Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
25-03-1962 - Giornata: 28 - Bari - Della Vittoria


Bari US - Alessandria US 3 - 2 (2 - 0)
RETI: 3. Catalano [Ba] , 4. Catalano [Ba] , 84. Catalano [Ba] 55. Cappellaro R.[A], 89. Rizzo F.[A]

Alessandria US Notarnicola Sergio, Melideo Rocco, Sperati Domenico, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vitali Alessandro, Rizzo Francesco (1943), Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
BARI US: Ghizzardi, Beccari, Romano, Mazzoni, Magnaghi, Carrano, Sardei, Catalano, Conti, Giammarinaro, Cicogna. All.: Fusco Onofrio

Arbitro: Samani Fiorenzo (Trieste)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
DOMANI PARTITA DI CARTELLO AL MOCCAGATTA: GRIGI CONTRO VERONA Sconfitta a Bari, l'Alessandria è ora in critica situazione di classifica Siamo profondamente accorati al punto che preferiremmo questa settimana non dover scrivere il commento alla partita. Non eravamo preparati a dover p rendere in considerazione l ’ipotesi di una sconfitta e nessuno vi era preparato : così che nulla è più amaro che il dover improvvisamente mutare tono, rivedere i propri programmi, ridimensionare i propri entusiasmi. Cosa è avvenuto? Perchè è stata perduta questa partita? Nessuno sa dare una risposta appropriata, nessuno sa spiegare un fatto simile. La verità è che quest’anno non avevamo ancora perduto stupidamente una partita in casa (quella col Genoa non conta perchè l’avversario era nettamente superiore), mentre probabilmente esiste un destino beffardo che vuole far rispettare i suoi diritti. Ed il Monza era la squadra più adatta per giocarci questo colpo gobbo forte di una tradizione che aveva raggiunto l’apice lo scorso anno. Intanto la nostra bella tranquillità di classifica che avrebbe potuto anche portarci ad accarezzare ancora qualche segreto sogno, è andata a farsi benedire. Siamo ripiombati nella mediocrità, non lontani da una zona di pericolo che potrebbe divenire attuale da un momentoall’altro. Se osserviamo la classifica non possiamo certo sentirci del tutto tranquilli : Catanzaro, Reggiana, Parma, Sambenedettese sono a 25 punti come noi, mentre Novara e Lucchese ci seguono a 24. Le tre che per ora tengono le posizioni da condanna, sono B ari (^1), Como e Cosenza: mancano però undici partite al termine del torneo. Pensiamo quindi quanti mutamenti di classifica possono ancora venire e come possa essere pericoloso per noi trovarci da un momento all’altro in zona di pericolo. Cosa è accaduto? E’ da domenica che ce lo andiamo chiedendo: cosa mai è accaduto perchè la nostra squadra che pure attraversa un momento felice e di buona condizione, abbia potuto perdere in casa contro una squadra per nulla irresistibile come il Monza? Tutti i commenti che abbiamo letto sui vari giornali del lunedì non ci hanno persuaso. Si è trattato di giudizi sempre affrettati, frutto di sensazioni immediate, ma non di un esame che sia sceso veramente a fondo nel problem a. Diciamo subito che la nostra netta impressione è che si sia trattato di un episodio e che la sconfitta non sia frutto di un improvviso scadimento della squadra. Non è possibile infatti pensare che dopo la superba vittoria di Brescia, la sfortunata prova casalinga con il Prato ricca però di tanti esempi di abnegazione, la battaglia di Modena premiata da un meritato pareggio, e la stupenda prova di Genova, la nostra squadra sia improvvisamente piombata in un grigiore generale provocato da uno scadimento di form a collettivo. Diciamo invece che molti uomini hanno incocciato in una giornata negativa e che la squadra nel suo complesso male ha sopportato lo scontro contro un tipo di avversario che ha avuto l’unico