Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1920/1921
1ª Categoria
12-12-1920 - Giornata: 1 - Casale Monferrato - Natale Palli
Girone Eliminatorio


Casale FBC - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 25. Patrucco [Ca] 19. Carcano C.[A], 57. Brezzi G.[A]

Alessandria US Fillide Cesare Stefano, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Lazoli (I) Carlo, Bay (I) Primo, Baloncieri Adolfo, Brezzi Guglielmo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado All.: Humphreys Percy

Formazione avversaria
CASALE FBC: De Giovanni, Caligaris, Mazzoli, Corrado, Barbero, Patrucco, Bertinotti, Ravetti, Lenti, Siviardo, Riccio

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus
Note
Recupero della gara rinviata il 24.10.1920 Rigore parato al 19. a Carcano [A] segnato dallo stesso giocatore sulla ribattuta. La Gazzetta dello Sport indica in Baloncieri l’autore del tiro parato, mentre La Stampa, dal canto suo, afferma che il rigore venne battuto da Carcano. Considerando che il rigorista era Carcano e che entrambe le testate riportano che la rete è stata segnata sulla ribattuta dal tiratore del penalty, assegniamo, fino a prova contraria, la marcatura a Carcano [N.d.S.] Incidente a Lenti al 70’: una pallonata in pieno viso lo stordisce costringendolo ad uscire definitivamente dieci minuti più tardi. Terreno pesantissimo, fangoso e sdrucciolevole, in pessime condizioni. Inizio gara ore 15,05

