Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
07-01-1962 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Pro Patria et Libertate Calcio 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Notarnicola Sergio, Sperati Domenico, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vanara Elio, Rizzo Francesco (1943), Cappellaro Renzo, Soncini Antonio, Vitali Alessandro All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Della Vedova, Amadeo, Taglioretti, Rimoldi, Signorelli, Rondanini, Rovatti, Calloni Vittorino, Muzzio, Maltinti, Meraviglia. All.: Magni Pietro

Arbitro: Samani Fiorenzo (Trieste)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
SCIALBA PROVA DEI GRIGI CONTRO LA PRO PATRIA (0-0) Ritroveranno ritmo ed entusiasmo domani contro la Sambenedettese? Ancora una mezza delusione per tutti noi. La nostra squadra che aveva iniziato così bene il Campionato raggiungendo le più alte vette della classifica, ed anche raccogliendo i migliori risultati fuori casa, non riesce più a trovare il ritmo della vittoria. Squadre che sono state da noi umiliate, come il Prato, sono al terzo posto in graduatoria e non nascondono le loro ambizioni di aspirare alla serie A. Noi invece non nascondiamo i nostri timori di vederci da un momento all'altro nella scomoda posizione di chi deve lottare per salvarsi. Forse non giungeremo a tanto perchè la nostra compagine non è così debole, ma anzi possiede una discreta inquadratura, ma per intanto il momento che attraversa non è piacevole. E pensare che questa classifica è tanto strana ed instabile che basterebbero poche partite bene indovinate per ridonare fiducia ed anche speranza: in fondo solo quattro punti ci dividono proprio da quel Prato di cui prima parlavamo! Ma tant'è: quando si infilano periodi neri vano è sperare nel miracolo: a Cosenza siamo stati pestati e derubati di una vittoria senza che nessuno abbia battuto ciglio. Oggi è toccato al Modena il quale viaggia però col vento in poppa: ed ecco allora che interviene la giustizia calcistica a rendergli ragione ed a punire quei barbari. Noi pensiamo che il punto essenziale della questione sia sempre quello: che finisca il periodo nero ed allora potremo raccogliere altre soddisfazioni che oggi ci sono negate. Non si può giocare fuori casa come gioca la nostra squadra e continuare a perdere. Episodi come quello di Napoli ad esempio, hanno il loro peso e debbono prima o dopo rendere un poco di felicità a chi ne è stato protagonista. Caratteristica del nostro gioco Ma veniamo ora all'incontro di domenica contro il Pro Patria. Sapevamo tutti che l’incontro era difficile perchè ci opponeva ad una delle migliori squadre della serie B, sopratutto ad una delle più scorbutiche per quel suo gioco veloce e senza respiro che quel magnifico complesso di giovani sa condurre. Noi non facemmo mistero delle difficoltà di questa partita ed i fatti hanno confermato l’impressione generale. Non si sa neanche indicare i migliori di questa Pro Patria che pare abbia tutti giocatori eguali livellati da una stessa carica di dinamite che li rende volitivi ed intraprendenti allo stesso modo. Noi siamo scesi in campo per vincere: una vittoria era necessaria per motivi morali e per motivi di classifica. Il pubblico la reclamava, e tutti la attendevano. E così è successo quanto è facile immaginare, e quanto soprattutto noi siamo in grado di notare con maggior facilità dal momento che vediamo sempre la squadra giocare anche nelle partite esterne. La nostra squadra per sua costituzionale impostazione ed anche per la caratteristica dei suoi uomini-chiave, non è compagine manovriera capace di distendersi all'attacco, di condurre il gioco, di ispirarne lo svolgimento con una autoritaria padronanza al centro campo. La nostra è squadra dalla struttura difensiva, chiusa sempre con uomini adatti alla marcatura e semplice mente al rilancio in contropiede. Da ciò discende facile la conseguenza: sui campi esterni dove il gioco è condotto dalla squadra padrona di casa, mentre i nostri sono costretti semplicemente a difendersi, facciamo sempre una migliore figura e l’agonismo brilla di sprazzi di volontà e di resistenza caparbia, mentre spesso le nostre azioni offensive in contropiede ci donano il sapore e l’ebbrezza del successo. Quando invece giochiamo in casa e dobbiamo