Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
29-10-1989 - Giornata: 7 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Casale AS 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Manetti Maurizio, Fogli Roberto, Carrara Marco, Di Bin Riky, Briata Roberto, Riccitelli Onesto, Mazzeo Lorenzo [46. Fiori Francesco], Sereni Simone [82. Briaschi (II) Alberto], Tortora Giuseppe A disp.:(P) Conti Roberto, De Gradi Giuseppe, Volpara Mauro All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
CASALE AS: Ferraresso, Luxoro, Olmi, Carsetti, Omiccioli, Grotto, Melchiori, Tintisona [38. Campioli], Francioso, Vignali, Calonaci. A disp.: Gagliardi, Picco, Pellegrini, Col. All.: Baveni Bruno

Arbitro: Bazzoli Livio (Merano)
Note
Espulso 76. Fiori [A]. Ammoniti: Chiti [A], Melchiori [C], Fiori [A], Carsetti [C], Omiccioli [C] Angoli: 7-3. Spettatori: 5.000 (4.193 paganti, 704 abbonati, incasso L. 64.000.000) Giornata grigia, terreno scivoloso. Inizio gara ore 14.30

Commento
Alessandria e Casale lottano per 45', poi mirano unicamente a salvare lo 0-0 DERBY ANNACQUATO DALLA PAURA Espulso Fiori al 76', Tintisola all'ospedale Il 66° derby Alessandria-Casale è finito a reti inviolate. Bellissimo il primo tempo, con molte azioni interessanti ed avvincenti su entrambi i fronti; poi il tono è decisamente calato, con i nerostellati chiaramente preoccupati di mantenere lo 0-0 ed i grigi, specie dopo essere rimasti in dieci, al 76', per l'espulsione di Fiori (doppia ammonizione), per nulla intenzionati a rischiare più di tanto. Decisamente deludente, nel finale, la «melina» generale, poco gradita ai numerosi spettatori. Pochi minuti prima della conclusione, il mister alessandrino Renzo Melani abbandona la panchina, lasciando intendere ai suoi giocatori che non è il caso di cercare ad ogni costo il gol, esponendosi eccessivamente al pericolo di qualche contropiede avversario. Migliore in campo, in assoluto, Sereni, il neo acquisto dei grigi. L'Alessandria, nel secondo tempo, ha dovuto rinunciare all'infortunato Mazzeo. Il Casale, invece, privo sin dall'inizio di Marcellino, infortunatosi in allenamento durante !a settimana, ha poi perso anche Tintisona, altra importante pedina, vittima di due infortuni in pochi minuti: prima una gomitata alla testa, poi un brutto colpo al ginocchio sinistro, così al 35' ha dovuto lasciare il campo. Accompagnato in ospedale, è apparso in leggero stato commotivo per il colpo alla testa. è stato però dimesso dopo un'oretta ed ha potuto rientrare a Casale con i compagni. Cinquemila circa gli spettatori, dei quali 4193 paganti con un incasso di 59 milioni. Calcio d'avvìo dell'Alessandria ma è del Casale, al 1', la prima azione: lancio in profondità, il libero Fogli manca l'aggancio e, con Caniato a terra. Francioso spreca la buona occasione. Al 4' bella conclusione di Tortora, di poco a lato, mentre tre minuti dopo è Calonaci a sprecare una preziosa palla. All'8' Tortora dà a Mazzeo che, di testa, serve Sereni: è pronto Ferraresso ad uscire, bloccando il pallone. Al quarto d'ora è Caniato a far tremare la tifoseria mandrogna con un'uscita a vuoto fortunatamente senza conseguenze. Al 25' ottima la conclusione di Mazzeo, servito da Riccitelli: la sfera colpisce il palo. Al 30' premono i nerostellati, Vignali crossa per Tintisona che, di testa, manda di poco a lato. Cinque minuti dopo Mazzeo per Manetti, colpisce al volo Tortora e la sfera passa di poco sulla traversa; subito dopo Tintisona deve essere portato a braccia fuori campo, sostituito da Campioli. A cinque minuti dalla conclusione del primo tempo, lunga e pericolosa conclusione da fuori area di Vignali, nel «sette» sulla destra del portiere grigio: è bravo Caniato a deviare in corner. Nella ripresa cala il gioco, poche le note meritevoli di commento. Un tiro lungo, di poco