Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
11-02-1962 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Novara AC 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 12. Bettini S.[A], 78. Rizzo F.[A]

Alessandria US Notarnicola Sergio, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Oldani (II) Tullio, Rizzo Francesco (1943), Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
NOVARA AC: Lena, Miazza, Soldo, Testa, Udovicich, Baira, Micheletti, Zeno, Montenovo, Fumagalli, Moschino. All.: Facchini Carlo

Arbitro: Rancher Marcello (Roma)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
LA BELLA VITTORIA SUL NOVARA E LA TRASFERTA DI DOMANI A BRESCIA Se l’Alessandria possedesse continuità di rendimento, si potrebbe sperare in un risultato utile anche sul campo delle «rondinelle» Se non avessimo timore di venire subito sm entiti, così come ci è accaduto dopo la partita interna con la Lucchese, diremmo che rin contro con il Novara ci ha nuovam ente fatti riconciliare con i nostri ragazzi. Anche questa terza partita casalinga si è chiusa con un netto risultato positivo di due a zero conferm ando che la nostra squadra possiede una certa levatura tecnica ed un discreto gioco. La classifica ci vede a 21 punti, in una zona di sicurezza e quindi ci riporta in una atm osfera di maggior serenità che ci fa prevedere un più tranquillo avvenire. Il Novara per la verità era sceso ad Alessandria animato da non celati propositi di successo : quelle sette partite positive consecutive Tavevano convinto di valere molto di più di quanto non paresse, ed anche noi, soggiogati dalle cronache di tanti quotidiani ci eravamo form ata la impressione che la squadra avesse m utato volto e che non fosse più quella che con una certa facilità avevamo battuta a casa sua nel girone di andata. Ad essere sinceri dobbiamo invece affermare che la squadra novarese non ci ha per nulla im pressionati tanto che possiamo classificarla fra le meno pericolose ed aggressive che ad oggi siano venute al Moccagatta. Pensiamo che fra la nostra e quella compagine esista una differenza di tecnica assai notevole per la quale la classifica non è certo sincera : e tale differenza non è venuta fuori soltanto per le reti che sono state segnate, ma per il gioco stesso, le idee, la impostazione, che balzano evidenti all'occhio dell'osservatore. Forse la nostra squadra m erita una classifica più bella e più generosa che non quella attuale: ma il campionato è lungo e serve appunto a ridim ensionare tutti i valori. Se i nostri ragazzi sapranno m antenere un ritm o ed una impronta di gioco come quello che hanno m ostrato nelle tre ultime partite casalinghe, riusciamo a trovare in classifica una soddisfacente posizione che ne esalti anche i meriti. Il ritorno di Sala, il migliore Non possono le nostre note settim anali non iniziare ii solito rapido esame della prestazione dei vari giocatori, senza accennare al fatto più im portante che ha innegaburnente m utato il volto della nostra squadra. Ci riferiam o al ritorno del giovane Sala. Dopo i vari tentativi che Rava aveva operato con l'intento di rilanciare Soncini nel ruolo di mezz'ala, ma in realtà in quello più autentico per lui di mediano d ’attacco, aveva dovuto desistere da tale esperienza protratta per alcune settim ane perchè Soncini aveva finito, dopo alterne vicende, di deludere. La disgraziata partita di Como giocata più male che bene da tutti, aveva definitivamente messo in evidenza le scarse attitudini del ragazzo a coprire un ruolo per lui inadatto. Era necessario rivolgersi altrove: il Sala scalpitava nei rincalzi, qualche sua buona prestazione in partite precedenti, aveva suscitato polemiche sulla sua esclusione, alle quali molti giornalisti avevano partecipato. Noi ci eravamo lim itati in una sola occasione ad afferm are che avremmo preferito vedere Sala in squadra, abbandonando poi la questione perchè non ci parve opportuno discutere la decisione dell'allenatore. Oggi però dobbiamo unirci al coro generale per salutare il ritorno di Sala in squadra come fatto non solo positivo, ma essenziale. Egli è stato giustamente il migliore di tutti i 22 atleti in campo: la sua partita è stata veramente bella e preziosa per quella particolare mobilità che lo ha portato per tutto il