Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
26-01-1969 - Giornata: 19 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Verbania AS 3 - 0 (2 - 0)
RETI: 13. Lojacono F.[A], 16. Dori F.[A], 69. Dori F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Bagnasco Giancarlo, Rossi Alberto, Daolio Fausto, Colombo Antonio, De Luca Sergio, Corbellini Giuseppe, Lojacono Francisco Ramon, Tomy Mario, Berta Massimo, Dori Franco All.: Pietruzzi Mario - D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
VERBANIA SS: Fellini, Giannini, Mariani, De Ponti, Maconi, Sadocco, Barichella, Neri, Dander, Girelli, Muzzio. All: Turconi Angelo

Arbitro: Ghirardelli Filippo (Merano)
Note
Ammoniti: Moriggi [A], Muzzio [V] Spettatori: 3000 Angoli: 6-3 Campo con fondo buono, giornata discreta malgrado una leggera foschia Inizio gara ore 14.30

Commento
RAMON SMENTISCE CAPELLI: LA SQUADRA GIOCA CON PIU0 GRINTA La conferma di Ramon si impone contro ii Treviso - Con il Verbania si sono viste all’opera due ali pure • Continua a deludere Tomy che ha fallito diverse occasioni - Ancora passibile la promozione? ALESSANDRIA - VERBANIA 3-0: ERA QUESTA LA PARTITA più attesa dopo la contestazione operata nei confronti di Lojacono "responsabile” della sconfitta con l’Udinese. Già alla vigilia era trapelato che Ramon, uno dei migliori in campo nell’amichevole infrasettimanale di Casale, sarebbe stato richiamalo in squadra. Cappelli voleva evitare che i tifosi, esasperati dalle non certo entusiasmanti esibizioni della squadra, ripetessero le loro manifestazioni di protesta l'ultima delle quali — in occasione dell’incontro con il Sottomarina — era stato particolarmente vivace. Lojacono è così ritornato in campo con i galloni di capitano — a furor di popolo — per quella che poteva essere la gara del rilancio o dell’affossamento. Schierato nel ruolo di mezz’ala con compiti di regia, ha avuto un inizio incerto in quanto la responsabilità che pesava sulle spalle era molta. Con il passare dei minuti si è rinfrancato e tutta la squadra ne ha favorevolmente risentito. Il gol messo a segno al 13’ del primo tempo, su punizione, e che ha sbloccato il risultato, è stato un tonico per l’anziano goleador che ha dimostrato quanto possano valere i suoi suggerimenti per i compagni che si sentono maggiormente rinfrancati sia in fase d’attacco che in retroguardia. Peccato che a complicare le cose sia giunto l’incidente a Colombo che ha costretto i tecnici a richiamare il giocatore a fungere da libero. I fatti dunque hanno dato ragione a chi insisteva per avere in squadra l’italo argentino: può fallire una partita, ma nella maggior parte dei casi la presenza di Ramon è sempre determinante o quasi. La polemica tra il gattopardo e gli sportivi da una parte e Cappelli appoggiato dai dirigenti dall’altra, si è risolta ancora una volta favorevolmente per i primi. Con ciò ribadiamo ancora una volta a chiare lettere che Lojacono non è indispensabile o insostituibile: il fatto è che al momento attuale manca l’uomo che sia in grado di imprimere una fisionomia al gioco del complesso. La carta Lojacono va dunque giocata quando si intravede la possibilità di fare risultato pieno. Non sappiamo come hanno giudicato i tecnici e i dirigenti la partita del vecchio capitano: resta però il fatto che contro il Verbania, l’Alessandria ha svolto, con profitto, una mole di gioco notevole, dimostrando una. maggiore padronanza del] campo. E' stato un fuoco di] paglia? Lo vedremo domenica prossima quando sarai di turno una delle favorite, il Treviso. Le note positive riguardano le ali, due vere ali, non mascherate, che lavorando sulle fasce laterali hanno creato per Tomy diverse occasioni da gol. Peccato che il centravanti sia l’ombra di quello visto all’opera all’inizio del torneo. Sbaglia facilissime conclusioni, non riesce più a destreggiarsi tra gli avversari, ha le idee parecchio annebbiate. La voglia di strafare, di dimostrare a tutti i costi al pubblico che ci sa fare, sono senza dubbio le principali cause dello scadimento di forma dell’atleta. Si direbbe che rifiuta la collaborazione dei compagni tanto è sicuro di se stesso. Il risultato, purtroppo, è che non riesce a trovare il momento giusto per andare in gol per ritrovare così la fiducia in se