Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
20-02-1977 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - S. Angelo AC 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 36. Colombo A.[A], 86. Marullo M.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Romei Roberto, Colombo Antonio, Vanara Elio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Alberti Antonio, Ghezzi Ivan, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
SANT'ANGELO AC: Colombo, Cappelletti, Prevedini, Mascheroni, Marini, Lolla, Zorzetto, Quintavalle, Perego, Mazzola II F., Frutti. A disp.: Rossetti, Corti, Colombi. All.: Soldo Carlo

Arbitro: Esposito Liberato (Torre del Greco)
Note
Ammoniti Mazzola F. [S], Zorzetto [S]. Spettatori: 1.500 circa di cui 1.211 paganti per un incasso di 2.855.100 lire L ’Alessandria ha giocato con il lutto al braccio per la morte di Bertolini Inizio gara ore 15.00

Commento
Recuperi: Bolzano – Mantova 2-0 I GRIGI IMPONGONO LA LEGGE DEL 2 AL SANT'ANGELO L'Alessandria, reduce dal pareggio di Cremona, conferma il momento felice superando i "rossoneri” col classico punteggio Prosegue la serie utile degli alessandrini; sconfitti (nella prima di ritorno a Clodiasottomarina, hanno inanellato un filone di risultati oltremodo eloquenti). Superato il Lecco, sullo slancio, hanno costretto la capolista Cremonese a dividere la posta, indi hanno concluso — provvisoriamente — il tour, imponendosi sui Sant’Angelo col classico risultato di 2-0. Per Trebbi e Viviani una boccata d’ossigeno dopo la serie di rovesci registratasi nella parte finale del girone di andata, quando la squadra, pur esprimendo un buon gioco, subiva invariabilmente la legge dell’avversario. L’approssimarsi della primavera ha operato il grande miracolo. L’Alessandria corroborata nello spirito, ha aggiunto alla classifica cinque preziosi punti, confermandosi tra le migliori compagini del girone A. Come é avvenuta la trasformazione? L’undici guidato da capitan Borghi ha trovato la fiducia, la sicurezza nei propri mezzi. Alcuni mesi orsono Viviani, parlando della squadra e dei risultati, confidò: « Il nostro è un collettivo che non teme avversari. Purtroppo manca nei giocatori la mentalità vincente. Se sapremo convincerli i risultati giungeranno, ne sono certissimo ». Le parole del tecnico trovano conferma negli ultimi risultati, nelle prestazioni esaltami fornite prima in casa con il Lecco e successivamente sul terreno della capolista. L’Alessandria Io ha dimostrato nell’ultimo incontro casalingo con il S. Angelo Lodigiano, un avversario la cui ambizione maggiore è di concludere la stagione in una posizione di classifica tranquilla. Un antagonista preoccupato essenzialmente di bloccare le manovre avversarie, di addormentare il gioco per strappare un punto. La compagine grigia ’’soffre” le marcature rigide, le difese infoltite che costringono a manovrare essenzialmente sulle fasce per trovare lo spiraglio. Trebbi alla vigilia, conoscendo i rossoneri, non aveva escluso tale insidia. I mandrogni consci della maggiore consistenza tecnica non sono caduti nella rete e, manovrando a tutto campo, hanno ribadito sin dalle prime battute di sapersi adeguare al gioco avversario. Lo azioni partendo da centrocampo e avanzando sulle linee laterali si sono snodate con facilità tanto da creare ripetuti pericoli alla porta avversaria. E’ mancato in questa fase l’opportunista, ma con il trascorrere dei minuti si è avuta netta l’impressione della superiorità dei locali destinata a sfociare, prima o poi, nel gol. Sfruttando la fresca vena di un Vianello con i polmoni d’acciaio e la mente sgombra dalle tossine della fatica; la visione di gioco di un Borghi sempre pronto a trovarsi nella posizione ottimale per ricevere il passaggio del compagno; le coperture a tutto campo di Fileggi utilissimo nell’inserirsi sulla fascia destra o a retrocedere a centrocampo, gli alessandrini hanno creato i presupposti del vantaggio. Sul