Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
08-05-1977 - Giornata: 33 - Crema - Giuseppe Voltini


Pergocrema 1932 US - Alessandria Calcio US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 20. Mazzoleri [Pe] 46. Frigerio E.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Romei Roberto, Di Brino Marcello, Ghezzi Ivan, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio, Marullo Michele [86. Giglio Angelo], Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio A disp.:(P) Favot Sergio, Rolfo Orano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
PERGOCREMA 1932 US: Michelini, Foresti, Ghiozzi, Togni, Bonizzoni, Maffioletti, Algarotti [65. Minotti], Mazzoleri, Guerrini, Donetti, Belometti. A disp.: Comizzoli, Rigamonti. All.: Veneri Giorgio

Arbitro: Altobelli Luigi (Roma)
Note
Ammonito: Algarotti [P]. Spettatori: 2000 1.500 paganti per un incasso di 3.680.000 lire Inizio gara ore 16.00

Commento
UN FRIZ NEL MOTORE L’Alessandria supera lo scoglio di Pergocrema, proseguendo la serie utile © Segnano i lombardi, ma nella ripresa Frigerio centra il bersaglio, raggiungendo il ’gemello’ Marnilo a quota 11 La marcia di avvicinamento verso le zone alte della classifica continua. L’Orso grigio ha imparato a prendere le misure all’avversario, a concedergli la soddisfazione di andare a rete per primo per poi colpirlo a freddo. L’Alessandria, modello trasferta, procede spedita da sei domeniche passando su campi tabù. La serie utile iniziata a Cremona, la terza giornata del girone di ritorno, è continuata a Bolzano, Seregno, Pro Patria, Mantova ed infine Pergocrema. I ragazzi di Vlviani e Trebbi a cinque giornate dalla conclusione del campionato e, con tre partite casalinghe, occupano il settimo posto dietro a Cremonese p. 48, Udinese 45, Treviso 41, Juniorcasale 38, Bolzano 37, Lecco 36. Alessandria e Triestina, appaiate a quota 35, posseggono le carte per scavalcare i lariani e agganciarsi al Bolzano ai nerostellati. Una stagione decisamente all’insegna della rinascita nonostante il faticoso avvio. I mandrogni disgraziatamente hanno regalato troppi punti nell’andata, quando mancava la sicurezza più che la volontà d’aggredire l’avversario. I diciotto punti conquistati nel girone ascendente parlano chiaro: una squadra di mezza tacca non avrebbe resistito a lungo sulla cresta dell'onda. Se al tecnici spetta il merito d’essere riusciti a collocare le pedine al giusto posto, ai giocatori va il plauso, il riconoscimento degli sportivi e dello stesso ing. Remo Sacco, il grande "latitante Capitan Borghi e l’intera rosa, dimenticati dai dirigenti, hanno stretto le file, uscendo alla distanza con una grinta invidiabile. Gli atleti scesi in campo per mesi senza ricevere una liretta, continuano a fornire prestazioni ad alto livello dimostrando una serietà professionale che non ha precedenti nella storia dell’Alessandria U.S.. Negli scorsi anni sarebbe bastato il ritardo di una settimana per provocare un ammutinamento generale; oggi invece i giocatori si impegnano senza recriminare, senza scene isteriche. L’Alessandria domenica ha giocato a Crema con le... tasche vuote: la compagine è in attesa dello stipendio di marzo e aprile se le nostre informazioni non sono errate. L’introvabile Remo Sacco continua a giocare a rimpiattino, attende l’ultimo momento per passare l’indispensabile, per evitare Io scatto della speciale clausola che consente ai giocatori di considerarsi liberi dopo tre mesi di.... carestia. La trasferta di Crema era attesa con interesse anche per valutare lo spirito di reazione della compagine davanti all’ennesimo assurdo comportamento dell’industriale. Le malelingue sono state messe a tacere: l’undici di Trebbi ha affrontato la