Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1920/1921
1ª Categoria
10-07-1921 - Giornata: 1 - Torino - Campo Torino, Stradale Stupinigi
Finale


Pro Vercelli SG - Alessandria US 4 - 0 (3 - 0)
RETI: 1. Rampini II [Pr] , 38. Gay II [Pr] , 45. Rosetta [Pr] , 57. Ardissone [Pr]

Alessandria US Porrati Eugenio, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Papa (II) Nicola, Bay (I) Primo, Baloncieri Adolfo, Brezzi Guglielmo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado All.: Humphreys Percy

Formazione avversaria
PRO VERCELLI SG: Curti, Rosetta, Bossola, Ara, Parodi, Perino, Ceria, Ardissone, Gay II, Rampini II, Borello

Arbitro: Brunetti Felice del Torino [Lerni, X].
Note
Gara sospesa al 63. per ritiro dell'Alessandria per protesta per il gioco troppo duro degli avversari. La Federazione confermò il risultato acquisito sul campo. La prima rete di Rampini è stata segnata dopo 0’50” Carcano uscito definitivamente al 38. per un calcio alla rotula destra; al 62. Moretti, in uno scontro di gioco, si frattura la tibia destra. Alessandria in maglia rosso-granata Inizio ore 16,15

Commento
LA VECCHIA PRO VERCELLI SI ERGE MINACCIOSA CONTRO IL BOLOGNA I “grigi” di Carcano dopo 62 minuti di giuoco, ridotti in nove uomini, abbandonano il campo, sconfitti 4-0 Benché i torinesi non fossero per nulla direttamente interessati alle vicende delle due grandi finaliste di provincia, pure oggi – sul campo del F.C. Torino – c’era tanta elettricità in aria che non era difficile prevedere qualche guaio. Vercelli ed Alessandria avevano rovesciato a Torino con i più vari mezzi di locomozione, tutta la coorte dei supporters più animosi, e fortuna che il pubblico torinese, spettatore imparziale e sereno, abbia fatto da … cuscinetto tra le due fazioni, intervenendo a sedare fin dal primo inizio, le frequenti e minacciose zuffe che durante le fasi di giuoco si andavano accendendo qua e là nella folta siepe umana che cingeva il grande campo dei granata. Gli alessandrini non tacevano la speranza di gloria. I vercellesi erano più circospetti nel pronunciarsi. L’assenza del portiere “ufficiale”, il Barberis, menomava l‘integrità della squadra, per quanto del giovane Curti si dicesse un gran bene… Contrariamente alle previsioni quasi generali, mentre gli uomini di Carcano, fin dalle prime battute della partita, mostrarono di trovarsi in giornata pessima, i vercellesi s’imposero immediatamente segnando il primo goal dopo cinquanta secondi di giuoco. Altri due ne marcarono in seguito chiudendo il primo tempo con tre goals di vantaggio, a zero. LA PESSIMA GIORNATA DI PORRATI. Tre goals, frutto, oltre che di una infelice giornata di Porrati, anche e più di una reale superiorità dell’attacco vercellese, che, crediamo di non errare, giuocò oggi la migliore partita dell’annata. I “bianchi” diedero tutto sé stessi per costruire il successo: e tesi nello sforzo non badarono al sottile per arrivare allo scopo. Giuocarono quindi con grande decisione, punto fermati dai frequenti richiami dell’arbitro, dai falli che il dott. Brunetti puniva inesorabilmente. Qualche fischio volò pure all’indirizzo degli uomini di Ara, ma i bianchi – temprati a tutti i generi di accoglienza – continuarono col giuoco ruvido, col primo risultato di mettere fuori combattimento Carcano. Il quale – per un calcio ricevuto alla rotula del ginocchio destro – abbandonò fra il 30 e il 38 minuto del primo tempo per non comparire più in gara. Alla ripresa, gli animi esasperati dai numerosi ma lievi incidenti del primo tempo, erano poco rassicuranti. I vercellesi, malgrado il rabbioso ritorno combattivo degli avversari, riuscivano a segnare un quarto goal, quando – al 17. minuto – avvenne il doloroso incidente che doveva interrompere definitivamente la partita. In una fase di giuoco, non più movimentata delle altre, Rampini arresta il pallone. Mentre, con la gamba tesa, sta per rimettersi in equilibrio, sopravviene Moretti che, con grande impeto, si accinge a calciare. L’alessandrino sferra il calcio, ma mentre sta per toccare il