rettangolo resosi insidiosissimo dal terreno viscido. nella prima parte della contesa si è visto una sola squadra, quella grigia. Il Sant’Angelo costretto a contenere le incursioni di Marullo e Frigerio nonché gli inserimenti di Giglio, ha finito con lasciarsi travolgere dall'orgasmo come accaduto in occasione dell’autorete di Perego. Nella ripresa il desiderio di mettere al sicuro il risultato, ha agevolato il compito dell’avversario che, approfittando della posizione offensiva dei centrocampisti si è incuneato tra le maglie difensive creando seri grattacapi per Zanier. L’Alessandria riordinate le file, assumendo nuovamente il controllo delle azioni, ha concluso in bellezza realizzando con Marullo la rete della sicurezza e con Frigerio, gol annullato con troppa facilità dal signor Esposito di Torre del Greco. Ad una prima frazione di netta marca alessandrina ha fatto riscontro un inizio di ripresa di colorazione rossonera e un finale chiaramente alessandrino a conferma non solo delle doti di ricupero della squadra, ma della consapevolezza di un miglior bagaglio tecnico - tattico. Le brevi note di cronaca sono assai eloquenti. Gli alessandrini convinti di dovere faticare per superare l'avversario partono a spron battuto mantenendo tuttavia una accorta copertura. La serie delle incursioni la apre Borghi con un deciso inserimento: Frigerio gli restituisce la sfera, ma il tiro è neutralizzato. Si ripetono i locali al 10' su una punizione di Borghi. La difesa respinge corto su Fileggi il cui tiro esce dì un soffio. E’ la volta di Vianello. L'alessandrino ha una impennata, semina alcuni avversari appoggiando su Marullo: il centravanti seppure pressato mantiene il controllo del pallone cercando la luce della porta. Provvidenziale è l’intervento di un difensore che d’intuito alleggerisce in angolo. La pressione degli alessandrini è costante; le manovre si susseguono con regolarità seguendo un tema fisso: i centrocampisti interrompono le incursioni avversarie indi invitano all'azione gli attaccanti manovrando sulle fasce laterali. La maggiore consistenza alessandrina approda al gol al 36’. E’ il Colombo alessandrino ad inserirsi verso l’area di rigore cercando con il tiro a sorpresa di beffare il Colombo rossonero. Sulla bordata la testa di Perego si leva sopra i compagni imprimendo alla sfera la deviazione decisiva. Il pallone si alza a candela, supera il portiere in uscita insaccandosi. Esplode la gioia dei grigi che hanno sul classico piatto d’argento la possibilità di affrontare la restante parte della contesa con minori apprensioni. Capitan Borghi sostenuto da Vianello si conferma regista inimitabile suggerendo gli inserimenti improvvisi o le brevi pause per consentire ai colleghi di tirare il fiato. Il Sant'Angelo ancora incredulo accetta supinamente cercando con Mazzola di trovare lo spiraglio per le punte pressate da vicino dagli alessandrini. L’inizio della ripresa ripropone il tema consueto sino al 52'. Marullo si esibisce in un pezzo di bravura sulla fascia destra smarcando Frigerio solo davanti al portiere: Colombo con il corpo riesce a deviare salvandosi. Tre minuti dopo la mancina grigia va a bersaglio; l’arbitro annulla per un presunto fallo di mano. I rossoneri rimasti alla finestra escono finalmente allo scoperto approfittando della posizione assunta dagli uomini d’ordine alessandrini protesi ad assicurarsi la tranquillità numerica del risultato. E’ un momento critico per l’Alessandria presa d’infilata da un avversario deciso a risalire lo svantaggio. La prima incursione è di Zorzetto; Zanier sorpreso dalla staffilata neutralizza con difficoltà. Colombo per frenare Frutti scattato in profondità ricorre all’abbraccio per bloccarlo fuori dall’area di rigore. I ragazzi di Trebbi faticano a mantenere il controllo della situazione e la dimostrazione si ha al 75’. L’onnipresente Frutti con un perfetto diagonale raggiunge Perego appostato sul lato destro dell’area di