pericolante matricola con la determinazione consueta; ha subito — è vero — nella parte iniziale la superiorità dei padroni di casa; lo ha però trafitto con sicurezza nella ripresa costringendolo a rivedere i piani troppo bellicosi. Giustificata l'euforia nello spogliatoio alessandrino a conclusione della gara: tecnici e giocatori parevano ragazzini in festa. Superando indenni lo scoglio del terreno lombardo si guarda ai prossimi impegni con minore apprensione, il pericolo della retrocessione è lontanissimo. L’Alessandria con l’incredibile rimonta, ha guadagnato un margine tale di punti da potere vivere di rendita. Archiviato il capitolo della prima delle due trasferte, si pensa al derby della prossima domenica a Vercelli, in attesa di ricevere, il mercoledì successivo, il Lecco per la prima delle due partite valevoli per conquistare il diritto a disputare la finale della Coppa Italia Semi professionisti. Maggio, il mese delle rose, dovrebbe portare fortuna all’undici mandrogno costretto a giocare in completo clima di austerità. Il primo fiore è... sbocciato a Crema contro una formazione assetata di punti, decisa ad approfittare della gara casalinga per allontanarsi definitivamente dalle sabbie mobili che vedono coinvolto Biellese e Pro Patria. Un incontro decisamente spigoloso in quanto la forza della disperazione riesce sovente a trasformare una squadra, a renderla pericolosissima, ad innalzarla sul livello delle grandi. I giallo-blu consci dell’importanza della posta in palio, hanno "assaggiato” la forza degli ospiti passando decisamente all’arrembaggio dopo un quarto d’ora di gioco. I grigi letteralmente aggrediti, hanno compiuto l'imperdonabile errore di concedergli l’iniziativa, aggravando notevolmente il compito della retroguardia. Sotto l’incalzare del Pergocrema deciso a conquistare il gol di vantaggio, lo stopper Colombo e compagni hanno opposto una fiera resistenza, cercando di tamponare alla meno peggio le falle apertesi sulla zona centrale del campo. Una difesa affannosa e diciamolo, un’Alessandria irriconoscibile in quei venti minuti di predominio dei padroni di casa. Alcune incertezze di Alberti contribuivano ad aumentare il caos. A faticare non era solo il libero: Di Brino, Romei e lo stesso Vianello erano costretti a mostrare la clava per evitare grossi guai per Zanier. La causa di tanto confusione? Vianello invece di marcare stretto Donetti, gli concedeva spazio e l’avversario ne approfittava per spingersi sulle estreme, per allargare le maglie difensive grige; pure Ghezzi stentava a trovare la misura giusta. Tenevano invece con qualche affanno, Borghi inesauribile nel lavoro di spola e il giovane Pileggi, abile nel cercare di mantenere il possesso della palla per consentire alla retroguardia di tirare il fiato. Il Pergocrema passato in vantaggio proseguiva il forcing nella speranza di mettere al sicuro il risultato, trovando un antagonista sempre più deciso ad uscire dalle secche di una esibizione deludente. Superato il periodo critico, riordinate le file i mandrogni sono usciti dall’anonimato lasciando intravedere, chiaramente, la differenza di classe esistente tra le due squadre. Ad un Pergocrema pronto a colpire a mazzate, l’Alessandria replicava con manovre ragionate mettendo chiaramente in difficoltà una difesa impreparata a reggere il confronto. Il finale del tempo era chiaramente di colorazione grigia, il preludio al pareggio, che giungeva puntuale al 46’ con una magnifica staffilata di Frigerio. La compagine d Viviani e Trebbi rinfrancata dalla rete assumeva decisamente il comando delle operazioni mantenendo un controllo costante sulla fascia centrale tale da impedire le incursioni avversarie. Borghi e Fileggi dettavano