Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
15-12-1968 - Giornata: 14 - Solbiate Arno - Felice Chinetti


Solbiatese AS - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Rossi Alberto, Chinellato Bruno, Colombo Antonio, De Luca Sergio, Corbellini Giuseppe, Berta Massimo, Villa (I) Lino, Tomy Mario, Dori Franco A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi - D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
SOLBIATESE AS: Pisci, Vergani, Rossi, Crespi, Dorini, Rampanti, Dalle Crode, Brusadelli, Longo, Del Barba, Milanesi. All: Fattori Osvaldo

Arbitro: Frasso Luigi (Capua)
Note
Ammoniti: De Luca, Piacentini e Dori dell’ Alessandria e Dalle Crede della Solbiatese Angoli: 3-3 Spettatori 1300 circa (di cui 600 almeno alessandrini). Giornata di sole, campo in buone condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
ALESSANDRIA-UDINESE LA GARA DELLA VERITÀ' I grigi reduci dal pareggio di Solbiate dovranno puntare alla vittoria se intendono salire alla serie B — Previsti i rientri di Lojacono e Tomy puniti con l’ esclusione dalla prima squadra DOPO IL TRACOLLO CON IL MONFALCONE il brodino di Solbiate. Per un’ammalata immaginaria, quale è appunto l’Alessandria, il punto conquistato contro un’avversaria che sinora tiene il passo delle grandi, fa indubbiamente morale. Bisogna aggiungere che le assenze di Lojacono e Tomy, giustamente puniti con l'esclusione dalla squadra e una multa d i 200 mila lire, si sono fatte sentire. I grigi hanno rischiato grosso, ma le cose non sono poi andate tanto male. Pure a Solbiate la squadra di Cappelli e Pietruzzi ha confermato il male cronico del suo quintetto di punta. Neppure l’inserimento di Villa, uomo indubbiamente di peso, è servito a dare maggiore penetrazione. Si è giocato praticamente per il pareggio e le azioni offensive sono state poche. Ora si attende con curiosità il rientro di Tomy che con la collaborazione di Villa dovrebbe finalmente trovare la via del gol. Se anche questo esperimento fallirà, saranno veramente dolori per tutti in quanto per puntare alla promozione non bastano i pareggi esterni: è indispensabile vincere in casa. Il Moccagatta invece è sempre tabù per i padroni di casa che non riescono a convincere e quello che più grave ad andare a rete. Si è invece ben disimpegnata la difesa che ha sopportato, almeno nella p arte iniziale, le bordate dell'attacco avversario poi decimato per l’incidente a Longo che è l’uomo gol. N on è stata dunque un a partita entusiasmante in quanto le due squadre non avevano alcuna intenzione di capitolare solo per divertire il pubblico. In testa ne ha così approfittato il Treviso che piegando il Rapallo si è trovato solo. L’undici dell’emilani sta Radice che annovera tra le sue file Magistrelli sta confermandosi come una delle compagini più preparate del girone A. Ad una lunghezza troviamo poi l’Udinese che domenica prossima, guarda caso, scende proprio al Moccagatta. I friulani costretti a dividere la p o sta sul proprio campo dalla Biellese scenderanno al Moccagatta con il chiaro proposito di non perdere ulteriore terreno. Lo stratega Viani può contare su un a difesa veramente di ferro considerato che sinora il portiere Pontel ha piegato la schiena solo tre volte. I bianconeri sono dunque un complesso di tutto rispetto. Per i grigi che si trovano a cinque lunghezze dai primi e con una partita in meno da ricuperare si impone l’obbligo della vittoria. Questa volta l’obiettivo dovrà essere unicamente quello di incarnierare i due punti. Occorre sveltire il passo se si hanno serie intenzioni di puntare alto serie B che sembra divenire, con il passare degli anni, un miraggio. Per l’incontro clou di domenica prossima ci dovrebbero essere novità in seno alla squadra. Cappelli e Pietruzzi come abbiamo detto non possono dimenticare, per un confronto a così alto livello, l’apporto di Tomy e Lojacono ai quali spetterà l’obbligo di dimenticare la loro diatriba. L’inserimento dovrebbe avere