attaccare e mantenere vivo il gioco di centrocampo spesso forniamo prestazioni aride, affannose, imprecise come quella di domenica, nelle quali, da ultimo, pare che anche la volontà faccia difetto. Ma purtroppo non è la volontà che manca, è invece la tecnica, il gioco di squadra, l’armonico gioco di una compagine che sappia distendersi e creare le manovre che portano al tiro a rete. Probabilmente non sarà possibile modificare tale stile, per il fatto che il farlo richiederebbe l’impiego di uomini che non abbiamo. E lo stesso Rava ne è pienamente convinto perchè queste sono state le sue osservazioni appena terminata la partita. Egli cercherà quindi di incrementare e valorizzare il nostro sistema di gioco senza ricorrere a formule diverse nelle partite casalinghe. Uomini di centro campo E così, per concludere il discorso in corso, pensiamo a Schiavoni, Migliavacca e Soncini. A dimostrazione di quanto s’è detto, diciamo subito che la prestazione di questi tre giocatori non può neanche lentamente essere confrontata con quella di otto giorni prima a Reggio: allora parlammo di una stupenda mediana che fece girare intorno a sè, come un bel meccanismo, tutta la squadra: Schiavoni giocava infatti alle spalle di Bassi funzionando da uomo libero, sempre sicuro e preciso nella posizione, Migliavacca giocava da mediano con funzioni di copertura. Domenica contro la Pro Patria vedemmo invece Schiavoni giocare davanti a Bassi e quindi costretto sovente ad avanzare, palla al piede, e poi dover impostare il gioco con passaggi che mettevano in movimento tutta la prima linea. Naturalmente per Schiavoni non è la stessa cosa: egli non ha il ritmo e la visione di gioco per fare altrettanto bene quanto fa come uomo libero. In parte il discorso vale anche per Migliavacca che domenica dovette svolgere spesso manovre che ci ricordavano il suo gioco da mezz’ala certamente inferiore per rendimento ed abilità a quello di mediano chiuso ai margini della nostra area di rigore. Soncini non è sicuramente una mezz’ala: e pertanto fino a quando dovrà portare il numero 10 sulle spalle giocando però da mediano sinistro, potrà cavarsela egregiamente, quando invece, come domenica, deve fare anche la mezz’ala di manovra inserendosi continuamente nel gioco della prima linea, allora la sua prestazione diventa confusa, imprecisa e disordinata. Purtroppo Soncini domenica ha anche incappato in una giornata eccezionalmente nera, così che il suo rendimento è stato assolutamente insufficiente. Altro giocatore che è mancato del tutto all'attesa è stato il giovane e promettente Vanara. Forse le non perfette condizioni fisiche (durante l’intervallo lo vedemmo disteso e pallidissimo) o l’emozione della settimana coverciana gli hanno giocato un brutto tiro. Alle manovre di attacco è venuto così a mancare uno degli uomini più importanti e tutti ne hanno risentito a cominciare da Rizzo che dopo un brillante inizio ha finito col disputare un secondo tempo molto al disotto delle sue possibilità. Pervenuto con rapidi scambi a sferrare un potente tiro dalla sinistra che avrebbe potuto portarci in vantaggio, Rizzo è andato, man mano calando fino a girare sovente a vuoto. Non vogliamo peccare d’ottimismo però se affermiamo che la mediocre partita di Rizzo non ci preoccupa eccessivamente. Il ragazzo ha ottime doti ed è una mezzala dal piglio sicuro e dalle idee chiare oltre che dalla pronta intuizione. Riscatterà certo ed in breve tempo l’oscura partita di domenica. Il problema delle ali Perdura, almeno ancora per domenica la indisponibilità di Bettini, tanto che all'ultimo momento Rava decise di sostituirlo con Vitali il nostro giocatore più tecnico e più discusso. L’annata di Vitali non è quella del passato campionato: la sua carriera di giocatore è irta di difficoltà e di dubbi. Domenica egli, dopo un primo tempo incerto ed inconcludente, giocò all'ala destra e fornì alcuni spunti nei quali dimostrò di essere sempre giocatore tecnico e di riguardo. Ma le condizioni fisiche non hanno retto ed i problemi sono rimasti sempre quelli del la vigilia Vitali non può affrontare tiare di combattimento fuori rasa ed è ancora insufficiente nelle gare casalinghe: la classe non basta, occorre qualcosa di più che egli invano chiede al suo fisico. Noi personalmente avremmo visto impegnato ancora il giovane Sala dal