alto, di Francioso al 67', mentre al 75' la bellissima conclusione di Tortora viene alzata in angolo da Ferraresso. Attraversa l'intera luce della porta, al 79', il tiro di Campioli, mentre all'84' Carrara, solo, manca clamorosamente. Tutti da scordare gli ultimi minuti di gioco. In sala stampa. Tutti soddisfatti, a fine gara. «Un pareggio tutto sommato giusto — commenta il portiere nerostellato Ferraresso —, forse abbiamo avuto qualche occasione in più, ma il risultato va bene». E soddisfatto si dice anche l'allenatore casalese Bruno Baveni, il quale però si dimentica del gioco scadente offerto dalle due squadre nella ripresa e della «melina» che ha fatto infuriare il pubblico nel finale: «Siamo riusciti a fare risultato, com'era nei nostri Grammauro. Una partita direi bella, maschia. Sono pertanto felice, anche se con un pizzico di amaro per le palle sprecate. è stato un derby secondo le aspettative. Noi abbiamo giocato a viso aperto, come dovremo fare sempre senza però mai scordare, con l'umiltà del buon senso, che questo deve essere per noi un campionato da disputare avendo come primo obiettivo la salvezza». «Le squadre si sono date battaglia per almeno un'ora — dice il mister dell'Alessandria Renzo Melani —; noi, anche se esistono ancora delle sbavature da correggere, abbiamo disputato un'ottima partita, malgrado sia stato commesso qualche errore. Ma non scordiamo che si è giocato su un terreno viscido e scivoloso». Soddisfatto, quindi? «Certo, direi che la partita e il risultato accontentano tutti, anche il pubblico. Non dimentichiamo che una sconfitta sarebbe stata disastrosa sul piano del morale». Baveni e Ferraresso sostengono che il Casale ha avuto più occasioni da gol. «Non farei questi conti — dice Melani —, diciamo piuttosto che è stata una partita aperta, combattuta e che le occasioni sprecate sono di pari numero sui due fronti. Ho qualche dubbio, invece, sull'espulsione di Fiori: è stato colpito in area ed è caduto, non c'è stata simulazione o protesta, si poteva non concedere il rigore ma anche non arrivare all'espulsione». Infine l'ex bomber casalese Lorenzo Mazzeo, ora in forza ai grigi: «Un derby molto sentito, secondo la tradizione». (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) ALESSANDRIA E CASALE HANNO CERCATO DI VINCERE POI HANNO ACCETTATO LO 0-0 Un pan che piace a tutti Occasioni per i grigi (clamoroso il palo di Mazzeo) e pericolose repliche dei nerostellati — Alla fine, in dieci uomini, la squadra di Metani accetta il risultato — Il tecnico ammette: “Buon derby, ma da parte nostra possiamo ancora migliorare99 — Eia società cerca un rinforzo Occasioni per i grigi (clamoroso il palo di Mazzeo) e pericolose repliche dei nerostellati — Alla fine, in dieci uomini, la squadra di Metani accetta il risultato — Il tecnico ammette: “Buon derby, ma da parte nostra possiamo ancora migliorare” — E la società cerca un rinforzo «Abbiamogiocato un’ottima partita, ma non una partita perfetta. Da parte nostra ci sono ancora margini di miglioramento e di errori, ad esempio, ne abbiamo commessi ancora troppi». Renzo Melani, al termine di Alessandria-Casale, riporta un po’ tutti coi piedi per terra. La sua squadra ha disputato un buon primo tempo, lasciando intravvedere la possibilità di concretizzare il sorpasso ai danni degli uomini del collega Baveni. Ma l’uscita di un Mazzeo particolarmente ispirato e poi l’espulsione di Fiori, nella seconda parte della gara, hanno ‘costretto’ i grigi ad accettare un pareggio tutto sommato esatto al momento di tirare le somme. Buono il punto dell’Alessandria, meno buoni (per Manetti e compagni, naturalmente) i risultati della domenica. E Renzo Melani spiega perchè: «Io tengo sempre d’occhio la parte bassa della classifica e per questo motivo devo prendere atto che ci sono stati dei bruttissimi