Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1958/1959
Serie A
28-05-1959 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Bologna FC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 43. Lorenzi B.[A]

Alessandria US Notarnicola Sergio, Nardi Aldo, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Boniardi Umberto, Girardo Antonio, Lorenzi Benito, Filini Giancarlo, Vonlanthen (II) Roger, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan Carlos All.: Robotti Luciano

Formazione avversaria
BOLOGNA FC: Santarelli; Capra, Pavinato; Bodi, Greco (I) Fedele, Pilmark; Perani, Cervellati, Bonafin, Fascetti, Pascutti. All.: Benčić Ljubo; D.T.: Foni Alfredo.

Arbitro: Jonni Cesare (Macerata)
Note
Angoli: 7-4 oppure 7-5 (6-2). Spettatori: 6.000 oppure 7.000. Giornata calda leggermente ventilata, terreno buono. Inizio gara ore 16:30.

Commento
FESTEGGIATA L'ALESSANDRIA PER LA VITTORIA SUL BOLOGNA Con questa vittoria sul Bologna – sia pure ottenuta con il minimo risultato di 1 a 0, al termine di una partita affannosa e confusa – l’Alessandria ha conquistato la certezza matematica di rimanere in Serie A. Il pubblico, che si era dato convegno sul campo, ha dimenticato di colpo le perplessità dei giorni passati e i timori durati fino al fischio finale di Jonni, ed ha tributato ai grigiazzurri un nutrito coro d’applausi. Meritati questi applausi? In fondo, nello sport conta soltanto l’esito della lotta. Gli alessandrini avevano iniziato il torneo per non andare in Serie B, lo scopo è stato raggiunto e la festa è quindi più che giustificata. Certo, il match con il Bologna deve essere dimenticato presto. Gli uomini di Pedroni hanno vinto con merito, ma i tifosi vogliono qualcosa di più: certi atteggiamenti polemici di Lorenzi con Tacchi, gli errori di gioco di quasi tutti gli attaccanti, l’insufficiente prestazione di Pistorello hanno suscitato urla di proteste. E non parliamo poi dei goals mancati. La difesa bolognese lasciava facilmente filtrare gli alessandrini; tre, quattro, cinque volte Lorenzi, Filini e specialmente Tacchi si sono trovati a tu per tu con il portiere Santarelli, e tutte le volte hanno fallito la mira, se non addirittura la palla. C’era da mordersi i pugni. L’unico goal è stato marcato nel primo tempo da Lorenzi, al 43’: azione Pistorello-Vonlanthen, tocco esatto dello svizzero allo smarcato Lorenzi, che ha segnato con tiro teso. Attorno a questo episodio si è svolta l’intera gara, in quanto gli alessandrini si sono decisi a difendere l’esiguo vantaggio, mentre i rossoblù tentavano di forzare la forte e guernitissima retroguardia grigiazzurra. I «contropiede» riuscivano quasi sempre a portare un giocatore davanti all’esterrefatto Santarelli, ma non si sono visti altri goals. Verso la fine, i bolognesi hanno stretto in vero assedio i rivali, tutti chiusi a ridosso di Notarnicola. Ma i ragazzi di Foni questa volta non hanno saputo far breccia; sbagliava Fascetti nel manovrare troppo lento, si intestardiva Bonafin nel tirare sempre, falliva l’azione finale il pur attento Pascutti. Una manovra confusa comunque, un assalto condotto in forze, ma senza idee chiare. Il risultato così non cambiava, rimaneva ancorato a quella sola rete marcata da Lorenzi. Un goal prezioso, che ha dato ai grigiazzurri la certezza di rimanere in Serie A. Un problema grave comunque si presenta ora alla società alessandrina: reperire i soldi da restituire alla Lega – si parla di parecchi milioni –. Se ciò non dovesse avvenire, la squadra non potrebbe essere iscritta al torneo che si inizierà a settembre. A questo scopo è stata creata la «Società Finanziaria Alessandria». L’atto costitutivo è stato firmato, e s’attende ora l’autorizzazione del Tribunale per mettere in commercio cinquantamila azioni da due mila lire ciascuna. Si spera di esaurire l’intero lotto o quasi. Per l’Alessandria Calcio è una necessità inderogabile. La squadra si è salvata dalla Serie B, ora chiede l’aiuto degli sportivi alessandrini. (Giulio Accatino, «La Stampa», 29 maggio 1959) Mai incontro è stato condotto con tanto accanimento e decisione nei due campi, come se la posta avesse un carattere decisivo ai fini del campionato. Per l’Alessandria, invero, il punteggio finale poteva significare un’ulteriore spasmodica lotta per evitare la retrocessione, per quanto un esito pari sarebbe stato sufficiente