Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
18-05-1969 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Solbiatese AS 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, Chinellato Bruno, Colombo Antonio, De Luca Sergio, Corbellini Giuseppe, Berta Massimo, Tomy Mario, Daolio Fausto, Dori Franco A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
SOLBIATESE AS: Pisci, Vergani, Santi, Rossi, Dorini, Crespi, Dalle Crode, Brusadelli, Longo, Fagnani, Del Barba. All: Eccher Paolo

Arbitro: Ferrari Maicol (Rovereto)
Note
Rigore parato 35. a Tomy [A] Ammoniti: Berta [A] Spettatori: 1500 Angoli: 14-5 Inizio gara ore 16.00

Commento
LARGO A... LOJACONO E AI GIOVANISSIMI Contro la Solbiatese, pur attaccando per la maggior parte della gara, i grigi non sono riusciti a passare © Tomy sbaglia pure un calcio di rigore © Un’Alessandria veramente da rivedere se si vuol puntare, nel prossimo futuro, alla serie « cadetta » E’ TRISTE DOVERLO RICONOSCERE, ma a meno di un mese dalla conclusione del campionato, i grigi non hanno ancora imparato come si gioca in serie C. La lacuna più grave della squadra sta proprio in questa considerazione. Di riconferme ne abbiamo molte e i risulta ti sul piano pratico non sono mutati. Una dimostrazione, l’ennesima per la verità, l’abbiamo avuta proprio contro la Solbiatese che è riuscita a mantenere integra la propria rete nonostante i reiterati attacchi dei locali. Gli ospiti sono andati più vicini al goal di quanto si possa credere e, se non abbiamo registrato una sconfitta, il merito spetta unicamente a Moriggi che si sta riconfermando un portiere tra i migliori della serie C. Ritorna sempre a galla il vecchio ritornello: ci sono gli uomini, ma manca il gioco. Avete visto la Solbiatese? Quattro passaggi per arrivare davanti a Moriggi, e tiri improvvisi da tutte le direzioni. Niente ricami, passaggi corti o indugi, ma gioco in profondità: così si gioca tra i semiprofessionisti. I nostri invece si ostinano nel volere giungere davanti al portiere con la p alla al piede con il risultato che tutti conoscono. Pur avendo dominato per gran parte della gara, pur avendo costretto gli avversari a rinchiudersi nella propria area, non siam o riusciti a sorprenderli con un solo goal. La cronaca di domenica scorsa è quella, uguale, di decine di altre partite. All’attacco, mai un uomo in maglia grigia smarcato, le ali non sono state in grado di effettuare un solo cross; il settore sinistro è rimasto qua si sempre sguarnito quasi che la cosa non interessasse a nessuno. Abbiamo cercato invano di vedere un attaccante libero, pronto ad attendere il passaggio. Si è continuato a giocare in un fazzoletto tanto che i tiri più pericolosi sono stati compiuti da Chinellato, le azioni in profondità da Colombo. Gli attaccanti? Mille passaggi, non un traversone al centro. Viene logico domandarsi a questo p unto il perchè nessuno abbia cercato di inculcare negli atleti quella che è la mentalità che regna sovrana nella serie semiprofessionistica. Sembra un assurdo, ma è una constatazione che nessuno può smentire. L’Alessandria pur avendo beneficiato di quattro punizioni a pochi metri dall’area di rigore, non è stata capace di impegnare una so la volta il portiere avversario. Si è attaccato con rabbia, con i nervi a fior di pelle, ma vanamente. Certo, con un Lojaeono in più l’Alessandria avrebbe forse colto un successo anche clamoroso. L’assenza del capitano si è fatta sentire più del previsto in quanto De Luca — pur essendo risultato uno dei migliori in campo — non è stato in grado di orchestrare i compagni molti dei quali, come abbiamo detto, non hanno ancora imparato quale è il vero gioco che si pratica in C. Manca un regista che sappia suggerire gli spunti, che crei le situazioni buone. La realtà sta proprio nel fatto che si è voluto mettere, con grande soddisfazione, Ram on in naftalina, non pensando che la sua assenza avrebbe nuociuto pure ai compagni. I grigi h anno bisogno di un regista che non hanno e pertanto devono accontentarsi di Lojacono, l’uomo senza il quale l’Alessandria si troverebbe a lottare nelle basse sfere della classifica. Pur non avendo più alcuna ambizione in classifica gli atleti continuano ad avere i nervi a fior di pelle; non sanno impostare una gara, neppure sul terreno amico, di attacco. Sono constatazioni veramente amare visto che neppure i calci d’angolo siamo capaci a tirare . Dobbiamo concludere che il migliore re sta sempre capitan Ram