risultati; segno che questo campionato sarà difficilissimo, che (segnatelo, vi prego), dovremo soffrire fino all’ultima domenica. La salvezza è il nostro obiettivo, non dimentichiamolo». E sostanzialmente buono è stato anche lo spettacolo. Un derby è sempre una partita sui generis, dove l ’agonismo prevale sullo spettacolo. Ma nei primi 45 minuti di Alessandria-Casale, entrambe le squadre hanno cercato di superarsi. Mazzeo, sfortunatissimo, ha colpito l’incrocio dei pali con una gran botta da posizione anolata (25’), ma al 30’ (prima i uscire per infortunio) Tintisona ha battuto, fuori, di testa un invito in rovesciata di Carsetti e al 40’ Vignali aveva costretto Caniato ad un bel volo sulla destra per deviare in corner il tiro lungo del centrocampista casalese. Nella ripresa Tortora, al 30’, dopo essere sfuggito a Luxoro aveva battuto di destro ‘a girare’ trovando però Ferraresso pronto al gran balzo e alla deviazione in corner. Ed infine (34’), dopo l’espulsione di Fiori era stato Campioli, servito da Calonaci, mettendo i brividi al ‘Moccagatta’ di parte alessandrina. E, dopo aver rischiato di vincere, l’Alessandria poteva anche abbastanza sfortunatamente cedere i due punti. Rischi, in realtà, l’Alessandria ne ha corsi anche quando si trovava in parità numerica. Caniato e Fogli in più di una occasione hanno messo in mostra una preoccupante mancanza d’intesa. Già nei primi secondi di gioco uno stato di ‘imbambolamento’ della difesa per poco non permetteva a Francioso di fare gol. E sarebbe stato un gol dagli effetti devastanti, visto che i due uomini più importanti della retroguardia, portiere e libero, stanno attraversando un momento difficile. Ma tutto il pacchetto arretrato avrà bisogno di una risistemata in previsione della battaglia di Spezia. Segnali di miglioramento sono venuti da Chiti, bravo su Calonaci e da Manetti, che ha annullato Francioso. Cambierà qualcosa? Melani chiarisce subito: «I ragazzi che ho mi vanno benissimo, sia chiaro. Prendete ad esempio Fogli: è arrivato in settimana dalla Compagnia Atleti ed ha letto o sentito che forse l’Alessandria stava trattando un libero. Questo non l’ha sicuramente aiutato a scendere in campo tranquillo». Poi, ulteriormente stimolato, il tecnico alessandrino aggiunge: «Ciò non toglie, comunque, che in giro ci possa anche essere di meglio. Ma questo è un discorso che riguarda il direttore sportivo Fara». (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) DAVANTI A CINQUEMILA SPETTATORI, GRIGI E NEROSTELLATI AL «MOCCAGATTA» HANNO DATO VITA A UNA PARTITA MOLTO COMBATTUTA E PIACEVOLE Un buon derby, ancora un bel Casale Nel primo tempo, la squadra di Baveni (pur priva di Marcellino) ha creato grossi problemi ai padroni di casa soprattutto grazie agli spunti dell’incontenibile Calonaci. I grigi hanno replicato con Sereni e con l’ex Mazzeo, che ha anche colpito un palo. Dopo le sostituzioni per infortunio di Tintisona e Mazzeo, è cambiato il profilo tattico della partita. Il Casale ha sofferto la mobilità di Fiori, che però si è fatto espellere per doppia ammonizione. In superiorità numerica, Luxoro e compagni hanno sfiorato la vittoria, poi hanno corso un rischio in contropiede e hanno preferito controllare il risultato. La gara di Alessandria conferma l’ottimo momento dei nerostellati, che si stanno imponendo come una delle più belle realtà della C1. Domenica al Palli arriverà la Carrarese. Sugli spalti, tifo caloroso, ma situazione sotto controllo: non ci sono stati incidenti. Quattro trasferte, quattro punti. Anche al «Moccagatta» un Casale da applausi, come ad Arezzo e come a Piacenza. Solo a Tortona, i nerostellati non avevano convinto in pieno ed il risultato aveva punito severamente le carenze offensive Brillante al Palli e cosciente delle proprie possibilità anche in trasferta, la formazione di