Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
08-12-1968 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Monfalcone AC 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 68. Colonacci [Mo] , 70. Zulich [Mo]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Rossi Alberto, De Luca Sergio, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Berta Massimo, Tomy Mario, Lojacono Francisco Ramon, Daolio Fausto, Dori Franco A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario - D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
MONFALCONE AC: Di Davide, Ceschia, Rigonat, Sortino, Baccari, Colonacci, Mian, Barile, Medeot, Zulich, Cossar. All: Realini Sergio

Arbitro: Lupi Luciano (Genova)
Note
Rigore parato 76. a Lojacono [A]. Ammoniti: Dori [A], Berta [A], Baccari [A], Ceschia [M] Spettatori: 3 mila Angoli: 7-4 Terreno assai pesante e inzuppato di pioggia Inizio gara ore 14.30

Commento
DOMINANO I GRIGI MA IL SUCCESSO VA AL MONFALCONE Una inattesa quanto brutta battuta d’ arresto — A cosa servono le ali? Si attende con curiosità l’ esordio di Villa al centro dell’ attacco Ancora intatte le possibilità di conquistare la promozione in Serie B NEL CALCIO CHI ATTACCA e sbaglia finisce sempre col perdere: è una regola dura, è vero, ma che si ripete nel novanta per cento dei casi. Le recriminazioni non servono: i rigori non concessi, le punizioni senza esito, sono palliativi. Chi spreca le occasioni durante l’arco dei novanta minuti di gioco, finisce per pagare lo scotto. Il calice è amaro, ma d’altronde la storia, da quando mondo è mondo (e lo stesso discorso vale per le gare di calcio) non si fa con i se e i ma. Contano solo i fatti. Contro il Monfalcone è accaduto che l’Alessandria pur giocando ottanta minuti su novanta all’attacco si è trovata al fischio finale con le pive nel sacco. Due reti al passivo nello spazio di due minuti sono troppe, qualcuno potrà obiettare, ma ciò non toglie alcun merito ai nostri avversari i quali hanno giocato senza cattiveria alcuna, badando solo al sodo, ai due punti. La sconfitta giunta in aspettata tra capo e collo dopo il successo ottenuto a B usto Arsizio contro la Pro Patria, ha raffreddato tutto l'ambiente grigio. E’ stata la classica mazzata che ti lascia senza parola. Certo, la sconfitta non facilita il lavoro dei tecnici tanto più che ora la squadra è chiamata ad affrontare, nell’ordine, la Solbiatese che, sconfitta a Biella, cercherà di riabilitarsi di fronte ai propri beniamini e l’Udinese che ha coronato il lungo inseguimento raggiungendo la prima della classe. Diremo subito che non tutto è perduto considerato che l’Alessandria deve ricuperare la partita di Biella e che attualmente si trova a quattro punti dal terzetto che guida la classifica. Indubbiamente il compito è difficile, ma non impossibile se si eviteranno gli errori di domenica scorsa. Perchè si è perso contro il Monfalcone che dopo un a decina di minuti sembrava sul punto di capitolare? E’questa la domanda che si sono posti un po’ tutti gli sportivi usciti dal « Moccagatta » schoccati per quanto accaduto. L’esperimento di Lojacono centravanti, ma in pratica con compiti di centrocampista, non ha fatto che intasare l’area avversaria. Tomy come abbiamo già avuto occasione di rimarcare ha bisogno di spazio per operare. Non è il centravanti che si muove in un fazzoletto e che improvvisamente fa partire la stoccata decisiva. I suoi spunti migliori li ha sempre avuti quando, partendo da lontano, ha avuto la possibilità di fare valere la sua maggiore dote che è quella della potenza. Mancando di un centravanti vero e giocando le mezze ali arretrate, tutti gli attacchi alessandrini sono inevitabilmente finiti al centro