Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
11-02-1973 - Giornata: 21 - Belluno - Polisportivo


Belluno AC - Alessandria US 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 47. Cini S.[A], 82. Musa E.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Berta Massimo, Paparelli Ezio, Mayer Bruno, Vanzini Franco, Salvadori Roberto, Cini Sergio , Dolso Arrigo, Musa Ezio A disp.:(P) Croci Claudio, Leonarduzzi Valentino All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Belluno: Bubacco, Cecco, Grion, Kuk, Del Piccolo, Moretti, Dalle Crode [77. Pacini], Canella, Inferrera, Olivotto, Sportiello. A disp.: Bianchi. All: Beraldo Eros

Arbitro: Leonardon (Siena)
Note
Ammonito: Mayer [A] Spettatori: cinquemila circa, con un incasso che ha superato i sei ilioni di lire. discreta giornata di sole, fondo campo un poco allentato per precipitazioni avutesi nella notte, ma quasi perfettamente agibile. Inizio gara ore 15.00

Commento
BELLUNO-ALESSANDRIA 0 2; PARMA-VIGE VANO 2-0: OVVERO BOTTA E RISPOSTA TRA LE PRIMATTRICI DEL GIRONE A DEL CAMPIONATO DI SERIE C. Gli emiliani speravano molto in uno scivolone dei grigi, tifavano per i bellunesi augurando a questi ultimi la vittoria o, quanto meno, il pareggio. L’operazione sorpasso non è riuscita ai ’’biancocrociati” i quali sono ora staccati di due lunghezze in media inglese. L’Alessandria ha guadagnato un punto (e si trova a — 1) mentre i parmensi sono rimasti fermi a — 3. L’ora della grande verità sta per scoccare sul quadrante del campionato: domenica i mandrogni giocheranno in casa mentre all’undici di Sereni spetterà l’impresa di violare 1’« Appiani » di Padova. I veneti, superata la crisetta, sono in serie positiva da alcune domeniche e, nell’ultima giornata, hanno strappato un punto sul non facile terreno della Cossatese. Per il Parma si preannuncia un vero tour de force, in quanto dopo Padova, si recheranno ad Udine. Alle spalle di Alessandria e Parma si sta creando il vuoto: il Savona è caduto a Venezia mentre l’Udinese è stata bloccata da quel Legnano che in precedenza era riuscito, seppure tra le mura amiche, a fermare sul pareggio sia Alessandria che Parma. Dopo la ventunesima giornata liguri e friulani sono staccati di quattro punti e la rimonta si preannuncia quanto mai dura. Il Venezia squadra dal procedere incerto, è in vece a cinque lunghezze, ma Bigatton ha già anticipato di non pensare alla sene B: si accontenta di disputare un onesto campionato. Proprio per non essere accusati di imparzialità i neroverdi dopo avere strappato un punto alla capolista hanno ridimensionato il Savona. I ragazzi di Meucci duramente contestati al Moccagatta, un plauso se lo meritano veramente. L’Alessandria resta pertanto la lepre del campionato: scrollatasi di dosso la crisetta che è costata alcuni punti interni è tornata perentoriamente al successo pieno. La trasferta di Belluno era una di quelle che potevano lasciare il segno ed invece i ragazzi sono rientrati in Alessandria più ricaricati di prima. Marchioro come aveva preannunciato dopo l’incontro con il Piacenza, ha apportato alcune varianti per consentire il ricupero di Lorenzetti e Bianchi. La sua è stata una decisione ardua che poteva costargli critiche a non finire, ma il tecnico, confermando di non temere gli umori della platea, ha proseguito per la sua strada. Lasciare in tribuna due atleti del calibro di quelli cilati, è la dimostrazione chiara che il '’mago” alessandrino” sa quello che vuole. Nel ritiro di Conegliano Veneto ha preparato le pedine, ha chiamato in squadra il "rigenerato” Vanzini e l’estrbso Dolso, da