Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
05-11-1989 - Giornata: 8 - La Spezia - Alberto Picco


Spezia AC - Alessandria Calcio US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 78. Perrotta [Sp]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Manetti Maurizio, Fogli Roberto, Carrara Marco, Di Bin Riky, Briata Roberto [46. Riccitelli Onesto], Sacchetti Luigi, Fiori Francesco, Sereni Simone [81. Briaschi (II) Alberto], Tortora Giuseppe A disp.:(P) Conti Roberto, De Gradi Giuseppe, Volpara Mauro All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
SPEZIA AC: Rollandi, Colasante, Tonini, Galbiati, Stabile, Casilli [71. Perrotta], Righetti, Montani, Rossi [81. Siviero], Pregnolato, Ceccarini. A disp.: Ciappi, Ceccaroni, Giola. All.: Carpanesi Sergio

Arbitro: Rossi Luigi (Rovigo)
Note
Espulsi: 43. Carrara [A]; 78. Galbiati [S] Ammoniti: Rossi [S]; Carrara [A], Chiti [A]; Fogli [A] Angoli: 11-1. Spettatori: 4.000 Giornata piovosa, terreno di gioco allentato. Inizio gara ore 14.30

Commento
Espulso (43') Carrara, il neoacquisto Perrotta realizza il gol dei liguri FIORI MANCA D'UN SOFFIO IL KO Alessandria in dieci ko a La Spezia Dalla cinquina di Modena alla sconfitta di misura del «Picco». Il caso vuole con lo stesso arbitro, il rodigino Rossi. L'Alessandria, in dieci dal 43' per l'espulsione di Carrara, si arrende al 78', quando le due formazioni si ritrovano però in parità numerica, visto l'allontanamento di Galbiati. Il gol dell' 1-0 lo realizza un opportunista come Perrotta, che sugli sviluppi di un angolo di Montani sfrutta una precedente deviazione di Righetti in mischia e da un passo mette fuori causa Caniato. I grigi di Milani, costretti per gran parte del match sulla difensiva, hanno una grossa occasione all'80', quando il piccoletto Fiori, sfuggito ai difensori spezzini, potrebbe azzeccare il pari se la sua conclusione angolata, anche se non irresistibile, non trovasse l'attento Rollandi pronto a distendersi in tuffo sulla destra. Per i piemontesi, che dopo la batosta di Modena mettono insieme quattro punti di fila, si tratta della seconda sconfitta stagionale. Sul terreno inzuppato del «Picco» Manetti e C. riescono tuttavia a imbrigliare i padroni di casa per gran parte del confronto, soprattutto sulla fascia centrale dove fa il suo esordio Sacchetti. Indubbiamente l'allontanamento di Carrara sul finire della prima frazione si fa sentire soprattutto alla distanza, anche se il trainer ospite tenta la carta di un Riccitelli più difensivo nei riguardi del tornante Briata. In avanti, a lottare con la retroguardia avversaria, resta così soltanto Fiori: il centravanti, schierato al posto dell'infortunato Mazzeo, per un soffio non riesce a siglare il punto dell'1-1. La pressione dello Spezia dopo il riposo aumenta d'intensità e gli ospiti sono costretti a dar fondo a tutte le loro energie per frenare le offensive avversarie messe in atto anche dai difensori, in particolar modo da Colasante. Al 17' tocca però a Pregnolato, servito da Stabile, sfiorare il palo della porta di Caniato. Al 28' su punizione risponde l'Alessandria: gran botta di Sereni molto insidiosa sulla sinistra di Rollandi. Alla mezz'ora si ristabilisce la situazione numerica, quando l'arbitro ammonisce Galbiati per fallo su Sereni e immediatamente lo espelle forse per le proteste del libero. Al 32' lo Spezia sfiora il gol, quando su cross di Rossi dalla destra il nuovo entrato Perrotta, di tacco, smista a Ceccarini, ma è più lesto Chiti ad anticipare tutti in angolo. Dal tiro della bandierina (il decimo) nasce immediatamente un altro corner sull'altro fronte. Lo batte Montani e dopo la deviazione di Righetti tocca all'esordiente Perrotta realizzare in uno stadio che esplode. Nel giro di due minuti l'occasione di Fiori, ma il vantaggio resiste sino al triplice fischio. Per la cronaca, un gol di Perrotta all'82' su centro dalla sinistra viene annullato dall'arbitro che fischia in anticipo sulla capocciata dell'attaccante in posizione irregolare. Nel dopopartita Renzo