Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
13-03-1977 - Giornata: 26 - Bolzano - Druso


Bolzano AC - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Romei Roberto, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Ghezzi Ivan [83. Rolfo Orano], Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Tacchino Mauro, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
BOLZANO AC: Paese, Broggio, Concer, Savoldi, Zanoli, Scolati, Ventura, Monterosso, D'Urso, Fogolin, Rondon [54. Roda]. A disp.: Duchini, Gamba. All.: Lamberti Francesco

Arbitro: Lauretano Pasquale (Roma)
Note
Ammoniti: Romei [A], Borghi [A]. Spettatori: 3500 Giornata primaverile Inizio gara ore 15.00

Commento
I "GRIGI" SCIUPANO I GOL IL BOLZANO RINGRAZIA La compagine di Trebbi, priva di Vanara e Pileggi, controlla gli altoatesini scatenandosi nella ripresa senza trovare lo spiraglio. Marnilo, Frigerio (due volte) e Borghi mancano incredibilmente la rete vincente e la partita si chiude a reti inviolate. L’Alessandria si è rimboccata le maniche. Sconfitta domenica nel derby provinciale dalla Juniorcasale (un passo falso imprevisto e imprevedibile), ha superato in scioltezza gli ottavi di finale della Coppa Italia, risollevandosi in campionato con il pareggio a reti inviolate di Bolzano. Una compagine dal morale saldo, decisa a riprendersi dalle disavventure subite nel girone di andata. La trasferta in Alto Adige rivestiva notevole importanza ai fini della classifica e del morale. Il generai manager Franco Viviani e l’allenatore Mario Trebbi, rinfrancati dal chiaro successo in Coppa, 7-0 al Pro Sesto, sabato mattina si erano trovati in chiara difficoltà; l’imprevisto malanno di Vanara, l'influenza di Pileggi, le non perfette condizioni di Borghi parevano un segno del destino. L’organico della compagine grigia è ridotto al lumicino, t giocatori sono contati, basta un nonnulla per creare mille problemi. I tecnici presi tra l’incudine e il martello di una serie di forfait imprevisti non hanno battuto ciglio riconfermando la formazione tradizionale con il solo inserimento di Ghezzi all’ala. Una mossa rischiosa considerato lo smarrimento psicologico di Giglio, indicato come il responsabile unico della sconfitta nel derby. Il risultato finale della gara ha dato ragione al team grigio che si prepara al derby della prossima domenica con la Biellese in completa distensione. L'essere riusciti ad evitare lo sbandamento della squadra, c certamente segno di bravura sia sotto il profilo del ricupero umano degli atleti che tecnico. Davanti alla serie di risultati utili conseguiti nella seconda parte del campionato sorge spontanea una domanda; quale sarebbe stata la resa complessiva della squadra in un ambiente disteso, con una dirigenza capace di spronare i giovani, di sostenere l'azione dei tecnici? Con i se non si fa la storia, ma neppure si può escludere un diverso corso d;t destino, specie nel travagliato mondo del calcio. Ragionando per ipotesi, la domanda pare pertinente. Nelle società calcistiche è dimostrato quanto valga una dirigenza capace, responsabile. Basta scorrere un giornale sportivo per accorgersi della veridicità dell’asserto. Gli sbandamenti e le crisi nella maggioranza dei casi restano legati al clima di insofferenza esistente al vertice. Una società guidata da uno staff di persone valide, riesce ad incidere positivamente sul rendimento della stessa squadra. Esempi ne troviamo. pure, in casa alessandrina. Il più clamoroso è legato alle vicende che determinarono l’allontanamento di Dino Ballacci, l'anno della promozione in serie B. L'Alessandria edizione 1976-77 partita praticamente senza un uomo guida, ha sofferto nella parte iniziale del torneo il trauma derivante dall'impossibilità di disporre di un presidente o di un amministratore in grado di dialogare con i giocatori ed i tecnici. La compagine si è presentata al via della stagione in uno stato confusionale notevole, tale da destare serie preoccupazioni per i! domani. Il segretario Coscia, Viviani e Trebbi con notevole spirito di sacrificio sono fortunatamente riusciti con il trascorrere del tempo a supplire alle deficienze, ad instaurare un clima nuovo, a conquistare — cosa importantissima — la fiducia degli atleti. 