porta: il centravanti controlla con abilità la sfera indi saetta: Zanier si supera bloccando in due tempi l’insidioso pallone. I grigi organizzandosi a centrocampo gradatamente superano il momento critico, assumendo nuovamente il comando delle operazioni. Sono i centrocampisti a riordinare, dopo averlo perduto, il controllo del gioco. I locali davanti al pericolo ritrovano le verve e... raddoppiano. L’azione decisiva l’imposta Frigerio a centrocampo sfruttando la .proiezione offensiva dei rossoneri. La mancina fa viaggiare la palla in profondità sulla destra: Marullo è rapido nello scattare puntando a rete. Colombo esce dai pali, cerca di bloccarlo, ma l’alessandrino lo aggira indi depone il pallone nella rete sguarnita. Gli sportivi tirano un sospiro di sollievo ed i giocatori si esaltano. L’Alessandria con le spalle al sicuro si limita a controllare il gioco, a fare viaggiare con palloni lunghi le punte. Frigerio allo scadere riesce a trovare lo spunto per beffare gli ospiti, ma l’arbitro annulla tacitando il giocatore con un perentorio: « Stia zitto altrimenti la espello ». Il giocatore sceglie, giustamente, la seconda strada: il risultato del resto è al sicuro. Seppure in rapida sintesi abbiamo presentato i momenti salienti, più interessanti, di Alessandria - S. Angelo Lodigiano, partita importante per i riflessi sulla classifica. L’undici di Trebbi agguantando i due punti ha raggiunto una posizione che gli consente di affrontare i prossimi avversari senza patemi d’animo. Giocando in scioltezza senza l’imperativo dei due punti i vantaggi saranno enormi e decisivi per concludere la stagione in crescendo. Il momento felice della squadra continua in vista dell'imminente derby con la Juniorcasale ’’suonata" duramente ad Alba. Un giudizio sui singoli giocatori? La prestazione del collettivo indipendentemente dalle incertezze denunciate nel primo quarto d’ora della ripresa è da elogiare. Zanier tra i pali si è confermato il portiere che conosciamo. Disoccupato nella prima frazione ha svolto un lavoro oltremodo gravoso nella ripresa. Bombardato in tre occasioni dagli avanti rossoneri, da distanza ravvicinata ha risposto con la bravura dei giorni migliori. Generosa e preziosa la prestazione di Giglio chiamato a bloccare Lolla in zona e nel contempo a sfruttare gli spazi per dare manforte agli uomini gol. Muovendosi in continuazione si è rivelato una pedina importante nel tema tattico alessandrino inteso ad aggirare la retroguardia ospite sulle fasce. L’ex varesino pur non avendo la prontezza nel concludere sa manovrare con facilità nelle zone avanzate. Zorzetto è un ragazzo dalle sette vite che ricopre nel collettivo rossonero un ruolo oltremodo delicato: partendo da posizione arretrata deve inserirsi sulla fascia per creare il suggerimento a Perego o al ’’lungo Frutti” . Il terzino Di Brino uniformandosi alle caratteristiche dell'avversario non lo ha perduto di vista senza lasciarsi risucchiare in profondità. L’alessandrino operando di anticipo e unendo alla volontà che lo contraddistingue un pizzico di decisione o cattiveria non solo è riuscito a togliergli l'arma migliore, ma a costringerlo a stringere verso il centro dove maggiore era la sorveglianza. Il duello Romei-Perego meriterebbe un capitolo a parte. L'ex sampdoriano ha lottato su due fronti: quello del gioco e quello verbale. Tra i due le mischie, come gli spintoni, le ripicche hanno infiorato i novanta minuti della contesa. Stringendolo da vicino in modo da non concedergli il minimo vantaggio è riuscito a controllarne il gioco, a limitarne il rendimento. Il centravanti praticamente è riuscito a svincolarsi in una sola occasione e la difesa grigia ha tremato. A Romei il merito di avere reagito con cognizione evitando l’intervento arbitrale. Il compito di Colombo è risultato assai arduo: Frutti è un attaccante fisicamente dotato, insistente, spigoloso. Nel Sant’Angelo è l’uomo d’assalto. Costantemente proiettato in