campo, infaticabile e m aturo nella sua concezione di gioco, pugnace sempre ed irriducibile, prezioso nel lavoro di interdizione, limpido in quello di attacco. La squadra, sospinta dalla sua incessante vena, ci è parsa come trasform ata. Bisognerà insistere su questo prezioso ragazzo che, fino a quando sarà sostenuto da una così forte carica nervosa, potrà costituire la più valida colonna del gioco a centro campo. Quanto a lui abbiamo rivisto con vera gioia un altro ritorno importante: quello di Bettini il quale ci ha dim ostrato di essersi ripreso e di volere finalmente ben figurare. Il reparto sinistro si è quindi presentato al pubblico interam ente trasform ato, p i ù 'a freno nelle idee, più sobrio nel rendimento. Se Bettini m anterrà le promesse, potrà ancora fornirci le più belle soddisfazioni. Cappellaro è stanco Purtroppo non tutte le note sono liete e positive: il generoso Cappellaro, che da qualche settim ana stava denunciando un sensibile calo di forma, malgrado abbia continuato a segnare fino a portarsi ad undici reti realizzate, domenica ci ha dato la netta impressione di essere stanco. Il ragazzo sta giocando dall'inizio un grande campionato, uno dei più belli della sua carriera, tanto che è stato convocato aH'allenamento della nazionale; ma quella sua tenacia, quel prodigarsi senza risparm io di energie non potevano non legarlo fino a privarlo di quel magnifico scatto e di quella freddezza nel tiro che erano le sue più tangibili caratteristiche. Pensiamo che un turno di riposo sarebbe assai salutare per lui: pochi giorni nei quali egli possa finalmente distendere i suoi nervi, sarebbero sicuram ente sufficienti a rim etterlo in sesto. Abbiamo visto come il riposo sia stato salutare a uomini come Melideo, come Giacomazzi, come Vitali, e così potrebbe essere anche per il nostro bravo centravanti. Al suo fianco Rizzo ha giocato una buona partita anche se alle cose belle che sa fare, alterna a volte cose ingenue od eccessivamente personali che gli perdoniamo volentieri in considerazione della sua giovane età. Oldani ci è piaciuto a tratti, anche se ha giocato meglio che a Como. Vorremmo però da lui più partecipazione alla lotta viva, più mordente che dovrebbe concretarsi in più frequenti puntate veloci verso la rete, il che costituisce sempre la più rilevante caratteristica del suo bagaglio tecnico. Questa ineffabile difesa La mediana, come avviene ormai da parecchie settim ane, ha svolto un notevole gioco da par suo. Bravi tutti senza classifica di valori. Sulla difesa invece non sappiamo più cosa dire : la elogiammo incondizionatamente nell'ultim o incontro casalingo, ma essa ci deluse a Como, vorremmo nuovamente elogiarla oggi, ma siamo sinceramente preoccupati nel farlo. Questa volta i due terzini sono stati fra i migliori in campo. Positivo soprattutto il ritorno di Giacomazzi nuovamente autoritario e classico, incostante ma quantomeno discreta la prova di Notarnicola. Melideo si è prontam ente ripreso: non ha disputato certam ente la partita maiuscola che gli vedemmo fare contro la Lucchese, ma è stato ugualmente bravo, specie se si tien conto che aveva di fronte quel Moschino che è l’uomo più pericoloso e più classico del Novara. Queste le im pressioni più vive che sono rim aste nella nostra mem oria dopo il tanto atteso derby contro i novaresi. In tribuna il fior fior dei tecnici piemontesi era occorso richiamato dalla curiosità di un incontro che riecheggiava antiche lotte fra le due società dal nome famoso nella storia del calcio. Ma nessuno è rim asto deluso nella sua attesa. L'Alessandria si è imposta per il peso di una maggior tecnica, resistendo anche al momento in cui, nel secondo tempo, il Novara si scatenò in una disperata offensiva dettata da una im pennata di orgoglio. Il risultato è stato ineccepibile, anche perchè sanzionato da due reti che sono sgorgate spontanee da manovre ben precise ed ispirate. Le reti avrebbero potuto essere anche di più sol che qualche nostro uomo fosse stato più pronto o si fosse trovato in momento di maggior vena. Ma non im porta. Ciò che conta è aver vinto nettam ente con l'autorità di chi è più forte. La « leonessa » ci attende Ora si parte per Brescia: andiamo ad affrontare una forte squadra. Ma rincontro non dovrebbe intim orire molto i nostri uomini. Il