1 risultati della paziente politica incominciano ad intravedersi anche se il problema è ben lungi dall’essere risolto concretamente, sul piano della logica e della coerenza. Servirà '.'esperienza delle ultime stagioni agli « addetti ai lavori »? E’ una domanda obbligata in quanto le squadre calcistiche prendono corpo nei mesi primaverili e non certo al mercato estivo. 1 direttori sportivi, i tecnici si muovono nel periodo marzo-aprile per definire t passaggi dei giovani maggiormente dotati, per sottoscrivere i compromessi onde evitare la mannaia della gara al rialzo attuata ogni anno al calciomercato estivo. L’Alessandria dei giovani, perchè tale va definita, ha mostrato durante i primi sei mesi di campionato pregi e difetti. Per costruire una squadra capace di battersi con le prime della classifica, sono necessarie non meno di quattro pedine, reperibili oggi sul mercato con cifre accessibili. Indugiando ulteriormente si rischia di trovarsi all’inizio della nuova stagione con i consueti problemi e, con la poco allegra prospettiva di un’altra gestione chiaramente passiva. Il tifoso Io ha dimostrato (e la conferma si è avuta nel derby con i nerostellati) vuole una squadra da primato, assistere ad incontri ad alto livello: avere la certezza di divertirsi e di uscire dallo stadio a cuor leggero, soddisfatto dell’esibizione dei beniamini. La certezza attualmente esiste solo sulla carta. I giocatori costantemente sollecitati a battersi per conquistare punti finiscono con il disorientarsi ogni qualvolta sono chiamati dalla platea a fornire una dimostrazione di buon gioco unito, ovviamente, a! risultato. Allestendo una compagine di alta classifica, l'apporto del pubblico è assicurato, come le statistiche confermano. 1 300 milioni realizzati nel campionato di serie B, ribadiscono l'interesse degli alessandrini per la squadra ogni qualvolta hanno la sicurezza di assistere ad incontri validi sotto il profilo tecnico e tattico. L’attuale stagione si chiuderà, secondo le previsioni, con un passivo aggirantesi sui 200 milioni di lire, una cifra non iperbolica, ma chiaramente negativa se legata al passivo della società. Nelle intenzioni dei padroni « dell’azienda » pare sin troppo chiaro l'intendimento di procedere ad alcune cessioni per limitare i! danno. Sino a quando sarà possibile proseguire sulla stessa strada? Rivalutando il ruolo della società, si agisce di conseguenza sul parco giocatori con vantaggi facilmente accertabili. Le prospettive per iniziare un nuovo corso muovendosi lungo le direttrici sinora percorse esistono. Lo sportivo oggi più di ieri ha fame di calcio, smania della voglia d . tornare allo stadio per sostenere una squadra con le carte in regola per tentare la promozione nella serie superiore. Spetta all’industriale di Spinetta Marengo raccogliere o sfruttare il momento favorevole prima che sia troppo tardi. L’immobilismo sinora perseguito ha dato scarsi frutti e !e cifre lo dimostrano; perchè non giocare la carta della rappacificazione, del rilancio ? Agendo responsabilmente, con accortezza, c possibile costruire sul telaio dell’attuale Alessandria una compagine veramente valida senza ricorrere alle iperboliche cifre spese in passato. L’attuale team tecnico ha dimostrato pur con mezzi limitati di essere* in grado di tradurre in realtà le aspettative dell’appassionato. Mancano al complesso alcune pedine basilari, facilmente individuabili; lavorando di anticipo è possibile reperirle gettando le basi per una riuscita che non è solo di ordine sportivo, ma pratico. La società di via Gentilini ha la possibilità di