Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
21-01-1973 - Giornata: 18 - Legnano - Via Pisacane


Legnano AC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Mayer Bruno, Berta Massimo, Paparelli Ezio, Salvadori Roberto, Bianchi Bruno, Manueli Luigi, Cini Sergio , Lorenzetti Giuseppe, Musa Ezio A disp.:(P) Croci Claudio, Di Brino Marcello All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Legnano: Binelli, Talarini, Valentini, Bosotti, Lesca, Cribio, Capocci, Proietti, Bassini, Bosani, Mongitore. A disp.: Bucci, Cannata. All: Terreni Augusto

Arbitro: Schena Francesco Paolo (Foggia)
Note
Spettatori 4000 circa La pioggia ha continuato a cadere per tutto l'incontro e di conseguenza il fondo del campo si è rivelato piuttosto allentato e pesante. Inizio gara ore 14.30

Commento
Alessandria grande per 45 minuti poi il Legnano in “ forcing: 0-0 SONO DICIOTTO DOMENICHE CHE GLI AVVERSARI SI AFFANNANO per mettere in ginocchio l’Alessandria: ci hanno provato tutte le squadre, ad eccezione del Venezia, che domenica arriva al ’’Moccagatta” per concludere il girone di andata. Il risultato non ha sortito nessun effetto. Pure il Legnano ha giocato la propria carta, ma alla fine vi ha rinunciato e al ’Pisacane” è finita 0-0. Diciamo che non sono mancate le emozioni su entrambi i fronti e, a dire il vero, i "lilla” sono andati vicinissimi al colpo gobbo dopo avere rischialo il cappotto. Alle spalle della capolista Alessandria, campione d ’inverno con u n a giornata di anticipo, infuria la bagarre. P rendete ad esempio il ; Venezia che riceveva la Solbiatese. I lagunari domenica avevano pareggiato a Piacenza e, l'allenatore Meucci, aveva preannunciato che al Sant'Elena si facevano le prove in vista della partitissima con i grigi. E’ invece accaduto l'irreparabile e la Solbiatese. squadra corsara e in una posizione di classifica tutt’altro che tranquilla, ha umiliato i neroverdi passando per ben quattro reti a una. Una vera Waterloo per l’ambiziosa avversaria la quale, come io scorso anno, sta crollando quando si approssima il primo traguardo del girone di andata. Nel 1972 la colpa ricadde unicamente su Manente che pagò lo scotto, ma ora cosa farà il presidente Bigatton? Dello scivolone clamoroso ne ha approfittato l’Udinese che, cogliendo a Verbania il primo successo stagionale esterno, si è portata a tre lunghezze dai grigi dopo avere scavalcato il Venezia. Pure il Parma che dopo un avvio incerto sta marciando veramente bene, ha v into in trasferta e proprio su quel campo di Rovereto dove l’undici di Marchioro aveva rischiato grosso. I biancoscudati hanno così raggiunto il Venezia, m a avendo disputato una partita in meno (devono in fatti giocare a Vercelli) vincendola, possono porta li a sole due lunghezze dalla capolista. Occhio dunque ai parmensi che potrebbero costituire la sorpresa del girone di ritorno. Ha mancato il colpo pieno il Savona che il Padova ha inchiodato sullo zero a zero, a conferma che l’undici della città del Santo, sembra avere ritrovato lo sprint dei tempi migliori. Se i liguri hanno perduto l’occasione per rosicchiare un punto ai grigi, altrettanto hanno fatto i cremonesi i quali dopo l’exploit contro l’Alessandria, si sono lasciati imporre la suddivisione della p o sta da quel Belluno che quando gioca con le grandi sa farsi veramente rispettare. Si direbbe che questo undici si diverta a rom pere le uova nel paniere quando gli si presentano davanti complessi che vanno per la maggiore. I grigio-rossi se ne sono accorti a proprie spese. In media inglese, mentre i mandrogni sono rimasti fermi a quota zero, Savona e Cremonese sono scesi a quota meno cinque e il Venezia a meno sei. Udinese e Parma hanno guadagnato un punto: veleggiano in fatti a — 4. L’Alessandria è dunque in posizione di n etto vantaggio anche se lo scorso turno era scesa da - 1 a zero; il calendario le impone ora due partite casalinghe che deve vincere a tutti i costi. La classifica del girone A della serie C vede dunque ben saldo in cima a tutti l’undici di Marchioro, unica squadra delle tre categorie ancora imbattuta. Pure durante la trasmissione della ’ Domenica sportiva” si è parlato dell’Alessandria che