Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
06-05-1962 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Napoli AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Notarnicola Sergio, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Rizzo Francesco (1943), Cantone Bruno, Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Vitali Alessandro All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
NAPOLI AC: Pontel, Molino, Gatti, Greco, Rivellino, Corelli, Simoni, Ronzon, Fanello, Franzini, Tacchi. All.: Pesaola Bruno

Arbitro: Gambarotta Carlo (Genova)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
IL PAREGGIO CON IL NAPOLI E DOMANI L'INCONTRO CON LA REGGIANA La partita al «Moccagatta» avrà inizio alle ore 16 E’ andata così, nè bene nè male, forse più bene che male. La partita era troppo temuta, un risultato negativo sarebbe stato indubbiamente fatale per la sorte di questo nostro tormentato campionato destinato a farci soffrire fino in fondo. Siamo a 32 punti: sono pochi indubbiamente, se consideriamo che gli ultimi in classifica ne contano 29, ma è anche vero che alle nostre spalle le squadre sono parecchie, tanto che pare impossibile che tutte debbano compiere il miracolo di scavalcarci. Certo è che non sono consentite distrazioni e che soprattutto si devono sfruttare caparbiamente le due partite casalinghe che ci restano, dal momento che gli incontri di Busto e di Roma con la Lazio, contro squadre in lotta per la promozione, lasciano adito a ben poche speranze. Raggiungendo quota 35 almeno, e cioè raggranellando ancora almeno tre punti dovremmo essere .in posizione di tranquillità. Certo è che ogni settimana si deve registrare qualche miracolo compiuto da squadre protese come noi fino all'ultimo anelito del massimo rendimento. Così ad esempio la vittoria del Novara a Messina è giunta veramente inaspettata per tutti ed ha riportato i cugini piemontesi sul piano di una speranza che pareva per essi svanita. Quattro domeniche di lotta ardente ci attendono dunque ancora facendoci sinceramente dimenticare tutti i complessi problemi che assillano il mondo calcistico, a cominciare dalla incerta e deludente preparazione per i campionati in Cile che sta conducendo la nostra Nazionale. Napoli deludente Sulla carta noi partivamo nettamente battuti e per la nostra brutta prestazione a Parma di otto giorni prima e per gli ultimi successi strepitosi che il Napoli aveva collezionato mostrando di attraversare uno splendido momento di forma. Ebbene la partita di domenica ci ha risollevato parecchio il morale, mettendoci in condizione di non sfigurare contro lo squadrone partenopeo il cui valore economico (non si dimentichi) è di circa un miliardo superiore al nostro! Se è vero che la gara è stata giocata da entrambe le squadre all’insegna della paura, è però altrettanto vero che l’incentivo ad evitare la sconfitta è stato messo in evidenza maggiormente proprio dal Napoli che per la sua posizione di squadra più forte avrebbe dovuto in prevalenza attaccare. Basti considerare invece come è stato disposto il suo sistema difensivo ed in particolare quali funzioni sono state impartite a Ronzon per convincersi di quanto andiamo affermando. E' vero che abbiamo molto da pensare per noi, ma possiamo almeno arrischiarci a dire che se il Napoli vorrà ancora tentare le grandi imprese per risalire in serie A, dovrà p u r cambiare sistema di gioco nelle partite esterne. Il nostro schieramento era invece pressoché uguale a quello praticato in tutte le partite esterne, e dobbiamo riconoscere che il modulo studiato da Rava, in relazione alla condizione ed alle caratteristiche degli uomini che ha a disposizione, ha dato dei buoni frutti, dal momento che in quattro partite abbiamo incassato una sola rete (quella di Parma). E così ancora una volta le difese hanno avuto ragione, frenando con relativa facilità gli scarsi, e sparuti attacchi che da ambo le parti sono stati condotti. Bassi visto da Fanello Accoglienze buone per Tacchi (e qualche fischio) capace sempre di portare il brivido con le sue volate irresistibili, seguite subito da momenti di abulia sconcertante, ed applausi affettuosi a Fanello che il pubblico giustamente non ha dimenticato per tutte le gioie che ci ha dato lo scorso anno ed anche per quella sua proverbiale serietà di buon ragazzo. L'abbiamo incontrato, modesto e sorridente come sempre, lunedì ancora emozionato