stesso. L’Alessandria in questo momento ha bisogno di uomini più che validi per cercare disperatamente di non perdere l’ultimo autobus che potrebbe portarla in una posizione tale da insidiare le prime in classifica. Non dimentichiamo che il campionato è lungo e i scivoloni sono sempre possibili, anche quelli più clamorosi. Certo che le "chances” dei grigi non sono molte: sarebbe assurdo non riconoscerlo. Il calo accusato nella parte centrale del girone di andata è molto dipeso oltre che da fattori tecnici anche da quelli psicologici. Non si spiega altrimenti questo alternarsi di buone prove ad esibizioni scadenti, prive di mordente. L’ultimo braccio di ferro che ha avuto protagonisti Cappelli da una parte c Lojacono dall'altra ne è la riprova. I fatti hanno dimostrato che gli sportivi avevano ragione. Nessuno pretende ora che si reciti il mea culpa e si cammini per la città con il capo cosparso di cenere. La lezione ci sembra però salutare. Non si può quando si vuole veramente puntare in alto respingere i suggerimenti di coloro che cercano di portare il loro piccolo contributo. Nessuno pretende né tanto meno noi vogliamo riconoscimenti del genere. La nostra soddisfazione è quella di vedere la squadra vincere giocando possibilmente bene. Nessuno va invocando la luna nel pozzo. Sbattendo la porta in faccia a Lojacono si è sbagliato grosso, così come si è sbagliato nell’impostare la squadra senza due ali tradizionali in grado di allargare il gioco Tanto da costringere l’avversario ad uscire dalla tana. Contro il Verbania pur con l'handicap dell’infortunio a Colombo che si è battuto con la generosità di sempre, l’undici, pur denunciando ancora pecche, ha dimostrato di potere competere validamente con qualunque avversario. La squadra deve ora riacquistare fiducia in se stessa; scrollarsi di dosso il timor panico. Gli errori non devono essere ripetuti né dai tecnici né dai giocatori. La conferma di Lojacono si impone anche per il prossimo impegnativo confronto con il Treviso che schiera nelle sue file un ex, vale a dire Magistrelli. Il pubblico non mancherà di dare tutto il suo appoggio ai beniamini per consentire ai grigi di uscire dall’impasse di queste ultime sfortunate esibizioni. Il momento difficile sembra essere stato superato: Corbellini e Dori pare abbiano ritrovato la forma migliore, così dicasi di Daolio e De Luca. In difesa è necessario agire più sbrigativamente, fare viaggiare la palla senza spomparsi eccessivamente. Con il Treviso si devono operare lanci in profondità ed in particolare sulle ali ed i passaggi effettuarli possibilmente davanti al compagno e non dietro costringendolo così a tornare sui propri passi. Non ci rimane che attendere fiduciosi questo incontro per potere scrivere che la lunga crisi è veramente finita (Il Piccolo - Il Gattopardo) LOJACONO TRASCINA L'ALESSANDRIA ALLA VITTORIA CON IL VERBANIA Giulio Cappelli si è rimangiato una buona parte delle sue teorie tecnico-tattiche rimettendo in squadra « Cisco » Lojacono e l'Alessandria è tornata alla vittoria travolgendo il Verbania (3-0). La presenza, dell'italo-argentino nelle file dei grigi ha dato la carica al complesso che in alcuni momenti dell'incontro è apparso irresistibile. Naturalmente la scarsa entità tecnica del Verbania ha favorito il dilagare degli alessandrini che sono stati pochissimo impegnati in difesa D'altra parte, non bisogna dimenticare che la partita poteva concludersi con un più pesante divario di reti senza che il Verbania potesse presentare la minima attenuante o recriminazione. L'Alessandria ha tenuto in pugno la gara trovandosi a disposizione almeno sette o otto palle-goals: in tre occasioni, Tomy (ancora in fase negativa ma anche molto sfortunato) ha mancato il tocco decisivo a portiere battuto; un paio di palloni hanno fallito Corbellini e Dori (ieri in forma strepitosa) Lojacono è risultato la chiave dell'affermazione alessandrina. L'anziano giocatore ha confermato che la sua presenza in campo fra i grigi è indispensabile. Naturalmente non tiene per 90' soprattutto sui terreni pesanti; resta il fatto che egli è in grado di segnare e di impostare il gioco come nessun altro giocatore attuale dell'Alessandria può fare. Contro il Verbania, ad esempio, ha sbloccato il risultato con un calcio