Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
14-01-1962 - Giornata: 18 - San Benedetto del Tronto - Aldo e Dino Ballarin


Sambenedettese US - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 15. Nicchi [Sa] , 83. Ruffinoni [Sa] 71. Migliavacca G.[A]

Alessandria US Notarnicola Sergio, Melideo Rocco, Sperati Domenico, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vanara Elio, Rizzo Francesco (1943), Cappellaro Renzo, Soncini Antonio, Vitali Alessandro All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
SAMBENEDETTESE US: Sattolo, Volpi, Ruffinoni, Garbuglia, Capucci, Valentinuzzi, Merlo, Nicchi, Macor, Buratti, Rumignani. All.: Eliani Alberto.

Arbitro: Varazzani Priamo (Parma)
Note
Alessandria in dieci uomini dal 35. per infortunio a Vanara. Inizio gara ore 14,30

Commento
HA DECISO UN TERZINO Era una partita attesa con ansia per diverse ragioni che si basavano e convergevano sulla principale: vincere per non retrocedere. Altri motivi d’interesse potevano ricercarsi sulla lunga assenza della squadra dal proprio campo e sul migliorato stato di forma dell’ultimo incontro casalingo. L’aspettativa non è andata del tutto delusa e gli sportivi in buon numero sono usciti soddisfatti dal campo con la accresciuta speranza nel proprio complesso, ormai sulla via giusta che conduce alla salvezza. Però non è stata una soddisfazione generale, soprattutto perché la Sambenedettese non ha mantenuto il predominio del primo tempo e si è lasciato raggiungere nella ripresa rischiando di dividere la posta e poi non in tutti v’è stato quell’agonismo abituale. Molti coefficienti sono intervenuti nella seconda parte della gara che hanno per così dire fermato lo slancio e la manovra iniziali dei marchigiani; primi fra tutti alcuni incidenti capitati a Nicchi e Rumignani che hanno tenuto il campo nella ripresa zoppicanti, e l’acutizzarsi del dolore al braccio di Buratti in giornata poco felice. E’ vero però che i sambenedettesi giocavano contro dieci uomini perché Vanara, uscito al 35’ del primo tempo, non riappariva più in campo per incidente, ma questa superiorità numerica è stata praticamente fittizia. Essa non ha giovato agli uomini di Eliani, ma ha invece riacceso l’agonismo negli ospiti che per venti minuti hanno tenuto le redini del gioco fino a quando, cioè, giungeva la rete del pareggio con un tocco elegante ed astuto di Migliavacca sotto porta su una sfera indirizzatagli dal limite, in seguito a punizione. La Sambenedettese aveva cominciato bene: si era distesa nei primi minuti per saggiare la difesa ospite e constatato che l’ostacolo non era tanto insuperabile soprattutto per l’assenza di Giacomazzi, indisposto, seguiva nel suo a fondo realizzando al 15’ con Nicchi una rete di difficile marcatura. Era stata battuta una punizione dal limite: Merlo, incaricato del tiro, faceva spiovere la palla sulla sinistra di Notarnicola: la mezz’ala appostata intercettava sul rimbalzo e con una mezza rovesciata alzava si una spanna l’ostacolo costituito da un difensore e sorprendeva il portiere semicoperto. I marchigiani hanno quindi continuato il loro giuoco quasi costringendo gli ospiti a conservare la loro tattica iniziale che vedeva Rizzo e particolarmente Soncini in zona arretrata. Tale superiorità territoriale seguitava nei primi dieci minuti della ripresa; dopodiché c’è stato un rilassamento quasi generale del quale approfittavano, gli ospiti per riportarsi in parità. I marchigiani allora sospinti dall’incitamento del pubblico insoddisfatto, reagivano costringendo i piemontesi in area nella quasi totalità: i soli Cappellaro e Vitali agivano in contropiede. Le sfere indirizzate a rete trovavano spesso la prontezza neutralizzatrice di Notarnicola che banalmente al 37’ si lasciava sfuggire il pallone indirizzatogli da Valentinuzzi: sulla sfera galeotta e solinga si precipitava niente di meno che Ruffinoni – passato a dar man forte all’attacco – e con facilità riportava la propria squadra in vantaggio. (Corriere dello Sport – Tonino Pandolfi) In uno scontro con Ruffinoni ha riportato la sospetta frattura di una gamba GRAVE INFORTUNIO AL GIOVANE VANARA in Sambenedettese-Alessandria: 2 a 1 Non è stata una vittoria facile quella ottenuta ieri dalla Sambenedettese sull'Alessandria. In vantaggio, di una rete, con un nomo in più a causa dell'uscita dal campo di Vanara, sembrava certo ai marchigiani di poter condurre