on che è il solo in grado di suggerire ai compagni validi schemi di gioco. Senza di lui la squadra balbetta ed i risultati rimangono pii desideri. Cosa sarebbe accaduto se l’Alessandria non avesse potuto schierarlo? Guai indubbiamente grossi anche per colpa dei dirigenti che non hanno saputo trovare un tecnico capace di in segnare come si gioca. Noi rimaniamo del parere che gli uomini ci sono; quello che difetta è la disciplina tattica. Ognuno gioca come meglio crede non preoccupandosi degli schemi. Corriamo dunque ai ripari se si vuole tornare effettivamente nella serie cadetta, in caso contrario rimarremo in C ancora per diversi anni. Questa è la sola m orale emersa dall’incontro con la Solbiatese che punta unicamente al sodo (Il Piccolo - il Gattopardo) ALESSANDRIA-SOLBIATESE CON UN RIGORE SBAGLIATO: 0-0 L'Alessandria non è andata oltre il pareggio contro la Solbiatese (0-0). I grigi hanno sbagliato un rigore con Tomy, rientrato dopo una lunga assenza, hanno colpito due volte li palo e hanno ottenuto tredici calci d'angolo. Dal canto loro i lombardi si sono visti respingere dalla traversa un violento tiro di Fagnani ed hanno Impegnato un palo di volte il bravo Moriggi con una certa pericolosità, ottenendo cinque calci d'angolo. L'episodio centrale della gara, quello che poteva portare In van* faggio l'Alessandria, si è avuto al 35' del primo tempo. Un fallo di Vergani, quasi Involontario, In piena area, è stato punito con il rigore. Tomy ha cercato di sbilanciare 11 portiere con una finta, ma 11 suo tiro centrale è stato neutralizzato In angolo dal guardiano ospite. Tutto sommato, la gara non ha offerto grandi emozioni: gli ospiti si sono fatti pericolosi al 20' con un violento tiro di Fagnani, che ha mandato la palla sotto la traversa: la sfera è ritornata In campo senza varcare la linea. Un altro bel tiro di Longo è stato bloccato con sicurezza da Meriggi: quindi si è avuto l'episodio del rigore. Nel secondo tempo, salvataggio di Moriggi sul piedi di Del Barba. Il pericolo mette le ali ai piedi dell'Alessandria, che per lungo tempo insiste all'offensiva nel tentativo di andare In vantaggio, ma Pisci para un pericoloso tiro di Legnaro, mentre li palo si sostituisce al portiere per respingere un colpo di testa di Tomy. (La Stampa - Ed. Sport - E.C.) Risultati: Biellese - Udinese 2-0 Legnano - Cremonese 1-0 Macobiasti - Trevigliese 1-1 Marzotto - Savona 0-1 Novara - Verbania 1-2 Piacenza - Monfalcone 1-0 Rapallo - Treviso 1-1 Triestina - Pro Patria 2-0 Venezia - Sottomarina 1-3 CLASSIFICA: Piacenza p 47; Triestina 42; Solbiatese 41; Treviso, Savona 40; Udinese, Alessandria 38; Novara 37; Pro Patria, Monfalcone 34; Legnano 33; Trevigliese 32; Venezia 31: Biellese 29 Verbania, 27; Sottomarina, Marzotto 26; Cremonese 24 Macobiasti 22; Rapallo 19 Marcatori: 18 reti: Longo (Solbiatese); 17 reti: Blasig (Udinese); 16 reti: Solbiati (Pro Patria ); 13 reti: Bellinazzi (Venezia), Ciclitira (Monfalcone); 12 reti: Del Barba (Solbiatese), Mola (Piacenza; 11 reti: Lojacono (Alessandria), Magistrelli (Treviso) Il punto sul campionato Il Verbania ha acciuffato la sua prima vittoria esterna di questo campionato, battendo uno svogliato Novara per 2 reti a 1. Il derby della « provincia azzurra » ha quindi assegnato i due punti al pericolante Verbania, che si è battuto bene specialmente nel primo tempo. Impegnato nella conquista di una piazza d'onore, il Treviso non è riuscito a cogliere, l'intera posta in casa dell'ultima della classifica. Pur condannato ormai alla retrocessione, il Rapallo ha lottato generosamente per non farsi superare dagli ospiti, che erano andati in vantaggio al 22' del primo tempo con Spangaro, su azione di calcio d'angolo. I liguri hanno raccolto il pareggio un quarto d'ora dopo con l'interno destro Andreuzza, che calciava Imparabilmente alle spalle del bravo Casagrande. La Biellese ha incamerato due punti utilissimi, sconfiggendo l'Udinese per 2 reti a zero. L'incontro, di livello tecnico assai scadente, è stato caratterizzato da un goal di dubbia validità. Il Savona di Rigamonti continua a mietere punti. La squadra ligure sta conducendo un bellissimo finale ed ora si trova in lotta per. la seconda piazza. Anche a Valdagno, il Savona ha confermato la saldezza del reparto difensivo, poggiante su un magnifico Ghizzardi, e la praticità di un attacco che sa sfruttare appieno le occasioni da rete. Il successo dei liguri è giunto al 10' della ripresa grazie al solito Artico.