Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
04-03-1962 - Giornata: 25 - Modena - Alberto Braglia


Modena FC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Notarnicola Sergio, Sperati Domenico, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vitali Alessandro, Rizzo Francesco (1943), Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
MODENA FC: Colovatti, Barucco, Cuttica, Thermes, Ottani, Giorgis, Leonardi, Tinazzi, Pagliari, Goldoni, Marmiroli. All.: Malagoli Vittorio

Arbitro: Cataldo Domenico (Reggio Calabria)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
PREZIOSO PAREGGIO OTTENUTO A MODENA DAI GRIGI Domani tradizionale confronto tra Genoa e Alessandria Tutto è andato secondo i nostri desideri: avevamo affermato che lo spirito agonistico i nostri ragazzi se lo portavano dietro come una bandiera. Ed infatti se lo sono portato con la convinzione di chi sa di essere armato per qualunque combattimento. Solo la volontà e lo spirito di profondo senso del dovere potevano spingere la nostra squadra a tener duro, a resistere fino allo spasimo in una delle partite più dure e più estenuanti che si potesse combattere fuori casa in questo campionato. Ci possiamo veramente compiacere con i nostri uomini per lo spirito di attaccamento dimostrato per i nostri colori : ma vi è anche qualche cosa di più da osservare: e cioè che ancora una volta abbiamo constatato il buon grado di form a della nostra squadra oltre che la ottima condizione tecnica della compagine: possiamo affermare con sicurezza, ancora una volta, che abbiamo uomini capaci di farsi temere da qualunque avversario ed anche in grado di conquistare il più imprevedibile dei risultati. Avevamo detto che la trasferta di Modena si presentava come la più difficile del campionato: oggi, dopo aver assistito alla partita, possiamo dire che la nostra previsione era esatta, perchè rincontro è stato veramente duro e difficile. Un pareggio conquistato a Modena, su di un terreno infuocato ed in un ambiente ove tutti sono tesi al successo ad oltranza per l'intimo convincimento di una immancabile promozione in Serie A, costituisce un innegabile successo. Ora la nostra posizione in classifica è buona e potrebbe ancora migliorare nel futuro: siamo a stretto contatto con tutte le squadre più qualificate ed in lotta per la promozione. Quel gol di Cappellaro! La squadra ha giocato bene sotto tutti gli aspetti, e possiamo anche aggiungere che nessuno ha demeritato. Il risultato, malgrado il gioco difensivo svolto necessariamente ad oltranza, è anche giusto E' vero che il Modena si è dimostrato sciupone e che ha mancato molte occasioni, ma è altrettanto vero che da parte nostra sono state svolte alcune' azioni in contropiede che hanno provocato più di un brivido nei tifosi locali. Nel primo tempo, dopo una continua pressione avversaria, alla prima manovra di attacco ecco offrirsi di colpo la migliore delle occasioni. Era andato via Vitali sulla sinistra in una di quelle azioni esaltanti che sono caratteristica del suo gioco tutte le volte che Sandrino è in grande giornata. Dribbling da sornione ed improvvida partenza verso l'esterno che lascia di stucco l'avversario: per due volte egli operò tale movimento e seminò sulla sua strada due uomini uno dopo l'altro, cominciando poi a convergere verso la porta. Si mosse il portiere verso di lui: vedendo il pericolo di trovar la strada sbarrata, Vitali centrò verso l'area una palla smorzata a mezza altezza che imbeccò con assoluta precisione lo accorrente Cappellani. Il portiere era ormai fuori causa perchè sbilanciato dalla precedente sua uscita verso Vitali, così che la porta si presentava sguarnita al nostro centravanti. Bastava quindi girare la traiettoria della palla: m a il destino volle che una occasione tanto facile tradisse il pur bravo Cappellani. Egli colpì male la sfera e questa, alzandosi troppo passò sopra la traversa di poco uscendo a fondo campo! Fu un momento da mozzafiato che suonò anche come una doccia fredda per il