staccarsi dal grigiore in cui è precipitata negli ultimi anni per avviare un discorso valido sia sotto il profilo del ricupero degli sportivi che del risanamelo delle basi societarie chiaramente minate da gestioni "folli”. Parliamo del pareggio di Bolzano. I mandrogni costretti a rinunciare a Vanara e a Pileggi. hanno mantenuto inalterato il pacchetto difensivo, ricuperando prontamente Giglio ed inserendo in avanti Ghezzi con il compito di assistere i centrocampisti e la difesa ogni qualvolta Giglio avanzava sulla fascia per dialogare con le punte. Una formazione accorta, capace di mascherare i malanni di Borghi, costretto a scendere in campo per assicurare la regia. Il capitano da alcune domeniche stringe i denti, attendendo paziente di usufruire di un turno di riposo. Lo avrà probabilmente domenica nel derby, con la Biellese per causa di forza maggiore: Ambrogio ha subito la terza ammonizione per cui difficilmente riuscirà a sfuggire alle . .. ire del giudice sportivo. Trebbi pare orientato, indipendentemente dalle decisioni del tribunale calcistico, a concedergli una tregua. L’Alessandria decisa a . conquistare un punto ha iniziato in sordina limitandosi a controllare le manovre dei padroni di casa tutt’altro che irresistibili. I mandrogni adottando un’accorta copertura e sganciando a turno i centrocampisti a sostegno di Marullo e Frigerio, sono riusciti gradatamente ad assumere l’iniziativa di condizionare l’avversario. Nella ripresa la superiorità si è accentuata tanto da indurre il Bolzano ad evitare sbilanciamenti in avanti. Marullo e Frigerio in più di una occasione hanno avuto sul piede la palla gol: sarebbe bastato un pizzico di fortuna per ripetere il risultato di Seregno. I commenti dei giornali del lunedì sono oltremodo eloquanti. La "Gazzetta del Popolo” titola il servizio « Grigi, occhio per occhio... » e dopo un breve commento sui proponimenti di Trebbi alla vigilia dell’incontro prosegue: « E’ andata dunque come doveva andare (0-0), anche se sul risultato ci sarebbe molto da recriminare, soprattutto se si pensa alle numerose palle-gol banalmente sciupate dagli alessandrini. La squadra di casa, nei piani del suo trainer avrebbe dovuto aggredire l’Orso alessandrino, ma i grigi non si sono fatti intimidire: hanno attaccato a loro volta: hanno sciupato diverse occasioni, ma alla fine hanno racimolato un punto, che tolto ad una squadra di mezza classifica, suona sempre piacevolmente, ad onore degli ospiti ». II corrispondente di "Stampa sera" scrive. « Il risultato sta stretto ai grigi perchè su cinque palle gol avute a disposizione avrebbe potuto metterne a frutto almeno una con Frigerio o Marullo andati a gara nel gettare quanto avevano costruito. Se nel primo tempo la partita è stata praticamente nulla con una sola occasione per parte, nella ripresa l’iniziativa è stata quasi sempre degli ospiti che hanno minacciato la porta difesa da Paese al 51’ con Frigerio (bel colpo di testa che lambiva la traversa), al 53' con lo stesso Frigerio che non è riuscito a centrare la porta vuota e al 60' con Marullo (salvataggio un po’ sporco di Zanoli); al 70’ con Borghi (tiro alto di un soffio) e infine all'80’ quando Frigerio e Marullo ostacolandosi a vicenda hanno dato modo alla difesa altoatesina di salvarsi in extremis ». Analoghi i commenti dei due maggiori quotidiani sportivi, la "Gazzetta dello sport" e il ”Tuttosport l’Alessandria nella ripresa sfruttando la maggiore scioltezza è andata vicinissima al gol. Disponesse veramente dì un goleador le soddisfazioni sarebbero . . . doppie. I ragazzi di Trebbi hanno dimostrato di saperci fare lontano dal "Moccagatta”. Marullo e Frigerio necessitano di spazio per impostare le manovre, per inserirsi nelle maglie difensive per cui affrontando squadre solitamente sbilanciate in avanti alla ricerca del gol riescono a creare seri grattacapi. Purtroppo non sempre le ciambelle escono con il buco, come