per decidere favorevolmente la sorte dei grigi, che si sono battuti fino allo spasimo per evitare il superamento dei petroniani in vena, oggi, di prodezze e lanciati fino alle ultimissime battute per raggiungere i protagonisti. Commovente è stato il comportamento degli alessandrini che, inferiori per tattica, stile e impostazione delle azioni offensive, hanno saputo tener fronte ai più agguerriti avversari, conservando, pur nella bufera finale, il modesto vantaggio conseguito quasi allo scadere delle ostilità del primo tempo con una magnifica rete segnata dall’astuto e sempre insidioso Lorenzi. Il Bologna, prevalentemente dominato nel primo tempo, ha capovolto nella ripresa l’andamento della gara. L’Alessandria, alla distanza, ha cercato di difendere il successo iniziale e ha cercato solo l’avventura del contropiede quando le situazioni sono apparse propizie. In questa dura, faticosa ed estenuante lotta di trame offensive e di rottura, di tiri e rimandi, è emersa la bravura, la tempestività e la potenza di Giacomazzi e Boniardi – due volte si sono ammirati anche gli acrobatici interventi di Notarnicola – i quali hanno decisamente contribuito alla vittoria finale dei grigi, che consacra la permanenza del vecchio sodalizio piemontese nella massima divisione. Nel primo tempo, in cui hanno giocato con il sole e con il vento – a volte sensibile – favorevoli, i grigi hanno sviluppato un’intensa attività offensiva, profondendo un cumulo enorme di energie che avrebbero dovuto dare ben altri risultati. Nonostante le molte incertezze, gli sbandamenti e gli errati allunghi del pallone, la mancanza di un preciso coordinamento tra mediana e attacco, Vonlanthen, Tacchi e Lorenzi sono apparsi i più intraprendenti, impegnando più volte l’estrema difesa rossoblù, così da ottenere ben sei calci d’angolo a loro favore. A furia di insistere, i grigi sono pervenuti in vantaggio al 43’; l’azione è partita da Pistorello che allungava in corsa la palla a Vonlanthen, questi la smistava deciso a Lorenzi spostato verso il centro e «Veleno», con un tocco magistrale di destra, mandava il pallone nella rete, nonostante il disperato tentativo di Santarelli. Nella ripresa, al 1’, i grigi hanno fallito una seconda rete, ancora su azione di Vonlanthen e conclusa da Filini, che per un attimo di indugio ha trovato pronto Capra a salvare in angolo. Da questo momento è iniziata una vigorosa offensiva da parte del Bologna, interrotta a tratti dai ritorni all’attacco dei grigi; la lotta si è svolta prevalentemente nella metà campo alessandrina, ove si sono viste le affannose prodezze di Nardi, Giacomazzi e Boniardi, sempre pronti ad intervenire ove il pericolo era più urgente. Anche Notarnicola non ha avuto molto lavoro, ma alcuni tiri a rete sferrati specialmente da Bonafin, Pascutti e Perani hanno richiamato lo stile e la prontezza dell’estremo difensore. In questa tensione d’animi per il prolungarsi della lotta nei due campi, il pubblico ha vissuto momenti veramente emotivi, con un finale spettacolare. Al 42’ Filini è venuto a trovarsi tutto solo davanti a Santarelli ad una decina di metri. La rete pareva inevitabile, ma il biondo attaccante grigio calciava secco e deciso nelle mani del portiere. Ha ribattuto Bonafin ad un minuto dalla fine in una convulsa azione che ha tenuto gli animi sospesi, ma la palla è finita fuori. Poco dopo, la conclusione sospirata in un clamore di applausi che hanno fatto dimenticare i fischi del primo tempo da parte del pubblico, allora scontento, adesso esultante per la definitiva vittoria. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 29 maggio 1959) Quando Jonni sanzionò la fine, dopo venti minuti di arrembaggio del Bologna – e quindi di cardiopalmo per i tifosi alessandrini –, fu un trionfo per tutti. Noti gli altri risultati interessanti la retrocessione, è facile comprendere cosa poteva significare per l’Alessandria, ormai certa della salvezza. Un trionfo non solo generale, ma soprattutto per Vonlanthen, che oggi poteva definirsi il migliore in campo, colui cioè che aveva alleggerito la difesa nei momenti difficili soprattutto del finale. La partita ebbe una sua fisionomia particolare: un primo tempo al rallentatore e poi un secondo tirato con un’Alessandria che, se invece di uno striminzito 1-0 avesse chiuso con almeno un maggiore bottino, nessun avrebbe