Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
29-04-1962 - Giornata: 33 - Parma - Ennio Tardini


Parma AS - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 6. Moriggi [Pa]

Alessandria US Notarnicola Sergio, Melideo Rocco, Pizzolitto Radames, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Rizzo Francesco (1943), Cantone Bruno, Cappellaro Renzo, Vitali Alessandro, Sala Giuseppe All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
PARMA AS: Recchia, Panara, Silvagna, Neri, Stefanelli, Polli, Moriggi, Vicino, Smersy, Spanio, Meregalli. All.: Genta Mario

Arbitro: Cataldo Domenico (Reggio Calabria)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
DOMANI GRAN GALA' AL MOCCAGATTA: ALESSANDRIA - NAPOLI E’ venuta la sconfitta a confermare dubbi e timori. Ma la sconfitta non significherebbe nulla, perchè t normale perdere una partita fuori casa su di un terreno infuocato dove i padroni di casa giocano con disperato slancio in cerca di punti, se fosse venuta dopo una gara strenuamente combattuta nella quale la nostra squadra avesse profuso tutto il meglio del suo gioco e delle sue forze. Il significato della sconfitta è invece ben altro: abbiamo perduto con un’aria di rassegnazione ed una povertà di gioco da lasciare veramente interdetto quel gruppetto di tifosi che seguendo il nostro invito in chiusura delle note di sabato scorso, era andato a Parma per sostenere la squadra. E così, per questo terribile campionato di serie B che dovrà farci spasimare fino all'ultimo a causa dell'equilibrio che esiste fra le varie forze contendenti, per la sconfitta subita ci ritroviamo a correre qualche rischio anche se in verità la situazione non è particolarmente preoccupante. Siamo seguiti a ruota da sette squadre in un divario di quattro punti. Dobbiamo quindi contare non solo sulla buona sorte per le partite nostre, ma anche sulle difficoltà che tutte le altre compagini incontreranno in queste rimanenti cinque partite di campionato. Un esiste più incontro, ormai, che non abbia un interesse di classifica, o per la promozione o per la retrocessione: e questa è una dura legge che vale per tutti, legge che pare fatta apposta per fare spasimare i tifosi fino al fatale 3 giugno, giorno di chiusura di tante speranze e molte illusioni. Tutti hanno fatto cilecca Cosa è dunque avvenuto domenica a Parma? E' difficile fornire una spiegazione esauriente di una partita giocata tanto male, certamente la peggiore di questo campionato. Anche il più generoso e ben pensante dei tifosi avrebbe potuto giustamente sentirsi ribollire il sangue di fronte a tanta insufficiente prestazione: non per nulla a chiusura dell'incontro venne appioppata una multa generale alla intera squadra da parte del dott. Ruggero che si mostrò veramente seccato per il modo con il quale la partita venne disputata. Solo successivamente la multa venne trasformata in giudizioso provvedimento di ritiro della squadra onde consentire ai nostri ragazzi una prova di appello. In verità non si poteva neanche dire che rincontro sia stato volutamente giocato all'insegna dell'abulia e del menefreghismo perchè gli stessi giocatori erano umiliati ed abbattuti pur non avendo trovato forza ed estro per superare se stessi ed il momento di assoluto obnubilamento. Il Parma si è buttato nella lotta sfoggiando una vivacità ed un ardore forse inaspettato che colse di sorpresa la nostra squadra fino a metterla in ginocchio. Solo al primo minuto si presentò la grande occasione che, se realizzata, avrebbe certamente mutato volto a tutto 1'incontro. Fu Cantoni a dar l'avvio all'azione allorché, dopo aver avanzato per una ventina di metri raggiunse Sala sulla sinistra con un bellissimo e dosato pallone che tagliò fuori l'intera difesa. Il giovane