Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
03-11-1968 - Giornata: 8 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Ma.Co.Bi. Asti GS 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 27. Tomy M.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, Bagnasco Giancarlo, Colombo Antonio, Daolio Fausto, Corbellini Giuseppe, Chinellato Bruno, Tomy Mario, Berta Massimo, Villa (I) Lino A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
ASTI MA.CO.BI. GS: Riva, Pitton, Avere, Vannicola, Dorini, Testa, Marmo, Mantovani, Melegaro, Chiaranda, Moriggia. All.: Cuscela Raffaele

Arbitro: Andreoli Luigi (Padova)
Note
Ammoniti: Moriggia [A], Piacentini [A], Dorini [As], Colombo [A], Corbellini [A], Avere [As], Pitton [As] Angoli: 6-2 Spettatori: 4000 Cielo coperto, senza precipitazioni; campo assai pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
IN DIECI MEGLIO CHE IN UNDICI L'infortunio a Villa ha dato maggiore respiro alla squadra troppo compressa e lenta — Il contropiede è l’arma dei grigi, ma in casa bisogna pure trovare una soluzione Se in novembre tuona l’annata sarà buona: questo dice un vecchio proverbio che la mia vecchia, ma sempre arzilla nonna, suole ripetere. E, se lo dice lei che ha i capelli bianchi — ottant’anni sono sempre molti in particolare di questi tempi — io ci credo a patto che non tuoni troppo come è avvenuto la scorsa settimana con le conseguenze che tutti conosciamo. Domenica l’Alessandria impegnata nel derby tutto piemontese, non ha tuonato troppo, almeno nella prima parte della gara. Se ne sono viste di cotte e di crude: i giocatori — quelli in maglia grigia per intenderci — non solo ballavano la tarantella sotto la regia degli astigiani e in particolare di quel numero otto che risponde al nome di Mantovani, ma non erano neppure in grado di fare un lancio di venti metri. Daolio alle prese con un avversario mobile prendeva lucciole per lanterne facendo rimpiangere quel Pinato che era stato escluso all’ultimo momento per pretattica o per fa re un dispetto a Pietruzzi. Non sappiamo quale delle due tesi sia la più valida, ma la cosa non ci interessa visto e considerato che preferiamo non andare a svegliare i gatti che dormono. Non parliamo poi del centrocampo che faceva, per essere in clima con l'ambiente, acqua da tutte le parti. Poi c'è stato l’infortunio a Villa che sino a quel momento si era meritato l'oscar dell'insipienza calcistica. Dall'handicap dell’uomo in meno è sorta una squadra nuova: volenterosa, sbrigativa, che giocava finalmente in profondità come da tempo andiamo predicando da queste colonne. Anche Villa, costretto a giocare con raziocinio per il gran dolore alla coscia sinistra, si è trasformato facendo dimenticare la prova no dei primi venti minuti. Non sono stati segnati altri gol, ma le azioni non sono mancate. La troppa precipitazione e, perchè no, la gran giornata del portiere Riva hanno impedito di arrotondare il bottino. Come si è verificata questa metamorfosi nello spazio di pochi minuti? L'Alessandria costretta a fiondare in contropiede più dalle esigenze che dalla tattica avversaria, ha finito per ritrovarsi, per dare un saggio di quanto possa valere. L’infortunio a Villa al quale formuliamo tanti auguri, ha costretto i centrocampisti a "cercare” i compagni d'attacco senza perdersi in quella serie di inutili quanto dannosi passaggi a corta distanza che non fanno che favorire gli avversari. Tomy finalmente a suo agio per quei traversoni a lunga gittata si è gettato nella mischia sbagliando clamorosamente un gol e fallendone un altro — una girata al volo veramente bella che avrebbe meritato migliore sorte. Una squadra dunque che pur senza stra fare, affidandosi alle armi che gli sono più congeniali, ha finito per strappare gli applausi del pubblico sempre avaro verso i beniamini. La partita con l'Astimacobì — undici dilettanti nel vero senso della parola — ha detto che gli uomini di Pietruzzi sono maggior mente "tagliati” per il contropiede: quando giocano in casa, dato che devono attaccare, fanno sempre una figura magra. La soluzione al problema indubbiamente esiste, ma non sta a noi indicarla. Per domenica prossima a Biella — tempo permettendo dovrebbe esordire l’ex veneziano Dori (acquistato con il portiere Vincenzi) che nel piano dei tecnici e di Cappelli in particolare dovrebbe essere la vera spalla di Tomy. Non è difficile arguire che Dori rappresenterebbe l’asso nella manica dei tecnico dopo questo inizio di campionato non certamente entusiasmante. Ben venga dunque Dori a dare una mano ai grigi che devono assolutamente vincere pure in trasferta se vogliono tentare l’assalto alle prime poltrone. Novara e Pro Patria tengono il passo e il raggiungerle non è facile visto che pure altre squadre nutrono ambizioni uguali alle nostre. Le "tuonate" di domenica non sono state molto forti, ma qualcosa si è pur visto anche se più per caso che per predisposizione tattica. A Biella dunque grigi dovranno dimostrare di saperci finalmente fare tanto più che dovrebbe esordire quel De Luca giocatore contro