dell’area di rigore avversaria. II Monfalcone che giocava chiuso affidando tutto al contropiede, h a avuto vita facile nel serrare le maglie e bloccare sul nascere le azioni insidiose. Le ali? Mai viste, non una discesa sulle fasce laterali, non un cross per il compagno appostato al centro. Contro una squadra che gioca rinchiusa nella propria metà campo è indispensabile aprire il gioco invitando gli avversari ad abbandonare la propria area di rigore. Per l’intero arco della partita non si è visto un ”a fondo” delle estreme grigie in altri compiti affaccendate. Altro errore è stato quello di non fiondare decisamente in avanti p referendo avanzare con passaggi a corta distanza. Gli uomini di Pietruzzi si sono così sfiancati in un lavoro inutile considerato che lo stato del terreno non permetteva il controllo della sfera che si arrestava improvvisamente in un a pozzanghera o rotolava troppo velocemente sul manto erboso reso oltremodo viscido. Il risultato tutti lo conosciamo. Con un centrocampo con le idee annebbiate ed un attacco che non è mai riuscito ad impensierire seriamente il portiere avversario (il primo vero tiro lo ha effettuato Daolio al 32’ della ripresa) era inevitabile che prima o poi gli avversari, agendo in contropiede, passassero. E ciò è accaduto mentre Lojacono e compagni premevano ancora vanamente alla ricerca di un gol che poteva scaturire solo da un rigore o da una massima punizione. L’Alessandria ha dunque duramente pagato lo scotto di non sapere come si affronta una squadra al « Moccagatta » quando l’avversario ci lascia l’iniziativa attendendo il momento propizio. Su sette partite disputate tra le mura casalinghe, solo in occasione del confronto con il Piacenza si è assistito ad una esibizione decente della squadra. I nostri tecnici paiono avere dimenticato che è necessario vincere in casa, prima di non perdere fuori. E’ accaduto invece che abbiamo lasciato agli ospiti ben cinque punti e la maggior parte contro ’’undici” non certo irresistibili. Per la trasferta di domenica contro la Solbiatese si preannunciano grosse novità: al centro dovrebbe esordire Villa al quale non difetta la potenza. Tomy gli farà da spalla sperando che finalmente si sappia giocare pure con le ali alle quali spetta il compito di servire il centro con palloni a lunga gittata. Lojacono tornerà con molte probabilità in mediana con il compito di suggerire e non di accentrare il gioco come è accaduto con il Monfalcone. Cappelli e Pietruzzi dovranno lavorare sodo se vorranno evitare altri rovesci che non sono più giustificabili considerato che non mancano che sei giornate al giro di boa del girone di ritorno. Ai tecnici si chiede inoltre di intervenire con maggiore autorità quando i giocatori sono in campo: perchè domenica, ad esempio, non si è ordinato alle ali di giocare sulle fasce laterali? Le soluzioni che si potevano adottare erano diverse: gli esperimenti tattici potevano dare i loro frutti. Perdere per perdere si poteva pure tentare qualcosa, invece si è lasciato tutto come al fischio di inizio come se la squadra vincesse. Gli allenatori, come i generali, si vedono sul campo e non davanti alla lavagna. Purtroppo sinora le mosse sono state lasciate solo e sempre all’avversario con il risultato che si conosce (Il Piccolo - Il Gattopardo) IL MONFALCONE PASSA AD ALESSANDRIA Con due azioni in contropiede - troppi errori dei difensori grigi - Lojacono si fa parare un calcio di rigore Due azioni di contropiede, mentre tutta l'Alessandria era protesa all'attacco, hanno permesso al Monfalcone di cogliere un successo quasi insperato sul campo del grigi. Ma gran parte della colpa del due goal degli ospiti pesa sulla difesa alessandrina. Infatti, al 