Sala (schierato all’ala sinistra in luogo di Bettini cui era stato concesso un turno di necessario riposo), si portò avanti la palla convergendo sul centro ma, mentre il portiere accennava ad uscire verso di lui fece partire un tiro affrettato che passò innocuo avanti a tutta la porta fino a perdersi sul fondo. Da quel momento il Parma assunse l'iniziativa del gioco che non perdette più fino al termine. Al centro Cappellani continuò a giostrare a vuoto senza aiuto, spesso lontano dalla sua posizione, rifugiandosi negli angoli del campo ove non riusciva a legare con i compagni e perdendo la palla in tutti gli scontri, Vitali appariva spesso in posizioni arretrate a lui non congeniali spento anche nelle idee e più stanco del solito, mentre Rizzo (che continua ad essere un'ala di ripiego) palesava il solito timore negli scontri con l’avversario, oltre a trovarsi sempre solo e senza collaborazione, fornendo soltanto qualche spunto efficace allorché si portava a centro campo. Unici uomini validi erano Sala che ha corso da solo più di tutti, specie nel secondo tempo allorché cambiò di posto con Vitali, e Cantoni che cercò di dare ordine al gioco pur senza riuscire a compiere grandi cose per mancanza di autorità e di collaborazione. Questa la prima linea vista a Parma che non ci ha fatto registrare un vero e proprie tiro a rete in tutto rincontro. Mediana balbettante e difesa zoppicante Ma anche la mediana, che di solito costituisce il punto di forza, della squadra, questa volta per vari motivi non è stata all'altezza della situazione. Bassi ha giocato la sua onesta partita se pure, risentendo del calo generale, non è stato bravissimo come in altre occasioni. Migliavacca ha risentito presto del colpo subito domenica scorsa così che ha dovuto disputare più di metà gara in condizioni fisiche imperfette che gli impedivano il solito gioco, ed ha continuato a svolgere manovre balbettanti culminate spesso in passaggi sbagliati. Schiavoni a sua volta non ha trovato la giusta carburazione: in difesa si perdeva in passaggetti brevi che non risolvevano ed all'attacco non riusciva ad inserire la sua manovra. Come si vede una partita nata sotto cattiva stella, che in verità è più da dimenticare che da commentare ancora. Il senso di smarrimento che ha lasciato in noi, non trova spiegazioni particolari: non è possibile infatti pensare che l'Alessandria possa ancora disputare altre partite del genere. L'unico che si è salvato in difesa e che ha contribuito a contenere il risultato negativo entro il minimo scarto, è stato Notarnicola. Questo ragazzo veramente serio e posato, ha la fortuna di non essere particolarmente emotivo, dote questa notevole soprattutto per un portiere. Così che la scarsa vena di alcuni che dilagò in breve tempo attaccandosi anche agli altri come il morbillo in una scolaresca, lasciò del tutto immune il buon Notarnicola che si erse a baluardo contro i disordinati ma incalzanti attacchi del Parma sostenuto da un pubblico attaccatissimo ed entusiasta (potrei dire addirittura orgoglioso di tanta (!) squadra). Se il passivo fosse stato di 4 o 5 reti per noi, nulla di strano: ma Notarnicola salvò almeno due gol che, nello spirito del gioco di domenica, potevano anche non essere salvati, mentre gli altri li salvò il caso o la scarsa precisione di Moriggi (il solito ex che segna il solito gol) e compagni. Pizzolito si presentava per la seconda volta in veste di terzino dopo il bell'esordio di domenica contro il Cosenza: purtroppo al terzo minuto di gioco, già si infortunava e doveva per tutto l'incontro giocare zoppicante fornendo soltanto una prova di abnegazione (Il Piccolo, 05/05/1962, Barbagrigia) Per scarso impegno una sanzione di 300 mila lire L'ALESSANDRIA, 0-1 DAL PARMA, MULTATA