Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
28-09-1969 - Giornata: 3 - Seregno - Ferruccio Trabattoni


Seregno FBC 1913 - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 10. Silva [Se] , 74. Silva [Se] 83. Villa (II) S.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, Colombo Antonio, Coppetti Giorgio [71. Berta Massimo], Villa (II) Silvano, Magri Pier Luigi, Tomy Mario, Chinellato Bruno, Dori Franco A disp.:(P) Zoppi Lorenzo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
SEREGNO FBC 1913: Battistini, Formenti, Santi, Pavesi [81. Rossi], Ferrerio, Rizzi, Mazzoleri, Cappelletti, Ferrari, Silva, Mainardis. A disp.: Spreafico All.: Ghioni Massimiliano

Arbitro: Reggiani Ferdinando (Bologna)
Note
Ammoniti: Cappelletti [S], Dori [A] Spettatori: 2600 Angoli: 3-9 Giornata di sole, campo in ottime condizioni Inizio gara ore 16.00

Commento
DOMINA L'ALESSANDRIA MA VINCE IL SEREGNO Sterile dominio (nove calci d'angolo a tre) — I padroni di casa centrano tre volte lo specchio della porta e segnano due gol — Le inutili e dannose sgroppate di Marella e l'incognita di Chinellato — Manente rivoluzionerà la squadra DOCCIA FREDDA, MEGLIO GELATA da Seregno, per gli sportivi. La seconda trasferta è stata fatale agli uomini di Manente che, dopo avere dominato per settanta dei novanta minuti di gara, si sono trovati con il classico pugno di m osche. Una sconfitta che brucia, che mette a nudo una situazione e che può demoralizzare. Stando al risultato, la vittoria di Tortona la si può paragonare al successo di Pirro: sono stati due punti che pesano nonostante che l’allenatore, subito dopo quella gara, avesse detto che bisognava re stare con i piedi a terra, non abbandonarsi a voli pindarici. Dopo il pareggio interno con l ’Udinese — avversaria titolata, m a che però non è riuscita a fare meglio con la Triestina — ia sconfitta di Seregno — un rivale questo che bada solo a fare punti per allontanarsi il più possibile dalla zona bassa della classifica. A questo punto è logico domandarsi se la squadra che così bene aveva impressionato nella fase precampionato e con i campioni d’Europa del Milan era un bluf o se invece le pedine non sono ancora al loro giusto posto. Crediamo, e lo scriviamo, che l’Alessandria valga molto di più e che possa inserirsi validamente nella lotta per la promozione se Manente riuscirà a mettere i suoi giocatori al posto giusto e se questi ultimi dimostreranno di sapere lottare alla "provinciale” . La nostra fiducia e pensiamo, quella degli sportivi, non è certamente venuta meno dopo l’insuccesso di Seregno. Sarebbe una assurdità e di riprove ne abbiamo a iosa, non ultima quella del Milan infilzato a Roma dalla Lazio cenerentola della classifica. Con le debite proporzioni ovviamente. Cosa è dunque accaduto a Seregno? Spezzata una lancia a favore di Moriggi che nulla poteva fare per evitare le reti, analizziamo la prestazione dei singoli. Capitan Piacentini è caduto nel trabocchetto dell’ala tornante: l ’ha seguita sguarnendo la sua zona, sfiancandosi senza risultato. Una ingenuità che crediamo il giocatore non ripeterà nel futuro. Bene si è disimpegnato Legnare e la settimanale pagella lo conferma. La delusione principale è venuta da M arella, il nostro libero. Venendo meno a quelle che erano le disposizioni tattiche ha giocato sul clichè di Lojacono. Sgroppate in avanti senza preoccupazioni per quanto poteva accadergli alle spalle. L’errore del libero: la differenza di classe tra lui e Ramon. Ha creduto di potere risolvere da solo una gara o quantomeno di fornire una prestazione di quelle che fanno restare lo sportivo con la bocca aperta. Solo nella ripresa, dopo la strigliata di Manente ha capito che con la sua tattica scriteriata avrebbe finito di m andare in barca tutti i compagni. La prova di Marella a Seregno, come libero, è stata negativa unicamente perchè ha inteso giocare la sua partita, in tutta libertà. Passiamo ora a Colombo che nelle prime due partite era stato il punto di forza della squadra. Opposto ad un centravanti di taglia piuttosto massiccia, ha finito per perdere la tramontana. Sempre anticipato dal suo diretto antagonista è ricorso a tutte le maniere — in maggior parte