per essere sceso sul nostro campo ad incontrare i compagni di ieri. Alessandria ha indubbiamente lasciato nel suo cuore un ricordo particolare del miglior periodo della sua carriera di calciatore, ancora oggi alla ricerca di quegli spunti esaltanti che pare aver lasciato qui, sul nostro campo, senza possibilità di portarseli con sè. Non ha potuto fare a meno di parlarci di questa sua grande emozione ed anche della bravura del suo diretto avversario, Bassi. Per Fanello si tratta del miglior centromediano incontrato in questo campionato, sempre così attento e scattante preciso ed anche leale nello scontro. Noi ascoltavamo con naturale soddisfazione queste osservazioni e ripensavamo alla partita disputata dal nostro ragazzo con tanta sicurezza da lasciare sbalorditi tutti gli « osservatori » e le grandi firme del giornalismo sportivo che sedevano in tribuna. Per la verità tutta la mediana ha giocato domenica sul piano del. suo miglior rendimento. Schiavoni e Migliavacca ci hanno immediatamente fatto dimenticare la meno che mediocre prestazione di otto giorni prima. Schiavoni ha assolto i suoi compiti di uomo libero con mobilità e tempismo, mentre Migliavacca gli ha dato sempre man forte tenendo un ritmo e svolgendo una quantità di gioco veramente impressionante. Quando il suo rendimento calò leggermente verso il finire della partita, si sentì subito un senso di disagio perchè veniva ad offuscarsi una delle pedine più importanti del nostro schieramento. Ma tutta la difesa in verità se l'è cavata bene: Melideo, assai rinfrancato, avvertiva il puntiglio di non farsi beffare da Tacchi e così ha continuato per tutta la partita a scattare contro la sua ala, spesso anticipandolo con decisione e raramente facendosi mettere in difficoltà; Giacomazzi se l'è cavata abbastanza bene, anche se ha presto avvertito, lo sforzo per tener dietro a uomini giovani in perenne movimento (aiutato dall'instancabile prodigioso Sala che correva indietro anche per lui). Notarnicola ha sfoderato alcune parate veramente notevoli in circostanze che ci avevano fatto stare con il fiato mozzo. Anche questa volta ha avuto amica la fortuna, ma tale amicizia se l'è guadagnata prestando sempre una notevole attenzione, scegliendo bene la posizione, e sopratutto mantenendo una calma fredda e ragionata che gli consente il più delle volte di decidere senza orgasmo quanto deve fare. La grande occasione Giustamente commentò Ponti sulla rosea: « Proprio la squadra di Rava avrebbe potuto beffare il grande Napoli infilandolo nella fase finale del match; ma Vitali, l’ex, fece grazia, ciabattando sul fondo, ed evitando così una severa lezione alla squadra partenopea». Già: per un soffio a pochi minuti dal termine si presentò la più bella delle occasioni per noi, per cogliere la vittoria. Da un rimpallo, su precedente tiro di Cappellaro, il nostro centravanti girò un bel pallone a sinistra verso l'accorrente Vitali che si infilò comodamente nel corridoio apertosi davanti a lui: nessuno poteva ostacolarlo, bastava calciare la palla in rete da 7-8 metri. Vitali colpì male la sfera e questa uscì in alto ed a lato di molti metri. Urla di delusione del pubblico, ma il destino in quel momento aveva fatto chiaramente intendere che il risultato di parità era stato da tempo segnato. Vitali chiudeva così una partita non certo delle migliori da lui giocate, nella quale si buscò anche un colpo alla testa che lo intontì togliendogli quella lucidità ed inventiva che sono la sua caratteristica: dopo aver alternato cose buone ad altre appena mediocri nel primo tempo, egli andò lentamente esaurendosi probabilmente con la complicità anche del caldo. Assai seguito ed ammirato ancora una volta il vivacissimo Sala cui furono affidati compiti di marcatura assai notevoli che egli assolse come sempre con diligenza ed estrema duttilità. Accanto a lui giostrò assai bene, anche con spunti tecnici notevoli, il nostro Cantone, laborioso e sempre in movimento (quante palle ha intercettato per aver « intuito » spesso la buona posizione?) peccato che, per il troppo lavoro svolto, si sia smorzato nella ripresa divenendo necessariamente impreciso. Verso la fine del primo tempo ha anche, e ciò costituisce una novità, sferrato un bel tiro al volo! Poco impegnato Rizzo, scarso di m ordente e di grinta, anche se ha dimostrato ancora una volta di essere giocatore di razza per il tocco che possiede e che