avanti sa muoversi con scioltezza sulla fascia laterale lavorando nel contempo di.. gomiti. Lo stopper grigio alle prese con un tipo scorbutico, pronto a far valere la prestanza fisica ha adottato lo stesso metro di gioco, replicando decisamente. Ne è scaturito un confronto maschio nel corso del quale l'alessandrino ha avuto modo di evidenziarsi per la decisione. Antonio è andato oltre sfruttando gli arretramenti del suo uomo per fluidificare con determinazione tanto da creare le premesse per il primo gol alessandrino. Alle spalle del ’’pacchetto” difensivo Elio Vanara chiamato su un terreno infido a vigilare in ultima battuta. Il « senatore » con la consueta calma ha arginato nei momenti difficili le incursioni avversarie trovandosi al posto giusto. In una sola occasione è mancato all'appuntamento: sulla improvvisa incursione di Perego lanciato in profondità da Frutti. Una prestazione senza pecche, novanta minuti all'insegna della combattività e del tempismo. L’esibizione di Pileggi, seppure altalenante, ha ribadito le doti del ragazzo chiamato a svolgere una duplice funzione: sostenere il lavoro dei compagni di centrocampo e di inserirsi sulla fascia destra sui rapidi capovolgimenti di fronte. Il ’’nazionale" seppure senza eccellere ha tenuto la posizione dimostrando, in alcune occasioni, di possedere una chiara visione di gioco. Aggiungesse maggiore determinazione nei contrasti e nel seguire le proiezioni dei compagni il rendimento sarebbe doppio. Il ragazzo tuttavia dimostra di avere la stoffa per emergere sui terreni asciutti che gli consentiranno di sfruttare la lunga falcata, il passo in più dell’avversario. La partita con il Sant'Angelo ha ribadito quanto valga il contributo di Vianello all'ultimo funzionamento del collettivo. Il centrocampista sta bruciando le tappe con una serie di parte ad alto livello. Generoso, altrui sta sa scattare al momento giusto, resistere alle cariche, lavorare per i compagni. Presente in ogni settore del campo non guarda al dispendio di energie pur di rendersi utile sia in fase difensiva quanto d’appoggio agli uomini gol. Domenica ha fornito un saggio delle grandi possibilità scorazzando sul rettangolo di gioco, scattando in profondità. Il ragazzo sta confermando i pronostici di Sogliano direttore sportivo del Varese che sin dallo scorso anno aveva avuto parole di elogio. Assicurarselo per la prossima stagione sarebbe un ottimo affare. Decisamente positiva la partita di Marnilo, un ragazzo capace di scuotere l’apatia dei tifosi inventando ’’pezzi” da campione. Il centravanti nella prima frazione di gioco ha letteralmente creato due grosse occasioni da rete ’’bevendosi” sul settore destro un paio di avversari. Prontissimo a sfruttare le indecisioni degli avversari dopo avere smarcato Frigerio davanti al portiere ha sfruttato con intelligenza il favore del compagno lanciandosi in una lunga galoppata che lo ha portato solo davanti al portiere. Con freddezza lo ha aggirato deponendo la sfera in fondo al sacco. Un gol da tempo cercato, giunto a premiare le ultime ottime prestazioni. Le possibilità per migliorare la classifica dei goleador esistono non solo sulla carta: deve unicamente insistere, convincersi delle proprie possibilità. Decisivo il contributo fornito da Borghi: il capitano trasformato in regista oltre ad impostare il gioco dei compagni, orchestra in punta di piedi. Gli inserimenti sono sicuri, i passaggi dosatissimi. Rispetto allo scorso campionato il capitano emerge « dalla cintola in su » orchestrando la manovra, suggerendo i temi offensivi. Chiaramente positiva la partita di Frigerio pronto a dialogare con il « gemello » Marnilo. La mancina galvanizzata dai gol messi a segno recentemente, intravista la possibilità di migliorare la classifica, si muove con determinazione, cerca la porta avversaria senza dimenticare i compagni. Per Friz una stagione all’insegna della positività in attesa dei terreni asciutti che. meglio