Commento
La sicura marcia dei Grigi L’ALESSANDRIA SI IMPONE AI NEROSTELLATI dopo un match corretto e combattutissimo Quando è cessato il nutrissimo applauso che ha simpaticamente accolto l’ingresso sul campo, gremitissimo che non avrebbe più potuto contenere un grano di miglio, delle due squadre, e dopo il rituale scambio di cortesie accentuato dal desiderio di mostrare alla folla – corretta e cavalleresca – la perfetta entente esistente tra i due undici, Scamoni ha fatto allineare gli uomini. La rosa centrale dei forwards si è appena scomposta dopo il calcio d’inizio che tocca al Casale, che vediamo tutta la prima linea nerostellata proiettata all’attacco, serrarsi tutta nell’area di rigore dei grigi che subito al 2. minuto sono costretti in corner. Questa prima fase è elettrizzane: appare evidentissimo l’impegno posto dal team casalese per assicurarsi comunque un vantaggio. La superiorità alessandrina. Ma è un fuoco di paglia: Vercelli rinvia lungo: Brezzi fugge, trascinando i compagni di linea; poi passa a Capra che frusta la superba combinazione calciando fuori. I grigi hanno subito ritrovata una bella padronanza della situazione e si mantengono nella metà avversaria: al 10. minuto Siviardo si salva in corner; il calcio d’angolo produce sotto la rete di De Giovanni una confusa melée, che culmina in un secondo corner. Stavolta l’azione sorte il suo effetto. Patrucco ferma con la mano un bolide che Baloncieri aveva diretto nella rete. Scamoni fischia il penalty. Lo tira il cannoniere dei grigi, Balon, in pieno su De Giovanni che riesce a rimettere in gioco il ball; ma lo stesso Balon è subitaneo nelle ripresa e manda in rete, tra l’applauso del pubblico. Patrucco riscatta il suo fallo da rigore segnando il gol del momentaneo pareggio su corta ribattuta di un forte tiro di Riccio. Poco prima della fine del tempo per poco Brezzi non segna per i suoi un secondo goal. È Lenti che salva facendo, in uno all’avversario, un pauroso capitombolo nell’area di rigore. La fine trova le squadre alla pari. Il gol della vittoria. L’intermezzo è prolungato dalla misurazione del palo superiore di un goal, operazione che assume proporzioni insolite: vi partecipano l’arbitro, un paio di geometri, i dirigenti dei grigi e dei nero a stella con l’ausilio di cavallotti, spranghe di legno, e di tutto un ornamentario che si rende necessario per il fatto che De Giovanni, per sgranchirsi, ha fatto cedere di qualche centimetro il palo al quale si era appeso. Ma finalmente ecco la ripresa. Vediamo per una diecina di minuti il giuoco spaziare al centro del campo con fasi alterne: virtuosismi di Baloncieri, Brezzi e Papa III, arginati dal trio mediano dei neri che serra con Mazzoli e Bargero a sostegno di Lenti fiaccato dal duro lavoro cui è stato sottoposto finora. Al 13. minuto l’ala sinistra alessandrina riceve un preciso passe di Carcano; alla sua volta – portato il pallone quasi sulla linea di fondo – l’allunga a Brezzi che non si lascia sfuggire l’occasione e fulmineo saetta in goal. De Giovanni non ha nemmeno potuto impegnarsi nella parata. A questo serio colpo, un altro ne segue a danno dei neri: Lenti, al 20. minuto riceve un pallone sul viso: cade a terra, poi si rialza, ma è groggy letteralmente: rimane sul campo vagando qua e là fintanto che a dieci minuti dalla fine è portato da amici, che gli fanno dolce violenza, fuori dal campo. Casale non si riprende più: Papa III con un tiro spiovente insidiosissimo per poco non segna il terzo punto. Baloncieri, magnifico di attività e continuamente alle prese con due avversari che lo francobollano ma che egli riesce sovente a giuocare; qualche raro sprazzo casalese giunge fino alle estreme linee avversarie, non per fortuna fino a Fillide che dei due palloni che ha toccato in tutta la ripresa quasi quasi ne lascia scappare un secondo; un fallo di Bargero contro Capra che provoca un vano calcio di punizione di fianco all’area di rigore; una scappata di Corrado che ottiene al Casale un calcio d’angolo al 37. min.; qualche puntata di Brezzi che tenta da lontano di sorprendere De Giovanni, un bellissimo shoot di Papa III, che ci fa ammirare un sicuro plongeon del portiere stellato, poi la fine: l’applauso di convenienza ai vincitori, i commenti unanimi sulla superiorità dei grigi, un arrivederci – senza convinzione – ad Alessandria dei più tenaci fautori nero-stellati, l’esodo lento, interminabile delle migliaia di persone accorse sul campo Natal Palli verso il