Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
27-03-1977 - Giornata: 28 - Busto Arsizio - Comunale


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria Calcio US 2 - 2 (2 - 2)
RETI: 12. aut. Vallacchi [Pr] , 35. Foglia [Pr] , 45. Bosani [Pr] 15. Frigerio E.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Romei Roberto, Di Brino Marcello, Ghezzi Ivan, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio [75. Giglio Angelo], Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:Rolfo Orano, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Fellini, Frigerio Ettore, Bartezzaghi, Trabalza, Vallacchi, Berra, Pusiol, Navarrini, Foglia, Bosani [76. Nicolini], Frara. A disp.: Bonetti, Aliverti. All.: Rosa Humberto

Arbitro: Adamu Tonio (Cagliari)
Note
Ammoniti: Pileggi [A], Trabalza [P], Navarrini [P], Borghi [A], Frigerio Ettore [P], Romei [A], Berra [P]. Spettatori: 2000 1.300 paganti per un incasso di 2.000.000 di lire Inizio gara ore 15.00

Commento
La Pro Patria fa... l ’Alessandria disfa I GRIGI, IN VANTAGGIO DI DUE RETI, SI LASCIANO RIMONTARE. OGGI IN COPPA ITALIA Stavolta i grigi hanno peccato di ingenuità : in vantaggio di due gol ad un quarto d’ora dall'inizio, hanno regalato agli avversari il pareggio. La Pro Patria freddata da un’autorete e dal gol di Frigerio (altro regalo dello stopper Vallacchi, in vena di cortesie) deve ringraziare i grigi del regalo. Altre compagini l’avrebbero fatta ammattire senza troppi ripensamenti. I grigi invece di ringraziare per il favore, hanno fatto l’impossibile per consentire agli sprovveduti di risalire la china. Un’Alessandria in clima pasquale, disposta a fare opere di bene. Auguriamoci che i futuri avversari si ricordino del... fioretto. L’ Alessandria confermandosi per l’ennesima volta compagine da trasferta è tornata da Busto Arsizio con un punto prezioso per migliorare la classifica e mantenersi agganciata alla zona di centro classifica. 11 ruolino di marcia di Borghi e del suo manipolo nel girone di ritorno è lusinghiero nonostante le due sconfitte con il Clodiasottoma» e la Juniorcasale: dieci punti su nove partite. La media salvezza è stata rispettata pienamente e con un pizzico di fortuna e di grinta poteva essere superiore. Un plauso pertanto all’undici mandrogno costantemente impegnato a giocare per la .. . gloria. Dimenticavamo di dirvi che i giocatori non percepiscono il becco di un quattrino dal mese di gennaio. Sono tre mesi di esibizioni gratuite stante l’atteggiamento dei Sacco, decisamente orientati ad annegare la società in un . .. bicchiere d’acqua. Sfortunatamente per l’industriale di Spinetta Marengo i ragazzi di Viviani e Trebbi fanno miracoli, giocano da veri professionisti collezionando buoni risultati. Il tentativo di affossare l’Orso in se- I rie D è rimandato al prossimo anno. I giocatori nel frattempo hanno scritto una lettera alla Lega Semiprofessionisti e all’Associazione calciatori per denunciare l’inadempienza della società. Gli alessandrini prima di compiere il passo hanno tentato tutte le strade possibili per convincere i Sacco a rispettare gli impegni. Solo dopo avere trovato -tutte le porte chiuse hanno spedito la raccomandata nella speranza di riuscire ad ottenere il pagamento delle spettanze dei tre mesi. La Lega Semiprofessionisti chiamerà in causa Sacco per indurlo a fare fronte alla richiesta, in caso contrario adotterà le misure del caso. Il comportamento dell’ex Commissario è emblematico. Si ostina a restare -alla guida della società pur disinteressandosene sotto ogni aspetto. Tornerà a ricordarsi dell'Alessandria a campionato concluso per dare disposizioni per la cessione dei pezzi migliori. L’obiettivo è sin troppo scoperto per passare inosservato A nessuno può sfuggire la gravità del momento in quanto oggi si opera sottobanco per distruggere il sodalizio invece di risollevarlo dal baratro in cui gli stessi attori lo hanno precipitato negli ultimi anni. La squadra fortunatamente pur subendo il trauma della crisi dirigenziale ha saputo reagire onestamente e la riprova l’abbiamo ogni domenica. I giocatori pur sapendo di non percepire né stipendio, né premi di partita si rimboccano le maniche. Una prova di onestà e serietà che gli sportivi devono ricordare stringendosi attorno ai protagonisti della corrente stagione, li merito va equamente diviso tra i tecnici e i ragazzi pronti a battersi, a sacrificarsi, pur di uscire dal campo a testa