Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
C. It. Semipro
04-03-1973 - Giornata: 2 - Vercelli - Leonida Robbiano
Ottavi di Finale


Pro Vercelli US - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 58. Tonelli [Pr] 50. Bianchi B.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Bodina Roberto, Di Brino Marcello, Dolso Arrigo, Maldera (II) Attilio Benedetto, Mayer Bruno, Bianchi Bruno, Pivetta Eugenio, Cini Sergio , Lorenzetti Giuseppe, Musa Ezio [63. Nobili Graziano] A disp.:Berta Massimo, (P) Croci Claudio, Paparelli Ezio All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Castellazzi [46. Calligaris], Codogno [82. Vermonti], Balocco, Ripamonti, Bonni, Marangon, Sadocco, Dezio, Mandelli, Tonelli [63. Bissacco], Bonanomi. A disp.: Rosin II, Rossetti. All.: Facchini Carlo

Arbitro: Vaccaro Vincenzo (Torino)

Commento
FORZA GRIGI: ARRIVA IL TRENTO LA VITTORIA NON PUO' SFUGGIRE Ritorna il campionato: si riprende la marcia forzata verso il traguardo di giugno; il tempo necessario per concedersi un breve relax c si ripiomba nel vivo del torneo di serie C. Il riposo è servito per fare un primo bilancio dopo sei mesi di attività agonistica. L’attenzione di migliaia di sportivi è polarizzata sulle squadre faro, il Parma passato a condurre proprio alla ventitreesima giornata e l’Alessandria che ha perduto la propria imbattibilità sul campo del Savona. Cinque squadre in un fazzoletto: Parma 32, Alessandria 31, Savona 30, Venezia e Udinese appaiate a quota 28 punti. Da questo lotto uscirà l’undici principe che spiccherà il volo verso l’agognata serie B. L'attesa per la ripresa delle ostilità è vivissima; le speranze si accompagnano ai timori, le certezze ai dubbi. Nel calcio è sempre difficile fare pronostici, in particolare nella fase finale, quando le ultime della classe raddoppiano le loro forze per sfuggire al baratro della retrocessione. Infine su tutti pesa lo stress psicologico e atletico di un campionato interminabile che si inizia a settembre e si conclude a giugno quando la temperatura raggiunge punte piuttosto elevate. Il mese di marzo potrebbe rivelarsi decisivo ai fini della lotta per il primato, in quanto avremo un primo scontro diretto proprio tra le squadre che occupano il primo e secondo posto, vale a dire il Parma e l’Alessandria. Il big-match è in programma il 18 ovvero, tra due domeniche. A questo confronto le primattrici dovrebbero giungere senza ulteriori scossoni considerato che i ragazzi di Sereni affronteranno il Cossato e quelli di Marchioro il Trento. Così dovrebbero andare le cose, ma il giurarlo è sempre arduo. I grigi dopo la sconfitta, incredibile di Savona, hanno trascorso una settimana ad Aosta poi, domenica sono scesi a Vercelli per la partita di ritorno degli ottavi di finale della Coppa Italia. Partito Salvatori per la Somalia (il forte mediano ha disputato entrambi gli incontri riscuotendo unanimi consensi da parte della critica) Marchioro non ha voluto gettare allo sbaraglio le pedine migliori, vale a dire capitan Berta, Paparelli e Vanzini. Sul campo della Pro Vercelli ha schierato una formazione largamente rimaneggiata tenuto conto che nella partita di andata, il successo era stato tale da assicurare un largo margine di vantaggio, ben quattro reti. Mancandogli alcuni degli uomini base ha richiamato in squadra Bodina, facendo esordire il giovanissimo Pivetta e Nobili. Questa la formazione schierata: Pozzani, Di Brino, Bodina, Leonarduzzi, Maldera, Mayer; Bianchi, Pivetta, Cini, Lorenzetti e Musa. Risultato: uno a uno e qualificazione assicurata. Agli sportivi più che il pareggio o la vittoria, interessava lo stato di salute dei ragazzi che affronteranno dalla prossima domenica il tour di forza delle due gare interne (Trento e Parma) e il derby