centro della città. Pregi e difetti dei due team. Appare chiaro quello che è avvenuto sul campo, dove una compagine nettamente inferiore di classe all’avversaria ha cercato di rendere aspra a questa una vittoria apparsa, fino dall’inizio certa, inevitabile. Il team nero ha taluni uomini che singolarmente valgono gli avversari: Caligaris e De Giovanni non hanno avuto gli eguali nell’opposto campo. E quando si pensi che “Tico” e Vercelli hanno virgolato ben pochi palloni, denotando un bell’affiatamento, fra di essi è facile capire quale magnifico match abbia giuocato il superbo terzino casalasco. Le linee di sostegno reggono il confronto delle ali: non al centro. Carcano è stato superiore come tecnica e come andurance al suo avversario diretto, al quale si deve pure rendere l’onore delle armi: egli è stato tolto di gara violentemente. Delle linee di attacco superiore senza discussione la grigia: il terzetto centrale della quale acquista di partita in partita un affiatamento, una aggressività non facile ad essere domata. Le ali, Capra e Bay sono trascinate dai compagni di linea, e se messe al lavoro non sciupano le occasioni che difficilmente però sanno creare di forza loro. Degli avanti casalesi solo Patrucco, un forte e robusto tipo di atleta, Corrado veloce e coraggioso, e Bertinotti tenace ed animatore dei suoi se men resistente a pericoloso, sono piaciuti ed hanno tenuto onorevolmente il campo. De Giovanni ha confermata la sua classe, mentre Fillide rappresenta oggi la grande debolezza dell’Alessandria. Peccato che Porrati sia stato tolto dalle gare da un incidente aggravatosi in questi giorni. Sarà un serio handicap per i grigi nei prossimi matches né piani né facili che li attendo al varco. La classe di Fillide è troppo inferiore a quella dei compagni di squadra. Caratteristica lodevole del match: cortesia e cavalleria in campo e fuori. Pochissimi e involontari i falli. (La Gazzetta dello Sport – C.F.) IL PORTIERE DE GIOVANNI IN GRANDE GIORNATA ATTENUA LA SCONFITTA CASALESE La grande tenzone tra i grigi e i nerostellati dopo le dolorose vicende per la Coppa Palli, ha avuto oggi il suo regolare svolgimento in un ambiente calmo e tranquillo, degno del massimo elogio. Superata con fermo volere, dai dirigenti delle due forti società piemontesi, la grave animosità per cui si credeva impossibile poter effettuare questo match di foot-ball a Casale, calmati gli animi con efficace opportunità e cortesia, in modo da mettere a tacere il ricordo increscioso del passato e da avviare i due clubs valorosi sulla via di una sana e sincera riconciliazione. La grande e attesa partita di campionato si è combattuta in un’atmosfera veramente serena, allietata da una tardiva estate di San Martino che ha favorito il concorso eccezionale di pubblico. Oltre alla colonia alessandrina, numerosa e poco composta nel suo entusiasmo sportivo, si notavano molti valenzani e vercellesi, ansiosi questi ultimi di appoggiare col loro concorso morale i casalesi agli effetti della classifica. E’ noto infatti che una sconfitta alessandrina avrebbe portato alla pari la Pro Vercelli, il Casale e l’Alessandria. La lotta che si sarebbe ingaggiata in seguito avrebbe potuto riservare qualche gradita sorpresa in favore dei vercellesi nel retour-match tra grigi e bianchi, in modo da assicurare a questi il primo posto nel Girone B. L’esito della partita non ha favorito questi desideri ed ha visto invece salire ancora i Grigi, che si affacciano quest’anno alla conquista del Campionato con le migliori e maggiori pretese. Una volta ancora l’Alessandria si è assicurata la vittoria con due goals a uno. Lo scarto dei punti non dice esattamente il valore dei due teams, perché la superiorità degli alessandrini è stata decisa e precisa ed avrebbe meritato una messe di goals più abbondante. Alla ripresa specialmente i casalesi risentirono dello sforzo iniziale che li aveva lanciati con fermo proposito alla riscossa per raggiungere il pareggio. Le loro file si slegarono, gli attacchi si sbandarono disordinatamente. La difesa vigile e sicura dovette prodigarsi ovunque con un lavoro assiduo e sfibrante per contenere la muta dei forwards avversari che non davano tregua alcuna. In questa battaglia veramente superba è emersa ancora una volta la bravura eccezionale di De Giovanni in modo tale da classificarlo tra i primissimi goal-keepers italiani. Il Casale de ve essere grato alla valentia sperimentata di questo giuocatore di classe se è uscito