Modena, il quale non si aspettava di certo che l 'Alessandria con tanta facilità potesse creare la condizione per poter segnare. Le retrovie dei padroni di casa si strinsero e tutti divennero più guardinghi. Ciò malgrado, nel secondo tempo fu Rizzo che riuscì a liberarsi dalla guardia stretta del suo mediano ed a filare verso l'area avversaria. Da circa trenta metri fece partire un tu o che lambì la traversa superiore : un momento di silenzio sul campo e poi si riprese conservando il ricordo di quella paura. Mancavano due minuti al termine: un lancio a Bettini spostato sul centro campo, lo trovò in lotta con il terzino che, unico poteva sbarrargli la via per la rete. Bettini stoppò la palla e poi si lanciò in avanti a tutta velocità: parve per un momento che riuscisse ad evitare la carica del terzino al suo fianco, poi, quando comprese che non avrebbe potuto distanziarlo per farsi spazio, si arrestò e lo aggirò con una contemporanea finta che gli permise di avere la palla sul piede sinistro. Era ancora ad oltre trenta metri dalla porta: improvvisamente partì un tiro alto e sibilante diretto all'incrocio dei pali. Quando la palla stava per entrare in porta, il portiere piazzato, con un balzo lo alzò in corner. Sospiro generale di sollievo: la partita stava esaurendo le sue ultime battute, ma per un soffio ancora una volta avevano sfiorata la vittoria. Come si vede, non si è trattato soltanto di una difesa ad oltranza, un ferreo catenaccio con relativa rinuncia ad ogni possibilità. La nostra squadra si è fatta rispettare con avvedutezza non risparmiando 1 offensiva. Il risultato è stato comunque giusto e soddisfacente. Notarnicola ed i suoi fratelli La nostra difesa ha naturalmente dominato il campo: gli stessi sportivissimi tifosi modenesi hanno riconosciuto che essa ha giocato con ordine, senza affanno e senza mai dover ricorrere al gioco duro per contenere l'avversario. Essa si è mossa sempre con calma e sicurezza come se rispondesse ad un sistema di gioco precostituito, come se tutto fosse stato previsto. E questa è probabilmente la sua forza. Gli uomini ormai si conoscono a memoria, si sono amalgamati bene e rispondono quindi ad un preciso modulo di gioco che è comune a tutti. Giacomazzi e Schiavoni hanno portato un senso di calma e di fiducia che si infonde negli altri come una molla. Domenica Giacomazzi ancora una volta si è fatto applaudire: il gioco di posizione che gli viene da una esperienza ormai unica unito ad una classe particolare, gli ha permesso di risolvere situazioni delicate senza mai venire a sua volta risucchiato in situazioni drammatiche od irrimediabili. Accanto a lui Sperati ha disputato una buona partita prodigandosi fino all'esaurimento delle sue forze. Aveva una difficile ala da tenere che lo ha messo sovente in difficoltà, ma non ha mai dato l'impressione di costituire un punto vulnerabile per la nostra difesa. Ma il protagonista è stato Notarnicola. Almeno tre sue parate sono state il frutto di una particolare intelligenza e di una condizione di ottima forma. Lo vedemmo deviare in corner un pallone insidioso sotto la traversa e poi ancora volare su di un proiettile mentre era in uscita e poi ancora fermare un pallone a terra, che ci lasciarono di stucco. E pensare che il nostro valoroso portiere ha corso anche il rischio di infortunarsi gravemente. Mentre si buttava su di una palla rasoterra senza badare a chi gli li era vicino, piombò sulla stessa Schiavoni il quale colpì il pallone e di striscio il braccio del portiere che rimase a terra dolorante. I calore della battaglia, l'entusiasmo che viene dal senso del dovere possono anche giocare di questi scherzi. Bassi come al solito non ha fallito un pallone mettendosi in evidenza per il gioco pulito, la marcatura e lo scatto bruciante che contraddistinguono il suo gioco. II rientro in squadra di Migliavacca ha costituito un piacevole incontro anche se la sua prestazione risentiva necessariamente della lontananza dai campi per due domeniche. Specie nel primo