al ’’Fausto Coppi” con i cugini del Derthona. Il provino è stato positivo per alcuni uomini, incerto per altri. La nota lieta deriva senza dubbio dalla prestazione di Lorenzetti tornato su uno standard più che accettabile. La tecnica mezz’ala, dopo gare piuttosto incerte, ha ritrovato lo sprint dei tempi migliori. Lo abbiamo visto impostare le azioni offensive, tenere validamente il centrocampo, battersi con gagliardia. Un ritorno veramente gradito dopo le molte polemiche che si erano addensate sul suo capo. Con un Lorenzetti in forma, significa disporre di un atleta sempre in grado di trovare lo spunto al momento giusto. Così è stato, come in occasione della rete alessandrina quando la ’’sfinge bionda”, ha ’lavorato” sapientemente una palla sulla fascia laterale sinistra, porgendola poi a Bianchi che con l’esterno del piede destro è andato a segno. Le trame offensive lo hanno sempre avuto tra i protagonisti. Ad un Lorenzetti attivo quanto non mai, ha fatto riscontro un Bianchi utilitaristico, anche se non ancora troppo in palla. L’ex veneziano ha cercato la mischia forse per dimostrare a se e agli altri che l’inserimento in squadra non può essere ulteriormente rimandato. Ha giostrato sulle ali e al centro dove; a dire il vero, Cini era in chiara difficoltà. Il centravanti attorno al quale le polemiche m queste ultime settimane sono state piuttosto accese, non riesce ad inserirsi nel gioco dei compagni. Non gli difetta certamente la volontà, ma quando si tratta di concludere i difetti emergono in tutta la loro gravità. Durante la gara ha avuto alcune occasioni veramente propizie, ma quando si è trattato di concludere di piede, ha indugiato, consentendo agli avversari di intervenire per tamponare la falla. Era questa 'l’ottava partita che giocava in grigio, ma il provino non è stato affatto positivo come era logico attendersi. L’attacco mandrogno, che sovente vive sulle improvvisazioni, necessita di un uomo che sappia sfruttare ogni errore, che non indugi in preziosismi. Cini pur disponendo di un ottimo stacco di testa è alla continua ricerca di spazio, di compagni che non trova. Il consuntivo delle partite sinora disputate è piuttosto deludente: un solo gol. Il ragazzo potrà essere utile in futuro a Marchioro, ma il volere insistere significherebbe distruggerlo psichicamente. Il mister che è tecnico attento e preciso trarrà certamente le sue conclusioni che devono essere unicamente di ordine tattico. L’Alessandria è veramente giunta al bivio: le distrazioni si pagano assai care. Il rischiare oltre sarebbe oltremodo pericoloso. Proseguendo la nostra rassegna sulle forze viste in campo a Vercelli diremo che ila posizione mantenuta in campo da Musa non ci pare la più idonea. Il ragazzo gioca troppo arretrato dimenticando completamente la fascia laterale. Gravitando al centro finisce per ostacolare il compagno, sguarnendo il settore dove invece dovrebbe operare. Quasi non bastasse si è dimostrato molto nervoso tanto da scatenare le ire dei tifosi locali. Per oltre sessanta minuti è rimasto in agguato, ma partendo da lontano, raramente gli è riuscito di concludere a rete o quanto meno di appoggiare un compagno. La volontà e i numeri per tornare il Musa goleador non gli mancano certamente. Detto dei... veterani, una lieta sorpresa la si è avuta da Pivetta, un giovanissimo che Marchioro ha chiamato per sostituire Manueli che ha ripreso gli allenamenti, ma che non ha ancora raggiunto il plafond dei novanta minuti. Seppure all’esordio, il ragazzo ha orchestrato intelligentemente a centro campo difettando però in fase conclusiva. Il timore di sbagliare gli ha impedito di esprimersi al meglio. Pivetta non è un fuoriclasse, ma un ragazzo da seguire con molta attenzione in quanto oltre a possedere un ottimo