Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
19-11-1989 - Giornata: 10 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Chievo AC - Alessandria Calcio US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 80. rig. Fiorio [Ch] , 90. Fiorio [Ch]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Manetti Maurizio, Chiti Flavio, Fogli Roberto, Carrara Marco [82. Maddè Emiliano], Riccitelli Onesto, Sacchetti Luigi, De Gradi Giuseppe [72. Lazzarini Marco], Fiori Francesco, Sereni Simone, Tortora Giuseppe A disp.:(P) Conti Roberto, Moretto Alessandro, Volpara Mauro All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
CHIEVO AC: Zanin, Maran [69. Cossato], Montagni, Perlina, Seeber, Beghetto, Fiorio, Nicoli, Curti [60. Pertusi], Lazzarin, Folli. A disp.: Blasi, Moretto, Maraner. All.: Bui Gianni

Arbitro: Risetti Roberto (Voghera)
Note
Ammoniti: Sereni [A]; Riccitielli [A] Angoli: 7-3. Spettatori 2.300 circa per un incasso di 20 milioni di lire Giornata fredda Inizio gara ore 14.30

Commento
Ko Alessandria senza 5 titolari: 2-0 I RESTI DEI GRIGI BATTUTI A VERONA Un'Alessandria decimata dagli infortuni non è riuscita a contenere il Chievo, soccombendo per 2-0. Gli uomini di Melani lamentavano infatti le assenze di Marian, Di Bin, Mazzeo, Briata e dello squalificato Briaschi. I grigi combattono ad armi pari per i primi 45', neutralizzando le offensive dei veronesi senza mai trovarsi in affanno. Il rientrante Sacchetti amministra il centrocampo con determinazione, dimostrando grande talento ed esperienza. Manetti eclissa Folli, mentre Chiti fatica nel controllare un Fiorio più cannoniere che mai, sue le due reti. Nella seconda frazione di gioco gli uomini di Bui si rivelano più pericolosi e la retroguardia grigia comincia a traballare. Al 63' il portiere Caniato respinge d'istinto una micidiale botta di Folli, sparata da pochi passi. Al 65', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Nicoli spara di poco fuori, sulla destra di Caniato. L'Alessandria cerca di difendersi come può. Il Chievo affonda i colpi e gli ospiti si chiudono in difesa con l'unica intenzione di difendere il pareggio. Al 70' Bui manda in campo Cossato al posto di Maran. La mossa è azzeccata in pieno: al 78' lo stesso Cossato si destreggia bene al limite dell'area avversaria e serve in verticale Pertusi che viene atterrato dal portiere in uscita. è rigore, Fiorio realizza. L'Alessandria accenna ad una debole reazione senza procurare seri pensieri a Zanin. La partita si conclude a senso unico per i veneti che raddoppiano a tempo scaduto con il solito Fiorio. (La Stampa - Ed. Sport - L.F.) SCONFITTA AL “BENTEGODI” NEI MINUTI FINALI DELL’INCONTRO La resa di una piccola Alessandria In formazione d’emergenza resiste solo fino al 78 La diga dell’Alessandria ha retto in qualche modo fino al 78’. Quando il giovanissimo Cossato, la terza punta andata in campo da Bui, ha servito una palla filtrante per Pertusi che è stato agganciato da Carnato in uscita disperata. Il rigore, poi trasformato da Fiorio ha abbattuto, come un colpo da k.o, un’Alessandria rinunciataria, sempre sulla difensiva. Una squadra più per forza che per amore costretta a lasciare l’iniziativa al Chievo, ad alzare la guardia e ad affidarsi ad una tattica fin troppo ostruzionistica per limitare i danni. Poi, la mazzata sul capo, e anche il raddoppio. Circondato dai cronisti, negli spogliatoi del ‘Bentegodi’, Renzo Melani fa l’esame della partita: «A quel punto avevamo ormai sistemato le cose, invece c’è stata una grossa ingenuità pagata a caro prezzo: non possiamo permetterci di prendere un gol in contropiede ad una decina di minuti dal termine, è assurdo. Qualcuno mi ha anche detto: lo scorso anno una rete del genere non l'avremmo mai subita, ed è vero» Un rigore che si poteva anche evitare, insinua qualcuno. «Non voglio discutere — sottolinea Melani — la decisione arbitrale, anche se Coniato mi ha detto di essere uscito per prendere la palla e di non avere neppure toccato il giocatore del Chievo. Guardo piuttosto a come è nata l’azione: non si possono concedere spazi simili ai limiti dell’area. Evidente-mente molti sono abituati a giocare nel campionato ‘Primavera’: toccano la palla lateralmente e poi vanno avanti. Questo è un suicidio». L’Alessandria del ‘Bentegodi’ era all’insegna dell’emergenza. Gli ultimi a dare forfait, dopo Mariani e Mazzeo (e dopo