pallone trova un improvviso ostacolo nella gamba protesa del vercellese: si ode distintamente un secco rumore, come di ramo spezzato. L’episodio si verifica dalla parte opposta del campo, quasi sul limite dei posti popolari. UN GRAVE INCIDENTE. Immediatamente il povero Moretti cade a terra, contorcendosi. Trasportato a braccia gli viene riscontrata la frattura della tibia destra. Il grave incidente suscita un pandemonio tra il pubblico. Volano contumelie, pugni e bastonate. Ma per l’intervento di numerosi e volonterosi soci del F.C: Torino e dei pochi carabinieri e Regie Guardie presenti, si ristabilisce la calma mentre Emilio Moretti, che ha l’arto destro spezzato, viene trasportato al vicino Ospedale Mauriziano. L’arbitro dott. Brunetti, ed il linesman Sig. Lerni del F.C. Torino, entrambi vicino al luogo dove la disgrazia è avvenuta, hanno confermato la versione da noi descritta più innanzi, e sostengono che l’incidente fu puramente occasionale e non dovuto a brutale violenza, come molti alessandrini affermano dal campo. È una fatalità che, anche quest’anno, la Pro Vercelli abbia fatto delle vittime fra le squadre avversarie nel Campionato! Ma se può giustificarsi il nuovo allarme che alla F.I.G.C. , verrà dai dolorosi episodi della partita d’oggi, è però da escludersi l’intenzionalità della nuova disgrazia che ha colpito il Moretti: si può affermare che oggi – in linea puramente tecnica – la Pro Vercelli doveva vincere perché dimostratasi sicuramente superiore all’Alessandria in tutto il corso della partita. Essa è stata oggi la Pro Vercelli dei tempi migliori, quando le sue vittorie erano dovute non solo alla classe, ma alla forza di volontà che sorreggeva le qualità fisiche dei bianchi atleti. I quali, giungendo al termine della fatica, facendo un esame di coscienza, dovranno convenire che nel football si può eccellere ed imporsi anche senza un soverchio sfoggio della loro robustezza, così da evitare una forma, lusinghiera forse per chi ha per culto la forza, ma pregiudizievole per coloro che, desiderano di essere stimati e non solo temuti ... LE FASI DEL MATCH. Alle 16,15 entrano in campo le due squadre. La prima è l’Alessandria che per l’occasione veste la maglia granata, poi la vercellese nelle abituali casacche bianche. Il pubblico applaude, mentre l’arbitro dottor Brunetti dà le opportune disposizioni ai giudici di linea e di goal, consoci del F.C. Torino. Il match si inizia alle 16,25 con la palla agli alessandrini. Quattro passaggi poi Perino intercetta e passa ai suoi avanti che si gettano all’attacco stringendosi sotto la porta alessandrina. Prima Gay poi Ardizzone tentano lo shoot invano; interviene Rampini che, in un tumulto finale, calcia forte e alto. La palla batte sotto la traversa del goal ed entra nella rete senza che Porrati quasi se ne accorga. Non son oche 50 secondi dall’inizio. I bianchi incalzano, mentre i grigi sembrano scompaginati. Parodi tenta nuovamente la via del goal ma Ticozzelli sventa i suoi tiri respingendo il pallone di testa. Comincia le serie dei falli che Brunetti frena meticolosamente con speciale severità verso i vercellesi che in Rampini ed Ardizzone hanno due catapulte d’attacco. È appena al quarto d’ora che gli alessandrini slegati ed imprecisi impegnano per la prima volta il portiere avversario che si libera in tempo da un pallone spiovente da un perfetto corner di Gay. I compagni di Brezzi non riescono a mantenersi all’attacco anche perché nullo è l’aiuto della loro seconda linea, intenta a coadiuvare la difesa assillata dalle continue, stringenti e penetranti discese vercellesi. Il giuoco duro, per quanto lodevolmente fenato dall’arbitro, fa presto le sue vittime; prima Papa II e poi Carcano giacciono a terra doloranti. Il capitano alessandrino esce dal campo per alcuni minuti onde farsi medicare il ginocchio ferito. Intanto Vercelli da back è passato half e Papa I retrocede al suo posto. I bianchi profittano dello slegamento delle linee avversarie per stringere l’attacco; al 36’ Gay deciso tira in goal raso terra, diagonalmente, da