quelle forti — per fermarlo. Il rebus Copetti: il ragazzo reduce da alcune prove d’esame che lo avevano tenuto impegnato per diversi giorni non è ancora riuscito a fornire l ’esatta misura di quanto vale. Le cause oltre che di ordine fisico ci paiono di ordine tattico. Copetti è un mediano d’attacco e le sei reti messe a segno nello scorso campionato lo confermano. Un elemento dunque che si proietta in avanti, ma per fare ciò ha bisogno di spazio e di una copertura. Se la mezz’ala che 10 precede non è in grado di svolgere questo scambio, se trattiene la sfera, se rallenta il gioco, le incursioni verso la porta avversaria sono impossibili. Occorre spazio e velocità: un ragnatela di passaggi non serve a nulla. Veniamo ora all’attacco, al punto critico della squadra Mentre la difesa ha dato dimostrazione di potere reggere, il quintetto di punta si è distinto per la cronicità in fase di conclusioni. Continuando con il metro attuale si rischia di "copiare” il campionato dello scorso anno con la differenza che allora avevamo un libero che i goal su punizione li sapeva pur fare. Villa è stato il migliore in senso assoluto: il ragazzo ha stoffa e non lo scopriamo oggi. La sua propensione al centro non è cosa nuova: il goal del pareggio alessandrino è stato messo a segno nella posizione di centravanti. Villa al centro allora? Tomy, il tanto discusso centravanti, dopo un p rimo tempo che possiamo anche definire buono è scomparso alla distanza. E' il fisico che difetta non la classe. Il centravanti deve riprendersi, deve immagazzinare fiato senza il quale è impossibile fare qualcosa di buono. Cosa ne pensa l ’allenatore? Magri, l’infaticabile gregario porta acqua, chiamato a coprire la zona arretrata non ha reso come ci si attendeva: per esprimere il meglio deve restare a centro campo e non in difesa. Buoni ultimi abbiamo lasciato Chinellato e Dori. Sulla mezz’ala sinistra ci siamo già pronunciati sia dopo la partita di Tortona che quella con l ’U dinese. Non è, a nostro giudizio, sui terreni asciutti, l’uomo più indicato per sveltire la manovra dei compagni. Ricordando che abbiamo un Dori che con i suoi dribbling ad oltranza non fa altro che consentire il piazzamento della difesa avversaria, l’a vere anche un numero dieci che lo asseconda n ell’addormentare la partita ci sembra un po’ troppo. Le soluzioni che si prospettano a Manente sono diverse; ne citiamo due, senza avere la pretesa di essere annoverati nella schiera dei tecnici da tribuna che non sbagliano mai. La prim a è quella di Franch al posto di Chinellato e ci pare la più semplice. La seconda invece com porterebbe lo spostamento di Dori da sinistra a destre, Villa al centro e Tomy mezz’ala con Franch schierato all’estrema: in altre parole Dori, M agri, Villa, Tomy, Franch. Considerato che Tomy non è un centravanti di sfondamento ed anche per le sue attuali condizioni fisiche, Villa avrebbe una spalla validissima e alla sinistra un giovane che con i suoi lanci potrebbe fornirgli palloni di prima per cogliere in contropiede la retroguardia avversaria. L’ultima parola spetta a Manente che non può ignorare quanto accaduto in queste prime tre partite. Il tempo stringe e gli sportivi attendono punti per la classifica che sono poi quelli che contano. Attendiamo dunque il Monfalcone a piè fermo: gli sportivi saranno ancora sugli spalti ad incitare i beniamini. Dagli uomini che il trainer manderà in campo ci si attende una prova maiuscola perchè le aspettative non possono essere deluse ulteriormente. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI SI PIEGANO ALLO SCATENATO SEREGNO Un doppietto di Silva condanna l'Alessandria - La compagine di Manente ha deluso in fase offensiva Con una prestazione superiore ad ogni aspettativa, la matricola Seregno ha sconfitto (2-1) una Alessandria in giornata -poco felice, che ha mostrato soprattutto scarsa incisività negli uomini di punta. Migliorata un tantino nel secondo tempo, dopo che nei primi 45' sì era fatta dominare dagli scatenati azzurri brianzoli, la compagine di Manente era riuscita a pareggiare a circa un quarto d'ora dal termine con Villa, l'unico elemento pericoloso del quintetto. A 7 minuti dalla fine, però, una