Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
26-11-1989 - Giornata: 11 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Trento AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 40. Carrara M.[A]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Manetti Maurizio, Fogli Roberto, Carrara Marco, Di Bin Riky, Sacchetti Luigi, Riccitelli Onesto, Fiori Francesco, Sereni Simone [56. Briata Roberto] [66. De Gradi Giuseppe], Tortora Giuseppe A disp.:(P) Conti Roberto, Lazzarini Marco, Maddè Emiliano All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
TRENTO AC: Taibi, Vitillo, Di Dio, Da Re, Marchetto, Di Tommaso, Romano [82. Di Natale], Bracaloni [76. Tesser], Romani, Bongiorni, Gregoric. A disp.: Cesaretti, Divina, Sala. All.: Ciaschini Giorgio

Arbitro: Griffo Giovanni (Palermo)
Note
Ammoniti: Fogli [A]; Di Tommaso [T]; Marchetto [T]; Sereni [A]; Caniato [A] Spettatori: 3.000 (2.244 paganti, incasso L. 29.508.000). Giornata fredda, terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
Grigi più convincenti e vittoria interna sul Trento con una rete di Carrara L'ALESSANDRIA INIZIA IL RESTAURO? Qualche rischio sulle punizioni di Bongiorni Il confronto fra Alessandria e Trento non ha portato sfortuna ai grigi. Commenta Marco Carrara, di gran lunga il migliore in campo: «Certamente non siamo superstiziosi e comunque in campo non abbiamo pensato a questo particolare curioso. Non abbiamo trovato il bandolo del gioco nella prima mezz'ora ma poi siamo saliti di tono meritando una vittoria cercata da tutti con generosità». Simone Sereni che l'anno scorso ha militato nel Trento, spiega così la partita: «Sapevamo che i gialloblù erano avversari puntigliosi e molto forti a centrocampo. Da ciò un avvio in sordina. Poi ci siamo assestati e per poco il bottino non era ancora più cospicuo. Quanto a me ho giocato nonostante avessi qualche linea di febbre. Volevo far bella figura di fronte ai miei ex compagni e sebbene parzialmente, ritengo di esser riuscito nel proposito». Per Gabriele Bongiorni, ex dell'Alessandria, squadra con la quale ha gareggiato dal '77 al 1980 «l'affermazione dei grigi non è del tutto giusta. Abbiamo cercato soprattutto nella ripresa di rendere più incisivo il gioco d'attacco, ma con scarsa fortuna. Disponiamo soltanto di Rovani, cannoniere della formazione con quattro reti, ma difettiamo nelle conclusioni in un campionato dove tutto è difficile e l'equilibrio mi sembra la faccia da padrone tranne le prime due-tre squadre in vetta alla classifica». E così l'Alessandria ha scavalcato di una lunghezza gli ospiti preceduti in settimana da una simpatica iniziativa promozionale per le mele del Trentino ed i paesaggi da ammirare in estate e d'inverno. Ed a tale proposito mister Renzo Melani si è presentato in sala stampa rosicchiando una mela gentilmente offerta come dono dai gialloblù trentini. “Un elogio ai ragazzi — esordisce l'allenatore dell'Alessandria — per l'ammirevole impegno che hanno espresso anche nei momenti meno favorevoli della gara. Sapevamo quali erano le difficoltà che ci prospettava il Trento, squadra sul piano tecnico di gran lunga superiore. Tuttavia desidero far notare, e non è aspetto secondario, che oltre allo squalificato Briaschi ed agli infortunati Mazzeo e Mariani, alcuni giocatori sono scesi in campo in imperfette condizioni fisiche. è il caso di Carrara, Fiori, Di Bin, Sereni per non parlare di Briata e De Gradi. Ecco spiegato il perché non riusciamo ad attuare sempre un gioco efficace: troppo spesso si deve cambiare formazione”. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) CONTRO IL TRENTO, DUE PUNTI “PESANTI’’ Grìgi, una vittoria sudata Un gol nel primo tempo, difesa ferrea nella ripresa dopo aver fallito il raddoppio in contropiede A fine gara Melani ha atteso ad uno ad uno i suoi giocatori: pacche sulla mani quasi con rabbia, complimenti particolari agli uomini della difesa che, soffrendo più degli altri, hanno difeso con i denti il gol che avrebbe poi dato la vittoria all’Alessandria sul Trento. Due punti pesanti per i grigi: questa era la convinzione di tutti. Battere la squadra di Ciaschini è stato, come previsto, molto difficile. In difficoltà per carenze di palleggio nei primi 20 minuti della partita, Sacchetti e compagni sono riusciti dopo la mezzora ad infittire il fraseggio e a dare più respiro alla manovra. E così sono arrivate le occasioni da rete: poche, ma sufficienti a dare una svolta alla partita. Al 36’, dopo una respinta della difesa, Carrara aveva fatto le provegenerali del gol costringendo Taibi alla deviazione spettacolare in corner. Al 40’, in seguito ad azione di corner, Riccitelli crossava basso dalla destra, Manetti faceva (forse involontariamente) ‘velo’ e lo stesso Carrara spediva in rete da due passi. E in sala stampa, addentando una mela della Val di Non, l’allenatore spiegava senza problemi di aver davvero rischiato l’infarto, nel finale di partita, quando il Trento si è messo a cercare il pareggio stringendo nella sua metà