Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
Serie B
03-06-1962 - Giornata: 38 - Roma - Flaminio


Lazio SS - Alessandria US 7 - 2 (5 - 0)
RETI: 14. Morrone [La] , 16. Morrone [La] , 20. Pinti [La] , 24. Longoni [La] , 37. Longoni [La] , 54. Maraschi [La] , 56. Morrone [La] 65. Cappellaro R.[A], 80. Cappellaro R.[A]

Alessandria US Notarnicola Sergio, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Vitali Alessandro, Cantone Bruno, Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
LAZIO SS: Cei, Zanetti, Carosi, Mecozzi, Seghedoni, Gaspari, Longoni, Landoni, Pinti, Morrone, Maraschi. All: Facchini Carlo

Arbitro: Samani Fiorenzo (Trieste)
Note
Angoli: 6-2 Spettatori: 15.000 Inizio gara ore 16.00

Commento
CONCLUSO (NON PROPRIO IN BELLEZZA) IL CAMPIONATO DEI GRIGI A ROMA Cappellaro in testa alla classifica «cannonieri» di serie B Caro lettore, è finita veramente anche se non nel migliore dei modi. Queste poche note più di commiato che di commento, le scriviamo mentre il treno ci porta a casa da Roma. Abbiamo voluto assistere anche all’ultima partita dei grigi, al Flaminio di Roma, ove il pubblico conserva dell’Alessandria un ricordo tutto particolare e luminoso. Tre anni fa era il giorno di Pasqua, vedemmo quello stesso pubblico balzare in piedi ed applaudire freneticamente il quindicenne ragazzino Rivera che lo aveva lasciato di stucco per quella sua incomparabile arte già in evoluzione. Oggi non era proprio la stessa cosa, ma il pubblico ha applaudito a lungo Cappellaro e faceva nell’ultima mezz’ora il tifo per lui perchè segnasse i gol necessari per vincere la classifica dei cannonieri. E così è stato. Ma quei sette gol proprio non ci volevano a fare il corollario di chiusura d’un buon campionato chiuso in bellezza con le ultime prestazioni veramente meritevoli. Non ci volevano proprio per una questione di dignità, d’orgoglio e di difesa di una etichetta morale ancor troppo grande qual’è questa col nome dell’A lessandria. Ma tant’è: quando i giocatori non « sentono » più la partita, non avvertono simili sfumature. Anche volendosi rammaricare con loro, come facemmo noi, ci si accorge che non serve a nulla. Il campionato è finito, gli scopi sono stati raggiunti (classifica onorevole e vittoria di Cappellaro), questo basta. Le cause di tanti gol subiti? La giornata veramente disastrosa del portiere, le incertezze paurose di un irriconoscibile Schiavimi emozionato come un principiante davanti al suo pubblico, il forcing di tutti all’attacco al servizio del grande Cappellaro. Ma, come abbiamo detto, non vogliamo rammaricarci più del necessario e scendere ad esami di analisi sui singoli, che, ormai ci paiono fuori luogo. Ora pensiamo al domani mentre con tanta nostalgia ricordiamo le battaglie cui abbiamo assistito ed il valore di ragazzi tanto buoni e generosi come Bassi e Cappellaro che probabilmente se ne andranno. Domenica la squadra sarà a Chiasso per disputare la Coppa delle Alpi con in porta un nuovo portiere in prova: lo vedremo poi qui nella partita di ritorno al 17 giugno. Non sono per ora in vista altre novità: si avvicina il momento del commiato. Ma non è il commiato degli azzurri in Cile, è un semplice arrivederci con tanti auguri per la nostra bandiera. (Il Piccolo, 09/06/1962, Barbagrigia) LAZIO-ALESSANDRIA 7-2 L'Alessandria non ha fatto nulla, o quasi, per evitare la pesante sconfitta che ha dovuto subire al Flaminio ad opera della Lazio. Oggi la prima linea biancoazzurra spinta da un Morrone eccezionale, da un Longoni attivissimo, da un Maraschi onnipresente e da un caparbio Pinti, ha dato vita ad usa girandola continua di azioni segnando ben sette goals e sfiorandone molti altri. Incominciavano le segnature al 15' del primo tempo con Morrone che replicava un minuto dopo. Al 21' Pinti sfruttava un bell'allungo di Morrone e segnava la terza rete laziale. Al 24' goal di Longoni. Al 37' un'altra papera del portiere alessandrino permetteva a Longoni di segnare la quinta rete. All'8' della ripresa ancora Notarnicola alla ribalta: Pinti a Maraschi, tiro frontale tutt'altro che imprendibile, la sfera veniva abbrancata dal guardiano piemontese che incredibilmente se la lasciava sfuggire e terminava la sua corsa lentamente in rete. All'8 per un fallo su Morrone l'arbitro concedeva alla Lazio una punizione dal limite. Longoni passava lateralmente a Morrone che con fulmineo rasoterra portava a sette le reti per la sua squadra. Al 25' Cappellaro su allungo di Cantone, niente affatto ostacolato da Seghedoni, non ha difficoltà a battere Cei e si ripete poi al 35' districandosi bene in area su lancio di Sala e battendo ancora Cei da distanza ravvicinata. (La Stampa Sera) RISULTATI: Como-Brescia 3-0 Cosenza-Pro Patria 2-1 Lazio-Alessandria 7-2 Lucchese-Genoa 0-2 Messina-Verona 4-1 Modena-Bari 3-1 Napoli-Sambenedettese 2-0 Novara-Prato 1-0 Parma-Simm. Monza 0-1 Reggiana-Catanzaro 0-0 CLASSIFICA: Genoa p. 54; Modena 43; Lazio, Verona 42; Napoli, Pro Patria 41; Messina 39; Brescia, S. Monza 37; Alessandria, *Novara 36; Bari, Parma, Sambenedettese 35; Lucchese, Catanzaro, Como 34; Cosenza 33; Reggiana, Prato 32 ** Novara declassato all'ultimo posto per aver tentato di corrompere un giocatore della Sambenedettese in occasione della partita Sambenedettese-Novara del 22 aprile 1962 *Penalizzato 6 punti MARCATORI 20 gol: Bean (Genoa), Cappellaro (Alessandria) 17 gol: Ciccolo (Messina), Firmani (Genoa) 14 gol: Morrone (Lazio) 13 gol: Catalano (Bari), Mentani (Novara), Postiglione (Verona), Traspedini (Monza) 12 gol: Cicogna (Bari), Pagliari (Modena) 11 gol: Corelli (Napoli), Gratton E. (Lucchese), Rambone (Catanzaro) 10 gol: Bizzarri (Lazio), Campanini (Prato), Muzzio (Pro Patria)