DAI SUOI DIRIGENTI Ai giocatori sono stati inoltre aboliti i permessi - Pressione costante degli emiliani che hanno pure colto un palo La vittoria del Parma sull'Alessandria viene giudicata da tutti quanti hanno assistito alla partita assai più netta di quanto non dica il risultato. Non deve infatti trarre in inganno lo striminzito 1-0, perché la differenza di gioco fra le due squadre è stata completa e tutta a vantaggio degli emiliani. La conferma di questa generale opinione si ha, del resto, da altri dati di fatto: una pressione pressoché costante, 11 calci d'angolo a 2, un palo colpito quando il portiere era ormai fuori causa e, per finire, due salvataggi fortunosi proprio sulla linea di porta ad opera del terzini alessandrini. Non crediamo sia necessario aggiungere altro, per inquadrare nei giusti termini la partita, tanto più che conforta la nostra impressione il discorso che il commissario della società piemontese, dott. Ruggiero, ha tenuto ai suoi giocatori subito dopo la gara, discorso che così si può sintetizzare: aboliti tutti i permessi, proibizione con effetto immediato di lasciare la città e una multa complessiva di 300.000 lire, il cui onere dovrà essere suddiviso fra i giocatori scesi in campo a Parma, ad eccezione di due o tre al massimo. Non entriamo nel merito delle decisioni prese dal massimo dirigente alessandrino sotto l'assillo di una sconfitta bruciante, è certo comunque che i grigio-azzurri hanno palesato lacune tali da lasciare perplessi. Alle deficienze tecniche che già si conoscevano, si è aggiunta una pressoché generale rassegnazione agli eventi. Il goal è venuto al 6': un'azione caparbia di Spanio, un cross indovinato ed un altrettanto azzeccato colpo di testa di Moriggi. Fermo Notarnicola, fermi i terzini, fermi anche i mediani: un goal segnata con tanta facilità, quasi senza fatica. La situazione si ripeterà uguale al 21', ma la palla colpita dal solito Moriggi (alto non più di 1 metro e 65, ma egualmente efficace nei tiri di testa anche perché poco, controllato dal lungo Pizzolitto) colpiva In pieno la traversa e tornava in gioco. Passavano i minuti, si susseguivano i calci d'angolo, ma la reazione degli alessandrini non veniva, neppure di fronte al moltiplicarsi delle azioni dei bianchi, che dilagavano in area grigio-azzurra con manovre sempre più pressanti. Giocava bene anche Smersy, poteva sciorinare tutta la gamma delle sue possibilità il «rosso» Spanio (un ex vercellese dal fisico potente e dalla caparbia volontà) La situazione non mutava nella ripresa, e buon per i ragazzi di Rava che i bianchi abbiano sbagliato tutte le conclusioni: al 10' Smersy tutto solo tirava sul portiere in uscita, un minuto dopo Melideo salvava sulla linea del goal una palla calciata da Spanio, al 18' Moriggi svirgolava a tre metri da Notarnicola Cerchiamo invano nel nostro taccuino di appunti le azioni dell'Alessandria: notiamo segnato soltanto il nome di Vitali, in quanto ammonito dall'arbitro per proteste. Né possiamo dire che i ragazzi del Parma abbiano disputato una partita di alto livello: la squadra emiliana era ed è ancora in fondo alla classifica, lotta per non retrocedere, cerca disperatamente punti a sostegno di questa speranza. Ma se difetta la tecnica, nel gioco dei parmensi c'è un po' di cuore, c'è la decisione di chi vuol riuscire, c'è la volontà di liberarsi presto dell'incubo di rema con il suo centravanti Smersy (un altro atleta molto estroso) ed è questo forse l'unico appunto che ci sentiamo di fargli. Spanio ventidue anni, è militare a Bologna: potremmo scommettere che presto lo vedremo in Serie A. Dell'Alessandria abbiamo già detto tutto. Una giornata cattiva non dovrebbe far testo di giudizio troppo severo, se non fosse la classifica a dire