Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1976/1977
Serie C
22-05-1977 - Giornata: 35 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Udinese AC 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 36. Frigerio E.[A], 68. Marullo M.[A] 48. Fanesi [Ud]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Romei Roberto, Di Brino Marcello, Ghezzi Ivan, Colombo Antonio, Vanara Elio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio [45. Giglio Angelo] A disp.:(P) Favot Sergio, Rolfo Orano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
UDINESE AC: Paleari, Lomonte, Fanesi, Tormen, Groppi, Apostoli, Basili, Bencina, Pellegrini, Bracchi, Galasso. A disp.: Marcatti, Corti, Lovison. All.: Fongaro Livio

Arbitro: Colasanti Pasquale (Roma)
Note
Ammoniti nessuno Spettatori: 2.000 circa di cui 1.443 paganti per un incasso di 3.188.000 Inizio gara ore 16.30

Commento
FRIGERIO E MARULLO I GEMELLI TERRIBILI L’Alessandria riprende quota, annullando le ultime speranze dei friulani. Una rete per tempo basta per stroncarli Capitan Ambrogio Borghi lo aveva promesso. « Con l’Udinese non possiamo smentirci, la vittoria è d’obbligo, per confermare la nostra fama di squadra ammazzagrandi ». Di rimando, Pileggi aggiungeva: « Gli sportivi che ci hanno seguito nella buona e nella cattiva sorte, meritano la soddisfazione di vederci vincere nel Finale della stagione; saranno pochi, d’accordo, ma un premio se lo sono guadagnati ». Sul campo l’impegno è stato assolto nel migliore dei modi, anche se nei finale i patemi d’animo hanno messo a dura prova le coronarie dei duemila fedelissimi come li aveva definiti il nazionale. L’Alessandria, con un deciso colpo di spugna, ha cancellato le scialbe esibizioni di Vercelli e con il Lecco in Coppa Italia. Ai grandi appuntamenti la formazione locale ha risposto con decisione, eliminando nell’ordine la neo promossa Cremonese, il Treviso, il Lecco e infine i friulani. Una notevole soddisfazione per Franco Viviani e Mario Trebbi, per i giocatori e per quello sparuto gruppo di affezionatissimi tifosi pronti a seguire i beniamini nei momenti meno felici della stagione. L’Alessandria seppure angustiata da mille problemi, sta concludendo il campionato sul livello delle primattrici della classifica. Nel girone di ritorno ha racimolato ben venti punti, il traguardo di raggiungere i quaranta è vicinissimo. I grigi disputando ancora due gare in casa, contro la trasferta di Padova possono agevolmente racimolare quanto manca loro per coronare una stagione ricca di soddisfazioni sportive. L’Alessandria ha avuto la scalogna di essere senza un presidente, un consiglio direttivo capace di sostenerla nei momenti critici. Avesse trovato l’appoggio psicologico e morale le soddisfazioni sarebbero state maggiori. Un risultato è stato quasi raggiunto, nonostante i diversi handicap: i grigi superando di slancio i friulani sono ad una sola lunghezza dai ’’cugini” della Juniorcasale sconfitti sul terreno della Pro Patria, lanciata alla ricerca della salvezza. Per capitan Borghi l’aggancio è possibile sin da domenica: mentre i grigi calcheranno nuovamente i. tappeto dello stadio ”Moccagatta”, i casalesi andranno a saggiare la consistenza di un elodiasottomarina che domenica ha rotto le uova nel paniere della matricola Pergocrema. I ragazzi affidati alle cure del due Viviani - Trebbi disputano un campionato superiore ad ogni più ottimistica previsione. Partiti con il piede sbagliato hanno resistito ai rovesci, hanno stretto i denti poi, con l’inizio della primavera hanno premuto decisamente sull’acceleratore guadagnando posizioni su posizioni. Se ai tecnici va il merito di averli amalgamati, ai protagonisti spetta un plauso incondizionato. Altri giocatori avrebbero probabilmente gettato la spugna davanti a situazioni insostenibili e, se vogliamo antisportive, da parte dei veri responsabili della conduzione societaria. Anziani e giovani invece, hanno fatto cerchio stringendo le fila attorno ai tecnici. Battendosi a