Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
30-01-1977 - Giornata: 20 - Chioggia - Aldo e Dino Ballarin


Union Clodiasottomarina FBC - Alessandria Calcio US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 28. Rossi [Un] , 55. Zitta [Un]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo [56. Morandi Giuseppe], Di Brino Marcello, Romei Roberto, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio, Rolfo Orano, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Ghezzi Ivan, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
UNION CLODIASOTTOMARINA FBC: Cavalieri, Battoia, Visentin, Anzola, Grion, Boscolo, Vianello, Leonarduzzi, Inferrera, Zitta, Rossi. A disp.: Pagani, Forlani, Berlucchi. All.: Beraldo Eros

Arbitro: Tubertini Paolo (Bologna)
Note
Ammoniti: Zitta [C], Borghi [A] Spettatori: 2000 Inizio gara ore 14.30

Commento
IL CLODIA RIDIMENSIONA L'UNDICI DI MARIO TREBBI L’Alessandria, infilata da un gol in netto fuori gioco, non riesce a riequilibrare le sorti della contesa, subendo nella ripresa il raddoppio. L’arbitro, nonostante la fitta nebbia che gravava sullo stadio, ha ugualmente proseguito sino al novantesimo. Il centrocampo posto sotto accusa, dopo un primo tempo accettabile - Rolfo, sostituto di Marnilo, ha segnato, ma in posizione sospetta. Continua la serie degli incontri proibiti: domenica al «Moccagatta» sarà di scena il Ianciatissimo Lecco. Davvero indecifrabile l’undici in maglia grigia. Sovvertendo il pronostico, vince a Venezia, si conferma nella partita di Coppa Italia con il Vigevano, indi . . . naufraga a Clodiasottomarina. I veneti sono in crescendo, nessuno lo discute, ma lo scivolone lascia perplessi. In fondo alla classifica qualcosa si muove: la Pro Patria conquista un ennesimo punto a Biella, il Seregno si sveglia a spese del Padova. Guardiamo la zona pericolosa: Alessandria punti 17, Sant’Angelo 16, Pro Patria 16, Seregno 15, Clodia 14, Padova 13, Venezia 9. Albese e Venezia hanno una partita in meno. Sulla terzultima della classe i grigi hanno un vantaggio risicato di tre lunghezze. Diciamolo francamente: é arrivato il momento di stringere 1 denti per evitare le sofferenze della scorsa stagione, il calendario del ritorno iniziatosi domenica, è chiaramente a vantaggio della formazione grigia chiamata a disputare dieci partite in casa contro le otto esterne. Il fattore campo nella prima parte del campionato è stato per nulla favorevole all’undici di Trebbi che ha racimolato unicamente tre vittorie, quattro pareggi, e due sconfitte. Un bilancio per nulla allegro per una squadra in difficoltà nell’esprimere un gioco offensivo con manovre a largo respiro. L’Alessandria si è espressa al meglio quando ha avuto possibilità di muoversi contro avversari che le concedono spazio. Giocando con squadre della stessa levatura i grigi hanno sofferto le pene dell’inferno. Gli esempi recenti sono eloquenti. La intelaiatura della compagine favorisce pertanto il gioco in contropiede se gli uomini faro riescono a imbrigliare le Una specie di rebus cinese, almeno pare davanti ad un’affrettata analisi.Il dilemma pur trascinandosi da diversi mesi attende di trovare la soluzione idonea per garantire alla compagine la saldezza indispensabile per assicurare una idonea copertura in trasferta e un’adeguata forza penetrativa sul campo amico. Le sette sconfitte rimediate lontano dal Moccagatta contro le tre vittorie e il solitario pareggio di Sant’Angelo Lodigiano sembrano confermare la fragilità della squadra. L’Alessandria mancando di marcatori sceglie la strada della copertura a centrocampo, ma se il delicato ingranaggio non funziona sono dolori. L’ultima partita disputata a Clodia (bestia nera degli alessandrini incapaci di racimolare un solo punto) ribadisce l’asserto. I piemontesi presi d'infilata dai padroni di dì incominciando dalla Gazzetta del Popolo. « L’Alessandria è uscita sconfitta