sembra non conoscere sconfitte. Dicevamo all’inizio che i grigi hanno rischiato grosso in Lombardia dove li attendeva un complesso che annovera nelle pro p rie file ben tre ex, il portiere Binelli (che gli sportivi ricordano in quanto due campionati orsono si lasciò trafiggere per ben tre volte dagli attaccanti del Lecco; era quello l’anno dell’epica lotta con la Reggiana) lo stopper Lesca e la mezz’ala Proietti tornato a Legnano dopo una permanenza di due anni nella città della paglia. Quest’ultimo, in particolare, aveva più di un motivo polemico per dare un grosso dispiacere agli ex compagni: in verità ha disputato una onesta partita senza commettere falli di particolare entità. Si è comportato insomma da gentiluomo come del resto hanno fatto gli altri due compagni che ora militano sotto un’altra bandiera. Il Legnano contrariamente a quanto avevano preannunciato i giornali locali, non ha fatto una difesa ’’alla turca ”, tanto è vero che dopo avere subito l’iniziativa alessandrina per tutto il primo tempo, si è portato decisamente in avanti per ottenere il risultato clamoroso. Ai lilla occorre pertanto dare atto della combattività dimostrata contro un avversario che ha un potenziale umano in grado di ben figurare pure in serie B. L’Alessandria, rispetto al precedente impegno ha presentato alcune novità, quali il rientro del portiere Pozzani, di Bianchi — con la conseguente esclusione di Vanzini il quale deve ’’ricaricarsi” — e la conferma di Cini al centro del quintetto attaccante. Conoscendo la pericolosità dell’avversario Marchioro aveva disposto le marcature nel modo più congeniale lasciando in avanti come punta fissa il Cini (che era guardato a vista dal biondo Lesca) mentre Bianchi e Musa retrocedevano a turno per poi scattare sulle linee laterali in appoggio alla manovra offensiva. A centro campo si trovava poi Lorenzetti che avrebbe dovuto fungere da vera spalla per il nostro numero nove; dietro Manueli, Berta e Salvadori. vale a dire i magnifici tre ovvero la spina do rsale della squadra. Le previsioni della vigilia sono andate a gambe all’aria in quanto Lorenzetti è incappato in una di quelle giornate in cui brilla unicamente per la scarsa mobilità, per i passaggi sugli... avversari. Per gran parte della contesa la bionda mezzala è rimasta immobile o quasi a presidio di una fascia di campo che in realtà era coperta da altri alessandrini. Per novanta minuti si è atteso vanamente l’esplosione del tecnico Beppe; solo nel finale si è scosso, ma era ormai troppo tardi per ribaltare l’andamento di una partita ormai segnato. Con questa vera palla di piombo al piede il vecchio "Orso grigio” non si è certo smarrito. Un atleta, Massimo Berta, ha supplito nei limiti del possibile, alla deficienza. ben imitato dal più giovane compagno Manueli. Il capitano merita un elogio pubblico: a Legnano ha disputato la miglior partita dell’anno, sia per la freddezza che ha m esso in vetrina che per quei tocchi di classe di cui qualcuno non lo credeva capace. Si direbbe che Massimo ha catalizzato la partita, gli ha dato una impronta tutta sua, macinando chilometri e chilometri con la determinazione di un novello Filippide. Un uomo che si è elevato sopra i compagni e avversari con una umiltà veramente grande; senza mai rinunciare ad una palla, battendosi per ogni contrasto, impostando le azioni offensive con pronti e rapidi inserimenti sulle fasce laterali; lottando quando si trattava di frenare l’irruenza dei lilla che a tratti intravedevano la possibilità di mettere sotto una Alessandria che costituisce l’obiettivo preferito di tutte le squadre, siano esse grandi o piccole. Attingendo dal cuore la grande carica agonistica, si è battuto senza lasciarsi travolgere dagli avvenimenti, dalla voglia di superarsi. Una partita di quelle che non si possono facilmente dimenticare, perchè confermano quanto possa un atleta quando sa d are tutto se stesso per il raggiungimento di un determinato obiettivo. Un Berta dunque in grado di ogni prodezza che molto ha dato e che continuerà a dare alla sua società. Accanto al Massimo, seppure un gradino più sotto, poniamo Manueli sul quale molto si parlò quando Marchioro decise di concedergli