Melani, allenatore ospite, si dichiara amareggiato, oltreché della minima sconfitta, anche dell'espulsione di Carrara, che ha costretto la squadra piemontese a giocare a lungo in dieci uomini: «Lo 0-0 sembrava però ugualmente acquisito e ritengo che non l'avremmo demeritato. Purtroppo il gol l'hanno segnato loro. Ma anche i nostri sono stati all'altezza» (La Stampa - Ed. Sport - Enrico Regalzi) LA SCONFITTA NEI MINUTI FINALI A LA SPEZIA FA DISCUTERE Alessandria, che rabbia! Melarti furibondo con Carrara: «Ha fatto una stupidaggine: si è fatto espellere e ci ha costretti a giocare a lungo in dieci. E non è la prima volta che succede...» — «Buono l’ esordio del neo acquisto Sacchetti e positiva la prestazione di tutta la squadra» — Confortante il responso del campo, ma non del... punteggio Stesso arbitro di Modena-Alessandria e stessa ‘iattura’ del pronostico Totocalcio. I cinque gol del ‘Braglia’ aleggiavano anche sul ‘Picco’, erano l’incubo della vigilia. Poi, sul campo di La Spezia, le cose sono andate diversamente e, alla fine, l’Alessandria aveva più di un motivo per recriminare. Per recriminare e per riflettere. In parità numerica, i grigi hanno tenuto il campo senza particolari problemi. In dieci contro undici, la squadra di Melani ha dovuto arretrare il raggio della propria azione, lasciare il comando del gioco allo Spezia, accettare per forza di cose la tattica della difesa ad oltranza. E quando anche Galbiati, libero dei bianconeri, è finito anzitempo negli spogliatoi, l’aver forse allentato la presa è stato fatale agli ospiti. O forse è stato il caso che ha voluto in gol il neo acquisto dei padroni di casa, Perrotta, casualmente pronto a deviare in porta un corner di Ceccarini già toccato da un altro compagno. Ma Melani proprio non accetta il comportamento di Carrara, che si è fatto cacciare dal campo per proteste dopo essere già stato precedentemente ammonito per gioco falloso appoggiato al muro, in compagnia ad un arrabbiatissimo Amisano, l’allenatore dell’Alessandria punta l’incide senza mezzi termini sul suo giocatore: «Carrara deve smetterla - dice il tecnico al presidente -non è possibile che continui su questa strada: anche lo scorso anno, a Siena, ci aveva costretti a giocare una partita importantissima con un uomo in meno, adesso basta». E non è che il mister addolcisca più di tanto il tenore delle sue dichiarazioni alla vista dei cronisti: «Ha fatto una grossa stupidaggine - aggiunge - il ragazzo è bene che si dia una calmata, altrimenti saranno presi i provvedimenti del caso». L’Alessandria del primo tempo, infatti, sembrava in grado di resistere senza eccessivi problemi agli assalti di uno Spezia agonisticamente fortissimo e determinato, ma senza troppe idee o lampi di genio. Indubbiamente le assenze di Spalletti, Marocchi e Ceccaroni hanno penalizzato Carpanesi, ma i bianconeri visti domenica sono sembrati di una buona tacca al di sotto del rendimento potenziale di Modena, Empoli, Venezia e Lucchese. Melani aveva predisposto rigide marcature a uomo su Rossi e Ceccarini (Manetti e Chiti, entrambi in condizioni sfavillanti), mandando Di Bin su Righetti e Briata su Montani, due delle fonti del gioco spezzino. Senza Mazzeo (e naturalmente ancora senza Mariani) i grigi hanno lasciato praticamente soltanto Fiori a cercare la via della rete, con il sostegno a turno di Sereni e Tortora. Gli unici brividi per i cinquanta...coraggiosi ultras dell’Alessandria sono venuti all’11’ e al 18’: da Stabile a Ceccarini, il cui tiro è contrastato da Chiti in corner; cross di Rossi dalla destra e lo stesso Ceccarini, più Casilli, non sanno intervenire. Troppo poco, per una squadra come quella spezzina che dopo due sconfitte consecutive era scesa in campo con l’intenzione di fare a pezzettini chiunque le si presentasse davanti. Cosa che stava tutt’altro che accadendo. Poi, dopo l’espulsione di Carrara, avvenuta nei minuti finali del primo tempo, è stata tutta un’altra musica. Spiega Melani: «Abbiamo cercato di scalare le marcature, di rendere meno grave