Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
12-01-1969 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Sottomarina US 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 36. Daolio F.[A], 79. Dori F.[A], 81. Corbellini G.[A] 45. Filippi [So]

Alessandria US Moriggi Avelino, Bagnasco Giancarlo, Rossi Alberto, Piacentini Lorenzo, Colombo Antonio, De Luca Sergio, Berta Massimo, Corbellini Giuseppe, Tomy Mario, Daolio Fausto, Dori Franco A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario- D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
SOTTOMARINA US: Seda, Marin, Penzo, Abate, Milani, Veglianetti, Fumagalli, Bittolo, Cremascoli, Rossi, Filippi. All: Fongaro Livio

Arbitro: Cantelli Carlo (Firenze)
Note
Ammoniti: Cremascoli [S] Spettatori: 2500 Angoli: 9-7 Freddo intenso, visibilità buona, terreno gelato ma abbastanza praticabile Inizio gara ore 14.30

Commento
SULL'ORLO DEL CRACK: BASTA CON CAPELLI La vittoria non giustifica la penosa esibizione dei « grigi » — Mai visto uno spettacolo così scadente che conferma le prove negative con il Monfalcone, l’Udinese e la Biellese POVERA ALESSANDRIA! L’OBIETTIVO INIZIALE ERA LA PROMOZIONE, un campionato all’insegna del buon gioco. In questi mesi tutte le speranze iniziali sono però naufragate, diciamolo pure, miseramente. Con il modesto Sottomarina abbiamo vinto, ma quanta fatica, quanto affanno. Per novanta minuti si è assistito ad una partita negativa sotto tutti gli aspetti per quanto riguarda gli uomini in maglia grigia. Negli oratori si gioca con più volontà, con maggiore entusiasmo e si riesce pure ad imbastire qualche azione che strappa gli applausi. Il fondo gelato e scivoloso non costituisce una giustificazione per gli undici professionisti della domenica scesi in campo e neppure per il D.T. Cappelli seduto in panchina per evitare le rimostranze degli sportivi che sfidando il freddo, erano accorsi al « Moccagatta ». In serie C si gioca meglio e il Sottomarina, senza un grosso nome e ambizioni di alta classifica, ha dato parecchio filo da torcere Escluso Daolio, il migliore attaccante è stato senza ombra di dubbio il terzino Rossi, autore di alcune veloci azioni in profondità, non sfruttate dai compagni sempre fermi come statue ad osservare dove era diretta la palla. Le ali? Chi le ha viste è stato bravo. Mai una apertura su un compagno smarcato, mai u n ’azione manovrata. Per settanta minuti su novanta si è giocato in un fazzoletto lasciando, nella maggior parte dei casi, l’iniziativa all’avversario che pur sconfitto si è meritato l’applauso degli sportivi. Tomy è stato letteralmente annullato dal suo diretto avversario: ha girovagato per il campo come un automa al la ricerca della rete clamorosa. Poi per sfogare la carica nervosa, dopo il gol di Corbellini, non ha trovato di meglio che la polemica con il pubblico. Seccato perchè gli sportivi invocavano il nome di Lojacono, dopo il gol di Corbellini, si è portato verso la tribuna esprimendo maldestramente tutto il malumore che aveva in corpo. Un gesto che la Società deve punire perchè un professionista non può permettersi il lusso di intavolare polemiche con nessuno né tantomeno con il pubblico che pagando il biglietto ha il diritto di gridare, non insulti, ma il nome di un altro giocatore invece che il suo. A fine gara centinaia di sportivi hanno assediato gli spogliatoi per fare giustizia sommaria: non più l’arbitro questa volta al centro della polemica, ma un giocatore che indossa la maglia grigia. L’insofferenza, la boria, è svanita quando Tomy si è trovato di fronte tanta gente inferocita. La lezione, speriamo, dovrebbe essergli servita a qualcosa. La Società tuttavia non può certo passare sotto silenzio quanto è accaduto. In campo gli atleti scendono