Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1982/1983
Serie C2
03-10-1982 - Giornata: 3 - La Spezia - Alberto Picco


Spezia 1906 FC - Alessandria Calcio US 2 - 2 (1 - 2)
RETI: 38. Becattini [Sp] , 77. rig. Visentin [Sp] 25. Spinella D.[A], 33. rig. Montarani F.[A]

Alessandria Calcio US Bosso Paolo, Gregucci Angelo Adamo, Berlanda Claudio, Piccini Stefano, Zucchini Davide [46. Colombo Antonio], Pieri Luca, Primizio Stefano, Tomasoni Paolo [66. Caracciolo Francesco], Canzanese Alfredo, Montarani Francesco, Spinella Diego A disp.:Bovera Maurizio, Condemi Antonio, (P) Ivaldi Piero All.: Ghio Giampiero

Formazione avversaria
SPEZIA 1906 FC: Zanier, Lestinge, Benedetti, Guastella, Boggio [58. Tarasconi], De Fraia, Di Staso, Poli [72. Vetrala], Becattini, Visentin, Casolari. A disp.: Rollandi, Cicciotti, Mansili. All.: Motto Marcello

Arbitro: Frigerio Moreno (Milano)
Note
Ammoniti: Zucchini [A], Visentin [S], De Fraia [S], Pieri [A] Angoli: 10-4 Spettatori: 2.000 Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
In vantaggio di due reti è raggiunta dallo Spezia ALESSANDRIA, OCCASIONE PERDUTA Un pari esterno, alla vigilia l'Alessandria l'avrebbe sottoscritto a mani basse, specie dopo la sconfitta casalinga di fronte al Prato. Ma è difficile digerire una divisione della posta, nella fattispecie al Picco, quando ci si ritrovi in vantaggio per 2-0. Il trainer piemontese parla di match regalato agli avversari, al di là del loro secondo tempo tutto determinazione. Il direttore sportivo Fara ammette che i grigi potevano vincere, ma che il pareggio in fin dei conti lo Spezia l'ha pure meritato. Ma allora com'è scaturito questo 2-2 sul terreno ligure, in una bella giornata, di fronte a un pubblico di poco superiore alle mille unità. Presto detto. Cominciamo dal 25', quando entrano in ballo due «ex», Spinella, che ha vestito anni fa la maglia bianca e Zanier, già alessandrino. Il calcio d'angolo è di Montanari e Spinella di testa sorprende il diretto avversarlo, Lestinge, facendo secco il guardiano di casa, senza alcuna colpa. Passano otto minuti e l'Alessandria raddoppia: l'arbitro ravvisa gli estremi del rigore su un intervento di Boggio in area ai danni di Spinella. Inutili le proteste locali e dal dischetto Montanari spiazza Zanier. Tutto finito per lo Spezia? Macché. Al 38; infatti, la squadra di Motto riduce le distanze ed è il primo gol tra Coppa e campionato di una punta. E' De Cattini di testa a gonfiare la rete di Bosso. senz'altro tra i migliori, su punizione di Poli. La ripresa è tutta spezzina, anche se il caso vuole die prima del 2-2, ottenuto al 32; su rigore di capitan Visentin, i piemontesi abbiano la possibilità di triplicare con Caracciolo. Dietro il poker di reti che' fissa il risultato, si può parlare di un'Alessandria poco accorta. (La Stampa - F.C.) IN VANTAGGIO DI DUE RETI, L’ALESSANDRIA SI FA RAGGIUNGERE DALLO SPEZIA E POI RISCHIA ADDIRITTURA LA SCONFITTA Grigi "generosi" cedono un punto Spinella (gol dell’ex) e Montarani su “ rigore” esaltano l’orso grigio; immediata la reazione dello Spezia che perviene ad una segnatura cinque minuti dopo il gol dal dischetto e quindi ristabilisce l’equilibrio nella ripresa — Troppe ingenuità difensive all’origine del risultato — Urgono acquisti — Sandroni e Piterà, che stanno per rientrare al vertice della dirigenza, promettono rinforzi per riportare in alto la squadra di mister Ghio Solita Alessandria, solito punto gettato al vento. Domenica scorsa, sul terreno del "Picco”, i grigi in vantaggio di due reti dopo mezz’ora di gioco avevano la possibilità di acciuffare un’insperata vittoria. Sarebbe stato un risultato importantissimo non solo per la concomitanza con i successi ottenuti dalle formazioni che vantavano una migliore classifica, ma anche considerano la recente, pesante sconfitta casalinga con il Prato che aveva fatto precipitare la media inglese. Purtroppo alcune ingenuità difensive hanno rimesso in gioco lo Spezia, che dopo la rete di Montarani, messa a segno su calcio di rigore, gli uomini di Motto hanno immediatamente (o quasi) accorciato le distanze con il centravanti Becattini, tutto solo in area a battere di testa l'incolpevole Bosso. Molto delusi i sostenitori presenti allo stadio ligure. «Se non arrivano rinforzi — hanno commentato in coro — ben difficilmente questa squadra farà strada in campionato. Non va dimenticato che oggi (domenica n.d.r.) avevamo difronte un avversario tutto sommato modesto, e pur tuttavia non siamo risuciti a difendere il sostanzioso vantaggio. Speriamo — hanno concluso — che si riesca in qualche modo ad assestare la difesa ed il centrocampo».La speranza dei tifosi è legata alle voci (ma qualcuno afferma trattarsi di qualcosa di più consistente) che parlano di un possibile ritorno ai vertici dirigenziali dell’ex vice - presidente Michele Sandroni e del consigliere Pier Gianni Piterà. Quest’ultimo, presente domenica in tribuna ha velatamente ammesso la possibilità di un suo immediato "rientro ”. I due — e questo è forse il maggior problem a da risolvere — vorrebbero comunque la maggioranza delle quote: Sandroni il 40, Piterà il 15 per