tempo il nostro mediano ha piuttosto stentato a ritrovare il clima e l'ambientazione. Per il resto tutto normale. La giornata di Vitali In prima linea ha svettato su tutti Vitali : il momento di forma che attraversa il nostro Sandino è dei più belli. Egli pare aver ritrovato la vena dei giorni felici che lo vedevamo giovane promettente dal tocco raffinato ed intelligente. Domenica si è appostato su di un punto del campo che pareva scelto apposta per lui (con lo zampino di Rava) e di lì ha orchestrato tutto il gioco della prima linea creando situazioni veramente pericolose e smistando palloni ai compagni di indiscutibile intelligenza. Marcato strettamente, ha sempre saputo trovare il momento utile per liberarsi dell'uomo ed allestire giochi in contropiede capaci di rovesciare il risultato. Ma l'abbiamo visto anche in difesa dar man forte ai compagni con serietà ed abnegazione. Assai migliore Rizzo nel quale dicemmo sabato scorso bisogna continuare a credere. La facilità con la quale egli riesce a vedere il gioco e la relativa intuizione che lo portano sempre a cercare l'uomo libero con l’immediatezza di un imprevedibile passaggio, debbono fargli perdonare le inesattezze ,i momenti di pausa o le azioni sciupate per precipitazione o per voler strafare. Rizzo è giocatore di razza e come tale deve essere compreso ed incoraggiato. In netto progresso Bettini che quando raggiunge la form a diviene anche uomo di fatica: la sua prestazione a centrocampo è stata un modello di abnegazione e di volontà. Sempre commovente Cappellani alla ricerca del trampolino di lancio verso la rete, generoso nei movimenti, altruista nel gioco. Peccato che le condizioni di forma lo abbiano privato di quello scatto che un giorno possedeva vistoso e che gli permetteva di liberarsi di qualunque avversario. Peccato veramente che non sia stato possibile concedergli un più prolungato riposo oltre quella unica domenica dell'incontro di Brescia! Il suo forzato rientro in,squadra gli ha impedito di poter riprendere fiato e freschezza di cui tanto aveva bisogno! Questo il panorama della prestazione dei nostri uomini nella dura partita di domenica contro il Modena, panorama di ragazzi sani fasciati della maglia grigia, loro bandiera e loro scudo contro uno scatenato avversario. Continua il viaggio per Genova La trasferta non è finita: ci attende il Genoa. La capolista, promossa ormai in serie A, ha solo più l'ambizione di conservare il primato con abbondanza di punti e di farsi perdonare la sconfitta di Como di domenica scorsa. Ma anche noi siamo abbastanza tranquilli e quindi in grado di andare ad affrontare una partita senza particolari batticuori con l'ambizione di difendere il nostro buon nome contro avversari tradizionali e tener viva la tradizione che ci vede disputare sempre ottime partite. Non ci risultano variazioni nella formazione. Abbiamo letto questa settimana un incauto resoconto su di un giornale sportivo di Milano nel quale si dice che l'Alessandria dispone comunque di molti e buono rincalzi. Non approviamo che si affermino simili cose che sono invece fallaci e non rispondenti alla situazione. Noi disponevamo di buoni rincalzi, allorché Vanara, Oldani e Soncini erano in buone condizioni fisiche. Oggi invece dobbiamo giocare sul filo del rasoio. In prima linea oltre gli uomini attuali possiamo contare sul solo Cantoni. Nella mediana sono da considerarsi valide riserve solo Verga e Pizzolito; fra i terzini solo Melideo Sperati. E' evidente che, il dover affrontare il finale di campionato con un solo uomo in veste di riserva in prima linea, significa giocare sempre con il terrore. Noi desidereremmo che i corrispondenti si informassero sempre delle condizioni della nostra squadra ed allora saprebbero che Soncini è in cura, che Deangelis comincia appena a muoversi fra le riserve, che Marmo è definitivamente fuori dei ranghi, che Vanara è ancora del tutto fermo, ecc. ecc. Contiamo comunque sulle nostre forze: domenica a Genova, secondo la tradizione, molti alessandrini