Baveni entra di diritto fra le realtà più belle di questo inizio di stagione. Anche se l’inserimento di Francioso è ancora da perfezionare, anche se ad Alessandria sono mancati per infortunio Marcellino (dall’inizio) e Tintisona (dal 36°),- il Casale esce dal «Moccagatta» con le proprie quotazioni ulteriormente rivalutate. È stato un derby vero, abbastanza nervoso, raramente cattivo, in campo ed anche sugli spalti. Cinquemila gli spettatori, un migliaio quelli casalesi. I soliti sfottò (da parte nerostellata: «1914-1989: come sempre dietro»; da parte alessandrina: «Inchinatevi sudditi»), poi l’oscar della maleducazione e del cattivo gusto è stato abbondantemente vinto dagli ultras grigi con il coro: «Uccideteli, uccideteli». Sul terreno di gioco, scivoloso ma accettabile, il direttore di gara ha tardato un po’ ad estrarre il cartellino (nel primo tempo l 'Alessandria ha dimostrato con una serie di falli a ripetizione il proprio disagio a contenere Calonaci e compagni) ma tutto sommato è riuscito a controllare bene la partita. Soprattutto, ha valutato giustamente a un quarto d’ora dal termine, quando Fiori si è tuffato in area nerostellata alla ricerca di un possibile rigore. L'attaccante dell’Alessandria (subentrato all’infortunato Mazzeo), già ammonito in precedenza, nella circostanza è stato anche espulso. La superiorità numerica ha consentito al Casale di superare l’unico momento veramente difficile della gara, visto che la mobilità dello stesso Fiori stava creando qualche problema, mentre sul fronte offensivo Calonaci iniziava ad accusare la stanchezza e non riusciva più a far ammattire la difesa come aveva fatto, in modo superbo, nel primo tempo. L’infortunio di Marcellino (che Baveni aveva sperato di recuperare fino all’ultimo momento) ha tolto all’allenatore l’imbarazzo della scelta. Fuori il fantasista, è rientrato Vignali a completare un centrocampo piuttosto solido, anche se le iniziative di Sereni (il migliore dei grigi, insieme a Mazzeo) hanno un po’ limitato la spinta di Melchiori, costretto ad un grosso lavoro in contenimento. In difesa, marcature d’obbligo: Olmi sull’ex Mazzeo, Luxoro su Tortora, il cui passaggio al Casale era sfumato in extremis. In attacco, Baveni ha creato problemi all’Alessandria chiedendo a Francioso di muoversi a tutto campo per portare a spasso e far soffrire la «torre» Manetti, mentre Calonaci ha offerto un primo tempo strepitoso, ripetendo la bella prova di Piacenza. Nel primo tempo, i nerostellati hanno avuto tre belle palle-gol, due non concretizzate da Tintisona, la terza sventata da Caniato su un gran bolide di Vignali. L ’Alessandria ha risposto con un palo di Mazzeo e con qualche folata improvvisa, ma Ferraresso non è mai stato chiamato al lavoro. Nella ripresa i grigi hanno guadagnato il controllo del centrocampo e hanno attaccato più a lungo, ottenendo una serie di calci d’angolo e creando una bella palla-goal con Tortora: Ferraresso, nell’occasione, è stato molto bravo, salvando il risultato. In superiorità numerica, ancora il Casale vicino al goal con Campioli. I nerostellati avrebbero potuto tentare di far bottino pieno, ma un grosso rischio corso in contropiede (Omiccioli doveva ricorrere al fallo da ammonizione su Di Bin) inducevano la squadra di Baveni ad una maggior prudenza. Zero a zero (Il Monferrato - Paolo Zavallaro) RISULTATI: Arezzo – Lucchese 0-0 Carpi – Derthona 1-0 Carrarese – Modena 0-0 Chievo – Mantova 3-0 Empoli – Spezia 2-1 L.R. Vicenza – Montevarchi 1-1 Piacenza – Venezia 1-3 Prato – Trento 0-1 CLASSIFICA: Empoli p. 11, Modena, Venezia 10, Lucchese, Casale, Chievo, Piacenza 8, Carrarese, Carpi, Alessandria 7, Trento, L.R. Vicenza, Spezia 6, Derthona, Prato, Mantova, Arezzo 5, Montevarchi 4. MARCATORI: 5 reti: Bonaldi (Modena), 4: Pistella (Carrarese), Florio (Chievo), Nitti (Modena). Il