dal Ballarín di Cbioggia con il risultato di 2-0 La sua prestazione odierna non è stata certo fra le migliori. Evidentemente il Sottomarina è la bestia nera dei grigi... La partita si è decisa a centrocampo. Sono stati Zita e Leonarduzzi (un ex) a prendere il comando delle operazioni, sin dall’inizio, senza mai lasciarlo. Invano Pileggi, Borghi, Vianello e Romei hanno tentato di contrapporsi. In difficoltà. Così, divisa in due netti settori, la squadra ospite ha potuto ben poco contro una difesa decisa ». Per i grigi di nuovo scontato è il titolo di Stampa sera. « L’Alessandria non è riuscita sul terreno chioggiotto a bissare il successo ottenuto domenica scorsa a Venezia. Invero l’undici piemontese, si legge, ha piuttosto deluso evidenziando un gioco statico contro il quale il Clodiasottomarina, assai veloce e a proprio agio sul terreno amico, nonostante la pesantezza del fondo, è andato quasi a nozze. I padroni di casa, dunque, realizzando una rete per tempo hanno meritato il pieno successo che li rilancia nel cammino della salvezza... 1 migliori degli ospiti sono apparsi Frigerio e Rolfo i quali hanno messo qualche volta in difficoltà la difesa veneta, pur senza riuscire ad andare a rete ». Concludiamo la rassegna con Tuttosport. «Nella vittoria del Clodia a spese di un’Alessandria venuta al ”Ballarin” ben decisa a continuare la scalata verso le posizioni di centroclassifica. Purtroppo per lei si è trovata sulla strada un avversario ben deciso a rifarsi dell’immeritata sconfitta di Busto. Un Clodia quindi da ammirare ed apprezzare per la tenuta, per la volontà di restare agganciata al gruppo delle pericolanti ». Indubbiamente sull’undici di Trebbi ha pesato la prima rete dei lagunari realizzata in posizione di fuorigioco, non rilevata né dall'arbitro, né dal guardialinee. La mezz’ala Zitta effettua al 25’ un potente rasoterra da distanza ravvicinata che Zanier respinge in uscita con i piedi: sulla traiettoria si inserisce Rossi che infila il portiere grigio con un dosatissimo diagonale. Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa insistono all’attacco, ma la difesa alessandrina contiene le sfuriate avversarie. La ripresa all’insegna della nebbia poi giunge, per i grigi, la mazzata della seconda rete. Lancio di Inferrerà al 55’ per Zitta; il chioggiotto resiste alla carica di un difensore, entra in area e supera Zanier uscitogli disperatamente incontro. Un minuto dopo l’allenatore grigio sostituisce Giglio con Morandi per imprimere alle punte una maggiore spinta offensiva. L’Alessandria ’’stringe” l’avversario nella metà campo, ma non trova lo spiraglio per mettere a segno la botta. Dalla rapida sintesi dei novanta minuti di Clodiasottomarina - Alessandria appare evidente l’esibizione incolore della squadra guidata da capitan Trebbi. Un primo tempo accettabile sino al momento in cui i veneti, seppure in posizione di fuori gioco, sono passati a condurre. Lo svantaggio ha, come si suole dire ’’gelato” gli ospiti incapaci di riagguantare il pari. E’ la solita solfa che si ripete. Complessivamente la squadra fornisce prestazioni accettabili, ma il piatto della bilancia pende inequivocabilmente dalla parte delie contendenti. Si è parlato di difficoltà del centrocampo, di penetrazione delle punte: ai punti cronicamente deboli vorremmo aggiungere la mancanza della determinazione, della volontà che solitamente contraddistingue le altre formazioni. Il Coldiasottomarina ha aggredito i grigi riuscendo prima a sgretolare, seppure fortunosamente la retroguardia ospite, poi a difendere il vantaggio. Le prestazioni a corrente alternata dell’undici di Trebbi riconduce il discorso alle osservazioni delle scorse settimane. La squadra risente della particolare situazione in cui versa la società dall’inizio della stagione. 