una ventina di passi. Porrati si getta in plongeon sulla palla, ma questa fila ad insaccarsi nella rete. È il secondo goal. I rossi sferzati dall’insuccesso, tentano di rifarsi ma il binomio Bossola Rosetta è insormontabile. I bianchi irrompono nuovamente nel campo alessandrino e Ticozzelli per arrestare una discesa di Ceria non trova di meglio che un ingenuo sgambetto. Urla del pubblico che reclama il penalty, intervento dell’arbitro e la punizione si riduce ad un free-kick. Siamo al 43’. È Rosetta che tira. Il pallone parte come una saetta va a scuotere violentemente la rete di Porrati senza che questi lo sgorga. Shoot da maestro. Poche azioni ancora e siamo al riposo. Gli alessandrini sono scoraggiati ed emettono giudizi severi per il giuoco rude e pericoloso degli avversari. LA TUMULTUOSA RIPRESA. La riprea ha inizio alle 17,35 e vede i granata all’attacco colla squadra ridotta a 10 uomini. Ma nelle file alessandrine, che si sono sostanzialmente modificate nella loro composizione, si nota un risveglio sensibile. Papa I e Ticozzelli sono backs; Moretti, Papa I e Capra halves, Bay, Baloncieri, Brezzi e Vercelli forwards. La vivace combattività tuttavia è fuoco di paglia. Su una ennesima discesa degli avanti, Ceria centra di misura quasi dalla linea del corner; la palla è raccolta da ardizzone che, libero, non ha difficoltà a deviare in goal. Quattro goal e la musica non accenna a finire. Gli alessandrini cercano anch’essi con l’irruenza di neutralizzare il giuoco avversario. Al 17’ minuto succede l’incidente più su descritto che doveva por fine alla partita. Come giudizio riassuntivo, mentre l’Alessandria, sia collettivamente che singolarmente mai giocò tanto male oggi la Pro Vercelli mai ebbe tanto a brillare per omogeneità ed affiatamento. Il punto nero, la prima linea, fu nella odierna partita la parte migliore della squadra eccellendo per velocità, virtù di spostamenti e decisione nel tiro. Vittoria meritata, anche se facilitata dalla pessima giornata di Porrati, che avrebbe potuto evitare il secondo e il quarto goal. Irreprensibile l’arbitraggio del dott. Brunetti sempre attento ed imparziale. Intemperante il pubblico, per due terzi costituito da elementi di importazione. (La Gazzetta dello Sport – G.C. Corradini). Le ultime battute del campionato di Foot-ball LA MERAVIGLIOSA PARTITA DELLA PRO VERCELLI L’Alessandria, vinta per 4 a 0, si ritira Le due squadre che si sono scontrate ieri sul signorile campo del Torino hanno giocato una gara durissima, meravigliosamente sorrette dal loro fervido, spasmodico entusiasmo. I bianchi e i grigi - questi ultimi giuocavano in maglia rossa - si sono battuti bene, cosa del resto solita nelle squadre di provincia, che lottano con tutte le loro forze per strappare un titolo che rappresenti non solo un successo sportivo, ma una affermazione di forza di città contro città. Chi ha visto in provincia gli acri duelli tra club e club sa che tutta la cittadinanza si batte coi propri arieti, attraverso la talvolta incomposta e tumultuosa passione che in quei centri ha saputo destare il più fascinatore degli sports. Ieri a Torino pareva di essere in provincia. Da Alessandria e da Vercelli erano calati numerosissimi supporters, che hanno incoraggiato con una baldanza commovente i ventidue atleti protesi in uno sforzo che aveva a volte del sovrumano. Più numerosi e più bollenti gli alessandrini: più calmi e raggianti i vercellesi: tutti però concordi nel gridare l'urlio della fede ai proprii beniamini. I quali hanno risposto con troppa vivacità alle speranze che avevano poste in loro gli sportsmen dei due paesi in lizza, ed hanno abusato tutti del gioco duro. Forse, era impossibile tenere un'altra condotta. Ad Alessandria ed a Vercelli si tende al successo ad ogni costo, si veglia con ininterrotta cura per tutta la settimana sui giovani ai quali è affidata la sorte del club, si saluta con un immenso premio morale la squadra che ha vinto, ed è naturale, poi che nessuno interviene a compiere opera di calma, è naturale che gli undici atleti