rendimento incerto fin che si vuole ma certamente combattente autentico e galvanizzatore di tutto il gioco di squadra. Il problema delle ali rimane aperto con tutta la sua incertezza: Oldani che questo anno avrebbe dovuto costituire una fonte di gioco con l’indiscutibile classe che possiede conduce una vita incontrollabile e non offre sufficiente garanzia per gli incontri che dovrebbe disputare. L’Alessandria non ha altre ali a disposizione per cui il problema si restringe a due soli giocatori: Vanara e Bettini, mentre Vitali è solo un ripiego portandolo la sua natura a giocare al centro nel ruolo di mezzala che le sue condizioni non gli consentono però di ricoprire. La maglia numero 10 è perciò in ballottaggio fra Soncini, Sala e Canton, unici probabili per le prossime partite. Domani si parte per San Benedetto Questi discorsi ci portano lontano e ci fanno anticipare quanto dovremmo dire a proposito dell’incontro da disputare a S. Benedetto del Tronto domenica. Andiamo ad affrontare l’ultima in classifica, la squadra meno dotata del momento. Possiamo sperare? In riva al mare, sotto le verdi palme del tiepido clima dell’Adriatico, soffriremo insieme ai nostri ragazzi, nella certezza d’un buon risultato. Per quanto abbiamo detto prima, la partita di S. Benedetto dovrebbe costituire l’ideale per noi, gioco difensivo e puntate in contropiede con l’autorità che viene da una personalità di gran lunga superiore alla nostra classifica. I grigi sono duramente impegnati nella partita di S. Benedetto: o segnare qualche punto e riguadagnare il terreno perduto o perdere e lottare in mezzo alla bolgia in cui ci si dibatte per la salvezza. Confidiamo nell'orgoglio dei nostri ragazzi e nella tradizione della nostra squadra che ha ancora un nome ed una personalità. Non si deve, non si può perdere! In riva all'Adriatico soffriremo per tutti i tifosi grigi, garantendo che si farà tutto il possibile per un risultato commovente, frutto d’impegno e d’orgoglio. (Il Piccolo, 13/01/1962, Barbagrigia) Vana pressione dei «grigi» al Moccagatta UN GIUSTO PAREGGIO (0 a 0) TRA ALESSANDRIA E PRO PATRIA I piemontesi sono parsi in cattiva giornata all'attacco, dove si è distinto il solo Rizzo - Fra i migliori Bassi e Sperati, due giovani in costante progresso - Salda la difesa blucerchiata Zero a zero tra Alessandria e Pro Patria, un risultato semplice e sincero che non lascia strascichi né polemiche. Grigi e biancoblù avevano schieramenti pressoché identici, diverse erano invece le intenzioni. I piemontesi cercavano la vittoria piena, i lombardi si sarebbero accontentati di non perdere. Hanno avuto ragione i secondi, cui d'altro canto è stato abbastanza facile tener fede al programma prefisso dato che nella opposta parte del fronte non tutto è andato come si sperava L'Alessandria, per superare lo scoglio costituito dalla attenta tattica blucerchiata, avrebbe dovuto poter contare al cento per cento sull'efficace contributo di tutti e quattro gli attaccanti veri di cui era composta la sua prima linea (Soncini, numero 10, fungeva praticamente da mediano). Invece solo Rizzo ha girato al massimo, con a fianco Cappellaro all'ottanta per cento. Vitali, per causa ormai del tutto naturali (mancanza di scatto, riflessi un po' appannati, timore di qualche entrata troppo robusta) ha invece reso solamente a metà ed il giovane Vanara ha smarrito la fresca vena con cui si era meritata la convocazione per la nazionale. Di fronte al solido assetto difensivo dei bustesi è quindi andata a rotoli l'offensiva generosa e quasi continua dei grigi. Intendiamoci, qualche azione da tramutare in goal i piemontesi l'hanno brillantemente preparata: l'attimo favorevole e fortunato per infilare il pallone nella rete avversaria, tutto qui. La Pro Patria, d'altro canto, è una squadra di tutto rispetto, una compagine che ha battuto la Lazio, che ha costretto al pareggio il Genoa (e per i rossoblu è stata una faticaccia) e che ha colto in trasferta tre vittorie e due pareggi, oltre a quello di ieri. Di lodevole, nella prova dei piemontesi, v'è da rilevare il sempre più razionale assetto della retroguardia ed una certa insistenza nel cercare il gioco, nell'intessere trame e nel tentare azioni tecnicamente pregevoli. Sono tutti fattori ampiamente positivi, che alla resa del conti dovrebbero pesare a favore