fiducia. Ha disputato una partita tatticamente valida nel corso della quale ha evidenzialo una carica notevole che ha finito per... contaminare i compagni. Il ragazzo ha compiuto in questi mesi passi da gigante e la sua tecnica si sta sempre più affinando. Manueli non è il centrocampista che resta in zona pronto unicamente a contrastare: il ragazzo sa impostare, sganciarsi al momento giusto; vincere in progressione la resistenza dell’avversario che lo tallona. In quante occasioni si è inserito puntuale nel vivo dell’azione fornendo ottime palle ai compagni? Moltissime, indubbiamente. Per Marchioro una bella soddisfazione, per il ragazzo è incentivo a proseguire sulla stessa strada senza montarsi eccessivamente la testa. Peccato che a questo grande appuntamento dei centrocampisti sia mancato, in parte, Salvadori. Roberto si è impegnato con la consueta diligenza, ha avuto buoni spunti, ma gli è mancata la verve che solitamente evidenzia. Un appannamento passeggero conoscendo le sue reali possibilità: come sempre non si è certo arreso anche se le cose parevano più difficili del solito. Salvadori è un giovane di carattere che sa quello che vuole per cui non abbassa facilmente bandiera. Certo che se il trio fosse stato completo i lilla avrebbero visto certamente i sorci verdi. In retroguardia tutto bene: sicuro ira i pali 1 ozzani; combattivo — a volte oltremisura — Maldera che quando c'è da estrarre le unghie non si tira certamente indietro; fluidificante, al momento giusto, Mayer che con quelle gambe che sembrano quelle di un gigante avanza sempre sicuro; tempista e pronto agli inserimenti pure Paparelli che da qualche domenica sa estrarre dal proprio cappello capolavori di sicurezza stilistica. La metamorfosi dello stopper è stata veramente positiva tanto che al momento attuale nessuno avrebbe il coraggio di togliergli lo scettro. Ed eccoci alle punte che nelle ultime domeniche pur svolgendo una mole di lavoro rilevante non sempre sono riuscite a centrare il bersaglio. Cini è un ragazzo che ha dei numeri: su questo nessuno lo discute. Il tocco di palla è preciso, sa scattare al momento giusto: difetta nello scatto e sovente lo stopper lo anticipa. Deve giocare per acquistare la fiducia che sembra avere perduto nello scorso campionato. La volontà, il desiderio di ben figurare gli facilitano il compito tanto più che Marchioro ha deciso di farne veramente un uomo gol. Il mister a fine partita si è arrabbiato con quei tifosi alessandrini che non erano stati troppo teneri con il ragazzo. Ha parlato chiaro, senza troppi giri di parole; ha usato insomma il solito clichè: « Credo fermamente in questo ragazzo, esordisce deciso come se qualcuno gli avesse fatto uno sgarbo, e mi indispettisce il fatto che alcuni tifosi invece di incoraggiarlo cercano di rendergli la vita più difficile con apprezzamenti che non condivido. Abbiamo bisogno dei tifosi veri non di quelli dalla critica facile. Siamo in testa alla classifica e imbattuti, cosa possiamo dare di più Certo la vittoria è una gran bella cosa, ma non sempre le ciambelle riescono con il buco. Occorre pazientare e spendere un applauso in più invece di un rimbrotto che non serve certamente alla nostra causa. I tifosi devono rendersi edotti di questa realtà. Diamo fiducia a Cini e, se qualcosa non va, sono pronto a risponderne personalmente ». Marchioro esaurito lo sfogo, con la consueta flemma prosegue: « La partita mi è piaciuta. Davanti avevamo un Legnano che ribatteva colpo su colpo, ma nonostante ciò la squadra si è mossa bene. Abbiamo avuto tre o quattro occasioni mancate per poco. Il responso del campo paria a nostro favore ». Non le sembra che il gran lavoro di Musa c Bianchi dia pochi frutti? Dominiamo largamente, mettiamo gli avversari alle corde, ma non sempre si fa centro. Per vincere sono indispensabili i gol e non le belle azioni che si spengono al limite dell’area di rigore. « Sarà un periodo che va storto. I ragazzi si impegnano e creano pericoli per la rete avversaria come è accaduto oggi. L’importante è continuare e vedrà che le reti non mancheranno ». Contro il Legnano Lorenzetti non è stato certo brillante. Cosa ne pensa? « Non condivido