volte con la forza della disperazione hanno iniziato la lenta, inesorabile marcia verso le prime posizioni della classifica. Un ricupero che ha del miracoloso visto l’organico della compagine, sovente ridotto all’osso per infortuni, malattie o squalifiche. L’ultima gemma l’hanno aggiunta superando la titolata Udinese scesa ad Alessandria per attizzare la piccola fiammella della speranza. Giocando la Cremonese a Padova i friulani potevano teoricamente ridurre le distanze a tre lunghezze. Il sogno dei tifosi bianconeri è andato deluso: i grigiorossi pareggiando e approfittando dello scivolone esterno dei diretti antagonisti hanno portato ’ a sei le lunghezze di vantaggio. Capitan Borghi e compagni sconfitti nel derby e in coppa, superato il delicato momento, sono tornati sui livelli delle precedenti partite casalinghe. Anche se l’incontro ha avuto lunghe pause (e i protagonisti hanno sovente rallentato il passo a causa del primo caldo della stagione) la partita nel complesso, ha soddisfatto i duemila fans grigi. I locali ricuperando Frigerio e Pileggi si sono riscoperti nuovamente grandi riuscendo con un’accorta gara a frenare le ambizioni degli ospiti, a colpirli al momento, giusto. L'Alessandria ha praticamente impostato una partita d'attesa per evitare di essere freddata, sull’esempio di quanto accaduto nel girone di andata, nella parte iniziale. L'Udinese è formazione quadrata e con un attacco composto da giocatori mobili, scattanti, rapidi nelle triangolazioni. Basili, Pellegrini e Galasso oltre a costituire un trio capace di fare saltare qualsiasi difesa alleggeriscono notevolmente il lavoro dei centrocampisti a vantaggio della resa globale del complesso. 1 tecnici grigi preoccupati dalla potenzialità offensiva dell’avversario hanno disposto le pedine con molta cautela lasciando in attaccò unicamente Marnilo e Frigerio. Si trattava in altre parole di mantenere il gioco sulla fascia centrale staccando a turno un difensore o un mediano a sostegno del lavoro delle punte praticamente isolate e superate nettamente dalla statura degli uomini di retroguardia. L’espediente di evitare l'arrembaggio, di cercare il successo ad ogni costo sbilanciandosi in avanti e favorendo i contropiedi ha finito per trionfare anche se conl’aiuto di un pizzico di fortuna. Frigerio e Marnilo, la coppia d’oro dei grigi, avvantaggiata dagli spazi a disposizione si è sovente infiltrata nelle maglie bianconere creando i presupposti del primo gol. I mandrogni nel primo tempo, creando un maggior numero di azioni offensive, hanno legittimato il vantaggio banalmente sciupato nella ripresa per una gaffe di Zanier riabilitatosi nel finale con un salvataggio miracoloso su una grande bordata di Lo Monte. Nel finale la squadra pur risentendo della fatica accumulata nella gara infrasettimanale di Coppa e del caldo mozzagambe ha retto alla maggiore pressione dei bianconeri scialando numerose occasioni create dagli improvvisi rovesciamenti di fronte. La migliore freschezza atletica avrebbe consentito di arrotondare il risultato, ma del... senno di poi sono piene le fosse. Un’Alessandria in piena salute, forse un po’ stanca, ma capace di trovare nei momenti difficili il brio, la determinazione per superare l'antagonista. Abbiamo parlato di mar calure azzeccate, soffermiamoci ad esaminarle. I tecnici sfruttando -l’esperienza del girone di andata hanno insistito su controlli rigidi in fase di copertura per evitare di concedere il vantaggio di improvvise accelerazioni. Sul goleador Pellegrini (sedici gol) si è portato Romei e, mai come in questa occasione, l’ex sampdoriano ha dimostrato di possedere le doti per imporsi senza ricorrere all’esuberanza ben nota. Operando sull’anticipo, mantenendolo sotto controllo per l’intera durata della gara, l’alessandrino ha creato le premesse per il successo dei compagni. Nella seconda parte del confronto, nel momento in cui i bianconeri premevano con un certo disordine per riagguantare il pareggio sono emerse chiaramente le doti