dal campo con una sconfitta onorevole poiché le serie delle parate di De Giovanni hanno gareggiato l’una con l’altra spettacolose ed eccezionali. COME HANNO GIOCATO LE DUE SQUADRE. Persino il calcio di rigore tirato da Carcano il meraviglioso portiere casalese è riuscito a parare e se il goal ha potuto effettuarsi egualmente in seguito il merito del difensore non rimane per questo compromesso. Caligaris e Siviardo, il primo in modo particolare, hanno offerto una salda barriera contro la quale difficilmente l’hanno spuntata gli alessandrini, spostandosi ovunque il pericolo richiedeva il loro intervento. La linea mediana ha migliorato alquanto dall’inizio di questa stagione, ma si è preoccupata di sostenere troppo la difesa cosicché è mancata alla prima linea l’ausilio necessario ad alimentare e sostenere gli attacchi. I forwards in Bertinotti e Corrado II furono delle ali velocissime, pronte e decise. Il trio centrale, scomposto e poco amalgamato, non apparve troppo sicuro sulla palla. Riccio e Ravetti, abilissimi nel tiro in goal, hanno mancato varie occasioni favorevoli, mentre altre volte hanno sciupato delle facili situazioni che con maggiore oculatezza e perizia avrebbero fruttato positivamente. Da parte sua l’Alessandria non ha deluso l’aspettativa in essa riposta. Forti in difesa, per quanto il goal di Patrucco si sarebbe potuto evitare se la bravura di Fillide non si fosse per un attimo attutita, gli alessandrini hanno infranto sicuramente tutti i tentativi dei casalesi cozzanti invano contro il terzetto estremo, vigile e pronto nel fermare e rimandare il pallone. Elastica e duttile la linea di sostegno dove è tornato il buon Lazoli, dopo una lunga assenza e comunque ancora sofferente per una contusione alla gamba per cui la sua poderosa attività è rimasta alquanto limitata. Carcano è stato il bravo tiratore ed incitatore costante ed inesauribile dei suoi uomini, accorrendo in difesa e passando all’offesa quando il momento lo richiedeva. Moretti ha lottato onorevolmente per contenere le puntate preoccupanti di Ravetti e di Corrado, veloci ed insidiosi quanto mai. Capra e Bay non sempre hanno giustificato la simpatia in loro riposta e per quanto assidui e redditizi hanno lasciato svanire piuù di una occasione per accrescere il numero dei goals. Il terzetto centrale che è uno dei pregi migliori della squadra alessandrina, esuberante di attività e di buon volere è stato instancabile, irruente ed impetuoso nelle sue combinazioni affiatatissime. Quanti tiri sono stati salvati da De Giovanni o dai pali compiacenti? Numerosi certamente e tutti quanto eseguiti in modo magistrale e in seguito a ponderato e sapiente lavoro di passaggi, di spostamenti, di fughe e di dribblings. Peccato che le condizioni del campo fossero oggi veramente pessime per il diluvio recente. Il bel prato che si intitola alla memoria dell’eroico Natale Palli, era ridotto in una larga pozzanghera che metteva a dura prova l’equilibrio dei giuocatori e tutti anche per il minimo urto, furono travolti inesorabilmente. È facile quindi comprendere come l’eleganza della tecnica e l’efficacia del tiro in goal siano andati grandemente compromessi, limitando anche per ciò quella più notevole marcatura che molti si attendevano. La vittoria è rimasta comunque ai più forti, resistenti e sicuri ed ha premiato l’indomito ardore dei grigi che affondano fidenti i prossimi incontri decisivi. PRIMO TEMPO: UNO CONTRO UNO. Le prime avvisaglie hanno inizio alle 3,5. La palla è ai casalesi, ma subito gli alessandrini la respingono nell’area avversaria e due minuti dopo i nero-stellati sono in corner. Ritornata la palla a metà campo Baloncieri evita Lenti e passa la palla a Capra, che la manda fuori lateralmente. Una discesa di Brezzi è intercettata da Caligaris debolmente. Bay sopraggiunge velocissimo, ma calcia in alto ad un metro dalla rete. Il pubblico si è già appassionato vivamente e prorompe nei primi applausi, specie quando De Giovanni è impegnato in una difficile presa d’angolo su tiro di Brezzi. In un’azione isolata di Bay, molto bene riuscita, Caligaris non trova altra via di scampo che quella di salvarsi in corner che si ripete al 10.o minuto. La palla sosta alquanto nell’area casalese. Caligaris e Lenti stringono da vicino Brezzi e Baloncieri per evitare il tiro e commettono un fallo che l’arbitro punisce con un penalty. Carcano calcia risolutamente: De Giovanni con un balzo felino agguanta il pallone, ma esso gli sguscia di