accaduto la scorsa domenica quando in almeno sei occasioni hanno avuto sul piede la palla per centrare il bersaglio. Il lavoro degli uomini di centrocampo si è rivelato prezioso: Vianello è un ragazzo che sprizza salute da tutti i pori. Percorre decine e decine di chilometri senza accusare fatica prodigandosi in un incessante lavoro di spola. Peccato insista eccessivamente nel dribbling dimenticando sovente i compagni in attesa del passaggio. Sapesse liberarsi d al. .. vizio, sarebbe veramente un atleta completo. Se Vianello rappresenta per il collettivo l’anello d’unione tra difesa e attacco, capitan Borghi dall’alto dell’esperienza sa guidare il gioco, lanciare i compagni e trovarsi al momento giusto all’appuntamento con la palla per cercare il gol con staffilate prepotenti, perentorie. II giovane Ghezzi inserito in prima squadra al termine di un lungo purgatorio ha giocato una partita ’’pulita” coprendo il settore del campo con perentorietà senza lasciarsi sedurre dal richiamo dell’area avversaria. Un piacevole ritorno anche se alla line ha denunciato lo stress del la gara per cui Trebbi ha preferito sostituirlo con Rolfo. I grigi ottimamente impostati sulla fascia centrale e coordinati in retroguardia dal solito Colombo, grintoso, concentrato, pronto a chiudere i varchi; dall’attento Alberti chiamato ancora una volta a misurare le proprie capacità e dall’irriducibile Di Brino, sono riusciti ad assumere decisamente le redini del gioco. I piemontesi sono letteralmente esplosi nella ripresa costringendo gli altoatesini ad una affannosa difesa, a subire costantemente l’offensiva. Una squadra in buona salute, capace di tenere a bada ’’antagonista senza perdere la tramontana. Per i misters Trebbi e Viviani un’ennesima grossa soddisfazione In particolare dopo la sfortunata gara con la Juniorcasale. A Bolzano in altre parole è stata cancellata l’abulica prestazione della precedente domenica. La classifica grazie al punto conquistato è di assoluta tranquillità: basterebbe un successo per proiettare la squadra verso la zona alta della classifica. La possibilità di avviarsi rapidamente nelle .prime posizioni è prossima. Il prossimo turno riserva ai grigi il derby con la Biellese sconfitta sul proprio terreno dall’Albese. Nel girone di andata la compagine di Trebbi rimediò un mortificante 0-2, cancellato la domenica successiva dal 4-0 sulla Pro Patria. I ragazzi in maglia grigia hanno la possibilità di rifarsi, di cancellare con un’ unica prestazione la brutta prova rimediata in casa dei lanieri e la sconfitta casalinga nel derby. Il calendario dei prossimi impegni è favorevole in quanto, dopo la trasferta di Busto Arsizio, seguiranno le due casalinghe con il Treviso c l’Albese. Il programma annunciato da Trebbi di conquistare cinque o sei punti è tutt’altro che irrealizzabile: il pareggio di Bolzano lo dimostra. L’Alessandria sta dimostrando di essere compagine in piena salute, di potere disputare un girone di ritorno all’insegna della caparbietà. Agli sportivi il compito di sostenerla in attesa dei giorni migliori (Il Piccolo - Il Gattopardo) ALESSANDRIA PAREGGIA (0-0) A BOLZANO DOPO AVER SFIORATO IL SUCCESSO Risultato in bianco tra Bolzano ed Alessandria a conclusione di una partita deludente e tecnicamente piuttosto povera. Quel poco dì buono che si è visto in campo è stato prodotto dai grigi piemontesi i quali con una manovra anche se un po' approssimativa in alcune occasioni sono andati molto vicini al gol. Solo l'inconsistenza delle punte, che pure si sono dato parecchio da fare, ha salvato il Bolzano dalla seconda capitolazione casalinga. 