controllo di palla, "vede” il compagno smarcato e sa trovarsi all’appuntamento con la palla, il che per un giovane inserito in prima squadra non è poco. La sua partita è pertanto da considerarsi positiva tanto più che il clima non era certo di duelli ideali per consentire ad un "bocia” di dimostrare quanto vale. Detto di Pivetta, c’è da rimarcare la prova positiva di Maldera nel ruolo di stopper stante l’assenza di Paparelli. Maldera ha disputato novanta minuti al calor caldo, senza concedersi un attimo di tregua. Libero da impegni di difesa si è proiettato in avanti per raccogliere le aperture dei compagni, ben imitato da Mayer che si trasformava in ala, pronto a crossare al centro buone palle per Bianchi e Cini. Leonarduzzi, ottimo in fase di interdizione, lo si è visto meno in quella di offesa. Il ragazzo rallenta eccessivamente il gioco: pare che gli riesca difficile trovare il compagno smarcato con lanci in profondità. E ’ questo un handicap che l’allenatore correggerà perchè la stoffa non manca. Il ragazzo tornerà assai utile nel proseguo del campionato se non altro per la sua freschezza atletica. Nella partita di Coppa ha bene impressionato Di Brino che ha lottato quasi che di fronte si trovasse il... Parma e non la Pro Vercelli. Da qualche domenica getta nella mischia tutta la carica agonistica che possiede e tanta costanza va indubbiamente premiata. Se Di Brino è stato tra i più attivi pure Bodina non ha demeritato anche se in qualche occasione ha compiuto errori elementari. Erano mesi che non prendeva parte ad una contesa di un certo quale interesse per cui va assolto dagli errori che consideriamo veniali. La stessa considerazione invece non possiamo fare per Pozzani, un ragazzo serio che stimiamo per la passione che lo lega al gioco del calcio. Il gol del pareggio vercellese è scaturito da una sua grossolana indecisione. Sono troupe le domeniche che il nostro portiere deve inchinarsi per raccattare palle in fondo alla rete. Non sempre si può parlare di sfortuna o di demerito altrui. In campionato ha subito sedici gol in venti partite: indubbiamente troppe. La rassegna sulla gara potrebbe esaurirsi con queste note se non sentissimo il dovere di porre il dito su alcune lacune che ci hanno colpito. Se il centrocampo resta il fulcro della squadra, le manovre in fase offensiva sono sovente farraginose. Gli alleggerimenti sulle fase laterali, con tocchi corti, non fanno altro che consentire alle difese di organizzarsi. La manovra procede senza intoppi sino a tre quarti di campo, poi diviene asmatica. Invece di agire in profondità l’azione si restringe in pochi metri e il tanto sospirato tiro a rete diviene una utopia. I centrocampisti inoltre devono tallonare più da vicino i loro diretti avversari, proprio per evitare che questi ultimi si involino a rete. Non ci stancheremo di ripetere che il gioco nasce a centrocampo e, partendo da questo presupposto, lo si deve distruggere per evitare che si creino davanti al portiere mischie che sono sempre pericolose. Qualificati in Coppa Italia per i quarti di finale (i grigi incontreranno La Spezia non resta che tornare al campionato di calcio che riprende la prossima domenica con il Trento di scena al Moccagatta. Per l’Alessandria è senza ombra di dubbio una partita veramente importante. E' dallo scorso anno che i tifosi attendono di assaporare la vittoria scaccia crisi. Marchioro dopo la sconfitta di Savona, ha detto che i «ragazzi sono oggi più consapevoli di ieri della responsabilità che grava sulle loro spalle ». Partendo da questo presupposto bisogna concludere che l’Alessandria riprende con maggiore lena il proprio cammino. Le parole del mister attendono una conferma dal campo. Superando il Trento, si attenderà il Parma con un’altra