Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
26-10-1969 - Giornata: 7 - Treviso - Omobono Tenni


Treviso AC - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 60. Goffi [Tr] , 86. Sirena [Tr]

Alessandria US Moriggi Avelino [60. Binelli Pietro], Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, Colombo Antonio, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Chinellato Bruno, Tomy Mario, Berta Massimo, Dori Franco [65. Coppetti Giorgio] All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
TREVISO AC: Piccoli, Sirena, Paladin, Bellina, Zahtila, Alberti, Cei, Spangaro [58. Agnoletto], Goffi, Magistrelli, Simonato. A disp.: All.: Molina

Arbitro: Zacchetti (Milano)
Note
Ammoniti: Tomy [A], Marella [A] Alberti [T] Angoli: 6-4 Spettatori: circa 4.000 (incasso L. 3.100.000). Giornata di sole, campo in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Abbiamo letto lunedì mattina, con molto interesse, i resoconti di Treviso - Alessandria; eravamo curiosi di sapere cosa era accaduto alla squadra di Manente, e la nostra conclusione è stata amara. I grigi a Treviso, cosa risaputa, hanno dominato l’avversario, hanno giocato al calcio mettendo in mostra buoni schemi, ma alla fine hanno vinto i padroni di casa. Stupendi gli spunti di Villa, Tomy — che lo si continua a fare giocare al centro — e di Dori, ma nulle le conclusioni. Troppa la pochezza nei tiri, troppo poco insomma per pretendere di mettere in difficoltà gli altri undici contendenti. Morale: in trasferta si perde regolarmente, in casa si fatica per vincere e anche il tartassato Derthona con tutte le sue disavventure sta alle spalle pronto a sorpassarci. Un vero guaio non c’è che dire. Sono settimane che andiamo sostenendo che l’Alessandria manca del goleador, dell'uomo che sappia sfruttare la mole di lavoro dei compagni. La nostra è stata sinora una voce che nessuno (dei dirigenti) ha raccolto, con le conseguenze che tutti possono, vedere sfogliando la classifica. L’Alessandria sta perdendo un’altra occasione per risalire in B. Quest’anno nel girone A della serie C, non c’è un vero dominatore; c’è un livellamento di valori che consente ad un complesso discreto di imporsi senza troppa fatica. In testa alla classifica si alternano squadre che sfruttano appieno le capacità di due-tre giocatori: gli altri si preoccupano solo di rom pere, di curare l'uomo senza concedere nulla alla classe che in realtà posseggono in misura molto limitata. La dimostrazione la abbiamo osservando il ruolino di marcia della Solbiatese e del Legnano che pur senza dominare si trovano ai primi posti della classifica. L’Alessandria raccoglie ovunque consensi, ma non i punti e, nonostante ciò si trova solo a quattro lunghezze dalle prime. Il guaio è che questa musica non può durare a lungo: bisogna uscire dall'anonimato e dire apertamente che si vuole andare in B o meno, il traguardo è raggiungibile rinforzando adeguatamente il quintetto di punta. E’ prossimo, si dice l’arrivo di Marchi, ma non b asta in quanto è al centro che bisogna pensare tenendo d’occhio pure la retroguardia che necessita di un libero di maggiore esperienza, che sappia impostare il gioco degli avanti e non solo di spazzare l’area. L'allenatore ed i dirigenti dopo questa esperienza iniziale dovrebbero avere le idee ben chiare su quanto necessita. Indubbiamente il compito di trovare uomini veramente validi a novembre non è facile per un cumulo di motivi che non staremo a sottolineare. Eppure si deve compiere questo ulteriore sforzo se si intende andare incontro al desiderio degli sportivi che attendono da anni un undici che sia in grado di dare loro qualche soddisfazione. Il comportamento della squadra condiziona l ’affluenza del pubblico e sinora nonostante le disavventure in cui sono incorsi i grigi non ci si può proprio lamentare. Speriamo che tutti questi motivi che abbiamo succintamente elencati servano a qualcosa. Di Treviso abbiamo detto: gli uomini di Manente hanno dominato territorialmente per tutto il primo tempo senza riuscire a trovare la breccia