scenderanno per festeggiare la prima giornata di primavera nella città regina del mare, a noi amica per tradizioni di vicinanza.... meno che nel calcio. Sarà certo una bella partita: l'Alessandria non è più la squadra sconfitta in casa con facilità, nel girone di andata in un momento particolare di difficoltà, ma il Genova non è più lo squadrone autoritario che salutammo al Moccagatta riconoscendone l’indiscutibile superiorità. Oggi siamo in grado di farci rispettare e temere, difficilmente siamo superati, sicuramente mai proni. Non è superbia la nostra: è solo il giusto orgoglio di chi si sente rinato. Non è neanche una sfida allo squadrone, ma è solo un ammonimento. Da Genova non vogliamo tornare battuti per non deludere- chi seguirà la squadra, per non fare andare a nessuno di traverso il fritto di pesce, che nell'attesa, con la scusa della partita, avrà voluttuosamente gustato. (Il Piccolo, 10/03/1962, Barbagrigia) L'ALESSANDRIA PAREGGIA A MODENA: 0-0 Con una gara piena di slancio i grigi hanno resistito ai continui attacchi degli avversari rispondendo con pericolosi contropiede - Un palo colpito dai modenesi - Belle parate di Notarnicola e buona prova di Sala e Vitali Zero a zero tra Alessandria e Modena, dopo novanta minuti di battaglia strenua e spigolosa ma sempre corretta. Sul terreno emiliano, oltremodo viscido per tre giorni di pioggia insistente, la compagine alessandrina ha disputato una prova quanto mai gagliarda, tenendo testa alla continua pressione dei gialli e mettendo a sua volta in pericolo, più volte, la rete modenese con alcuni contropiede magistralmente diretti da Sala e Vitali, entrambi in gran forma. Se la nuova prova del diciottenne interno sinistro alessandrino non stupisce (Sala è già da tempo sotto controllo da parte di osservatori qualificati), merita un cenno particolare la prestazione di Vitali. Il ventottenne attaccante, dopo un periodo iniziale di grigiore e anche di scarsa applicazione, è ritornato autorevolmente in piena luce e si sta battendo con grande energia, in modo tenace e tecnicamente pregevole. Ieri a Modena, Vitali si è sacrificato praticamente senza soste in un durissimo lavoro di raccordo, ma due volte nel primo tempo ed altrettante nel secondo è sgusciato con spunti inarrestabili all'attacco, mettendo in serio allarme la difesa emiliana. La più pericolosa (per il Modena) di queste puntate si è verificata al 31' di gioco. Vitali, raccolto un allungo di Rizzo, è partito di slancio sulla sinistra, ha evitato terzino e centromediano, effettuando poi al centro dell'area avversaria un passaggio perfetto: è sopraggiunto in corsa Cappellaro ed ha tentato l'aggancio, mandando però la sfera a lambire la traversa con il portiere modenese ormai fuori causa. Per Cappellaro, la grossa giustificazione che l'equilibrio, su di un campo viscido ed ingannatore, era cosa davvero problematica. In precedenza l'assalto del Modena all'area dei'grigi era stato pressoché ininterrotto, ma solo due volte gli avanti emiliani avevano potuto tentare il tiro in goal: al 12" con una improvvisa, violenta staffilata di Leonardi da venti metri, e al 16', quando una manovra Thermes-Tinazzi si era conclusa con un tiro alto. Al 37" l'Alessandria (che stava giocando in attenta difesa e senza affanno) si svincolava per la seconda volta e nuovamente sfiorava la rete. Vitali, lanciato da un intelligente tocco di Sala, partiva ancora nella posizione di ala sinistra. Il suo guizzo, improvviso, metteva in difficoltà gli avversari e gli permetteva di deviare in corsa verso Cappellaro: stavolta il centravanti non falliva la mira, ma il corpo del portiere, uscito gli incontro alla disperata, deviava la traiettoria. Al 42" l'Alessandria correva a sua volta un grosso rischio. Su azione di calcio d'angolo e secca respinta di Sala, la palla giungeva — due metri fuori dell'area a Thermes: tiro violentissimo e pallone sul palo alla sinistra di Notami cola. Dieci minuti di vero assedio all'area piemontese caratterizzavano l'inizio