evidenzieranno lo scatto bruciante, la voglia di ben figurare. L’Alessandria esaurito l’impegno casalingo e in attesa di trasferirsi a Seregno affronta mercoledì la prima partita degli ottavi di finale di Coppa Italia recandosi a Sesto per affrontare la squadra locale. La Pro Sesto eliminata la Pro Vercelli cercherà di sfruttare il fattore campo per assicurarsi il margine di sicurezza necessario per giocare la grande carta nel ritorno. I grigi intravista la possibilità d'i approdare ai quarti non si lasceranno intimorire dai padroni di casa: la possibilità di ben figurare in Coppa è a portata di mano, guai lasciarsela sfuggire. L'undici di Borghi rinfrancato nello spirito grazie ai recenti successi ha i mezzi per tornarsene a casa con un risultato utile. Una gara da giocarsi, senza condizionamenti. L'obiettivo dell’Orso è di agguantare nelle prossime due gare (Pro Sesto e Seregno) due punti per presentarsi all’appuntamento del derby con la Juniorcasale nelle condizioni ideali per cercare la grande affermazione di prestigio (Il Piccolo - Il Gattopardo) ALESSANDRIA SCACCIA-CRISI Un'Alessandria indubbiamente meno frizzante di domenica scorsa contro la capolista Cremonese ha conquistato ieri al « Moccagatta » una meritata vittoria, piegando per 2-0 il Sant'Angelo Lodigiano. Nonostante la prima marcatura sia venuta su autorete del centravanti lombardo Perego, i grigi hanno ampiamente meritato di vincere; anzi il punteggio sarebbe potuto essere ben più netto se alcune occasioni non fossero sfumate uh po' anche per le condizioni pessime del terreno di gioco. Inizio per l'Alessandria — dopo un minuto di raccoglimento per ricordare il grande Luigi Bertolini, che giocò nelle file dei grigi. — e al 6' il portiere Colombo salva a conclusione di un'azione Frigerìo-Maruilo. Bel tiro di Pileggi al 10', poi al 13' il pallone calciato da Manilio, servito da Vi anello, 'attraversa tutta la luce della porta del Sant'Angelo permettendo ad un difensore di salvare in corner. Al 36' stangata da lontano di Colombo, Perego salva di testa, ma il pallone colpisce la parte bassa della travèrsa e finisce in porta. " Continua ad attaccare l'Alessandria, ma nulla di fatto. Nella ripresa i grigi sono ancora all'attacco. Al 52' il portiere riesce a togliere la palla dai piedi di Frigerio e tre minuti dopo la rete di Frigerio, servito da Borghi su calcio, di punizione, viene annullata per un fallo di mano. Poi si fanno pericolosi gli ospiti.. Al 61' Zanier deve salvare su situazione pericolosa e al 72' Colombo si vede costretto ad atterrare al limite dell'area Frutti lanciato a rete. Ancora una parata di Zanier su bel tiro di Perego, poi il gol alessandrino. Ottantatreesimo: Frigerio serve Marullo che avanza, supera il portiere in uscita. e segna. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) Risultati: Pro Vercelli - Biellese 1-0 Venezia - Bolzano 2-0 Padova - Clodiasottom. 1-0 Piacenza - Cremonese 1-1 Albese - Juniorcasale 1-0 Pergocrema - Pro Patria 2-0 Mantova - Seregno 0-0 Lecco - Treviso 1-0 Udinese - Triestina 1-1 CLASSIFICA: Cremonese p.34; Udinese 33; Lecco 30; Treviso, J. Casale, Piacenza* 27; Pro Vercelli 26; Bolzano, Mantova 23; Biellese, Triestina, Pergocrema, Alessandria 22; S. Angelo L., Seregno, Albese 19; Pro Patria, Padova 17; Clodiasottom. 16; Venezia* 11 *una gara in meno Marcatori: 15 reti: Alotta (Juniorcasale); 13 reti: Cavagnetto (Pro Vercelli); 9 reti: Pellegrini (Udinese); 8 reti: Marnilo (Alessandria), Bercellino (Biellese), Zandegù (Lecco). Il punto sul campionato La Pro Vercelli ha battuto la Biellese grazie ad una rete di Cavagnetto: la zampata ha deciso le sorti di una partita che la paura di perdere aveva rovinato in partenza, lo hanno confermato al termine i due allenatori. Il Casale, superato alla mezz'ora del primo tempo da una folgorante azione dell'Albese conclusa con da un tiro del pupillo dei tifosi albesi Tilotta, non è più riuscita a recuperare lo svantaggio.