1 biancorossi altoatesini oggi hanno veramente deluso in tutti : sensi. Svogliati, senza mordente e con le idee annebbiate non sono mal riusciti a mettere in serio pericolo la difesa avversarla. Solo una volta al 13' della ripresa i padroni di casa, su svarione del libero Alberti che ha fallito completamente un rinvio, hanno avuto una palla gol. Ma Roda al quale è capitata l'occasione non ha saputo approfittare del regalo e, pur trovandosi tutto solo dinanzi a Zanier e con II tempo di evitare anche il portiere, ha calciato frettolosamente ed ha dato quindi modo all'estremo difensore ospite di salvarsi in angolo di piede. E' stato questo in pratica l'unico rischio corso dai grigi a prescindere da un tiracelo di Ventura al 90' che ha sfiorato il palo dal portiere battuto. Ma se ti Bolzano lasse passato con quella prodezza dell'ottimo Ventura avrebbe commesso non soltanto un furto ma una rapina a mano armata. Infatti all'Alessandria stava già stretto lo 0 a 0 perché delle cinque palle gol avute a disposizione avrebbe potuto e dovuto almeno metterne a frutto una. Frigerio e Marnilo però hanno fatto a gara a gettare al vento tutto quello che per loro hanno costrutto l'ottimo Vianello in collaborazione con Borghi, Giglio e Di Brino. Peccato, perché con un po' più di convinzione e concentrazione oggi l'Alessandria, che aveva indubbiamente una se non addirittura due marce in più del Bolzano, doveva e poteva cogliere un successo pieno. Se nel primo tempo la partita è stata praticamente nulla con una sola occasione per parte, nella ripresa l'Iniziativa è stata quasi sempre degli ospiti che hanno minacciato la porta difesa da Paese al 51' con Frigerio (bel colpo di testa che lambiva la traversa), al 53' con lo stesso Frigerio che non è riuscito a centrare la porta vuota, al 60' con Marnilo (salvataggio un po' sporco di Zanoli), al 70' con Borghi (tiro alto di un soffio) e Infine all'80' quando Frigerio e Montilo ostacolandosi a vicenda hanno poi dato modo alla difesa altoatesina di salvarsi in extremis. Il Bolzano a questo predominio ha saputo contrapporre solo la palla gol fallita in modo clamoroso da Roda e un salvataggio disperato al ti' da parte di Romei a porta vuota. Successo quindi più che meritato per i grigi alessandrini che sono stati senza dubbio la migliore delle due formazioni in campo. (La Stampa - Ed. Sport - E.P.) Risultati: Biellese Albese 1-2 Clodiasott. - Udinese 0-1 Cremonese - S. Angelo L. 3-0 Juniorcasale - Piacenza 0-0 Mantova - Pergocrema 1-0 Pro Patria - Padova 1-1 Seregno - Lecco 2-0 Treviso - Pro Vercelli 2-0 Triestina - Venezia 3-1 CLASSIFICA: Cremonese p.40; Udinese 38; Treviso 33; Lecco 32; J. Casale 31; Piacenza 29; Mantova 27; Triestina, Pro Vercelli, Bolzano 26; Alessandria, Albese 25; Biellese 24; Pro Patria 23; Pergocrema, S. Angelo L., Seregno 22; Padova 20; Clodiasott. 18; Venezia 11 Marcatori: 15 reti: Motta (Juniorcasale); 13 reti: Cavagnetto (Pro Vercelli); 11 reti: Pellegrini (Udinese). 9 reti: Bercellino (Biellese), D’Urso (Bolzano). 8 reti: Marullo (Alessandria), Nicolini (Cremonese), Zandegù (Lecco), Gottardo (Piacenza), De Bernardi (Treviso), Dri (Triestina), Ghidoni (Venezia) Il punto sul campionato La Biellese ha avuto un quarto d'ora di smarrimento e la sorniona Albese l'ha punita con un contropiede incuneandosi nella difesa bianconera fragile come il vento: un solo gol di scarto ma nella fase conclusiva il margine poteva crescere. Il Casale, nel match pareggiato contro il Piacenza, ha fatto una prova lodevole sotto il profilo dell'impegno e della volontà ma ha lasciato a desiderare sotto quello tecnico, il Piacenza ha confermato di potere contare su ottimi uomini; il gioco si è stagnato a lungo a centrocampo. Due punti preziosi per il Seregno che nel derby ha avuto ragione di un Lecco apparso sotto tono. d un quarto d'ora dalla fine il Padova è riuscito a raddrizzare la gara pareggiando le sorti e conquistando un punto assai utile per la sua situazione. Dopo cinque mesi il Mantova è tornato alla vittoria, battendo di misura, il Pergocrema. La Pro Vercelli a ranghi largamente rimaneggiati è stata battuta dal Treviso nonostante i piemontesi siano riusciti a lungo a tenere a scacco gli avversari.