tempo in attesa di riprendere il posto in squadra, li rientro di Mayer gli ha dato una mano per quanto concerne la retroguardia che negli ultimi impegni era apparsa piuttosto titubante. Contemporaneamente ha ribadito la fiducia a Cini, il centravanti che dopo quattro partite non era riuscito a trovare il suo goal. « Occorre pazientare, aveva detto, e prima o poi saprà farsi valere >;. Il risultato gli ha dato ragione perchè l’Alessandria è tornata ai livelli dei giorni migliori e, contro un avversario deciso a fare ’’kaputt’ della capolista, come avevano scritto i giornali locali, ha tirato fuori le unghie ribattendo colpo su colpo. Il ritorno di Vanzini, un ’ala che non si limita solo a sostenere il gioco delle punte, ma che ’’torna” frequentemente nella propria area, per im postare la manovra, ha avuto un ruolo preponderante nella vittoria. Il nostro ’’senatore’ che durante il mese di riposo si è rigenerato a dovere, non ha certo deluso le previsioni del tecnico e dei centinaio di tifosi (il Club «Alò grigi » ha fatto la parte del leone organizzando un pullman) che non avevano esitato un momento ad affrontare i disagi di un viaggio di oltre 400 chilometri. Il ’’peso” di Franco nell’economia del gioco collettivo lo si è visto sin dalle prime battute quando il Belluno premeva per mettere in difficoltà gli ospiti. Con il trascorrere dei minuti, Saivadori liberato da compiti prettamente di appoggio alla difesa, si è sganciato in continuazione con alcune azioni in profondità di pregevole fattura. A centrocampo Dolso ai quale Marchioro deve avere impartito compiti ben definiti: l’ex laziale ha svolto un efficace lavoro nei contrasti e nell'impostazione senza mai sbilanciarsi troppo in avanti per non lasciare una fetta di campo sguarnita. Un Dolso responsabilizzato ben conscio dei compiti e, nello stesso tempo, delle responsabilità che gravavano sulle sue spalle. L’Alessandria proprio per non correre eccessivi rischi contro una squadra ricaricata dalla vittoria esterna di Verbania, ha badato essenzialmente a mantenere il dominio del centrocampo, lasciando in avanscoperta Musa e Cini. Ai due si affiancava nei rovesciamenti di fronte Vanzini fronteggiato dal gigante Grion che, per mettergli la museruola, doveva ricorrere alle lunghe braccia per afferrarlo nella maglia o la collottola. Berta badava a proseguire l’azione dei difensori, smistando ai compagni, smarcandosi sulle fasce laterali per ricevere la palla di ritorno ed avanzare. Un gara giudiziosa, tranquilla: con un Massimo che gioca in scioltezza i compagni ne traggono vantaggi notevolissimi. Il Belluno ha nelle sue file uno stoccatore di indubbie doti. Inferrerà. Per bloccarlo il mister io ha affidato a Maldera che finalmente è riuscito ad esprimere il meglio. Non avevamo mai visto il nostro difensore così concentrato e sicuro delle proprie capacità. Con un angelo custode che sapeva difendersi senza ricorrere alle maniere brusche, il centravanti giallo-blu — lasciato sovente completamente isolato — non è riuscito a concludere a rete che in rare occasioni. Senza Inferrerà, il Belluno che accusava l’assenza di Miorandi infortunato e sostituito da Kuk, non è andato molto lontano nonostante i reiterati tentativi. Diceva a fine gara il forte difensore: « Dovevo farlo perchè avevo un duplice scopo: evitare che creasse difficoltà alla squadra e nel contempo impedirgli che andasse a rete infastidendo Musa nella classifica cannonieri ». Se Maldera ha ritrovato lo sprint, Di Brino è apparso completamente trasformato rispetto alla precedente domenica. Fronteggiava Dalle Crode, un’ala