questo punto di vista. I giornalisti siete voi per cui non mi resta che leggere quanto avete scritto. Ribadisco che giochiamo sempre un discreto calcio e tutto il complesso partecipa all’esecuzione della manovra corale ». Per la prossima domenica? « Come sapete è in arrivo il Venezia: faremo il possibile per vincere: di questo potete starne certi. Giocheremo due partite al M occagatta (contro i lagunari per l’ultima di andata e con i piacentini per la prima di ritorno) e il nostro obiettivo sono i quattro punti se non altro per difendere lo zero in media inglese ». Una volta tanto lo zero conta effettivamente qualcosa e Marchioro è deciso a non... mollarlo. La sconfitta interna dei lagunari ha rovinato un po’ l’interesse per la contesa: i fans tuttavia non si faranno pregare per accorrere al Moccagatta ora che il traguardo si avvicina sempre più. L’imperativo è quello di vincere e la squadra più di ieri ha bisogno del caldo incitamento del pubblico che, ne siamo certi, non mancherà. I giocatori, stringendo i denti, non intendono affatto lasciarsi sfuggire la grande occasione tanto più che le dirette avversarie vanno a gara per eliminarsi. E’ senza dubbio un grosso vantaggio che Marchioro intende sfruttare al massimo. Il mister quando si parla di queste cose diviene improvvisamente serio: ha preso un impegno e lo vuole mantenere, a tutti i costi. Davanti a tanta determinazione non resta che togliersi tanto di cappello in attesa di quel Venezia che bisogna mettere sotto a tutti i costi. Forza grigi, il pubblico è, come sempre, con voi (Il Piccolo - Il Gattopardo) ALESSANDRIA OK A LEGNANO Zero a zero - Per oltre mezz'ora gran lezione di gioco dei piemontesi (con Berta e Manueli su tutti) - Sfiorato il gol in parecchie occasioni - I lilla, una squadra che vale Bravissima l'Alessandria, ma tanto di cappello al Legnano. Proprio per la vigorosa prova del lilla, anzi 11 nuovo risultato utile dei piemontesi assume un significato particolare. Il campionato si fa ogni settimana più avvincente. L'Alessandria, complesso che sinora non ha mai perso, trova sul cammino formazioni decise a far crollare la sua prestigiosa imbattibilità. I grigi a Legnano hanno incontrato un avversario superiore a ogni aspettativa; per cogliere il pareggio è stato necessario un notevole impegno della squadra di Marchioro. L'Alessandria ha avuto un avvio folgorante, per quasi mezz'ora ha dominato sui padroni di casa, una magistrale prestazione dei terzini Maldera e Mayer, un'affermazione personale del « capitano » Berta, un'eccezionale partita del'interno Manueli, sicuramente il migliore in campo. Il pubblico del « Pisacane » è rimasto a lungo muto di fronte alla lezione di bel gioco dei grigi. In quindici minuti l'attacco dell'Alessandria è giunto davanti al portiere lilla ben cinque volte: due tiri di Lorenzetti in giornata non molto appariscente, ma autore di alcuni pregevoli spunti; un'Incursione di Bianchi sfumata per precipitazione; tuia saetta insidiosa di Manueli dal limite; un cqlpo di testa di Cini parato da Binelli. I grigi hanno premuto con decisione, la barriera lombarda è sembrata più volte sul punto di cedere. Pareva avverarsi la pessimistica previsione dell'allenatore dei lilla Sassi: « Siamo consapevoli della bravura degli avversari, cercheremo di Itmìtare i danni. Non ci resta altra alternativa ». Le manovre alessandrine sono proseguite con l'appoggio di Mayer che ha operato una serie di sgroppate offensive con gli inserimenti di Salvadorl e l'intraprendenza di Musa abile nello smarcamento in area lilla e veloce nello scambio con le altre punte. Il Legnano ha avuto la fortuna e il merito di non disunirsi, di resistere con calma. Ha rinunciato a impostare azioni di contropiede e ha tvadato a chiudere i varchi all'avversario. Soltanto Capocci e Mongitore, in questa prima fase, si sono spinti oltre la metà campo; tutte le forze lilla sono state utilizzate in retroguardia. Contenuta la sfuriata dei grigi, 11 Legnano ha poi riequilibrato la gara nel finale del primo tempo e soprattutto nella ripresa lanciando all'attacco anche Proietti e Bassini. Non c'è stato nessun grosso pericolo per i grigi (si è registrato un palo di