alta. L’ingegnere Remo Sacco saprà fornire una controprova valida capace di allontanare le ombre aleggianti sul futuro del sodalizio di via Gentilini? Le previsioni sono pessimistiche. Il magnate che per oltre dieci anni ha guidato i grigi, spentosi l’interesse per il calcio ha deciso di distruggere il giocattolo venendo meno a precisi impegni morali assunti verso una città. Cosa accadrà domani è difficile a dirsi; i colpi di scena registrati in passato escludono la possibilità di costruire un discorso serio proiettato nel futuro. Guardiamo alla realtà, alle battute finali di un campionato nato all’insegna del grigiorosso; colori della Cremonese del castellazzese Angeleri. La ventottesima giornata, nona del girone di ritorno, ha segnato il risveglio delle squadre della zona bassa della classifica. Avvicinandosi il traguardo di giugno pure le ritardatarie indossano gli abiti delle grandi menando fendenti in ogni direzione. Ne sa qualcosa il Mantova trafitto sul proprio terre, no da un Padova proiettato verso posizioni meno calde. L’Alessandria pur trovandosi nel gruppone delle compagini che pendolano tra il gruppo di testa e la coda ha ripetuto l'impresa di Cremona e Bolzano, andando a prendersi un altro punto sul terreno minato di Busto Arsizio. Su cinque trasferte sinora affrontate gli alessandrini nel girone di ritorno hanno conquistato un successo, tre pareggi, ammainando bandiera solo alla ventesima giornata con il Clodiasottomarina, cioè la bestia nera dei mandrogni. Un consuntivo eloquente. Domenica a Busto è stato mancato per un soffio il colpaccio, una vera disdetta. Un’occasione più unica che rara, ma nel calcio le sorprese sono sovente all’ordine del giorno. I ragazzi di Trebbi scesi in campo con il dichiarato obiettivo di tentare la conquista di un punto per mantenere inalterate le distanze dalle pericolanti, si sono trovati — quasi controvoglia — in vantaggio di due reti nello spazio di quindici minuti. La squadra a differenza di altri incontri invece di trarre vantaggio si è disunita prestandosi alla controffensiva dei bustocchi choccati. ma non troppo. All'undici è venuto improvvisamente meno l’apporto dei centrocampisti che costituiscono l’ossatura della compagine. Trovandosi all’attivo due reti occorreva mantenere il controllo della palla, addormentare la partita; sbarrare il passo a centrocampo e non in prossimità dell'area di rigore. Purtroppo è mancata la ’’birra”, la forza indispensabile per mantenere il controllo degli avversari. Prendiamo ad esempio Pileggi, osservato da diversi tecnici giunti da numerose parti d’Italia. Il nazionale, impegnato a controllare Trabalza, troppo sovente ha dimostrato mancanza di scatto, senso di posizione. Lo hanno imitato il volenteroso Ghezzi e io spento Vianello in giornata negativa. La regia di Borghi non è bastata per contenere le incursioni di Frigerio (il terzino lombardo) costantemente proiettato sul settore destro mentre sull'opposto versante Pusiol era prontissimo a sfruttare ogni cross a vantaggio di Foglia, un centravanti scattante, pronto ad usare il dribbling come arma micidiale per mandare in barca la retroguardia alessandrina. Rinunciando praticamente a sostenere l’offesa e votandosi dichiaratamente alla difesa i mandrogni hanno in certo qual modo propiziato il forcing dei padroni di casa sostenuto a gran voce dai tifosi. La Pro Patria sostenuta da un centrocampo che andava gradatamente aumentando il tono è cosi pervenuta al raggiungimento del pareggio prima dello scadere dei 45 minuti. La sospensione ha consentito a Trebbi e Viviani di tirare le somme, di rimettere ordine in uno schieramento chiaramente in crisi a causa del rapido passaggio da un vantaggio di due gol al pareggio. 1 grigi preoccupati di non lasciarsi sfuggire il punto hanno disputato una ripresa maggiormente accorta anche se è mancato l’apporto di alcuni uomini che denunciavano i segni della stanchezza. Lo stopper Colombo fortunatamente è riuscito con Di Brino a non perdere la tramontana; dai canto suo Borghi ha fatto appello alla classe e all'esperienza per controbattere gli avversari, per mantenere il più possibile il controllo della sfera. Lo stesso Alberti si è prodigato al meglio per spazzare l’area dalle continue incursioni dei tigrotti. L’entrata di Giglio investito sino al 74’ nell’insolita mansione di massaggiatore (il popolare Sergio avendo dimenticato ad Alessandria il tesserino è rimasto in