che non ha certo bisogno di presentazione: lo ha sottoposto ad una guardia attenta inserendosi sulla fascia sinistra ogni qualvolta gli si presentava l’occasione. A Paparelli è stata affidata la custodia di Sportiello che dopo un cinquantina di minuti è andato gradatamente spegnendosi e il nostro stopper ha avuto vita facile. Attento e preciso Pozzani quando era necessario intervenire fuori dai pali; il libero Mayer ha tenuto validamente la posizione: peccato che la partita abbia registrato l'infortunio a Dalle Crode. In questa occasione il ’’lungo”, nel tentativo di bloccarlo, ha colpito al viso l’avversario, causandogli la sospetta frattura della mandibola destra. Ed eccoci a Musa definito dai colleghi bellunesi « il grande Ercole dell’Alessandria »: il capo-cannoniere del girone — 12 reti all’attivo in venti partite — ha disputato una delle sue solite gare. Sornione a centrocampo, pronto ad incunearsi e a sfruttare ogni più piccolo errore. Ha scambiato sovente con i compagni, in p articolare con Berta, ha atteso paziente il momento propizio per piazzare la zampata. Vi è riuscito quasi allo scadere della partita e il suo è stato un gol che pure gli avversari hanno... applaudito. La verve che lo sorregge fanno del nostro "trottolino ” una vera spina nel cuore della difesa avversaria. Ezio è un’ala che può raggiungere agevolmente il traguardo dei venti gol. La nostra rassegna si conclude con Salvadori e Cini. L’ex verbanese che ieri era nuovamente a disposizione di Antoniotti che prepara la nazionale semiprofessionistica, con un a spalla quale Vanzini ha fatto cose egregie. Alcuni suoi spunti offensivi sono risultati notevoli; peccato che in area abbia perduto la lucidità che lo contraddistingue. Non è stato certo il bis della partita con il Piacenza: questa volta il ragioniere ha fatto sul serio ed i risulta ti non sono mancati. Con un Salvadori così si può affrontare la restante parte del campionato in assoluta tranquillità. E d eccoci al discusso Cini, di cui abbiamo parlato poco più sopra. Il ragazzo doveva assolutamente trovare il gol se non altro per convincere se stesso prima che il pubblico. Una prova difficile in quanto si sa che quando si cerca qualcosa è sempre difficile trovarla. Eppure il pisano è riuscito nell’intento con una certa autorevolezza. Correva esattamente il 47’ quando Vanzini dalla sinistra ha fatto spiovere al centro un pallone sul quale è intervenuto di testa il centravanti ottimamente appostato. Bubacco ha respinto a mani aperte, e l’alessandrino ha ricuperato il pallone avanzando verso rete, staffilando, nell’angolino, dal basso in alto. Il tentativo di De Cecco di deviare la sfera con le m ani non è riuscito in quanto il pallone era veramente carico di dinamite. La ’’vendetta ” di Cini che ha offerto champagne ai compagni per festeggiare il primo gol in grigio, è giunta al m omento giusto. Una iniezione di fiducia che lascia bene sperare nel futuro in quanto il centravanti tornerà utile in altre occasioni. L’Alessandria h a ritrovato a Belluno quella geometria negli schemi che aveva perduto nell’ultimo mese. Manovre ariose, insistenti: un lavoro ai fianchi dell’avversario che ha poi dato ii frutto sperato. Quella dei grigi è stata una gara guardinga, m a non per questo meno attenta ed il risultato lo conferma ampiamente. Non sono mancati i riconoscimenti sia da Eros Beraldo allenatore della compagine di casa che d a Soldan, ex portiere dell’Inter, del Milan e del Torino. Il primo ha detto: « L’Alessandria è un a squadra che sa il fatto suo. Lascia sbizzarrire l'avversario e poi 10 trafigge