in campo, debbano ricorrere al gioco più vario e più deciso per imporsi di forza. OCCORRE FRENARE IL GIUOCO PESANTE È naturale impegnarsi a fondo: è urtante trascendere. Ieri hanno trasceso tutti. Abbiamo constatato con dolore come l'effervescenza del pubblico si fosse comunicata ai giocatori, che vorremmo potere ammonire a ricondurre le loro contese entro i limiti del regolamento e della tradizione. Ieri molti hanno sopperito alla minore potenza, delle azioni con un rincrudimento continuo di violenze scambievoli. Si è giocato duro, dal principio alla fine della parlita, anche dopo che l'ottimo dott. Brunetti ebbe pregati i due capitani di volersi imporre ai compagni perché desistessero da inutili violenze. La cronaca del match di ieri s'è infittita così di dolorosi episodi, si è trascinata tra punizioni per gioco duro e interruzioni rese necessarie dalla caduta di giocatori più o meno gravemente contusi, per colpa anche di persone della stessa squadra. Al 5.o minuto, per esempio. Bay era a terra, duramente colpito alla gamba da Brezzi che insieme al compagno si era lanciato su Parodi per spezzare di forza una sua avanzata. Al 14o minuto Baloncieri, piegato a terra, ha tentato di togliere il pallone a Parodi ed ha ricevuto un colpo alla testa: alle 16,46 Carcano è stato colpito alla gamba ed ha dovuto lasciare il campo: poi Ceria s'è vista troncata nettamente una discesa da una violentissima caricata di Ticozzelli, che in seguito ha buttato a terra Gay; quindi Bossola è stato colpito duramente da Bay e da Baloncieri che nella foga della azione gli si sono avventati contro e, in ultimo, v'è stato il doloroso episodio, di Moretti. Il promettente half destro dei grigi, che in tutta la partita aveva dato prova, insieme a tutti i compagni e a tutti gli avversari, della più netta decisione di gioco sull’uomo, ha tentato da dietro di togliere il pallone a Rampini II mentre questi si accingeva a calciare ed è stato colpito allo stinco dal tallone del forward bianco. È un incidente dolorosissimo, e ancora più bruciante perché v'è da escludere ogni colpa. Rampini ha calcialo non sapendo che dietro di lui un avversario aveva proteso la gamba per togliergli il pallone, e ha colpito involontariamente. Duramente, è vero, ma inscientemente, e v'è da deplorare che in quell'occasione molti del pubblico hanno voluto vedere nell'atto di Rampini la pertinace volontà di vendicarsi dei numerosi sgambetti di cui è stato beneficiato dall’half dei grigi in tutto il match. Ciò non è: ed è un vero peccalo che quello che poteva essere il bellissimo match di Torino non sia stato finito perché i grigi hanno preferito abbandonare il campo ed evitare una lotta che era diventata superiore alle loro forze. OSSERVANDO ALL’OPERA LA PRO VERCELLI Superiore alle loro forze. perché hanno avuto di contro uno squadrone di ferro, una Pro Vercelli assolutamente distinta da quelle che di solito si ha in mente. Immaginate la leggendaria granitica difesa dei bianchi unita ad un attacco insidiosissimo e travolgente per abilità tecnica indiscussa: la difesa vercellese e l'attacco dell'Alessandria dell'inverno scorso, per esempio. I forwards bianchi sono stati ieri una rivelazione, e col loro gioco superbo hanno raccolto su di sè l'attenzione di tutti i presenti, ai quali gli halyes e i terzini sono apparsi in un'ombra densa che ne velasse tulle le azioni. Il quintetto dei bianchi ha travolto ieri la squadra dei grigi giocando sulla palla e. all'occorrenza, sull'uomo, ma sopratutto sulla palla. Non più l'exploit individuale di Rampini II che sfondava di forza e si aggiudicava dei goals che forse la linea come tale non avrebbe potuto conseguire, ma cinque uomini sicuri sul ball come pochi, che. hanno avanzato da tecnici consumati, sin poggiando il gioco sulle ali, sia trattenendolo al centro, dove sono sgusciati attraverso le maglie avversarie con passaggi fulminei e precisi rasi a terra e si è puntato in goal con una decisione estrema, Gay e Ardizzone, di solito imprecisi e lenti nel tiro in porta, ieri hanno emulato