merito di impedirle di giocare. Quella difesa stretta e chiusa, basata sulla prestanza fisica di molti uomini asserragliati in area, ha finito per prevalere sul nostro gioco. Forse l’incontro sarebbe finito, fra il generale dispetto su uno zero a zero : è venuta invece una rete inaspettata per tutti a castigare le nostre ambizioni, ed allora quel caparbio gioco difensivo del Monza si è accentrato insieme con l’esasperante ossessione di quei palloni buttati fuori quasi con arroganza che servivano a far perdere tempo e ad interrompere le azioni intraprese. La nostra squadra ebbe esattamente sessantacinque minuti di gioco a disposizione per pareggiare. E di azioni in verità ne imbastì parecchie, purtroppo però tutte confuse e senza mordente. Per minuti e minuti i nostri si buttarono avanti allo sbaraglio, ma era come se urtassero contro un m uro. Purtroppo Vitali ebbe un paio di occasioni eccezionali ma le sciupò malamente m andando a lato. Eppure Vitali fu uno dei pochi che si diede da fare riuscendo a combinare anche cose buone Specie nel primo tempo egli cercò di dare ordine al gioco, anche se non curò sempre il gioco di ala destra che in questa partita sarebbe forse stato il più utile. Dal lato opposto purtroppo un Bettini troppo spento che insisteva in inutili dribbling senza mai riuscire a creare spazio per il tiro. Peccato che il nostro Bettini abbia mostrato una metamorfosi tanto negativa in otto giorni. L’alternarsi di buone prestazioni con altre insufficienti da parte di questo giocatore è veramente preoccupante. Cappellaro dal canto suo ha continuato la sua serie di prestazioni oneste da gran combattente: chiuso fra due o tre uomini, sovrastato nel gioco di testa, egli ha sofferto le pene d’inferno per non aver mai potuto sfondare. Le mezze ali, se pure si sono prodigate, hanno subito a loro volta le conseguenze del gioco confuso e frammentario degli altri. Rizzo ha navigato a metà campo cercando raccordi ed intese che raramente riusciva a trovare, mentre si dava da fare per piazzare qualche tiro utile venendone sempre irrimediabilmente impedito. Sala, volenteroso come il solito. non ha potuto mettersi in evidenza con la consueta mole di gioco, perchè ha risentito anche lui della cattiva giornata di tutta la squadra. E così tutta la prima linea, che otto giorni prima a Genova era stata la protagonista dell’incontro, ha fornito una delle più inconsistenti prestazioni del campionato, malgrado l’impegno profuso. Bassi: uno su undici Anche negli altri reparti le note non sono state molto più liete: purtroppo i due mediani laterali che in una partita di attacco come quella da disputarsi domenica avrebbero dovuto essere i padroni del centro campo, sono mancati alle aspettative. Migliavacca pur disputando l’ incontro con la consueta volontà e mole di lavoro impareggiabili, non è riuscito, nella generale confusione, a trovare la giusta posizione che gli permettesse di trovarsi sempre puntuale sul pallone o sull'uomo da contrastare. Altrettanto dicasi di Schiavoni per il quale vi è anche qualcosa da aggiungere: costretto a giocare davanti a Bassi e quindi sempre in appoggio all'attacco, egli denuncia i suoi limiti. Nella manovra da svolgere a centro campo, alle spalle della prima linea Schiavoni non può sempre essere l’uomo calmo, preciso, a posto nella marcatura, che conosciamo ed apprezziamo. Il buon Schiavoni ha dato tutto quanto poteva, ma non può dare di più. Egli ha fornito troppe buone prove per meritarsi anche un cenno di biasimo, come purtroppo abbiamo sentito da qualcuno del pubblico facile a dimenticare. G rande su tutti, unico e commovente, Bassi. La natura lo ha dotato di un senso dell’intuizione e di