del ragazzo. Sfruttando la freschezza atletica è costantemente intervenuto sul pericoloso antagonista bloccandolo grazie ad una migliore scelta di tempo. Diciamo che si è scoperto l’altro volto di Romei: non il difensore pronto a giocare unicamente sulle gambe dell’avversario, ma un atleta abile nel districare le situazioni aggrovigliate con tempismo. Un gioco pulito, lineare, costante. Neutralizzato Pellegrini, è spettato allo stopper Colombo vedersela con la seconda punta Basili. Tony, sull'esempio del giovane collega, raramente ha consentito all’udinese di por tarsi fuori dal proprio raggio d’azione. Con Di Brino pronto a seguire Galasso appostato in posizione arretrata per lanciare i compagni e Vianello su Bracchi l’Alessandria ha completato la copertura difensiva sfruttando a centrocampo Ghezzi, Pileggi e Borghi. Interessante la prestazione del giovane nazionale che ha giocato una delle migliori partite in maglia grigia. Il diciannovenne partendo da centrocampo e svariando sulle estreme, h^i creato più di una situazione pericolosa a vantaggio delle punte. .Avvicinandosi la conclusione della stagione Fileggi pare essere rinato, pare sentire odore di maglia ... granata. Il trasferimento del centrocampista al Torino pare un fatto scontato. Radice dopo avere letto le numerose relazioni degli osservatori pare abbia espresso parere favorevole all’acquisto anche se i grigi alzeranno il prezzo in considerazione delle altre richieste pervenute. "Pilade” galvanizzato dalla possibilità di approdare ad una squadra di serie A è intenzionato a salire sull’autobus con un finale degno delle ben note possibilità atletiche e tecniche. Il ragazzo è ben strutturato sotto il profilo atletico, ha una buona accelerazione, è deciso nei contrasti. Sulle possibilità di Danilo nessuna riserva: compagni e tecnici sono unanimi nel predirgli un avvenire sicuro. In ripresa il piccolo Vianello, un giovane dotato di volontà e di un discreto bagaglio tecnico anche se sovente dimentica di liberarsi della pala a vantaggio del compagno. Sul capitano note positive. Borghi sta giocando un campionato su un livello agonisticamente valido a conferma della ritrovata fiducia nei propri mezzi. Sull'esempio del ’’vedo” Varare è intenzionato a calcare con successo, anche nella prossima stagione i campi di gioco. E’ del resto l’aspirazione di Elio. L’alessandrino decisamente orientato a trasformarsi in libero, mai come domenica ha evidenziato le sue possibilità. Una gara ineccepibile sotto ogni profilo, una prestazione da otto con lode. La carica agonistica che lo sorregge gli con; sente di esibirsi in interventi volanti mozzafiato; in spaccate che fanno temere infortuni irreparabili. Invece Elio esce dai confronti rinfrancato e con una punta d’orgoglio. Gli ultimi appunti riguardano i ’’gemelli” grigi che, grazie ai due gol messi a segno hanno raggiunto quota 12 nella classifica dei goleador. Ventiquattro reti in due è un bel bottino, un vaticinio confortante per le restanti partite in programma. Lo scattante ’’Friz” ancora sofferente per il colpo ricevuto a Vercelli è sceso in campo in condizioni precarie. L’iniezione è servita ad attenuare il dolore per i primi quarantacinque minuti poi ha gettato la spugna a favore di Giglio. E’ bastato un solo tempo per consentirgli di andare a bersaglio e parare i colpi portatigli dal collega Marnilo. Il centravanti, abilissimo nello sfruttare il calcio di rigore, ha disputato novanta minuti all’insegna dell’assenteismo o quasi. Visibilmente stanco e assente ha offerto ben pochi spunti ai compagni; ha tentato inutilmente di avere ragione di un Groppi che lo sovrastava nettamente. Sfruttasse i mezzi messigli a disposizione da madre natura niente gli sarebbe precluso. Preferisce invece vivacchiare, ’’rapinare” qualche gol: un vero peccato. Abbiamo lasciato per ultimi V portiere Zanier e Di Brino. L’estremo difensore giocava una partita polemica con gli ex compagni. Superato da un gol che grida ancora vendetta, si è riabilitato