Rampini II e gli sono stati degnissimi compagni: più che per la sua superba inquadratura difensiva, ieri la Pro Vercelli s'è affermata per la forza e la scienza non mai viste, della sua prima fila che non è stata buttata sul goal dagli halves, ma che ha intessuto tutta la gamma delle azioni e ha stordito Porrati con una paurosa serie di tiri. Davanti alla magnifica affermazione dei forwards la difesa dei bianchi è passata in seconda linea sul campo si è detto finanche che non è esistita.. Il giudizio affrettato non corrisponde alla verità. Un attacco non gioca per un'ora nella metyà campo degli avversari, con pochissimi istanti di tregua se non è sicuro alle spalle, e se non è continuamente rifornito, e ieri la prima, riga è stata molto ben sorretta dai tre halves che hanno svolto un efficacissimo gioco di offesa, sicuri com'erano dell'estremo trio Curti-Rosetta-Bossola. I tre mediani hanno reso molto: il. loro gioco, pochissimo appariscente, ha dato modo ai forwards di attanagliare l'Alessandria nella sua area di rigore e di picchiare continuamente, colpi di maglio fortissimi. Ara, ohe è sulla breccia da oltre dieci anni, è stato il migliore dei tre, ma Parodi e Perino sono stati, nell'ordine, più che bravi. E in ultimo, 1 terzini, che hanno fornito una prova brillantissima. Rosetta, che nel match contro,l’U.S. Torinese! aveva deluso, ieri è ridiventato l’asso della difesa: fulmineo nelle entrate o potente nei rimandi, s'è fatto ammirare più voite per la continuità della sua azione, insieme a Bossola, che è stato il quarto half preziosissimo della squadra. Curti non s'è visto all'opera quasi. Nel primo tempo ha toccato un pallone, su corner, e nel secondo tempo ha eseguito una splendida parata col. pugno, in melée. Le altre volte che ha liberato, lo ha fatto perché Rosetta, e Bossola, spostati troppo avanti, quasi a metà campo, hanno preferito lasciare a lui la cura di raccogliere le palle morte che fossero loro sfuggile. TRE GOALS NEL PRIMO TEMPO I due teams scendono in campo alle 16,15 e si allineano nella, seguente formazione: Alessandria.: Porrati: Vercelli e Ticozzelli; Moretti, Carcano e Papa II; Bay I, Baloncieri, Brezzi, Papa III e Capra. Pro Vercelli: Curti: Rosetta e Bossola; Ara, Parodi e Perino; Ceria, Ardizzone, Gay I, Rampini II e Borello. La palla è ai grigi, che tentano di avanzare per mezzo di Papa III, ma Ardizzone intercetta ed invia lungo a Borello che con un cross, passa al centro, nell'area di rigore dei grigi. Ardizzone fa una finta destra, scarta Ticozzelli e saetta a Rampini che tira in goal: il pallone batte sul palo orizzontale e rimbalza nella rete, senza che Porrati possa vederlo; sono passati 50 secondi dall’inizio del match! Rimesso il pallone in gioco, l'azione di prima, si ripete, ma questa volta i grigi vigilano e i bianchi sono ricacciati nella loro metà campo. Il gioco, virgolato di cariche irregolari e per sgambetti, ampiamente sottolineati dal pubblico, sosta nella zona centrale, Alle 16,23 è in fallo la Pro Vercelli, alle 16,24 l'Alessandria, poi alternativamente le due squadre, finché i vercellesi avanzano nuovamente in linea con un'intesa perfetta, e Ticozzelli devia in corner una paurosa cannonata di Rampini. Alle 16,27 Bay è colpito da Brezzi e il gioco è interrotto per un minuto;; quindi sono in fallo, nell'ordine, Parodi, Pennino, Rampini, Baloncieri, Papa II e Ardizzone. Del, calcio di punizione approfittano i grigi por avanzare, e Baloncieri e Bay passano, ma Bossola manda il pallone in corner. Il calcio d'angolo, tirato da Bay non sorte effetto alcuno, perché Curti tocca il pallone e lo passa alto a Ceria che inizia una discesa fulminea, rotta nettamente da Papa II. Un minuto dopo Baloncieri che s'è gettato tra le gambe di Parodi, è a terra, e della sospensione del gioco trae partito il dottor Brunetti per richiamare i due capitani ad una maggiore disciplina e ad un maggiore senso di cavalleria sportiva. La contesa riprende con un ritmo vivacissimo. Alle 16,39 Ardizzone è in offside; un minuto dopo l'Alessandria è in corner, poi