mano cosicché il capitano dei grigi può facilmente trasformarlo in goal. Al primo disappunto i casalesi si accaniscono e scendono minacciosi. Vercelli e Ticozzelli, però, sono pronti nei loro rimandi cosicché i grigi tornano all’attacco ed un nuovo corner è fischiato al 15.o minuto, sopra un’azione di Brezzi fermato da Caligaris. Altra sosta nell’area dei casalesi, che non sorte alcun esito per la precipitazione del calcio. La superiorità degli alessandrini continua a manifestarsi e Baloncieri e Brezzi danno modo a De Giovanni di effettuare altre due nuove parate in modo perfetto. Spronati dai loro supporters sono ra i casalesi che allargano il giuoco passando alle ali la palla. Il loro attacco si fa più deciso ed attento, sì da tenere gli animi in sospeso. Bertinotti fugge ora verso la rete degli alessandrini e centra magnificamente. Ravetti tira in goal, Fillide si indugia alquanto a rimandare e sposta il pallone verso il goal di guisa che Patrucco intervenuto fulmineo segna il pareggio al 25.o minuto. È un subisso di applausi che dà modo ai casalesi di intensificare la loro azione. La difesa alessandrina è ora impegnata a fondo e più di una volta Fillide deve prodursi per salvarsi da altri tiri precisi e pericolosi. Poi il giuoco ha una lieve sosta per portarsi nuovamente nell’area dei casalesi. Poco prima della fine Baloncieri ha modo di farsi applaudire in un tiro magnifico che per poco non sorprende De Giovanni. Poi Brezzi ad un metro dalla porta mentre si appresta a calciare in goal è violentemente travolto dalla difesa dei nero-stellati che si toglie in tal modo da una paurosa situazione. L’arbitro non fischia la carica irregolare e così il giuoco prosegue ancora per pochi secondi. BREZZI SEGNA IL GOAL DELLA VITTORIA, Durante il riposo De Giovanni rompe il palo trasversale della sua porta e occorrono 10 buoni minuti per ripararla in modo non del tutto regolare. La ripresa è fischiata alle 4,10 e vede subito il predominio degli alessandrini, che si farà più insistente e poderoso man mano che la partita proseguirà. Il calcio di punizione tirato da metà campo da Ticozzelli dà modo a De Giovanni di balzare sulla palla nell’angolo destro della rete in una pericolosa parata che manda in visibilio il pubblico. Una discesa dei casalesi è sciupata da Lenti con un tiro laterale, poi i grigi ritornano alla carica e stringono da vicino la difesa degli ex-campioni, tesa in uno sforzo disperato per liberarsi in ogni modo. Al 12.o minuto sono decise le sorti dell’incontro. In una melée, in seguito ad un tiro d’angolo, Moretti passa la palla a Baloncieri, questi a Brezzi che, cogliendo l’attimo favorevole la manda a scuotere la rete di De Giovanni, invano buttatosi in un plongeon disperato. Da questo momento l’Alessandria ha partita vinta. Essa impone ancora la sua classe migliore e la sua più forte resistenza. I casalesi sono disorientati dagli attacchi inesorabili di Brezzi, Papa e Baloncieri che assediano l’area di rigore dei casalesi costantemente salvo qualche rara fuga di Corrado, Bertinotti e Ricci. Se i grigi non trovano la via del goal avversario, il loro giuoco però si mantiene sempre sotto la porta di De Giovanni che respinge in modo meraviglioso parecchi palloni insidiosissimi. Altri corners in favore degli alessandrini non sortono alcun risultato, come pure altre focose azioni dei forwards grigi, che sono contenute nell’assidua difesa dei casalesi, quasi esauriti dal duro lavoro imposto loro, ma non domi. La fine però è prossima e i casalesi hanno evitato un terzo scacco. L’Alessandria ha vinto con due goals a uno. Il pubblico numerosissimo che ha mantenuto per tutta la partita un contegno veramente corretto, sfolla lentamente commentando. L’arbitro, dottor Scamoni della Juventus di Torino, ha diretto l’ardua partita in modo oculato e preciso, fermando sempre a tempo l’irruenza dei giuocatori. (La Stampa – Giovanni Camagna) ALESSANDRIA BATTE CASALE 2 A 1 Nel primo tempo il Casale segnò un punto contro uno dell’Alessandria, segnato da questa su calcio di rigore concesso dall’arbitro Scamoni. Nella ripresa l’Alessandria segnò in seguito a corner. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) U.S. ALESSANDRIA BATTE CASALE F.C.: 2-1 Viva appariva la volontà di tutti i casalesi di dare all'odierno incontro un bel carattere di cavalleria, di sana educazione sportiva, di cancellare insomma ciò che ancor di penoso vi era per il ricordo della precedente manifestazione per la Coppa Palli. E la gara odierna sotto questo punto di vista è stata veramente bella ed ha senza discussione dato modo al pubblico casalese di dimostrare come nella città dell'eroe Natale Palli ben si sappia comprendere la bellezza pura dello sport nelle competizioni difficili ma leali. Noi che fin dall'anteguerra ebbimo più volte modo di assistere ad importanti incontri, quando il perdere un match significava per la vecchia squadra casalese perdere forse la possibilità di divenire la squadra campione d'Italia, e che in tali incontri vedemmo il pubblico sempre composto pur nella sfrenata volontà di sostenere con grida L ragazzi del cuore, con molto compiacimento oggi assistemmo alla tanto attesa gara che non fu turbata da alcun incidente. Ed il pubblico era fitto pur oggi, ed il pubblico fremente pur oggi, e la speranza di un'affermazione non era a priori scomparsa dai cuori degli appassionati! Quando i nero-stellati entrarono in campo ebbero dalle nereggianti ali di gente come un frenetico applauso : era l'anima degli appassionati che sospingeva all'ardua tenzone i beniamini siccome dir loro : forza, animo, tenete alto l'onore dello sport casalesco. Nè mancarono pure gli applausi ai massicci grigi uomini di Carcano i quali ebbero dalla sorte la scelta del terreno. Sorte poco benigna dappoiché la scelta della metà campo migliore non era facile, infatti il terreno altro non era se non uno strato di incomposte zolle erbose fra le quali nereggiava! il viscido, gommoso sottosuolo rovinato dall'acqua e dal precedente incontro delle riserve. Dura fatica attendeva le squadre ! L'inizio della gara vede i nero-stellati correre verso la porta alessandrina: una sorpresa quasi per la salda difesa dei grigi, i quali tuttavia sventano la prima insidia. Ma insiste il Casale all'attacco nella focosità dei suoi uomini che evidentemente cercano di strappare un vantaggio. Non hanno un positivo risultato e nemmeno un corner a loro favore apporta il punto desiderato. Carcano dà di voce ai suoi uomini i quali però non appaiono ormai più sorpresi, ma sembrano cercare insistentemente il punto più debole della squadra avversaria. Ed il controattacco avviene, verso il decimo minuto per mezzo dell'estrema destra che, avuto il pallone, fila dritta verso il corner e centra e provoca la prima pericolosa mischia sotto la porta di De Giovanni. Ma il portiere casalese, ottimo davvero, libera e Caligaris che è in progresso di forma ben lo coadiuva. Gli alessandrini da questo momento diventano i veri padroni della situazione e la loro pressione, anche se sminuzzata da pur frequenti discese casalesi verso la loro porta, appare più sensibile. Le fasi più elettrizzanti avvengono infatti presso la rete dei nero-stellati ed in un religioso silenzio del pubblico s'intuisce l'ansia dei cuori che non si nascondono la fatalità del punto che sta per arrivare in favore degli ospiti. Così è che al tredicesimo minuto circa in una ennesima mischia un giocatore alessandrino, fattosi luce, tenta la via della porta. Un difensore casalese ferma e trattiene un istante col braccio il pallone all'altezza del fianco e l'arbitro inesorabilmente concede il calcio di rigore. De Giovanni para, ma l'avversario infila nel rimando la rete. Con tutto ciò la squadra di Bertinotti non si perde d'animo: è come una frustata il punto segnato dagli avversari ed i nero-stellati hanno un ritorno magnifico. Il pubblico urla l'incitamento e finalmente dopo una serie di attacchi e contro attacchi per un errore di Fillide i casalesi segnano il pareggio. L'arbitro deve attendere un istante che l'esplosione di gioia cessi per riprendere la partita. È l'Alessandria ora che attacca. Se le incursioni dei nero-stellati son fatte a folate, con movimenti sbrigliati più che con evidenti prove di tecnica, gli alessandrini invece persistono nel mantenere un proficuo sistema di attacco. Le loro linee sono più fuse, il loro postamento assai più accorto e pur non potendo, per lo stato del terreno, dare una miglior prova di coesione e di forza, essi ampiamente ormai dimostrano di essere superiori ai loro avversari. La fine del primo tempo li trova all'attacco, decisi, instancabili, pericolosissimi e De Giovanni ha dovuto spesso far del virtuosismo, per salvare la porta. Il secondo tempo segna l'evidente disgregarsi della compagine casalese. I generosi difensori della stella bianca in campo nero cedono a poco a poco. Essi si sono esauriti nel primo tempo, laddove invece i grigi