con tutta tranquillità. E ’ indubbiamente la più forte del girone ». Passiamo a Soldan venuto a complimentarsi con Pippo Marchioro: « La serie B q u est’anno non può sfuggirvi. Avete giocato come si conviene ad un undici che punta in alto. Il Belluno ha fatto del suo meglio, ma purtoppo non è riuscito nell’intento. H ai un undici che ti darà molte soddisfazioni ». Il mister gradisce il complimento augurandosi che questi pronostici trovino conferma nel prossimo giugno. Il post partita dei grigi è dei più tranquilli: l'ing. Remo Sacco distribuisce grandi manate sulle spalle dei ragazzi e si complimenta con tutti. Sprizza soddisfazioni da tutti i pori dopo avere sofferto per buona parte della contesa. Il vice Rinaldo Borasio replica: « Avete visto che la squadra è in piena salute. Il merito va al signor Marchioro che ha proseguito sulla sua stra d a dimostrando non solo coraggio, ma un bagaglio tecnico notevole. Il successo risolleva il morale ai ragazzi in vista della gara casalinga con il Seregno e la successiva trasferta in quel di Savona. Sono proprio contento di questa gara ». Gli avvocati Boidi e Cassinelli gli fanno eco; Carlo e Paolo Sacco appaiono sorridenti come Ciceri che per tutta la gara ha passeggiato nervosamente, fumando una sigaretta dietro l’altra, consultando ogni venti secondi l’orologio. Sull’1-0 ha continuato a soffrire poi, dopo la rete di Musa si è chetato convinto più che m ai che l’Alessandria sia veramente forte. Quella d Belluno è stata per Santino una gara assai sofferta. Ed eccoci al mister che introduce subito il discorso: Soddisfatto? « Il risultato è legittimo e non sussistono dubbi di sorta. L’Alessandria nel momento più delicato, h a giocato una partita concentrata al massimo. I ragazzi hanno dimostrato sensibilità e ne sono oltremodo contento. Non resta che proseguire sulla stra d a finora percorsa senza concederci altre distrazioni. Ho piacere che i sostituti siano stati all’altezza dei titolari. Dolso ha disputato una buona gara. Un elogio va pure a Cini che ha trovato il gol che cercava. Per Vanzini penso che non si debba aggiungere altro ». Giunge un collega proveniente dallo spogliatoio attiguo che conferma il giudizio positivo di Beraldo e cioè elle l’Alessandria è ottima, in particolare in difesa. Marchioro riprende il filo del discorso: « Penso che nessuno abbia da eccepire sui due punti. L’arbitro ? I suoi giudizi non hanno influito sulla vittoria. Il migliore della n o stra squadra? Sono stati tutti bravi. Il Belluno si salverà certamente; ha gente esperta che riuscirà a racimolare i punti necessari per raggiungere una quota di sicurezza ». I giocatori escono alla spicciolata: pure Berta è finalmente soddisfatto del risultato. Qualche tifoso 10 becca, ma Massimo pare avere i nervi di acciaio. Non raccoglie poi, mormora « Fin che gridano loro la cosa non m i dispiace. 11 disappunto è comprensibile. L’importante è avere vinto bene, senza lo zampino di fattori e sterni ». II pullman di Paleto Gandino si muove: si odono applausi, forse polemici, m a non accade nulla. Occorre dare atto agli sportivi bellunesi che volevano il ’’kaputt ’’ dei grigi. Archiviato Belluno si pensa al Seregno che domenica sarà al Moccagatta. La media inglese è migliorata per cui è di prammatica la vittoria. Marchioro che ancora gusta la gioia del successo non intende sbilanciarsi « Ragazzi un po’ di tregua, dice, in settimana vedremo dì prepararci con la consueta concentrazione per il prossimo avversario. Ricordiamoci che il Seregno non lo abbiamo ancora battuto ». Realista come sempre il mister ricorda che