23' del secondo tempo mi « Uscio » di De Luca dava via libera a Medeot, che veniva ostacolato fallosamente al limite dell'area da Colombo, quando ormai il centravanti era lanciato a rete. Punizione del limite che Cotonacei trasformava in rete con un tiro ad effetto sulla sinistra di Moriggl. Due minuti dopo Zullch sfuggiva a Daollo In piena area e batteva l'estremo difensore alessandrino in disperata uscita. Subito dopo un altro « buco » della difesa locale, ma Medeot non riusciva a centrare il bersaglio, seppure da posizione favorevole. Questi gli episodi centrali di una partita falsata in parte da errate valutazioni dell'arbitro, il quale ha negato almeno due rigori al grigi. Ciò era avvenuto nel primo tempo: al 14' Lojacono veniva trattenuto vistosamente per U maglia In piena area, mentre stava per tirare, ma l'arbitro lasciava correre. Tre minuti dopo era Colombo ad essere caricato duramente mentre si apprestava al tiro, sempre in area di rigore, ma l'arbitro concedeva solo una punizione dal limite. Infine, al 4' della ripresa, un fallacelo su Tomy, ancora In piena area non veniva punito col rigore, ma semplicemente con una punizione dal limite. Finalmente U direttore di gara concedeva all'Alessandria la massima punizione alla mezz'ora della ripresa per un fallo su Chlnellato in area. Lojacono si Incaricava del tiro ma DI Davide riusciva a respingere: il pallone veniva ripreso da Dori, che tirava prontamente, ma nuovamente il guardiano ospite riusciva a salvare la sua rete. Ecco In sintesi la fisionomia di una gara che ha visto una generosa Alessandria prodigarsi per ottenere la vittoria. Sfortuna e ingenuità hanno piegato i grigi, che meno degli ospiti si sono adattati a giocare sa un terreno pesantissimo e sotto una pioggia battente. Il Monfalcone si è difeso per quasi tutta la partita ed ha realizzato due reti nelle uniche due azioni di contropiede di una certa pericolosità. (La Stampa - Ed. Sport - E.C.) Risultati: Alessandria - Monfalcone 0-2 Biellese - Solbiatese 1-0 Legnano - Treviso 1-2 Astimacobi - Udinese 1-1 Marzotto - Sottomarina 1-2 Novara - Savona 1-1 Piacenza - Pro Patria 3-1 Rapallo - Verbania 1-1 Triestina - Cremonese 3-1 Venezia - Trevigliese 0-1 CLASSIFICA: Udinese, Solbiatese, Treviso p. 18; Piacenza 17; Monfalcone 16; Triestina, Trevigliese 15; Alessandria, Novara, Savona, Pro Patria 14; Legnano* 12; Venezia 11; Verbania e Rapallo 10; Biellese, Cremonese, 9; Sottomarina 8; Macobiasti e Marzotto 7 due gare in meno *una gara in meno Marcatori: 10 reti: Longo (Solbiatese); 9 reti: Blasig (Udinese), Ulivieri (Legnano); 7 reti: Bellinazzi (Venezia); 5 reti: Tomy e Lojacono (Alessandria), Ciclitira (Monfalcone), Postini (Trevigliese); 4 reti: Bramati (Novara), Solbiati (Pro Patria), Del Barba (Solbiatese), Medeot (Monfalcone), Mola (Piacenza), Paina (Triestina), Magistrelli (Treviso) Il punto sul campionato Un Savona autoritario e ben registrato ha imposto il pareggio ad un Novara incompleto causa le assenze di quattro titolari: il risultato di parità, nel complesso, è stato giusto. La Biellese ha sconfitto la capolista Solbiatese con una bella rete segnata da Fogar: veloce ed autoritaria la squadra bianconera ha dimostrato di essere in notevole progresso meritandosi gli applausi del pubblico. Il Verbania è riuscito a non perdere a Rapallo: i piemontesi hanno strappato un meritato pareggio grazie soprattutto alla pregevole prestazione del reparto difensivo. Sotto una pioggia scrosciante, l'Asti ha ottenuto un prezioso pareggio grazie ad un autorete dell'Udinese Zampa. Il Marzotto ha toccato il fondo della classifica scambiandosi il ruolo con il Sottomarina che è passato allo stadio dei Fiori ridotto ad un pantano.