uno scatto non comune. Ci consolammo nel vederlo al secondo tempo dominare il campo con tanta autorità, superiore a tutti gli uomini in campo, applaudito ad ogni intervento. Quale sarà l’avvenire di Bassi? Noi glielo auguriamo radioso e sicuro, così come se lo merita. La difesa ha tentennato. Notarnicola ha parato bene, ma non ci ha convinti sulla azione del goal. Sperati ci parve in difficoltà, Giacomazzi sofferente per un noioso strappo all’inguine. Partita da dimenticare, senza tragedie e scalpore, ma da dimenticare, perchè ha scolorito la bella serie di successi che l’Alessandria da tempo conquistava. La croce del Sud Ora si parte per Bari: brutto momento purtroppo: il Bari ha vinto domenica scorsa ed ha cominciato quindi a sperare. Vuole la salvezza ad ogni costo, 11 pubblico reclama la vittoria, i giocatori sono caricati di entusiasmo e di rinnovata fede. Noi a nostra volta non dobbiamo perdere. L’ombra del possente Verona si profila all’orizzonte, perchè fra otto giorni scenderà ad Alessandria. I nostri giocatori devono farsi animo, credere in se stessi e portarsi dietro, come u n bagaglio prezioso, entusiasmo e volontà. A Bari non si leverà alcuna voce ad incoraggiarli, non li seguirà l’eco affettuoso della folla, ma dovranno ugualmente sapere che il pensiero di tutti, ed anche l’affetto sarà vicino a loro. Non sappiamo se Rava apporterà modifiche alla form azione, anche perchè non vi sono rincalzi pronti in questo momento. E’ certo soltanto il rientro di Melideo in squadra, anche perchè non è sicura la presenza in campo di Giacomazzi. Se dovessimo perdere questo incontro (ed il pericolo è serio per la verità), la nostra situazione potrebbe aggravarsi e prepararci un finale di campionato veramente preoccupante. In verità non ci meritiamo di correre simili rischi. L’annata è stata disgraziata fin che si vuole, ma anche densa di tante vicende belle e di soddisfazioni notevoli. Domenica attenderemo notizie dalla radio avara: questa volta non potremo essere a fianco dei nostri ragazzi. Ma attenderemo. La voce anonima scandirà il risultato: siamo pieni di fiducia, chissà perchè, di notizie (Il Piccolo, 24/03/1962, Barbagrigia) Tre reti di Catalano hanno deciso l'incontro: 3-2 L'ALESSANDRIA SENZA FORTUNA A BARI I piemontesi hanno dominato a lungo gli avversari - Cappellaro colpisce la traversa poi viene espulso per aver reagito agli insulti del medico sociale barese L'Alessandria ha perduto a Bari una partita condotta sul piano della combattività. I grigi non meritavano la sconfitta che hanno avuto e debbono in un certo senso al signor Samani di Trieste se non hanno portato a casa almeno un punto prezioso. Avevano iniziato velocissimi e Bettini, un'ala sinistra veramente pericolosa, aveva fin dalle prime battute creato lo scompiglio nelle file arretrate dei baresi. Per l'intero incontro i piemontesi sono riusciti a precedere sull'anticipo gli avversari, tagliando fuori i difensori biancorossi con i loro passàggi a largo raggio e ben dotati. Un'ottima gara hanno disputato le mezze ali Rizzo e Sala, preziosi sia nel lavoro di copertura che nel suggerire le azioni offensive. Un'Alessandria, in sostanza, che avvertiva il valore dell'incontro e che non intendeva arrendersi. realizzare la prima rete per l'Alessandria. Di buona fattura erano invece gli altri due goals segnati nella ripresa, quello di Catalano al Al 3' di gioco erano i baresi ad andare in vantaggio vantaggio con Catalano, il goleador della giornata sono sue le tre reti del Bari - il quale, liberissimo — e ci è parso in fuori gioco — insaccava di testa una punizione dal limite calciata da Mazzoni. La lezione Catalano non bastava ed al 30' ancora la mezz'ala