in porto un facile incontro. Forse è stato proprio questo peccato di eccessivo ottimismo che ha fruttato agli ospiti la rete del pareggio dopo che Nicchi aveva incredibilmente mancato un goal già fatto. Il provvidenziale « tocco » di Ruffinoni, che già in precedenza si era reso protagonista di pericolose incursioni in area ospite ha fugato - a sette minuti dal termine - l'incubo del pareggio in un incontro che la Sambenedettese avrebbe potuto vincere con maggior facilità, La Sambenedettese ha disputato un primo tempo più che discreto, nel corso del quale avrebbe potuto mettere a segno qualche altra rete, poi è calata incredibilmente nella ripresa, forse perché non si attendeva una cosi decisa offensiva degli ospiti. Gli alessandrini hanno effettuato il solito gioco prudente che è ormai consuetudine nelle compagini in trasferta. Fra i migliori i due laterali, specie Migliavacca, mentre tutto il gioco offensivo si è accentrato sull'atletico e pericoloso centravanti Cappellaro, egregiamente coadiuvato da Vanara finché è rimasto in campo. Poi, al 36', il ragazzo alessandrino, in uno scontro con Ruffinoni, ha riportato un violento colpo alla gamba destra, con sospetta frattura del perone. La cronaca, Al 15', a coronamento di un periodo di costante pressione i marchigiani vanno in vantaggio. Fallo di Sperati sa Rumignani fuori dell'area. La punizione, battuta da Merlo, è raccolta da Nicchi che si libera di un avversario e da posizione difficilissima saetta in rete. Insiste la Sambenedettese ma senza pericolosità, sino al 21' quando ancora Nicchi insidia la rete di Notarnicola. Nella ripresa si registra subito un inizio veemente degli ospiti ed al 6' brivido per la rete di Sattolo; centro di Soncini, incontro al quale si fa il portiere marchigiano che però scivola: Cappellaro colpisce però male la sfera e fallisce la girata, a porta vuota. E' il momento buono del grigi, che pervengono al successo al 26': fallo di Garbuglia su Cappellaro, quasi al limite dell'area di rigore; punizione battuta da Vitali, errato piazzamento della difesa, fulmineo ed irresistibile scatto di Migliavacca che, di testa, batte senza scampo Sattolo. La Sambenedettese si riporta all'attacco e al 38', dopo un lungo assedio alla rete di Notarnicola, segna il punto della vittoria: Valentinuzzi, dal limite, saetta fortissimo a rete, Notarnicola para ma non trattiene e Ruffinoni, che già in precedenza si era distinto come uno dei più... pericolosi attaccanti, scatta, raccoglie la sfera e mette a segno. (Stampa Sera - C.B.M.) LA MALASORTE CONTINUA AD ACCANIRSI CONTRO L’ALESSANDRIA SCONFITTA A S. BENEDETTO DA UNA PAPERA DI NOTARNICOLA Un’altra amarezza viene ad aggiungersi alla collana dei nostri insuccessi: domenica al termine della partita sull’arido campo di San Benedetto i nostri giocatori si guardavano l’un l’altro sbigottiti e quasi increduli di dover rientrare negli spogliatoi sconfitti dopo una battaglia tanto ardentemente combattuta. Possiamo infatti affermare, noi che avemmo la ventura di assistere all’incontro, che la gara condotta dai nostri ragazzi è stata, per fare un confronto, come i primi venti minuti giocati in casa contro il Modena o come la partita disputata a Napoli alla vigilia di Natale. Specie nel secondo tempo, la nostra squadra ridotta a 10 uomini ha dominato costantemente chiudendo gli avversari nella loro area, con un gioco rapido e penetrante che l’aveva portato ad un magnifico pareggio realizzato da Migliavacca. Vedremo subito dopo per qual motivo la gara è stata perduta: certo non per mancanza di spirito agonistico o per insufficienza atletica. E’ facile obbiettare che tutto ciò non serve a nulla ma che la realtà è quella dei 15 punti sui quali siamo fermi, sull'orlo di una lotta per la retrocessione che potrebbe preannunciarsi veramente drammatica. Le prossime partite costituiranno quindi la svolta che segnerà il destino di questo nostro sfortunato campionato. Non ci rimane altro che augurarci che venga fatto tutto il possibile per superare questo momento negativo e per riprendere la giusta via. Una sconfitta che sa di beffa. Mentre la nostra squadra era protesa all’attacco, decisa non soltanto a difendere il pareggio conquistato, ma anche a tentare la strada della vittoria, a sei minuti dalla fine è venuta la rete della sconfitta che ha suonato come beffa per tutti. Già da venti minuti e più, su di un calcio di punizione