1 problemi sul tappeto sono molteplici: manca la guida, mancano i soldi per fare quadrare i bilanci, per fronteggiare gli impegni immediati con i giocatori. Il clima di suspense continua ad aleggiare sinistro. All’Alessandria basterebbe un po’ di tranquillità morale per riprendersi, ma al momento si continua a branco lare nel buio. Le trattative per la cessione del sodalizio? Se ne parla con insistenza; i soliti bene informati aggiungono che qualcosa si muove. Una cosa c certa tra tanto bailamme: l’ing. Remo Sacco è costretto a tirare le somme, a rivedere la posizione per evitare un tracollo. Il numero degli spettatori diminuisce, le spese invece aumentano. Al momento l’industriale non paga oppure fa fronte agli impegni più impellenti, domani però dovrà saldare avendo assunto determinati obblighi con la Lega. 11 gruppo di cui sovente si è parlato al momento tergiversa. Le richieste presentate da Sacco sono onerose e gli interessati preferiscono camminare con i piedi ben saldi onde evitare sgradite sorprese. Sborsare mezzo miliardo con la prospettiva di impegnarne altrettanti, con i tempi che corrono, induce i possibili acquirenti a tergiversare. Per riavvicinare il pubblico alla società esiste una sola strada: costruire u n ’Alessandria nuova con prospettive di promozione sull’esempio di quanto accaduto in passato. Lo ha compreso Sacco, lo confermano i papabili dirigenti. Gli approcci continuano, m a nel frattem po è indispensabile chiedere alla squadra il massimo se non altro per evitare un pericoloso scivolone. L’undici mandrogno dopo una lunga parentesi (quattro gare in trasferta ed una sola sul terreno amico) torna domenica al M cccagatta. L’impegno è gravosissimo arrivando il Lecco, una formazione decisa ad insidiare da vicino il primato della Cremonese e dell’Udinese. L’undici lariano con una marcia regolare si è avvicinato alle prime della classifica per cui deve assolutamente tenere il passo per coltivare ulteriori speranze. Il Lecco dispone di una squadra salda, bilanciata nei vari reparti, pronta a sfruttare ogni indecisione dell’avversario per andare a rete. Diamo uno sguardo al ruolino di marcia dell’undici di Massei che la scorsa domenica ha liquidato il Sant’Angelo con un perentorio 2-0. In trasferta i lariani hanno conquistato tre successi ed altrettante sconfitte contro quattro pareggi. Anche se il meglio lo ha espresso sul terreno amico, sui campi esterni ha dimostrato di saperci fare. I lombardi hanno sinora messo a segno 28 reti subendone solo dieci: una delle retroguardie più ermetiche dopo quella della capolista. Gli alessandrini si troveranno davanti ad un complesso concentrato, deciso a sfruttare il momento favorevole per accorciare le distanze dalla coppia regina. E ’ in grado l’Alessandria di fermarne la marcia, di ag giungere altri punti alla magra classifica? La domanda si impone nel momento in cui le squadre della zona bassa danno segni di risveglio. L’undici di Trebbi e Viviani hanno dimostrato in precedenza di battersi al meglio con le grandi. Piegata la Cremonese hanno resistito, senza sfigurare con Udinese, Lecco e Treviso. Il fattore campo darà certamente una mano a Borghi e compagni. Im portante sarà l’apporto del pubblico chiamato ad incitare i beniamini nel momento cruciale della stagione. Considerata la importanza della tenzone, se il tempo sarà clemente, i tifosi dovrebbero accorrere nu ¬merosi allo stadio per contrastare la colonia lombarda che scenderà in Piemonte per sostenere la squadra del cuore. Ai grigi si chiede una prestazione maschia, una gara giocata all’insegna della volontà, della determinazione per supplire alle carenze tecniche. La carta del successo, ancora una volta, è nelle mani dei centrocampisti sui quali cadrà il peso dell’intera \| partita. Borghi, Vianello, Pileggi, Romei restano gli uomini partite. Dal loro rendimento dipendono le chances dell’Alessandria la quale, inutile nasconderlo, deve necessariamente restare imbattuta per affrontare il viaggio a Cremona in