barese era pronta a concludere positivamente ed indisturbata una azione scaturita dal tandem Conti-Giammarinaro. Gli errori dei difensori grigi trovavano degno riscontro in area avversaria e al 10' della ripresa un errato passaggio del terzino barese Remano al suo portiere, permetteva a Cappellaro di realizzare la prima rete per l'Alessandria. Di buona fattura erano invece gli altri due goals segnati nella ripresa quello di Catalano al 39' (punizione di Giammarinaro dal limite, palla a cicogna e girata della mezz'ala biancorossa in rete) ed infine quello di Rizzo, il quale al 44' saettava in rete una punizione dal limite piegando letteralmente le mani del portiere barese. La partita ha avuto un volto tutto suo. Il pubblico che s'immaginava un'Alessandria remissiva e già piegata, doveva ben presto ricredersi in quanto erano più spesso i baresi a trovarsi in seria difficoltà. Ricorderemo un salvataggio miracoloso di Ghizzardi al 21' su testa di Bettini. una sfortunata azione di tutto l'attacco alessandrino al 25'. con il portiere barese per tre volte fuori causa, e poi al 29' e al 32' due pericolose azioni di Cappellaro su calcio d'angolo tirato dal sempre attivo Bettini La partita non era priva di scorrettezze e l'arbitro doveva intervenire sovente, taccuino alla mano, segnando vari nomi. Al 42' della ripresa il direttore di gara espelleva Cappellaro, uno dei migliori, colpevole di aver reagito piuttosto nervosamente nei confronti del medico sociale dei baresi che lo aveva offeso dalla panchina. Anche i locali dovevano impegnare seriamente la difesa dei grigi, ma quasi tutte le loro azioni più pericolose erano sventate da Rizzo. In conclusione non si può affermare che i baresi abbiano vinto senza alcun merito, ma è bene dire che un pareggio sarebbe stato senza dubbio più giusto. Basti pensare ad un atterramento in area di Baccari ai danni dì Bettini lanciato a rete al 10' del primo tempo (che l'arbitro non rilevava), a una traversa di Cappellaro al 37' e all'incidente occorso a Migliavacca, il quale ha giocato la ripresa con la testa completamente bendata, per una pedata di Conti che gli ha prodotto una ferita al sopracciglio sinistro della larghezza d'un centimetro e mezzo. (La Stampa Sera Aurelio Calitri) RISULTATI: Alessandria-Simmenthal Monza 0-1 Bari-Napoli 1-0 Brescia-Lucchese 2-0 Lazio-Genoa 0-0 Messina-Como 2-0 Modena-Reggiana 1-0 Novara-Pro Patria 0-0 Parma-Verona 0-2 Sambenedettese-Cosenza 2-1 Prato-Catanzaro 3-0 CLASSIFICA: Genoa p. 40; Verona 34; Modena 31 Lazio, Messina, Napoli, Pro Patria, Brescia, Prato 28; Simmenthal Monza 27; Alessandria, Reggiana, Catanzaro, Sambenedettese, Parma 25; Novara e Lucchese 24; Bari 21; Como, Cosenza 20 Penalizzato 6 punti MARCATORI 15 gol: Bean (Genoa), Firmani (Genoa) 13 gol: Ciccolo (Messina), Mentani (Novara) 12 gol: Cappellaro (Alessandria) 9 gol: Campanini (Prato), Catalano (Bari), Gratton E. (Lucchese), Rambone (Catanzaro) 8 gol: Greatti (Reggiana), Morrone (Lazio), Pagliari (Modena) 7 gol: Bonacchi (Bari), Calloni G. (Messina), Corelli (Napoli), Depaoli (Brescia), Facchin (Monza), Macor (Sambenedettese), Muzzio (Pro Patria), Postiglione (Verona), Recagno (Brescia), Traspedini (Monza), Volpi C. (Reggiana) Il punto sul campionato Tutto come in una suspence in Genoa-Modena: una prima parte intricata con un colpo a sorpresa del Modena, avanti nei primi 45' e un secondo tempo esplosivo con i liguri in evidenza grazie a Bean autore di una tripletta. Il Novara ha perso, di stretta misura, contro il Monza. Il Como, in piena lotta retrocessione non ha saputo sfruttare il fattore campo mentre per la Lazio il pari è un punto prezioso per il passaggio nella serie maggiore.