di punizione; poi ha diretto la difesa da gran maestro, tentando anche qualche puntata in avanti, essendo ben protetto alle spalle. Il pubblico ha cosi ritrovato la sua squadra ed il suo giocatore preferito ed alla fine dell'incontro lo ha portato in trionfo. La squadra di Turconi ha cercato di ovviare alle molte deficienze con un gioco grintoso ma anche ingenuo nel senso che l'agonismo sfociava spesso in falli facilmente rilevabili dall'arbitro. In seguito ad una dura « entrata » su Tomy ed alla susseguente punizione dal limite, ad esempio, nasceva il primo goal dei grigi. In precedenza Tomy e Corbellini avevano sbagliato clamorosamente la mira. Stavolta Lojacono infilava il bersaglio. Berta toccava il pallone al capitano che calciava con forza: la sfera superava la barriera e sfiorando il palo alla destra di Fellini entrava in rete. Poco dopo Colombo s'infortunava e passava all'ala destra mentre Corbellini si spostava al posto di Lojacono che retrocedeva in difesa. Passavano appena tre minuti e l'Alessandria raddoppiava. Cross di Berta in area, Fellini parava, poi, contrastato da un avversario, perdeva il pallone: Dori interveniva e realizzava. Verso la mezz'ora l'Alessandria si produceva in una serie di azioni veramente belle ma non riusciva ad aumentare il bottino. L'impresa riusciva ai grigi nella ripresa. Al 24' la terza marcatura. Daolio calciava in profondità: il pallone stava per uscire quando Corbellini si esibiva in una rovesciata volante rimettendo la sfera in. area di rigore. Fellini respingeva sui piedi di Dori che tirava a rete. Tomy inavvertitamente fermava con la schiena il pallone che tornava a Dori. L'ala stavolta non sbagliava il bersaglio ed era 3 a 0. Un'Alessandria, quindi, nuovamente in forma e rilanciata verso quelle posizioni a lei più consone. Corbellini e Dori, ritornati nel ruolo puro d'ala hanno potuto esprimersi al meglio delle loro possibilità. A centrocampo, come si è detto, in evidenza Lojacono, un po' in ombra Berta. Tomy non è molto fortunato: ha tante doti ma gli manca, almeno in questo periodo, la necessaria concentrazione. In difesa bravo come sempre Colombo, un autentico gladiatore nonostante la botta subita, bene anche Moriggi, Bossi e De Luca. Sul Verbania c'è poco da dire: effettivamente ci si aspettava qualcosa di più. I difensori marcano in modo approssimativo, il centrocampo è debole, le punte, compreso Muzzio, non riescono ad esprimersi. E' un momento delicato che potrà esser superato soltanto con una maggiore determinazione. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Biellese - Treviso 1-1 Astimacobi - Cremonese 3-2 Marzotto - Rapallo 1-1 Monfalcone - Trevigliese 1-0 Piacenza - Savona 1-0 Pro Patria - Sottomarina 6-3 Solbiatese Udinese 1-0 Triestina - Novara 0-0 Venezia - Legnano 2-0 CLASSIFICA: Piacenza p. 27; Treviso 26; Udinese 25; Triestina 24; Solbiatese 23; Novara 22; Alessandria, Monfalcone 21; Trevigliese, Pro Patria, Savona 20; Venezia, Legnano, Biellese 17; Verbania 16; Cremonese 14; Marzotto, Macobiasti 13; Sottomarina, Rapallo 12 Marcatori: 12 reti: Lungo (Solbiatese) e Blasig (Udinese); 11 reti: Solbiati (Pro Patria); 10 reti: Ciclitira (M onfalconc); 9 reti: Ulivieri (Legnano), Bellinazzi (Venezia); 7 reti: Magis tra li (Treviso); 6 reti: Lojacono (Alessandria), Del Barba (Solbiatese), Faina e Giacomini (Triestina); 5 reti: Tomy (Alessandria), Bramati (Novara), Fregonese (Vene zia), Medeot (Monfalcone), Ferranti (Piacenza), Postini (Trevigliese) Il punto sul campionato Il Piacenza ha battuto il Savona conquistando il titolo di campione d'inverno. successo meritato ma ottenuto con fatica, i loro avversari sono scesi in campo con la ferma intenzione di portare a casa un punto: il Savona ha confermato di essere una squadra di rango degna dei suoi trascorsi in B. L'Asti ha resistito alla pressione della Cremonese riuscendo, a stento, ad ottenere due punti assai preziosi per la salvezza. I piemontesi, pur mancando sotto il profilo tecnico, si sono battuti con tutte le loro forze. Con una gara accorta ed intelligente il Novara è riuscito a chiudere imbattuto il match contro la Triestina in una gara molto equilibrata. Pronta riabilitazione della Solbiatese che ha battuto l'Udinese, giocando con una ferrea volontà di vittoria