Brescia è squadra estrosa che in questo campionato ha già assaporato le più belle ed inaspettate vittorie, ma anche le più amare e brucianti sconfitte. Molto dipenderà dalla giornata di vena o meno che i nostri avversari potranno incontrare. La nostra squadra parte comunque ben decisa a far bella figura per fare definitivamente dim enticare la delusione di Como. Partite abuliche come quella non devono ripetersi. Mercoledì i nostri ragazzi si sono recati a Torino ad assistere all'incontro Reai Madrid-Juventus : da allora discutono sulla prestigiosa classe di questo o di quel giocatore madrileno. Il che è servito a galvanizzarli ed a m ostrar loro come l'esempio dei grandi possa sempre costituire un valido incentivo. Nulla sappiamo della formazione che pensiamo debba essere im m utata ad eccezione del probabile rientro di Vitali con l'eventuale turno di riposo per Cappellaro. Almeno un pareggio dovrebbero conquistare, ci sarebbe un altro passo avanti verso quella posizione in classifica più consona al valore della squadra. Come sempre, li seguiremo per vivere immediatamente l ’emozione della gara ed assaporare con loro l’ebbrezza del risultato. Se sarà positivo, significherà che definitivamente è cessato il periodo negativo del nostro campionato perchè, all'alba della imminente primavera, rinascono le forze e si ravvisa l'entusiasm o al colore della abnegazione (Il Piccolo, 17/02/1962, Barbagrigia) L'ALESSANDRIA QUASI CON RABBIA HA NUOVAMENTE BATTUTO IL NOVARA I grigi si sono imposti con l'identico punteggio della gara di andata Annata negativa, per il Novara, nei confronti dell'Alessandria. Come già all'andata anche la gara di ieri tra grigi ed azzurri si è conclusa con un secco, perentorio, 2-0 a favore degli alessandrini. Contrariamente a quanto era accaduto nel mese di ottobre, però, il Novara ha validamente cercato di contrastare la vittoria dei rivali, giocando con grinta, con impegno, tenendo a tratti la scena con azioni minacciose. Solo che l'Alessandria non poteva permettersi 11 lusso di una battuta vuota dopo la gara disputata a Como otto giorni fa. E' così accaduto che ad uno svelto e brioso Novara si sia opposta un'Alessandria formato lusso, con tutti gli uomini in forma, con i rientranti Giacomazzi, Sala e Bettini in evidenza. Fra tutti i grigi in campo, il migliore è stato Sala, ragazzino dalle idee pulite, dal gioco fluido e spontaneo, fresco di energie e molto attento. Dal suoi suggerimenti pressoché continui, dal suo lavoro incessante, sono partite le manovre più belle, gli spunti più vivaci. Ed accanto a lui ha ripreso vita il gioco dell'altro giovane interno, Rizzo, mentre anche Bettini, Oldani e Cappellaro facevano la loro parte con criterio e con puntiglio. Un'Alessandria viva, quella di ieri contro il Novara; una compagine che ha puntato diritto allo scopo e lo ha raggiunto con pieno merito. Il Novara era Ieri privo di Mentani. Lo ha sostituito al centro dell'attacco Montenovo che ha ceduto il sub posto a Fumagalli. Forse appunto Fumagalli (che ha avuto in tutta la contesa due soli spunti notevoli) è stato l'uomo di minor rendimento della squadra di Facchini, lento e svagato nelle vampate offensive che avrebbero richiesto decisione e un pizzico di ardore. Nessun'altro atleta azzurro merita rimproveri. Hanno fatto tutti del loro meglio e non è per cattiva volontà, se hanno dovuto interrompere ieri ad Alessandria la serie favorevole che durava da sette giornate. Di scarsa abilità, impreciso, indeciso e arruffone l'arbitro Rancher. Se non sono successi nella veemenza della lotta episodi spiacevoli, lo si deve unicamente alla correttezza del giocatori in campo, non certo alle decisioni, quasi mai tempestive o esatte, del direttore di gara. L'Alessandria parte a razzo ed inchioda gli azzurri nella loro metà campo. Udoviclch ferma in qualche modo, due volte di seguito, Cappellaro poi al 12' devia in angolo una saetta di Rizzo. Batte il «corner» Sala direttamente verso rete, respinge corto Lena, raccoglie Rizzo che stanga: sulla linea ribatte il mucchio dei giocatori, la sfera capita sul sinistro di Bettini che scarica in porta con rabbia, segnando un goal di vera prepotenza. Accusano lì colpo gli azzurri: al 16' un tiro di Bettini è parato a terra da Lena, tre minuti appresso la stessa