non danno segno di stanchezza. Carcano sostiene la sua prima linea con Moretti e con Lazoli. Vercelli ed il grande Tico spazzano il terreno dalle rare insidie avversarie: la prima linea fila via bene, pur non potendo sfoggiare, per causa del terreno, un giuoco più classico, tuttavia il trio centrale trascinato da Brezzi, che pur essendo alle volte confusionario è pur sempre un buon trascinatore, va d'accordo e Baloncieri e Papa hanno modo di tirare spesse volte in porta. Ma il punto della vittoria non viene ancora e solo dopo insistenti attacchi la rete di De Giovanni è squassata per la seconda volta. La squadra casalese declina, invano cerca di opporre un argine agli incalzanti attacchi gli estremi difensori, la seconda linea è spossata, nè sanno gli avanti irrompere nel terreno dei grigi. Lenti in un rimando fatto colla testa, il pallone era ben pesante, ha come un tramortimento nè può più essere efficace, gli altri sono sfiniti per l'ardua fatica. Gli stessi alessandrini pur incalzando sempre, verso la fine del match, non combinano più molto, nè possono, per l'abilità di De Giovanni e dei due terzini casalesi, marcare altri punti che avrebbero però dato un più esatto risultato all'incontro data la forza dimostrata dalle squadre in campo. La fine consacra la vittoria dell'Alessandria, ma il Casale esce dal campo con onore. Arbitrò l'avv. Scamoni della Juventus di Torino. L'Alessandria, che con l'odierna vittoria ha con-seguito la quasi certezza di entrare nel lotto delle semifinaliste, è una squadra che peserà molto nell'attuale campionato. Solida negli elementi, ben inquadrata, equilibrate le sue forze, questa squadra possiede innegabilmente tutte le doti necessarie per. ben figurare. Ha preciso il suo sistema di gioco e non incorrono i suoi uomini in errori che possono dimostrare una insufficiente valutazione della situazione. Essi a mano a mano si amalgamano per sferrare poi la più incalzante offesa. Sanno capire il punto debole avversano e ne approfittano. Così com'è oggi questa squadra ci dà assai più fiducia di quello che non ci dava lo scorso anno. Noi ci auguriamo che sempre i grigi alessandrini sappiano addimostrare in campo che si vince meglio con l'abilità, con la volontà, con l'ardore nell'anima piuttosto che col gioco rude cui pur troppo spesso si lasciano andare molte altre squadre e ci auguriamo di veder sempre i vinti mante-nere la bella calma il bello spirito^ cavalleresco che oggi animò le file dei nero-stellati. (La Stampa Sportiva, 19/12/1920) CLASSIFICA: Alessandria p. 10, Pro Vercelli 8, Casale 6, Biellese, Valenzana 3, Amatori G.C. 0. Il punto sul campionato Con le partite di ieri sono terminati gli incontri di andata nei gironi piemontesi. Nel girone B tiene la testa con 5 partite e 5 vittorie (10 punti) l’Alessandria che ha segnato 25 goals contro 2. Segue con 8 punti la Pro Vercelli (quattro vittorie e una sconfitta); goal segnati 17, perduti 4. Terzo è il Casale con punti 8 (tre vittorie e 2 sconfitte); goal fatti 10, perduti 4. Vengono quindi con tre punti ciascuna la Biellese e la Valenzana mentre gli Amatori, ultimi, sono vergini di punti ma non certo di goals: Ne hanno raccolti 30 contro uno! (La Stampa)

Girone Eliminatorio

Casale FBC - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)

RETI:

25. Patrucco [Ca] 19. Carcano C.[A], 57. Brezzi G.[A]

Alessandria US

Fillide Cesare Stefano, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Lazoli (I) Carlo, Bay (I) Primo, Baloncieri Adolfo, Brezzi Guglielmo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado

All.: Humphreys Percy

Formazione avversaria

CASALE FBC: De Giovanni, Caligaris, Mazzoli, Corrado, Barbero, Patrucco, Bertinotti, Ravetti, Lenti, Siviardo, Riccio

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus

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Girone Eliminatorio

Casale FBC - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)

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Alessandria US

Fillide Cesare Stefano, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Lazoli (I) Carlo, Bay (I) Primo, Baloncieri Adolfo, Brezzi Guglielmo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario CorradoAll.: Humphreys Percy

Formazione avversaria

CASALE FBC: De Giovanni, Caligaris, Mazzoli, Corrado, Barbero, Patrucco, Bertinotti, Ravetti, Lenti, Siviardo, Riccio

Arbitro: Scamoni Antonio della Juventus

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