legge, interrompevano le azioni dei gialloblu, impostavano per Frigerio e Maruiio. L’ala si dava un gran da fare trovandosi sovente impastoiata nella morsa degli avversari anche per la scarsa vena del compagno. Il « Friz » insisteva trovando collaborazione oltre che in Pileggi in Vianello, Romei e lo stesso Colombo pronto a sganciarsi per fludificare sulla fascia. L’Alessandria con azioni lineari legittimava rapidamente il punto cancellando i venti minuti "neri” del primo tempo. I lombardi costretti a subire preferivano rinunciare all’attacco in massa: solo nel finale cercavano generosamente di travolgere la retroguardia grigia, senza trovare lo spazio per fare filtrare Mazzoleri e Donetti, confermatisi gli uomini più pericolosi tra i padroni di casa. Completamente nullo invece Algarotti che trovava in Colombo un gigante, un ostacolo insormontabile, una specie di mostro. La cronaca della partita si condensa in poche righe. L’Alessandria inizia con gli occhi aperti, decisa a non lasciarsi travolgere dai padroni di casa la cui intenzione dichiarata è di aggiudicarsi i due punti in palio. I grigi giostrano con autorità a centrocampo mettendo in movimento Marullo e Frigerio pronti a chiamare in causa il portiere avversario. I lombardi attendono il... momento propizio per passare decisamente al contrattacco. Favoriti dalle posizioni di Vianello e Ghezzi ingranano la quinta inserendosi con facilità nei corridoi. Tanta audacia sortisce l’effetto sperato: la retroguardia balbetta, indugia, commette errori elementari. Il Pergocrema domina, fa gioco premendo con insistenza. I difensori ospiti ciabattano, invece di impostare l'alleggerimento sciabolano in avanti dove i centrocampisti giallo-azzurri dominano incontrastati. La formazione di Trebbi è in chiara difficoltà, pare incapace di uscire allo scoperto, di fare valere la maggiore classe. I padroni di casa al 20’ reclamano un rigore per un presunto fallo di Colombo su Algarotti, ma l’arbitro ammonisce l’attaccante. Lo stopper era chiaramente entrato sulla palla e non sulle gambe dell’antagonista. Trascorrono due minuti e i lombardi vanno a segno, incredibilmente. Mazzoleri batte un fallo concesso per un’entrata non troppo ortodossa di Vianello, indirizzando la sfera verso la rete di Zanier coperto da un nugolo di compagni e avversari. Pare un tiro senza pretese se Donetti non operasse una improvvisa finta sulla palla che inganna il portiere alessandrino. Si scatena l’entusiasmo dei fans locali mentre i grigi accusano la botta. Mazzoleri e Donetti la fanno da padroni; manovrano sulle estreme, stringono al centro, operano traversoni al centro. Il raddoppio pare nell’aria poi, quasi per incanto, gli alessandrini escono dal guscio, impostano le prime triangolazioni e i padroni di casa confermano di essere impreparati. Lo dimostra una incursione di Borghi ottimamente lanciato da Ghezzi: il capitano duramente contrastato da due avversari resiste alle cariche sciabolando a rete, respinge la difesa sullo stesso giocatore la cui conclusione finale è sopra la traversa. Il Pergocrema riavutosi dallo choc, riparte in contropiede e lo sgusciarne Donetti porta lo scompiglio nell’area grigia. Il piccolo centrocampista con una serie di dribbling mette fuori causa tre alessandrini presentandosi solitario davanti a Zanier pronto a chiudergli lo specchio della porta. Il tiro di Donetti è insidioso, ma l’estremo difensore riesce alla meno peggio a respingere poi alle spalle sbuca Romei che lo toglie da guai salvandosi in angolo. Replica alessandrina con Romei per Frigerio, alleggerimento su Marullo, tiro improvviso e deviazione in angolo. Ghezzi dalla bandierina azzecca un tiro carico d’effetto e Michelini a fatica alza sopra la