gli consente passaggi a volte perfetti. Da ultimo, e meritevole di elogio come sempre, il nostro Cappellaro per l'intraprendenza e la volontà con cui si prodiga. Chiuso in una m orsa di due o tre uomini; è riuscito spesso a mettere in allarme tutta la difesa con la sua personalità notevole di uomo sempre pericoloso. Il buon Renzo fa gola giustamente a parecchie società ed seguito con attenzione costante. L'aria di Alessandria gli ha ridato fiducia e lustro: quanto cioè un ragazzo buono e di cuore come lui, può meritarsi. E' l’ora di attaccare: giunge la Reggiana Ora si deve cambiare modulo. Domani è di scena la Reggiana. Sarà una partita sicuramente tirata fino allo spasimo. I nostri avversari tentano il pareggio perchè hanno bisogno di punti, m a noi dobbiamo vincere. Domani si deve attaccare: saranno quindi i nostri uomini di punta i protagonisti dell'incontro, protesi alla ricerca del goal. Sull'onda dei nostri attacchi dovrà fare eco l'incoraggiamento dei tifosi consapevoli dell'importanza della posta. La formazione non dovrebbe discostarsi da quella di domenica, salvo gli eventuali rientri di Bettini e Pizzolito. Tutti i nostri diretti avversari sono impegnati in partite più difficili (almeno sulla carta) della nostra: il Catanzaro gioca a Modena, il Cosenza gioca a Napoli, il Novara riceve la Lazio, il Como riceve il Verona ed il Prato il Brescia. Dobbiamo quindi approfittare di questo turno favorevole per raggiungere una posizione più tranquilla. Anche questa settimana la squadra si è preparata con cura particolare e con serietà: attendiamo quindi con fiducia questo incontro decisivo, lieti almeno di sapere come i nostri ragazzi siano consapevoli dell’importanza del momento. Ci auguriamo di vedere sugli spalti il bel pubblico, numeroso e plaudente di domenica scorsa. Molto pubblico significa più calore, più importanza, più impegno. Se verrà la vittoria, come speriamo, saremo in più a gioire. (Il Piccolo, 12/05/1962, Barbagrigia) La tattica troppo prudente dei partenopei ha deluso il pubblico accorso numeroso LO STRANO SCHIERAMENTO AZZURRO HA FAVORITO LA SQUADRA PIEMONTESE Ronzon, attaccante di classe, è stato utilizzato come battitore libero - Tre giocatori feriti: Bassi, Molino (lacerazioni al sopracciglio) e Vitali (colpito involontariamente alla nuca) L'Alessandria ha bloccato ieri il Napoli sullo O a 0 con il valido seppure involontario aiuto dell'allenatore partenopeo Pesaola che ha mandato in campo il suo più classico attaccante, Ronzon, con la maglia numero otto sulle spalle e lo ha utilizzato come < battitore libero », arretrandolo in linea con i due terzini, alle spalle del centromedlano Rivellino, esordiente In campionato dopo aver disputato il vittorioso incontro di Torino in Coppa Italia. Pesaola, evidentemente, ha fatto i suoi conti ed ha pensato che un pareggio sicuro su) terreno dei grigi era un "risultato da garantire con ogni mezzo, magari rinunciando apertamente a tentare un successo pieno, non certo facile ma pur sempre possibile. L'allenatore azzurro è riuscito nell'intento e la sua squadra ha chiuso la gara come l'aveva Iniziata, senza subire né segnare reti. Cosi facendo il prudentissimo Napoli ha deluso la gran folla presente sulle gradinate ed ha amareggiato la folta rappresentanza di tifosi partenopei giunti ad Alessandria dai centri del Piemonte, della Lombardia e della Liguria. L'attacco azzurro, privo del suo regista, ha girato infatti quasi sempre a vuoto. Vani sono stati gli scatti di Tacchi, l'impegno e lo slancio di Fanello, il gran lavoro di Fraschini e del girovagante Simoni. Tra i rossi tutti sono stati all'altezza del loro compito, compatibilmente con le condizioni fisiche In cui sono venuti a trovarsi durante il confronto. Bassi infatti, che pur ha giocato con la solita c grinta», ha riportato lo spacco di un sopracciglio nei primi minuti ed ha indubbiamente risentito della menomazione. Anche Vitali, dopo un primo tempo generoso ed a tratti brillante, si è infortunato (14' della ripresa) in uno scontro con Molino — nuca contro fronte — ed ha ripreso a giocare (egli pure come Bassi vistosamente bendato) ina con ritmo alterno, visibilmente scosso dalla botta rimediata. Molino ha riportato una lacerazione all'arcata sopraccigliare ma non è stato bendato. In difesa l'Alessandria ha manovrato con discreta sicurezza, grazie anche all'apporto continuo ed infaticabile del piccolo