il quale gli avversari dovrebbero trovare un osso duro. Prima di finire un breve "nota bene" per i responsabili grigi: "a cosa serve l'ufficio stampa se la formazione che annunciano al sabato risulta sballata? Per questa volta diciamo che si è trattato di pretattica anche se saremmo disposti a giocarci la... coda per dimostrare il contrario (Il Piccolo - Il Gattopardo) LA SFIDA TRA ALESSANDRIA E ASTIMACOBI RISOLTA DA UNA RETE DI TOMY Con un goal di Tomy, il miglior giocatore in campo, l'Alessandria è riuscita ad imporsi all'Astimacobì (1 a 0) al termine di una partita vivace e nel complesso corretta. La rete decisiva è stata segnata al 27' del primo tempo, nel periodo di maggiore pressione da parte dei grigi. Nel giro di pochi minuti, gli alessandrini Corbellini, Berta e Villa avevano infatti portato seri pericoli alla porta difesa da Riva. Poi al 27' Berta si portava quasi all'altezza della bandiera del corner^ quindi calciava al centro dell'area dì rigore astigiana: Riva saltava e bloccava con le mani il pallone, lasciandolo quasi subito cadere a terra proprio sui piedi di Tomy. Pronto, questi toccava verso la rete sguarnita. Subito il goal, l'Astimacobì si lanciava all'attacco con tutte le forze alla ricerca del pareggio ma non riusciva a superare la difesa avversaria apparsa sempre precisa soprattutto nello « stopper » Colombo e nel portiere Moriggi. Nel finale, l'Alessandria ha ancora sfiorato il secondo goal e soltanto la bravura di Riva (ripresosi dal mezzo infortunio della rete) è valsa a fissare il risultato sull'1 a 0. Alcuni magnifici tiri di Tomy, infatti, sono stati neutralizzati con prontezza dall'estremo difensore astigiano. Tra tutti un episodio da sottolineare. Al 40' Tomy si è esibito in una spettacolare rovesciata: il pubblico ha gridato al goal ma Riva è «volato» ed ha respinto coi pugni in calcio d'angolo. La vittoria dell'Alessandria nel complesso appare meritata anche se lo slancio dell'Astimacobì avrebbe giustificato un pareggio. L'undici di Pietruzzi ha risentito soltanto in parte dell'assenza di Lojacono mentre per i granata di Cuscela la mancanza di Zanelli è risultata quasi determinante. L'Astimacobì si è valso del mordente dei suoi difensori: Testa, Dorini e Pitton in particolare. Mantovani e Chiaranda hanno « legato » abbastanza bene, ma mancavano i lanci in profondità di cui è maestro Zanelli. Le « punte » Marmo. Melegaro (tesserato la sera precedente assieme a Vannicola) e Moriggia ben poche volte sono riuscite ad impensierire Moriggi. La squadra, comunque è risultata ammirevole: voleva dare un risultato positivo al suo allenatore Cuscela, non ci è riuscita, in compenso è uscita dal campo applaudita e consapevole di avere fatto sino in fondo il proprio dovere. La sconfitta quindi, non viene ad 'intaccare le speranze della società, cioè la salvezza anche se in questi giorni l'ambiente dello sport astigiano è in agitazione. Il presidente Cavallo ha assunto come direttore tecnico Pellini, ex C. T. della Castor. Questi dovrebbe sovrintendere anche a Cuscella. un allenatore particolarmente stimato da giocatori, dirigenti e sostenitori. Due tecnici non possono coesistere neppure nelle grandi società, il Napoli insegni. Nella squadra astigiana, dove gli atleti sono tutti autentici dilettanti (impiegati, operai e studenti) e pertanto hanno ben poche ore a disposizione per gli allenamenti, il doppio-trainer è un assurdo. In quanto all'Alessandria, i grigi non hanno giocato al meglio delle loro possibilità: comunque hanno reso in modo soddisfacente. La squadra di Pietruzzi si avvale di ottime individualità, in particolare di Tomy, un centravanti dotato di classe e che non stonerebbe nelle serie maggiori. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Alessandria - Astimacobl 1-0 Biellese - Triestina (rinv.) Monfalcone - Novara 1-1 Piacenza - Venezia 3-0 Pro Patria - Marzotto 1-0 Savona - Verbania 1-0 Solbiatese - Rapallo 3-0 Sottomarina - Treviso 0-1 Trevigliese - Cremonese 1-0 Udinese - Legnano 3-0 CLASSIFICA: Pro Patria, Novara p. 12; Udinese, Piacenza, Treviso, Solbiatese 10; Triestina, Venezia, Alessandria, Savona 9; Trevigliese 8; Monfalcone, Cremonese 7; Legnano Macobiasti 6; Biellese, Verbania, Marzotto e Rapallo 5; Sottomarina 4 Marcatori: 6 reti: Ulivieri (Legnano): 5 reti: Blasig (Udinese), Bellinazzi (Venezia), Longo (Solbiatese ); 4 reti: Tomy (Alessandria); 3 reti: Gabetto (Novara), Solbiati (Pro Patria ), Rossi (Solbiatese). Postini (Trevigliese), Simonato (Treviso) Il punto sul campionato Il Novara ha faticato per conquistare un punto sul campo del Monfalcone: i piemontesi si sono trovati a disagio di fronte al gioco aggressivo degli avversari. Sopra un campo pesantissimo il Savona è riuscito ad avere la meglio con un gol segnato da Artico contro il Verbania: la gara ha avuto due fasi distintissime, un primo tempo dominato dai liguri e la ripresa di marca piemontese. L'incontro tra Biellese e Triestina non è stato giocato a seguito della disposizione dell'autorità prefettizia dopo le alluvioni dei giorni precedenti.