dell'Alessandria. Ieri, oltre alla ormai abituale meritevolissima esibizione del piccolo centromedlano Bassi, è venuto in luce il giovane terzino Sperati, che sta egregiamente sostituendo Melideo. Il ragazzo, forte e coraggioso nello scontro diretto, è anche diligente nel tentare di costruire e sovente dal suo piede sono partiti preziosi passaggi per i compagni più avanzati. Sole contro la Pro Patria all'inizio. I grigi hanno Bassi su Muzzio e Schiavoni a dar man forte al centrosostegno. Nella ripresa Schiavoni graviterà volentieri in avanti, a sostegno della manovra d'attacco. E Muzzio non avrà certo maggiore libertà. La Pro Patria tiene Signorelli a diretto contatto con Cappellani e copre il proprio centrosostegno con il laterale Rimoldi. Al 3' una lunga azione alessandrina si risolve in un cross di Rizzo che Cappellaro gira pronto a bersaglio: Della Vedova è In qualche modo sulla traettoria e devia in angolo. Sul tiro dalla bandierina, Glacomazzi al volo impegna il portiere bustese. Tira mala Cappellaro al 15', caricato di fianco, dopo un bel colpo di testa di Muzzio che costringe Notarnicola ad un pronto balzo. La Pro Patria si fa pericolosa dopo la mezz'ora ed al 34' Notarnicola deve stendersi quant'è lungo per mettere in angolo, a palme aperte, un secco tiro di punizione di Meraviglia. Al 40' l'unico spunto brillante di Vanara. Migliavacca batte un calcio di punizione e Vanara, dal limite, scaglia verso Della Vedova, gettandosi in mezza rovesciata, una saetta che il portiere lombardo para a fatica. Nella ripresa, tutta punteggiata dagli interventi risolutivi di Bassi e dagli spunti continui di Rizzo, l'Alessandria tiene banco quasi senza interruzione. E' però pressione vana, anche se obbliga ad un duro lavoro la retroguardia della Pro Patria. Al 6' Cappellaro tira acrobaticamente a rete, ma Della Vedova blocca; identico esito ha due minuti dopo un pallone di Rizzo. I biancoblù sono in offensiva dal 12' al 20': ottengono due calci d'angolo ed impegnano una sola volta Notarnicola. Riprendono le azioni grigie ed al 24' un bellissimo colpo di testa di Migllavacca, su corner tirato da Rizzo, sorvola di poco la traversa. Al 28' sembra che l'Alessandria stia per passare: lancio dì Vanara a Rizzo il cui scatto a rete è però preceduto di una frazione di secondo dall'intervento in extremis di Rimoldi. Ancora una vana azione Migliavacca-Soncini-Vitali da una parte ed un angolo ben bloccato da Notarnicola sull'altro versante. Poi la fine. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) Recupero: Modena-Simmenthal Monza 1-3 RISULTATI: Alessandria-Pro Patria 0-0 Bari-Catanzaro 4-2 Cosenza-Modena 0-2 partita terminata sul punteggio di 2-1; risultato a tavolino per lancio di oggetti in campo Genoa-Sambenedettese 4-2 Lucchese-Corno 2-0 Messina-Brescia 2-2 Napoli-Verona 0-0 Parma-Novara 2-3 Prato-Lazio 0-0 S. Monza-Reggiana 1-0 CLASSIFICA: Genoa. 26; Lazio, Modena, 21; Verona, Prato, 19; Pro Patria, Messina, Parma, 18; Brescia, Simm. Monza, Lucchese 17; Reggiana, Catanzaro e Napoli 16; Alessandria 15; Novara, Cosenza, 13; Como 12; Bari, Sambenedettese 11 Penalizzato 6 punti MARCATORI 10 gol: Firmani (Genoa) 9 gol: Ciccolo (Messina) 8 gol: Cappellaro (Alessandria), Rambone (Catanzaro) 7 gol: Mentani (Novara), Morrone (Lazio), Muzzio (Pro Patria) 6 gol: Bean (Genoa), Catalano (Bari), Corelli (Napoli), Greatti (Reggiana), Macor (Sambenedettese), Pagliari (Modena) 5 gol: Bonacchi (Bari), Campanini (Prato), Gratton E. (Lucchese), Recagno (Brescia), Volpi C. (Reggiana) Il punto sul campionato E' salito a cinque punti il vantaggio del Genoa, grazie al successo ottenuto contro la Sambenedettese: grande mattatore del match è stato Firmani autore di tre reti. Con un eccellente prestazione il Novara ha espugnato il Tardini di Parma: l'undici di Facchini ha raccolto i due punti in palio legittimando la vittoria con una condotta di gara accorta, avveduta e spigliata. Con la vittoria maturata contro il Catanzaro, il Bari non è più solo in coda alla classifica, ora i pugliesi sono a pari con la Sambenedettese. Il Cosenza, sul campo ha avuto ragione del Modena, ma sul risultato di parità, dato che il direttore di gara è stato colpito da un sasso in seguito a una decisione non gradita dal pubblico: questo fatto ha provocato la vittoria, a tavolino, del Modena.