Moretti è in fallo per uno sgambetto a Rampini. Alle 16,45 una discesa dei bianchi è fermata per il fuori gioco di Borello e di Gay, poi Carcano è a terra lascia il campo. Papa III retrocede in terza linea, Vercelli passa centro-half, mentre l'attacco dei bianchi si scatena più forte che mai, anche quando Carcano alle 16.55 torna in gioco come half sinistro. Una nuova punizione a Moretti, e. poi, alla 16.58, una nuova discesa in linea vercellese, poggiata su Ceria che, per evitare Ticozzelli, manda al centro il pallone, Gay lo raccoglie e dal limite dell'alea di rigore calcia subito raso a terra: Porrati si butta tardivamente in plongeon: Verceli, goal! È il secondo della serie e si sente, che non sarà l'ultimo, Carcano esce dal campo; i vercellesi sono fermati per fuori gioco; Ardizzone carica da dietro Papa II, Rosetta libera di precisione, Ara rompe nettamente un'azione di Capra, ecco quanto precede la dura carica di Ticozzelli a Ceria, la quale provoca, alle 17,5. un calcio di punizione da. venti metri. Rosetta si avvicina lentamente al pallone, poi calcia fulmineo con forza: il pallone, rapidissimo, scuote la rete nell'angolo, alto, a destra. Un tiro di Capra a lato, un corner contro l'Alessandria e termina il primo tempo. UN PUNTO ALLA RIPRESA La ripresa si annunzia burrascosa. Gli animi di tutti sono eccitatissimi e l'elettricità che domina il pubblico legittima ogni apprensione. Il fischio dell'arbitro non ha ancora finito di echeggiare pel vasto «ground» che l’Alessandria è protesa all'attacco: gli « halves » bianchi sono travolti, e Brezzi saetta in goal ma Curti libera col pugno. Un'altra discesa dei grigi alle 17,36 è rotta da Bossola, poi l'attacco si sposta. La Pro Vercelli attacca e l'Alessandria, è in fallo. Il calcio di punizione proietta la palla verso Ceria che opera un magnifico, tiro spiovente: Gay con un salto felino ne approfitta per tentare il quarto goal e vi riesce cadendo con Porrati e col « ball » nella rete dei grigi. Ora il « match » precipita, il caldo e la stanchezza hanno estenuato i giocatori che appesantiscono e diradano le azioni. I grigi tentano rabbiosamente di salvare l'onore della giornata, e giungono più volte, fino a Curti che si libera bene, ma i bianchi ricominciano a inanellare. Alle 17.48 un tiro di Gay è parato in «plongeon » da Porrati; Ardizzone raccoglie e per poco non segna il quinto goal. Tre minuti dopo Ara passa ad Ardizzone che inizia la discesa Giunto davanti a Vercelli, Ardizzone manda la palla a Rampini che supera Moretti in velocità, e si accinge a calciare, quando l'« half » grigio tenta da dietro di togliergli il pallone., il tallone, di Rampini urta contro lo stinco di Moretti e. la violenza del calcio produce i suoi effetti: Moretti lascia il campo e l'Alessandria si ritira: finisce cosi, tra una gazzarra indescrivibile, il match di Torino. (La Stampa - Ginseppe Stolfi). IL CAMPIONATO DI CALCIO Sul campo neutro del Torino, Alessandria e Pro Vercelli si sono trovati di contro per la prima partita delle finali. Entrambe le squadre hanno svolto un giuoco pesante che l’arbitro dott. Brunetti ha faticato a contenere e che è stata la causa principale degli incidenti che si lamentarono. Gli alessandrini, smontati forse da un punto segnato dai bianchi nel primo minuto di giuoco, non hanno dimostrato la consueta valentia. Privati di Carcano che lasciò il campo contuso, essi non poterono sostenere la rude foga avversaria che, scompigliate le linee alessandrine, aumentava sensibilmente e irrimediabilmente il proprio vantaggio. Nella ripresa, ferito in un disgraziato incontro con Rampini II anche Moretti, i grigi, ridotti a nove uomini, abbandonavano il campo, quando la Pro Vercelli aveva già segnato 4 punti. In tal modo la squadra vercellese giocherà domenica contro il Bologna la partita finale per il titolo di Campione dell’Italia settentrionale. E finalmente il 24 – se altri casi imprevisti non sorgeranno – avrà luogo la finalissima con il Pisa e la vincente del giorno 17. (Corriere della Sera - edizione del pomeriggio)