trovato a ridire. Con tutto questo, per le due squadre in campo occorre riconoscere il loro impegno al termine di un campionato con tanto di cappello al Bologna, che tutto ha giocato per riportarsi almeno in pareggio. Nella valutazione dei due complessi, troviamo un’Alessandria ben disposta all’attacco, sebbene il gioco di questo settore sia stato per un certo periodo menomato dall’arretramento di Pistorello. Poi la mezz’ala, avvalendosi dei suoi grandi mezzi fisici, ritornò ad importunare la difesa avversaria, unitamente a Vonlanthen, e ciò servì a non concedere troppa confidenza in rossoblù. Nel merito della giornata, non si può dimenticare poi un Lorenzi che ha siglato l’unica rete con un tiro eccezionale, così come un riconoscimento si deve a Giacomazzi, Boniardi, Nardi e Snidero. Ottimo, poi, il Bologna, che ha disputato una partita di pregiata fattura, senza tanti fronzoli e con un Fascetti superlativo. Discreto Bonafin, in continuo duello con Boniardi, e poi ancora Pascutti e Perani. Onesta la prestazione di Bodi e Greco, mentre Pilmark è stato leggermente in ombra. Si inizia con un calcio d’angolo in favore dei grigi e poi, al 2’, Bonafin, da tre quarti di campo, allunga a Perani che però si lascia precedere da Giacomazzi che libera. Al 7’ è Tacchi che imposta una azione da metà campo, passando a Lorenzi che fila via veloce con imbeccata a Filini. Da questi a Vonlanthen e susseguente tocco alto a Tacchi che spreca fuori. Al 13’ Vonlanthen riceve da Pistorello ed entra in area sulla sinistra. Quasi sulla linea di fondo effettua un passaggio a Tacchi; da questi a Girardo, che manda fuori. 20’: scambio Lorenzi-Tacchi con tiro di poco fuori. Eccezionale al 29’: Pistorello invita Filini, questi alza al centro dell’area, dove la testa di Vonlanthen tocca a Tacchi, solo; il tiro di questi trova proprio Santarelli a respingere, ma la palla finisce sui piedi di Vonlanthen che spara nuovamente in rete; Bodi, sulla linea, salva e Perani si incarica di allontanare il pericolo. 34’: azione Cervellati-Fascetti-Pascutti e Bonafin, con Nardi che si incarica di liberare. Intanto, Pistorello ritorna in attacco e si giunge così alla rete. È infatti lo stesso giocatore che dalla destra passa a Vonlanthen. Questi stringe ai limiti dell’area, sempre però sulla destra, e quindi taglia un magnifico pallone; Lorenzi, pressato da Pavinato, effettua il tiro, con la palla che entra in rete nell’angolo opposto, dopo aver corso tutto lo specchio della porta. Si riprendere, nel secondo tempo, con una grande discesa di Vonlanthen al 1’; passaggio a Lorenzi e poi a Filini che effettua il tiro incontrando però la schiena di Pavinato. Al 5’ un tiro di Pascutti, fuori di poco, dopo che Girardo aveva fallito l’intervento. 12’: azione Filini-Vonlanthen; Tacchi sbaglia e Capra libera. 15’: Notarnicola alza in angolo un magnifico tiro da fuori area di Perani. 26’: occasione per Tacchi, che si trova solo davanti a Santarelli e sbaglia, convinto di trovarsi in fuori gioco. 27’: azione in linea bolognese, con Fascetti-Cervellati-Boniardi; tiro di quest’ultimo, parato a terra da Notarnicola. 28’: nuova azione Tacchi-Lorenzi-Tacchi, con tiro finale di Vonlanthen respinto. Inizia la pressione del Bologna. La lotta si fa serrata, sotto la porta di Notarnicola, con tiri di Capra (39’), Fascetti (42’) e Pilmark (44’). Al 43’ Pistorello, per un niente, non riesce ad aumentare il punteggio, dopo aver tagliato fuori Capra, ultimo ostacolo prima di Santarelli. La partita finisce, perciò, con un respiro di sollievo. Cielo sereno, campo di gioco secco. Lieve incidente a Boniardi nel secondo tempo. (Franco Benzi, «La Gazzetta dello Sport», 29 maggio 1959) PAREGGIO CON LA ROMA, VITTORIA SUL BOLOGNA Martedì 2 giugno al “Moccagatta,, Alessandria-Inter Scongiurato dai «grigi» il pericolo della retrocessione Se la partita disputata dai grigi con la Roma ci ha veramente soddisfatti, quella con i rossoblù del Bologna ci ha alquanto delusi. I giovani, in particolar modo, hanno fornito una prestazione al di sotto del loro reale valore. Filini, Girardo e Tacchi hanno «girato» a vuoto per buona parte dei 90’ di gioco. Ammirevole, viceversa, è stata la prova dei «vecchi». Lorenzi, giovedì, è apparso irriconoscibile per volontà e sagacia, e la rete segnata al valoroso Santarelli è stata una vera opera di arte calcistica. Formidabile