che la situazione è seria: 31 punti non danno certamente un margine di sicurezza, se Prato, Catanzaro e Como, terzultimi in graduatoria, ne hanno 29. E' il momento dì stringere i denti, di lottare alla disperata, senza concedersi distrazioni. Mancano cinque giornate al termine e undici squadre sono raggruppate nel breve spazio di quattro punti: sarà una lotta senza risparmio di colpi, una lotta che probabilmente si concluderà soltanto sul traguardo d'arrivo Poi, a nervi distesi, si penserà al domani. C'è molto da fare per ricostruire la squadra degna delle tradizioni del passato: bisogna però cominciare col regolarizzare la questione dirigenziale. Oggi c'è il dottor Ruggiero come commissario in Serie C. Senza dubbio l'elemento di maggior spicco: ieri si è fatto applaudire e fischiare, perché la sua azione lo porta sovente e voler far tutto da solo. Non crediamo sia in buona armonia con il suo centravanti Smersy ed è questo l'unico appunto che ci sentiamo di fargli. Spanio ha ventidue anni ed è militante a Bologna: potremmo scommettere che presto lo vedremo in Serie A. Dell'Alessandria abbiamo già detto tutto. Una giornata cattiva non dovrebbe far testo di giudizio troppo severo, se non fosse la classifica a dire che la situazione è seria: 31 punti non danno di certo un margine di sicurezza se Prato, Catanzaro e Como ne hanno 29. E' il momento di stringere i denti, di lottare alla disperata senza concedersi distrazioni. Mancano cinque giornate al termine e undici squadre sono raggruppate nel giro di quattro punti: sarà una lotta senza risparmio di colpi, una lotta che si concluderà probabilmente sul traguardo di arrivo. Poi a nervi distesi si penserà al domani. CI sarà molto da fare per ricostruire la squadra degna delle tradizioni del passato: bisogna però iniziare con il regolarizzare la situazione dirigenziale. Oggi c'è il dottor Ruggiero come commissario designato dalla Lega: i soci devono eleggere un presidente e una direzione: si troveranno gli uomini disposti ad assumere un così pesante onere? Noi crediamo di sì. (La Stampa Sera Giulio Accatino) RISULTATI: Brescia-Simm enthal Monza 0-1 Catanzaro-Genoa 0-0 Corno-Bari 0-3 Cosenza-Lucchese 2-1 Lazio-Messina 4-1 Napoli-Pro Patria 4-0 Novara-Reggiana 0-0 Parma-Alessandria 1-0 Sambenedettese-Prato 2-0 Verona-Modena 2-2 CLASSIFICA: Genoa p. 49; Verona 38; Lazio, Modena, Napoli, Pro Patria 36; Messina 33; Brescia, Sambenedettese 32; Alessandria, Lucchese, Simm. Monza, Parma 31; Bari, Reggiana 30; Catanzaro, Como, Prato 29; Novara 28; Cosenza 27 Penalizzato 6 punti MARCATORI 20 gol: Bean (Genoa), Cappellaro (Alessandria) 17 gol: Ciccolo (Messina), Firmani (Genoa) 14 gol: Morrone (Lazio) 13 gol: Catalano (Bari), Mentani (Novara), Postiglione (Verona), Traspedini (Monza) 12 gol: Cicogna (Bari), Pagliari (Modena) 11 gol: Corelli (Napoli), Gratton E. (Lucchese), Rambone (Catanzaro) 10 gol: Bizzarri (Lazio), Campanini (Prato), Muzzio (Pro Patria) Il punto sul campionato Nulla di fatto allo stadio Militare tra Catanzaro e Genoa: una partita tiratissima ed entusiasmante che ha ricoverato la folla delle grandi occasioni: con un po più di fortuna la squadra giallo rossa avrebbe potuto vincere. Il Napoli ha travolto la Pro Patria davanti a cinquantamila persone. Sesta sconfitta casalinga per il Brescia superata dal Monza: match winner Traspedini. La scarsa vena della difesa comasca ha favorito la vittoria esterna del Bari che si è sollevata dai bassi fondi della classifica: doppietta di Cicogna e gol di Visentin per gli ospiti. Il Verona non ha saputo contenere con ordine l'energica reazione degli ospiti, il Modena, ed è stato raggiunto a tre minuti dalla fine. Il Novara è stato fermato sul pareggio nel match casalingo contro la Reggiana.