Finale

Pro Vercelli SG - Alessandria US 4 - 0 (3 - 0)

RETI:

1. Rampini II [Pr] , 38. Gay II [Pr] , 45. Rosetta [Pr] , 57. Ardissone [Pr]

Alessandria US

Porrati Eugenio, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Papa (II) Nicola, Bay (I) Primo, Baloncieri Adolfo, Brezzi Guglielmo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado

All.: Humphreys Percy

Formazione avversaria

PRO VERCELLI SG: Curti, Rosetta, Bossola, Ara, Parodi, Perino, Ceria, Ardissone, Gay II, Rampini II, Borello

Arbitro: Brunetti Felice del Torino [Lerni, X].

Note

Commento

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Finale

Pro Vercelli SG - Alessandria US 4 - 0 (3 - 0)

RETI:

1. Rampini II [Pr] , 38. Gay II [Pr] , 45. Rosetta [Pr] , 57. Ardissone [Pr]

Alessandria US

Porrati Eugenio, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Papa (II) Nicola, Bay (I) Primo, Baloncieri Adolfo, Brezzi Guglielmo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario CorradoAll.: Humphreys Percy

Formazione avversaria

PRO VERCELLI SG: Curti, Rosetta, Bossola, Ara, Parodi, Perino, Ceria, Ardissone, Gay II, Rampini II, Borello

Arbitro: Brunetti Felice del Torino [Lerni, X].

Note

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Porrati Eugenio, Vercelli Luigi, Ticozzelli Giuseppe, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Papa (II) Nicola, Bay (I) Primo, Baloncieri Adolfo, Brezzi Guglielmo, Papa (III) Venerino, Capra (I) Mario Corrado

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