i salti di gioia devono sempre essere rimandati alla domenica sera. Con molte probabilità ci sarà il rientro di Lorenzetti al quale è stato concesso un turno di riposo affinchè ricuperi le energie per la gran corsa finale. Alle porte bussa pure Bianchi, m a non si esclude che venga tenuto in naftalina sino alla trasferta di Savona. Con l’ex veneziano in piena forma la squadra ha tutto da guadagnare. Il rientro dei grigi è avvenuto a tarda ora, m a nessuno aveva il m uso lungo. Si direbbe che si respira nuovamente quell’aria di distensione e di sicurezza della parte centrale del campionato. E’ certamente un buon sintomo anche se il Parma è sempre alle spalle con l’occhio vigile per spiare la salute della capolista che, senza il giudizio medico, è veramente buona. Attendiamo il Seregno, poi penseremo al sempre temibile Savona.. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'Alessandria vola I GRIGI CON AUTORITÀ' SUL CAMPO DEL BELLUNO Due a zero: Cini segna al 47', Musa raddoppia all'87' - La squadra di Marchioro non è mai stata in difficoltà Due tiri in porta e due reti: sono bastati all'Alessandria per liquidare il Belluno e continuare la marcia più autorevolmente in vetta alla classifica. Una prestazione senza incorrere in una punizione. lucida e misurata, una nuova prova della caratteristica essenziale dei grigi, che non sono inarrestabile macchina da gol, ma complesso saldo a centrocampo, intraprendente e al tempo stesso avveduto. Nessuno sbandamento, non un errore, non un passaggio fuori misura. I veneti hanno resistito tutto il primo tempo, malgrado le difficoltà sempre più appariscenti di poter controllare a lungo le incursioni di Musa e Vanzini e l'irruenza di Cini. Poi, l'inevitabile cedimento, dopo appena due minuti dalla ripresa del gioco. L'Alessandria ha trovato la breccia nello schieramento difensivo gialloblù ed è andata a bersaglio con Cini. Per oltre mezz'ora i piemontesi hanno preferito giocare al risparmio, guadagnar tempo, lasciar sbollire la reazione del Belluno. Si è vista in questa frazione l'efficacia della disposizione difensiva dei grigi e il sostanzioso contributo di Salvadori e Berta. Quando al due si è aggiunto anche Dolso, autore di una brillante serie di inserimenti offensivi, l'Alessandria è tornata a dominare. Il Belluno, ancora battagliero e cocciutamente proiettato all'attacco, sì è scoperto le spalle ed è stato bruciato per la seconda volta pochi minuti prima del termine. Il pubblico, che stava vivacemente contestando l'operato dell'arbitro. Il direttore di gara è stato accusato di intimidazione nei confronti dei bellunesi e di essere eccessivamente permissivo verso i grigi, si è placato. La seconda rete alessandrina ha convinto anche i più restii che gli ospiti non stavano defraudando nessuno. Alla fine i commenti sui meriti del grigi sono stati unanimi: «La più bella squadra vista quest'anno a Belluno». In effetti, Pozzani non è stato mai in pericolo, malgrado taluni spunti di Inferrerà, qualche impennata di Sportiello e del tandem di estrema destra Dalle Crode-Canella. Maldera, Di Brino, Paparelli e Mayer non hanno perso una battuta. L'interdizione si è sviluppata senza affanni e concitazioni. Quanto all'attacco alessandrino, rinnovato con gli innesti di Vanzini e Dolso, ha manovrato in scioltezza, con qualche fraseggio anche interessante, mettendo in continuo allarme le retrovie dei padroni di casa. Non si può dire che l'Alessandria abbia aggredito l'avversario. Come si è detto, i tiri veri sono stati pochissimi, ma la manovra in area gialloblù ha avuto momenti di freschezza e di