione: un tiro strambo, incredibilmente e nettamente fuori bersaglio alla sinistra di Zanier. I nero-verdi invece di accusare il colpo stringono i tempi decisi a sorprendere gli ospiti. Il gran premere, seppure disordinatamente dà i suoi frutti al 39': Ghidoni da fuori area effettua un gran tiro, Zanier respinge di pugno, ma il pallone viscido scivola in rete. Lo svantaggio trova un’Alessandria pronta alla riscossa. I grigi decisi ai raccogliere il massimo si proiettavano in avanti e due minuti dopo acciuffano il pari. Borghi batte una punizione dal vertice destro dell’area di rigore: Romei è lesto ad impossessarsi della sfera appoggiandola sull'accorrente Colombo che, seppure contrastato, raggiunge il bersaglio. L'undici di Trebbi galvanizzato dal pareggio inizia la ripresa alla grande intravedendo la possibilità di tornarsene a casa con i due punti. La partita si mantiene su un livello accettabile con i centrocampisti alessandrini in bella evidenza. Nel frattempo la panchina grigia sostituisce il non irresistibile Marnilo con Rolfo. Il ragazzo, purtroppo, continua a deludere. La gran volontà dei mandrogni trova il giusto premio al 71’ grazie ad un’azione in profondità avviata da Colombo lesto a servire Giglio: il terzino giunto in zona gol scarica la botta. Seda respinge poco fuori area dove l’accorrente Pileggi, al volo, infila nell'angolo alto Nulla da fare per l’estremo difensore veneto. Il serrate finale dei padroni di casa trova una retroguardia decisa a difendere il vantaggio. Successo meritato? E’ il giudizio unanime degli stessi corrispondenti locali. « La strategia che Trebbi ha messo a punto per la trasferta veneta si è rivelata giusta. L’Alessandria ha conquistato due punti preziosi battendo il Venezia — scrive la Gazzetta del Popolo — con un sistema di gioco fondato sul controllo degli avversari e su manovre di contropiede. Se il risultato dà ragione alla squadra piemontese, bisogna dire che nel complesso non è stata una bella partita, frammentata da numerose scorrettezze sia dall'una che dall'altra parte ».. Su « Tuttosport » leggiamo: « I grigi di Trebbi hanno dato prova di vitalità, riuscendo a rimontare il gol iniziale di Ghidoni e a superare lo choc che in precedenza le era derivato dalla concessione di un rigore agli avversari. L’Alessandria ha dimostrato soprattutto nella ripresa migliore organizzazione e più idee chiare: ben diretta da Borghi a centrocampo e con Vianello e Giglio in evidenza l’undici di Trebbi ha saputo orchestrare un gioco di rimessa efficace e positivo, bloccando d’altra parte un Venezia che è sembrato svuotato di idee ed anche di forza interna ». Giudizio positivo pure sulla Gazzetta dello Sport. « ...non si può nemmeno dire che il risultato sia ingiusto, anche se il Venezia prima di andare in vantaggio, aveva grossolanamente sbagliato un calcio di rigore con Enzo. L’Alessandria ha approfittato in pieno delle vistose carenze degli avversari evidenziando il motorino Vianello (un ex neroverde) e l'insidioso Fileggi, nonché la buona tenuta complessiva del settore difensivo ». Concludiamo con « Stampa sera»: « meritata vittoria dell’Alessandria, pur su un terreno da conquista come è diventato quello di Sant’Elena. I lagunari hanno disputato ancora una volta una partita del tutto sconclusionata, priva di mordente, con la quale hanno meritato la loro sesta vittoria consecutiva L’Alessandria, in altre parole, accortasi delle pochezze dei padroni di casa ha messo a profitto la migliore organizzazione per assicurarsi la posta in palio. Dei grigi abbiamo detto: centrocampo sui livelli migliori con capitan Borghi ad orchestrare e difesa abbottonatissima imperniata su Colombo Giglio, Di Brino e Romei hanno completato lo schieramento di retroguardia con una condotta di gara maschia. Sugli scudi il solito Vianello, un maratoneta inesauribile affiancato da Pileggi tornato su un livello di gioco che lo pone tra gli elementi più interessanti del girone. Accettabile la prestazione di Frigerio, chiaramente sottotono invece Marullo, un ragazzo che perde troppe occasioni per tentare la scalata verso traguardi più ambiti. Sul diciottenne ci siamo trattenuti in più occasioni: ha il bagaglio fisico e atletico, difetta nella concentrazione. Le reti realizzate nella fase iniziale del torneo lo hanno galvanizzato