punto sul campionato Un rabbuiato Melani guardava sconsolato la classifica del girone nella sala stampa del Moccagatta al termine dell’incontro con il Casale. «Troppi risultati mi spaventano – affermava -, soprattutto le vittorie di quelle dietro l’Alessandria». E non si può dare torto al mister grigio. Le affermazioni di Trento, Chievo e Carpi, il pareggio del Montevarchi a Vicenza sono esiti che, in chiave salvezza, non tornano comodi alla causa alessandrina. Invece fa un certo effetto vedere dietro i grigi squadre come Spezia, Vicenza e Mantova, sicuramente attrezzate per campionati di alta classifica e invece alle prese con enormi problemi di assemblamento. A Vicenza si chiede già la testa di Fogli. Il pareggio portato via dal Montevarchi ultimo in classifica non è andato giù a dirigenti e tifosi e la panchina biancorossa traballa pericolosamente. In evidenza Mariano, il neoacquisto montevarchino, andato nuovamente in rete, questa volta di rapina. Crisi anche per lo Spezia, alla seconda sconfitta consecutiva. Dopo la Carrarese un’altra toscana, sia pure di ben altra consistenza, ha imposto l’alt ai liguri. L’Empoli ha così ulteriormente cacciato indietro una diretta concorrente e riagguantato il primo posto solitario in classifica. Brutta situazione, invece, per l’Alessandria che domenica andrà a rendere visita a uno Spezia che definire arrabbiato, è ancora poco... In vetta il Modena è stato bloccato sul nulla di fatto da una intraprendente Carrarese che ha annullato il tridente Bonaldi, Nitti, Gasparini. Un incontro aperto, con numerose occasioni per parte, che ha confermato l’attuale buon momento delle due squadre. Non altrettanto può dirsi per Arezzo e Lucchese. Dopo il pareggio di domenica anche in casa amaranto spirano venti di guerra. L’Arezzo non riesce ad assumere un volto preciso, contro la Lucchese ha rischiato di perdere - anche se la squadra di Orrico non ha fatto vedere cose eccezionali - e la piazza è già pronta a chiedere la testa di Magni. Il fatto da sottolineare con la biro blu, comunque, è la risalita del Venezia. Lo avevamo già sottolineato sette giorni fa, lo aveva confermato il mister modenese Ulivieri. I lagunari non giocano bene, ma non perdono colpi. Imbattuti dopo la sconfitta all'esordio con a Lucchese, domenica si sono anche presi il gusto di andare a espugnare Piacenza e, questa volta, giocando anche bene. La squadra di Pasinato ha disputato un gran primo tempo, mettendo sotto gli avversari. Andati al riposo sull'1-1 i veneti nella ripresa hanno fatto sfogare il Piacenza poi l’hanno colpito due volte, inesorabilmente, con Solimeno, tornato a livelli precampionato. E ora il Venezia è lì, in compagnia del Modena, a una sola lunghezza dalla capolista Empoli. Da segnalare, inoltre, il buon cammino delle neopromosse. Alessandria e Casale si sono annullate a vicenda. Il Carpi ha conquistato la sua prima vittoria battendo allo scadere un Derthona alle prese con enormi problemi di formazione e con Pelagalli costretto a pescare a piene mani dalle giovanili per trovare sedici uomini. I bianconeri in Emilia hanno resistito 84 minuti, poi sono stati trafitti da Sacchetti. Il Chievo, della coppia bomber Fiorio-Folli (sette gol in due) ha travolto il Mantova che, in novanta minuti, ha subito gli stessi gol che aveva preso in sei giornate. Una partita storta per la squadra di Ghio, scivolata pericolosamente al penultimo posto. Infine ancora una vittoria per il Trento, che si sta portando fuori dalle zone pericolose a tappe forzate. Domenica ha colto due punti a Prato, in casa di una diretta concorrente. Una vittoria pesante per una squadra cui è bastato un solo acquisto azzeccato al mercato autunnale (l’esperto libero Da Re) per dare sicurezza a una formazione che pareva allo sbando, dopo tre sconfitte consecutive. (Il Piccolo)