ripercussioni favorevoli anche per il quintetto di punta che m anca, come h a fatto rivelare Cappelli, di convinzione. Contro la forte difesa udinese bisognerà fiondare con passaggi in profondità, evitare quei passaggi a corta distanza che permettono agli avversari di rinchiudere le maglie difensive. Sarebbe un vero suicidio pretendere di passare affidandosi unicamente ad azioni lungamente elaborate. Dovranno lavorare molto le ali per cercare di allargare il gioco e permettere l’inserimento di Villa e Tomy a l centro dell'area di rigore. Come abbiamo detto l’impegno è veramente arduo, ma non impossibile se si considera che non m ancano gli uomini. L’appuntamento è dunque al Moccagatta con l’Udinese. La squadra dell’esperto Viani ci dirà senza ombra di dubbio se l’Alessandria può aspirare o meno alto promozione. Contro i friulani si avrà l’esatta misura delle capacità di Tomy, Villa e Lojacono solo per citare alcuni dei nomi più in vista. E’ una prova che merita di essere vista dagli sportivi in quanto in un confronto a così alto livello, si avrà l’esatta misura di quanto questa Alessandria edizione 1968-69 saprà fare. Inutile ci pare ricordare che la sconfitta o il pareggio incideranno enormemente sul m orale dei giocatori i quali giustamente credono di avere intatte le chance per portarsi al comando della classifica quando gli altri incominceranno a risentire dell’usura di questo lungo ed interminabile campionato. Con curiosità dunque attendiamo questa prova della verità. Aggiungeremo solo una cosa: gli uomini prescelti dovranno avere la convinzione di essere veramente forti, di non temere l’urto dell’avversario che cercherà, ovviamente, di addormentare la gara per cercare di trafiggere in contropiede. Solo così si potrà superare il duro ostacolo e guardare al futuro con minori apprensioni. Coraggio dunque (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI SENZA LOJACONO E TOMY RESISTONO ALLA SOLBIATESE I due giocatori, lasciati fuori squadra per motivi disciplinari, hanno assistito alla gara dalla tribuna L'incontro fra Solbiatese ed Alessandria è terminato senza reti, dopo 90 minuti condotti a ritmo sostenuto. Le difese, complessivamente, hanno avuto buon gioco a controllare gli scarsi e disordinati attacchi. Naturalmente non sono mancate le occasioni da goal ma Dalle Crode e Longo per la Solbiatese, Chinellato, Corbellini e Villa per l'Alessandria hanno mancato il tiro decisivo. Proprio un mediano, l'alessandrino Chlnellato, è risultato l'attaccante più pericoloso in campo: egli per tre volte ha fallito l'occasione per portare la sua squadra In vantaggio. Nel complesso il risultato è giusto: le due rivali, si sono equivalse sia come gioco che come combattività. L'Alessandria, priva del due suoi migliori elementi, Lojacono e Tomy lasciati fuori squadra per motivi disciplinari, ha badato soprattutto a difendersi: il suo centrocampo però sottoposto ad un lavoro continuo e pesante ogni tanto ha scricchiolato risentendo dell'assenza di un valido regista qua! è Lojacono. Chlnellato è venuto fuori soltanto nella ripresa; Daolio In posizione arretrata è apparso nervoso e Impreciso, Berta ha gareggiato con generosità ma con scarsi risultati. La difesa ha avuto in Piacentini l'esponente più sicuro mentre Rossi e Colombo opposti al due attaccanti più pericolosi. Dalle Crode e Longo, hanno alternato ottimi interventi con errori che potevano costare cari alla squadra se gli avversari avessero saputo sfruttarli. De Luca, come libero, non ha convinto. Le punte Corbellini, Villa e Dori sottoposte a un severo controllo (sovente sono state contrastate con eccessiva decisione senza che l'arbitro intervenisse) hanno condotto i contropiedi con scarsa convinzione; la ristrettezza del campo, in verità, impediva loro di manovrare in profondità ed in velocità. L'Alessandria non ha corso grossi pericoli: l'unico, quello che ha fatto gridare « goal » agli sportivi solbiatesi, si è avuto al 26' della ripresa