con un salvataggio da grande campione. Deviando il bolide di Lo Monte sopra la traversa ha praticamente regalato ai compagni i due punti che consentono di compiere un ulteriore passo in avanti in classifica. Zanier esce dal confronto con una votazione positiva che rafforza la quotazione personale in vista della prossima campagna di compravendita. Alcune società di serie superiori lo ’’curano” da tempo, forse è giunto il momento del salto nella categoria superiore. Marcello in ben tre occasioni ha avuto la possibilità di realizzare il tanto sospirato gol. Proiettato sovente in posizione d’attacco si è inserito con autorità, con buona scelta di tempo. Ha fallito il bersaglio regalando tuttavia a Marullo il rigore che ha praticamente deciso le sorti della contesa. Il difensore conclude in bellezza l’ennesima stagione in grigio e, nelle restanti gare, non è detto che la sfortuna continui a negargli l’abbraccio dei compagni. Esaurita l’analisi critica dei grigi (regolare la prestazione di Giglio) sunteggiamo brevemente l ’andamento della partita giocata davanti ai soliti « quattro gatti ». L’Alessandria indugia nella propria metà campo poi al 5’ scatta con un’ azione Ghezzi - Frigerio e palla a Di Brino il cui tiro si perde oltre la traversa. Marullo su corner battuto da Ghezzi costringe Paleari ad un duplice difficile intervento. Ancora in azione i grigi sospinti da Vanara. Pileggi in mezza rovesciata scodella per Di Brino un buon pallone, ma il terzino si ripete calciando alto. I grigi passano al 36’ su un suggerimento di Marullo dalla destra. Palerari pasticcia sul tiro, riprende Di Brino, ma un difensore alla meno peggio devia il pallone ancora verso la propria rete. L’attento Frigerio ne approfitta per sospingerlo in rete. L’Udinese scocciata dal gol cerca di distendersi in profondità, ma il centrocampo locale ’"filtra” le manovre. Nel finale si assiste a due ottimi scambi che hanno per protagonisti Marullo e Frigerio. L’Alessandria rientra in campo con Giglio: Frigerio infatti accusa dolori per cui insistere vorrebbe dire perderlo per il prossimo confronto con il Piacenza. Inaspettatamente gli ospiti approdano al pareggio: Fanesi da trenta metri scaglia un forte rasoterra sul quale Zanier ha un indugio. Il pallone scivola sotto il ventre dell’estremo difensore insaccandosi. L’Orso grigio accusa il colpo e seppure con qualche affanno riesce a bloccare i friulani. Gli ospiti sciupata la possibilità di portarsi in vantaggio con Pellegrini crollano al 68 grazie ad un perfetto suggerimento di Borghi per la testa di Giglio. 1! ’’quattordicesimo” appoggia sull’accorrente Di Brino pronto a scoccare il tiro nettamente deviato dal braccio di Apostoli. L’arbitro Colasanti non indugia un istante ad indicare il dischetto del rigore. Marullo approfitta della circostanza per agguantare nuovamente il ’’gemello” Frigerio. Il centravanti dal dischetto non fallisce ed è 2-1 per i grigi. Nel finale si scatena Pileggi e l’Udinese proiettata in avanti rischia ripetutamente il tracollo. L’Alessandria stringe i denti, non ri schia gli inserimenti in profondità, accontentandosi di porta re a casa i due preziosi punti Facile immaginare l’euforia nel lo spogliatoio alessandrino. Viviani e Trebbi sprizzano . . soddisfazione da tutti i pori « L’obiettivo, commenta il mister genovese, è quota . .. quarantuno. Cosa ne pensate? ». L’Orso grigio cosi in alto, appollaiato a contatto di gomito con le grandi nessuno lo immaginava. Per i tecnici e la squadra una escalation che nobilita un campionato iniziato all’insegna dell’incertezza. I mandrogni domenica giocheranno nuovamente al ”Moccagatta” con il Piacenza. Superando gli emiliani il finale potrebbe tramutarsi in una marcia trionfale (Il Piccolo - Il Gattopardo) PER I GRIGI UN PRONTO RISCATTO L'Alessandria, scesa oggi al «Moccagatta» decisa a riscattare la sconfitta di otto giorni fa nel derby di Vercelli e la negativa prestazione contro il Lecco nella semifinale di Coppa Italia, ha avuto ragione con 2 