ala sinistra, spostata a destra dopo uno scambio con Cappellaro, sfiora la traversa novarese con un altro tiro di potenza eccezionale. La prima vera azione offensiva del Novara (21') viene stroncata da Migliavacca con un fallo su Moschino. Siamo dieci metri fuori area, calcia la punizione Baira, svetta la testa di Fumagalli e Notami cola deve effettuare un gran balzo per deviare la sfera. Riprende la sfuriata dei grigi e per due volte quasi consecutive (al 24' ed al 25') Lena deve tuffarsi sui piedi de gli avanti alessandrini, prima dì Rizzo poi di Sala, per evi tare un nuovo smacco. Al 33' il Novara si scuote e per poco non pareggia. Dopo una rimessa laterale, Baira lancia Fumagalli che si gioca Schiavoni e centra teso: con Notarnicola fuori causa, Montenovo colpisce di testa s manda la sfera a strisciare contro la traversa e poi rimbalzare tra le mani brancolanti dello stupefatto portiere grigio. E' il momento degli azzurri che insistono ma non concludono. Il finire del tempo trova ancora l'Alessandria in fase d'attacco con una azione Rizzo-Cappellaro cui pone rimedio una nuova ardimentosa «uscita» dì Lena. Due minuti dopo la ripresa del gioco, l'Alessandria sfiora il goal. Lancio di Cappellaro a Rizzo, tocco a Bettini proiettato a rete, stangata immediata che Lena devia in angolo incocciandola con le gambe. Subito dopo c'è un gran tiro di punizione di Giacomazzi che sfiora tagliassimo il palo alla destra del portiere azzurro. Il Novara stenta a ritrovarsi ed è sempre la.squadra dì Rava a tenere vivo il gioco. All'8' Lena si produce in una plastica parata volante su cross di Bettini ed un minuto appresso Oldani vede deviato da un piede di Miazza un suo tiro destinato a bersaglio. Verso il quarto d'ora i novaresi (o l'Alessandria sta recuperando energie) riemergono. Dapprima con un tiro a volo dì Montenovo, fuori un metro, poi con una lunga manovra in area grigia che viene risolta da Notarnicola in uscita. Il forcing novarese si conclude praticamente al 26': Miazza avanza oltre la metà campo e serve Moschino il cui lancio perfetto mette in corsa Testa che, al volo, corregge' la traiettoria mandando la palla a sfiorare il montante più lontano da Notarnicola. Altre due manovre novaresi sono bloccate con decisione, prima dell'area, dai difensori alessandrini (tra i quali, come al solito, fa spicco il diligentissimo Bassi) ed arriva al 35' il secondo goal grigio. Palleggio a metà campo di Rizzo, tocco verso Oldani che rimette al centro quasi sul disco del rigore ma «chiuso» da un avversario, non tenta stavolta il suo solito dribbling e sposta la palla verso Rizzo, il cui tiro è secco e preciso. Due a zero, la partita finisce qui. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Alessandria-Novara 2-0 Brescia-Lazio 1-0 Cosenza-Verona 0-1 Genoa-Bari 0-0 Lucchese-S. Monza 1-0 Messina-Reggiana 0-0 Modena-Prato 2-0 Parma-Napoli 0-2 Pro Patria-Catanzaro 0-0 Sambenedettese Como 1-1 CLASSIFICA: Genoa p. 33; Verona, Modena, 27; Lazio, Pro Patria 24; Parma 23; Brescia, Napoli, Messina, Catanzaro, Prato 22; Alessandria, Reggiana, Lucchese 21; S. Monza, Novara 20; Sambenedettese 18; Como 16; Cosenza 15; Bari 14 Penalizzato 6 punti MARCATORI 13 gol: Firmani (Genoa) 10 gol: Cappellaro (Alessandria), Mentani (Novara) 9 gol: Ciccolo (Messina), Rambone (Catanzaro) 8 gol: Bean (Genoa), Greatti (Reggiana), Morrone (Lazio), Pagliari (Modena) 7 gol: Corelli (Napoli), Gratton E. (Lucchese), Macor (Sambenedettese), Muzzio (Pro Patria) 6 gol: Catalano (Bari), Postiglione (Verona) Il punto sul campionato Il Genoa non è riuscito a superare la attenta difesa del Bari, scesa in campo con un arcigno catenaccio: ai padroni di casa è stato annullato un gol. Si è avvicinato il Verona che ha espugnato il campo del Cosenza con il gol di Bertucco. A pari punti dei veronesi il Modena che ha sconfitto il Prato con le marcature di Vetrano e Pagliari. Settanta minuti di pressione non sono serviti al Cosenza per riequilibrare le sorti di una partita compromessa ad undici minuti dall'inizio con uno splendido gol del veronese Bertucco. Il Napoli stava riprendendo quota vincendo a pieno merito contro il Parma: la squadra azzurra ha messo in atto un'attenta tattica difensiva, ha sfruttato con intelligenza il contropiede ed ha finito per prevalere.