quando Longo, spostatosi all'ala sinistra in seguito ad un infortunio riportato nel primo tempo, ha evitato un paio di avversari calciando poi con decisione in rete. Il pallone, leggermente « tagliato » è passato a pochi centimetri dal palo con Moriggi oramai fuori causa. La Solbiatese, costretta ad attaccare, ha denunciato i propri limiti. L'arma migliore della Solbiatese-Alessandria: Colombo (a sin.) entra nell'area lombarda contrastato da Rampanti squadra di Fattori è infatti il contropiede che essa utilizza con abilità in trasferta e grazie al quale ha ottentuo clamorose vittorie a Venezia ed a Novara. Quando sono gli avversari a difendersi, i lombardi si dimostrano impacciati e piuttosto confusionari. L'elemento più forte del complesso è apparsi ieri il giovane Rampanti (fratello del giocatore del Torino) che specialmente nel primo tempo ha svolto un prezioso lavoro a centrocampo, avendo contrastato con intelligenza ed eleganza le puntate del piemontesi. Bravo anche il libero Crespi, autoritario lo stopper Dorini; Dalle Crode è-stato ben neutralizzato mentre il « cannoniere » Longo, colpito piuttosto duramente ad una gamba nel primo tempo, si è limitato a qualche puntata senza però rappresentare un autentico pericolo (a parte il tiro già accennato).. Lojacono e Tomy hanno visto la partita dalla tribuna. Al termine naturalmente non hanno voluto esprimere alcun commento. Essi non sono stati utilizzati per una precisa disposizione del presidente ing. Sacco. I due giocatori avevano bisticciato nelle ultime partite. Sono stati multati (si' parla di 100 mila lire a testa) e lasciati fuori dalla « rosa » per un turno. « La disciplina innanzi tutto — ha ribadito ieri il direttore sportivo Cappelli facendo sue le parole del presidente —. Abbiamo voluto dare un esempio proprio con i due giocatori più rappresentativi. La classifica naturalmente ci interessa ma per noi conta ancora di più l'armonia fra i giocatori. Ora Lojacono e Tomy hanno fatto la pace. Domenica rientreranno in squadra: ci auguriamo che si attengano alla massima disciplina. L'Alessandria è una società, seria e non ammette liti o gesti di insofferenza.». Belle parole: al giorno d'oggi è difficile sentirle nel mondo del calcio. Dello stesso avviso non erano però i molti tifosi alessandrini al seguito della squadra a Solbiate: « Con Lojacono e Tomy in campo — dicevano alla fine avremmo vinto facilmente ». (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Cremonese - Legnano 0-0 Monfalcone - Piacenza 0-0 Pro Patria - Triestina 3-0 Savona - Marzotto 1-0 Sottomarina - Venezia 0-0 Trevigliese - Astlmacobi 0-0 Treviso - Rapallo 1-0 Udinese - Biellese 0-0 Verbania - Novara 0-0 CLASSIFICA: Treviso p. 20; Udinese, Solbiatese 19; Piacenza 18; Monfalcone 17; Trevigliese, Savona, Pro Patria, Triestina 16; Alessandria, Novara 15; Legnano 13; Venezia 12, Verbania, Biellese 11; Cremonese, Rapallo 10; Sottomarina 9; Macobiasti S; Marzotto 7 Marcatori: 10 reti: Longo (Solbiatese); 9 reti: Ulivieri (Legnano), Blasig (Udinese); 7 reti: Bellinazzi (Venezia); 5 reti: Tomy e Lojacono (Alessandria), Solbiati (Pro Patria), Ciclitira (Monfalcone), Postini (Trevigliese); 4 reti: Bram ati (Novara), Del Barba (Solbiatese), Aledeot (Monfalcone), Mola (Piacenza), Paina (Triestina), Magistrelli (Treviso) Il punto sul campionato La Biellese è riuscita nel suo intento, strappare un pareggio contro l'Udinese: la gara si è chiusa a reti inviolate sia per la grinta che per la volontà dei piemontesi: la gara si è rivelata mediocre sotto il profilo tecnico. Nulla di fatto tra Verbania e Novara: il pareggio ha rispecchiato il gioco svolto, i meriti, i demeriti e gli errori e i pochi spunti di bravura. Il Savona ha faticato più del previsto contro il fanalino di coda Marzotto, deludente prova dei liguri che è apparso inconsistente all'attacco. Successo meritato della Pro Patria contro la Triestina, scesa a Busto con il chiaro intento di portarsi a casa un punto.