è stato altresì l’onnipresente Boniardi. Il centromediano, nella competizione col Bologna, ha detto chiaramente quanto sia ancora vivo ed operante il suo spirito di abnegazione. Giacomazzi e Pistorello, a loro volta, hanno contribuito in modo determinante al successo dei nostri grigi. (Romolo Vite, «Il Piccolo», 30 maggio 1959) OLTRE IL MURO DEL TIFO Vittoria contro il Bologna, sconfitte Torino e Triestina. L’Alessandria è salva matematicamente, come previsto già una quindicina di giorni fa. Quindi, elogiamo vivamente i giocatori che nell’ultimo scorcio di campionato hanno saputo riconquistare il terreno perduto. Contro la Roma e contro il Bologna, fino all’ultimo minuto, abbiamo sofferto tutte le pene dell’inferno: sembrava che il bel sogno del pareggio con la prima e della vittoria con la seconda dovesse sfumare da un momento all’altro, ma per fortuna la sorte ha voluto che tutto andasse per il meglio; ed ora, finalmente, per qualche mese, potremo far riposare il nostro cuore troppo agitato. Quest’anno non possiamo lamentarci e possiamo affermare che si è trattato di una annata «sì»; abbiamo avuto, è vero, qualche piccola sfortuna, ma in complesso l’Alessandria non deve lamentarsi. Parliamo di giocatori. Di quali? Di tutti quelli che hanno fatto il loro dovere, ma soprattutto di quelli che si sono comportati come dei prezzolati senza cuore. Senza fare nomi, v’è un tale che nelle due partite interne ha dato una prova lampante della sua nullità, del suo interesse assoluto per la squadra; e dobbiamo di conseguenza biasimare coloro che hanno insistito nel metterlo in squadra. Qualche altro giocatore non ha sempre dato tutto, ma la nostra gioia ci autorizza a sorvolare per parlare poi chiaramente alla fine del torneo. Senza dubbio, il giocatore che ha maggiormente meritato la riconoscenza di tutti gli sportivi è Boniardi. Ha dimostrato, se ancora ve n’era bisogno, che la volontà, la serietà, l’attaccamento alla bandiera valgono molto di più di quella pseudo-classe che qualcuno cerca di sfoderare. Se un premio è a disposizione del giocatore più meritevole, questo spetta senza dubbio a Boniardi, che noi elogiamo vivamente e ringraziamo da queste colonne. Notarnicola ha salvato due punti in due partite, con due parate degne di un grande portiere; è modesto, ha dei difetti, ma a noi è piaciuto soprattutto perché non si è mai atteggiato a campione. A Bologna hanno tentato un esperimento interessante, lasciando a riposo tutti gli assi, Pivatelli, Vukas, Maschio, per far posto a giovani promesse. Se tutte le squadre avessero questo coraggio, molto probabilmente il calcio potrebbe anche riprendersi. Ci domandiamo se il gioco del calcio praticato dalla maggior parte della squadra contro il Bologna è calcio o se non è piuttosto una specie di baraonda attorno ad un pallone! Uno spettacolo davvero poco edificante, e se la passione non ci obbligasse ad assistere alle partite, meglio sarebbe starsene lontani dallo stadio, per non dover arrivare ad odiare questo gioco che è certamente il più bello del mondo. (Egi, «Il Piccolo», 30 maggio 1959) RISULTATI: Fiorentina-Talmone Torino 4-0 Genoa-Lazio 0-0 Internazionale-Bari 2-1 Juventus-Triestina 4-0 Lanerossi Vicenza-Spal 1-1 Padova-Milan 0-1 Roma-Sampdoria 1-0 Udinese-Napoli 1-1 CLASSIFICA: Milan 49; Fiorentina 46; Internazionale 43; Juventus 40; Sampdoria 34; Lanerossi Vicenza, Napoli, Padova 33; Roma 32; Bologna 30; Genoa, Lazio 28; Alessandria, Bari 27; Spal 26; Udinese 25; Talmone Torino, Triestina 21 MARCATORI 31 gol Angelillo (Inter) 28 gol Altafini (Milan) 25 gol Hamrin (Fiorentina) 22 gol Montuori (Fiorentina) 18 gol Firmani (Inter) Il punto sul campionato A due giornate dal termine del campionato il Milan mantenne i tre punti di distanza sulla Fiorentina grazie al successo ottenuto sul campo del Padova, unico successo esterno della giornata, avvicinandosi, sempre piu’ al traguardo finale, mentre i viola avevano, nettamente, battuto il Torino: mattatore della partita Hamrin autore di una tripletta. Ormai sicura della terza piazza l’Inter si era imposta, di misura, contro il Bari: decisiva la rete di Masiero. Le speranze della Triestina di resistere a Torino contro la Juventus erano durate appena tredici minuti poi i bianconeri avevano dilagato: i giuliani erano cosi costretti a salutare la Serie A retrocedendo in cadetteria.