Bassini che però era in fuorigioco). Ma ormai era Impresa difficile cogliere di sorpresa il Legnano anche per il progressivo calo di Cini contestato dal numeroso pubblico alessandrino al seguito della squadra. Il giocatore 6 parso sfocato e nebuloso, ma è stato anche esasperato dalle proteste dei tifosi. L'allenatore Marchioro si è irritato e a fine gara ha detto: « Gli appassionati che seguono la squadra sono un aiuto prezioso. Ma i tifosi che indispettiscono i giocatori, possono restare a casa. Oggi Cini è stato umiliato oltre misure: non è un comportamento corretto ». Nel finale l'Alessandria ha avuto ancora buone occasioni per espugnare il « Pisacane » (Bianchi e Lorenzetti hanno fallito il bersagio di un palmo), ma poi anche i grigi si jsono resi conto che la spartizione dei punti non era risultato da trascurare. Marchioro è di questo parere perché ha affermato: « E' andata bene così, non chiedeteci troppo. Il Legnano, è squadra veloce e abile, la sua classifica lo conferma». In breve qualche nota di cronaca. Punizione di Bianchi (3') e Cini di testa impegna Binelli; al 10' azione di Salvadori e traversone teso in area: entra a valanga Bianchi e manca di un soffio. Al 16' papera di Bosani e abile recupero di Lorenzetti: il tiro sorvola la traversa. 22': scambio Musa-Mayer e tiro conclusivo che il portiere devia di pugno in calcio d'angolo. 35': sprazzi di bel gioco con Maldera, Lorenzetti, Manueli; al 40', clamorosa occasione per i grigi: Salvador! Invita Lorenzetti ma l'interno manca l'aggancio. A un passo c'è un altro alessandrino, Musa: l'ala sinistra « sbuccia » in modo incredibile. Ripresa e assalto del Legnano che cerca il gol con Capozzi 54'), poi con Proietti e alla fine con il tandem Bassini-Bosani. L'Alessandria perde smalto e il suo gioco è più approssimato. Corre un brutto rischio al 76': intesa Mongitore-Proietti-Bassini e tiro da un passo che Pozzani è bravissimo a deviare sul piano e quindi in calcio d'angolo. L'incontro continua a calare di tono e si ravviva soltanto per merito di Lorenzetti (85' e 89') che fa sibilare la palla poco sopra l'incrocio dei pali e offre un ultimo brivido ai tifosi lilla. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Cremonese - Belluno 1-1 Derthona - Trento 1-0 Pro Vercelli - Vigevano 0-0 Rovereto - Parma 0-1 Savona - Padova 1-1 Seregno - Cossatese 2-2 Triestina - Piacenza 1-0 Venezia - Solbiatese 1-4 Verbania - Udinese 0-1 CLASSIFICA: Alessandria 26 Udinese 23 Venezia 22 Parma* 22 Savona* 21 Cremonese* p.21; Legnano 20; Seregno, Padova 19; Trento, Cossatese 18 ; Solbiatese 17; P. Vercelli, Derthona, Belluno 16; Rovereto 15; Triestina 13; Vigevano* 12; Piacenza 11; Verbania 9 *una gara in meno Marcatori: 8 RETI: Inferrerà (Belluno); Frunccehi (Rovereto). 7 RETI: Musa (Alessandria). 6 RETI: Fumagalli (Solbiatese); Bergamo (Trento). 5 RETI: Bianchi (Alessandria); Mondonico (Cremonese): Maloni (Pro Vercelli); Corbellini (Savona); Scarpa (Venezia). 4 RETI: Lorenzetti (Alessandria); Borgato e Solfici- (Cossatese); Carminati e Chigioni (Cremonese; Proietti (Legnano), Ciclitira e Tombolato (Padova); Sega (Parma); Ardemagni (Savona); Fagnani (Seregno); Badari (Venezia); Schillirò (Vigevano). Il punto sul campionato Dopo aver segnato un gol la squadra dei lagunari ha lasciato ogni iniziativa agli avversari: è emersa la differenza tecnico-tattica tra le due compagini. Vento, pioggia e freddo hanno impedito al Savona di superare il Padova e di attaccare le posizioni di testa: il risultato di parità ha premiato l'opportunismo degli ospiti, ma ha umiliato troppo severamente la buona volontà della squadra di Volpi. Un gol di Politi all'83' ha permesso all'Udinese di uscire vincitrice dal campo del Verbania. Partita tecnicamente povera quella tra Cremonese e Belluno, finita in parità nonostante la modestia dei bellunesi. E' stata una partita interessante e molto combattuta, mantenuta sul filo dell'incertezza fino alla fine con un risultato di parità che ha potuto ritenersi equo. Il Derthona ha battuto il Trento aggiudicandosi due punti preziosi che gli hanno sistemato la classifica compromessa. Vittoria della Triestina sul Piacenza con gol di Vastini al 60'.