condizioni di spirito accettabili. Impegno dei giocatori e collaborazione del pubblico, queste le condizioni basilari per fermare o frenare la marcia del Lecco, una formazione che in passato ha trovato sul terreno del Moccagatta molti punti. I mandrogni chiamati alla prova della verità possono con una sola gara riabilitarsi, accendere l’entusiasmo dei tempi andati. Gli appassionati in questa occasione devono costituire un fronte unico con la squadra, con i vecchi colori grigi. (Il Piccolo - Il Gattopardo) PER I GRIGI E' DI NUOVO SCONFITTA L'Alessandria non e riuscita sul terreno chioggiotto a bissare ti successo ottenuto domenica scorsa a Venezia Intero l'undici piemontese ha piuttosto deluso evidenziando un gioco piuttosto statico contro il quale il Clodiasottomarìna. assai veloce e a proprio agio sul terreno amico, nonostante la pesantezza del fondo, è andata quasi a nozze. I padroni di casa, dunque, realizzando una rete per tempo, hanno meritato in pieno il successo che rilancia nel cammino della salvezza i locati oggi hanno forse disputato la loro migliore partita sotto il profilo del gioco e della determinazione, questa loro ottima prestazione potrebbe essere Interpretata anche come un'attenuante per t grigi, I guai non sono riusciti a lottare ad armi pari. I migliori degli ospiti sono apparsi Frigerio e Rollo i quali hanno messo qualche volta In difficoltà 1 la difesa venda, pur senza riuscire ad andare a rete. Il Clodiasottomarìna è andato in vantaggio al 25' con Rossi, dopo che Zanier — anch'egli uno del migliori in campo — aveva respinto di piede un tiro scagliato da Zitta da distanza ravvicinata. Il raddoppio è giunto al 55' quando la risibilità era in parte compromessa, a causa della foschia scesa sull'Aldo e Dino Ballarin. Il gol è stato realizzato da Zitta che si è presentato davanti a Zanier. dopo un doppio scambio con Inferrera, battendo inesorabilmente il portiere alessandrino. I grigi, dal canto loro, poche volte hanno saputo rendersi pericolosi. La migliore occasione per segnare gli uomini di Trebbi l'hanno avuta in avvio di gara. (La Stampa - Ed. Sport - G.B.) Risultati: Udinese - Bolzano 1-1 Treviso - Mantova 1-1 Seregno - Padova 2-1 Piacenza - Pergocrema (sosp. al 56’ p. n.) Biellese - Pro Patria 1-1 Cremonese - Pro Vercelli 1-0 Lecco - S. Angelo L. 2-0 Juniorcasale - Triestina 1-1 Albese - Venezia rinv. CLASSIFICA: Cremonese p.31; Udinese 29; Lecco 28; Treviso 24; J. Casale 23; P.Vercelli 23; Piacenza* 22; Triestina 21; Mantova* 20; Bolzano*, Biellese 19; Pergocrema 18 Alessandria 17; S. Angelo L., Pro Patria 16; Albese, Seregno 15; Clodiasottom 14; Padova 13; Venezia* 9 *due gare in meno una gara in meno Marcatori: 12 reti: Motta (Juniorcasale); 10 reti: Cavagnetto (Pro Vercelli); 9 reti: Pellegrini Udinese); 8 reti: Bercellino (Biellese), Zandegù (Lecco). 7 reti: Marullo (Alessandria); 6 reti: D’Urso (Bolzano), Canzi (Seregno), De Bernardi (Treviso), Dri (Triestina), Ghidoni (Venezia). Il punto sul campionato La Cremonese ha usufruito di un calcio di rigore a nove minuti dal termine del match che le ha permesso di sconfiggere la Pro Vercelli che ha giocato una gara accorta ma a tratti troppo rinunciataria. Pareggio giusto tra Juniorcasale e Triestina: i padroni di casa hanno svolto un piacevole gioco d'impostazione mai concretizzato dalle punte, gli ospiti hanno confermato di essere una formazione molto forte. L'incontro tra Piacenza e Pergocrema è stato sospeso per la nebbia quando i locali vincevano la gara. Il Seregno è tornato alla vittoria, meritatamente contro un Padova battagliero e generoso. Il Lecco ha pasticciato molto nel fango e ha dovuto approfittare di un rigore per un atterramento di Skoglund al 58' per andare in vantaggio. La Pro patria ha interrotto la serie di vittorie della Biellese, imponendo il pareggio: il vantaggio degli ospiti è stato ripreso dopo pochi minuti dai locali.