battuto dalla sinistra da Vitali, Migliavacca, con la stessa azione da lui personalmente compiuta tre anni or sono in casa contro la Fiorentina, balzava sul pallone che spioveva in area e colpendolo di testa violentemente, lo scaraventava in rete con un colpo improvviso che lasciava tutti di stucco. La Sambenedettese aveva tentato di reagire con azioni sporadiche e poco pericolose: non avevamo ancora visto una azione che veramente potesse far temere qualche guaio per la nostra rete, per cui attendevamo con una certa tranquillità il termine della partita. Improvvisamente dai limiti dell’area partì un tiro rasoterra dritto verso il centro della nostra porta contro il quale si mosse il portiere piazzatissimo. Nessun brivido per noi che vedemmo Notarnicola buttarsi in avanti per bloccare il pallone che gli andava, come suol dirsi, « in bocca ». Purtroppo l’uscita del portiere fu infelice: la palla gli rimbalzò sul petto e poi sul viso e tornò indietro verso l’accorrente avversario che si trovòun regalo inaspettato: la porta vuota ed il portiere disteso a terra. Facile fu collocare il pallone in rete. Ancora una volta un banale errore della difesa ed in particolare del portiere ci è costato la sconfitta. Tutte le discussioni e le polemiche che sono state fatte in questi ultimi tempi circa la preparazione della squadra, e la impostazione del suo gioco o la tenuta della stessa, discussioni alle quali non abbiamo mai voluto prendere parte perché ci parevano inutili, ancora una volta si sono dimostrate tali. Solo chi non ha seguito costantemente come noi le gare disputate dall’Alessandria può aver avuto simili dubbi o aver creduto in deficienze che in realtà non esistono. Specie nelle partite esterne, nelle quali come già dicevamo la settimana scorsa, la nostra squadra deve difendersi attaccando solo in contropiede, abbiamo sempre visto tutti gli uomini all’altezza del loro compito e dotati di ottima tenuta. Le sconfitte di solito vengono per fatti banali che nulla hanno a che vedere con più ampi problemi che non esistono. Le nostre disgrazie. Le amarezze non giungono mai da sole: già prima della sconfitta ne avevamo provata una molto più grave: l’infortunio del nostro Vanara. Il ragazzo è stato colpito duramente mentre tentava di scartare l’avversario, e diremo anche con una certa cattiveria. Trasportato dolorante all’Ospedale, è stato rispedito a casa con la diagnosi di una sospetta frattura che poi si è tramutata in grave distorsione. Non sappiamo quali cure il giocatore dovrà sopportare e per quanto tempo sarà lontano dai campi di gioco. Certo è che al dolore di vedere questa giovane promessa che stava attraversando un periodo veramente felice della sua carriera, fermato da un incidente pericoloso anche per la sua integrità di calciatore, si aggiunge quello di dover rinunciare ad una delle pedine più sicure per l’efficienza del nostro attacco. E poiché di uomini l’Alessandria non abbonda certamente, il danno è veramente incalcolabile; intanto un altro uomo, che avrebbe dovuto costituire uno degli elementi più sicuri della squadra, e parliamo di Bettini, ha scelto proprio questo momento per dimostrare con la sua indisciplina e scarso senso del dovere, che anche su di lui non si può contare. La Società ha adottato il provvedimento molto grave di sospenderlo per quindici giorni da ogni attività; ma tutto ciò era indispensabile, per offrire al giocatore l’ultima possibilità di riprendersi e dì dimostrare che il buon senso può prevalere sulle facili distrazioni giovanili. E così, nel volgere di poche settimane l’Alessandria è rimasta senza ali. Continua a persistere la indisponibilità di De Angelis che rende sempre più problematico il numero di uomini a disposizione per la prima linea, mentre anche Marmo, afflitto da disturbi vari, ha dovuto pressoché sospendere la sua attività sportiva. Tralasciamo di elencare le altre indisponibilità di minor conto per non affliggere il lettore con considerazioni soltanto meste, ma riteniamo doveroso ricordare tali fatti perché appaia nella sua interezza la difficoltà in cui si deve dibattere la Società e soprattutto l’allenatore. Le note positive. Per fortuna esiste anche la cosiddetta legge del compenso e così domenica scorsa abbiamo ritrovato un bravo Vitali, volenteroso, sempre in movimento e, ciò che più conta, con idee molto chiare. Già nel secondo tempo, nella partita casalinga