Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
02-02-1969 - Giornata: 20 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Treviso AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 82. rig. Lojacono F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Bagnasco Giancarlo, Rossi Alberto, Piacentini Lorenzo, De Luca Sergio, Lojacono Francisco Ramon, Corbellini Giuseppe, Berta Massimo, Tomy Mario, Daolio Fausto, Dori Franco A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario - D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
TREVISO AC: Casagrande, Sirena, Paladini, Zahtila, Bellina, Alberti, Zambianchi, Valdinoci, Goffi, Colusso, Cei. All: Radice Luigi

Arbitro: Monforte Armando (Palermo)
Note
Ammoniti: Dori [A], Zahtila [T], Goffi [T] Spettatori: 5000 Angoli: 3-1 Giornata fredda, cielo nuvoloso, buona visibilità. Il fondo del campo è buono Inizio gara ore 14.30

Commento
RIVISTA L'ALESSANDRIA DA TEMPO SOGNATA... Si è giocato con quella grinta indispensabile in serie 0 © Come sempre ha deciso Lojacono © La grande prestazione di Dori, il migliore dei ventidue in campo © Domenica a Cremona con la speranza di portare a casa i due punti per continuare a sperare ERANO MESI CHE GLI SPORTIVI ATTENDEVANO una Alessandria volitiva e grintosa: le speranze, per motivi tecnici o di forma, erano sempre andate deluse. La rinascita dei « grigi » è essenzialmente dovuta a due . fatti: il ritorno di Lojacono — i tecnici si saranno finalmente convinti che pur con la sua indisciplina tattica Cisco serve — e il tanto atteso inserimento nel gioco di squadra di Corbellini e Dori. In particolare l’ex veneziano che contro il Treviso è stato il miglior uomo in campo, ha dato brio a tutto il quintetto di punta. L’Alessandria ha denunciato, è vero, delle sbavature, ma nel complesso si sono visti all’opera undici atleti smaniosi, caricati, decisi a conquistare veramente la vittoria. Si fosse giocato sempre così le polemiche non sarebbero sorte e i grigi non si troverebbero neppure a sei punti dalla prima che è il Piacenza uscita sconfitta dal « Moccagatta » per una rete a zero. I mandrogni messi finalmente alla frusta hanno dimostrato quanto valgono. Gli uomini dunque, e questo ci preme sottolinearlo, ci sono. Molte volte, per non dire troppe, si è sbagliato sul piano tattico creando così quegli attriti tra giocatori sfociati nel famoso bisticcio tra capitan Lojacono e Tomy. Aggiungeremo che domenica abbiamo notato Tomy invitare Ramon — piuttosto titubante nell’assumersi la grave responsabilità di calciare la massima punizione — a farsi avanti e, dopo che Cisco aveva messo a segno la rete, stringersi affettuosamente al goleador alessandrino. Pace è stata fatta tra i due atleti e di ciò ne siamo particolarmente lieti. L’atmosfera che si era creata, una atmosfera piuttosto pesante, sta dissolvendosi a vantaggio della Società. Alessandria-Treviso, come avevamo scritto, aveva una importanza veramente notevole per il futuro. Per l’undici di Cappelli e Pietruzzi era indispensabile] vincere per non perdere ulteriore terreno rispetto alle prime. Il Piacenza, come era nelle previsioni, ha fatto un sol boccone del modesto Verbania, ma domenica prossima si recherà a Treviso dove non avrà vita facile. Lojacono e compagni pur scendendo in campo con l’obbligo di conquistare i due punti non si sono lasciati tradire dall’orgasmo. Francisco schierato nel consueto ruolo di libero nella prima parte dell’incontro ha stentato alquanto ad inserirsi nel clima. Nonostante alcuni interventi negativi, con il passare dei minuti si è gradatamente ripreso tanto da costituire nella parte finale uno dei pilastri sui quali ha fatto perno l’intera difesa. L’assenza di Colombo si è fatta sentire più del previsto anche se i suoi compagni si sono impegnati senza risparmio di energia. Piacentini è stato particolarmente attivo così dicasi, anche se in tono minore, di De Luca che non si è certo risparmiato. In difesa consideriamo efficiente il lavoro svolto da Rossi che abbiamo visto sovente in appoggio delle ali: alcuni suoi cross hanno dato il via ad azioni veramente ficcanti. Bagnasco si è distinto più come uomo di rottura che di impostazione. Quando si trattava di contrarre l’avversario, di rompere le azioni avversarie, è stato quanto mai utile: ha lasciato a desiderare quando si è trattato di costruire. Passando al quintetto di punta è d’obbligo soffermarsi su Tomy, un atleta sul quale si faceva molto affidamento all’inizio del torneo. Era, giustamente, considerato