atmosfera. Marchioro sottoporrà i ragazzi, ritemprati nel morale e nello spirito, ad un duro lavoro proprio per effettuare le scelte vincenti. Le uniche novità dovrebbero interessare il quintetto di punta dove Bianchi dovrebbe indossare nuovamente la maglia numero nove. Con Bianchi al centro Vanzini e Musa giostreranno sulle ali mentre Salvadori e Lorenzetti dovrebbero occupare quella fascia centrale a supporto della manovra di Berta, un Berta rigenerato dal riposo che il mister gli ha concesso. Le nostre non sono che anticipazioni considerato che la settimana si è appena iniziata. Il mister ha diversi giorni avanti a sé per ponderare la tattica giusta, per mettere sotto il Trento che si presenta con un ex, Bergamo che gli sportivi ricordano per le critiche che sollevò a suo tempo. La squadra venerdì mattina, dopo la partitella infrasettimanale si trasferirà nel buon ritiro di Civada in attesa di aprire le ostilità. Abbiamo detto dell’importanza che la gara della prossima domenica riveste per i grigi. Con la vittoria nulla sarà perduto in quanto i ragazzi riacquistando fiducia nei propri mezzi assaliranno il Parma decisi ad impedirgli di rafforzare il primato. Se alla squadra in questa occasione è richiesta una concentrazione tutta particolare altrettanto si chiede ai tifosi. Le polemiche devono essere dimenticate; ogni tifoso deve stringersi veramente intorno ai grigi se si aspira alla serie B. Il nostro apppello finale è rivolto alle migliaia di sportivi che ogni domenica varcano i cancelli del Moccacatta. L’incitamento che accompagnerà i ragazzi alessandrini in ogni loro azione, sarà di sprone per ottenere quel successo che da tempo si va inseguendo. I supercritici devono rinunciare ai loro propositi « rivoluzionari », devono seguire l’esempio dei fans che si giocherebbero volentieri la camicia per rivedere l’Alessandria al comando della classifica. Seguiamo l’esempio degli sudamericani che con il loro incessante tifo riescono ad intimorire l’avversario, anche se quest’ultimo è rodato ai cimenti internazionali. Se vogliamo veramente la promozione non possiamo esimerci dall'essere veramente vicini ai ragazzi che quest’anno si sono battuti, a volte con la forza della disperazione, per conseguire il risultato che ognuno di noi auspicava. Il campionato non lo vincono solo i giocatori, ma pure i sostenitori. Prendete ad esempio i famosi clubs della Juventus, del Torino, del Milan e dell'Inter: sono stati costituiti proprio per essere vicini nella ’’buona come nella cattiva sorte” alla squadra del cuore. Gli sportivi mandrogni trascinati dai fans del Club "Alò grigi” non saranno certamente secondi nell'incitamento dei beniamini. Se pure gli sportivi vorranno questa vittoria, state certi che i giocatori non si tireranno certamente indietro. L’appello, ci auguriamo, sarà raccolto da ogni sportivo che si reca al Moccagatta per quella che possiamo definire la partita della verità. L'Alessandria non ha affatto rinunciato alle ambizioni della serie B: dal commissario straordinario Remo Sacco all’ultimo tifoso dobbiamo fare in modo che la promozione non resti un miraggio. I supercritici avranno modo di sfogarsi a fine gara, se proprio intendono essere pessimisti, sino all’ultima ora. Il coro ’’forza grigi” deve risuonare al Moccagatta come ai bei tempi: questa non è retorica, ma realtà. Sotto dunque per fare vacillare il Trento e poi il Parma che segue a ruota. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI NEI QUARTI Tutto come previsto - L'Alessandria (1 a 1 a Vercelli) ha vissuto di rendita per il vistoso successo dell'andata - Lo Spezia prossimo avversario L'Alessandria, pareggiando per 1 a 1 con la Pro Vercelli, è entrata nei quarti di finale della Coppa Italia riservata ai semiprofessionlsti, che la vedranno Impegnata nel prossimo turno contro lo Spezia. Il «passaggio» era praticamente scontato e la partita è stata condizionata certamente dallo 0-4 che i bianchi avevano subito nell'incontro d'andata al «Moccagatta». Si è giocato quindi all'insegna del «vogliamoci bene», non di sicuro nel clima di un derby, con i tecnici delle due squadre preoccupati più a fare esperimenti che a badare al risultato. Anche il pubblico del resto non ha sentito alcuna attrattiva per lo scontro e gli spalti del «Robbiano» non erano gremiti. La partita è stata comunque nel complesso abbastanza vivace, con i grigi alla ricerca del gioco di manovra ed 1 bianchi in vena più aggressiva. Non si poteva pretendere molto da formazioni tanto inedite, prive di grande incentivo ed Imbottite di giovani e riserve. Marchioro ha inserito Bodina, Leonarduzzl, l'esordiente Pivetta e Nobili al 63' al posto di Musa. Dall'altra parte Facchini ha fatto provare il brivido della serie C per la prima volta a Codogno, Marangon e Vermonti (quest'ultimo è entrato soltanto negli ultimi 8 minuti) ed ha fatto giocare Mandelli, sostituendo all'inizio della ripresa Castellazzi con Calligaris e al 63' Tonelli con Bissacco. E' andata per prima in vantaggio l'Alessandria. Dopo che nel primo tempo non si erano registrate azioni di particolare rilievo da parte di entrambe le parti, al 50' Lorenzetti ha dato l'avvio alla manovra che ha portato i grigi alla marcatura. Il biondo numero 10 è partito sulla sinistra in velocità ed ha inviato il pallone a Bianchi, il quole, benché pressato da Codogno, ha avuto l'intuizione di deviarlo leggermente, sorprendendo Calligaris. Dopo tre minuti Tonelli ha avuto una grossa occasione per pareggiare. Bellissima azione in profondità con doppio scambio fra Marangon e Mandelli, palla a Sadocco che serve di misura il centravanti bianco. Il tiro di quest'ultimo però non coglie impreparato Pozzani che respinge da pochi metri. Tonelli recupera comunque al 55'. Sadocco raccoglie una respinta di Leonarduzzl e lancia un bel cross in pieno centro area. Il centravanti bianco aggira Maltiera, lo anticipa di testa e batte Pozzani. I due gol sono stati In fondo le due cose più belle viste nella partita, i Per il resto si deve registrare il positivo rientro di Bianchi nell'Alessandria. Gol a parte, soprattutto nel secondo tempo, l'attaccante grigio ha dimostrato di saper sfruttare molto bene ogni occasione favorevole e di saper sbilanciare le difese avversarie a favore del propri compagni. Ancora in « rodaggio » invece Cini, li quale dimostra di aver bisogno di giocare ancora molto per arrivare ad un rendimento accettabile. E' chiaro però che a questo punto Marchioro non insisterà nell'affidargli la maglia numero 9 per consegnarla domenica contro il Trento a Bianchi. Anche Mayer non è stato un « libero » perfetto », ma in questo caso, al momento, non ci sono ricambi in vista. Buona la prova di Pivetta un giovane centrocampista, tecnicamente forse ancora in evoluzione, ma piena di grinta e fisicamente dotato. Nella Pro Vercelli, esemplare la prestazione dello stopper Bonni che cresce di partita in partita, piuttosto confusionario invece il centrocampo. Facchini domenica con il Legnano avrà parecchi problemi da risolvere. Ancora non utilizzabile il militare Maionl, il tecnico dei bianchi non sa ancora se potrà recuperare Valdlnoci e contare su Stara, sotto minaccia di una squalifica. Jussich riprenderà soltanto in settimana e quindi non è ancora il caso di parlare di un suo impiego. Dei giovani visti oggi è difficile dare un giudizio preciso: il nervosismo dell'esordio non ha certamente contribuito a far vedere le innegabili doti di Marangon e compagni. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) QUALIFICATA: Alessandria