reti ad 1 dell'Udinese che ha cosi definitivamente dato l'addio alla speranza di promozione. E' stata una partita non entusiasmante sul plano tecnico per alcune prestazioni insufficienti del grigi all'attacco, specialmente per demerito di Manilio che ha sprecato troppe buone occasioni e un po' rallentata sul plano agonistico dal primo caldo. La vittoria del grigi comunque è stata meritata e non può che soddisfare considerato che l'Udinese è pur sempre una squadra motto valida. Due punti che permettono ai ragazzi di Trebbi e Viviani di arricchire la classifica nettamente superiore a quanto si poteva sperare all'Inizio di questo campionato anche se le prove deludenti del girone di andata sono state ampiamente riscattate dal comportamento del grigi negli incontri di ritorno. Calcio d'Inizio a favore dei grigi e al 5' potrebbe già essere gol: bella azione Di Brino-Frigerio ma la conclusione di quest'ultimo è di poco alta. Quindici minuti di gioco poco entusiasmante su entrambi 1 fronti poi al 20' su corner di Ghezzi Marnilo batte di testa e il portiere udinese salva con una parata In due tempi. Al 29' rileggi ben servito alza alle stelle un ottimo pallone. La prima rete alessandrina arriva al 36': tira Di Brino, sfiora il pallone Paleari e il terzino grigio riprende; su deviazione di un difensore udinese la sfera carambola sul piedi di Frigerio che non perdona. Sullo scadere del tempo Manilio servito da Frigerio potrebbe raddoppiare ma calcia stupidamente fuori. Si riprende con l'Udinese all'attacco e al 48' su tiro di Fanesi da 40 metri Zanier in uscita fuori tempo non riesce a trattenere il pallone che dopo essere rimbalzato passa sotto la pancia dell'estremo difensore e finisce In rete. L'Alessandria che ha dovuto sostituire l'infortunato Frigerio con Giglio stenta a trovare Il ritmo e al 60' l'Udinese potrebbe raddoppiare se Pellegrini servito da Basili non spedisse alle stelle. Il raddoppio viene 8 minuti dopo ma per l'Alessandria: azione In area di Giglio e Di Brino, Apostoli tocca con la mano e l'arbitro non esita a concedere il rigore che Manilio trasforma in rete. All'82' Zanier riscatta una mezza papera evitando all'Alessandria di subire nuovamente il pareggio: tiro pericoloso di Groppi, il portiere respinge e sulla ribattuta di Fanesi alza magnificamente salvando in corner. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) Risultati: Mantova - Bolzano 1-1 Padova - Cremonese 0-0 Pergocrem a - Clodiasott. 0-1 Piacenza - Treviso 1-1 Pro Patria - Juniorcasale 2-1 Pro Vercelli - Lecco 0-0 Seregno - Biellese 0-0 Triestina - Albese 0-0 Venezia - Sant’Angelo L. 2-1 CLASSIFICA: Cremonese p.51; Udinese 45; Treviso 44; Lecco 39; Triestina, Juniorcasale, Bolzano 38; Alessandria 37; Piacenza 35; Pro Vercelli, Mantova, Padova, S. Angelo Lod. 34; Pergocrema, Pro Patria, Albese 32; Biellese, Seregno 31; Clodiasottomar. 24; Venezia 17 Marcatori: 17 reti: Motta (Juniorcasale) 16 reti: Cavagnetto (Pro Vercelli) 15 reti: Pellegrini (Udinese) 14 reti: Drl (Triestina) Il punto sul campionato Partita da cardiopalma a Busto Arsizio e vittoria sofferta ma meritata della Pro Patria: è successo un pò di tutto nel match con la Junior, ci sono state due espulsioni, un calcio di rigore tirato da Motta e parato da Fellini e molto nervosismo sul terreno di gioco. La Pro Vercelli ha giocato con grande brio, contro il Lecco voleva i due punti: ha insistito all'attacco, ha creato parecchie azioni da gol ma nessuna si è concretizzata mentre il Lecco ha giocato una gara di rimessa. Classica partita di fine stagione tra Piacenza e Treviso: i locali son passati per primi in vantaggio, con un colpo di testa di Dioni; gli ospiti hanno pareggiato con De Bernardi. Tra Biellese e Seregno è terminata in parità: i padroni di casa hanno avuto tre palle gol sventate dal portiere avversario. Con una prova attenta e ordinata l'Albese è riuscita ad imbrigliare la Triestina evanescente e pasticciona poco propensa a dare battaglia e scarsamente votata alla lotta.