oltre misura, facendogli perdere il contatto con la realtà. Si risolleverà nella parte discendente del girone? Lo sperano i tecnici, se lo augurano i tifosi. Concluso il girone di andata con un successo, insperato alla vigilia, capitan Borghi e il manipolo grigio si accingono oggi mercoledì ad affrontare il retour match di Coppa Italia con il Vigevano. La partita è in programma con inizio alle ore 14,30 allo stadio Moccagatta. Il confronto potrebbe trasformarsi in un salutare allenamento, considerato l’attuale stato di forma dei lomellini in piena crisi di gioco e psicologica. All'undici di Trebbi basta il pareggio per conquistare il diritto agli ottavi di finale. Nell'andata si imposero per 2-1 con reti di Borghi e Marnilo L’allenatore approfitterà dell’occasione per schierare alcuni giovani, da inserire nelle prossime gare di campionato se la classifica sarà meno... pessimistica. Il provino odierno servirà inoltre per preparare la prossima trasferta di Clodiasottomarina. Nell’andata i veneti inflissero ai grigi la prima sconfitta stagionale: chiara l’intenzione di ricuperare i punti banalmente sciupati. La posizione del Clodiasottomarina è critica per cui è facile prevedere un costante arrembaggio: come a Venezia sarà indispensabile manovrare con gli occhi aperti affidandosi al contropiede come unica arma per offendere. Un risultato positivo oltre a migliorare la posizione in classifica tonificherà il morale in vista del difficile incontro casalingo con il Lecco, squadra che non ha abbandonato il proposito di insidiare da vicino il team Cremonese - Udinese. (Il Piccolo - Il Gattopardo) SUCCESSO ESTERNO DEI GRIGI Nella ripresa il gol decisivo dell'Alessandria in buona giornata Meritata vittoria dell'Alessandria, pur su un terreno da conquista come e diventato quello di sant'Eletta i lagunari Infatti hanno disputato ancora una volta una partita del tutto sconclusionata e priva di mordente, con la quale hanno meritato la loro sesta sconfitta consecutiva Non è bastata infatti al Venezia di andare In vantaggio con un gran tiro di Ghldoni al 39' dopo aver addirittura sbagliato grossolanamente, al 29'. con Enzo un calcio di rigore. L'uno a zero per il Venezia è durato appena due minuti: al 41' Infatti c'è stata una punizione di Borghi respinta bravamente da Seda, ma con la palla ricacciata In area da Romei per 10 stopper Colomba che Infilava da pochi passi. Nella ripresa la sensazione che il Venezia non riuscisse non soltanto a vincere, ma addirittura a conservare la parità, è stata esatta. L'Alessandria infatti, capita la pochezza dell'avversarlo, ha imbastito alcuni rapide azioni in contropiede che sono bastate a mettere in crisi la difesa neroverde. Questa avrebbe potuto capitolare già al 38' su una furibonda mischia in area lagunare, e poi al 50' su un gran tiro di Pileggi, e quindi al 70' su una bordata di Frigerio. L'occasione decisiva è maturata al 72' quando i difensori Colombo e Giglio sono avanzati In tandem sulla destra: il tiro del terzino è stato ribattuto dal corpo di Seda ma la respinta è preda di Fileggi che ben appostato al limite dell'area ha fatto secco lo stesso Seda prontamente rialzatosi con un tiro angolato sulla sinistra del portiere. (La Stampa) Risultati: Bolzano - Treviso 1-1 Juniorcasale - Cremon. 0 0 Mantova - Biellese 0-1 Padova - S. Angelo L. 1-0 Pergocrema - Udinese 0-0 Piacenza - Seregno 1-1 Pro Patria - Clodiasott. 1-0 Pro Vercelli - Albese 2 0 Triestina - Lecco 0-0 CLASSIFICA: Cremonese p. 29; Udinese 28; Lecco 26; Treviso, Pro Vercelli 23; J. Casale, Piacenza 22; Triestina 20; Mantova 19; Bolzano*, Pergocrema, Biellese 18; Alessandria 17; S.Angelo L. 16; Albese, Pro Patria 15; Seregno, Padova 13; Clodiasott. 12; Venezia 9 *due gare in meno una gara in meno Il punto sul campionato Battendo l’Albese, la Pro Vercelli ha chiuso positivamente il girone d’andata con un quarto posto di tutto rispetto. Il risultato tra Cremonese e Casale può essere gradito da ambo le compagini anche se i nero stellati hanno buttato al vento diverse occasioni da gol, gli ospiti hanno giocato la partita a viso aperto. La Biellese, sfruttando un errore difensivo del Mantova, ha conquistato l’intera posta in palio fuori casa: la gara è stata disputata a senso unico con il Mantova all’attacco e la Biellese protesa in difesa.