Sala Una nota drammatica sì è avuta anche tra il folto pubblico presente. A cinque minuti dal termine del match un tifoso napoletano residente a Genova, il cameriere Michele Isolano di 45 anni, è crollato a terra esanime, colto da infarto cardiaco. Prontamente soccorso e trasportato all'ospedale, vi è giunto cadavere. La gara s'inizia con una doppia sorpresa: il Napoli allinea al centro della mediana il ventunenne Rivellino, esordiente in campionato, mentre Ronzon sùbito dopo il fischio d'avvio si porta rapidamente in difesa ed assume il ruolo di difensore volante. I primi spunti decisi sono di marca piemontese. Al 4' Rizzo fugge veloce poi serve Cappellaro che si getta in orizzontale e rovescia acrobaticamente a rete. La azione è nulla per due motivi: il tiro viene parato da Rizzo e Gambarotta aveva un attimo prima fischiato il fuorigioco del centravanti. Manovra sempre in attacco l'Alessandria ed il Napoli non riesce a svincolarsi in nodo convincente. Al 17' grossa occasione per i rossi. Migliavacca a Rizzo che colpisce di testa, la palla sfugge a Pontel e sta per uscire sul fondo ma Cappellaro, da posizione angolatissima, la recupera e l'indirizza a bersaglio: la sfera attraversa l'intera luce della porta finche viene rinviata lontano da Molino. Ancora azioni alessandrine in tono veloce, un tiro parato di Rizzo, uno di Vitali ancora fermato da Pontel, poi si fa finalmente vivo il Napoli. Schlavoni ferma fallosamente Simoni e sulla susseguente punizione Tacchi scaraventa in porta una vera cannonata rasoterra che Notarnicola, attentissimo, devia a braccio teso. Replicano i piemontesi e Cantone, con un bel tiro al volo, impegna Pontel. Inizia la ripresa ed 11 Napoli sembra scuotersi. Tre, quattro azioni consecutive degli azzurri mettono in difficoltà la retroguardia dell'Alessandria ma prima Notarnicola in uscita, poi un deciso intervento di Schlavoni fermano le minacce. Al 15' Tacchi si produce In un nuovo spettacoloso tiro di punizione che sfiora di un niente il palo alla destra di Notarnicola. E' questo il momento migliore del Napoli che al 22' manca clamorosamente il goal. Scende irresistibile Fanello sulla destra poi traversa forte, con palla a dieci centimetri dal Btioio: Tacchi irrompe sulla traiettoria una frazione di secondo in ritardo e l'occasione svanisce. Al 28' azione Corelli-Tacchl-Fanello: sul guizzo del centravanti è prontissimo Notarnicola che, in uscita arditissima, blocca l'attaccante azzurro. L'Alessandria sente il pericolo e forza il ritmo. I rossi si ripresentano in area napoletana con un lancio di Giacomazzi raccolto da Rizzo che lancia Cappellaro: il centravanti alessandrino evita due avversari e serve Vitali che da dieci metri, lutto solo, tira precipitoso e manda a lato. E' l'ultima fiammata dell'incontro. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Lazio-Catanzaro 1-0 Lucchese-Verona 1-1 Parma-Prato 2-1 Brescia-Sambenedettese 4-0 Simm. Monza-Modena 2-0 Pro Patria-Corno 2-0 Alessandria-Napoli 0-0 Cosenza-Genoa 1-0 Messina-Novara 0-1 Reggiana-Bari 0-0 CLASSIFICA: Genoa p. 49; Verona 39; Lazio, Pro Patria 38; Napoli, 37; Modena, 36; Brescia, 34; Messina, S. Monza, Parma 33; Alessandria, Lucchese, Sambenedettese 32; Bari, Reggiana 31; Novara 30; Como, Prato, Catanzaro, Cosenza 29 * Novara declassato all'ultimo posto per aver tentato di corrompere un giocatore della Sambenedettese in occasione della partita Sambenedettese-Novara del 22 aprile 1962 *Penalizzato 6 punti MARCATORI 20 gol: Bean (Genoa), Cappellaro (Alessandria) 17 gol: Ciccolo (Messina), Firmani (Genoa) 14 gol: Morrone (Lazio) 13 gol: Catalano (Bari), Mentani (Novara), Postiglione (Verona), Traspedini (Monza) 12 gol: Cicogna (Bari), Pagliari (Modena) 11 gol: Corelli (Napoli), Gratton E. (Lucchese), Rambone (Catanzaro) 10 gol: Bizzarri (Lazio), Campanini (Prato), Muzzio (Pro Patria) Il punto sul campionato Gol lampo del Cosenza nella gara contro il Genoa. A quattro gare dal termine del torneo i punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice erano dieci: il Verona, fermato sul pareggio dalla Lucchese: scaligeri avanti con Postiglione, pareggio dei toscani ad opera di Mannucci. Successo di misura della Lazio, contro il Catanzaro: gol della vittoria di Morrone. Per tre volte la Reggiana ha sfiorato il successo e per altrettante volte la fortuna ha salvato la rete del Bari, l'incontro è terminato cosi a reti inviolate.