cento. Come contropartita porterebbero in via Gentilini nuova linfa, denaro liquido tanto per intenderci. Questi "nuovi” soldi dovrebbero consentire l’acquisto di un paio di atleti di spicco, in grado di risolvere i problemi che affligono l’undici di Ghio, una squadra che in tre gare ha già incassato quattro reti. Si parla con insistenza di Muzio Di Venere, centrocampista della Salernitana "consigliato” dal d.s. Alfredo Quaglia e dell'ex napoletano Stanzione, un giocatore molto aitante che potrebbe ricorprire il ruolo di battitore libero. In effetti, anche a causa dell’infortunio patito da Zucchini, che ha riportato una forte contusione al polpaccio sinistro, contro Visentin e compagni l’Alessandria ha accusato momenti di sbandamento che non si possono soltanto imputare alla contingente assenza o limitato impiego del regista difensivo (Zucchini nella ripresa è stato sostituito da Colombo). Evidentemente mancano un paio di pedine di una certa caratura tecnica,che sappiano tranquillizzare una formazione troppo sbilanciata in avanti e (forse) poco sicura dei propri mezzi. La terza giornata di campionato, come detto, si era messa bene per i "mandrogni”. Al 4’ Di Staso da pochi passi aveva sparacchiato altissimo sopra i legni un cross di De Fraia; quindi al 9’ Spinella si era subito presentato al suo ex pubblico con una perentoria fuga sulla sinistra, conclusa con un centro basso che Primizio in corsa batte troppo debolmente, consentendo ad Adriano Zanier di rivalutarsi agli occhi dei suoi "vecchi” estimatori. Sedicesimo: da Spinella a Tomasoni che prova il destro concludendo a lato.L’Alessandria tiene in mano la partita, ma rischia troppo spesso di subire la "beffa” dai locali. Infatti al 20’ un tiro di Casolari, lanciato in contropiede viene parato con bravura da Bosso. Al 25’ grigi in vantaggio. Calcio d’angolo di Montarani e Spinella, in tutta tranquillità, batte di testa ed infila Zanier sotto la traversa. Lo Spezia non riesce neppure a riordinare le idee che giunge il raddoppio, su calcio di rigore. Ancora Spinella in evidenza: punta deciso in area, spostato sulla sinistra; l’intervento di Boggio non lascia scampo: è un calcione che manda a gambe all’aria la punta grigia. Frigerio assegna il tiro dagli undici metri che Montarani trasforma con un bel raso terra sulla destra del portiere. Siamo al 32’.Purtroppo (per i grigi) i padroni di casa trovano il gol che rimette in gioco il match. Centro in area, da Poli di testa per Becattini che sotto misura incorna non lasciando scampo al portiere. Tutto questo dopo che sono passati appena cinque minuti dal raddoppio di Montarani. Dopo l’intervallo i grigi sempre più preoccupati per la piega che sta prendendo il match si preparano a fronteggiare i continui attacchi degli avversari. Al 16’ Pieri in tuffo sbroglia una difficile situazione alzando la palla, centrata da Casolari appena oltre la trasversale; poi un centro di Poli accarezza la traversa e torna in campo: insomma pare che lo Spezia stia per passare da un momento all’altro, tanto più che Di Staso batte maldestramente da due passi (17’) e spreca una buona occasione. In contropiede sfuma per l’Alessandria l’occasione del 3-1. Caracciolo, dopo un triangolo con Canzanese, non si avvede di Spinella completamente libero a centro area e sferra il destro che si perde tra le braccia del portiere ben piazzato a centro porta. Poi azione Pieri - Spinella, bel tiro al volo che passa non troppo lontano dal palo di destra. Puntuale arriva la "punizione” dei tecnici spezzini. Tiro cross di Lestinge a beneficio di Tarasconi che strattonato da Caracciolo non può intervenire in piena "zona calda”. È calcio di rigore (che non convincerà proprio del tutto Ghio) trasformato da Visentin alla perfezione: 2-2 al 32’. Ora lo Spezia cerca addirittura la vittoria ed una punizione di Visentin (forse il migliore in campo) deviata da un difensore, per poco non inganna Bosso che deve salvarsi in corner (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Carbonia-Grosseto 2-0 Casale-Savona 2-0 Derthona-Civitavecchia 2-0 Foligno-Asti 1-0 Imperia-Torres 1-2 Lucchese-Pontereda 1-0 Prato-Cerretese 1-1 S.Elena-Montecatini 0-0 CLASSIFICA: Foligno p.6; Prato, Casale 5; Carbonia, Derthona, Torres, Savona 4; Montecatini, S.Elena, Spezia 3; Pontedera, Asti, Alessandria, Cerretese, Grosseto, Lucchese 2; Imperia 1; Civitavecchia 0 Classifica Marcatori: 3 reti: Vitale (Prato) 2 reti: Venturini (Prato) 1 rete : Mendo, Guerra e Torti (Casale) Il punto sul campionato Il Foligno è stato quadrato, capace di un gioco razionale, adatto alla categoria, meritando il primo posto dopo la vittoria casalinga contro l’Asti: decisiva la rete nel secondo tempo, su rigore, di Mariotti. Ha vinto la gara il Casale che ha maggiormente voluto il successo, scavalcando il Savona, con un 2-0 meritato. Un Derthona dai due volti, grintoso e spavaldo nelle sue azioni di contropiede nel primo tempo, incerto ed impacciato nella ripresa, ha vinto sul Civitavecchia apparso modesto. La Torres ha espugnato il campo dell’Imperia, senza neppure troppa fatica, condannando i liguri alla seconda sconfitta interna consecutiva.