tribuna) ha in certo qual modo dato maggiore vivacità alle manovre alessandrine apparse alquanto misere se si eccettuano le improvvise incursioni di Frigerio apparso per l’ennesima volta tra i più attivi. La miglior freschezza del ragazzo ha consentito di creare alcune pericolose incursioni sfumate per la mancanza di un uomo pronto ad inserirsi sul settore destro, vale a dire la zona solitamente coperta, in fase offensiva, da Pileggi. Sulle punte grigie considerazioni scontate: Frigerio è una punta attenta, pronta a sfruttare gli errori, ad inserirsi nel vivo della retroguardia. Marullo in particolare nella ripresa si è esibito in alcune serpentine, ma senza eccessiva fortuna. Il centravanti oltre a non crearsi Io spazio — troppo lento in alcuni frangenti — si intestardisce nella ricerca personale del gol dimenticando l’apertura al compagno. Al giovane attaccante potremmo rivolgere la solita domanda: « Perchè non cerchi il gol con tiri da fuori area invece di manovrare in un fazzoletto? ». Indipendentemente dalla prestazione dei dodici uomini esibitosi occorre rilevare che l’impegno è risultato costante per l’intero arco della tenzone. In rapida sintesi la cronaca fotografica della partita disputata davanti ad un buon pubblico a differenza di quanto accade allo stadio alessandrino. Evidentemente i tifosi bustocchi non gradiscono la retrocessione in serie D. La Pro Patria si dimostra subito attiva e all’undicesimo manca per un soffio il gol. Calcio d’angolo battuto da Foglia sulla destra, Pisiol svetta di testa su tutti e la sfera si schiaccia contro la traversa. Sullo scampato pericolo i mandrogni pervengono alla prima rete. Sulla destra Frigerio si sgancia dall’avversario tentando il traversone per Marnilo. Sulla traettoria c’è la testa di Vallacelo: lo stoppar sbuccia il pallone sorprendendo Fellini in uscita. La sfera carambola sopra le mani protese dell’estremo difensore e si insacca. Un vero infortunio della difesa lombarda. Trascorrono quattro minuti e giunge il raddoppio propiziato ancora da Vallacchi chiaramente in giornata disastrosa. Il bustocco a contatto con un giocatore alessandrino cerca l’alleggerimento su Fellini, ma il passaggio è corto. Il Frigerio alessandrino scatta, spara la bordata, ma il portiere respinge con il corpo; l’ala riprende la palla adagiandola nella rete sguarnita. Gioco fatto? Neppure per sogno. L’Alessandria inaspettatamente tira i remi in barca lasciando ai padroni di casa l’iniziativa. La Pro Patria ringrazia e affonda decisamente i colpi nella difesa mandrogna. Il preallarme al 23’ su una grande staffilata del Frigerio lombardo e pronta risposta di Zanier. Incespica la retroguardia ospite al 35’ su un calcio d’angolo di Frigerio. E’.ancora la testa di Pusiol a svettare sopra tutti fornendo a Foglia la palla gol: l’ala approfitta delle incertezze andando a bersaglio. I tigrotti insistono passando allo scadere al termine di un’azione di Foglia sulla destra e perfetto centro. Vianello sbaglia clamorosamente l’intervento e Bosani a due passi infila Zanier. Nella ripresa gioco alterno con preponderanza di azioni dei padroni di casa. La difesa grigia rimedia e il centrocampo riesce ad incidere maggiormente sul complesso delle azioni dei lombardi. Pro Patria e Alessandria concludono sul 2-2 con buona pace di tutti anche se Trebbi e Viviani hanno il grugno. Pareggiare una partita sciupando il vantaggio di due gol è sempre un . .. suicidio. L’Alessandria un passo avanti in classifica lo ha compiuto e la situazione è stabile: le ultime della classi j confronti diretti dovranno pure sostenerli ... La settimana di ferro dei grigi si è aperta con buoni auspici per cui oggi mercoledì le possibilità di fare un passo avanti in Coppa Italia esistono. Al "Moccagatta” con inizio alle ore 15 si gioca Alessandria - Massese prima gara dei ’’quarti” di Coppa Italia. I toscani occupano l’ultima posizione del girone B; domenica sono stati sconfitti a Lucca. Capitan Borghi e compagni sono largamente avvantaggiati, basta giocare con un pizzico di determinazione per arrivare alle semifinali. Purtroppo i ragazzi dovranno centellinare le forze in quanto domenica arriva un cliente ostico, il Treviso, terzo in classifica. L'obiettivo immediato è la vittoria sulla Massese e un pareggio con i veneti, se poi arriveranno altri due punti tanto di guadagnato. L'obiettivo di Trebbi era di racimolare nelle gare di Bolzano, Biella, Pro