questo handicap. Ma certo, con un uomo in meno e su di un campo cosi pesante, tutto diventa più difficile. Poi è venuto anche quel gol in mischia, sarà stata la palla viscida, o chissà che altro...». Ma se il responso del risultato è stato negativo, le indicazioni sul piano del gioco sono state invece confortanti. L’inserimento di Luigi Sacchetti, 31 anni, grande carriera in serie A con Fiorentina e Verona, è riuscito alla perfezione. Anche se alle prese con evidenti problemi di tenuta, il centrocampista calabrese ha messo la sua esperienza al servizio della squadra. Ha cercato, quando ha potuto, di addormentare il gioco a tutto beneficio della difesa che compreso il libero Fogli, tornato su livelli accettabili - ha fatto appieno il proprio dovere. E l’allenatore, per un attimo, dimentica l’espulsione di Carrara e lo dice altrettanto chiaramente: «Bene Sacchetti, ma bravi tutti, su tutti i punti di vista. Hanno anche cercato di giocare e sono andati decisamente bene. Ripeto, il risultato mi dà molta amarezza» . A qualche metro di distanza il capitano dello Spezia, Spalletti (squalificato), confermava quanto sostenevano quelli di parte alessandrina : «Loro hanno disputato una grossa partita - diceva rispondendo ad una domanda dei grigi, l’altro ieri in maglia blu - e credetemi, se non veniva quel gol fortemente voluto dai miei compagni, l’Alessandria si sarebbe portata via un bel punto. E comunque non abbiamo vinto contro una squadra arrendevole: subito dopo la rete di Perrotta i nostri avversari hanno avuto un’occasione, l’unica: se il tiro di Fiori fosse partito a mezza altezza per Rollandi, credetemi, non ci sarebbe stato nulla da fare». I complimenti non addolciscono la pillola, ma la dicono lunga sulla qualità della prova espressa dal collettivo- Alessandria. E comunque, anche prima del tiro di Franchino Fiori (prima ancora che segnasse Perrotta), Simone Sereni aveva fatto sibilare la palla a fil di palo con una punizione di destro dal limite dell’area. Poi il gol-partita, il ritorno a casa, sotto la pioggia, senza neppure recuperare le spese di viaggio. L’Alessandria ora volta pagina e qualcuno pensa già al Mantova. Ora si dovrà vedere una squadra a trazione anteriore. Le barricate di Spezia, anche esaltanti, non devono far dimenticare quanto sia difficile costruire, per attaccare e cercare di vincere. Come Melani proverà a fare contro la squadra dell’ex Ghio. Si avvicina un altro scontro importante in coda al gruppo. Uno dei tanti di questo campionato dove il brivido è l’ospite fisso di ogni domenica (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Casale – Carrarese 0-0 Derthona – Arezzo 1-1 Lucchese – Piacenza 1-1 Mantova – Empoli 1-1 Modena – Prato 1-0 Montevarchi – Chievo 0-0 Trento – Carpi 1-0 Venezia – L.R. Vicenza 2-1 CLASSIFICA: Modena, Empoli, Venezia 12; Lucchese, Casale, Chievo, Piacenza 9; Trento, Carrarese, Spezia 8; Carpi, Alessandria 7; Derthona, Vicenza, Mantova, Arezzo 6; Prato, Montevarchi 5 MARCATORI: 5 RETI: Bonaldi (Modena) 4 RETI: Pistella (Carrarese), Fiorio (Chievo), Vignola (Empoli), Nitti (Modena), Cornacchini (Piacenza), Solimeno (Venezia) 3 RETI: Folli (Chievo), Soda (Empoli), Paci (Lucchese), Labadini (Prato), Rovani (Trento), Castelli (Venezia). Il punto sul campionato In virtù del pareggio dell’Empoli sul campo del Mantova, sono state tre le squadre in vetta al girone: ai toscani si sono aggiunte Modena che ha battuto di misura il Prato e Venezia, vittoriosa, di misura, contro il Vicenza. A Casale, la Carrarese è uscita dal campo con un punto che si era prefissata alla vigilia del match: pareggio giusto per quello che si è visto in campo. Il gol del pareggio del Piacenza è stato ad opera di Cornacchini, a 7’ dalla fine del match, quando oramai il Piacenza pregustava il successo. Due tiri in porta due gol tra Derthona e Arezzo: i piemontesi, in svantaggio di una rete al 38’, hanno dovuto inseguire per tutta la partita: al gol di Stilo al 38’ per l’Arezzo, ha risposto Zaffiri, a sette minuti dal termine dell’incontro.