l’uomo-gol. Dopo un inizio promettente in cui parve confermare le premesse, il ragazzo si è andato gradatamente spegnendo. I compagni continuano a fornirgli palloni veramente preziosi, ma per il centravanti anche le occasioni più semplici divengono improvvisamente difficili. Domenica, quando Casagrande si è lasciato sfuggire di mano la punizione-stangata di Lojacono. pur avendo davanti a sè tutto lo specchio della porta è riuscito ugualmente a mandare la sfera a lato. In altre occasioni lo abbiamo visto cercare lo scambio elaborato verso il compagno sbagliando clamorosamente e beccandosi di conseguenza i fischi della platea. Indubbiamente Tomy sta attraversando un momento delicato per la sua carriera: è nervoso, gioca con i nervi a fior di pelle cercando disperatamente quel gol che potrebbe rilanciarlo sotto il profilo morale. La sua insistenza è a volte commovente, ma ciò non toglie che al momento attuale una giornata di riposo gli giovi immensamente. Il concedergli un turno ci sembra la cosa più saggia se non altro per evitare di demoralizzarlo ancor di più. L’Alessandria ha bisogno] di un centravanti in grado] di tramutare in reti il la voro delle ali. Quale altra strada si possa scegliere per riavere il Tomy dei tempi migliori non sappiamo. Meglio dunque arrischiare una partita che cinque o dieci. Dori contro il Treviso è esploso: un vero paperino. E’ però necessario che sappia controllare maggiormente i nervi per evitare di finire anzitempo negli spogliatoi. L’ex neroverde, confermando i miglioramenti che si erano visti contro il Verbania, è stato il vero trascinatore dell’attacco grigio. Ha lottato come un vero gladiatore badando unicamente a trovare lo spiraglio per andare in gol. Sia sulla fascia laterale del campo che al centro ha costituito per tutto l’arco una spina nel fianco dell’agguerrita difesa avversaria. L’ex milanista Corbellini risvegliatosi da un lungo letargo sta compiendo passi da gigante per quanto concerne l’apporto costruttivo ai compagni. Il matrimonio ha indubbiamente avuto il suo peso su questo giocatore che era considerato una promessa. Abbiamo lasciato per ultimi i due "portatori d’acqua” vale a dire Berta e Daolio. Da loro due dipende in gran parte il buon andamento del gioco dei compagni. Il lavoro che svolgono per lo più non è mai appariscente, ma non per questo lo si deve trascurare. Domenica hanno lottato, come sempre, accusando però qualche pausa in particolare quando l’avversario attaccava nella parie finale della gara. La stanchezza ha indubbiamente contribuito ad appannare le idee. Concludendo ribadiamo che l’Alessandria vista all’opera ha polmoni efficienti per non gettare la spugna. Il cammino da percorrere è lungo e tutto può accadere. E’ indispensabile tuttavia contare più sulla propria forza che sulle disgrazie altrui. I grigi saranno domenica a Cremona, un undici che naviga nella parte bassa della classifica. L’Alessandria non deve trascurare la possibilità di assicurarsi l’intera posta: ora come non mai conviene usare qualcosa di più che in passato. La squadra c’è per cui non resta che affidarsi a capitan Cisco e ai suoi compagni (Il Piccolo - Il Gattopardo) Alessandria-Treviso 1 a 0: l'arbitro annulla due reti valide ai grigi DECEIDE LOJACONO SU RIGORE In seguito alle discusse decisioni del direttore di gara il pubblico ha tentato d'invadere il campo - Un « penalty» completamente «inventato» ristabilisce la calma - L'Alessandria è rientrata nel giro delle (t grondi », superando la rocciosa formazione del Treviso di Gigi Radice (1-0). Ancora una volta la vittoria dei grigi porta il nome di Francisco Lojacono: il capitano ha siglato su calcio di rigore l'unica rete del combattuto incontro. Un rigore, bisogna dirlo, completamente « inventato » dall'arbitro, il quale ha voluto togliersi in tal modo un grosso peso dalla coscienza avendo in precedenza annullato due reti valide all'Alessandria. C'è stato un momento in cui si è temuto il ripetersi degli incidenti che si verificarono con l'Udinese: anche stavolta, in seguito alle discutibili decisioni dell'arbitro, alcuni ti/osi hanno cominciato a premere su una parte del recinto dì protezione, tentando dì abbatterlo. Effettivamente il signor Monforte di Palermo aveva esagerato: al 34' annullava un goal a Corbellini per concedere all'Alessandria una punizione dal limite; al 10' della ripresa sorvolava su un atterramento di Tomy in area da parte di tre trevigiani; al 29', infine, aveva annullato la bellissima rete di Dori nata da un'azione veloce e regolare: cross al centro di Lojaeono, Corbellini si impossessava del pallone, smistava a Tomy che mandava in area: Dori volava in tuffo e mandava di testa nell'angolino. Su segnalazione del guardalinee si aveva l'annullamento per fuorigioco. In realtà un difensore del Treviso si trovava sulla linea di porta assieme al portiere per cui non poteva esservi irregolarità da parte del giocatore grigio. A questo punto, come si e detto, l'ambiente è andato riscaldandosi per cui l'arbitro deve avere ritenuto opportuno di ristabilire la calma. Appena un grigio è entrato nell'area avversaria ed è stato contrastato con un certo vigore, il signor Monforte si è affrettato a fischiare il calcio di rigore: Lojacono si è incaricato della trasformazione con una tranquillità, almeno nell'apparenza, veramente olimpica. Sugli spalti è svanito il nervosismo per subentrare l'entusiasmo. La vittoria dell'Alessandria è meritattssima: si è imposta la squadra più compatta, più generosa, più tenace. Il Treviso ha cercato un pareggio con un massiccio gioco difensivo, con entrate minacciose, spesso scorrette, destando un'impressione sfavorevole. I « leoni » (così Radice chiama i suoi giocatori) si sono dimostrati tali come agonismo ma non certo come tecnica. Praticamente i trevigiani non sono mai riusciti ad imbastire un'azione degna di nota, nonostante fossero opposti ad una difesa sbilanciata dall'assenza del bravo Colombo. De Luca e Bagnasco, infatti, sono incappati nella loro peggiore partita del torneo mancando molti interventi, sbagliando diversi passaggi e facendosi sempre superare nel gioco alto. Buon per loro che Lojacono non ha quasi mal lasciato la sua posizione e che Piacentini e Rossi hanno retto il campo con autorità e continuità. Lojacono, poi, ha completato la sua ottima partita salvando il risultato al 39' della ripresa quando ha deviato di testa, sulla linea di porta a portiere battuto, un tiro di Goffi. L'Alessandria aveva attaccato per tutto il primo tempo, con veloci puntate imperniate sullo vivacità di Corbellini e Dori, anche ieri fra i migliori; a centrocampo, Piacentini (in una posizione a lui più congeniale) e Daolio impostavano con efficacia mentre Berta confermava i suoi attuali limiti. Le occasioni di segnare per i grigi non erano mancate: Daolio, Tomy « Corbellini avevano sprecato le palle-goals. Clamorosa quella di Daolio che dopo un'azione Bagnasco-Tomy si tra trovato in area davanti al portiere con il pallone al piede: il tiro del centrocampista andava nettamente fuori. Poi i goals annullati, la minacciata invasione ed infine il rigore. Alla fine si è ripetuto il gesto di protesta da parte del pubblico, ma stavolta nei confronti dei giocatori ospiti: alcune centinaia di persone hanno fatto ressa intorno al pullman del Treviso ma sono state ben controllate da un imponente spiegamento dalle forze dell'orbine. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Alessandria - Treviso 1-0 Astimacobi - Legnano 2-1 Biellese - Cremonese 1-1 Marzotto - Novara 0-2 Monfalcone - Sottomar. 1-0 Piacenza - Verbania 2-0 Pro Patria - Savona 2-1 Solbiatese - Trevigliese 2-2 Udinese - Triestina 2-1 Venezia - Rapallo 2-0 CLASSIFICA: Piacenza p.29; Udinese 27; Treviso 26; Novara, Solbiatese, Triestina 24; Alessandria, Monfalcone 23; Pro Patria 22; Trevigliese 21; Savona 20; Venezia 19; Biellese 18; Legnano 17; Verbania 16; Cremonese, Astimacobi 15; Marzotto 13; Sottom, Rapallo 12 Marcatori: 13 reti: Longo (Solbiatese) 12 reti: Blasig (Udinese), Solbiati (Pro Patria); 10 reti: Ciclitira (Monfalcone); 9 reti: Ulivieri (Legnano), Bellinazzi (Venezia); 7 reti: Lojacono, (Alessandria); Fregonese (Venezia), Del Barba (Solbiatese), Paina (Triestina), Magistrelli (Treviso); 6 reti: Giacomini (Triestina); 5 reti: Tomy (Alessandria), Bramati (Novara), Medeot (Monfalcone), Mola e Ferranti (Piacenza), Postini (Trevigliese) Il punto sul campionato Un Novara forte a centrocampo e robusto in difesa è passato sul campo del Marzotto, vibrando nel primo tempo e controllando poi la partita fino alla fine. La Biellese ha pareggiato il match con la Cremonese, sfiorando la vittoria ma sarebbe stato un successo immeritato. Il Savona ha perso sul campo della Pro Patria nonostante fossero passati in vantaggio dopo una ventina di minuti. Il Piacenza ha battuto il modesto ma combattivo Verbania: gli emiliani hanno dominato la sfida per quasi tutta la gara. L'Asti ha proseguito il periodo positivo sconfiggendo il Legnano al termine di un match dominato nei primi quaranta cinque minuti.