della presa. La difesa grigia, in cui Bassi, Sala e Giacomazzi da vano spettacolo, respingeva però ogni miracela. Al 7" tuttavia era l'ala emiliana Leonardi a fallire in pieno la palla, a sette-otto metri da Notarnicola, dopo una lunga azione personale del centravanti Pagliari. Un contropiede dei grigi (al 12') metteva nuovamente in allarme la retroguardia de) Modena: ne sortiva un corner che Giacomazzi, avanzato in linea con i propri attaccanti, sfruttava con un secco tiro deviato in modo del tutto involontario dal braccio di un difensore modenese. Il Modena, che vedeva profilarsi l'ombra di un inatteso mezzo insuccesso interno, reagiva rabbiosamente, e due tiri di Marmiroli (al 19') e di Goldoni (al 20') sfioravano i pali della porta piemontese. Subito dopo l'Alessandria inscenava una manovra rapidissima: Bettini conquistava la palla nella propria area e lanciava Cappellaro che smistava a Rizzo, questi, dal limite, effettuava un tiro insidioso che sorvolava di centimetri la traversa. Dal 23", attacchi del Modena a ritmo serrato e lavoro straordinario per la difesa alessandrina. Veniva così alla ribalta il portiere Notarnicola, che nel volgere di un quarto d'ora salvava tre volte di seguito la propria rete, nonostante avesse rimediato poco prima una dolorosa botta al braccio sinistro per un errato intervento del proprio collega Schiavoni durante una mischia paurosa. Al 25" il portiere grigio respingeva a pugni chiusi un centro dosatissimo di Tinazzi che stava per raggiungere Leonardi. Al 28' Giorgis, su punizione calciata da Thermes, colpiva ghisto di testa, e Notarnicola con un gran colpo di reni deviava in angolo. Al 31', dopo una nitida manovra di Tinazzi sulla sinistra, la palla giungeva (deviata prima da Pagliari e poi da Goldoni) all'ala destra Leonardi: su fortissimo tiro diagonale la sfera era ribattuta in angolo dal portiere piemontese con una autentica prodezza. Allo scadere della partita l'Alessandria ripartiva in azione offensiva. Bassi anticipava Pagliari e serviva Bettini che scambiava con Vitali per ricevere ancora: gran tiro teso dalla destra e parata difficoltosa per Colovatti, che metteva in corner. Lo calciava Bettini che sbagliando metteva sul fondo. Ma per l'Alessandria andava bene anche così, perché un attimo dopo l'arbitro fischiava la fine. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Bari-Sambenedettese 0-0 Brescia-Pro Patria 2-0 Catanzaro-Novara 2-2 Como-Genoa 1-0 Cosenza-Messina 1-0 Lazio-Napoli 0-0 Modena-Alessandria 0-0 Pama-Lucchese 1-1 Prato-Reggiana 1-1 Simm. Monza-Verona 1-0 CLASSIFICA: Genoa p. 37; Verona 30; Modena 29; Lazio 27; Napoli, Prato, 26; Alessandria, Pro Patria, Brescia, Parma 25; Messina, Reggiana, Lucchese, Catanzaro 24; Novara, S. Monza 23; Sambenedettese 22; Como 20; Cosenza 18; Bari 17 Penalizzato 6 punti MARCATORI 14 gol: Firmani (Genoa) 12 gol: Ciccolo (Messina), Mentani (Novara) 11 gol: Bean (Genoa), Cappellaro (Alessandria) 9 gol: Rambone (Catanzaro) 8 gol: Gratton E. (Lucchese), Greatti (Reggiana), Morrone (Lazio), Pagliari (Modena) 7 gol: Corelli (Napoli), Macor (Sambenedettese), Muzzio (Pro Patria), Postiglione (Verona), Recagno (Brescia) Il punto sul campionato IL Gena, ormai appagato della situazione acquisita in classifica, è stato sconfitto in quel di Como: decisiva l'autorete di Bagnasco. Non ne ha saputo approfittare il Verona sconfitto a Monza dal gol realizzato da Trespedini. La partita tra Lazio e Napoli è terminata con un nulla di fatto, ai laziali è stato negato un gol: la palla entrata in porta è uscita attraverso un strappo nella rete. Il Novara ha pareggiato in extremis a Catanzaro: 2-2 il finale: gli azzurri di Facchini hanno chiuso in attivo la prima parte di gara, nella ripresa sono stati raggiunti e superati dagli avversari e soltanto a cinque minuti dal termine sono riusciti a riequilibrare le sorti della partita.. Il Monza ha ottenuto sul proprio terreno un prezioso successo ai danni del Verona superato di misura: la rete è stata siglata da Traspedini.