Briaschi, squalificato) sono stati Briata e Di Bin: il primo debilitato dall’influenza, il secondo afflitto dai soliti guai muscolari. Il reparto più penalizzato da queste assenze è stato il centrocampo. Di Bin era l’uomo adatto per la marcatura di Beghetto, Briata di Perlina. Inizialmente Melani ha provato a schierare Sereni su Beghetto; poi ha optato per Tortora («Questione di passo...»), mentre invece De Gradi e Perlina sono rimasti a controllarsi per tutto rincontro. Di fatto, con Carrara, Sacchetti, Sereni e De Gradi, il reparto centrale dell’Alessandria era assolutamente privo di sprint e quindi incapace di opporsi alle accelerazioni del Chievo. Per 45’, la ragnatela predisposto dall’allenatore dell ‘Alessandria ha funzionato. Ma è bastato che la squadra di Bui uscisse dagli spogliatoi con un pizzico di determinazione in più per scompaginare i piani difensivi dei grigi. Quando poi il Chievo ha mandato in campo il nazionale juniores Cossato, affiancandolo alle altre due punte, Fiorio e Folli, il bunker dell’Alessandria è logicamente saltato, Privo di un marcatore di esperienza, Melani si è affidato al ‘Primavera’ granata Lazzarini, che in pochi minuti ha sofferto su Cossato più di tutti i suoi compagni in 80 l’impianto dell’Alessandria, dopo aver cominciato a scricchiolare, ha ceduto di schianto. E quando il Chievo ha potuto manovrare in scioltezza, dopo il rigore provocato da Caniato, ha dimostrato con quale facilità i suoi uomini di fascia sappiano verticalizzare il gioco e arrivare in zona gol. L’azione del raddoppio è stata splendida, da manuale del calcio: due passaggi e Beghetto dal fondo crossa arretrato per Fiorio che ferma la palla e fionda basso nell’angolo, imparabile. «Farò in settimana con i dirigenti un’analisi sulla partita si è lasciato scappare Melani — e sarà ben diversa da quella, ufficiale. In effetti le preoccupazioni emerse nella pur vittoriosa gara con il Mantova, sono riemerse l’altro ieri a Verona, addirittura acuite dalle assenze di Di Bin e Briata. L’Alessandria continua ad arrancare, a masticare gioco. E non è che la situazione sia destinata a migliorare a breve scadenza. Domenica contro il Trento sia Briata che Di Bin potrebbero rientrare. Ma per quanto riguarda Mariani (che ha appena iniziato a lavorare alle macchine per rimettere il sesto il ginocchio) e Mazzeo il responso del medico sociale, professor Mazza, è poco confortante. Il centravanti, bloccato da uno strappo complicato da problemi circolatori, salterà almeno il prossimo incontro. E anche Carrara, tanto per completare il poco esaltante quadro clinico dei grigi, ha subito con il Chievo una brutta botta al polpaccio. Probabilmente recupererà per domenica, anche se prevederlo ora sembra indubbiamente prematuro. Sta di fatto che domenica al ‘Bentegodi’ i circa duecento alessandrini presenti hanno perso il loro iniziale entusiasmo man mano che passavano i minuti. E che il Chievo metteva sotto una piccola, fin troppo fragile Alessandria. Stretta alle corde e poi abbattuta da un micidiale uno-due. Sconfitta senza fare un tiro in porta. Una resa senza condizioni (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Arezzo – Piacenza 2-1 Carpi – Empoli 2-0 Casale – Prato 2-0 Derthona – L.R. Vicenza 0-0 Lucchese – Montevarchi 1-0 Mantova – Carrarese 1-0 Spezia – Modena 0-0 Trento – Venezia 1-0 CLASSIFICA: Modena, Venezia p.14; Empoli 13; Lucchese, Chievo 12; Casale, Carpi, Piacenza 11; Trento, Carrarese 10; L.R. Vicenza, Spezia, Alessandria 9; Mantova, Arezzo 8; Derthona, Montevarchi 7; Prato 5 MARCATORI: 7 RETI: Fiorio (Chievo) 5 RETI: Bonaldi (Modena), Cornacchini (Piacenza) 4 RETI: Pistella (Carrarese), Soda e Vignola (Empoli), Paci (Lucchese), Nitti (Modena), Rovani (Trento), Castelli e Solimeno (Venezia) 3 RETI: Aguzzoli (Carpi), Melchiori (Casale) Il punto sul campionato E’ bastato un pareggio, sul campo dello Spezia, al Modena per agguantare la vetta del girone data la sconfitta del Venezia sul campo del Trento. Ha perso contatto con la vetta, portandosi al terzo posto, l’Empoli, sconfitto sul campo del Carpi. Mezz’ora di calcio tra Derthona e Vicenza, poi parecchio gioco a centrocampo, senza emozioni con un pareggio finale accettato solo dagli ospiti. Finalmente un po’ di gloria per i toscani dell’Arezzo che hanno conquistato il primo successo in campionato, superando il Piacenza: di Dell’Anno e Cherici le marcature dei locali.