per giocare e non per intavolare discussioni; una polemica sbagliata quella dell’ex legnanese, visto e considerato che è stato uno dei peggiori. A buon intenditore bastano poche parole. Undici giocatori con nervi a fior di pelle alla ricerca di una vittoria che si doveva ottenere a tutti i costi per non ingarbugliare una situazione tecnica già difficile. Cappelli, continuando la polemica con Lojacono, lo ha escluso ancora una volta puntando tutto su De Luca che è apparso veramente nullo. Il giudizio che abbiamo espresso non è solo nostro ma di tutti gli sportivi presenti al « Moccagatta » compreso qualche dirigente. Con un attacco incerto e una difesa traballante, il futuro dell’Alessandria non è certamente dei più rosei, tanto più che gli avversari non si chiameranno tutti Sottomarina. La conduzione tecnica di Cappelli, già più volte criticata dagli sportivi, risulta veramente negativa. Con l’ingresso ufficiale del tecnico milanese nel clan grigio ci si attendeva veramente qualcosa di più. Invece non è accaduto niente, anzi le cose sono peggiorate tanto che la squadra non è in grado di esprimere un gioco accettabile sia sul piano agonistico che su quello tecnico. La frattura tra sportivi e il direttore tecnico aumenta con il passare delle giornate e non è detto che pure i dirigenti siano molto soddisfatti di come si sono messe le cose. L’ing. Sacco che domenica non era presente all'incontro, riconfermerà certamente tutta la fiducia all’uomo da lui prescelto: è libero di farlo, m a le conseguenze saranno unicamente sue di fronte agli sportivi che hanno pure il diritto, pagando il biglietto, di esprimere tutto il dissenso. Non si tratta questa volta di essere contestatari ad oltranza, m a unicamente realisti. E, dato che siamo in tema non possiamo neppure accettare che la responsabilità di quanto sta accadendo debba ricadere su Lojacono che secondo Cappelli non deve arrogarsi il diritto di essere ”il salvatore della patria”. Ramon non ha tale diritto, ma non lo si deve neppure imputare, come ha fatto qualcuno della dirigenza tecnica, di essere il capro espiatorio non solo della sconfitta con l’Udinese, ma anche con il Monfalcone. L’errore fu unicamente dell’attuale d.t. che dopo avere sperimentato il giocatore con successo a Busto A. - dove l’argentino realizzò tre reti - volle ripetere la prova schierandolo nuovamente al centro del quintetto di punta. Il nostro discorso critico potrebbe continuare, ma crediamo che non sia necessario. La partita giocata con il Sottomarina è la conferma più evidente di quanto abbiamo scritto. Il pubblico non vuole essere turlupinato. Oggi più di ieri si rende necessaria una chiarificazione che può solo venire dai responsabili del sodalizio i quali per avere sbagliato ancora una volta la campagna acquisti — e non per colpa loro — si trovano ad affrontare un momento veramente delicato. La gestione Cappelli ha fallito, come era già accaduto alcuni anni orsono. Solo quando con i fatti, e non con le parole, ci si dimostrerà il contrario, siamo disposti a riconoscere di avere sbagliato. Al momento attuale la ragione non sta dalla parte di chi governa tatticamente la squadra grigia, relegata a recitare un ruolo non suo e che non fa certamente onore al passato calcistico dell’Alessandria, veramente glorioso. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Per i grigi poco gioco e molti goals L'ALESSANDRIA NON CONVINCE MA BATTE IL SOTTOMARINA Contro il modesto ma volonteroso Sottomarina, i grigi hanno disputato pur vincendo per 3-1 una partita poco brillante, specie nel primo tempo, allorché i soliti difetti, il non gioco e la scadente condizione fisica di alcuni giocatori, sono stati alla base dell'opaca prestazione. Forse il dissidio Lojacono-Cappelli ha nuociuto al morale del giocatori. Il fatto è che la mancanza dell'italo-argentino si è sentita per l'apporto di classe che egli può dare a tutta la squadra. Il pubblico ha espresso il suo malumore contro il dottor Cappelli, la cui posizione In seno alla società resta sempre difficile. Il tecnico milanese che per due volte già è stato alla guida dell'Alessandria e per altrettante è stato estromesso, tenta per la terza volta la fortuna in Alessandria. Ma le settimane passano e sotto, di lui la. squadra non sembra ingranare. Dopo essere andati vicini al goal al 4' di gioco con un colpo di testa di Daollo, il quale ha colpito la traversa, 1 padroni di casa sono passati in vantaggio solo al 36' con lo stesso Daollo. L'attaccante ha ripreso in area un passaggio di Piacentini scaraventando il pallone In rete. La gioia degli alessandrini ha avuto breve durata: infatti allo scadere del primo tempo i veneti si sono riportati in parità. Una bella sequenza di passaggi volanti dei neroverdi, ha messo Filippi, libero in area, in grado di ricevere un traversone di Cremascoli e battere Moriggi, con un tiro angolato all'incrocio del pali. Nella ripresa l'Alessandria preme e ottiene parecchi calci d'angolo: complessivamente ne ha realizzati nove contro gli otto però del Sottomarina, il che significa che neppure i neroverdi sono stati a guardare. Si tratta però di una pressione sterile, di un gioco fatto di inutili cincischiamenti cosi da far pensare che la partita debba risolversi con un ennesimo risultato di parità. Al 34' però un difensore neroverde manca la respinta su un centro di Piacentini, e Dori ne approfitta per segnare, eludendo la disperata uscita di Lena. Esultanza sugli spalti e due minuti dopo un nuovo goal di marca alessandrina. Una punizione battuta da Daollo, trova la difesa ospite ferma, per cui Corbellini può insaccare tranquillamente: 3 a 1. In questo modo la vittoria dei piemontesi ha acquista una consistenza non corrispondente agli effettivi meriti del grigi. Questo è emerso chiaro perché, sta pure attaccando con volontà e decisione, i padroni di casa (nelle cui file rientrava Tomy sostituendo Villa operato di menisco) non hanno dimostrato alcuna dote di rilievo. (La Stampa - Ed. Sport - Emma Camagna) Risultati: Biellese - Savona 1-0 Asiimacobì - Verbania 2-0 Marzotto - Cremonese 0-0 Monfalcone - So.biatese 4-1 Novara - Legnano 1-1 Piacenza - Trevigliese 1-0 Pro Patria - Udinese 1-2 (giocata sabato) Triestina - Rapallo 4-1 Venezia - Treviso 1-1 CLASSIFICA: Piacenza p. 24; Udinese, Treviso 23; Triestina, Solbiatese 21; Novara, Monfalcone, Alessandria 19; Trevigliese, Pro Patria, Savona 18; Legnano 17; Biellese 16; Venezia 15; Verbania 14; Cremonese 12; Sottomarina, Rapallo, Macobiasti 11; Marzotto 10 Marcatori: 11 reti: Blasig (Udinese), Longo (Solbiatese); 9 reti: Ulivieri (Legnano) e Ciclitira (Monfalcone); 8 reti: Bellinazzi (Venezia); 7 reti: Solbiati (Pro Patria); 6 reti: Magistrelli (Treviso), Giacomini (Triestina); 5 reti: Tomy e Lojacono (Alessandria); Bramati (Novara), Postini (Trevigliese), Paina (Triestina), Medeot (Monfalcone), Del Barba (Solbiatese), Fregonese (Venezia); 4 reti: Mola, Pestrin e F erranti (Piacenza); Il punto sul campionato Il Piacenza, pur giocando al di sotto del suo normale rendimento, è riuscito a superare la Trevigliese dopo un incontro interessante e combattuto. Pur attaccando per tutti i novanta minuti il Novara non è riuscito a piegare il Legnano che, forte ed arroccato in difesa, si è limitato a sfruttare il contropiede. Finalmente una vittoria per l'Asti sul Verbania, è stata una brutta gara sotto il profilo tecnico. La Biellese ha sconfitto il Savona con una rete di Livraghi al 7' della ripresa, tornando alla vittoria dopo cinque pareggi consecutivi.