nuova prodezza di Silva, autore già di un bellissimo gol nel primo tempo, dava la vittoria al Seregno, che negli ultimi istanti di gara sfiorava addirittura la terza segnatura, sempre con Silva. Abbastanza a posto in difesa (il cannoniere Silva ha segnato con tiri da fuori area) l'Alessandria si è mostrata incapace, all'infuori di una ventina di minuti nel corso del secondo tempo, di imporre il proprio gioco in fase offensiva, perdendosi sovente in sterili passaggi laterali che finivano fatalmente con l'intasare l'area di rigore avversaria e facilitare il compito difensivo del Seregno. I brianzoli, passati in vantaggio dopo soli dieci minuti di gioco, hanno operato quasi sempre in contropiede, facendo leva sulle doti di incisività e di potenza della coppia Sìlva-Ferrori. Sospinta dal generoso Marella e illuminata, da qualche intelligente apertura di Magri, nella ripresa l'azione dell'Alessandria ha acquistato maggiore consistenza e, alla mezz'ora circa, allorché Villa ha realizzato, il pareggio ha premiato la reazione del piemontesi. Scesa allo stadio Ferruccio con l'intenzione di vincere o perlomeno di pareggiare, l'Alessandria non è riuscita nell'impresa, deludendo i numerosi tifosi che l'avevano seguita con trombe e bandiere. «Un Seregno così scatenato — ha detto Manente negli spogliatoi — non ce lo aspettavamo davvero. I miei ragazzi si sono battuti generosamente, ma con scarsa lucidità. Loro hanno fatto due tiri in porta e hanno segnato due volte, pazienza. Ci rifaremo domenica con- il Monfalcone ». L'avvio della partita è del Seregno che mette subito in difficoltà con azioni veloci e ficcanti la retroguardia grigià. Al 10' il primo gol del Seregno. Scambio Mainardì Silva e gran staffilata da fuori area: il pallone si insacca alla destra di Moriggi. L'Alessandria replica saltuariamente e si rende pericolosa in una sola occasione, al 28' allorché Villa gira a rete di sinistro un passaggio di Dori: Battistini respinge a pugni chiusi. La ripresa vede una Alessandria decisamente più spigliata, più aggressiva che costringe in difesa il Seregno. Al 6' Tomi solo davanti alla porta esita su un traversone di Legnaro e l'occasione per il pareggio sfuma. All'8' e al 9' Chinellato impegna per due volte consecutive il bravo Battistini, mentre al 20' è Dori a prodursi in un eccellente spunto personale. Al 29' il pareggio: Colombo anticipa Ferrari e lancia a Villa sulla sinistra, fuga e dribbling di quest'ultimo che evitato Ferrerìa batte Battistini con un bel rasoterra in diagonale. Ritorna alla ribalta il Seregno e al 38' sì aggiudica la vittoria: da circa 25 metri, in seguito a calcio di punizione, ancora Silva batte Moriggi con un fortissimo rasoterra. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Romussi) Risultati: Derthona - Biellese 0-2 Lecco - Rovereto 2-1 Marzotto - Legnano 1-0 Monfalcone - Verbania 0-2* Padova - Novara 1-1 Pro Patria - Treviso 2-2 Solbiatese - Sottomarina 4-1 Udinese - Triestina 1-1 Venezia - Trevigliese 0-0 CLASSIFICA: Solbiatese p. 5; Legnano, Biellese, Rovereto, Verbania°, Udinese, Lecco, Marzotto, Seregno 4; Alessandria, Treviso, Triestina, Monfalcone°, Padova 3; Pro Patria, Venezia, Novara, Trevigliese 2; Derthona, Sottomarina 0 *La partita Monfalcone-Verbania è stata annullata a causa di un errore del direttore di gara. °una gara in meno Marcatori: 4 reti: Silva (Seregno); 3 reti: Miorandi (Rovereto); 2 reti: Lojacono e Proietti (Legnano), Berzaghi (Udinese), Guidetti (Biellese), Barbaresi e Foglia (Solbiatese), Cei (Treviso), Faina (Triestina), Maioni (Verbania) Il punto sul campionato Prima vittoria della Solbiatese contro un Sottomarina alquanto dimessa. Terza sconfitta consecutiva, seconda interna per il Derthona, ad opera della Biellese: la situazione dei tortonesi è stata aggravata dall'arbitraggio Il Verbania si è imposto contro il Monfalcone grazie alla doppietta di Maioni con un gol per tempo. Il Lecco ha superato il Rovereto e il risultato avrebbe potuto essere più rilevante a favore della squadra lariana se questa non avesse sciupato diverse occasioni. Equo pareggio tra Pro Patria e Treviso: le due squadre hanno dato vita a una buona gara decisa peraltro da due errori difensivi.