campo un’Alessandria che inutilmente aveva cercato il raddoppio in contropiede. Ma per due volte, sempre Carrara, aveva avuto la possibilità di chiudere il conto a favore dei grigi, non riuscendovi. Clamorosa la palla gol fallita nel finale: sull’uscita di Taibi il centrocampista veneto aveva battuto di interno destro, imprimendo però alla palla un effetto debole: palla sull’esterno della rete. Melani ha anche spiegato perché l’andamento della partita non avrebbe potuto essere diverso da quello che tutti hanno visto, con i centrocampisti gialloblù più disinvolti in fase di costruzione della manovra e quelli in maglia grigia decisamente più contratti: « Eravamo messi troppo male - ha sottolineato Melani - per contrastare una squadra come il Trento che, grazie ad elementi di classe come Da Re, Bongiorni e ad altri giovani ingamba era riuscita a fare risultato contro formazioni di alta classifica. Avevo troppi giocatori acciaccati o influenzati: Di Bin, Carrara, Sereni, De Gradi, Briata. Anche Caniato fino all’ultimo non sapevo se fosse stato disponibile o meno. E evidente che in queste condizioni la sofferenza per tutti è stata continua. Certo, se avessimo raddoppiato, sarebbe stata tutta un’altra cosa. Ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi: anzi, sono da elogiare per lo spirito con il quale hanno affrontato il Trento, che mi è parso superiore a noi dal punto divista tecnico». La difficoltà di costruzione ella manovra, si diceva, è stata superata quando Carrara, Sacchetti, Sereni e Riccitelli sono riusciti a triangolare, palla a terra, e ad aggirare la difesa avversaria arrivando al cross dalle fasce. Viceversa, i lunghi lanci dei primi minuti erano facilmente controllati da Vitillo e Di Dio, parecchio in crisi se aggrediti in velocità. Melani conferma: «Si, in effetti siamo costretti a verticalizzare più di altri». Ma poi aggiunge: «Il nostro problema è che non disponiamo di giocatori in grado di arrivare con scambi ravvicinati in attacco partendo dalla nostra meta-campo. Dopo il quarto tocco rischiamo di perdere la palla, di essere saltati e di prendere il gol. È un lusso che non possiamo permetterci. Anche la nostra leggerezza dell’attacco ci impone un movimento particolare. Sono problemi che, per il momento, non siamo in grado di risolvere». Nell’attesa, c’è la...consolazione dei due punti. Obiettivo raggiunto, dunque. E poi ci sono anche conferme importanti e prestazioni confortanti di Manetti, Chiti, Fogli e Sacchetti. I tre difensori stanno appunto continuando sulla strada della graduale ripresa iniziata dal giorno della trasferta di Spezia. L’ex veronese ha disputato la migliore partita da quando è ad Alessandria. E ha dissipato (ammesso che ci fossero mai stati) i residui dubbi sulla sua efficienza fisica. In casa dei grigi si sentono ancora tanto (e non potrebbe essere diversamente) le assenze di Mariani e Mazzeo. Ma mentre per il centravanti, che oggi dovrebbe riprendere la preparazione assieme ai compagni, si intravvedono segnali di ripresa, viceversa per il tornante operato al menisco il calvario continua. Mariani è stato nuovamente costretto a fermarsi, bloccato da un gonfiore. Un contrattempo da mettere tutto sommato in preventivo, ma che potrebbe allungare i tempi di rientro del 32enne toscano. Giocatore di gran carattere e di esperienza che nonostante l’età calcisticamente non più verde vorrebbe riprendere in fretta e tornare in campo. Per la trasferta di Arezzo sarà disponibile anche Briaschi, che ha scontato il secondo turno di squalifica, ma potrebbe essere assente Briata, uscito l’altro ieri per infortunio dieci minuti dopo aver rilevato Sereni. In Toscana , lo si può già anticipare - non mancherà l’incitamento dei tifosi alessandrini: il club ‘Forza Grigi’ partirà alle 6.30 di mattina; gli ultras si sposteranno in treno: ritrovo alla mezzanotte di sabato in stazione (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Carpi – Casale 1-0 Carrarese – Arezzo 1-0 Empoli – Lucchese 0-0 L.R. Vicenza – Chievo 1-1 Montevarchi – Derthona 1-0 Piacenza - Mantova 1-1 Prato – Spezia 1-1 Venezia – Modena 2-0 CLASSIFICA: Venezia p.16; Empoli, Modena 14; Carpi, Lucchese, Chievo 13; Carrarese, Piacenza, 12; Casale, Alessandria 11; Vicenza, Spezia, Trento 10; Montevarchi, Mantova 9; Arezzo 8; Derthona 7; Prato 6 MARCATORI: 7 reti: Fiorio (Chievo) 6 reti: Cornacchini (Piacenza) 5 reti: Bonaldi (Modena) 4 reti: Pistella (Carrarese), Soda e Vignola (Empoli), Paci (Lucchese), Nitti (Modena), Rovani (Trento), Castelli e Solimeno (Venezia) Il punto sul campionato Nuovo ribaltone in vetta al girone con il Venezia che, grazie al successo interno sul Modena, si è issata al vertice del campionato anche in virtù del pareggio dell’Empoli, nel derby toscano, contro la Lucchese e della sconfitta del Modena sul campo del Venezia. Nel terzetto di squadre a tredici punti a sorridere è stato solo il Carpi, vittorioso sul Casale mentre Lucchese e Chievo sono state fermate sul pareggio rispettivamente da Empoli e Vicenza.