buona concezione. In più occasioni la difesa veneta non ha potuto evitare, interventi fallosi e ostruzionismi per bloccare attacchi che minacciavano seriamente Bubacco. Marchioro ha apprezzato la condotta di gara del suoi ragazzi, affermando: «Una buona prova, dal primo all'ultimo minuto. Noi tiriamo avanti per la nostra strada. Sono contento soprattutto per la gara di Cini. I tifosi nelle ultime giornate l'avevano contestato. Spero che le polemiche siano finalmente finite». Irritato, invece, il trainer veneto Beraldo. "L'Alessandria è una grossa formazione, non si discute. Ma noi siamo stati danneggiati dalle decisioni dell'arbitro. In pratica, non si poteva nemmeno toccare un giocatore avversario senza incorrere in una punizione. Dicono che siamo una squadra di "scarponi", in realtà all'ospedale finiscono sempre i miei». L'allenatore gialloblù allude a Dalle Crode, che in uno scontro con il portiere Pozzani ha riportato la lussazione della mandibola. Poi preme l'Alessandria, con Vanzini (5') e con una intesa Musa-Vanzini-Cini (10' e 18'), e interventi di Bubacco. Al 34' buona manovra di Inferrerà, che sfugge a Berta e serve Dalle Croce: il tiro è fiacco, La cronaca in breve. Parte lanciato il Belluno e Inferrerà rade il Ripresa, e subito l'Alessandria va in vantaggio. 47' minuto: Vanzini in fuga sulla sinistra, traversa in area. Bubacco tocca appena, sul rinvio aggancia Cini, che aggira il portiere e mette in rete. Bel tiro di Dolso 49' e risposta di Inferrerà (60'), poi l'arbitro allontana il medico sociale bellunese, che si agita e gesticola dalla panchina. Al 76' lo scontro Dalle Crode-Pozzani già descritto il gialloblù è sostituito da Palcini, e subito dopo 87' il raddoppio dei piemontesi: contropiede di Vanzini che coglie la difesa sguarnita. Il servizio è per Musa, che al volo devia in rete bruciando lo spiazzate Bubacco. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Derthona Cremonese 0 0 Udinese - Legnano 0-0 Cossatese - Padova 2-2 Trento - Pro Vercelli 0-0 Seregno - Rovereto 1-0 Venezia - Savona 2-1 Solbiatese - Triestina 1-0 Piacenza - Verbania 1-0 Parma - Vigevano 2-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 30; Parma 29; Savona, Udinese 26; Venezia 25; Cremonese, Padova 24; Legnano Seregno Solbiatese, Trento 22; Cossatese, 21; Belluno, Derthona, 19; Pro Vercelli 18; Rovereto 17; Piacenza, Triestina, 16; Vigevano 13; Verbania 9. Marcatori: 12 reti: Musa (Alessandria); 9 reti: Inferrerà (Belluno) e Prunecchi (Rovereto); 6 reti: Bianchi (Alessandria), Fumagalli (Solbiatese), Bergamo (Trento) Sega (Parma) e Serato (Venezia); 5 reti Mondonico e Chigioni (Cremonese), Proietti (Legnano), Tombolato (Padova), Maioni (Pro Vercelli), Corbellini e Gottardo (Savona), Schilirò (Vigevano). Il punto sul campionato Brutta partita quella tra Trento e Pro Vercelli dove il risultato di parità è maturato maggiormente per la mancanza di idee e di gioco. Il Derthona e la Cremonese si sono divisi la posta in palio: dopo 90 minuti di gioco tutt'altro che eccezionali e ispirati molto alla prudenza: nel corso della gara solo rarissime volte i portieri sono stati chiamati in causa. Netta affermazione del Parma che ha liquidato il Vigevano nel primo tempo con due belle reti di Rizzati al 23' e al 36', poi ha controllato la gara con autorità. Tra Cossatese e Padova emozioni e gol: il pareggio ha soddisfatto la squadra veneta che, nonostante un inizio a ritmo assai veloce, pareva avviata alla sconfitta. La Solbiatese, continuando nel suo momento felice, ha battuto la Triestina, giungendo alla sesta gara utile consecutiva.