per fare filtrare il pallone del sospirato goal. Le tre punte Villa, Tomy e Dori sostenuti da un centrocampo valido si sono installate nella metà campo avversaria, ma è stata una superiorità sterile che non ha reso nulla all'infuori degli elogi che a dire il vero servono a ben poco. Nella ripresa, intravedendo la possibilità di portare a casa un pareggio, risultato sempre utile, gli alessandrini hanno giocato con maggior prudenza lasciando agli avversari l’iniziativa. E' stato un errore che hanno pagato duramente. Due reti in un finale di partita sono sempre troppe. I grigi così pur avendo dominato per gran parte dei novanta minuti, si sono trovati alla fine, cose si suol dire, con le pive nel sacco. Una musica che non può continuare oltre visto che non bastano gli elogi per fare punto. Nel calcio contano le reti: prima si devono segnare, poi si può fare accademia. Su questo pure i dirigenti pare siano tutti d’accordo. Il distacco di quattro punti dalla prima non è incolmabile, occorre però vincere le partite. Domenica ospiteremo il Sottomarina che sulla carta non pare un mostro, ma chi si fida con i tempi che corrono. Nell’attesa dei rinforzi sarebbe finalmente ora di vedere all’opera Villa nel ruolo di centravanti considerato che le prove di Tomy non sono state molto esaltanti come from boliere. Sarà la volta buona domenica prossima? E’ quello che si augurano i tifosi. (Il Piccolo) L'Alessandria continua a giocare bene ed a raccogliere pochi punti. Anche a Treviso si è ripetuta la stessa storia: i grigi hanno messo in mostra un buon calcio, gli avversari hanno badato al sodo realizzando due reti e sfiorandone un paio d'altre. Neutralizzati Tomy e Dori rispettivamente dal bravo Zahtila e da Sirena il Treviso non ha dovuto faticare eccessivamente per superare prima Moriggi quindi Binelli. Il primo gol è stato ottenuto da Goffi; lo ha praticamente costruito un terzino, Paladin, che uscito dalle retrovie ha portato il pallone fin quasi nell'area avversaria affidandolo poi all'esperto Magistrelli che è stato pronto a mettere in azione il centravanti. Goffi ha scoccato un tiro in corsa, imparabile. Ancora un terzino, Sirena, ha messo definitivamente in ginocchio l'Alessandria inserendosi prontamente in una azione costruita da Simonato e proseguita da Alberti. Smarcatosi, Sirena ha infilato con facilità Binelli, che aveva sostituito Moriggi claudicante per un colpo ricevuto. (La Stampa) Risultati: Derthona - Legnano 1-0 Lecco - Venezia 1-0 Marzotto - Padova 0 0 Monfalcone - Rovereto 0-0 Pro Patria - Triestina 1-0 Seregno - Novara 0-1 Solbiatese - Biellese 3-2 Sottomarina - Verbania 2-0 Udinese - Trevigliese 1-1 CLASSIFICA: Solbiatese, Treviso p. 10; Legnano, Lecco 9; Novara, Rovereto, Triestina 8; Monfalcone, Biellese, Udinese 7; Alessandria, Seregno, Sottomarina, Trevigliese, Venezia 6; Verbania, Padova, Pro Patria, Marzotto, Derthona 5 *una gara in meno Marcatori: 4 reti: Proietti (Legnano), Silva (Seregno), Foglia (Solbiatese); 3 reti: Lojacono (Legnano), Bramati (Novara), Miorandi (Rovereto), Pedroni (Lecco), Cei (Treviso), Paina (Triestina), Guidetti (Biellese), Bagnoli (Verbania); 2 reti: Tomy e Dori (Alessandria), Ulivieri (Legnano), Mainardis (Seregno), Barbaresi e Dalle erode (Solbiatese), Berzaghi e Giavara (Udinese), Stare (Monfalcone), Simonato e Goffi (Treviso), Gira (Trevigliese), Fumagalli e Rizzi (Sottomarina), Pedrizzetti (Biellese), Badari e Bianchi (Venezia), Ballabio e Maioni (Verbania) Il punto sul campionato La Biellese si è vista sfuggire al 90° il pareggio che i suoi giocatori avevano difeso nella ripresa a denti stretti, specie nell'ultima mezz'ora di gioco. Non c'è due senza tre, dicevano a Seregno: e invece, dopo due vittorie, è arrivata la sconfitta interna per mano del Novara grazie a un tiro capolavoro di Carrera. Il Derthona è riuscito a battere la capolista Legnano e a far risorgere le speranze di una permanenza in C. Grande a una prestazione tecnicamente valida la Pro patria è riuscita a cogliere il primo successo stagionale contro la Triestina.