Patria, Treviso e Albese cinque punti: all'attivo ne hanno tre. 11 conto è presto fatto, si può andare oltre le previsioni per mettersi al riparo da eventuali sorprese nel finale di stagione certamente^ arroventato stante l'equilibrio esistente tra le squadre in lotta per evitare di tenere compagnia -a Venezia e Clodiasottomarina ormai con un piede nella fossa della D. Da parte dei giocatori è assicurato il massimo impegno; il pubblico deve fare il resto, incitando i beniamini che stanno dimostrando di meritare la fiducia dell’intera città. L’Alessandria formato austerity ha in serbo le energie indispensabili per concludere la stagione in bella evidenza. Pure i Sacco, seppure controvoglia, ne devono prendere atto. Gli unici a venire meno ai loro doveri sono proprio i grandi magnati (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI IN VANTAGGIO RAGGIUNTI A BUSTO: 2-2 Dopo quindici minuti di gioco, l'Alessandria stava vincendo a Busto per 2 reti a 0. Favorita certamente da qualche pasticcio combinato in difesa dalla Pro Patria, la squadra di Trebbi aveva intravvisto la possibilità di conquistare forse due punti. E ci si era messa allora di buzzo buono, cercando di chiudere gli spazi ad una Pro Patria peraltro pressoché priva di autentiche punte (mancava Skoglund, dolorante ad una gamba). Ma, a questo punto, ì tigrotti risfoderavano i vecchi artigli (cosa che hanno /atto raramente in questo campionato), ritrovavano grinta e determinazione e sempre nell'arco di questo primo tempo davvero elettrizzante riuscivano a recuperare, raddrizzando una situazione compromessa. Come era passata in vantaggio di due gol, l'Alessandria? Dopo che all'IV la Pro Patria aveva colpito una traversa di testa col giovane Puslol, al 12' un cross da destra di Frigerio (quello alessandrino) veniva deviato all'indietro di testa da Vallacchi, il quale sorprendeva il proprio portiere. Tre minuti di completo disorientamento fra i ranghi bustocchi, ed ecco che i grigi raddoppiano. In area, un paio di difensori biancoblu esitano nel rinviare, pasticciano e finiscono col servire Frigerio, che prontamente tira a rete: Fellint respinge in uscita, riprende ancora l'ala sinistra dei grigi e insacca. Al 34', il piccolo, guizzante ed insidioso Frara crossava da destra servendo Foglia, che giravo a rete debolmente consentendo a Zanier di parare a terra. Ma un minuto più tardi arriva la prima segnatura per i tigrotti. Batte un corner da destra Frigerio, raccoglie Foglia, e segna con una bella girata di sinistro. Ad un minuto dalla fine del primo tempo ecco che la Pro Patria conquista il pareggio. Centra dalla sinistra Foglia, Vianello sbuccia la palla, raccoglie Bosani, appostato sotto rete, che realizza senza difficoltà. (La Stampa - Ed. Sport - G.R.) Risultati: Biellese - Lecco 3-0 Bolzano - Piacenza 3-1 Clodiasott. - Cremonese 1-2 Juniorcasale - Pro Vercelli 1-0 Mantova - Padova 0-1 Pergocrema - Venezia 1-0 Seregno - Albese 4-1 Treviso - Udinese 0-0 Triestina - S. Angelo L. 1-1 CLASSIFICA: Cremonese p.43; Udinese 40; Treviso 35; Lecco 34; Juniorcasale 33;Bolzano, Piacenza 30; Triestina 28; Biellese, Alessandria, Mantova 27; Pro Vercelli, Albese; Seregno, Pergocrema 25; Padova. S. Angelo L., Pro Patria 24; Clodiasottom. 19; Venezia 13 Marcatori: 16 reti: Motta (Juniorcasale); 14 reti: Cavagnetto (Pro Vercelli); 11 reti: Pellegrini (Udinese). 10 reti: Bcreellino (Biellese), Nicolini (Cremonese): 9 reti: D’Urso (Bolzano), Gottardo (Piacenza), Dii (Triestina). Il punto sul campionato Casale e Pro Vercelli hanno onorato al meglio il loro impegno, dando vita ad un derby vigoroso: l'ha spuntata la Junior con una mezza prodezza del cannoniere Motta, alla Pro è mancata un pò di fortuna specie nel primo tempo. La Biellese ha inflitto tre reti al Lecco: è servito a rafforzare il morale dei giocatori: squadra mobile che ha giocato senza inutili fronzoli che ha imposto la sua determinazione di vincere. Treviso e Udinese hanno giocato per cercare di vincere la partita ma i nervi hanno tradito tutti. Clamorosa vittoria del Seregno, concretizzatasi nel secondo tempo, dopo che nella prima parte della gara era stata l'Albese a cercare di ottenere la vittoria. Bellissima partita, quella che ha opposto la penultima in classifica alla capolista: entrambe le squadre lottavano per cercare di ottenere l'intera posta in palio e il risultato finale ha premiato la Cremonese sul campo del Clodiasottomarina.