con il Pro Patria, il nostro tecnico Vitali aveva avuto buoni spunti dimostrando di essere in ripresa, ma domenica scorsa gli abbiamo visto disputare la miglior partita esterna del presente campionato. Tutti sanno quanto sia importante il suo apporto allorché egli abbandona l’abulia: su di lui ora devono puntarsi molte speranze. Ottimo pure è stato il rientro di Melideo al quale il riposo concesso dopo la botta subita a Napoli ha sicuramente giovato. Abbiamo visto il Melideo dello scorso campionato, preciso ed attento, meno ingenuo e soprattutto meno preoccupato. Accanto a lui il nostro Sperati ha sfoderato numeri da gran combattente dimostrando una sicurezza da veterano .Tutto questo ci consola perché sappiamo che la squadra può disporre di un terzino valido e scattante in grado di rimpiazzare capitan Giacomazzi quando o per stanchezza o per qualche dolore, si rende inservibile, come nell'attuale momento. La mediana ha giocato ancora una volta in modo egregio: fra tutti si è distinto Migliavacca, ma vogliamo segnalare anche una più spiccata attitudine dimostrata da Schiavoni in fase offensiva. Questo serio ed onesto giocatore sta mantenendo quindi dal primo giorno di campionato ad oggi tutte le promesse e le speranze che erano state riposte in lui. In prima linea abbiamo visto un Rizzo migliorato rispetto alla prestazione della domenica prima in casa, anche se la sua tenuta, specie nel secondo tempo, è ancora un poco scarsa. Nulla da dire per Cappellaro il quale si dimostra sempre buon combattente anche se sovente è costretto a lottare attorniato da due o tre avversari. Questa in sintesi la partita di domenica scorsa: possiamo aggiungere che la prima rete subita nel primo tempo è nata da un fallo assegnato contro Bassi che era invece stato vittima di una violenta spinta. L’uscita di Notarnicola su conseguente calcio di punizione non ci parve ortodossa, ma in verità egli fu forse tratto in inganno dall’intervento che un attimo prima aveva fatto Soncini sull’avversario. (Il Piccolo, 20 gennaio 1962 - Barbagrigia) RECUPERI: Modena – Simmenthal Monza 1-3 RISULTATI: Catanzaro – Simmenthal Monza 2-1 Como – Parma 1-1 Cosenza – Brescia 0-0 Lazio – Verona 1-1 Messina – Pro Patria 0-0 Modena – Lucchese 4-0 Napoli – Prato 2-1 Novara – Bari 3-1 Reggiana – Genoa 1-2 CLASSIFICA: Genoa p. 28, Modena 23, Lazio 22, Verona 20, Messina, Pro Patria, Parma, Prato 19, Brescia, Catanzaro, Napoli 18, Lucchese, Simmenthal Monza 17, Reggiana 16, Novara, Alessandria 15, Cosenza 14, Sambenedettese, Como 13, Bari (-10) 11. Bari 10 p. di penalizzazione MARCATORI: 11 reti: Firmani (Genoa), 9 reti: Cappellaro (Alessandria), Rambone (Catanzaro), Ciccolo (Messina), 8 reti: Morrone (Lazio), 7 reti: Bean (Genoa), Mentani (Novara), Muzzio (Pro Patria). Il punto sul campionato Soltanto il Genoa continua a mantenere un ritmo costante in questo strano campionato. Anche ieri si è portato a casa due preziosi punti sa Reggio, dove ha vinto con una superiorità che il risultato finale mal rispecchia. Alle sue spalle, invece, continua la bagarre. La Lazio ancora una volta ha dovuto cedere un punto sul suo terreno, beneficiario questa volta il Verona, confermando di trovarsi a disagio nei confronti casalinghi. Di questo passo falso ne ha approfittato il Modena che seppellendo sotto una valanga di gol la Lucchese, si è insediato solitario al secondo posto. Il Napoli con il successo di misura ottenuto a spese del Prato ha scalato diverse posizioni in classifica. Per il Cosenza, invece, continua ancora la lotto contro la sfortuna, che questa volta ha frenato le sue intenzioni di riscossa colpendo il portiere Amati, che ha giocato più di un tempo in condizioni menomate, e poi Novali, espulso per un fall odi reazione. Nel settore retrocessione è da segnalare lo scivolone del Bari a Novara, cosa questa che ha fatto perdere ai pugliesi il contatto con le compagne di sventura, dopo aver tanto faticato per raggiungerle. La Samb infatti ha colto un sudato ma meritato successo fra lem ura amiche, mentre il Como ha pareggiato contro il Parma. Il Catanzaro con un sacrosanto rigore realizzato da Rambone ha invece colto un significativo successo contro il Simmenthal, sfruttando così completamente la prima delle quattro partite interne che i lcalendario gli riserva. Il Messina, invece, ha trovato disco rosso davanti alla porta di Della Vedova. (Corriere dello Sport)