traversa. Intravedendo la possibilità del pareggio, i grigi si ripresentano in campo decisi a rimontare lo svantaggio. Trascorre un minuto e il gioco è fatto. Il solito Ghezzi sfrutta una punizione per fare spiovere un pallonetto che trova pronto Pileggi ad allungarne di testa la traiettoria sul settore sinistro dove Frigerio in -orsa colpisce superando l'incredulo portiere. L’Alessandria tira un sospiro di sollievo, il punto è troppo importante per gettarlo alle ortiche. I centrocampisti indossano l’abito della festa: Borghi si erge una spanna su tutti; Pileggi lo imita esibendosi in improvvise scorrerie a vantaggio dei ’’gemelli” Marullo e Frigerio; Ghezzi prese le misure dell’avversario mantiene saldamente il controllo della sfera trovando il compagno libero per l’alleggerimento imitato da Vianello. Le manovre dei grigi sono ad ampio raggio; ricuperata la palla a centrocampo la controffensiva si snoda veloce: peccato Frigerio si trovi troppo solo per concludere. Il Pergocrema annaspa, è indeciso se proiettarsi in avanti o ^ u re se attendere gli avvenimenti. La paura in altre parole fa novanta. I mandrogni ne approfittano, il pareggio basta loro, non intendono creare ulteriori grattacapi ad una squadra assetata di punti. Crescono i grigi, mollano i giallo-blu. La gara si trascina stancamente senza eccessivi sussulti. Solo nel finale Mazzoleri e Donetti giocano le ultime carte sfruttando alcune incertezze della retroguardia alessandrina. I cremaschi collezionano quattro angoli nello sdazio di pochi minuti ma non passano. Il fischio finale trova i padroni sotto la porta di Zanier. L’Orso grigio tira i remi in barca, aggiunge un altro punto in classifica, guarda al prossimo confronto e alla Coppa con rinnovata convinzione. Il lungo periodo d’oro dei grigi continua, la previsione di terminare il campionato oltre il muro dei quaranta punti non è affatto una chimera. Assurdo pretendere di più da una squadra costantemente nell’occhio del ciclone per questioni unicamente di carattere finanziario. Gli atteggiamenti della famiglia Sacco lasciano sgomenti, increduli. Nel momento in cui la compagine sta fornendo il meglio auto valorizzandosi, i dirigenti continuano a manovrare per affossarla. Preoccupano i risultati utili con i relativi premi partita? I giocatori stanno dimostrando una pazienza certosina, ma sino a quando reggeranno? Lo stipendio è... sacro, ma per i Sacco si tratta probabilmente di un incentivo inutile a dispetto dei miliardi accumulati dal dopoguerra ad oggi. L’atteggiamento lascia presagire prospettive per nulla allegre. Lo smantellamento della compagine è nell’aria in quanto sinora nessuno si è preoccupato di rinnovare l’incarico ai tecnici consentendo loro di muoversi per imbastire la squadra per il prossimo campionato. Viviani e Trebbi pur - avendo dimostrato di sapere guidare la squadra valorizzando giovani e anziani sono in perenne attesa. L’Alessandria per i motivi enunciati merita la considerazione ed il rispetto dei tifosi che non sempre l’hanno premiata con la presenza e l’incitamento. Concludiamo ricordando che nel pomeriggio di oggi mercoledì l’Alessandria, con inizio alle 16,30, affronterà la Primavera della Sampdoria in un incontro amichevole. Una passerella interessante di giovani per ricostruire per l’ennesima volta l’Arca di Noè grigia. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Di Frigerio il gol dell'Alessandria GRIGI 1-1 A CREMA Chi avesse pensato che il risultato di questo incontro poteva essere dato per scontato, con la vittoria dei locali, si è ingannato. Vero che l'Alessandria si trova in assoluta tranquillità di classifica, senza alcun problema di posizioni di prestigio da acquisire, fuori di ogni pericolo di classifica; vero anche che il Pergocrema ha un bisogno tremendo di punti per restare in serie C. Ma l'incontro ha dimostrato di essere stato disputato con impegno da ambo le parti, anche se nel primo tempo si è avuta l'impressione che 1 piemontesi lasciassero un po' la mano ai lombardi. E' stata però un'impressione fittizia, perché, come vedremo, gli alessandrini, quando ci si sono messi, l'hanno fatto sul serio. I gialloblù, dopo alcuni minuti di assestamento, hanno preso decisamente in mano le redini del gioco ed hanno sciorinato una serie di azioni veramente entusiasmante. I veri protagonisti di questo incontro sono i centrocampisti locali, con un Togni in superba condizione, con un Mazzoleri altrettanto valido, un Belometti generosissimo e un Donetti che ha strappato applausi a scena aperta. II gol è avvenuto dopo una serie di falli che lo stesso Donetti aveva subito da parte del suo marcatore, il roccioso Vianello. Al 20', infatti, avevano protestato i gialloblu per un presunto fallo di rigore compiuto dallo stesso Vianello su Donetti, lanciato in piena area. Subito dopo si ripeteva la stessa situazione, con Donetti a terra e Mazzoleri che tempestivamente calciava la palla con un gran tiro esterno sinistro alle spalle del portiere alessandrino. Continua il momento magico del Pergocrema, che al 26' sfiora il raddoppio con una girata al volo di Donetti, a cui seguiva un istante dopo un rabbioso tiro di Mazzoleri. Pressava ancora il Crema l'area dell'Alessandria, e Donetti si esibiva in uno show personale in piena area, seminando più avversari e sparando in porta; ma Zanier salvava il risultato producendosi in una spettacolare parata. Nella ripresa gli ospiti sono partiti decisi alla ricerca del pareggio, cui sono pervenuti subito, al primo minuto di gioco: a seguito di un fallo del difensore cremasco Maffioletti, i grigi battevano la punizione con una parabola spiovente In area, sulla quale si avventava il centravanti Manilio, che indirizzava la palla con un colpo di testa sulla sinistra, favorendo la conclusione a rete di Frigerio. (La Stampa - Ed. Sport - G.S.) Risultati: Albese - Cremonese 0-1 Biellese - Bolzano 0-1 Juniorcasale - Treviso 2-0 Mantova - S. Angelo L. 1-2 Padova - Udinese 3-2 Piacenza - Pro Vercelli 1-1 Seregno - Clodiasottom. 1-0 Triestina - Pro Patria 2-1 Venezia - Lecco 2- 1 CLASSIFICA: Cremonese p.43; Udinese 45; Treviso 41; Juniorcasale 38; Bolzano 37; Lecco 36; Triestina, Alessandria 35; Piacenza 34; Padova, S. Angelo L. 33; Pro Vercelli, Mantova 31; Pergocrema, Seregno, Albese 30; Biellese, Pro Patria 28; Clodiasottom. 22; Venezia 15 Marcatori: 16 reti: Motta (Juniorcasale), Cavagnetto (Pro Vercelli), Pellegrini (Udinese); 13 reti: D’Urso (Bolzano), Nicolini (Cremonese); 12 reti: Andreis (Triestina); Gottardo (Piacenza); 11 reti: Marullo Il punto sul campionato La Cremonese era scesa ad Alba con la ferma intenzione di non perdere ed ha ottenuto la vittoria mentre l'Albese, dal canto suo, non è ancora riuscita a liberarsi dalle zone pericolose della bassa classifica. La Pro Vercelli ha fatto e disfatto: si è portata in vantaggio a quattro minuti dalla fine con un rigore di Cavagnetto e soltanto dopo un minuto il Piacenza ha pareggiato grazie ad un autogol di Sandocco. Il Sant'Angelo ha vinto sul campo del Mantova e nella ripresa, per due volte, i pali della porta ospite hanno respinto gli assalti dei locali. Grazie ad un'autorete al 9' il Seregno ha ottenuto due punti preziosi per la classifica contro il Clodiasottomarina. Il Casale ha vinto il confronto con il Treviso apparso assai compassato e sceso in campo con una certa sufficenza. Il Padova ha giocato una delle più belle partite di questo campionato e ha battuto l'Udinese.